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ELETTRONICA GENERALE
• TIMER DIGITALE
DA 1 SECONDO A 999 ORE
TUTORIAL
• LE INTERFACCE SERIALI RS-232
HARDWARE RIVELATORE PORTATILE
• GUIDA ALL’USO DEI DISPLAY DI GAS
LCD INTELLIGENTI (IIa parte)
Spedizione in A.P. - 45% - ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - Filiale di Milano. In caso di mancata consegna,
• IL BUS I2C (IIa parte):
ESEMPI APPLICATIVI
restituire all‘editore che si impegna a pagare la relativa tassa presso il CMP di Roserio - Milano
MHz
• AMPLIFICATORE TV CANALE
H2 600 mW
• PREAMPLIFICATORE PER
1240 MHz DA 18 DB/NF 1,2 DB
ROBOMANIA
• REALIZZIAMO UN SEMPLICE
ROBOT BEAM: IL SYMET
INDICATORE DI STATO
• INTRDUZIONE AI SERVO RC
AMPLIFICATORE 50+50W PER LINEA TELEFONICA
PER AUTO E CASA
www.farelettronica.com
redazionale
“SPERIMENTARE”
Proprio qualche giorno fa, discutevo con un amico di come sia cambiata la “fame di
sperimentazione” dei giovani lettori di riviste dedicate all’elettronica applicata.
L’avvento dell’informatica di massa, ha fornito loro nuovi modi di sperimentare ed un mondo
sconfinato in cui muoversi, rendendo molto più semplice cimentarsi con mouse e tastiera che
con saldatore e multimetro. Inoltre, la grande offerta sul mercato di prodotti tecnologicamente
avanzati a prezzi competitivi, rende ancora più difficile appassionarsi a questa disciplina:
“Perché costruire un amplificatore per auto, quando posso comprarlo ad un prezzo basso,
risparmiando tempo ed assicurandomi del risultato?”.
La risposta è semplice, cari lettori, sperimentare, è un esercizio per la mente, è uno stimolo
alla nostra autostima, è la soddisfazione di veder funzionare qualcosa dopo averlo costruito, è
incrementare il nostro bagaglio d’esperienza.
Personalmente ritengo che stiamo vivendo una stagione molto interessante per l’elettronica
applicata, il mercato offre componenti e sistemi di sviluppo sempre più avanzati ed economici,
ormai il limite a costruire è soltanto la conoscenza. Quindi sperimentate, costruite i circuiti
proposti e modificateli per adattarli alle vostre esigenze, contattate gli autori chiedendo loro
consiglio, è tutta esperienza in più. I più giovani scopriranno che questo è decisivo nella loro
preparazione al mondo del lavoro, sempre più competitivo ed alla ricerca di gente qualificata.
Adesso veniamo al numero di questo mese. Noterete che abbiamo dovuto rinunciare ad alcune
rubriche ed alla terza puntata di RECS101 (che andrà sul prossimo numero), per dare più
spazio agli articoli che sono numerosi.
Marco Masotti presenta l’interessante “rivelatore portatile di gas” che, con l’avvicinarsi delle
vacanze, si renderà utile a tutti i possessori di roulotte o camper.
Andrea Marani propone un amplificatore 50+50 W per auto e casa, da utilizzare in associazione
al convertitore DC/DC presentato nel numero precedente.
Maurizio Del Corso continua la serie d’articoli sull’utilizzo dei display LCD intelligenti, spiegando
come controllarli utilizzando un microprocessore PIC.
Anche Mariano Paolizzi e Salvatore Silvestri continuano la serie d’articoli sul bus I2C affrontando
la gestione delle EEPROM seriali.
Diamo il benvenuto a Maurizio Cugola che ha scritto un articolo istruttivo e divertente,
sentiremo parlare di Maurizio nei prossimi numeri e vi assicuro che quello che ha in cantiere
è veramente interessante.
Vincenzo Villa continua la serie dei tutorial sulle interfacce per PC, questo mese spiega il
funzionamento della porta seriale RS-232.
Per tutti gli appassionati di radiantistica, la rubrica MHz, offre ottimi spunti con gli articoli di
Marco Lento, Giuseppe Signoris e Carlo Pria.
Infine in Robomania, rubrica che ha riscosso un notevole interesse, questo mese si affronta la
costruzione di due robot, il primo, Symet, semplice ed economico da realizzare, l’altro, Iron
Claw, più complesso e quindi necessariamente diviso in più puntate.
Sono certo che avete visitato il nuovo sito web di Fare elettronica (www.farelettronica.com)
che, a pochi giorni dalla sua nascita, procede alla velocità di circa 400 visite al giorno. Ringrazio
tutti i lettori che ci hanno scritto dandoci consigli o criticando alcune scelte, aiutandoci ad
affinare questo strumento rendendolo sempre migliore. Vi anticipo che è previsto un sostanziale
aggiornamento nei prossimi giorni, quindi continuate a visitarci e ne vedrete delle belle.
Ci scusiamo con gli abbonati per il ritardo con cui stiamo spedendo CD omaggio, lo riceverete
per posta entro la fine di Maggio.
Infine ringrazio tutti i lettori per le parole d’incoraggiamento a continuare per la strada intra-
presa ed apprezzamento per il lavoro svolto. In un mercato di riviste sempre più uguali tra loro,
noi stiamo lavorando per offrirvi un prodotto non solo ricco di contenuti ma anche divertente
da leggere. Continuate a scrivermi, fatemi sapere cosa v’interessa o cosa cambiereste, non
dimenticate che siete voi a decidere.
Non mi resta che augurarvi buona lettura e rinnovare l’appuntamento al prossimo mese.
Tiziano Galizia
tiziano@farelettronica.com
3
DIRETTORE RESPONSABILE:
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contatti
Richieste arretrati, libri o abbonamenti:
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Andrea Marani, Fabrizio Fazio, Giulio Buseghin, Giuseppe Signoris, Richieste a mezzo fax:
Riccardo Ricci, Sergio Tanzilli, Vincenzo Villa, Carlo Pria, 0321-927042
Maurizio Del Corso, Marco Masotti, Mariano Paolizzi, Salvatore Silvestri, Richieste a mezzo posta:
Marco Lento, Luigi Carnvale, Massimiliano Benvenuti, Maurizio Cugola
Redazione di Fare Elettronica
DIREZIONE - REDAZIONE - SEDE LEGALE DTP Studio Editrice
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lino da argomenti trattati su questa rivista. Per chiarimenti di natura tecnica riguardanti i kit elencati Sandit 79
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28043 Bellinzago N.se (NO). Twintec 38
SOMMARIO
bassa frequenza mhz
Amplificatore HI FI 50+50W 10 Amplificatore TV canale H2 600 mW 74
per casa e auto di Marco Lento
di Andrea Marani Preamplificatore per 1240 MHz
da 18 DB/NF 1,2 DB 80
di Giuseppe Signoris
elettronica generale Le fuori serie 84
di Carlo Pria
Indicatore di stato per linea telefonica 17
di Fabrizio Fazio
Strumentazione
Rilevatore portatile di gas 36 Amplificatore HI-FI 50+50W
di Marco Masotti
per casa e auto
tutorial
Le interfacce seriali RS-232 68
di Vincenzo Villa
6 RUBRICHE
rubriche
no dapprima il multi-stan- l’introduzione di un bridge gia disponibili, mentre la La disponibilità sul mercato
dard ADSL/ VDSL nelle per memorie di massa a produzione in volumi è pre- è prevista invece per il
apparecchiature di centra- bassa dissipazione. Il nuovo vista per il mese di maggio. quarto trimestre 2003.
le, in modo da prepararsi ISD-300LP™ è un control-
Electronic shop 03 Electronic shop 04
ad effettuare una transizio- lore compatibile con tutti i
ne non traumatica verso dispositivi conformi allo
VDSL, quando sarà neces- standard ATA/ATAPI che PLASMON: GMB HR84 GRIFO® MINI
sario perché verranno resi consente ai possessori di IL DEBUTTO DI UDO BLOCK - HOUSING, 8
disponibili i primi servizi. computer portatili di utiliz- Plasmon ha presentato i OPTO-IN, 4 RELAY
Questo approccio permet- zare i propri sottosistemi di rivoluzionari media e La GMB HR84 é fonda-
te di aggiungere le funzio- memorizzazione di massa drive UDO (Ultra Density mentalmente un modulo
ni VDSL con un costo mar- senza dover avere a disposi- Optical). da Barra DIN in grado di
ginale durante l’implemen- zione una presa di corrente. alloggiare una CPU Mini
tazione dell’ADSL, elimi- I dispositivi conformi allo Modulo del tipo CAN o
nando la necessitò di re- standard USB 2.0 possono GMM da 28 pins.
investimenti massicci quan- essere di due tipi: autoali-
do saranno disponibili i ser- mentati oppure alimentati
vizi VDSL. tramite bus. Nel primo
Sono inoltre disponibili caso prelevano la corrente
schede di valutazione e un da una sorgente esterna, Plasmon è stata la prima
progetto completo di riferi- mentre nel secondo l’ali- azienda a dimostrare il fun-
mento di modem. mentazione viene fornita zionamento di un drive che
direttamente dal bus USB utilizza un laser a raggio
Electronic shop 02
interno al personal compu- blu, studiato specificamen-
ter. Grazie ai dispositivi ali- te per l’archiviazione pro-
BRIDGE USB 2.0 mentati tramite bus, gli fessionale di dati. UDO
ATA/ATAPI DI QUINTA utenti possono eliminare le impiega un raggio laser blu La GMB HR84 e' completa
GENERAZIONE PER sorgenti di alimentazione e la tecnologia phase-chan- di ingressi, Galvanicamen-
MEMORIE DI MASSA esterne e i relativi cavi, in ge e offre una maggiore te isolati e visualizzati tra-
La nuova soluzione pro- modo da ottenere un’effet- capacità di archiviazione e mite LEDs; Uscite a Relay
posta da Cypress tiva portabilità e utilizzare il supporto di media di tipo visualizzati tramite LEDs;
Semiconductor assicura dispositivi portatili come Write Once e riscrivibile. Uscita RTC tramite LEDs;
la più completa portabili- lettori di schede flash e let- La prima generazione di Vaschetta DB9 per comu-
tà di hard disk esterni, tori audio portatili in asso- drive UDO sarà in grado di nicazione seriale; Linea di
lettori di schede compact luta libertà. supportare media caratte- comunicazione CAN; Ali-
flash e numerosi altri dispo- Unitamente a ISD-300LP, rizzati da una capacità d’ar- mentatore stabilizzato;
sitivi di memorizzazione Cypress Semiconductor chiviazione di 30GB, che Linee di A/D, PWM, D/A,
che vengono alimentati rende disponibile il kit di raggiungerà i 60 e i 120 GB ecc. In un ingombro mini-
tramite il bus USB. progettazione CY4617. il nelle generazioni future. mo essa contiene un com-
kit include una scheda di Implementato in base allo pleto controllore in grado
valutazione, i componenti standard ISO dei drive da di gestire completamente
hardware e software neces- 5,25 pollici e dei relativi una specifica applicazione.
sari, i driver per Windows e media, UDO costituisce la Le caratteristiche della
numerose utilities necessa- naturale evoluzione all’at- GMB HR84 sono le
rie per l’implementazione tuale tecnologia magneto- seguenti:
di interfacce USB 2.0 a ele- ottica da 9,1 GB. Con una
vata velocità nelle periferi- vita media superiore ai 50 • Contenitore modulare
che di memorizzazione di anni e un prezzo medio per per guide DIN 50022
Cypress Semiconductor massa. GB di 2 dollari, i media Modulbox modello M4
Corporation ha di recente I primi campioni di UDO sono ideali per l’ar- HC53 per Barra DIN.
ampliato la propria offerta CY7C68310, forniti in pac- chiviazione a lungo termi- Ingombri: frontale 90x71
di soluzioni per USB con kage TQFP a 80 pin, sono ne di dati critici. mm; altezza 73 mm
RUBRICHE 7
rubriche
• 8 Ingressi Optoisolati che Modulo da 28 pins basa- due altre famiglie di pro- • Digital ICs
possono essere indiffe- ta sulla CPU Atmel dotti il cui silicio sarà dispo- Altera Corporation
rentemente NPN o PNP T89C5115 con 16K nibile per la fine del 2003. Stratix FPGA family
• Lo stato degli 8 ingressi FLASH; 256 Bytes RAM; Più in dettaglio si tratta • DSPs
Texas Instruments
sono visualizzati da 8 256 Bytes ERAM; 2K delle SRAM QDR™ (Quad
OMAP5910 embedded
LEDs FLASH for Bootloader; 2K Data Rate™) per applica- processor
• 4 Uscite a Relay da 5 A EEPROM; 3 Timer zioni di networking, in • EDA
• Lo stato delle uscite e Counter e 2 sezioni di grado di operare a fre- Cadence Design
degli Ingressi Optoisolati Timer Counter ad alta quenze superiori a 300 Systems
sono visualizzati da LEDs funzionalità (PWM, com- MHz e delle SRAM MoBL™ SoC Encounter 2.2
• 1 Uscite TTL pilotata da parazione); 18 linee di (More Battery Life™), • Embedded Development
The Mathworks
RTC I/O TTL; 8 A/D 10 bit: RS caratterizzate da consumi
Embedded Target for
• Il Modulo é abbinabile 232; 1 LED di stato; Dip nettamente inferiori rispet- C6000 DSP
alle seguenti CPU switch di configurazione. to alle SRAM standard. • Microprocessors
• CAN GM1: grifo® CAN • Linea seriale in RS-232, Campioni della SRAM sin- ARM - ARM1136J-S core
MiniModulo da 28 pins RS-422, RS-485, Current crona a 72 bit saranno • Multimedia
basata sulla CPU Atmel Loop + Linea seriale CAN disponibili nella seconda Zarlink Semiconductor
T89C51CC01 con 32K opzionale metà del 2003. MT352 COFDM Digital
FLASH; 256 Bytes • Protezione tramite Terrestrial TV demodu-
Electronic shop 06 lator
RAM;1K ERAM; 2K TransZorb.
• Network Processors
FLASH for Bootloader; 2K • Alimentazione DC o AC,
Bay Microsystems Inc
EEPROM; 3 Timer da 12Vdc a 24Vac CONSEGNATI I PREMI Montego network
Counter e 5 sezioni di EDN “INNOVATION OF processor
Electronic shop 05
Timer Counter ad alta THE YEAR 2002” • Passive components
funzionalità (PWM, EDN organizza ogni anno Vishay Intertechnology
watch-dog, comparazio- RECORD DI DENSITÁ il concorso “Innovation of HPC0402 silicon-based
RF capacitors
ne); RTC + 240 Bytes PER LA NUOVA SRAM the year” che premia le
• Peripherals
RAM, tamponati con SINCRONA DI CYPRESS aziende o gli uomini che
Fujitsu Microelectronics
batteria al Litio; I2C BUS; SEMICONDUCTOR si sono particolarmente MBF300 fingerprint
17 linee di I/O TTL; 8 Cypress Semiconductor distinti per prodotti o SweepSensor
A/D 10 bit; RS 232; CAN; Corporation ha realizzato azioni innovative. Il con- • Power ICs
2 LEDs di stato; Dip la SRAM a più elevata den- corso, giunto alla tredice- Motorola
switch di configurazione. sità al momento disponibi- sima edizione, si è appena Semiconductor
• CAN GM2: grifo® CAN le: la memoria, con cella a concluso e quindi sono 2m Ohm Self-Protected
Silicon Switch for Relay
MiniModulo da 28 pins 6 transistor, è stata prodot- stati premiati gli “innova-
Replacement
basata sulla CPU Atmel ta utilizzando il processo tori” del 2002:
• Power Sources
T89C51CC02 con 16K RAM9™ da 90 nm (0,09 Intersil Corporation
FLASH; 256 Bytes RAM; mm). Questa SRAM sincro- Digital multiphase
256 Bytes ERAM; 2K na a 72 bit può funzionare power-management
FLASH for Bootloader; a velocità uguali o superio- system
2K EEPROM; 3 Timer ri a quelle previste dallo • Sensor components
Analog Devices
Counter e 2 sezioni di standard OC-48 ed è desti- • Innovator of the Year
iMEMS Gyroscope
Timer Counter ad alta nata all’impiego nelle Badih El-Kareh
ADXRS150
funzionalità (PWM, com- apparecchiature di networ- Texas Instruments
• Software
parazione); RTC + 240 king delle prossime gene- • Analog ICs
Agilent Technologies
Texas Instruments
Bytes RAM, con batteria razioni. Fault Detective Test
THS4302 SiGe amplifier
tampone al Litio; I2C Il processo RAM9™ è stato Analyzer R1352A
• Communications
BUS; 14 linee di I/O TTL; sviluppato presso la fabbri- • Test & Measurement
Cypress Semiconductor
8 A/D 10 bit: RS 232; ca Cypress Semiconductor Agilent Technologies
WirelessUSB RF interface
InfiniiMax active scope
CAN; 1 LED di stato; Dip in Minnesota. Oltre alla • Computers, Buses, Boards probe system
switch di configurazione. SRAM a 72 Mbit, sono in Data Translation
• GMM 5115: grifo® Mini fase di avanzato sviluppo DT9841 Fulcrum II series Electronic shop 07
8 RUBRICHE
BASSA FREQUENZA
AMPLIFICATORE HI-FI
50+50W PER CASA E AUTO
di Andrea Marani
a.marea1@libero.it
10 BASSA FREQUENZA
BASSA FREQUENZA
SCHEMA ELETTRICO
Come potete notare dallo schema
elettrico (figura 1), il modulo
amplificatore, essendo stereo,
La scheda montata sul dissipatore (inserire solo se necessario a riempire la pagina)
comprende due sezioni identiche
Foto 2
che utilizzano alimentazione duale
BASSA FREQUENZA 11
BASSA FREQUENZA
12 BASSA FREQUENZA
BASSA FREQUENZA
BASSA FREQUENZA 13
BASSA FREQUENZA
COLLAUDO
DELL’AMPLIFICATORE
Il collaudo dell’amplificatore pre-
vede alcune operazioni prelimina-
ri: per prima cosa dobbiamo assi-
curarci che la fonte d’alimentazio-
ne (alimentatore o inverter DC-
DC) eroghi una tensione compre-
sa tra 30 e 40 V duali, poi, corto-
circuitate entrambi gli ingressi
audio, quindi connettete in uscita
due carichi da 4 o 8 ohm (100 W),
realizzati con resistori o anche
Schema elettrico dell’alimentatore necessario per l’utilizzo” casalingo” dell’amplificatore Figura 4 altoparlanti (attenti all’eventuale
baccano emesso).
Infine, connettete i tre fili d’ali-
Dopo aver montato i finali iniziere- trasformatore di rete di notevole mentazione, interponendo sulla
mo a fissare tutti i componenti, potenza, un ponte raddrizzatore e linea positiva, un tester in portata
come resistori, diodi, trimmer e condensatori di filtro e bypass. amperometrica 100 mA fondo
condensatori, infine le due bobine La tensione erogata è duale, le scala corrente continua.
L1 e L2 che, dovranno essere protezioni sono realizzate utiliz- Regolate P1 e P2 per avere la mini-
avvolte sui resistori di potenza R23 zando fusibili semiritardati. Per ma corrente assorbita, quindi
e R24, girando 12 spire di filo da questo stadio non è previsto cir- regolate nuovamente P1, per
0,8 mm smaltato. cuito stampato visto l’esiguo avere circa 50 mA di consumo, poi
Completato il montaggio, fissate i numero di componenti utilizzati, regolate P2 per avere circa 100
morsetti di collegamento degli quindi dovrete realizzarlo in mA globali. Ora non resta che
ingressi, delle uscite altoparlanti e “aria”. regolare i trimmer di ingresso e
i tre di alimentazione. Per gli Per i collegamenti di alimentazio- fare la classica prova sul campo,
ingressi di segnale potrete connet- ne si useranno cavi di almeno 2,5 quella ad orecchio.
tere in verticale due pin RCA. mm2 di sezione, del tipo antifiam- Se invece disponete di carico fitti-
Il controllo di tutto quello che ma, di colore rosso per il positivo, zio, oscilloscopio e generatore,
avete fatto è d’obbligo per scon- nero per il negativo e bianco per non resta che collegare al carico
giurare errori e manchevolezze lo zero (connessione centrale). fittizio un solo stadio, l’altro verrà
che potrebbero far “fumare” il Anche per le uscite si utilizzerà “zavorrato” con una resistenza da
vostro capolavoro. Se tutto è, a cavo di notevole sezione per non 47 Ω 10 W, connettete il genera-
posto potrete passare alla fase suc- incorrere in cadute di tensione tore in portata sinusoidale 775 mV
cessiva ovvero il collaudo. non volute 0 dB 1 kHz sul segnale d’ingresso,
A questo punto occorre ricordare Nell’effettuare le connessioni d’in- l’oscilloscopio in parallelo al carico
che, in base all’utilizzo dell’ampli- gresso alimentazione e d’uscita, 4 Ω 100 W, poi date alimentazio-
ficatore, avete due soluzioni tra le ricordate di non incorrere in loop ne. Sullo schermo noterete una
quali scegliere per l’alimentazione. di massa, ossia, non connettete in bella sinusoide leggermente
Nel primo caso vi servirete dell’in- punti differenti masse già chiuse a “tosata” sul picco, dovuto a feno-
verter pubblicato sempre su Fare tale livello elettrico perché potre- meni distortivi per sovrapilotaggio
elettronica e che avrete realizzato, ste creare fastidiosi ronzii, specie in ingresso, basterà limitare un
collaudato e tarato in precedenza; in automobile. poco la sensibilità, tramite i trim-
la seconda soluzione è l’adozione Nel caso in cui comunque si mer P3 e P4, per tornare alla sinu-
di un alimentatore da rete che dovessero presentare rumori o soide perfetta.
potrete vedere in figura 4. ronzii del motore (utilizzo in Ora limitate il segnale in ingresso
Questo circuito è composto da un auto), potrete connettere un filtro a circa 25 mV effettivi, noterete
14 BASSA FREQUENZA
BASSA FREQUENZA
sull’oscilloscopio che la vostra per avere maggiore corrente di oltre tutto, manca di limpidezza.
sinusoide resterà pulita ma come riposo ai finali e ripristinare l’onda Buon divertimento e buon lavoro.
shiftata temporalmente tra le due perfetta.
semionde, questa è la cosiddetta La distorsione di crossover è udibi-
distorsione d’incrocio o crossover. le ai bassi livelli con un certo
Electronic shop 08
Sarà opportuno ritoccare P1 o P2 “impastamento” del suono, che
Volumi
i
PICKBOOK - volume 1 G. GALLETTI PICKBOOK - volume 2 G. GALLETTI
In questo libro sono descritti alcuni progetti con il microcontroller Naturale proseguimento del primo volume, questo libro completa la
PIC16F84. Ogni lavoro comprende una sommaria descrizione del fun- panoramica sui PIC, utilizzando anche il PIC16F876, il PIC12C508 ed
zionamento, uno schema elettrico, un diagramma di flusso, il listato il PIC12CE674 (due 4+4 pin dalle caratteristiche a dir poco sorpren-
assembler e la traccia rame del circuito stampato in scala 1:1. Il let- denti). Il libro è concepito in modo leggermente diverso dal prece-
tore che vuole cimentarsi nella costruzione trova tutte le informazio- dente. La novità principale è che si parla d’esperimenti oltre che di
ni per farlo e può anche modificare il software provando poi sull’- progetti e si usa il basic oltre l'assembler come linguaggio di pro-
hardware i risultati. Al volume è allegato un floppy contenente sia grammazione. Anche qui, come nel primo volume, tutti gli esem-
i programmi sorgente , completi e perfettamente funzionanti, ripor- pi sono accompagnati da una spiegazione, un diagramma di flus-
tati nel testo, sia i file oggetto pronti per essere inseriti nei PIC. Chi so, il listato basic o assembler e, novità nella novità, il circuito
dispone di una stampane che lavori in DOS, può stamparsi su carta stampato è sostituito da una basetta prototipo di tipo universale.
Trattandosi di circuiti prevalentemente in corrente continua non
trasparente le tracce rame e incidere direttamente la basetta.
si ha la necessità di schermare o rispettare certi canoni propri
della radiofrequenza, inoltre in questo modo si può utilizzare lo
stesso circuito stampato per più progetti! In questo libro sono
trattati anche due argomenti un po’ particolari, nella speranza
di fare cosa gradita a chi poi ne potrà usufruire.
INDICATORE DI STATO
PER LINEA TELEFONICA
di Fabrizio Fazio
servizio@pianetaelettronica.it
ELETTRONICA GENERALE 17
ELETTRONICA GENERALE
Questo significa che, ad esempio, la caduta di tensione introdotta • Se la tensione di linea è inferiore
quando la tensione di linea vale 10 dai diodi raddrizzatori D1÷D4. a 25 V, si accende il led rosso
V, ai capi di R1 è presente una ten- Allo stesso modo, se la tensione di (linea occupata).
sione pari a circa 0,2 V (infatti (10 linea vale 48 V, ai capi di R1 misu- • Se la tensione di linea è compre-
V - 1,5 V) : 40 = 0,2 V) La tensio- riamo una tensione di 1,2 V, e così sa tra 25 V e 70 V, si accende il
ne di 1,5 V, che nel calcolo abbia- via. Il circuito funziona in questo led verde (linea libera).
mo sottratto ai 10 V della linea, è modo: • Se ai capi della linea giungono
18 ELETTRONICA GENERALE
ELETTRONICA GENERALE
I diodi zener sono utilizzati come protezione da sovratensioni, oppure per stabilizzare una tensione, ossia per mantenerla
costante, anche in presenza di un aumento della corrente richiesta dal carico. Anche i diodi zener hanno due terminali, l'ano-
do e il catodo, e quest'ultimo è quello in corrispondenza della fascia stampata sul corpo. Un diodo zener ha due parametri
caratteristici:
In cui:
• Ra è la resistenza Ra espressa in K
• Pa è la potenza della resistenza Ra, in mW
• Vin è la tensione d'ingresso, in V
• Vz è la tensione di zener, in V
• Iz è la corrente che circola nello zener, in mA
• Ic è la corrente che circola nel cartico Rc, in mA
Sostituendo nelle formule i valori del nostro circuito (ipotizzando una tensione Vin media di 10 V):
Affinché la tensione ottenuta ai capi di un diodo zener sia più vicina possibile a quella nominale (stampata sul corpo del
diodo), è necessario far scorrere nello zener una corrente di circa 5mA (per zener da 0,5 W). Inoltre è necessario che la cor-
rente circolante nel carico (Rc) sia inferiore a quella che scorre nello zener (le migliori condizioni si ottengono, quando la cor-
rente in Rc è almeno cinque volte inferiore alla corrente nello zener. Per questo le resistenze Ra e Rc, devono essere apposita-
mente calcolate, ed Rc deve rimanere più costante possibile. Nel nostro circuito, questi due requisiti ci sono, e ci consentono
di utilizzare efficacemente un diodo zener. Infatti, la Ra (nel progetto R9) è dimensionata in modo che la corrente circolante
nello zener sia di circa 5mA (variabile tra 3,5mA e 6,5mA al variare della tensione di alimentazione in tutta la sua gamma).
Inoltre, nel nostro circuito, la Rc, che è pari alla somma di R3, R4, ed R5 (la resistenza d'ingresso di U1A è di valore trascura-
bile) è costante e la corrente che vi scorre è di circa 0,1mA (circa un cinquantesimo della corrente di zener).
2,0V - 6,2V - 20V - 62V - 2,2V - 6,8V - 22V - 68V - 2,4V - 7,5V - 24V - 75V - 2,7V - 8,2V - 27V - 82V - 3,0V -9,1V - 30V - 91V
3,3V - 10V - 33V - 100V - 3,6V - 11V - 36V - 110V - 3,9V - 12V - 39V - 120V - 4,3V - 13V - 43V - 130V - 4,7V - 15V - 47V
150V - 5,1V - 16V - 51V - 160V - 5,6V - 18V - 56V - 180V - 200V
Per ciascun valore di tensione riportato nella tabella, si trovano diodi zener di diverse potenze. Le più diffuse sono da 0,5 W
e 1,3 W. Nell'acquistare un diodo zener è necessario specificare la tensione e la potenza, ma esistono anche delle sigle che ne
identificano i valori. Alcune sono sigle in codice, che iniziano solitamente per "1N", come visto per i diodi rettificatori, altre
contengono il valore di tensione in modo più esplicito. Vediamo le più diffuse di queste ultime serie:
ELETTRONICA GENERALE 19
ELETTRONICA GENERALE
LA SERIE BZX
Alla sigla iniziale BZX seguono tre caratteri che indicano la potenza e infine due o tre caratteri per la tensione. I caratteri che
identificano la potenza sono:
La tensione è indicata con il valore stesso, contenente la lettera "V" al posto della virgola. Ad esempio:
Quindi, ad esempio:
LA SERIE Z
La sigla iniziale, che inizia con la lettera Z, indica la potenza e precede il valore di tensione. Le lettere che indicano la poten-
za sono:
Quindi, ad esempio:
dei picchi superiori ai 70 V, si Infatti, (25 - 1,5) : 40 = 0,6. ti, associati a quelle di R1 e R2,
accende il led giallo (squilli in • Una di circa 1,7 V, applicata sul fanno sì che le soglie di commuta-
arrivo). pin 5 di U1, utilizzata per rilevare zione dei comparatori possano
quando la tensione di linea oltre- variare anche del 15%, ma questo
Per distinguere in quale dei tre passa la soglia dei 70 V circa. non è assolutamente un proble-
stati possibili si trova la linea tele- Infatti, (70 - 1,5) : 40 = 1,7. ma, visto che la soglia bassa può
fonica, abbiamo adottato due ten- variare tra 15 e 30 V e quella alta
sioni fisse di riferimento, che U1 Nei calcoli, abbiamo fatto degli tra 60 e 90 V.
confronta con la tensione di linea arrotondamenti, per semplicità, Il funzionamento dei due compa-
divisa per 40: d’altronde i valori delle tensioni di ratori, nei tre stati possibili è illu-
riferimento che si misurano nella strato nel riquadro “Due compa-
• Una di circa 0,6 V, applicata sul pratica, dipendono dalle tolleran- ratori per tre led”.
pin 3 di U1, utilizzata per rileva- ze di D6, R3, R4, R5, nonché dalla Affinché le due tensioni di riferi-
re quando la tensione di linea tensione d’alimentazione. mento siano il più precise possibi-
oltrepassa la soglia di 25 V circa. Le tolleranze di questi componen- le, abbiamo utilizzato un diodo
20 ELETTRONICA GENERALE
ELETTRONICA GENERALE
Premetto che l'uscita di U1A (pin 1) va a livello alto quando la tensione ai capi di R1 è inferiore a 0,6V (vale a dire,
quando la tensione di linea scende sotto i 25V), e che l'uscita di U1B (pin 7) diviene alta quando la tensione ai capi di
R1 è inferiore a 1,7V (tensione di linea inferiore a 70V). Ora
analizziamo singolarmente gli unici tre casi possibili, suppo-
nendo, per semplicità di ragionamento, che le tensioni a
livello alto siano tutte pari a 9V (in realtà le tensioni in uscita
agli operazionali sono più basse di 1-2V rispetto alla loro ten-
sione di alimentazione.
zener. Tale diodo, molto più eco- pieno, fornisce una tensione suffi- mato da R3, R4 ed R5) è fisso.
nomico di uno stabilizzatore inte- cientemente precisa, in quanto lo Questi due accorgimenti garanti-
grato a 3 pin, che in questo pro- facciamo lavorare alla corrente scono che la tensione ai capi di D6
getto non sarebbe stato sfruttato a ottimale di 5mA, ed il carico (for- resti compresa nell'intervallo tra
ELETTRONICA GENERALE 21
ELETTRONICA GENERALE
ELENCO COMPONENTI
SIGLA VALORE
R1 Res. 120 kΩ 1/8 W
R2 Res. 4,7 MΩ 1/8 W
R3 Res. 33 kΩ 1/8 W
R4 Res. 10 kΩ 1/8 W
R5 Res. 5,6 kΩ 1/8 W
R6 Res. 470 Ω 1/8 W
R7 Res. 470 Ω 1/8 W
Figura 8 Circuito stampato in scala 1:1, lato rame Figura 9 Disposizione dei componenti
R8 Res. 680 Ω 1/8 W
R9 Res. 1 kΩ 1/8 W
C1 Cond. multistrato 100 nF
5,0 e 5,15 V, entro l'intera gamma
della tensione d’alimentazione. C2 Cond. multistrato 100 nF
Partendo da questa tensione, il C3 Cond. elettrolitico 220 µF 16 V
partitore formato da R3, R4 ed R5
D1 Diodo 1N4007
provvede ad ottenere le suddette
tensioni di riferimento di 0,6 V e D2 Diodo 1N4007
1,7 V applicate rispettivamente sui D3 Diodo 1N4007
pin 3 e 5 di U1. D4 Diodo 1N4007
22 ELETTRONICA GENERALE
ELETTRONICA GENERALE
TIMER DIGITALE DA 1
SECONDO A 999 ORE (MK3920)
di Giulio Buseghin
gpekit@gpekit.com
24 ELETTRONICA GENERALE
ELETTRONICA GENERALE
a 2,5 volte la corrente nominale del ci multistrato C2 e C3 da 100 nF. maniera l’altezza massima dei compo-
pacco batterie, problema ben cono- Come potrete osservare, a monte del- nenti dal lato serigrafia del circuito
sciuto soprattutto da chi pratica l’alimentatore stabilizzato è stato inse- stampato sarà quella dei tre display e
modellismo con trazione elettrica rito il ponte di diodi PT1. Questo ci dei 4 led, potendo così mettere a pan-
(auto, scafi, aerei, ecc.). permette di alimentare il dispositivo nello lo strumento in caso che, tale
Se infatti abbiamo un pacco NiCd sca- indifferentemente con tensioni conti- sistema di montaggio, sia necessario
rico e sappiamo che la sua corrente nue o alternate rendendo così per realizzare apparati con spiccata
nominale è di 1200mA, basterà l’MK3920 ancor più flessibile in qua- duttilità industriale. Fatte queste preci-
aggiungere a questa corrente un 30% lunque utilizzo. La tensione di alimen- sazioni passiamo al montaggio vero e
cioè 1560mA e poi fornire un tempo tazione dovrà essere compresa tra 11 e proprio. Seguite con estrema attenzio-
di ricarica al pacco perché “assorba” 13 V (tipicamente 12 V) ed il consumo ne le figure riguardanti il piano di
tutta questa corrente. Vediamolo pra- massimo del dispositivo (tutti e tre i cablaggio ed i componenti polarizzati.
ticamente: display con cifra 8 accesa e relè in stato Questi ultimi, contrariamente a tutti i
Se il caricabatteria o alimentatore è in di eccitazione) è di soli 125mA a 12 restanti, hanno un ben preciso verso di
grado di fornire una corrente di Vcc. La dissipazione termica del circui- inserzione sul circuito stampato ed un
500mA, basterà dividere 1560 per to integrato stabilizzatore U2, essendo errore di inserimento potrà provocare
500 trovando 3,12 ore, tempo neces- relativamente bassa, viene garantita malfunzionamenti e/o seri danni all’at-
sario ad effettuare una carica al top. dal largo strato di rame su cui è appog- to del collaudo.
giato. Gli appena citati componenti polarizza-
CIRCUITO ELETTRICO ti sono: DG1/2/3, C6/7, D1/2/3/4/5,
In figura 1 possiamo vedere il sempli- MONTAGGIO E COLLAUDO U1-U2, PT1, T1/2/3/4.
ce circuito del temporizzatore Prima di cominciare la descrizione del Seguendo con la massima attenzione
MK3920. Cuore del circuito è il micro- montaggio, vi ricordiamo come al soli- la serigrafia componenti, il piano di
processore U1, PIC16C/F84A. to di utilizzare un saldatore a punta cablaggio e la figura dei componenti
Svolge infatti tutte le principali funzio- sottile di bassa potenza (max 20/30 polarizzati, non dovreste commettere
ni: generatore di clock controllato a Watt) e stagno di piccolo diametro errori. Una volta terminato il montag-
quarzo per avere un’ottima precisione (max 1 mm o meno) con anima inter- gio dei componenti e ricontrollato
nel conteggio del tempo, driver dei na disossidante. Il circuito stampato tutto attentamente, potremo passare al
display numerici luminosi DG1, 2, 3 fornito nel kit è del tipo a doppia fac- collaudo. Dovremo fornire alimentazio-
comandati in multiplexer dai tre tran- cia con fori metallizzati, quindi le salda- ne alla scheda. Potrà andare bene sia
sistor T2, 3, 4 per ridurre drasticamen- ture andranno effettuate solo e sola- un piccolo alimentatore a 12 volt con
te i consumi di corrente, driver dei 4 mente dal lato opposto a quello in cui un amperaggio disponibile di almeno
led DL1, 2, 3, 4 che ci indicano lo stato vengono inseriti i componenti. 150mA, stabilizzato o non, oppure un
del dispositivo e ci guidano nella pro- A questo proposito vi ricordiamo due trasformatorino con primario 220 volt
grammazione del timer, e controllo cose assai interessanti. La tastiera dell’ rete, secondario 12 volt e potenza di
della tastiera di programmazione e MK3920 può essere separata dal resto 2,5 Watt o più. Ci collegheremo ai
comando formata dai 6 pulsanti P1, 2, del circuito stampato del timer; baste- morsetti di alimentazione J2, senza
3, 4, 5, 6. Allo stesso microprocessore rà semplicemente tagliarla lungo la preoccuparci della polarità, grazie alla
è affidato il comando del relè di attua- linea tratteggiata sulla serigrafia dei presenza di PT1. Si dovranno accende-
zione, ovviamente coadiuvato dal componenti del circuito stampato e re i tre display DG1/2/3 segnando
transistor T1 che serve come buffer di collegarla con un cavetto flat a passo “000”. Facciamo allora un esempio
corrente per la porta di uscita dello 2,54mm oppure con 8 spezzoncini di pratico, vogliamo settare il nostro timer
stesso. L’altra parte del circuito, molto cavetto isolato sottile tra le due file di per un tempo di 139 secondi:
meno complessa come compiti da bollini previsti ed indicati in serigrafia
svolgere, ma pur sempre importante con J3 e J4. Ciò vi permetterà di mon- A) PREMERE STOP (P1) - si accendono
per un corretto funzionamento del cir- tare il timer in maniera più consona i tre led DL3, 4, 5.
cuito è l’alimentatore stabilizzato for- alle vostre necessità. Seconda nota B) PREMERE P4 - rimarrà acceso il solo
mato dall’integrato U2, 7805 e relativi interessante di montaggio è che, led DL5 che ci segnala che abbia-
condensatori di filtraggio di cui due di volendo, potrete montare i compo- mo scelto l’unità di misura tempo-
tipo elettrolitico C6 e C7 rispettiva- nenti più alti (RL1, J1, J2 e Q1 ) dal lato rale del secondo. Se avessimo pre-
mente da 470 e 100 µF e due cerami- opposto alla serigrafia, in questa muto P2 o P3 sarebbero rimasti
ELETTRONICA GENERALE 25
ELETTRONICA GENERALE
Figura 2 Circuito stampato scala 1:1 (lato componenti) Figura 3 Circuito stampato scala 1:1 (lato rame)
26 ELETTRONICA GENERALE
ELETTRONICA GENERALE
ELETTRONICA GENERALE 27
HARDWARE
28 HARDWARE
HARDWARE
Il segnale R/W del display è connesso te riavvio del programma. cui siete in possesso non è dotato di
alla massa, in modo permanente, dato La tensione di 5 V per l’alimentazione retroilluminazione.
che nei nostri esperimenti non sono del circuito può essere ottenuta impie-
previste operazioni di lettura dal gando un regolatore integrato del tipo SCRIVERE IL SOFTWARE
display. 7805. L’iter da seguire per scrivere un pro-
I dati D0÷D3 non sono utilizzati, per- Se il display viene lasciato illuminato gramma assembler per un microcon-
tanto possono essere lasciati discon- per un tempo non troppo breve, è trollore PIC, è il seguente:
nessi o collegati alla massa. Il quarzo possibile che il regolatore surriscaldi,
da 4 MHz ed i due condensatori da 22 e se tale surriscaldamento dovesse • Stesura del codice. Questa si fa uti-
pF, costituiscono parte di un oscillatore essere eccessivo, è consigliato fissare lizzando un qualsiasi editor di testi, si
responsabile della generazione del il 7805 ad una aletta di raffredda- scrivono le istruzioni in assembler e si
clock per il micro: la frequenza del mento. produce un file con estensione .asm.
segnale di clock coincide con quella Ricordate di verificare sempre le • Compilazione. Il file prodotto al
del quarzo. connessioni del vostro display in punto precedente viene aperto con
Il pulsante n.a. SW1, se premuto, com- quanto la pedinatura potrebbe esse- il programma MPASM che traduce
porta il reset del PIC con il conseguen- re diversa, soprattutto se il display di le istruzioni assembler in linguaggio
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HARDWARE
30 HARDWARE
HARDWARE
ALCUNI ESEMPI
LISTATO 1 Vediamo ora come scrivere un mes-
;************************************************ saggio sul display. Per eseguire questi
; Subroutine Invia esempi si deve ricopiare il relativo codi-
; Invia al display il byte contenuto in W, ce nella sezione apposita del modello
; 4 bit per volta partendo dai più significativi. di programma, riportato nel paragrafo
;************************************************ precedente.
Invia
movwf temp ;salva il valore di W nella variabile “temp” Esempio 1
bcf PORTB,D4 ;azzera le 4 linee dati In questo primo esempio vedremo
bcf PORTB,D5 come visualizzare sul display il messag-
bcf PORTB,D6 gio “Ciao!!”. La tecnica è quella di scri-
bcf PORTB,D7
vere nel registro W il carattere da visua-
btfsc temp,4 ;si mettono le linee dati ai valori
bsf PORTB,D4 ; dei 4 bit più significativi di W lizzare e richiamare la routine
btfsc temp,5 InviaDato che lo invierà al display
bsf PORTB,D5 (vedi listato 6).
btfsc temp,6
bsf PORTB,D6 Esempio 2
btfsc temp,7
È evidente che, qualora si debbano
bsf PORTB,D7
bsf PORTB,E ;Abilitazione del display visualizzare messaggi lunghi o esistano
movlw 1 ;Attesa di 1ms parti di messaggio ripetute più volte
call Attendi nello stesso programma, la tecnica del-
bcf PORTB,E ;Disabilitazione del display l’esempio 1 non è la più indicata in
movlw 1 ;Attesa di 1 ms
quanto richiede due righe di codice
call Attendi
bcf PORTB,D4 ;si eseguono gli stessi passi per per ciascun carattere. È consigliato
bcf PORTB,D5 ; inviare I 4 bit meno significativi dunque l’uso di un’altra tecnica che
bcf PORTB,D6 prevede l’inserzione di una tabella
bcf PORTB,D7 contenente i messaggi da visualizzare
btfsc temp ,0 ed una routine che invia al display, il
bsf PORTB,D4
contenuto della tabella, a partire da
btfsc temp,1
bsf PORTB,D5 una determinata posizione e per un
btfsc temp,2 determinato numero di caratteri.
bsf PORTB,D6 Supponiamo di voler visualizzare il
btfsc temp,3 messaggio “Display LCD 16x2”, sulla
bsf PORTB,D7
prima linea del display ed il messaggio
bsf PORTB,E
movlw 1 “Display LCD 20x4” sulla seconda
call Attendi linea. La scritta “Display LCD “ viene
bcf PORTB,E visualizzata più volte, ma è sufficiente
movlw 1 memorizzarla nella tabella una sola
call Attendi volta. La tabella di cui avremo bisogno
return ;*** FINE ROUTINE INVIA
è la seguente:
della porta B costituiscono il bus dei vero e proprio, si deve inoltre inizia-
dati del display, per cui dovranno lizzare il display chiamando la routi- ;*****************
essere configurati come uscite, dato ne Setup. In coda al programma ; TABELLA MESSAGGI
che non sono previste operazioni di vanno poi inserite tutte le routines ;*****************
lettura dello stesso. Analogamente, viste precedentemente in modo tabella_msg
i bit RB2 ed RB3 costituiscono che possano essere richiamate in movwf PCL
rispettivamente la linea E (Enable) qualsiasi punto del programma. Il dt "Display LCD",0
ed RS, pertanto anch’essi dovranno modello da seguire per la stesura dt "16x2",0
essere configurati come uscite. del programma è dunque il seguen- dt "20x4",0
Prima di iniziare con il programma te (vedi listato 5).
HARDWARE 31
HARDWARE
32 HARDWARE
HARDWARE
LISTATO 4
;***********************************************************
; Setup
; Si occupa dell’inizializzazione del display:
; modo 4 bit, 16X2, caratteri 5x7, no scorrimento
;***********************************************************
Setup
movlw 30
call Attendi ;attesa di 30 ms
bcf PORTB,RS ;RS=0
bsf PORTB,D4
bsf PORTB,D5
bcf PORTB,D6
bcf PORTB,D7
bsf PORTB,E ;invia il comando “0011xxxx”
movlw 5
call Attendi ;attesa di 5ms
bcf PORTB,E
movlw 1
call Attendi ;attesa di 1 ms
bsf PORTB,E ;invia il comando “0011xxxx”
movlw 1
call Attendi ;attesa 1ms
bcf PORTB,E
movlw 1
call Attendi
bsf PORTB,E ;invia il comando “0011xxxx”
movlw 1
call Attendi
bcf PORTB,E
movlw 1
call Attendi
bcf PORTB,D4
bsf PORTB,D5
bcf PORTB,D6
bcf PORTB,D7
bsf PORTB,E ;invia il comando “0010xxxx”
movlw 1
call Attendi
bcf PORTB,E
movlw 1
call Attendi
movlw 28H;
call InviaComando ;imposta il modo a 4 bit
movlw 06H;
call InviaComando ;Enty mode, no scorrimento, 16x2
movlw 0CH
call InviaComando ;Display ON, cursore OFF, Intermittenza OFF
call ClearLCD ;cancellazione del display
return ;*** FINE ROUTINE SETUP
HARDWARE 33
HARDWARE
LISTATO 5
;****************************************
; Gestione display LCD – Fare Elettronica
;****************************************
PROCESSOR 16F84
RADIX DEC
INCLUDE "P16F84.INC"
ERRORLEVEL -302
RS equ 3 ;Register Select
E equ 2 ;Enable
D4 equ 4 ;Dato D4
D5 equ 5 ;Dato D5
D6 equ 6 ;Dato D6
D7 equ 7 ;Dato D7
ORG 0CH
temp res 2 ;variabile a 16 bit utilizzata nella routine Invia
Contatore res 2 ;variabile a 16 bit utilizzata nella routine Attendi
offset ;variabile a 8 bit utilizzata nella routine InviaMsg (esempio 2)
ORG 00H
Start
bsf STATUS,RP0
movlw 11111111B
movwf TRISB ;Imposta i bit della portaB come uscite
bcf PORTB,D4 ;Azzera le uscite della portaB
bcf PORTB,D5
bcf PORTB,D6
bcf PORTB,D7
bcf PORTB,E
bcf PORTB,RS
bcf STATUS,RP0
call Setup ;inizializzazione del display
;************************************************************************************
; Inserire qui il codice del vostro programma (vedere esempi nel prossimo paragrafo)
;************************************************************************************
loop
goto loop
;***************************************************************
; Inserite qui il codice di tutte le routine di gestione del LCD
;***************************************************************
end
LISTATO 6
movlw ‘C’ ;scrive in W il carattere “C”
call InviaDato ;invia il carattere “C” al display
movlw ‘i’
call InviaDato
movlw ‘a’
call InviaDato
movlw ‘o’
call InviaDato
movlw ‘!’
call InviaDato
movlw ‘!’
call InviaDato
34 HARDWARE
HARDWARE
LISTATO 7
;************************************************************************************
; InviaMsg
; Visualizza un messaggio su LCD. In FSR, l'indice della prima cella del messaggio.
;************************************************************************************
InviaMsg
msgloop
movf FSR, w
movwf offset
incf offset, f
movlw LOW tabella_msg
addwf offset,f
movlw HIGH tabella_msg
btfsc STATUS,C ;controllo se la tabella si trova a cavallo di due
addlw 1 ;pagine di memoria
movwf PCLATH
movf offset,w
incf FSR, f
call tabella_msg ;salta alla cella della tabella messaggi
iorlw 0 ;controllo se siamo alla fine del messaggio
btfsc STATUS, Z
goto endMSG
call InviaDato ;invio al LCD il carattere contenuto nella cella
goto msgloop
endMSG
return ;la routine termina se la cella contiene 0 (fine messaggio)
LISTATO 8
movlw 0
movwf FSR ;in FSR c’è l’indice dell’inizio del primo messaggio
call InviaMsg ;visualizza “Display LCD “
movlw 13 ;indirizzo del messaggio “16x2”
movwf FSR
call InviaMsg
HARDWARE 35
STRUMENTAZIONE
RIVELATORE PORTATILE
DI GAS
di Marco Masotti
marcomasotti@hotmail.com
Il gas è una delle fonti d’energia più diffuse nella società moderna. Esso è disponibile
in varie tipologie e miscele, si può avere il metano, il GPL, il gas di città, eccetera, ma
un denominatore comune a tutti i tipi è purtroppo l’estrema pericolosità in caso di
fuga. Per questo, presentiamo un rivelatore portatile di gas, strumento utile per gli
installatori d’impianti a gas domestici e industriali e, con l’avvicinarsi delle vacanze,
per tutti gli utilizzatori di camper o roulotte...
Infatti, se una miscela di gas e aria è TIPO DI GAS L.I.E. VOL% L.I.E. PPM L.S.E. VOL% L.S.E. PPM
compresa entro una ben precisa
fascia di concentrazione, diventa METANO 5 50000 15 150000
36 STRUMENTAZIONE
STRUMENTAZIONE
cemente anche una piccola fuoriusci- sta sui 50 kΩ in aria e quindi il circui- cuito in figura 3 segue la legge espo-
ta in modo proporzionale al flusso, to è stato dimensionato su questo nenziale:
fornendo un allarme ancora molto al dato. Inoltre, lo strumento è dotato di
di sotto della LIE di una qualsiasi tasto d’azzeramento che permette di
sostanza. Nella figura seguente è visualizzare sui tre display anche una
riportata la curva di sensibilità del sen- piccola variazione di resistenza.
sore TGS813: Vediamo adesso com’è stato possibile Con alcuni passaggi matematici, si
può ricavare R in funzione degli altri
parametri:
STRUMENTAZIONE 37
STRUMENTAZIONE
38 STRUMENTAZIONE
STRUMENTAZIONE
STRUMENTAZIONE 39
STRUMENTAZIONE
40 STRUMENTAZIONE
STRUMENTAZIONE
ne. Sono presenti alcuni ponticelli sui display, montare il tutto sul circui- mo per i display.
che devono essere realizzati con del to stampato, procedendo in seguito Lo stabilizzatore deve essere fissato
filo possibilmente isolato. A differen- alle saldature. Il circuito stampato è con una vite al pannello in alluminio
za di tutti gli altri componenti, i dimensionato per un contenitore che funzionerà da dissipatore. È utile,
display devono essere montati sul della Teko, del quale sono sfruttate le ma non strettamente necessario (vista
lato saldature. torrette interne, per fissare il circuito la poca potenza dissipata), interporre
A tal proposito suggerisco di prepara- stesso ad uno dei due gusci. È neces- un velo di grasso al silicone.
re sei zoccoli da 5 pin l’uno, inserirli sario praticare un’asola su quest’ulti- In ogni caso, è necessario eliminare le
STRUMENTAZIONE 41
STRUMENTAZIONE
42 STRUMENTAZIONE
STRUMENTAZIONE
STRUMENTAZIONE 43
STRUMENTAZIONE
44 STRUMENTAZIONE
STRUMENTAZIONE
BIBLIOGRAFIA
[1] Microchip Technology:
PIC16F62X microcontrol-
lers data-sheet
STRUMENTAZIONE 45
HARDWARE
2
Iseconda
C BUS: parte
ESEMPI APPLICATIVI
di Mariano Paolizzi e Salvatore Silvestri
mpaoliz@tin.it - salvatore.silvestri@iss.it
46 HARDWARE
HARDWARE
HARDWARE 47
HARDWARE
nello scegliere un dispositivo intel- vuto rappresenta un indirizzo o un aver preventivamente copiato nel
ligente che includa tale interfaccia, dato e così via. buffer SSPBUF) e preleva in corri-
in modo da non doversi preoccu- Lo Shift Register, invece, non è spondenza al nono colpo di clock
pare delle procedure di trasmissio- accessibile all’utente e serve esclu- lo stato della linea SDA riportando-
ne e ricezione dei dati ma solo sivamente a convertire i dati da lo nel bit ACKSTAT
della loro gestione. formato seriale a parallelo e vice- (SSPCON2<6>), che conterrà
Per comprendere quanto appena versa. quindi uno zero logico se lo slave
detto prendiamo in considerazione Infine l’Address Register contiene ha risposto.
quest’ultima soluzione, facendo l’indirizzo del PIC quando utilizza- Fatto ciò genera un interrupt per
riferimento alla famiglia dei micro- to come slave e permette la confi- indicare che la trasmissione è avve-
controllori della Microchip 16F87x gurazione del Baud Rate se si nuta.
(provvista appunto di interfaccia impiega il dispositivo come master. Quindi, l’utente deve esclusiva-
I2C) ed in particolare al PIC16F872 Prima di tornare al nostro esempio mente preoccuparsi di scrivere l’in-
(naturalmente il modulo di inter- va fatta un’importante considera- dirizzo dello Slave nel buffer, gene-
faccia I2C è identico per tutti i zione. rare la condizione di Start e scrive-
microcontrollori di questa casa). Quando il PIC riceve o trasmette re la routine per la gestione dell’in-
È bene precisare che quanto un dato ne notifica l’evento terrupt.
segue non vuole essere un Tutorial ponendo ad uno stato logico pre- Una volta assicuratosi che lo Slave
sull’utilizzo dei PIC, ma semplice- definito il corrispondente bit nello abbia risposto correttamente, l’u-
mente una descrizione di come tali Status Register. tente può iniziare ad inviare i Byte
dispositivi gestiscano l’interfaccia Per quanto concerne la ricezione, semplicemente copiandoli nel
in oggetto. Il PIC16F872 impiega ad esempio, il microcontrollore Buffer.
un modulo denominato MSSP asserisce il bit BF (SSPSTAT<0>) e Per ogni trasmissione avvenuta il
(Master Synchronous Serial Port), l’evento, quindi, potrebbe essere PIC genera un interrupt dopo aver
finalizzato alla gestione di due tipi rilevato eseguendo un polling a prelevato lo stato del bit di ackno-
di connessioni seriali: la SPI e la tale bit: questa soluzione tuttavia wledge ed è responsabilità del pro-
I2C. non rappresenta la scelta migliore, grammatore ripristinare il flag di
In quest’ultimo caso i pin utilizzati soprattutto qualora il controllore tale interrupt.
sono il 14 (RC3) per l’SCL ed il 15 debba svolgere anche altre funzio- Al termine dei dati da trasmettere
(RC4) per l’SDA, mentre i registri ni. l’utente deve generare una condi-
associati sono i seguenti sei: Un’alternativa sicuramente più zione di Stop, il cui buon fine è
efficiente consiste nell’abilitare gli ancora una volta notificato dal
• SSPCON: SSP Control Register interrupt: in tal modo, infatti, controllore producendo un inter-
• SSPCON: SSP Control Register 2 quando il PIC riceve o trasmette un rupt.
• SSPSTAT: SSP Status Register dato genera un interrupt ed ese- Va notato, infine, che per ricevere i
• SSPBUF: Serial Receive/Transmit gue la corrispondente Interrupt dati dallo slave è necessario abilita-
Buffer Service Routine (ISR), terminata la re il PIC in ricezione: ciò è fatto
• SSPSR: SSP Shift Register quale torna alle sue mansioni. ponendo ad uno stato logico alto il
(non accessibile all’utente) Ipotizzeremo quindi di trovarci bit RCEN (SSPCON2<3>).
• SSPADD: SSP Address Register sempre in questa situazione. Analizzati i nostri dispositivi, quin-
Detto ciò consideriamo l’impiego di, non resta che mettere insieme il
I primi due registri permettono di del 16F872 come master. tutto, come riportato nello schema
configurare l’interfaccia I2C, con- In questa modalità l’utente deve in figura 1.
sentendo tra l’altro di impostare il preoccuparsi di generare sia la Sul pin 1 (MCLR, Master Clear) del
PIC come master o slave e in que- condizione di Start che di Stop. PIC sono previsti un tasto di Reset,
st’ultimo caso con indirizzamento La prima si ottiene asserendo il bit un diodo di protezione (D1) ed un
a sette o dieci bit. SEN (SSPCON2<0>), la seconda circuito RC (R1 e C1) per assicura-
Lo Status Register contiene dei flag asserendo il bit PEN (SSPCON2<2> re il corretto reset del dispositivo.
che forniscono informazioni sullo Generata la condizione di Start, il Il quarzo utilizzato è da 4 MHz,
stato della trasmissione: ad esem- modulo MSPP si preoccupa di anche se il 16F872 può arrivare
pio se è stata rilevata una condizio- inviare automaticamente l’indiriz- fino a 20 MHz.
ne di Stop o di Start, se il byte rice- zo dello slave (che l’utente deve Le resistenze di Pull-Up, inoltre,
48 HARDWARE
HARDWARE
sono state scelte di 4.7 KB , in Innanzitutto è necessario configu- Definiamo anche una variabile in
accordo con quanto detto nella rare l’interfaccia I2C: cui conservare i dati letti dalla
HARDWARE 49
HARDWARE
routine per inviare uno Start alla ne : in tal caso non appena il modulo ti sospesa. La ricezione termina con
nostra EEPROM MSSP viene abilitato si pone automa- una condizione di Stop che viene rile-
StartEEPROM
bsf SSPCON2,SEN ; invio il bit di start
btfsc SSPCON2,SEN ; controllo che sia stato inviato
goto $-2 ; altrimenti lo invio nuovamente
InviaAddr
bcf PIR1,SSPIF ; azzero il flag di interrupt
nop
movf AddEEPROM,W
movwf SSPBUF ; copio l’indirizzo nel buffer
btfss PIR1,SSPIF ; aspetto cha avvenga l’invio dell’indirizzo
goto $-2 ;
Per semplicità abbiamo supposto ticamente in attesa della condizione di vata automaticamente dal PIC. Una
che la EEPROM risponda sempre Start, dopo la quale il byte ricevuto è situazione simile si osserva per quanto
alla nostra condizione di Start. trasferito nel buffer SSPBUF, i bit di concerne la trasmissione, che è però
Per generare la condizione di indirizzamento confrontati con quelli caratterizzata dal bit R/W a livello logi-
Stop, invece, si può scrivere una assegnati al dispositivo e l’acknowled- co alto e dalla possibilità di occupare la
routine del tipo seguente: ge asserito in caso di coincidenza tra le linea SCL, ponendo a 0 il bit CKP
Stop
bsf SSPCON2,PEN ; invia una condizione di Stop
btfsc SSPCON2,PEN ; controlla se la condizione è stata inviata
goto $-2 ; altrimenti la invia nuovamente
return
Riportiamo infine il codice per la scrit- due configurazioni di bit: tutto ciò è (SSPCON<4>), disinibendo così le
tura e la lettura da EEPROM. eseguito dal controllore senza nessun operazioni da parte del Master. Questo
Si noti che prima di utilizzare il intervento da parte dell’utente. bit, in particolare, può essere utilizzato
codice è necessario configurare il Trovata la corrispondenza con il suo per disporre di un tempo necessario a
bit 0 di ADDEPROM per indicare il indirizzo, il controllore comincia a caricare i dati nel Buffer e deve essere
tipo di operazione, come indicato ricevere i dati inviati dal master e per controllato direttamente dall’utente.
nell’esempio 1. ogni Byte ricevuto genera un interrupt Va notato, infine, che un acknowledge
Concludiamo questo Tutorial analiz- e setta il bit BF (Buffer Full), sta a l’u- non asserito al termine di un Byte
zando, per questioni di completezza, tente, a questo punto, resettare il bit inviato, indica al Master il termine della
il caso in cui il PIC sia impiegato come BF ed i Flag di interrupt, finché ciò trasmissione.
Electronic shop 13
slave. Consideriamo la fase di ricezio- non avviene la comunicazione è infat-
50 HARDWARE
HARDWARE
ESEMPIO 1
ScriviData
bcf PIR1,SSPIF ; ripulisco il flag di interrupt
movff ADDEPROM,SSPBUF ; sposto nel SSPBUF il dato da inviare
btfss PIR1,SSPIF ; attendo che il dato sia inviato
goto $-2 ;
btfsc SSPCON2,ACKSTAT ; controllo finchè lo slave non risponde
goto $-2 ;
return
LeggiDATA
bcf PIR1,SSPIF ; ripulisco il flag di interrupt
bsf SSPCON2,RCEN ; abilito la modalità di ricezione
btfss PIR1,SSPIF ; controllo se è stato ricevuto il dato
goto $-2 ;
bsf SSPCON2,ACKEN ; invio il bit di acknowledge
btfsc SSPCON2,ACKEN ; controllo se è stato inviato il bit
goto $-2 ;
bsf SSPCON2,PEN ; invio una condizione di Stop
btfsc SSPCON2,PEN ; controllo se è stato inviato
goto $-2 ;
movff SSPBUF,DataR ; salvo il dato ricevuto nella RAM
bcf SSPCON2,RCEN ; disabilito la modalità di ricezione
return
HARDWARE 51
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chiamare la Redazione al numero 0321-927287.
HARDWARE
STORIA DI UN RELÈ
di Maurizio Cugola
cuma14@virgilio.it
Per quel poco di privacy che è rimasto in circolazione, tutti i nomi delle Ditte citate
sono di fantasia. Anzitutto lasciatemi dire del fato, così importante nelle cose che
facciamo. Questo articolo nasce sotto le peggiori stelle che abbia mai visto la mia
lunga vita. Per motivi che fanno parte delle cose che ciascuno di noi non ama fare,
che so lavarsi o mettere la cravatta, io non amo fare master. Sono attrezzatissimo e
volendo li potrei ancora fare con i trasferibili come si usava nel giurassico. Oggi uso
l’Edwin che è un ottimo pacchetto per fare master e che fa anche molte altre cose, di
cui presumo non saprò mai nulla e di cui non mi curo affatto.
Io: Ma è proprio necessario…? davvero molto alte. Penso ai forni di Ma non è di questo argomento che
Sig. Galizia: Beh sì ingegnere, serve. diffusione per semiconduttori dove la voglio parlare, magari in un altro arti-
Io (dolente): Serve proprio? precisione di 0.1°C, e anche migliore, colo. In certi casi più che la precisione
Sig. Galizia: Purtroppo sì. è necessaria per temperature oltre i di un valore è richiesto che un qualche
Io (con una lacrima che cala dall’oc- 1.000°C. Ce ne sono molti di casi parametro fisico sotto controllo sia
chio mesto): proprio, proprio? come questo, dove la precisione di mantenuto entro due valori, né più
Sig. Galizia (con sadismo): proprio, qualche parametro fisico è decisiva e alto che tanto, né più basso che tan-
proprio! molto alta. Tuttavia non è sempre t’altro. Nel caso del condizionatore, il
Io (fra me e me): Devo scontare delle così. Pensiamo ad esempio ad un con- sensore di temperatura ha una sua
robe… me lo sento. dizionatore d’aria che sia impostato a isteresi che impedisce il continuo e
25°C. Credete davvero che quella sarà rapido accendersi e spegnersi del
Ma non è finita lì. la temperatura che avrete ovunque motore. Spesso però l’isteresi non
Uno dei miei grezzotti (www.grezzot- nella vostra casa? Provate anche solo aiuta e si deve come dire… impostar-
ti.it) mi aveva detto che sapeva dise- con un semplice termometro digitale la, amplificarla.
gnare bene. a controllare la temperatura in prossi- La ditta Carta da Pacchi s.p.a. mi
Ottimo ho pensato! mità del condizionatore. Vi accorgere- aveva affidato un compito difficile:
Ma non era vero niente, solo millanta- te che facilmente la temperatura sarà c’era di tutto dentro quel progetto,
to credito. compresa fra due valori, uno massimo microcontrollore, sensori di ogni tipo
Parlano vanveratim i grezzotti e lo ed uno minimo che ballano attorno al e diavolerie di ogni genere. Per uno di
dovrei sapere, ma ci casco sempre. valore dei 25°C desiderati, con scarti quei casi che capitano abbastanza
Pazienza lo boccerò o gli staccherò il anche di qualche grado e non crea raramente mi ero mangiato tutte le
piercing a morsi! problemi a pensar bene. Provate ora porte del microcontrollore e di più
Così da solo e con il dovuto dolore mi ad immaginare un condizionatore che non potevo cavargli.
sono fatto tutto e di più. accende e spegne appena la tempera- Successe dunque che mi trovai davan-
Eccolo allora il parto di tanto soffrire. tura varia di uno 0.1°C attorno al valo- ti ad un problema insolito.
re impostato. Un disastro! Sarebbe lì Dovevo ancora pilotare il motore di
La precisione è una gran cosa… spes- sempre ad accendersi e spegnersi. Il un compressore e potevo solo aggiun-
so, non sempre. Ci sono situazioni in vostro condizionatore avrebbe vita gere un altro microcontrollore o lavo-
cui ad esempio si deve mantenere, in breve… credetemi! E questo inoltre ce rarci intorno in logica cablata o anco-
uno spazio non piccolo, una tempera- la dice lunga ad esempio sulla validità ra passare ad un altro microcontrollo-
tura ad un certo valore, con precisioni del controllo on off in certi casi. re più performante. La cosa era trop-
54 HARDWARE
HARDWARE
po stimolante e ho optato per la logi- nitiva era un inno meccanico alla sfi- una tensione che, opportunamente
ca cablata, soprattutto per rispettare i ducia nell’elettronica: la valvola della condizionata, poteva andare da 0 V a
tempi di sviluppo. Insomma progettai pentola a pressione faceva aggio sulle 5 V nel range di pressione desiderato,
un sottosistema del sistema, ma avul- raffinatezze elettroniche del caso. Ho debordando un poco sia in alto che in
so dal tutto, una cosa embedded messo un disegno che dovrebbe illu- basso. In altre parole i 5 V corrispon-
come direbbero gli anglosassoni. strare la cosa, dove in verde avrete la devano ad un valore maggiore della
fascia di funzionamento e con P3 ho pressione di target alta e gli 0 V alla
IL PROBLEMA indicato la soglia d’intervento della pressione di target bassa. Ho confron-
Ma vediamo meglio il problema. valvola a pressione. tato la tensione di uscita del sensore di
Dovevo pilotare un attuatore a tensio- pressione con due tensioni, una alta e
ne alternata variabile fra i 110 Veff e i una bassa, con due tensioni corrispon-
380 Veff, che era poi il motore del denti alla soglia alta e bassa del com-
compressore. Un sensore di pressione pressore per mezzo di due banali
nel serbatoio del compressore mi comparatori alimentati a 5 V. Pertanto
riportava una tensione con andamen- l’uscita dei comparatori era 0 V o 5 V
to più o meno lineare rispetto alla a seconda che per ognuno si fosse
pressione. Lineare non lo era troppo superata o meno la soglia relativa. Più
ma almeno era monotona la relazione di altre mille parole, è utile osservare il
fra tensione di uscita e pressione. circuito e capirete facilmente.
Linearizzarla almeno un poco non era
stato un gran lavoro… una resistenza
in parallelo. Avrei dovuto poter impo-
stare due soglie, una bassa e una alta
in modo che: se il compressore era La figura spero aiuti a capire, l’idea era
scarico si sarebbe messo a funzionare quella. Ma lasciamo a bagno maria
fino alla soglia superiore, si sarebbe queste cose per un attimo ed occupia-
poi spento finché la pressione non moci invece della parte logica. La logi-
fosse calata sotto la soglia inferiore. ca doveva essere tale da ricordare se
Per poi riprendere a funzionare cer- era stata superata la soglia alta e con-
cando di raggiungere la soglia alta e seguentemente non si doveva accen-
così nei secoli. Le due soglie dovevano dere il motore almeno finché il calo
essere intercambiabili per motivi di progressivo di pressione non l’avrebbe
semplicità di manutenzione, come a portata sotto la soglia bassa. A questo
dire che se una la mettevo a 2 V e l’al- punto il sistema doveva ricordare che
tra a 3 V funzionava bene, ma se le si era andati sotto la pressione di
scambiavo, cioè imponevo alla prima soglia bassa e si doveva far partire il
una soglia di 3 V e alla seconda una motore e mantenerlo in funzione
soglia invece di 2 V il risultato doveva almeno finché non si fosse superata la L’ANALISI
essere il medesimo. L’importante era soglia alta… e via così. In quanti stati Con Out1 e Out2 ho indicato le due
che una delle due fosse a 3 V e l’altra si poteva trovare il sistema? uscite dei comparatori C1 e C2, con
a 2 V insomma. Nella realtà esisteva Evidentemente solo 2 e corrisponden- IN ho indicato l’uscita del sensore che
anche un secondo sensore meccanico ti allo stato di uscita dello stesso, per- andava agli ingressi non invertenti dei
pretarato ad una soglia ben superiore ché, giratela come volete, o il motore due comparatori. Per inciso se non si
a quella del normale funzionamento funzionava oppure no. L’uscita del ha per le mani un comparatore, un
della macchina (in figura P3) ed il cui nostro marchingegno poteva e dove- qualsiasi amplificatore operazionale va
unico scopo era quello di salvare la va essere bassa o alta, cioè motore in bene ugualmente, almeno in questo
macchina ove mai qualcosa fosse funzione o motore spento. Tertium caso. Dunque le uscite dei comparato-
andato storto. non datur, avrebbero detto 2000 anni ri erano due variabili binarie, cioè pas-
Per quello che ricordo era una specie fa. Ho deciso che avrei fatto le cose sibili di soli due stati, (0,1) corrispon-
di pistoncino trattenuto da una molla per bene, analisi, sintesi e tanta spe- denti in logica positiva appunto ad
che apriva una valvola non appena si ranza di essere pagato. Premettiamo una tensione prossima allo 0 oppure
superava una certa pressione. In defi- qualcosa, cioè che dal sensore usciva ai famosi 5V. Da qui cominciai a ragio-
HARDWARE 55
HARDWARE
nare sugli stati del sistema. In quanti sentiva di superare il vincolo relativo È preferibile lavorare con questa!
stati si può trovare il sistema? Non alla semplicità operativa che voleva,
occorre essere dei geni per capire che che uno qualunque dei due potenzio- Tabella di Sf
questi stati sono solo due e corrispon- metri fosse quello che decideva una
dono al fatto che il motore del com- soglia e l’altro la rimanente. X1 X2 00 01 11 10
pressore può funzionare o meno, l’ ho Soddisfazione del lettore (spero) che
Sp 0 0 1 1 1
già detto. Quindi due soli stati ed in ha capito il piccolo mistero. Così com’
figura allora potete osservare il dia- è (e giustamente) diremo che il siste-
1 0 0 1 0
gramma degli stati. La cosa va vista ma rimane stabilmente nello stato in
con l’occhio dell’analista che non cui si trova solo se entrambe le varia-
guardi per nulla alle cose nella loro bili sono ad 1 se siamo nello stato che Il mio obiettivo era quello di realizzare
realtà, altrimenti salterà evidente una ho chiamato D (0), mentre commuta la cosa con tutti NAND, non dimenti-
contraddizione, di cui non dirò per far solo se le variabili vanno entrambe a chiamocelo. Da questa ultima tabella
soffrire un poco il lettore, che avrà così 0. Esattamente all’opposto ci si ritrova ricavo facilmente la funzione di not Sf :
modo di ragionarci sopra per conto invece nello stato che ho chiamato S
suo e scoprire l’inghippo. Nella secon- (1). Dal diagramma degli stati Sf = X1 * X2 + Sp * X1 + Sp * X2
da stesura dell’articolo, questa, ho pen- costruiamo la mappa di Karnaugh
sato che il lettore pagando la rivista la dello stato futuro date le variabili di da cui con qualche barbatrucco boo-
parte sua la aveva già fatta, ergo spiego ingresso e lo stato presente. leano che chi lo sa… capirà, e chi no,
sopravvivrà comunque:
Sf=X2SfX1SfX1X2
56 HARDWARE
HARDWARE
ter è uno di quelli a tre ingressi solo so? Una comportamento imprevedi- Non causava danni ma solo un males-
per comodità di master, guardate e bile in teoria, assolutamente identi- sere al mio senso dell’ordine. Però
capirete. co ripetitivo in pratica. Le inevitabili certe cose disturbano e non ti fanno
dormire tranquillo, ti perseguitano in
auto mentre guidi e perfino mentre fai
colazione al bar. Ti mandano di traver-
so il cappuccino e la brioches sa di
niente. Per farvela breve ho deciso che
avrei salvato lo stato del sistema per
almeno 1 secondo e la cosa in fondo
era semplice. Il relè era l’oggetto che
assorbiva di più e funzionava a 12 V e
aveva la sua brava alimentazione
separata, mentre la logica ovviamente
funzionava a 5 V. Ovvio che il relè si
sarebbe diseccitato in ogni caso ma in
fondo la cosa era di poca importanza
dal momento che comunque la ten-
sione di rete non c’era. Quindi il tutto
Voglio spiegarvi ora i ragionamenti differenze costruttive avrebbero favo- si riduceva a salvare per qualche istan-
che ho fatto circa l’inizializzazione rito uno dei due stati, certamente. te il funzionamento della parte logica
del sistema. È un problema spinoso Però… le macchine sarebbero state e della parte analogica. Magari potevo
ed altrettanto frequente nelle appa- tante e tutte legate a questa impreve- rinforzare quella parte dell’alimenta-
recchiature elettroniche. Nel mio dibilità che probabilmente avrebbe zione… magari sì. Non era male come
specifico questo diventava una portato alcune macchine a ripartire a soluzione! Ma era un imbroglio della
domanda semplice: cosa accadrà motore acceso ed altre a motore mente, non la soluzione, e il sapore
quando darò tensione? I primi istan- spento. È ovvio che dopo tanto pensa- della brioches me lo diceva. Così pen-
ti di funzionamento di una macchi- re la risposta più professionale che sandoci e ripensandoci ho trovato di
na elettronica sono sempre critici e viene in mente ad un onesto progetti- meglio. Avrei costretto il sistema a
chi progetta deve fare in modo che sta è “e chi se ne frega?”. È venuta in ripartire sempre nello stesso modo,
anche in questi istanti non succeda- mente anche a me, inutile negarlo. sempre dallo stesso stato.
no cose strane o peggio pericolose
per l’incolumità degli operatori o se
questi non ci sono per la macchina
stessa. Chi sa più parole del necessa-
rio, direbbe che bisogna salvare la
teleologia del sistema in ogni istan-
te, che è come dire, che deve sem-
pre fare le cose per cui è stato pro-
gettato. Chissà perché mi vengono
in mente i Sistemi Operativi della
Microsoft, chissà perché…? Nel caso
specifico la soluzione era abbastanza
semplice perché si poteva ragione-
volmente presumere che, accen-
dendo la macchina, la pressione nel
serbatoio del compressore fosse
bassa e questo voleva dire partenza
sicura. Ma se la pressione era fra le
due soglie ed interveniva una
microinterruzione, diciamo roba da
pochi secondi, cosa sarebbe succes-
HARDWARE 57
HARDWARE
Osservate le uscite dei due operazio- snubber e fu relè. Presi i miei soldi e pressore” mi ha risposto il collega.
nali, ho aggiunto per ogni uscita mi dimenticai presto di tutto. “Funziona da anni e rogne non ne
una resistenza da 100 Kohm e un Oggi a cosa può servire un circuito da, tranne che per un fottutto relè
condensatorino da 100 nF, insom- così? Penso esattamente a ciò per che si rompe sempre”.
ma ritardavo le uscite di qualche cui è nato, avendo la possibilità di “Un par di volte all’anno lo dobbia-
centesimo di secondo, irrilevante forare il serbatoio di un compresso- mo sostituire. Vede quel sacchetto
durante il funzionamento normale re per il fissaggio almeno del senso- appeso lì, è pieno di relè di ricam-
ma decisivo durante le ripartenze o re. Cosa questa che è decisamente bio”.
se volete quando ritornava l’elettri- fuori dalle mie possibilità. Per inciso “Certo è una seccatura” ho com-
cità. Tenete presente che la resisten- mi urge far notare che oggi i senso- mentato.
za l’avrei dovuta mettere in ogni ri di pressione sono altra cosa, vuoi “Beh sì, ma quello che non capisco
caso perché le uscite erano di tipo per la linearità che per la precisione. è come siano stati così sprovveduti
open collector. In definitiva era solo Sui costi però…è cambiato poco. È da non immaginare che attacca e
l’extracosto di due condensatorini un poco come per i PC, i costi varia- stacca per una macchina che lavora
quello che mi riavrebbe dato il no poco, le performance molto. Ci 24 ore su 24, 365 giorni l’anno
gusto della brioches del mattino. si guadagna comunque! Ma si capi- presto o tardi il relè se ne va. Gli si
Cosa succedeva dopo aver aggiunto sce che il suo utilizzo va ben oltre incollano i contatti oppure, sfiam-
quegli insignificanti componenti? ciò, perché è legato solo ad un sen- ma oggi e sfiamma domani, si con-
Succedeva che la parte logica sareb- sore di qualche cosa e ad un attua- sumano i contatti.
be andata a guardare gli ingressi tore. Barattai questo circuito ad Meno male che lo hanno zoccolato
prima che questi potessero assume- esempio con una accensione elet- e lo sostituiamo in 10 minuti
re i valori che loro competevano e tronica, con un amico patito degli ormai”.
che questi sarebbero stati a zero automatismi veicolari. Lui lo usava “Mi creda, certe cose noi non le
entrambi, come a dire che il sistema in abbinamento con un paio di foto- avremmo mai fatte” mi disse in
si sarebbe portato nella situazione resistenze che gli consentivano di modo complice.
corrispondente ad X1=0, X2=0, cioè accendere e spegnere i fari dell’auto “Magari è stato qualche ragazzotto
si sarebbe portato sempre nello in automatico, senza che una nuvo- di belle speranze e poca esperien-
stato che ho chiamato D e che com- letta ve li facesse accendere oppure za” ho commentato condiscenden-
porta l’accensione del motore. Cosa il faro di un’auto in senso opposto li te.
gradita, se si pensa che spesso le spegnesse. Quando sono stato solo in macchi-
interruzioni brevi sono multiple. Per quel che ne so e per il costo dav- na mi sono acceso una sigaretta e
Insomma, cercavo di mantenere vero modesto lo si potrebbe usare ho ripensato a quella storia.
sempre bello pieno il serbatoio, caso per mantenere la pappa dell’ultimo “Maurizio, cosa faresti oggi?” mi
mai il fornitore di energia quel gior- nato sempre compresa fra i 25°C e i ripetevo.
no avesse deciso che ci si doveva 30°C oppure… beh fate voi, è solo “Ce ne metterei due di relè per farli
giocare il regno dei cieli. questione di fantasia ora. fuori prima!“ mi sono risposto e mi
C’era da mettere il driver ora. è venuto tanto da ridere che non la
Pensavo ad un relè statico o più EPILOGO smettevo più!
banalmente ad un triac con il suo Un paio di anni fa sono stato invita-
bravo pilotaggio. to ad una di quelle visite a mezza ROBE TECNICHE
Questo pensavo io. via fra il conviviale ed il tecnico Quelle che seguono non sono più
Però non sempre le cose vanno dalla ditta Fagioli in Scatola s.r.l. Il “la storia” ma sono cose che torna-
come dovrebbero! responsabile tecnico mi mostrava no utili ai 2 dicansi 2 lettori che
Un tecnico mi informò che era gra- orgoglioso tutte le meraviglie del vorranno montare il circuito. Chi
dito un relè e a nulla valsero le mie suo lavorare e dei quattrini di chi ce non è interessato può rilassarsi e
rimostranze. li aveva messi. Fino nei sotterranei fare delle meditazioni sull’articolo,
“Vede ne abbiamo a centinaia di siamo andati e lì in un cantuccio chi sugli stati della macchina, sui com-
relè“ mi disse, “fu un incauto acqui- ti ho visto? La mia macchina che paratori ecc. ecc. Insomma può
sto dell’anno scorso e ogni occasio- soffiava asmatica in un condotto risparmiarsi questa ultima parte.
ne è buona per smaltirne un pò”. che si perdeva nel muro. Quello che ci serve intanto è l’elen-
Ci attaccai una resistenza e un tran- “Cos’è?” ho chiesto ipocritamente co dei componenti, eccolo, facen-
sistor, ci misi il suo bravo diodo di “In buona sostanza solo un com- do riferimento alla figura 1.
58 HARDWARE
HARDWARE
ELENCO COMPONENTI
SIGLA VALORE
J1 Connettore a 5 poli
U1 4011B
U2 4023B
U3 LM339 o LM2901
Circuito stampato scala 1:1 lato rame (negativo) Figura 3 Electronic shop 14
HARDWARE 59
HARDWARE
La misura della pressione è una di quelle cose che più ci collega alla storia della scoperta del peso del-
l’atmosfera.
60 HARDWARE
HARDWARE
L’INTERFACCIA MIDI E IL
COMPOSITORE DELL’ERA
DIGITALE
seconda parte
di Riccardo Ricci
riccardo_ricci_ps@yahoo.com
I MIDIFILES E GLI
STANDARD GM E GS
Ogni strumento musicale MIDI
dispone di un proprio personale
set di strumenti (cioè di suoni)
disposti secondo una logica defini-
ta dal costruttore con criteri pro-
pri. I suoni sono contenuti all’inter-
no locazioni di memoria che pos-
sono essere richiamate per mezzo
di un numero. Ad esempio, uno
strumento che dispone di 100
locazioni di memoria conterrà in
ciascuna di esse un diverso suono
che il musicista potrà richiamare e
usare a suo piacimento assegnan-
dolo ad uno specifico canale MIDI.
Il musicista potrà quindi procedere
alla realizzazione di una composi- Un “expander” che risponde anche allo standard GM
Figura 1a
zione utilizzando sul proprio PC un
programma che svolge la funzione
di sequencer, con il quale gli sarà sizione completa. Come ricordere- responsabile della sola registrazio-
possibile registrare tutte le parti te, il protocollo MIDI non permet- ne e riproduzione di “eventi”, cioè
sonore che formeranno la compo- te la trasmissione di suoni ma è di comandi che simulano la pres-
62 HARDWARE
HARDWARE
HARDWARE 63
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64 HARDWARE
HARDWARE
HARDWARE 65
HARDWARE
cuito potrà diventare autonomo e composti da una porta logica e metallo, volanti o da pannello, e
trasformarsi in un “moltiplicato- due resistenze. L’unico accorgi- tutti riportano la numerazione dei
re” di uscite, riproponendo sui 3 mento importante da considerare loro PIN su almeno uno dei lati.
MIDI Thru il segnale di ingresso. nella realizzazione, riguarda il cor- Fate quindi riferimento a questi
Per eventuali necessità, è possibile retto collegamento del circuito ai numeri per individuare esatta-
inserire un maggior numero di diversi connettori. I connettori mente i PIN da utilizzare.
porte MIDI Out/Trhu aggiungen- MIDI indicati nello schema sono Per quanto riguarda il collega-
do in modo abbastanza semplice tutti “femmina”: ne esistono di mento con il PC, utilizzeremo un
e intuitivo, ulteriori stadi di uscita diversi modelli, in plastica, in connettore maschio a 15 poli,
66 HARDWARE
HARDWARE
seguendo lo standard utilizzato sce la corretta trasmissione dei inoltre consigliabile inserire il cir-
dalla porta “Joystick” presente dati anche a distanze più che dop- cuito all’interno di un contenitore
sulle schede sonore dei PC. pie. Nel caso fosse necessario rag- metallico. Il circuito dovrà essere
Tramite questo collegamento l’in- giungere distanze ancora maggio- alimentato con una tensione con-
terfaccia MIDI sarà in grado di ri, sarà necessario utilizzare un tinua di 5 Volt.
mettere in comunicazione il com- Thru Box almeno ogni 4 metri, in Buon divertimento!
puter con gli strumenti musicali. I modo da riamplificare i segnali e
driver per il riconoscimento del- dare loro la possibilità di essere
l’interfaccia sono già presenti sul correttamente ricevuti. Vista la
sistema operativo (Windows) e semplicità del circuito i pochi
salvo casi particolari il circuito componenti necessari potranno
potrà essere collegato e usato essere montati anche su una
immediatamente. basetta multiforo senza compro-
Normalmente le apparecchiature mettere la qualità di funziona-
di una rete MIDI sono posizionate mento.
abbastanza vicine tra loro e i cavi I due circuiti integrati potranno
di collegamento che si trovano in essere collocati su apposito “zoc-
commercio sono sempre molto colo, mentre per gli altri compo-
corti (da poche decine di centi- nenti non saranno necessari parti-
metri a circa 2 metri). colari accorgimenti se non quelli
Nonostante sia bene rispettare tali già indicati per i connettori. Per
Electronic shop 15
distanze, il nostro circuito garanti- evitare possibili interferenze è
HARDWARE 67
TUTORIAL
L'INTERFACCIA SERIALE
RS-232
di Vincenzo Villa
scrivimi@vincenzov.net
L'interfaccia seriale RS-232 consente lo scambio di dati tra dispositivi digitali. In que-
sto tutorial si illustreranno principalmente le caratteristiche di natura elettrica previste
dallo standard con l'obiettivo di fornire le poche informazioni necessarie a progettare
dispositivi elettronici che comunicano con un PC attraverso questa porta.
68 TUTORIAL
TUTORIAL
emette segnali. Quando è neces- A volte un segnale alto (+12 V, • Alla fine è possibile aggiungere
sario si scambiano i ruoli. cioè uno zero logico) è indicato un bit di parità, descritto più
La trasmissione full-duplex indica come space ed uno basso (-12 V, avanti
che la trasmissione è bidirezionale uno logico) come mark. • Alla fine la linea rimane nello
e contemporanea. In questo caso Tutte le transizioni appaiono in stato di riposo per almeno 1 o
sono necessari ovviamente due fili corrispondenza di multipli di 1.5 o 2 bit; notare che, se non
oppure qualche altro sistema per 104us (pari ad 1/9600 cioè cia- ho più nulla da trasmettere, il
distinguere i due messaggi con- scun bit dura esattamente l'inver- riposo è molto più lungo, ovvia-
temporanei nelle due direzioni. Lo so del baud rate). mente. Molti sistemi non posso-
standard RS-232 è full-duplex in La linea si trova inizialmente nello no utilizzano 1.5 bit di stop.
quanto è utilizzato un conduttore stato di riposo, bassa (nessun dato
separato per ciascuna direzione in transito); la prima transizione In genere il formato del pacchetto
delle informazioni. Il vincolo è in da basso in alto indica l’inizio trasmesso è indicato da una sigla
genere limitato alla necessità che della trasmissione (inizia il "bit di composta da numeri e cifre, per
trasmissione e ricezione abbiano start", lungo esattamente 104us). esempio 8n1 e 7e2:
lo stesso formato. Se la trasmissio- Segue il bit meno significativo
ne è sempre in un solo verso, si (LSB), dopo altri 104 µS il secon- • La prima cifra indica quanti bit
parla di simplex. do bit, e così via, per otto volte, di dati sono trasmessi (nei due
fino al bit più significativo (MSB). esempi 8 e 7).
COME È FATTO UN Da notare che il byte è trasmesso • La prima lettera il tipo di parità
SEGNALE RS-232 "al contrario", cioè va letto da (rispettivamente nessuna ed
La cosa più semplice per descrive- destra verso sinistra. even-parity).
re un segnale RS-232 è partire con Segue infine un periodo di riposo • La seconda cifra il numero di bit
un esempio. Nell’immagine che della linea di almeno 208us, cioè di stop (rispettivamente 1 e 2).
segue è visualizzato, in modo due bit di stop e quindi (eventual-
idealizzato, cosa appare collegan- mente) inizia un nuovo pacchetto Tenendo conto che esiste sempre
do un oscilloscopio ad un filo su di bit. Le varianti possibili sono le un solo bit di start, un singolo
cui transita un segnale RS-232 8n2 seguenti: blocco di bit è quindi, per i due
(più avanti verrà spiegata questa esempi riportati, costituito rispet-
sigla) a 9600 bps rappresentante il • Se la trasmissione è più veloce o tivamente da 10 (1+8+0+1) e 11
valore binario 00110000. più lenta, la distanza tra i fronti (1+7+1+2) bit.
L’ampiezza del segnale è caratte- varia di conseguenza (p.e. a 1200 Da notare che di questi bit solo 8
rizzata da un valore "alto" pari a bps le transizioni avvengono a e, rispettivamente, 7 sono effetti-
circa +12 V ed un valore "basso" multipli di 0,833 mS, pari a vamente utili. Lo standard origi-
pari a –12 V. Da notare che, nello 1/1200). nale prevede una velocità fino a
standard RS-232 un segnale alto • Invece di trasmettere 8 bit, ne 20Kbps.
rappresenta lo zero logico ed uno posso trasmettere 6, 7 o anche 9 Uno standard successivo (RS-
basso un uno, come indicato nel (ma quest’ultima possibilità non è 562) ha portato il limite a
disegno e rovesciato rispetto al prevista dalle porte seriali dei nor- 64Kbps lasciando gli altri para-
comune pensare. mali PC). metri elettrici praticamente inva-
riati e rendendo quindi i due
standard compatibili a bassa
velocità.
Nei normali PC le cosiddette
interfacce seriali RS-232 arrivano
in genere almeno a 115Kbps o
anche più: pur essendo formal-
mente al di fuori di ogni standard
ufficiale non si hanno particolari
problemi di interconnessione.
Ovviamente sia trasmettitore che
ricevitore devono accordarsi sul
TUTORIAL 69
TUTORIAL
70 TUTORIAL
TUTORIAL
compatibile allo standard RS-232) scarica verso C1, che aumenta la rente disponibile (infatti se prelevo
ed in uscita hanno un segnale TTL propria tensione rispetto a corrente da C1 questo tende a
compatibile. La sezione trasmit- massa. scaricarsi, facendo scendere la ten-
tente ha due driver con in ingres- • Il processo è ripetuto fino a sione); nel circuito integrati gene-
so TTL compatibile ed in uscita un quando la tensione ai capi di C1 ralmente all'interni dei driver per
driver capace di erogare a vuoto è uguale a 2Vcc: in questo caso RS-232 la corrente disponibile è di
una tensione di poco meno di +/- infatti C2 non si scarica più. qualche mA sufficiente al solo fun-
10 V, compatibile con lo standard zionamento del driver stesso.
RS-232. Analogamente le figure C e D
mostra l'inversione di tensione: LA PIEDINATURA DEL
UN CIRCUITO A POMPA CONNETTORE RS-232 DEL PC
DI CARICA • Inizialmente C2 è caricato alla Sono disponibili sul PC due tipi di
Per ricavare le tensioni positive e tensione d’alimentazione (maga- connettori RS-232: DB9 (nove pin)
negative necessarie per garantire i ri, come nel disegno da 2Vcc, e DB25 (25 pin, il connettore ori-
livelli richiesti dalla RS-232 è prati- ricavata con il precedente circui- ginale e presente solo sui PC più
ca comune utilizzare un duplicato- to) vecchi); ambedue i connettori
re ed un invertitore di tensione a • Quindi C2 è connesso tra massa sono maschi e praticamente iden-
pompa di carica. e C1 avendo cura di invertire le tici dal punto di vista funzionale
Le figure A e B mostrano come polarità. In questo modo C1 si anche se non coincidente con
viene ottenuto il raddoppio della carica a -2Vcc quello proposto dallo standard
tensione. Una immagine che ufficiale. Nell'immagine in basso
rende l'idea è quella di un conteni- Il limite dei circuiti a pompa di sono visualizzati i due tipi di con-
tore (C2) che preleva acqua da carica è la limitata quantità di cor- nettori utilizzati sui PC di vecchia
una fonte e la riversa in un secon-
do contenitore (C1) posto a mag-
giore altezza. Più in dettaglio:
• Inizialmente il condensatore C2
viene connesso tra massa e Vcc;
quindi la corrente (in blu) carica
C2 alla tensione di alimentazio-
ne (in giallo).
• C2 viene successivamente con-
nesso tra Vcc ed un secondo
condensatore C1; La tensione ai
capi di C1 deve essere uguale
alla somma di Vcc e quindi C2 si
TUTORIAL 71
TUTORIAL
72 TUTORIAL
Amplificatore TV
canale H2 600 mW
Preamplificatore per
1240 MHz da
18 DB/NF 1,2 DB
Le Fuori serie
MHz
AMPLIFICATORE TV
CANALE H2 600 mW
di Marco Lento
sglent@tin.it
74 MHz
MHz
ELENCO COMPONENTI
AMPLIFICATORE
SIGLA VALORE
R1 Res. 100 Ω 1/2 W
R2 Res. 10 Ω 1/2 W
R3 Res. 10 Ω 1/2 W
R4 Res. 1,8 Ω 1/2 W
C1 Cond. ceramico 10 kpF
C2 Cond. ceramico 10 kpF
C3 Cond. ceramico 10 kpF
C4 Cond. elettr. 330 mF 25 Vl
C5 Cond. cer. 100 kpF 50 Vl
CV1 Compensatore 10/60 pF
CV2 Compensatore 4/25 pF
CV3 Compensatore 10/60 pF
CV4 Compensatore 4/25 pF
J1 VK200
J2 VK200
DL1 LED 3 mm
Transistor 2N3866
TR1
(con dissipatore)
L1 Vedi testo
L2 Vedi testo
MHz 75
MHz
SIGLA VALORE
R1 Res. 150 Ω 2 W
R2 Res. 150 Ω 2 W
C1 Cond. ceramico 10 kpF
J1 VK200
ELENCO COMPONENTI
ALIMENTATORE
SIGLA VALORE
R1 Res. 1,8 kΩ 1/2 W
C1 Cond. elettr. 470 mF 35 Vl
DL1 LED 3 mm
B1 LM7815
T1 Trasformatore 18 V - 300 mA
MHz 77
MHz
78 MHz
ELETTRONICA SAPERE ELETTRONICA DIGITALE PIC BOOK Con dischetto allegato PIC BOOK 2 - Con CD allegato IL PLC Nella gestione dei LABVIEW - Nella gestione dei
E SAPER FARE SAPERE E SAPER FARE G. Galletti G. Galletti controlli e nell’automazione controlli e dei sistemi
G. Filella PICBOARD: Un circuito mille fori un po’ speciale - Naturale proseguimento del primo volume, questo G. Filella M. Ferrari - G. Filella
Dopo il volume dedicato all’Elettronica di base TIMEPIC: Timer per conteggi alla rovescia - BLINK: libro completa la panoramica sui PIC. Andremo ad Al volume è allegato un software, sviluppato in LabVIEW è un rivoluzionario ambiente di programma-
Questo libro é dedicato a chi ha un’innata pas-
è disponibile il nuovo volume dedicato Lampeggiatore per motociclo - SEMAPIC: Piccolo utilizzare sempre il 16F84 ma anche il 16F876, il ambiente Windows, che trasforma il vostro PC in un zione la cui struttura grafica ad oggetti consente di con-
sione per questa scienza. Molti gli argomenti trat-
all’Elettronica digitale. Come per il suo gemello semaforo per modellisti - BELL: Campanello apri porta 12C508 ed il 12CE674 due 4+4 pin dalle caratteristi- PLC virtuale, per apprendere la logica Ladder attra- trollare dei dispositivi esterni, siano essi strumenti com-
tati, dalla saldatura, circuiti stampati, filtri oscilla-
è possibile abbinare teoria e pratica con i kit - ALARMPIC: Piccola barriera per i ladri di apparta- che a dir poco sorprendenti. La novità principale è che verso l’animazione di alcuni automatismi. Nel testo merciali o schede interfaccia. Questo volume propone
tori, amplificatori. Pagine 228 vengono messi a confronto i PLC di più recente dif-
dimostrativi. Pagine 160 mento - PICMUSIC: Carillon programmabile - VIDEO- quì parleremo di esperimenti oltre che di progetti. Nel una serie di moduli che consentono di approfondire gli
fusione prodotti da Siemens, Omron e GE. I principi
cod. 1005 Euro 12.80 cod. 2089 Euro 12,80 PIC: Commutatore video con scanner - GESTIONE CD accluso il lettore troverà tutto quello che gli serve,
di funzionamento del PLC. Le memorie. I moduli di aspetti teorici e applicativi correlati all’utilizzo di
LCD: HITACHI 44780 a 4 bit - Macro - Le tempistiche compresi i vari programmi nonchè tutti i listati presen- ingresso e di uscita. L’elaborazione di un programma LabVIEW. Per questo motivo tutti gli argomenti trattati
del Micro - Interfacciare il PIC 16x84 - Alcuni siti WEB ti in cartaceo nel volume. Pagine 170 all’interno del PLC. Le tecniche di programmazione e sono corredati da esempi ed esercizi che hanno anche
che trattano i PIC - ARIANNA: Come tessere circuiti la Normativa IEC1131-3. Unità didattiche per la pro- lo scopo di evidenziare i possibili tranelli legati ad un tipo
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cronismi e deplessione verticale. Deflessione di
ter, fax, stampanti ecc.) e gli stadi di
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MHz
Per gli appassionati di ATV, non può mancare anche questo semplice, piccolo, ma
importante preamplificatore, che migliora la qualità della ricezione soprattutto se
abbinato al ricevitore. In lcuni casi abbiamo appurato un miglioramento anche nella
ricezione. È indicato non solo per i segnali provenienti da ponti ripetitori con distanze
notevoli o con segnali appena sufficienti, ma per le emissioni in diretta con eccitatori
o trasmettitori di piccola emissione. A questo proposito potete andare a rivedere
l’eccitatore presentato qualche mese fa, da 800 mW sempre su questa rivista.
SCHEMA ELETTRICO
E DESCRIZIONE DEL CIRCUITO tore che fuga a massa il segnale, dove cellulari e bande televisive la
Il circuito si presenta semplice a determina la limitazione del guada- fanno da padrone.
prima vista, ma analizzato parte gno intorno al suo valore tipico da Grazie al filtro e alla tipologia del
per parte svela tutte le sue peculia- noi presentato intorno ai 18 dB. circuito il preamplificatore ha una
rità e caratteristiche. Non meno importante, è il filtro a caratteristica unica e uno slancio
È formato da un FET MGF1302 o “T” in ingresso che forma un passa sulla dinamica superiore a quelli
similare, che ha un guadagno alto ed è regolato per abbattere le commerciali, mantenendo il rap-
molto elevato. La resistenza con frequenze minori di 950 MHz, ren- porto segnale rumore molto basso
valore di 82 Ω con il suo condensa- dendo mute le frequenze minori e competitivo di qualità rispetto ad
80 MHz
MHz
altri preamplificatori dello stesso accennato in articoli precedenti, i rumore. Il preamplificatore che qui
genere. Anche l’alimentazione ricevitori satellitari mal si prestano descrivo non ha la pretesa di essere
diretta o via cavo permette una ad essere collegati direttamente il meglio, esistono infatti preampli-
flessibilità d’impiego alla portata di all’antenna per due ragioni: ficatore con noise figure molto più
qualsiasi tipo utilizzo. Oltre alla sua bassi, ma con rumore da 0,4 dB
praticità, grazie alla sua semplicità • pessima sensibilità non interessano, in quanto, per il
e all’utilizzo del 78L05 che con i (NF tipico = 10dB) traffico ATV una cifra di rumore
condensatori di filtro porta al FET • pessima tenuta totale (preamplificatore + ricevito-
una tensione voluta priva di riple e all’intermodulazione re) inferiore a 2 dB è consona a
rumori indesiderati, inoltre R1 da questo tipo di emissione.
39 Ω migliora ulteriormente la sta- A questi due inconvenienti si rime- Questa realizzazione presenta i
bilità ed il guadagno tra il suorce e dia facilmente con l’utilizzo di un seguenti vantaggi:
la massa del FET raggiungendo il preamplificatore che non sia a
valore di 18 dB. Come già ho banda troppo larga ed a basso • costo dei componenti limitato
(circa 15 €)
• dimensioni minime
• facile reperibilità di tutti i compo-
nenti
• assenza di circuito stampato in
teflon
• ottima stabilità
MHz 81
MHz
tro pratico interponendo un atte- portamento “passa-alto” e contri- meccanica è molto semplificata
nuatore variabile fra un preamplifi- buisce ad attenuare i segnali TV, rispetto a quella descritta su VHF
catore da 30 dB di guadagno (il fortissimi in bande IV e V, che Communications, in quanto tutto è
“no-tune” di ON1BPS descritto su farebbero intermodulare il pream- montato in un contenitore Teko
RR 4/96 alle pag. 78, 79, 80) ed un plificatore o il tuner che segue. mod. 453 (29 X 48 X 17 mm), il
ricevitore con gruppo Philips Il fianco a frequenze basse della connettore di ingresso può essere
SF212. curva di risposta è ripido mentre indifferentemente SMA, BNC, F
Ebbene, sintonizzandomi su un quello a frequenze alte scende dol- oppure eliminato, entrando diret-
segnale molto debole ed attenuan- cemente, il guadagno a 1300 MHz tamente con un cavetto in teflon
do 15 dB il rapporto segnale è ancora di circa 13 dB e quindi il del diametro di 2,5 mm (RG316).
video/rumore migliora drastica- preamplificatore può essere even- L’uscita è diretta utilizzando un
mente. tualmente utilizzabile anche per il cavetto simile a quello di ingresso,
Lo schema di questa realizzazione traffico SSB o FM a 1296 MHz. il condensatore di sintonia è costi-
è stato ripreso dalla rivista VHF Il circuito di uscita caricato con 82 tuito da una vite che offre il vantag-
Communications 4/90. ohm per conferire stabilità ed offri- gio di Q alto e costo zero.
L’ingresso è costituito da una linea re una impedenza molto prossima I condensatori C2 e C4 sono ricava-
di ottone lunga 24 mm e diametro ai 50 ohm. ti spezzando in due col tronchesino
6 mm, sintonizzata con una vite Per la teoria rimando all’articolo un trapezioidale da 1000 pF (non
che funge da condensatore. Questa originale che è molto ben fatto ed per economia ma per avere dimen-
soluzione d’ingresso ha un com- esplicativo. La mia realizzazione sioni più contenute!).
82 MHz
MHz
RISULTATI
Senza il preamplificatore l’uso del
ricevitore satellitare (in zone ad alta
densità RF come Milano) è impossi-
bile, ruotando la sintonia è un sus-
seguirsi continuo di disturbi inesi-
stenti provocati dall’intermodula-
zione di ampi segnali televisivi in
bande IV e V.
La sensibilità aumenta in modo
significativo, indicativamente di 6
dB: dove per avere un segnale con
un certo rapporto segnale/disturbo
occorrono, diciamo, 10 µV, inse-
rendo il preamplificatore, per otte-
nere la stessa qualità di immagine,
bastano 5 µV.
Electronic shop 18
MHz 83
MHz
LE FUORI SERIE
di Carlo Pria
pria@posta2000.com
Il desiderio di possedere oggetti 1960 vide il fiorire di innumerevo- ti, anche se un pò tutte le produ-
personalizzati, e quindi esclusivi, è li aziende specializzate nella zioni si somigliavano.
da sempre insito nel carattere costruzione di mobili per apparec- Per consentire ai nostri lettori,
umano ed è particolarmente evi- chi radio “fuoriserie” che veniva- alcuni dei quail ci hanno chiesto
dente presso i popoli più bene- no venduti ai vari rivenditori gran- notizie su apparecchi di varie
stanti dove un certo grado di libe- di e piccoli I quail li proponevano marche trovati con mobili diversi
razione dal bisogno spinge le per- ai propri clienti in modo che chi lo da quelli originali, di farsi una idea
sone ad acquistare le cose sulla desiderava poteva disporre di un di questa produzione riproducia-
base del marchio che esse portano apparecchio, almeno estetica- mo il catalogo di uno dei mag-
e non per le loro qualità materiali. mente, diverso da quello del vici- giori fabbricanti dell’epoca.
Questo fenomeno ha perciò da no di casa. La produzione di que-
sempre interessato tutti i settori sti mobili fu così vasta e diffusa
commerciali e da esso non poteva che è praticamente impossibile
restare escluso l’apparecchio sapere quante ditte vi si dedicaro-
Electronic shop 19
radio; anzi proprio per la necessi- no e quanti tipi ne furono prodot-
tà di integrarsi con l’arredamento
della casa che questo apparecchio
aveva, spingeva molti acquirenti
ad inserirlo in contenitori diversi
da quelli di origine.
Per tutti gli anni ’20 e ’30 il feno-
meno della personalizzazione fu,
almeno in Italia, riservato ai ceti
più abbienti e perciò quantitativa-
mente limitato. Il boom delle per-
sonalizzazioni per i radio ricevitori
ebbe da noi inizio nell’immediato
dopoguerra e si estinse verso la
fine degli anni’ 50 quando la dif-
fusione di altri status symbol, ed
in particolare dell’automobile,
spinse il pubblico a desiderare
altri oggetti come indicatori della
propria posizione sociale.
Il quindicennio che va dal 1945 al
84 MHz
MHz
MODELLO SATURNO
Mobile radiofonobar extra lusso di
linea moderna e armoniosa
accuratamente finito, 2 bar laterali
con mosaico a specchi illuminato.
Pratico per il montaggio di qualsiasi
apparecchio.
Dimensioni d’ingombro:
Larghezza 110 cm
Altezza 87 cm
Profondità 45 cm
MODELLO NETTUNO
Mobile radiofonobar estetico e
moderno, adatto per ogni
ambiente, con bar in mosaico a
specchi illuminato.
Dimensioni d’ingombro:
Larghezza 90 cm
Altezza 80 cm
Profondità 40 cm
MHz 85
MHz
MODELLO VENERE
Mobile radiofonobar di stile
modernissimo, con cristalli
scorrevoli decorati in argento
e bar in mosaico a specchi
illuminato.
Dimensioni d’ingombro:
Larghezza 90 cm
Altezza 80 cm
Profondità 40 cm
MODELLO PINUCCIA
(radiofonobar)
Mobile radiofonobar extra lusso
in noce con specchi illuminati ed
ampia discoteca.
Dimensioni d’ingombro:
Larghezza 85 cm
Altezza 77 cm
Profondità 42 cm
MODELLO PINUCCIA
Fonobar extra lusso in noce
con specchi illuminati ed
ampia discoteca.
Dimensioni d’ingombro:
Larghezza 85 cm
Altezza 77 cm
Profondità 42 cm
MODELLO MARTE A
Radiofono, modello elegante ed
economico con ampia discoteca.
Dimensioni d’ingombro:
Larghezza 60 cm
Altezza 82 cm
Profondità 44 cm
86 MHz
Realizziamo un semplice
Robot Beam: Il SYMET
Asimo
Introduzione ai servo RC
Bussola elettronica
CMPS03
ROBOMANIA
REALIZZIAMO UN SEMPLICE
ROBOT BEAM: IL SYMET
di Luigi Carnevale
luigi@robot-italy.com
Continuiamo nella scoperta dei BEAM Robots, questa volta lasciamo da parte la teoria
per passare, finalmente, alla realizzazione pratica di una creatura BEAM: il Symet. Un
Robot minimalista, semplice ma curiosamente intelligente…
88 ROBOMANIA
ROBOMANIA
90° indietro ad una distanza di circa tagliare l’eccesso dei reofori. Il secon-
4mm dal corpo; quindi il pin 2 di 90° do passo consiste nel saldare il pin 2,
in avanti a circa 3mm dal corpo; del trigger 1381, al pin 1 del transistor
lasciamo il terzo pin intatto. 3906. In questo passo è richiesta la
modellatura del pin 2 del 1381, affin-
ché capiti esattamente sul pin 1 del
transistor, come nella figura seguente.
ROBOMANIA 89
ROBOMANIA
no in seguito per le connessioni Una volta pronto l’alloggiamento, Posizionare il motore all’interno del
esterne. introdurre il motore e saldare, in uno cerchio, nella parte più grande, in
o due punti, la gabbietta dei conden- modo da risultare centrato, e saldare il
satori al corpo del motore stesso. collegamento centrale con la gabbiet-
Se avete un saldatore potente, usatelo ta del motore. A questo punto il
per quest’operazione, senza esagerare, nostro Symet è quasi pronto, già si
i condensatori sono sensibili al calore. denota la tipica forma simmetrica.
dimensioni del quadrato guardate le Figura 15 Saldatura del cerchio sul motore.
foto seguenti. Una volta individuate le Servendoci di un oggetto tondo, di
misure giuste, saldate il tutto. circa 55 mm di diametro, modelliamo Passiamo alla cella solare, spellare e
due delle tre attaches per creare un stagnare le estremità del cavetto
cerchio il più preciso possibile. Saldare bipolare rosso-nero fornito con il Kit.
le attaches. Modellare le estremità in modo che
vadano a posizionarsi perfettamente
sulle piazzole stagnate della cella
solare. Ora appoggiare il saldatore
sulla piazzola e saldare il filo, rimane-
re immobili fino al raffreddamento,
fare lo stesso con l’altra piazzola.
Attenzione: le celle solari sono ele-
Figura 10 Saldatura dei condensatori.
menti molto delicati e l’operazione di
saldatura rappresenta un pericolo, mi
raccomando di tenere il saldatore
Modelliamo i reofori del polo positivo sulla piazzola per il tempo necessario
Saldatura del cerchio formato da due
in modo da formare una gabbietta ret- Figura 13 attaches. ad eseguire la saldatura e non un
tangolare in grado di accogliere il secondo di più, è importante stagna-
motore. Ci potremo servire del moto- Con un pezzo della terza attache, col- re bene i cavetti, per velocizzare la
re stesso per ottenere una forma legare due punti del cerchio, posizio- saldatura.
migliore. Saldare il tutto. nandolo decentrato rispetto al diame-
tro, di circa 8 mm. Saldare i due punti.
90 ROBOMANIA
ROBOMANIA
ROBOMANIA 91
ROBOMANIA
Tutto è nato dalla necessità di unire l’utile al dilettevole, essendo un operatore nel
settore metalmeccanico con la passione sfrenata per ogni cosa che riguarda la
tecnologia elettronica, informatica e automazione, ho pensato di creare dei micro
robots che abbiano una qualche attinenza con il mio settore lavorativo, eccone quindi
uno in alluminio anodizzato, l’ho chiamato IRON CLAW (ARTIGLIO D’ACCIAIO).
92 ROBOMANIA
ROBOMANIA
ROBOMANIA 93
ROBOMANIA
In posizione coassiale sono la coppia LA FASE DI STAZIONAMENTO posizione, però, sono un pò più a
di servo del “gomito” e la coppia CONSUMA ENERGIA rischio di bruciature, dovute al
del “polso”, alle corone dei pignoni A differenza degli attuatori (servo) modo in cui sono utilizzati.
sono fissate, rispettivamente, le leve montati sulle ruote, i quali, al Conviene far muovere il braccio
di rinvio di sollevamento gomito e il momento del mancato flusso d’e- esclusivamente collegandolo ad una
dispositivo della pinza. nergia elettrica, proveniente dal buona fonte d’alimentazione, per
Nella parte superiore del corpo è fis- pacco batterie, producono una bru- esempio un alimentatore da banco
sato un unico servocomando adibi- sca frenata e rimangono fermi per a 6 V che fornisca almeno 6 A, con
to alla chiusura e apertura della forza d’inerzia, i dispositivi che si questa configurazione si può muo-
pinza, per mezzo di un cavetto d’ac- occupano delle articolazioni devono vere tutte le volte che si desidera ed
ciaio, fissato sulla camma calettata combattere costantemente la forza essere sicuri del corretto staziona-
sul pignone. Il filo d’acciaio scorre del peso della struttura del braccio mento in fase di fermo.
dentro una guaina in plastica, come robot, nonostante tutta la meccani- Se invece vogliamo farlo muovere
quella utilizzata nelle leve dei freni di ca sia bilanciata, i motori devono e contemporaneamente sollevare
una bicicletta. fare da blocco giunture (gomito, oggetti, procuriamoci delle batte-
spalla, polso), quindi consumano rie ricaricabili AA stilo da almeno
Il dispositivo della pinza costantemente energia anche in 1600 mA cadauna, fino ad arriva-
Non si presenta come le pinze che si fase di stazionamento. Ovviamente re alla tensione di 6 V.
aprono e chiudono con dei compli- quando il braccio è alzato e non Sperimentazione e costanza, questi
cati sistemi di demoltiplica, ad quando è in fase di riposo appog- sono gli stimoli giusti di chi si avvici-
ingranaggi plastici, basati sul siste- giato sulla torretta. na alla robotica e ne vuole carpire
ma d’accoppiamento vite senza fine La soluzione migliore, impiegata nei tutti i segreti.
sul motore e cascata d’ingranaggi robot professionali, è l’utilizzo di
nell’indotto, ma bensì ha una sem- motori stepper (motori passo-
plicissima apertura e chiusura otte- passo) che diminuiscono i rischi di
nuta con l’azionamento di una rottura. Nel nostro caso, anche i
Electronic shop 21
camma montata sull’albero motore motori utilizzati mantengono la
94 ROBOMANIA
ROBOMANIA
ASIMO
di Tiziano Galizia
tiziano@farelettronica.com
Asimo è il nuovo Robot creato dalla Honda, azienda molto impegnata in questo
campo, che più di ogni altro si avvicina al concetto di “robot umanoide”.
ROBOMANIA 95
ROBOMANIA
INTRODUZIONE AI SERVO RC
di Sergio Tanzilli
tanzilli@areasx.com
Grazie alla loro gran diffusione sui modelli radiocomandati, i Servo RC sono
caratterizzati da un eccellente rapporto prezzo/prestazioni ed una elevata facilità
d'uso che li rende adatti per applicazioni di movimentazione a basso costo
Un Servo RC tipicamente consiste re sul punto desiderato. In dota- è necessario applicare un segnale
in uno “scatolotto” plastico di zione ai servo vengono anche for- impulsivo o PWM (dall'inglese
ridotte dimensioni (35x40x20mm nite una o più squadrette forate, Pulse Wave Modulation), le cui
nel caso del diffusissimo Futaba da poter innestare sul perno, utili caratteristiche sono "quasi" univo-
S3003 riportato in figura 1), da a trasmettere il movimento ad che per qualsiasi Servo RC disponi-
cui fuoriesce un perno in grado di altre parti meccaniche. L'uso più bile in commercio.
ruotare in un angolo compreso tra comune dei servo avviene nel Per essere sicuri di riuscire a con-
0 e 180 gradi e mantenere stabil- campo dell'aeromodellismo, qui trollare qualsiasi Servo RC, il
mente la posizione raggiunta. vengono utilizzati per muovere gli nostro circuito di pilotaggio dovrà
La rotazione del perno è ottenuta alettoni posti sulle ali e sulla coda essere in grado di inviargli circa 50
tramite un motore in corrente dell'aereo o per agire sull'accelera- impulsi positivi al secondo, di
continua ed un meccanismo di tore del motore. durata variabile, in un intervallo
demoltiplica che consente un'otti- massimo compreso tra 0.25ms e
ma coppia in fase di rotazione. COME SI USA UN SERVO RC
L'azionamento del motore è effet- I Servo RC sono nati per essere
tuato per mezzo di un circuito di pilotati nel modo più semplice
controllo interno, in grado di rile- possibile. L'esigenza primaria era
vare l'angolo di rotazione raggiun- quella di poter effettuare la movi-
to dal perno, tramite un potenzio- mentazione senza l'ausilio di una
metro resistivo, e bloccare il moto- circuiteria troppo complessa o l’u-
tilizzo di sistemi a microprocesso-
re. Un servo RC dispone solita-
mente di soli tre fili, attestati ad un
connettore femmina, per pin strip
a passo 2,54 mm, come visibile in
figura 2. Due di questi fili sono
riservati all'alimentazione in cor-
rente continua a 5 V (da 4.5 a 6.5
per la precisione). Il positivo è di
colore rosso, il negativo di colore
nero. L'assorbimento massimo è di
circa 180 mA, per un Futaba
S3003, ma può variare a seconda
delle caratteristiche.
Il terzo filo, normalmente di colo-
re bianco, è riservato al controllo
Figura 1 Il servo RC FUTABA S3003 Figura 2 Il connettore tipico in dotazione ai servo
del posizionamento. Su questo filo
96 ROBOMANIA
ROBOMANIA
ROBOMANIA 97
ROBOMANIA
ogni uscita può essere controllata connettore Canon) è di tipo femmi- re i modem, evitando assolutamente
indipendentemente con una risolu- na e potrebbe innestarsi direttamen- di usare i cosiddetti cavi null-modem
zione di 0.5 µs, pari ad una rotazio- te sul connettore Canon maschio, o invertenti.
ne di soli 0.045 gradi. normalmente presente su un nor- Nel caso invece si abbia la necessità
male PC. di connettere il controller alla linea
SCHEMA ELETTRICO E L’utilizzo di un connettore femmina, seriale TTL di un microcontroller, è
DESCRIZIONE FUNZIONALE indica chiaramente la tipologia di possibile evitare di montare i com-
In figura 5 riportiamo lo schema funzionamento del controller rispetto ponenti CON3, R2, R3 e Q1, appli-
elettrico del controller Pololu allo standard RS232 e, cioè, la simu- cando il segnale, a 0/5 V positivi,
POSSC, seguito da una descrizione lazione di un apparato di tipo DCE direttamente al pin S del connettore
funzionale delle varie parti circuitali. (Data Communication Equipment), CON2. In entrambi i casi, la linea
Figura 5 Schema elettrico del controller seriale per 16 servo RC Pololu POSSC
Sezione RS232 ovvero, un apparato asservito al DTE TX, proveniente dal PC o dal micro,
La sezione circuitale nell'area trat- (Data Terminal Equipment), costitui- arriva al pin RX del microprocessore
teggiata in alto a sinistra dello sche- to in questo caso dal PC. PIC16C63A, il quale provvederà ad
ma, converte i segnali a +/- 12 V, in Questo significa, in termini pratici, interpretare i comandi ricevuti, tra-
entrata dalla linea RS232, in segnali che se dobbiamo connettere il con- sformandoli in attuazioni.
a 0/5 V positivi, adatti al resto della troller al nostro PC tramite un cavo
logica di controllo. seriale dobbiamo assicurarci di usare Connettore d’alimentazione CON1
Il connettore a 9 pin di tipo a un cavo non invertente, ovvero lo Sui pin + e - del connettore CON1
vaschetta (meglio conosciuto come stesso tipo di cavo usato per collega- dobbiamo fornire la tensione d’ali-
98 ROBOMANIA
ROBOMANIA
Prova pratica
Una volta montato il controller, vedia-
mo come verificarne il funzionamen-
to. In figura 6 riportiamo una foto del
banco di prova utilizzato.
Come si evince dalla foto, abbiamo
collegato 16 servo ad altrettante usci-
te disponibili sul controller.
L'ingresso RS-232 è stato quindi colle-
gato, per mezzo di un normale cavo
Il controller POSSC collegato a 16
seriale non invertente, alla porta
servo Futaba S3003 Figura 6 COM1 del PC, dotato di Sistema ope-
Screen shot del programma RS232 Hex
rativo Windows 2000 (qualsiasi altra Com Tool v3.0
Figura 8
mentazione per i 16 servo RC. La ten- versione ovviamente va bene allo
sione normalmente è compresa tra i scopo). Questo programma consente di spe-
4.6 ed i 6 volt DC ma potrebbe richie- i protocolli di comunicazione ricono- cificare una stringa di byte da inviare
dere spunti di corrente notevoli, spe- sciuti dal controller POSSC abbiamo su seriale e di memorizzare degli
cialmente se tutti e 16 i servo vengo- scelto il più semplice, Mini SSC II script molto semplici per la genera-
no attivati contemporaneamente. descritto a pagina 11 della User zione automatica delle sequenze di
Fate riferimento alla documentazione Guide della Pololu, disponibile per il caratteri. Per testare il movimento ti
dei servo RC utilizzati per decidere il download dal sito web della Pololu tutti e 16 i servo abbiamo usato que-
tipo di alimentazione da adottare. http://www.plolu.com. sto semplice script:
_LINE
Tutti a destra
FF 10 00 FF 11 00 FF 12 00 FF 13 00 FF 14 00 FF 15 00 FF 16 00 FF 17 00
FF 18 00 FF 19 00 FF 1A 00 FF 1B 00 FF 1C 00 FF 1D 00 FF 1E 00 FF 1F 00
1.0
_LINE
Tutti a sinistra
FF 10 C0 FF 11 C0 FF 12 C0 FF 13 C0 FF 14 C0 FF 15 C0 FF 16 C0 FF 17 C0
FF 18 C0 FF 19 C0 FF 1A C0 FF 1B C0 FF 1C C0 FF 1D C0 FF 1E C0 FF 1F C0
1.0
1.25
ROBOMANIA 99
ROBOMANIA
BUSSOLA ELETTRONICA
CMPS03
di Sergio Tanzilli
tanzilli@areasx.com
La bussola CMPS03 utilizza due sen- bus I2C, utilizzati per comunicare in Il pin 7 (50/60Hz), questo pin serve
sori magnetici Philips KMZ51 posi- digitale con il modulo. Questi pin ad evitare interferenze nel rileva-
zionati tra loro con uno sfasamento devono essere collegati a positivo mento del campo magnetico terre-
di 90 gradi. Un PICmicro rileva l'in- (Vcc) nel caso si utilizzi solo il PWM stre, dovute alla rete elettrica. In
tensità di flusso magnetico misurata per la lettura dell'angolo di rotazio- Italia, il pin 7 va collegato a 0 V
da ogni sensore e calcola la compo- ne. Il pin 5 (No Connect) non deve (Gound). Nei paesi dove la corrente
nente orizzontale dell'angolo di essere connesso. Il pin 8 (No elettrica è distribuita a 60Hz, il pin 6
rotazione del modulo, rispetto al Connect) è connesso alla linea reset può essere lasciato non connesso.
campo magnetico terrestre. del PICmicro interno e deve rimane- Lettura della rotazione da segnale
E' possibile memorizzare una posi- re non connesso, a meno di partico- PWM
zione iniziale, detta punto di calibra- lari esigenze di progettazione. Sul pin 4 il modulo fornisce un
zione, rispetto alla quale il modulo è Il pin 6 (Calibrate) è utilizzato per segnale positivo (da 0 a +5v) in
in grado di fornire successivamente calibrare la bussola, seguendo la PWM (Pulse Width Modulated =
l'angolo di rotazione relativo, con procedura descritta più avanti. Segnale a modulazione di ampiez-
una precisione di 0.1 gradi.
Il valore di rotazione è fornito dal
modulo sia come semplice segnale
impulsivo d’ampiezza proporzionale
all'angolo rilevato (PWM), sia in
Pin 9 - 0 V Ground
forma numerica tramite un bus I2C.
Pin 8 - No Connect
Pin 7 - 50/60Hz
CONNESSIONI ELETTRICHE
Pin 6 - Calibrate
Il modulo dispone di nove pin di
Pin 5 - No Connect
connessione la cui piedinatura è
riportata in figura 1. Pin 4 - PWM
Sui pin 1 (+5v) e 9 (0v Ground), Pin 3 - SDA
dobbiamo fornire la tensione d’ali- Pin 2 - SCL
mentazione a 5 V continui. Sul pin 4 Pin 1 - +5 V
(PWM) è inviato il segnale impulsi-
vo, proporzionale all'angolo di rota-
zione, come descritto più avanti. I
pin 3 (SDA) e 2 (SCL), sono rispetti-
Figura 1 Piedinatura della bussola CMPS03
vamente, la linea dati ed il clock del
100 ROBOMANIA
ROBOMANIA
za), la cui ampiezza è proporziona- ottenibile dal modulo è di 0.1°, LETTURA DELLA
le all'angolo di rotazione dell'intero quindi, per riuscire a rilevare l'an- ROTAZIONE DA I2C BUS
modulo, rispetto al punto di cali- golo di rotazione con la stessa pre- Sui pin 3 (SDA) e 2 (SCL) è disponi-
brazione iniziale. La durata dell'im- cisione, dobbiamo poter misurare bile un bus I2C, utile alla lettura del-
pulso è compresa in un intervallo la durata dell'impulso con una pre- l'angolo di rotazione, oltre che, di
che va da 1ms, in corrispondenza cisione di almeno 10 µs. un'altra utile serie di dati. L'accesso a
di un angolo di rotazione di 0°, a Tra un impulso e l'altro, il pin 4 rima- questi dati avviene tramite una serie
36,99 ms per una rotazione pari a ne a 0 V per 65 ms. I pin 3 (SDA) e di registri interni, ai quali è possibile
359.9°. In pratica per ogni grado di 2 (SCL) devono essere connessi a +5 accedere, dopo aver fornito l'indiriz-
rotazione la durata dell'impulso V, nel caso in cui s’intende leggere la zo giusto. Nella tabella 1 sono
positivo sul pin 4 incrementa di rotazione solo tramite segnale riportati i registri disponibili.
100 µs. La risoluzione massima PWM. In figura 2 è riportato il diagramma
temporale dei segnali presenti sul
Registro Funzione bus I2C del modulo.
0 Revisione software Il protocollo utilizzato sull' I2C bus è
identico a quello delle popolari
1 Angolo di rotazione in byte da 0=0°, 255=359.9°
EEPROM, quali ad esempio, la
2, 3 Angolo di rotazione in word da 0 = 0°, 3599=359.9° 24C04.
Prima deve essere inviato uno start
4, 5 Riservato - Riporta il valore rilevato dal sensore 1
bit, l'indirizzo del modulo (0xC0)
6,7 Riservato - Riporta il valore rilevato dal sensore 2 con il bit read/write a zero, quindi il
numero del registro da leggere.
8, 9 Riservato - Riporta il valore di calibrazione 1
Successivamente viene ripetuto lo
10, 11 Riservato - Riporta il valore di calibrazione 2 start bit e l'indirizzo del modulo ma
con il bit read/write a 1 (0xC1). Ora
12 Non usato
è possibile leggere uno o due byte
13 Non usato dai registri a 8 o 16 bit. I registri a
14 Non usato 16bit bit forniscono il byte più signi-
Comando di calibrazione - Scrivendo 255 in questo registro viene
ficativo per primo.
15 I pin dell' I2C bus non hanno resi-
attivata la calibrazione
stenze di pull-up interne. La velocità
Registri accessibili via I2C bus
di clock a cui può lavorare il modu-
Tabella 1
lo è pari a 100 KHz, comunque pos-
ROBOMANIA 101
ROBOMANIA
ESEMPIO D’UTILIZZO
DELLA BUSSOLA CON
IL MODULO BX24
In quest’esempio vedremo come
connettere la bussola CMPS03 al
microcontrollore programmabile in
Basic BX24 tramite bus I2C.
Il BX24 è un piccolo microcontroller
Tabella 2 Caratteristiche della CMPS03
programmabile in BasicX, un basic
102 ROBOMANIA
ROBOMANIA
V
F
ROBOMANIA 103
ROBOMANIA
'***********************************************************
'** I2C Routines for the BX-24 **
'** to demonstrate the use of Compass module **
'** **
'** Copyright 2002 - Devantech Ltd **
'** Commercial use of this software is prohibited **
'** Private and educational use only is permitted **
'** **
'** Written by Gerald Coe - February 2002 **
'***********************************************************
Sub Main()
Dim Bearing As New UnsignedInteger
Do
Bearing = I2cWordRead(Compass, BearingReg)\10 'Read Bearing and convert
' to 0-359 degrees
debug.Print "Bearing = ";CStr(Bearing)
'The following four lines of code are all you need if you wish to calibrate
' the compass. You can delete them if not required
If GetPin(Calibrate)=0 Then 'If Push Button pressed
Call I2cByteWrite(Compass, CalReg, CalCmd ) 'then send calibration command
debug.Print "Calibrating.. . .";
End If
Loop
End Sub
'-------------------------------------------------------------------
' I2C subroutines follow
'-------------------------------------------------------------------
104 ROBOMANIA
ROBOMANIA
ROBOMANIA 105
Tutte le fiere 2003
GENNAIO
» Elettronica 11 • 12 MODENA
» Radiantistica 25 • 26 NOVEGRO [MI]
» Computers
FEBBRAIO
» Surplus 08 • 09 FERRARA 22 • 23 MONTEROTONDO [RM]
» Radio d’Epoca 08 • 09 SAN BENEDETTO [AP] 22 • 23 CITTÀ DI POMPEI [NA]
15 • 16 SCANDIANO [RE]
MARZO
05 06
• ERBA [CO]
12 • 13 GENOVA
26 • 27 CIVITAVECCHIA [RM]
MAGGIO
02 03 04
• • PORDENONE 24 • 25 EMPOLI
10 • 11 FORLÌ 31/ 5 • 1/ 6 AMELIA [TR]
17 • 18 CASTELLANA GROTTE [BA]
GIUGNO
07 08• NOVEGRO [MI]
21 • 22 ROSETO DEGLI ABRUZZI [TE]
26 • 27 • 28 FRIEDRICHSHAFEN
LUGLIO
05 06
• CECINA [LI]
19 • 20 LOCRI [RC]
SETTEMBRE
14° EDIZIONE MOSTRA MERCATO CECINA MARE (LI) Presso l’area espositiva “La Cecinella”
DEL RADIOAMATORE Come si arriva A12 (Genova) - SS Rosignano-Grosseto, uscita Cecina
DISPLAY LCD
in vetrina SERIALE 2X16
CARATTERI
di Luigi Carnevale
luigi@robot-italy.com
+5 Alimentazione +5V
108 RUBRICHE
rubriche
• Call LCDMoveCursor
(1, 1)
Posiziona il cursore sulla
prima riga al primo carat-
tere.
• Call LCDPutStr("Hello
world!")
Scrive “Hello world!”.
RUBRICHE 109
rubriche
COS’È ACOUSTIC BOX 3.0 dotato della nuova fun- base allo spessore del “www.pianetamusica.org”.
Dalla rielaborazione delle zione AOF (Automatic legno scelto ed alle pro- Adesso, invece, cerchiamo
ricerche elettroacustiche di Optimize Function) che, prie esigenze di spazio di entrare più nel merito,
Vance Dickason e tecniche in base al tipo di perfor- ed estetica, segnalando parlando di una delle tante
di costruzione della Scuola mance sonora desiderata eventuali incompatibilità progettazioni possibili.
statunitense Rockford dall’installatore (dinamica, nella costruzione e le
Fosgate, nasce Acoustic potenza SPL), ricerca auto- relative soluzioni. SUBWOOFER “4° ORDINE
Box 3.0, uno dei pochi soft- maticamente i valori otti- In base ai parametri dell’al- BAND-PASS”
ware esistenti dedicato alla mali per la perfetta taratura toparlante e le frequenze Impegnandosi un po’ di
progettazione di sub-woo- dei diffusori, risparmiando di taglio del crossover più nella costruzione del
fer ad elevata pressione tempo e ottenendo risultati scelto, sono calcolati i valo- box, si possono riuscire ad
SPL, dinamici e compatti, e impossibili da calcolare ri delle induttanze e dei ottenere risultati incompa-
crossover passivi dedicati, manualmente. Inserendo il condensatori. La disponibi- rabili con la tecnologia
ovvero un insieme potentis- solo codice dell’altoparlan- lità di una guida contestua- “passa banda”. Con questa
simo che assicura una per- te di qualunque casa le in linea facilita anche al tecnologia si ha una mag-
fetta realizzazione pratica costruttrice, sono calcolati primo approccio l’utilizzo giore libertà di progetto, in
d’impianti hi-fi per applica- automaticamente con asso- del software. Il pacchetto quanto si possono persona-
zioni car e home. Grazie ad luta scientificità: risposta in comprende il manuale ope- lizzare la sensibilità, il livello
Acoustic Box 3.0 è possibile frequenza (visualizzata in rativo, l’assistenza tecnica di dinamica e la banda pas-
progettare autonomamen- un grafico), volume del box software e consulenza alla sante, attraverso un’oppor-
te diffusori personalizzati (inclusi gli ingombri dell’al- progettazione on-line. tuna scelta dei volumi
senza dover più ricorrere ai toparlante e del tubo Per le altre informazioni di (cassa chiusa e cassa reflex),
progetti standard forniti reflex), dimensioni del tubo carattere generale consi- le frequenze d’accordo e le
dalle case costruttrici di d’accordo e, grazie alla fun- gliamo di visitare il sito frequenze di taglio inferiore
altoparlanti. Acoustic zione “Box designer”, internet di Pianeta Musica e superiore. Con questo
Box 3.0 (in italiano, per anche il piano di taglio dei (autrice e distributrice del sistema si riesce a guada-
PC, per Windows) è pannelli personalizzati in software) all’indirizzo: gnare fino a “8 dB” in più
110 RUBRICHE
rubriche
Varie fasi della progettazione del diffusore “4° ordine band-pass” descritto in questo articolo. Figure 1a/1d
rispetto alla sensibilità del- degli attrezzi che, ogni pro- durante la progettazione, do altoparlante.
l’altoparlante in aria libera. fessionista ed ogni bravo ad esempio, trasforma il Tecnicamente il sistema a
La progettazione offerta da costruttore, cura e custodi- sistema a “carico simme- “carico simmetrico” è una
Acoustic Box 3.0 amplifica sce gelosamente: è possibi- trico” (questa è un’altra cassa chiusa con l’aggiunta
le potenzialità di questo dif- le personalizzare di tutto, definizione del diffusore di di un filtro acustico passa
fusore, grazie alla possibilità dallo spessore del legno al cui stiamo parlando) in banda (cassa reflex) con
di scegliere il “livello di numero e disposizione modo che con la caratteri- roll-off di 24 dB/ott., in
smorzamento” (che influi- degli altoparlanti, la quanti- stica configurazione serie con la radiazione fron-
sce sull’ampiezza e altezza tà e la forma del tubo d’ac- “push-pull”, oltre alla tale dell’altoparlante carica-
di banda) e il “fattore di cordo, proprio per dare notevole riduzione dell’in- to in cassa chiusa. Tanti
merito di banda passante” all’utente la possibilità di gombro, rispetto al carico potrebbero non capire
(che determina il livello di personalizzare ed interveni- simmetrico consente di nulla da tale definizione
sensibilità e contribuisce re sul diffusore al fine di sfruttare al massimo le apparentemente molto tec-
alla definizione dell’ampiez- ottenere quel risultato, si, potenzialità degli altopar- nica e masticabile solo dagli
za di banda). La progetta- proprio quello che ha in lanti con minor rischio di esperti, ma Acoustic Box
zione “4° ordine band- mente il progettista prima danneggiamento, grazie al 3.0 maschera tutte le diffi-
pass” è presentata su un di mettersi all’opera! raddoppio della tenuta in coltà dell’utente, ragiona al
“pannello di lavoro”, che La possibilità di aggiungere potenza dovuta all’equi- posto suo, suggerisce la
idealmente ricorda quello un secondo altoparlante paggiamento di un secon- migliore soluzione e garan-
RUBRICHE 111
rubriche
112 RUBRICHE
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