Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Spedizione in A.P. - 45% - ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - Filiale di Milano. In caso di mancata consegna, restituire all‘editore che si impegna a pagare la relativa tassa presso il CMP di Roserio - Milano
Controlla automaticamente
l’illuminazione del tuo presepe
BASSA FREQUENZA simulando i cicli naturali
• PREAMPLIFICATORE STEREO
RIAA PER PC
MINI PLC
TECNOLOGIE SPERIMENTALI Un potente ed economico
PLC programmabile per
• I SENSORI INTELLIGENTI (I parte)
a
STRUMENTAZIONE
• DUPLICATORE DI EEPROM 24CXX
www.farelettronica.com
redazionale
“LA VOSTRA RIVISTA”
A Gennaio dell’anno corrente, ho iniziato questa mia avventura come redattore
di Fare Elettronica, e da allora le novità si sono susseguite senza sosta, dapprima
il nuovo layout, in seguito i nuovi contenuti ed infine il sito web; tutto questo
con un unico scopo: proporvi una rivista utile e piacevole da leggere.
Abbiamo lavorato senza sosta perseguendo questo scopo e voi, cari lettori, ci
avete ripagato incoraggiandoci con i vostri complimenti, aiutandoci a migliorar-
la con consigli e critiche e, naturalmente, acquistando la rivista.
Per festeggiare questa nuova era per Fare Elettronica, vi presentiamo un numero
senza precedenti, ben 19 articoli che sicuramente desteranno il vostro interesse:
a parte le nuove puntate di Vitamina C, Progettiamo un razzo e DOMINO, arriva-
no due novità: il primo progetto di Costo Zero e la prima puntata della nuova
versione dello storico corso PIC Microcontroller By example. Immancabile il pro-
getto per Natale 2003: una centralina per l’illuminazione del presepe che simula
il ciclo giorno/notte come in natura.
Il progetto però più interessante questo mese è Mini PLC, un potente PLC che di
mini ha solo le dimensioni, Silvano Breggion ha fatto davvero un ottimo lavoro.
Per concludere due parole sul nostro sito web. Quando leggerete questo nume-
ro sicuramente sarà on line la nuova versione che, oltre al layout in linea con la
veste grafica della rivista, offre nuove sezioni (tra le quali una Chat) ed un netto
miglioramento di quelle esistenti.
Tiziano Galizia
t.galizia@farelettronica.com
3
www.farelettronica.com
DIRETTORE RESPONSABILE:
GianCarmelo Moroni
richieste di assistenza
Per richiedere assistenza o chiarimenti sugli articoli
DIRETTORE DI REDAZIONE: presentati, vi preghiamo di contattare l’autore, il
Tiziano Galizia (t.galizia@farelettronica.com) cui nome ed indirizzo email è riportato sotto il
titolo dell’articolo stesso.
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:
Nel caso ciò non fosse possibile potete scrivere a
Graficonsult - Milano (info@graficonsult.com)
assistenza@farelettronica.com, ricordandovi di
HANNO COLLABORATO:
specificare il numero della rivista ed il titolo
Andrea Marani, Andrea Corbari, Fabrizio Fazio, Andrea ed Enrico Tobaldo,
dell’articolo per il quale chiedete chiarimenti,
Eugenio Cosolo, Maurizio Cugola, Riccardo Ricci, Luigi Carnevale, Silvano
oltre al vostro nome, cognome ed indirizzo email.
Breggion, Vittorio Argento, Emilio Ficara, Nicola Ulivieri, Giuseppe Fiordaliso, Tutte le richieste con informazioni insufficienti o
Agostino Rolando, Marco Masotti, Marco Fabbri, Sergio Tanzilli anonime saranno cestinate.
Si accettano esclusivamente richieste di assistenza
DIREZIONE - REDAZIONE - PUBBLICITÁ
via email o posta. Per ragioni organizzative non
INWARE srl
Via Cadorna, 27/31 - 20032 Cormano (MI)
possiamo rispondere a richieste telefoniche.
Tel. 02.66504794 - 02.66504755 - Fax 02.66508225
info@inware.it - www.inware.it collaborazione
STAMPA: La redazione di Fare Elettronica è alla continua
ROTO 2000 ricerca di collaboratori per la stesura di articoli,
Via Leonardo da Vinci, 18/20 - 20080 Casarile (MI) progetti, tutorials, rubriche e libri. Alla rivista
DISTRIBUZIONE: possono collaborare tutti i lettori. Per richieste di
Parrini & C. S.p.a. collaborazione scrivere a t.galizia@farelettronica.com
Viale Forlanini, 23 - 20134 Milano. o telefonare al numero 02.66504794.
Il periodico Fare Elettronica è in attesa del numero di iscrizione al ROC
SMS web-logger 42
robomania
di Emilio Ficara Circuito di ritardo di 5 secondi 126
Centralina per presepe 82 per il Sumobeambot
di Giuseppe Fiordaliso di Luigi Carnevale
strumentazione
Duplicatore di EEPROM 24CXX
di Vittorio Argento
30 rubriche
News 6
Le fiere e mostre mercato 114
domotica di Novembre e Dicembre 2003
Domino: un sempice sistema per 56 In Vetrina:
l’automazione domestica (seconda parte)
di Andrea ed Enrico Tobaldo
Nuovo Acoustic Box 4.0: 140
Progettazione di casse acustiche
e test avanzato
tutorial Siteplayer, un web server 142
Vitamina C (terza parte): resti e frattaglie 36 in 1 pollice quadrato!
(ovvero ciò che abbiamo lasciato indietro) C.C.S. ICD-U 144
di Maurizio Cugola In-circuit debugger e programmatore
PIC® Microcontroller 68 USB per PICmicro flash serie 16 e 18
By Example (prima parte) Novità cd-rom 145
di Tiziano Galizia e Sergio Tanzilli
“raccolta: alimentatori
Il punto sul GPS 98 101 circuiti applicativi”
di Agostino Rolando
bassa frequenza
Preamplificatore stereo RIAA per PC 94
di Andrea Marani
tecnologie sperimentali
I sensori intelligenti (prima parte) 46
di Nicola Ulivieri
biografia
Alexander Graham Bell 90
di Agostino Rolando
NEWS
407/408
CONVERTITORI DC/DC
A ELEVATA DENSITÀ
Tracopower, rappresenta-
ta in Italia da Claitron, ha
alloggiante un processore
Pentium M. Con presta-
zioni di 1,1 GHz ed 1
Gbyte di Ddr Ram, è inol-
IC DI RILEVAZIONE
CORRENTI LINEARI
6 NEWS
Il nuovo dispositivo Psd321x, denominati bili dal sito internet di BUFFER A
Mosfet a canale P a bassa microPsd Lite, garantisco- Elgar stessa. RITARDO NULLO
tensione Fdz299P di no 80 Kbyte di memoria I nuovi Cy23Fs04 e
407 readerservice.it 60
Fairchild Semiconductor è Flash e 2 Kbyte di Sram e Cy23Fs08 di Cypress
alloggiato in un minuscolo sono adatti per applica- Semiconductor sono una
package Bga da 1,5 x 1,5 zioni a basso costo. AMPLIFICATORI sorgente di clock continua
mm, offrente una riduzio- A GUADAGNO da utilizzare in tutte quelle
407 readerservice.it 59
ne del 75% in fatto di PROGRAMMABILE applicazioni - dalle reti San
dimensioni in confronto ai alle stazioni base wireless -
Mosfet Tssop-6 o Ssot-6 ALIMENTATORI dove è richiesta la conti-
utilizzati in applicazioni PROGRAMMABILI DC nuità di funzionamento
simili, rendendolo una DA 1 E 1,2 KW del sistema per conservare
soluzione perfetta per le Alimentatori program- dati “sensibili” in presenza
applicazioni di gestione mabili DC da 1 e da 1,2 di un guasto del clock di
della potenza quali telefo- kW, dotati di marchio CE, riferimento primario.
ni cellulari, Pda, lettori conformi all’ EMI e agli L’architettura FailSafe
musicali portatili, ricevitori standard UL, vanno ad La famiglia di amplifica- mette a disposizione due
Gps e videocamere digita- ampliare ulteriormente la tori a guadagno pro- opzioni di ridondanza
li. Può ridurre, inoltre, l’af- famiglia DCS Sorensen- grammabile Mcp6S2X di selezionabili dall’utente: la
flusso di potenza di siste- Elgar (distribuiti in Italia Microchip include un prima prevede una com-
ma parassitica fornendo da AllData), già nota sul amplificatore, un Mux e mutazione uniforme verso
commutazione a bassa mercato per l’affidabilità un controllo di guada- un clock di riferimento
potenza (massima corren- e le prestazioni dei suoi gno e assicura il control- secondario, la seconda
te di stato stabile di 4,6 A). prodotti. La famiglia DCS lo digitale sulle funzioni contempla il mantenimen-
L’altezza del package (0,8 è costituita da 24 model- di amplificazione del pro- to della stessa frequenza di
m max) consente di utiliz- li di alimentatori DC pro- getto. Può essere pro- clock di riferimento prima-
zarlo sotto a schermi Rf, grammabili che, grazie grammata su bus Spi, rio finché non venga ripri-
sottoinsiemi interni e all’ampia possibilità di garantendo il controllo stinata l’alimentazione.
display, soddisfacendo la scelta di tensione e cor- del guadagno e la scelta Oltre a ciò è disponibile un
crescente richiesta indu- rente, sono in grado di del canale d’ingresso e terzo livello di ridondanza,
striale per prodotti con soddisfare esigenze pro- permettendo l’aumento in quanto è possibile forni-
package a basso profilo, venienti da settori dispa- degli ingressi analogici re in uscita il segnale di
più sottili. rati: Semiconduttori per il microcontrollore. clock in modo continuo in
ATE, Automotive, Medi- Disponibile con ingressi a presenza di guasti sui rife-
407 readerservice.it 57
cale, controllo di proces- 1, 2, 6 e 8 canali, offre rimenti primario e secon-
so industriale, per citarne otto step di guadagno dario.
FAMIGLIA alcuni. I nuovi modelli da (1, 2, 4, 5, 8, 10, 16, 32
407 readerservice.it 62
DI MICROCONTROLLORI 1 e 1,2 KW, in particola- V/V) e una banda di fun-
STMicroelectronics ha re, sono stati progettati zionamento da 2 a 12
reso noto di aver accre- con l’obiettivo di ridurre MHz. Può essere alimen- MODULO
sciuto la famiglia il ripple e il rumore, con- tata con tensioni da 2,5 a DI TEMPORIZZAZIONE
microPsd3200 di micro- tenendo il più possibile 5,5 V e opera su un arco Il modulo di temporizza-
controllori a 8 bit con peso e dimensioni. di temperature da -40 a zione Zl30462 di Zarlink
memoria Flash della classe Grande flessibilità è data, +125 gradi centigradi. (Unique Memec) per
8051, così da poter offrire poi, dal fatto che tutti gli Offre inoltre un rumore schede di linea ad alta
una gamma completa di alimentatori consentono di soli 10 nV/rtHz, una velocità per apparati di
microcontrollori della una configurazione pa- tensione di offset di 150 accesso alle reti integra un
classe 8051. I dispositivi rallela, sia di tipo master microV, Tdh+N 0,0012% sistema di temporizzazio-
microPsd325x dispongo- sia slave. Tutti i modelli e tempi di settling di ne in un componente
no di una Ram che può della famiglia, da 1,2 e 3 200 ns. grande come un franco-
passare da 8 a 32 Kbyte, KW sono dotati di driver bollo. Combina tecnolo-
mentre i dispositivi micro- Labview gratuiti, scarica- 407 readerservice.it 61
gia Pll analogica e digitale
NEWS 7
con un oscillatore da 20 CONNETTORI (Lasi Elettronica) ha piattaforma offre numero-
MHz; offre una gamma di AD ALTA VELOCITÀ ampliato la propria offerta se interfacce: un’interfac-
frequenze di clock, tra cui nel campo dei dispositivi cia USB 1.1, che supporta
due uscite jitter-attenua- per la gestione della modalità di trasferimento
ted ad alta velocità e potenza con l’introduzio- USB Full speed (12
doppi ingressi flessibili e ne di due nuovi regolatori Mbit/s); un’interfaccia
chip per interfacce di linee di tensione Ldo a doppio seriale full duplex con buf-
ottiche Stm-1/Oc-3. ingresso in tecnologia fer da 64-byte; un’inter-
Cmos. Caratterizzati da faccia Ethernet 10BASE-T
407 readerservice.it 63
bassissimi valori di dro- per LAN con connettore
pout, sono ottimizzati per RG45 e un’interfaccia
SENSORI l’impiego in applicazioni IrDA 1.0 con buffer da 64-
DI SPOSTAMENTO in cui sono presenti ten- byte. La piattaforma inclu-
sioni ridotte e correnti ele- de, inoltre, un software
vate, ad esempio personal bootloader per il down-
È stata resa disponibile da computer e set-top box. load il software via seriale
Jae Europe (Farnell) una Siglati Lp3881 e Lp3882, o Ethernet.
nuova serie (Dg1) di con- permettono di eseguire in
407 readerservice.it 69
La gamma Tyco nettori ad alta velocità in modo estremamente effi-
Electronics di sensori di grado di gestire velocità ciente una conversione
spostamento a magnete dati fino a 5 Gbps fornen- lineare con una corrente TRANSCEIVER SERDES
permanente lineari senza do nel contempo presta- di riposo di soli 3 mA in A 10 GIGABIT
contatto costituisce la zioni elettriche e meccani- tutte le condizioni.
nuova soluzione, orientata che migliorate. Perfetti
407 readerservice.it 68
al futuro, per misurare le per usi in applicazioni con
distanze da 15 a 400 mm. larghezze di banda larga
Poiché non presentano fra cui “super computer” PIATTAFORMA
alcun attrito, grazie all’as- di fascia alta, supportano DI RIFERIMENTO
senza di accoppiamento le specifiche tecnologiche PER MICRO E LINUX
meccanico tra il sensore e 4x e 12x Ibta. Finalizzata Renesas Technology Europe Lattice Semiconductor ha
l’elemento di controllo, ad applicazioni basate su ha annunciato la disponibi- annunciato la disponibilità
rappresentano un grande InfiniBand, presenta grup- lità di EDOSK7705, piatta- di un transceiver SERDES a
vantaggio rispetto ai siste- pi di cavi e prese 4x e 12x forma di riferimento a 10 Gigabit per secondo
mi convenzionali basati su conformi a InfiniBand. basso costo e alta integra- (Gbps) che si caratterizza
potenziometro. Le tolle- L’impedenza differenziale zione per il microproces- per il consumo di potenza
ranze di assemblaggio è di appena 100 +/-10 sore SH7705 a 32-bit. La più basso in questo setto-
sono meno critiche, mini- ohm mentre la diafonia è piattaforma – che include re. Il dispositivo è basato
mizzando i costi totali del inferiore al 2% (con bordo Linux Board Support sulla tecnologia CMOS a
sistema. La risoluzione 100 ps). Il tremolio è stato Package (BSP) gratuito – 0,13 micron. Progettato
tipica è circa lo 0,1% della anch’esso ridotto a meno offre un’ampia gamma di per applicazioni SONET
gamma di misurazione. di 100 ps mentre le pre- interfacce e connettori ed OC-192 e 10 Gigabit
Funzionano in modo affi- stazioni Emi sono state è in grado di accelerare lo Ethernet, XPIO 110GXS
dabile e sono di lunga significativamente miglio- sviluppo delle applicazioni consuma solo 0,8 Watt di
durata, anche in presenza rate grazie a una parete SH-3 basate su sistemi potenza e supporta
di condizioni ambientali interna esagonale che operativi embedded quali moduli transponder ottici
difficili. Sono insensibili al minimizza l’intervallo tra Linux, riducendo il time to quali il Multi Source
rumore e alle vibrazioni, parete e cavo. market. Agreement (MSA) a 300
mentre si possono attuare EDOSK7705 è dotata di pin, così come quelli per
407 readerservice.it 65
le misurazioni di sposta- SDRAM da 16 MB, Intel le applicazioni 10 Gigabit
mento lineare e angolare. Strata Flash da 8 MB e small form-factor plugga-
REGOLATORI LINEARI CPLD per offrire maggiore ble (XFP). Il transceiver ad
407 readerservice.it 64
National Semiconductor flessibilità agli utenti. La alte prestazioni è confor-
8 NEWS
me ai requisiti di jitter SISTEMA canali differenziali su un SU CHIP SINGOLO
posti da SONET e DI ELABORAZIONE singolo chip. È integrato La serie Cs101 di sistemi
Ethernet. Il dispositivo è in E ACQUISIZIONE DATI con un veloce microcon- su chip singolo di Fujitsu
grado di offrire consumi trollore flash 8052, a ciclo raggiunge un tasso di
estremamente bassi grazie singolo, a 8 bit, program- integrazione circa doppio
a una combinazione di mabile, con capacità di rispetto all’attuale serie
tecnologia CMOS avanza- elaborazione fino a 12 SoC Cs91: fino a 100
ta a 0,13 micron, tensioni Mips. Questo nuovo milioni di gate, a fronte di
di alimentazione ridotte a dispositivo consente di eli- un livello di consumo
1,3 volt per il core e 2,5 minare la complessità pro- minimo e di una corrente
volt per gli I/O, e tecniche gettuale, mantenendo nel di perdita pari al decimo
di progettazione circuitale contempo prestazioni di sempre in confronto con
esclusive. Il risultato è un È stato messo a punto da rumore estremamente la serie Cs91, rendendola
valore di consumo tipico Analog Devices un nuovo basso, fattore, questo, particolarmente adatta
di solo 0,8 Watt nel fun- sistema di elaborazione e fondamentale per le appli- alle applicazioni legate ai
zionamento a 10 Gbps, acquisizione dati Micro- cazioni di strumentazione dispositivi mobili. Le
meno di qualunque altro Converter. di precisione. caratteristiche principali
transceiver concorrente Siglato AduC845, è carat- sono: tecnologia transi-
407 readerservice.it 71
attualmente disponibile o terizzato da due conver- stor a basso consumo;
annunciato. titori analogici-digitali tecnologia di processo
sigma-delta a 24 bit con PIATTAFORMA avanzata per una maggio-
407 readerservice.it 70
10 canali single-ended o 5 PER SISTEMI re integrazione; progetto
www.artek.it
Divertirsi è facile
• 4 ingressi
• 4 Uscite
• 1 Comparatore
• Opera con RTX Aurel
• Opera con telecomandi TV
Distributors Welcome NUTCHIP - PROGRAMMAZIONE ELEMENTARE A STATI LOGICI IN POCHI MINUTI
TOP MAX
Programma Professionale di
Eprom, Micro, Memorie, PLD, FPGA...
Oltre 3000 dispositivi supportati
Sali a bordo e naviga sul sito WEB ARTEK per informazioni Tel. 0542.55900 - Fax 0542.55488
NEWS 9
ottimizzato con tre tipi di connettore viene apprez- di elevata qualità a pro-
transistor per ottenere sia zato per i dispositivi porta- dotti quali telefoni cellula-
consumi contenuti, sia tili dotati di LCD. ri, videocamere digitali,
velocità elevate; macro Ip camcorder, sistemi di
408 readerservice.it 51
per un ampio spettro di intrattenimento domesti-
prestazioni; ambiente di co, set-top box e lettori
sviluppo per processi di COMMUTATORI audio consumer.
progettazione più rapidi e connectors”. La serie P5 DI TENSIONI DI LINEA I dieci pacchetti audio a
semplici. con passo 0,5 mm, un La famiglia di commuta- 24 bit ad uso di Xtensa
massimo di 60 vie e un’al- tori di tensioni di linea Ac HiFi Audio Engine com-
407 readerservice.it 72
tezza complessiva di 1,5 protetti contro le sovra- prendono a loro volta
mm rappresenta la solu- tensioni di StMicro- codice sorgente di assem-
TRANSCEIVER zione al problema dell’in- electronics è progettata blaggio e C ottimizzato,
UNIVERSALI gombro. Il modello P5KF per controllare piccole una versione compilata
Due nuovi circuiti integra- è apprezzato dai costrut- pompe, ventilatori, valvo- binaria di tale software,
ti resi disponibili da tori di telefoni cellulari per le, relè, erogatori, sistemi codice sorgente Tie e
National Semiconductor resistenza agli urti, legge- per il blocco delle porte e documentazione.
danno la possibilità di rezza e qualità dei mate- micromotori in apparec-
408 readerservice.it 55
effettuare la testabilità in riali, che permettono una chiature come lavastovi-
maniera semplice ed eco- buona conduzione del glie, condizionatori d’a-
nomica di sistemi quali segnale anche dopo 50 ria, lavatrici, asciugatrici, RAM DUAL PORT
stazioni base, switcher, inserzioni. Se il problema refrigeratori, congelatori, DA 18 MBIT
multiplexer e numerose è il posizionamento in fase forni e altre apparecchia- La nuova RAM dual port
altre apparecchiature di di montaggio, la soluzio- ture per la distribuzione FLEx72 di Cypress Semi-
telecomunicazione ope- ne è la serie AXN, un con- automatica. Denominata conductor è ideale in
ranti a bassa tensione. nettore adatto per appli- Acs, è disponibile nella applicazioni quali stazioni
Si tratta dei transceiver cazioni che prevedono l’u- versione a singolo com- base wireless, reti WAN e
universali Scan16602 e tilizzo di più di un connet- mutatore (Acs110-7S e SAN e apparati per l’ela-
Scan16512, a 16 bit, a tore per scheda, poiché Acs120-7S) o in blocchi borazione delle immagini.
elevata velocità e bassa tollera errori sull’asse da tre commutatori La nuova FLEx72 è una
dissipazione, che integra- maggiore della scheda (Acs302-5T3). La massi- memoria sincrona di tipo
no punti di accesso come fino a 0,3 mm. La partico- ma corrente per ogni pipelined con livelli di
previsto dallo standard lare costruzione con commutatore è di 2 A. densità doppi rispetto a
Ieee 1149.1. Sono stati accoppiamento “floating” quella offerta da analoghi
408 readerservice.it 52
progettati in modo da determina una testata con dispositivi presenti sul
consentire l’inserimento una struttura costituita da mercato. FLEx72 è la
di punti di collaudo in due pezzi in grado di HIFI AUDIO ENGINE prima memoria dual port
backplane Ttl/Cmos ope- assorbire eventuali sposta- Tensilica ha annunciato che dispone di porte di
ranti ad alte velocità e menti dovuti all’installa- l’immediata disponibilità ampiezza pari a 72 bit,
possono funzionare nel- zione di più connettori. del proprio Xtensa HiFi garantendo un’ampiezza
l’intervallo di tensione La serie AXK1114355J è Audio Engine a 24 bit e di di banda massima di 19,2
compreso tra 2,7 e 3,6 V. un connettore SIL a 14 pin dieci codificatori e decodi- Gbps. Una tale combina-
“direct type”, che richiede ficatori audio. zione di prestazioni e
407 readerservice.it 73
la saldatura dei terminali Xtensa HiFi Audio Engine, capacità di memorizzazio-
soltanto su una delle sche- un pacchetto add-on tra- ne fa della nuova RAM DP
NARROW de, poiché i contatti a sformativo per il processo- FLEx72 la soluzione ideale
PITCH CONNECTORS molla si fissano a pressio- re Xtensa di Tensilica stes- per gestire le sempre cre-
Matsushita propone una ne con le piazzole o con- sa, fornisce una soluzione scenti velocità di trasferi-
gamma di prodotti tatti del dispositivo da chiavi in mano ai progetti- mento dati e di elabora-
“board to board” e interfacciare e soprattutto sti di sistemi on chip che zione che contraddistin-
“board to flexband” de- risparmio di tempo in fase desiderino aggiungere ra- guono i sistemi di comu-
nominati “narrow pitch di assemblaggio. Questo pidamente capacità audio nicazione delle prossime
10 NEWS
generazioni – stazioni 25.5mm dei modelli cor- dielettrici più piccoli del ta nel 2002.
base wireless, reti SAN renti e, a dispetto delle mondo sono pronti per
408 readerservice.it 61
(Storage Area Network) – dimensioni compatte, essere forniti in serie. Essi
e le apparecchiature video questo relè offre presta- sono comparabili ai filtri
e di elaborazione dell’im- zioni all’avanguardia che LC non solo per le dimen- DAC OTTALI
magine. permettono di commuta- sioni, ma anche per il Analog Devices ha
re carichi resistivi fino a prezzo e inoltre hanno ampliato il proprio portfo-
408 readerservice.it 56
20A, con una bassa gene- performance nettamente lio di convertitori digitali-
razione di calore. Il nuovo migliori. analogici a bassa tensione
DISPOSITIVI relè per auto Omron è con l’aggiunta di tre
408 readerservice.it 60
PROGRAMMABILI caratterizzato da una ten- dispositivi, ognuno inte-
IN CAMPO sione nominale di com- grante Dac d’interfaccia
La famiglia di Fpga, deno- mutazione che arriva a ENCODER ASSOLUTO parallela a bassa potenza
minata Rtax-S, di Actel è 16V, e contatti in lega PLUG-AND-PLAY e disponibili in package
in grado di supportare argento-stagno senza AD ALTA VELOCITÀ Csp da 6 x 6 mm.
applicazioni che richiedo- cadmio. L’altro nuovo Agilent Technologies ha I componenti Ad5346 (8
no un’immunità dalle micro relè ISO – denomi- introdotto il più piccolo bit), Ad5347 (10 bit) e
radiazioni. nato G8HN-J - è invece in encoder assoluto plug- Ad5348 (12 bit) funziona-
Con dimensioni fino a due grado di gestire carichi and-play ad alta velocità no ciascuno da una singo-
milioni di system gate, fino a 35A dove fino ad per sistemi di automazio- la alimentazione da 2,5 a
progettata per l’uso nel- ora erano utilizzati mini ne industriale. AEAS-7000 5,5 V, assorbendo non più
l’ambito di applicazioni relè a standard ISO. dimezza i tempi di assem- di 1,65 mA a 5 V, con un
spaziali, offre una quasi blaggio e riduce i costi di tipico consumo di potenza
408 readerservice.it 58
totale immunità da Seu su oltre il 40%. Basato su un di appena 1 mA. Gli otto
moduli di registro e con- design modulare, che Dac racchiusi in un packa-
sente l’uso a bordo di FILTRI DIELETTRICI riduce a quattro il nume- ge sono particolarmente
Ram con “error-correc- COMPATTI ro delle fasi di assemblag- utili per applicazioni dove
ted”. PER WLAN/BLUETOOTH gio, il nuovo encoder lo spazio su scheda sia
Queste caratteristiche fan- Si stima che nei prossimi Agilent presenta anche il severamente limitato, tra
no sì che essa sia la sola anni la richiesta di disposi- vantaggio di ridurre il cui networking ottico;
vera alternativa agli Asic tivi WLan e Bluetooth sarà numero di componenti apparecchiature automati-
capace di soddisfare i re- dell’ordine di diversi necessari da circa 80 a che di prova; strumenti a
quisiti di densità, presta- milioni. Per le applicazioni solo quattro, abbattendo batterie e portatili; comu-
zioni e resistenza alle WLan e Bluetooth, so- i costi di inventario, pro- nicazioni mo-bili; control-
radiazioni, tipici di molte prattutto su schede duzione e acquisto. Esso lo di processo industriale.
applicazioni spaziali. PCMCIA e Compact- elimina inoltre l’esigenza
408 readerservice.it 62
Flash, le dimensioni ridot- di allineamenti multipli,
408 readerservice.it 57
te sono di fondamentale grazie alla funzione plug-
importanza. Fino a questo and-play, introdotta per AMPLIFICATORI
RELÈ AUTOMOTIVE momento, per la funzione la prima volta in questo PER APPLICAZIONI
MINIATURIZZATI di filtro i progettisti hanno campo. Gli encoder asso- DI COMUNICAZIONI
Il nuovo micro relè di utilizzato le combinazioni luti vengono utilizzati È stata annunciata da
Omron G8HL consente L/C; queste sono minitu- nelle macchine che ne- Agilent Technologies
una commutazione di rizzate ed economiche, cessitano di informazioni (Silverstar Celdis) una
carichi fino a 20A, vanta ma non offrono requisiti sulla posizione dei com- nuova serie di amplifica-
un peso di soli 13 grammi di filtraggio ottimali. ponenti prima di qualsia- tori Rfic a basso costo, ali-
e dimensioni ridotte a Epcos ha sviluppato filtri si movimento. AEAS- mentati a 5 V e rivolti a
due terzi rispetto ai relè innovativi per applicazioni 7000 ha una risoluzione un ampio range di appli-
con caratteristiche simili WLan e Bluetooth, che di 12-16 bit e amplia la cazioni, in particolare
attualmente sul mercato. combinano i vantaggi dei gamma di encoder asso- negli stadi buffer e If dei
Il G8HL ha infatti un’altez- filtri dielettrici con quelli luti Agilent con risoluzio- Dbs Lnb, nei cable
za di soli 17.7mm contro i dei filtri L/C. I nuovi filtri ne di 8 e 10 bit, introdot- modem, nelle schede per
NEWS 11
radio Gsm/Cdma, nei col- componenti sotto tensio- LabView, ideato per le cando l’attività di mainte-
legamenti a microonde, ne posti nelle immediate facoltà di ingegneria e i nance e migliorando l’affi-
nei sistemi in fibra ottica e vicinanze. laboratori scientifici. dabilità del sistema. Il
in molte altre applicazioni Consente di apprendere transceiver SFP tri-rate
408 readerservice.it 64
nel campo delle comuni- concetti teorici di inge- Agilent HFBR-57M5AP è
cazioni. gneria e metterli in pratica stato concepito e proget-
Denominati Aba-51563, AMPLIFICATORE AUDIO in aree quali circuiti elet- tato come una soluzione
52563 e 53563, presenta- SENZA CONDENSATORE trici, elaborazione di economica di elevate pre-
no una banda di 0,1-3,5 DI BYPASS segnali, comunicazioni, si- stazioni per le applicazioni
GHz, sono disponibili in L’innovativa architettura stemi di controllo, misure Fibre Channel a 2,125 e
package Sot-363 e offro- del nuovo LM4906 meccaniche e meccatroni- 1,0625 GBd e Ethernet a
no un’ottima combina- National Semiconductor, ca. È composto da stru- 1,25 GBd.
zione di caratteristiche di permette di conseguire menti virtuali basati su
408 readerservice.it 69
rumore e potenza d’usci- notevoli vantaggi in ter- LabView, un dispositivo di
ta (1,8-12,7 dBm con un mini di riduzione del nu- acquisizione dati multi-
punto d’intercettazione in mero di componenti, funzione e una worksta- SONDA PER
uscita del terzo ordine di degli ingombri e dei tion benchtop dotata di FIBRA OTTICA
11,4-22,9 dBm). tempi di realizzazione. una scheda di prototipa-
La società ha annunciato zione, offrendo una serie
408 readerservice.it 63
l’introduzione di un di comuni strumenti da
amplificatore audio della laboratorio pronti all’uso.
GAMMA COMPLETA PTC linea Boomer che elimina
408 readerservice.it 68
PER PROTEZIONE il ricorso al condensatore
CONTRO LE di bypass che tradizional-
SOVRACORRENTI mente viene connesso al TRANSCEIVER PER RETI
Epcos fornisce la più vasta pin della tensione di riferi- STORAGE E ENTERPRISE Giakova presenta una
gamma a livello mondiale mento. Agilent Technologies ha sonda di misura per oscil-
di termistori PTC per la La nuova architettura assi- introdotto due nuovi loscopi isolata in fibra otti-
protezione contro le cura un netto migliora- moduli transceiver in fibra ca di buone prestazioni e
sovracorrenti. mento in termini di PSSR ottica SFP (small form fac- costo contenuto, dotata di
Sono disponibili sia versio- (Power Supply Rejection tor pluggable) per le reti interfaccia TekProbe (per
ni radiali per tensioni Ratio) e tempi di accensio- Fibre Channel Storage e oscilloscopi Tektronix) e
nominali comprese tra 6 V ne (turn on) estremamen- Enterprise. I nuovi disposi- BNC per strumenti di altri
e 1000 V, sia le più diverse te ridotti. tivi operano in modalità produttori. FIBERPROBE
versioni SMD. Da poco In virtù di tali caratteristi- tri-rate e multi-rate e com- OPS100 è composto da
tempo sono entrati a far che, il nuovo amplificato- prendono l’interfaccia un trasmettitore OPS100-
parte della gamma una re è ideale per l’impiego digitale diagnostica MSA- Tx (convertitore elettro
nuova serie di termistori in apparecchiature porta- compatibile SFF-8472, ottico) e da un ricevitore
PTC radiali per la protezio- tili di ridotte dimensioni, che garantisce il monito- OPS100-Rx (convertitore
ne da sovracorrenti, tutti come ad esempio telefoni raggio in tempo reale ottico elettrico). I due
dotati di rivestimento a mobili e computer note- della temperatura del componenti sono collega-
elevato isolamento. Sono book. transceiver, della tensione ti da un cavo ottico flessi-
dimensionati per applica- di alimentazione, della bile avente una lunghezza
408 readerservice.it 67
zioni di tensione di rete corrente di polarizzazione fino a 100 mt.
con correnti nominali del laser, della potenza Il segnale trasmesso sulla
comprese tra 30 mA e AMBIENTE ottica trasmessa e ricevu- fibra ottica viene riconver-
140 mA. Questi elementi DI PROGETTAZIONE ta. In tal modo un even- tito in segnale elettrico dal
sono protetti dagli influssi E PROTOTIPAZIONE tuale malfunzionamento ricevitore ed è quindi pre-
ambientali grazie a una Ni Elvis di National Instru- in una specifica locazione sente all’uscita pronto per
verniciatura standard e ments è un ambiente per del collegamento in fibra essere visualizzato su un
garantiscono un ottimo la progettazione e la pro- ottica viene tempestiva- comune oscilloscopio.
isolamento elettrico dai totipazione basato su mente isolato, semplifi- Con l’ OPS100 è possibile
12 NEWS
utilizzare sonde di misura 8 pin. L’area di sviluppo è Elite, è possibile effettuare
passive standard compre- dotata di una scheda pro- prove di sicurezza in
sa la Tektronix P6015A per totipo estraibile. modo rapido, efficiente e
tensioni fino a 40 KV. affidabile. Progettato per
408 readerservice.it 73
Il collegamento in fibra il funzionamento a dop-
ottica di lunghezza fino a pia tensione, il tester ad
100 mt la rende indispen- TECNOLOGIA CMOS alte prestazioni Elite pre-
sabile per tutte le esigenze DA 90NM PER per soddisfare le esigenze vede la verifica di rigidità
di misura in ambienti peri- APPLICAZIONI DIGITAL di collaudo dei produttori dielettrica, resistenza d’i-
colosi e con alta tensione CONSUMER E MOBILI di microtelefoni e compo- solamento e collegamen-
fornendo una alternativa Fujitsu ha recentemente nenti per cellulari, il to a massa, nonché prove
economica alle attuali e annunciato di avere svi- nuovo modello 2306-Vs di perdita, a integrazione
limitate sonde differenziali. luppato la serie CS101 di di Keithley Instruments di 11 diversi controlli di
system-on-chip (SoC) consente variazioni del sicurezza, ognuno con-
408 readerservice.it 70
basata sulla propria tecno- livello di tensione median- frontabile secondo le
logia CMOS da 90 nm. La te trigger esterno ed è esatte specifiche tecniche
STARTER KIT società ha anche annun- dotato di capacità di del prodotto esaminato.
ciato di avere iniziato ad misura. È possibile esegui- Consente anche prove di
accettare ordini. Con l’av- re misure di tensioni, cor- carico e di perdita a una
vio della produzione pres- renti di carico, correnti tensione regolata, selezio-
so il suo Akiruno Techno- impulsive, nonché misure nabile tra 10 e 280 Vca.
logy Centre nel dicembre proprie di un voltmetro
408 readerservice.it 76
2002, Fujitsu è stata tra le digitale. Caratteristica
prime industrie ad impie- peculiare è la possibilità di
Il nuovo starter kit Pickit 1 gare la tecnologia CMOS precaricare i setpoint di UNITÀ DI AZIONAMENTO
Flash di Microchip è il da 90nm. La società ha tensione e i requisiti di MOTORI MICROPASSO
nuovo strumento a basso inizialmente sfruttato que- misura nella memoria La nuova unità di aziona-
costo e facile da usare, sta tecnologia per i propri interna mentre si eseguo- mento motori micropas-
destinato alla program- prodotti di fascia alta a no i comandi mediante so Microstep ViX di
mazione, alla valutazione prestazioni ultra elevate. semplici trigger Ttl. Parker Hannifin integra
e allo sviluppo per i micro- La nuova piattaforma SoC un avanzato controllore
408 readerservice.it 75
controller Flash-based a 8 fa leva sull’esperienza del moto con un amplifi-
e 14 pin. acquisita presso l’Akiruno catore di potenza da 250
Ideale per il supporto dei Technology Centre sulle APPARECCHIATURA o 500 Va in una custodia
dispositivi PIC12F629, interconnessioni in rame a DI PROVA ultracompatta, fornendo
PIC12F675, PIC16F630 e 10 livelli, sui materiali di un blocco di costruzione
PIC16F676, assicura i isolamento Low-k e su in grado di aumentare il
benefici legati alla possibi- altre tecnologie avanzate. throughput di automa-
lità di creare progetti Ciò ha permesso di rende- zione, riducendo nel con-
avanzati con un impegno re disponibili anche ai tempo i costi e le dimen-
economico molto limita- chip SoC per applicazioni sioni dei sistemi. È dispo-
to. Include un circuito consumer digitali e mobili nibile con una scelta di
stampato da 3 per 4,5 dei livelli superiori di inte- Clare Instruments (Delta valori nominali di corren-
pollici equipaggiato con grazione e dei consumi Strumenti) ha introdotto te di 2,8 o 5,6 Arms e
strumento di programma- ridotti. una nuova apparecchiatu- alloggia tensioni di bus
zione Usb-powered che ra di prova, apposi- motore fino a 80 Vcc. Per
408 readerservice.it 74
gira su personal compu- tamente studiata per i test assicurare funzionamenti
ter. L’area di valutazione di sicurezza elettrica, ad sempre corretti, lo stadio
sulla scheda prevede otto ALIMENTATORE alta velocità, di grossi di potenza funziona alla
Led, un potenziometro, SIMULATORE volumi di prodotto sulla sua piena risoluzione
uno switch e un dispositi- DI CARICABATTERIA linea di produzione. 51.200 passi/rotazione
vo campione PIC12F675 a Esplicitamente concepito Grazie alla nuova serie quali che siano i
NEWS 13
passi/rotazione program- temperatura d’utilizzo ciato l’avvio della produ-
mati dagli utenti. Inoltre, compresa tra -40 e +125 zione dei primi varistori
la risoluzione di questi gradi centigradi, è adatta multistrato sotto forma di
ultimi è liberamente pro- alla maggior parte delle chip in formato 0201.
grammabile nell’inter- applicazioni industriali, in Questi nuovi varistori
vallo 400-51.200 pas- particolare per i servo- della serie AVR M0201
si/rotazione. controlli, il controllo sono caratterizzati da
zione high-side, che angolare, la misura d’in- peso e volume pari a circa
408 readerservice.it 79
includono un preciso clinazione e d’accelera- 1/5 degli analoghi com-
rivelatore di corrente ad zione in ambienti critici ponenti in formato 0402:
SENSORE CCD alta frequenza insieme a quali quelli dei settori fer- in questo modo è possibi-
A 16 MILIONI DI PIXEL vari circuiti di protezione roviari, aeronautici o le installare il numero
Atmel ha lanciato un e che sono dedicati alle siderurgici. richiesto di varistori anche
nuovo sensore CCD a 16 applicazioni a 14 V desti- su schede a circuito stam-
milioni di pixel per imma- 408 readerservice.it 85
pato di dimensioni molto
nate agli autoveicoli. Si
gini digitali ad alta defini- tratta dei dispositivi ridotte. L’esperienza ac-
zione. Ir3310, Ir3311 e Ir3312, CPU PER MOBILE quisita da TDK nello svi-
Il CCD monocromatico ad una serie di componenti Samsung Electronics ha luppo di materiali per ap-
alte prestazioni si chiama che migliorano l’affidabi- realizzato S3C2440, la plicazioni elettroniche ha
AT1201M ed è dotato di lità e riducono il peso di CPU a 533 MHz più velo- consentito di ottenere
un’area fotosensibile in sistemi quali i circuiti di ce al mondo per disposi- riduzioni del volume e
grado di generare un’im- controllo luci, i controlli tivi mobile che soddisfa la dell’area del varistore pari
magine di 4096x4096 intelligenti di accensione domanda di nuovi servizi, rispettivamente al 78 e al
pixel. Può essere utilizzato con candele a incande- funzioni e contenuti mul- 64%. La crescente diffu-
per tutte le più importanti scenza, i riscaldatori ausi- timediali per dispositivi sione di dispositivi mobili
applicazioni che ri- liari a coefficiente di tem- mobile e smartphones. Il piccoli, leggeri e caratte-
chiedono largo formato, peratura positivo per processore offre esperien- rizzati da bassi consumi
alta definizione, bassissi- impianti Hvac, i comandi ze multimediali migliora- richiede in misura sempre
mo disturbo e flessibilità di motori per ventole di te attraverso interfaccia maggiore la disponibilità
operativa. Grazie alla pro- raffreddamento e i con- per videocamera digitale, di semiconduttori operan-
pria competenza nell’ima- trollori di ventilatori. display LCD TFT e STN, ti a tensioni sempre più
ging, Atmel offre visualiz- USB host e device, e basse contraddistinti da
zatori ideali per il mercato 408 readerservice.it 83
interfaccia per touch livelli di integrazione mag-
della Graphic Art, del con- screen. Con l’offerta di giori. Per tale motivo i
trollo industriale, dell’ima- ACCELEROMETRI/ un set integrato di sistemi dispositivi risultano più
ging in campo medico o INCLINOMETRI di periferiche, S3C2440 sensibili alle interferenze e
in analisi scientifica. Il Gli accelerometri della riduce i costi ed elimina ai fenomeni di sovraten-
CCD, che per la precisione nuova serie 46000 di la necessità di configura- sione provocati dall’elet-
offre una risoluzione di Sensorex (Citef) si suddi- re i componenti aggiunti- tricità statica.
16.8 milioni di pixel, è vidono in due gamme vi. Fornisce un caricatore
408 readerservice.it 87
organizzato in quattro con campi di misura di flash NAND integrato per
zone separate comandate +/-2 e +/-10 g. Gli incli- utilizzare flash memory
da quattro differenti clock. nometri, invece, com- NAND ad alta densità SENSORE
prendono 4 gamme con senza installare chip DI TEMPERATURA
408 readerservice.it 81
aggiuntivi. La CPU A INFRAROSSI
campi di misura da +/-5 a
+/-90 gradi. La possibilità Samsung è disponibile Melexis (Dimac Red) ha
COMMUTATORI di utilizzare un’alimenta- anche a 400 e 300 MHz. reso noto che il proprio
DI POTENZA zione non stabilizzata e sensore di temperatura a
408 readerservice.it 86
International Rectifier ha l’elevato livello del segna- infrarossi Mlx90601 sarà
offerto tre nuovi disposi- le d’uscita ne permettono utilizzato per la realizza-
tivi di commutazione l’impiego senza condizio- VARISTORI MULTISTRATO zione di sistemi per il con-
intelligenti in configura- namenti esterni. Con una TDK Electronics ha annun- trollo della climatizzazio-
14 NEWS
re dalla modalità veloce a veloce delle unità dischi che arriva a 25 fps, con
una speciale modalità di fissi fornendo nel contem- risoluzione Vga (640 x
risparmio energetico det- po flessibilità e durata ele- 480 pixel) a velocità fino a
ta Risparmio Energetico vate in ambienti ostili. 100 fps oppure con risolu-
Mode. Costruita attorno al media zione pari a 320 x 240 a
Quando un sistema richie- controller Adtron, adatta una velocità massima di
de solo una piccola cor- la tecnologia di memoria 340 fps.
rente di uscita, per esem- Flash all’interfaccia Udma-
408 readerservice.it 102
pio quando è in standby, 100, che è la preferita nei
R1161N/D può essere mercati delle apparecchia-
ne e il condizionamento commutato in Risparmio ture medicali e dell’auto- AMPLIAMENTO DELLA
dell’aria che verranno Energetico Mode e consu- mazione industriale. Sono FAMIGLIA Z8 ENCORE!
montati a bordo di due mare solo 4.5 µA. disponibili modelli con ZiLOG, specializzata
nuovi modelli di autovei- R1161N/D è in grado di capacità da 1 a 16 Gbyte, nella produzione di
coli di prossima introdu- funzionare con una ten- per funzionamenti negli microcontrollori a 8 bit,
zione sul mercato. Risulta sione di ingresso estrema- intervalli delle temperatu- estende la famiglia Z8
composto da un’interfac- mente bassa pari a 1,4V e re operative commerciali Encore! con i modelli
cia per il condizionamen- di fornire una minima ten- (0/+70), estese (-25/+75) FO8 e FO4. Si tratta di
to dei segnali di tipo pro- sione di uscita di 0,8V. e industriali (-45/+85 microcontrollori flash
grammabile (Mlx90313) e La combinazione di que- gradi centigradi). che si posizionano come
da una termopila a infra- ste caratteristiche fa di entry level per prezzo.
rossi realizzata in tecnolo- 408 readerservice.it 96
R1161N/D un LDO unico Questi modelli, rispetti-
gia Mems (Mlx90247). e ideale per applicazioni a vamente da 8 e 4 Kb, si
Questi due elementi rap- batteria. TELECAMERA DIGITALE aggiungono agli altri
presentano il nucleo fon- Ricoh ha risposto a una CMOS modelli della famiglia
damentale per la realizza- domanda di mercato per che include prodotti da
zione di trasduttori o ter- un prodotto che possa 16 fino a 64 KB.
mometri Ir in grado di operare come LDO ad alta I nuovi microcontrollori
eseguire misure con velocità e basso consumo. offrono un package più
un’accuratezza di 0,3 La modalità veloce corri- contenuto in cui anche la
gradi C con una risoluzio- sponde a un consumo di memoria, occupa minor
ne inferiore a 0,1 gradi C. 60 µA con una Reiezione ingombro, e sono quindi
al Disturbo di 65 dB (a 1 Con l’introduzione di ideali per molte applica-
408 readerservice.it 89
KHz). Cdc-200 Cognex ha zioni di elettronica di
ampliato la propria fami- consumo, di controllo
408 readerservice.it 91
REGOLATORE DI TENSIO- glia di telecamere digitali industriale e apparecchia-
NE LOW DROP OUT Cdc in tecnologia Cmos. ture elettromedicali.
UNITÀ FLASH IDE Maggiore velocità di qua- Rispetto alle classiche
dro e presenza di una fun- MCU Z8 di ZiLOG, la
zione di chiusura globale famiglia Encore! Z8 opera
sono alcune tra le caratte- a una velocità doppia con
ristiche di rilievo di questo una esecuzione per istru-
nuovo modello. È in zione fino a tre volte più
grado di supportare appli- rapida; inoltre l’architet-
cazioni con risoluzione tura utilizza un approccio
variabile sfruttando la register-to-register pro-
Con velocità di let- modalità d’acquisizione prietario ZiLOG che con-
Il regolatore R1161N/D di tura/scrittura ad accesso della regione di interesse sente anche una maggior
Ricoh Europa opera come casuale sostenute supe- configurabile. Può dun- semplicità di program-
un LDO ad alta velocità e ranti l’intervallo di 30 que fornire immagini con mazione.
basso consumo, offrendo Mbyte/s, l’unità Flash Ide risoluzione Sxga (1280 x
la possibilità di commuta- I35Fb di Adtron è più 1024 pixel) con velocità 408 readerservice.it 105
NEWS 15
AUTOMAZIONE
MINI PLC
di Silvano Breggion
sibreg@tin.it
Al giorno d’oggi, l’hobbista elettronico trova poche soddisfazioni nel costruire qualcosa
con le proprie mani, si trova di tutto già pronto nei negozi e centri commerciali.
Una volta valeva la pena costruire un amplificatore HI-FI, anche se l’estetica del
contenitore lasciava a desiderare, attualmente costa meno l’acquisto di un impianto
commerciale che il montaggio di un Kit. Per non parlare del reperimento dei
componenti, difficilmente si trovava tutto nello stesso negozio. A volte si aspettava
a fiera del radioamatore per iniziare una furiosa ricerca tra le bancarelle che non
sempre andava a buon fine. Lo stesso vale per l’automazione, oggi si trovano in
commercio PLC dal costo di poco superiore ai 100 €. Quello che vi propongo non
è un progetto in concorrenza con i modelli commerciali, è semplicemente un PLC
facile da costruire e programmare, che si pone come valida e flessibile soluzione
per tutte le vostre piccole esigenze di automazione.
Il PLC (circuito a logica programma- compiere un determinato compito. in modo da avvicinare un numero di
bile) viene usato già da diversi anni Potete immaginare che la sua pro- tecnici maggiore e diffonderne
nell’automazione degli impianti. In grammazione non era un’operazio- maggiormente l’ utilizzo. Sono nati
origine veniva usato nei processi ne semplice e richiedeva del perso- linguaggi molto potenti, anche se
produttivi più non proprio
complessi, sia semplici da uti-
perché servivano lizzare, come
dispositivi in AWL, linguaggio
grado di compie- che assomiglia
re calcoli, sia per- molto all’assem-
ché in commer- bler, ma di una
cio mancavano potenzialità in-
singoli compo- credibile. Basti
nenti come con- pensare che una
tatori, contatori riga di program-
veloci per enco- ma può parame-
der, temporizza- trizzare un qual-
tori multipli o siasi tipo di
particolari, ecc. timer, o control-
La programma- lare, con una
zione dei primi certa logica,
dispositivi avveni- molti ingressi e
va in assembler, disporre le uscite
in pratica si prendeva una scheda nale molto specializzato. Nel tempo di conseguenza. Ma resta un lin-
CPU con un certo numero di ingres- sono nati ed evoluti diversi linguag- guaggio a basso livello, non facil-
si e uscite e la si programmava per gi per la programmazione dei PLC, mente comprensibile a tutti. Al fine
16 AUTOMAZIONE
AUTOMAZIONE
di consentire quindi una maggiore rispecchia la condizione logica in re ognuno degli 8 ingressi con
diffusione dei PLC, sono stati svilup- ingresso, il Set/Reset e il altrettanti fotoaccoppiatori in modo
pati linguaggi “visibili”, con i quali è Complemento. da isolarlo da eventuali extratensio-
possibile sviluppare un progetto, A livello hardware dispone di otto ni e disturbi sempre presenti negli
semplicemente disegnandone il ingressi e sei uscite a transistor. Ho ambienti industriali, ma questo
flusso, utilizzando simboli grafici optato per tali uscite sia per conte- esula dal proposito di proporre un
predefiniti. Utilizzando questo tipo nere i costi che per limitare le circuito economico.
di programmazione, chiunque in dimensioni del circuito stampato. È Analogamente per le 6 uscite si è
grado di leggere e disegnare uno quindi, un dispositivo valido per preferito usare degli economici tran-
schema elettrico tradizionale con l’hobbista che può usarlo per picco- sistor da 1 A, piuttosto di utilizzare
contatti e relè, è in grado di pro- le applicazioni e che, spero viva- dei relè più costosi e ingombranti.
grammare un PLC. mente, lo avvicini al mondo dell’au- Per le uscite la scelta è caduta sulla
Nascono, così, il linguaggio Ladder tomazione, della programmazione e porta A del PIC perché è composta
o KOP (a “contatti”) come lo chia- del microprocessore. da 6 BIT ed era l’unica porta libera
ma qualcuno. È un grande passo rimasta. In realtà la porta A per i suoi
avanti nella progettazione delle SCHEMA ELETTRICO collegamenti interni all’ADC, sareb-
automazioni perché rende semplice Abbiamo realizzato lo schema del be stato più logico usarla come
a qualunque tecnico la programma- mini PLC con lo scopo di renderlo il ingresso, ma di norma il numero
zione di un PLC, anche se limitato più semplice ed economico possibi- degli ingressi è preferibile siano
alle funzioni essenziali. Negli ultimi le. Quasi tutto il lavoro è svolto dal superiori alle uscite. Troverete con-
anni, il linguaggio Ladder si è evolu- microcontroller, un PIC16F876. Il ferma a questa affermazione duran-
to al punto da permettere lo sfrutta- PIC in questione dispone di una te la programmazione del dispositi-
mento completo delle potenzialità memoria da 8 KB di tipo Flash, quin- vo.
dei microprocessori. di facilmente riprogrammabile. I transistor di uscita sono pilotati da
Il linguaggio del nostro mini PLC Altra importante caratteristica è la U2 contenente 7 darlington, per-
non è certo evoluto o immediato memoria dati da 256 BYTE di tipo mettendo al carico di essere alimen-
come quelli di tipo “Visuale”, ma è EEPROM, da noi usata per salvare le tato da una tensione superiore ai 5V
più semplice dell’AWL. Considerato righe di programma che andremo del PIC. Attraverso la morsettiera X2
il tipo di display utilizzato e la proce- ad immettere una volta completato possiamo applicare carichi non
dura di programmazione ottenuta il montaggio. Sono disponibili 3 superiori a 1 A e 24 V massimi.
unicamente con quattro pulsanti, è porte programmabili come ingressi La restante porta C del micro, con-
il massimo della semplicità che sono o uscite per un totale di 21 ingres- trolla ed invia al display intelligente i
riuscito ad ottenere. Avendo a si/uscite. caratteri da visualizzare di volta in
disposizione un display grafico o I diversi segnali in ingresso, applica- volta. A questi piedini sono collega-
una porta per la programmazione ti alla morsettiera X1, sono collegati ti anche i 4 pulsanti necessari alla
per mezzo di un PC e di un pro- alla porta B del microprocessore con programmazione. Il pin collegato
gramma dedicato, si sarebbe potuto una resistenza da 4,7 kΩ. Ogni alla porta C4 legge i pulsanti e il pin
semplificarne il linguaggio renden- ingresso è forzato a massa da una C7 controlla l’illuminazione del
dolo più versatile ed efficace. Ma un resistenza da 10 kΩ, e protetto da display, pilotando il transistor Q7.
display grafico costa quanto l’intero eventuali tensioni superiori alla mas- Il display è un modello da una riga
mini PLC e la programmazione da sima consentita di 5 V, da uno zener per 16 caratteri, retro illuminato con
PC ne impedisce la programmazio- da 4,7 V. In questo modo possiamo il connettore in basso. Se non lo tro-
ne “al volo”. In ogni caso, una volta applicare tensioni comprese tra 5 e vate retro illuminato, funziona lo
programmato, il mini PLC può fun- 24 V. stesso e volendo potere utilizzarne
zionare tranquillamente senza Le entrate sono otto quanti sono i uno da 2 righe, semplicemente la
display. BIT della porta B del PIC. L’ingresso riga inferiore non sarà utilizzata. Nel
La programmazione del mini PLC è 1 coincide con la porta B0, l’ingres- prototipo ho usato un 2x16 retro
completa della tradizionale algebra so 2 con la porta B1 e così via sino illuminato di un bel verde ambienta-
di Boole (compresi i NOT), dispone ad arrivare all’ingresso 8 coinciden- lista.
di otto Marker e sei Timer. te con l’ingresso B7. Volendo pro- Il PIC, come tutti i microprocessori,
Implementa le operazioni al BIT, teggere ulteriormente il micro, ha bisogno di un clock e general-
come l’uguaglianza, cioè l’uscita sarebbe stato opportuno interfaccia- mente si usa un quarzo per le carat-
AUTOMAZIONE 17
AUTOMAZIONE
18 AUTOMAZIONE
AUTOMAZIONE
Elenco componenti
Sigla Valore
R9 10 kΩ 1/4 W
R11 18 Ω 1/4 W
R12 10 kΩ 1/8 W
1 kΩ 1/4 W
R19
(dal lato rame)
RV1 Trimmer 10 kΩ
C1 1000 µF 25 V elettrolitico
C2 100 µF 16 V elettrolitico
C3 100 nF ceramico
D9-D12 1N4148
Risonatore ceramico da 4
XT1 MHz completo di con-
densatori
U1 PIC16F876
U2 ULN2003
U3 7805
Q1-Q6 BD140
Q7 BC307B
P1-P4 Pulsantini NO
AUTOMAZIONE 19
AUTOMAZIONE
teristiche di stabilità in frequenza be il display alla giusta altezza. continua. Se va tutto bene, sul
che questo componente garantisce. Pulsanti (P1÷P4): se intendete display dovrebbe apparire un mes-
Nel caso non sia necessario gestire montare la scheda all’interno di un saggio di errore casuale.
un orologio o una porta seriale, è quadro, utilizzate pure i classici
possibile sostituire il costoso quarzo modelli miniatura, ma se intendete PROGRAMMAZIONE
con un più economico risonatore montare il tutto in un contenitore, Prima di procedere alla spiegazione
ceramico. Il modello scelto è com- potete sostituirli con pulsanti da del linguaggio di programmazione,
pleto dei due condensatori necessa- pannello e collegarli al circuito per è opportuno conoscere i diversi
ri. Terminiamo la descrizione dello mezzo di spezzoni di filo. simboli utilizzati dal mini PLC
schema elettrico con la sezione di Dopo avere programmato il micro- (tabella 1) ed il significato dei quat-
alimentazione. Per mezzo del con- controller con il file oggetto tro pulsanti montati sulla scheda
nettore X3 alimentiamo il circuito “MINI_PLC.HEX” (scaricabile da (tabella 2).
con una tensione di 12 V continui o sito di Fare Elettronica), infilatelo I quattro pulsanti sono disposti
9/10 V alternati e circa 100 mA per nel relativo zoccolo, montate U2 e come nella figura 4, la loro funzio-
il solo circuito, di potenza adegua- tutto è pronto per il collaudo. ne cambia in base all’area di pro-
ta se alimentiamo anche le uscite. Dopo avere ricontrollato che sia a grammazione in cui ci troviamo,
U3 stabilizza la tensione per U1 e il posto, alimentate la scheda con così come riportato nella tabella 2.
display. Il ponticello J1 posto tra X2 8/10 V in alternata o 10/12 V in Il mini PLC accetta righe di coman-
e X3 se chiuso alimenta le uscite
con la tensione di alimentazione.
La stessa è collegata anche sul pin I È il simbolo dell’ingresso. Da I0 a I7, I0 è il primo ingresso, I7 l’ottavo.
1 di X1, per attivare gli ingressi.
Indica l’uscita del dispositivo. Q0 è la prima, Q5 è la sesta. Il PLC accetta anche
Q il Q6 e il Q7, ma non è ovviamente un’uscita fisica, possono essere usate come
MONTAGGIO
Marker.
Tutto il circuito trova posto in uno
stampato monofaccia da 108x64 Sono relè virtuali. Memorie interne di tipo BIT da utilizzare per gestire il pro-
M
mm. Una volta in possesso dello gramma senza cambiare lo stato delle uscite. Sono otto. Da M0 a M7.
stampato forato, procedere con il
montaggio dei componenti più Nel PLC troviamo 6 temporizzatori, da T0 a T5. ognuno può essere program-
piccoli come resistenze, diodi, con- mato per temporizzate tempi da 1 a 99 secondi o da 1 a 99 minuti. Se attivia-
T
densatori, ponte raddrizzatore e mo un timer 6 o 7, otteniamo il blocco del programma e un messaggio di erro-
risonatore. Quindi con gli zoccoli re sul display.
di U1 e di U2 e, a questo punto, le
Questo simbolo dopo l’operando, indica il NOT. Preferisco spiegarne il signifi-
due reti resistive. La resistenza !
cato più avanti, con degli esempi per non creare confusione.
R19 va montata dal lato rame col-
legandola tra il pin 6 e il pin 20 di È un operatore. E’ l’operazione Booleana END tra due operatori (possono esse-
U1. Non dimenticate il ponticello & re I-ingressi, Q-uscite, T-timer o M-marker). Devono essere soddisfatte le con-
tra il C2 e il regolatore U3. dizioni logiche di entrambi gli operatori per attivare l’uscita.
Continuate con i transistor e le L’altro operatore. E’ l’operazione Booleana OR tra due operatori (possono esse-
morsettiere. o re I-ingressi, Q-uscite, T-timer o M-marker). La soddisfazione della condizione
Per quanto riguarda la morsettiera logica di uno qualsiasi dei due operatori, attiva l’uscita.
X1, consiglio un modello a basso
profilo per non creare impedimen- Indica uguaglianza, cioè lo stato logico in ingresso è lo stato in uscita. Per il pro-
to al montaggio del display. = grammatore esperto ciò è comprensibile, per il neofita preferisco rimandare il
Sconsiglio il montaggio diretto del tutto più avanti con esempi pratici sicuramente più esaustivi.
display, sia perché ne renderebbe
difficoltoso il recupero, sia perché S Set, setta il BIT (Q-uscita o Marker).
una volta programmato il PLC è R Resetta il BIT (Q-uscita o Marker).
possibile toglierlo senza pregiudi-
C Complementa il BIT (Q-uscita o Marker). In pratica simula il relè passo-passo.
carne il funzionamento, consiglio
quindi l’utilizzo degli strip maschi e Tabella 1: Significato dei simboli utilizzati nella programmazione del mini PLC.
femmine che, tra l’altro, portereb-
20 AUTOMAZIONE
AUTOMAZIONE
AUTOMAZIONE 21
AUTOMAZIONE
punto. Ci va bene anche questo e, (1 logico). I primi 8 caratteri indica- per visualizzare la prima ed unica
anche il parametro del primo operan- no lo stato degli ingressi (7÷0), riga del programma.
do, lo lasciamo inalterato. Premiamo quindi 2 caratteri per l’indirizzo
ENTER fino a posizionare il cursore della riga di programma elaborata [ 01 I . 0 & I . 1 = Q0 ]
sotto il parametro del secondo ope- (che sarà molto veloce nel cambiare
rando. Premendo UP incrementiamo da risultare impossibile da leggere, il Premiamo ENTER quattro volte per
il valore da 0 a 7, premendo DOWN suo unico scopo è di monitorare il posizionare il cursore sotto &. Alla
lo decrementiamo fino a 0. Noi ci fer- microprocessore), infine 6 caratteri pressione del pulsante UP, il simbo-
miamo a 1. Premiamo ENTER tante per le uscite (5÷0). lo & cambia in o. A questo carattere
volte da cambiare indirizzo: Sul primo morsetto di X1, colleghia- ho associato la funzione OR.
mo 2 spezzoni di filo di rame. Un Probabilmente avrei potuto sceglie-
[ 02 I . 0 & I . 0 = Q0 ] capo questi lo colleghiamo all’in- re qualcosa di più adatto, ma non
gresso I0 (morsetto 9 di X1). mi è venuto in mente niente di
Questa è la seconda riga che il PLC Immediatamente il corrispondente meglio. Se qualcuno ha un’idea
ha prelevato dalla sua memoria dati, carattere sul display segnala il cam- migliore, me lo faccia sapere. La
ma non verrà elaborata se non con- biamento di stato: stessa riga diventa:
fermata. Per non complicare troppo
la programmazione, mandiamo in [ ooooooo* 01 oooooo ] [ 01 I . 0 o I . 1 = Q0 ]
esecuzione solo la prima riga, che
visualizzeremo solo per essere sicuri Ma non succede nulla sulle uscite. ATTENZIONE: perché sia accettato il
si non avere commesso errori, sem- Proviamo a collegare il capo libero, cambiamento è necessario premere
plicemente premendo DOWN. Di del secondo filo, sul morsetto 8 di ENTER finché non compare la riga
seguito il display visualizza questo X1 (corrispondente all’ingresso I1). successiva. Se premiamo END per
messaggio: elaborare il programma, il mini PLC
[ oooooo** 01 ooooo* ] non terrà conto della variazione e
[ 01 I . 0 & I . 1 = Q0 ] continuerà a leggere la riga originale.
l display visualizza immediatamente In questo caso continuerà ad elabora-
Il significato è molto semplice, l’u- l’uno logico anche sull’ingresso I1, re un AND e non un OR.
scita Q0 sarà attiva se e solo se sod- ma qualcosa è cambiato anche sulle Premendo ENTER fino a visualizzare
disfatta la condizione logica dei due uscite. Finalmente il Q0 è attivato. la riga successiva, abbiamo memoriz-
ingressi I0 e I1, cioè entrambi devo- Per riprova proviamo a togliere un zato il cambiamento. Magari pre-
no essere posti a 1 (operazione filo da I0 e/o I1, vedremo che non mendo DOWN controlliamo se tutto
AND). Per mandare il programma in essendoci più la condizione logica è in ordine. Premendo END il mini
esecuzione è sufficiente premere richiesta tra gli ingressi, l’uscita Q0 PLC rientra in modalità esecuzione
END due volte. sarà posta a 0 logico. Se non vi fida- programma. Per provare questa
Solo in questo momento il PLC ela- te delle indicazioni del display, pro- nuova condizione, proviamo a colle-
bora il programma e continua a vate a collegare dei LED sulle uscite gare gli ingresso I0 e I1 al morsetto 1
farlo dalla prima all’ultima riga del PLC (X2) come indicato nello di X1 e a scollegarli dopo qualche
(quella indirizzata da TOP), testando schema. secondo anche in tempi diversi, note-
gli ingressi richiesti dal programma remo il cambiamento di stato sul
ed aggiornando di conseguenza le Provata l’operazione AND tra due display ogni volta che uno od
uscite. ingressi e un’uscita, modifichiamo la entrambi sono collegati o scollegati,
Non è necessario applicare carichi in stessa riga di programma per prova- lo stato è prontamente visualizzato
uscita al PLC, almeno in questa fase, re l’operazione OR. dal display:
perché il display visualizza lo stato Per uscire dallo stato di elaborazione
reale degli ingressi e delle uscite con programma, è sufficiente premere [ ooooooo* 01 ooooo*]
questo messaggio: END. Il mini PLC carica la routine [ oooooo*o 01 ooooo*]
del menù.
[ oooooooo 01 oooooo] In pratica per attivare l’uscita, è suffi-
[ MENU’ ] ciente che uno degli ingressi sia posto
Il simbolo o indica lo stato basso (0 a 1 logico. Abbiamo implementato
logico) mentre * indica lo stato alto Premiamo ENTER, quindi DOWN un’istruzione con l’operazione OR.
22 AUTOMAZIONE
AUTOMAZIONE
Vediamo di capire come funziona il pio aggiungiamo una seconda riga X1, attiviamo Q0 che resta attivo
NOT utilizzando la stessa riga. di programma. anche se scolleghiamo i due ingres-
Usciamo dall’esecuzione del program- [ 02 M . 0 & I . 2 = Q0 ] si (SET), mentre collegando al mor-
ma per accedere al menù e successiva- setto 1 I0 e I2 disattiviamo Q0
mente premiamo ENTER per visualiz- Questa volta per attivare il Q0 è (RESET). Possiamo divertirci lascian-
zare il programma, quindi DOWN per necessaria la condizione logica su do collegato I0 e spostare l’altro filo
caricare la prima riga. Premendo tre ingressi. Mi raccomando la con- da I1 a I2 e viceversa.
ENTER due volte, il cursore si posizio- ferma della riga 02 prima dell’esecu-
na sotto al punto del primo operando zione. SET [ oooooo** 01 ooooo* ]
e premendo UP sostituiamo il punto Provando con i soliti fili (questa RESET [ ooooo*o* 02 oooooo ]
con il punto esclamativo (!). volta ne servono tre) ci accorgiamo
che l’attivazione di due ingressi non Ultima operazione al BIT è il com-
[ 01 I ! 0 o I . 1 = Q0 ] è sufficiente per portare a 1 Q0. plemento (C). Il suo funzionamento
Confermiamo la riga ed entriamo in Solo collegando al positivo di ali- è presto detto: rispettata la condi-
esecuzione programma. La prima mentazione I0, I1 e I2, riusciamo ad zione logica, Setta il BIT corrispon-
cosa che notiamo, è l’attivazione porre Q0 al livello logico 1. Non dente e resta settato anche se non vi
dell’uscita Q0 nonostante tutti gli sottovalutate i Marker nella pro- è più la condizione iniziale, al ritor-
ingressi siano posti a 0. grammazione, sono molto impor- no della condizione logica il BIT
tanti. viene Resettato e così via. Viene
[ oooooooo 01 ooooo* ] Prima di passare al Timer, vediamo sempre associato al relè passo-passo
di capire come funziona il Set/Reset perché ha lo stesso funzionamento.
Contrariamente all’esempio di e il Complemento. Senza perdere tanto tempo, se vole-
prima, per portare l’uscita a 0 dob- La funzione Set/Reset è paragonabi- te provarlo aggiungete la riga:
biamo collegare l’ingresso I0 a 1. le ad un relè con autoritenuta
In questo modo dov’è presente il comandato da due pulsanti, uno lo [ 03 I . 7 & I . 7 C Q5 ]
NOT, il PLC legge 1 dove in realtà eccita l’altro lo diseccita.
c’è 0 e 0 dove c’è 1. Analogamente per i PLC, si dice Set, Semplicemente collegando tempo-
Molte volte non è sufficiente con- quando una condizione logica pone raneamente al positivo I7, viene
trollare ingressi e uscite direttamen- ad 1 un’uscita o un Marker e questa Settato Q5, ripetendo l’operazione
te, ma durante la programmazione resta attiva anche se viene a manca- otteniamo il Reset, così via.
può rendersi necessario l’appoggio re la condizione logica. Il nostro mini PLC ha sei Timer atti-
di BIT interni per soddisfare l’esecu- Ritornando al’esempio del relè con vabili da operatore, sia esso un
zione del programma. autoritenuta, questo resta eccitato ingresso, un Marker, un uscita o un
Molti li chiamano relè interni perché fintanto che non viene premuto il altro Timer. Dalla riga di attivazione,
svolgono la funzione di memorizza- pulsante che lo diseccita. Anche il è necessario caricarlo, con il tempo
re lo stato logico applicato al loro BIT (sia uscita o Marker) resta a livel- da conteggiare, da 1 a 99 secondi o
ingresso senza attivare o disattivare lo logico 1 fintanto che non incon- minuti. Vediamo come aggiungere
le uscite. Ovviamente sono relè vir- tra un’altra istruzione con il compito una riga di programma per testare il
tuali e nel nostro mini PLC ve ne di resettare il BIT, ovviamente rispet- funzionamento del Timer.
sono otto, da M0 a M7 (M sta per tando la condizione richiesta dalla
MARKER). Più avanti ne faremo riga del programma in cui si trova il [ 01 I . 0 & I . 1 = M0 ]
largo uso negli esempi che vi pro- comando reset (R). [ 02 M . 0 T 0 05 sec ]
porrò, per il momento vediamo Un esempio pratico chiarirà ogni [ 03 T ! 0 & M . 0 = Q0 ]
un’applicazione molto semplice. dubbio. [ 04 T . 0 & M . 0 = Q1 ]
Modificate la riga 01 in questo Rientriamo in programmazione e
modo: modifichiamo le due righe nel Quattro righe per provare lo stesso
modo seguente: temporizzatore in due modi diversi.
[ 01 I . 0 & I . 1 = M0 ] Nella prima ipotizziamo la condizio-
[ 01 I . 0 & I . 1 S Q0 ] ne logica necessaria usando un
La novità sta nell’ultimo operando, [ 02 I . 0 & I . 2 R Q0 ] Marker come appoggio, nella secon-
non più un uscita fisica ma virtuale, da abbiamo scelto il Timer 0, carica-
ovvero un Marker. In questo esem- Collegando I0 e I1 al morsetto 1 di to con 05 secondi, nella terza l’usci-
AUTOMAZIONE 23
AUTOMAZIONE
24 AUTOMAZIONE
HARDWARE
GENERATORE DI EFFETTI
SONORI BITONALI
di Fabrizio Fazio
servizio@pianetaelettronica.it
Il nostro semplice circuito, è costi- re e sarà presente una tensione devono rimanere premuti a lungo,
tuito da tre stadi distinti. Tutti e tre positiva per tutto il tempo in cui S1 quindi abbiamo inserito i commu-
gli stadi sono sostanzialmente dei rimane premuto. tatori S3 ed S6 in parallelo.
generatori di onde rettangolari. Premendo invece il pulsante S2, il Il terzo stadio è un generatore di
Il primo stadio è costituito dall'am- pin 3 viene a cortocircuitarsi a onde rettangolari, realizzato con
plificatore operazio- un LM555, che, tra-
nale U1A e compo- mite il transistor T1,
nenti di contorno pilota l'altoparlante.
(D1, D2, VR1, VR2, La frequenza di que-
R1, R2, R3, R4, R5, sto generatore può
C1). I diodi D1 e D2, essere regolata, tra-
assieme ai trimmer mite VR6, da un
VR1 e VR2, consento- minimo di 100 Hz
no di regolare sepa- fino a 10 KHz circa,
ratamente la durata abbracciando quindi
dell'impulso positivo, quasi l'intera gamma
e di quello negativo, delle frequenze udi-
come vediamo nella bili.
figura a fianco. Ora possiamo de-
Sul pin 3, abbiamo scrivere il funziona-
collegato due pul- mento globale del
santi. Premendo il circuito.
pulsante S1, sul pin 3 Supponiamo che i
viene a trovarsi una tensione positi- massa, e questo determina assenza commutatori S3 ed S6 siano nella
va, che forza l'uscita di U1A (pin 1) d tensione in uscita. Il secondo sta- posizione indicata sullo schema
ad un livello alto. In altre parole, dio, quello relativo ad U1B, è esat- elettrico. In questo caso l'altopar-
premendo S1, sull'uscita di U1 ces- tamente uguale al primo. lante emette un suono fisso la cui
serà il segnale ad onda rettangola- In alcuni casi i pulsanti S1 ed S4 frequenza può essere regolata
26 HARDWARE
HARDWARE
I due stadi di U1A e U1B sono completamente indipendenti, quindi, è possibile impostare diverse combinazioni
tra le varie regolazioni per creare una grande varietà di suoni.
Inserendo i ponticelli J1 e J2 è possibile ottenere delle onde quadre (con duty-cycle al 50%), ossia, che hanno
lo stesso tempo di ON e di OFF.
Per fare questo è necessario agire su uno solo dei due trimmer e lasciare l'altro al massimo della resistenza.
Ad esempio, se inseriamo il ponticello J1, è necessario agire soltanto su un trimmer (ad esempio su VR1),
lasciando l'altro costantemente al massimo della resistenza (in questo caso VR2).
HARDWARE 27
HARDWARE
stampato. essere inseriti meccanicamente nella stampato, per la saldatura dei com-
Sul circuito stampato è stato previ- scheda, praticando un foro in cui ponenti consigliamo di procedere
sto uno spazio, dove sono montati i entrerà l'alberino, e collegati con con questo ordine:
trimmer, sufficiente per dei piccoli due pezzi di filo sulle relative piazzole.
potenziometri, che possono anche Una volta in possesso del circuito • I 2 ponticelli
• Le 16 resistenze previste (attenzio-
ne ai colori giusti).
• I 4 diodi 1N4150 (attenzione alla
polarità).
• I due zoccoli da 8 pin (attenzione
alla tacca di riferimento).
• I 3 condensatori multistrato.
• I 2 connettori strip-line.
• Il transistor BC337 (attenzione al
verso giusto).
• I 2 condensatori elettrolitici
(attenzione alla polarità).
• I 4 pulsanti.
• I 2 commutatori.
• I 6 potenziometri o trimmer.
28 HARDWARE
HARDWARE
HARDWARE 29
STRUMENTAZIONE
DUPLICATORE DI
EEPROM 24CXX
di Vittorio Argento
info@elettronicaargento.it
Un valido e veloce duplicatore di eeprom seriali da tenere sul banco del laboratorio
o nella valigia. Completamente autonomo e portatile perché non richiede l’uso del
computer e può essere alimentato a pila.
Questo è un piccolo progetto basa- mente, una memoria già program- relativo alla memoria in esame, il cir-
to sul microprocessore ST6208 della mata ma avendone a disposizione cuito copierà i dati dal dispositivo
STMicroelectronics, opportunamen- una copia, da fare quando si dispo- originale a quello vergine creando
te programmato, in grado di dupli- ne di un apparecchio funzionante, si così una nuova memoria uguale a
care le EEPROM fino a 512k, a 8 pin, otterrà un notevole risparmio di tutti gli effetti a quella originale. Al
più diffuse, che comunicano attra- tempo. Il dispositivo AR25 è un vali- termine di tale operazione è possibi-
verso il bus I2C. Le memorie suppor- dissimo aiuto ai tecnici che effettua- le anche compiere una comparazio-
tate sono le ne delle due
seguenti: 24C01, memorie per
02, 04, 08, 16, verificare che la
32, 64, 128, 256 copia sia andata a
e 512. Esse sono buon fine. Il cir-
ormai presenti in cuito richiede
diverse apparec- un’alimentazione
chiature elettro- di 7,5÷15 V e
niche quali tele- può essere ali-
foni, autoradio, mentato anche
televisori, centra- con una normale
lini e schede per i pila da 9V perché
più svariati usi. è dotato di
In moltissimi casi AUTO-POWER-
tali memorie OFF che ne pre-
contengono una serva la carica.
serie di dati inse-
riti in fase di produzione degli appa- no assistenza ma anche a tutti colo- SCHEMA ELETTRICO
recchi, oppure contengono i dati ro che hanno la necessità di realizza- La tensione di alimentazione del cir-
relativi ai vari settaggi e alle pro- re piccole serie di schede con cuito è presente sull’emettitore del
grammazioni eseguite dal tecnico memorie già programmate. transistor PNP, TR1, la cui base è
e/o dall’utente. Il circuito consente di inserire in uno polarizzata positivamente attraverso
Con un’eventuale sostituzione è zoccolo il chip con i dati che s'inten- la resistenza R1. Premendo il pul-
necessario rieseguire le varie pro- de duplicare ed in un altro zoccolo sante P2 (ON), si vanno a cortocir-
grammazioni o reperire, necessaria- un chip vergine e, premendo il tasto cuitare i terminali collettore-emetti-
30 STRUMENTAZIONE
STRUMENTAZIONE
STRUMENTAZIONE 31
STRUMENTAZIONE
32 STRUMENTAZIONE
STRUMENTAZIONE
ASSEMBLAGGIO
Il montaggio del circuito non pre-
senta particolari difficoltà, tuttavia,
bisogna utilizzare un saldatore con
punta non troppo grande evitando
di realizzare saldature fredde o con
stagno eccessivo.
Montare dapprima i componenti
più bassi: le resistenze, il diodo e le
reti resistive, orientandole secondo il
pin numero 1 contrassegnato da un
pallino.
Seguono: l’oscillatore Q1 a tre pin,
lo stabilizzatore IC1, l’integrato logi-
co ed il microprocessore ponendo
attenzione alla tacca di riferimento, i
due led dove l’anodo è il pin più
lungo, i due zoccoli ed i due transi-
stor secondo la serigrafia, i conden-
satori ceramici o poliestere, i vari
pulsanti a 4 pin il cui corpo deve
appoggiare sullo stampato, il con-
nettore di alimentazione ed infine i
condensatori elettrolitici che sono
polarizzati.
COLLAUDO ED USO
Se tutto è stato eseguito corretta-
Figura 5: Sequenza delle operazioni di lettura
mente, premendo il pulsante ON
(P2) si dovrebbero accendere il led
STRUMENTAZIONE 33
STRUMENTAZIONE
OFF (P2).
COME DUPLICARE
UNA MEMORIA?
Inserire nello zoccolo ZC1 (LETTURA)
la memoria contenente i dati da
copiare prestando attenzione alla
tacca di riferimento. Inserire nello zoc-
colo ZC2 (SCRITTURA) una memoria
vergine o già programmata uguale
alla precedente. Premere per più di un
secondo il pulsante (P3÷P11) relativo
ai chip inseriti fino allo spegnimento
del led rosso (DL2). Il micro inizia a
leggere i dati da ZC1 e li scrive in ZC2.
Al termine dell’operazione il led rosso
lampeggia lentamente se la copia è
Figura 6: Circuito stampato
andata a buon fine, lampeggia veloce-
mente se si è verificato qualche pro-
blema: tipo di memoria errata,
rosso e quello verde e senza inserire passare a comprendere il funziona- memoria non funzionante, memoria
alcuna memoria premendo per un mento di questo, seppur piccolo, non inserita bene nello zoccolo, ecc.
brevissimo istante uno qualsiasi dei sofisticato progetto. Per accendere Per bloccare il lampeggio e passare
pulsanti relativi ai diversi chip l’apparecchio come già accennato all’operazione successiva premere uno
(P3÷P11) dovrebbe iniziare a lam- occorre premere il pulsante ON qualsiasi dei pulsanti P3÷P11 per più
peggiare il led verde (DL1). (P2). S'illuminano i due led. Dopo di un secondo. Per controllare che la
Ripremendo uno dei pulsanti circa quattro minuti dal termine del- copia è stata eseguita correttamente si
P3÷P11 per più di un secondo il led l’ultima operazione d'accensione, di può fare la comparazione delle due
verde dovrebbe smettere di lam- copia o di comparazione, il circuito memorie. Premere, con i chip inseriti,
peggiare. Premere il pulsante OFF si spegne automaticamente. il pulsante relativo alle memorie in
(P1) per spegnere il circuito. Se il Per spegnere l’apparecchio in esame per un breve istante. Il led
collaudo è stato favorevole, si può modo manuale premere il pulsante verde si spegne. Al termine dell’opera-
zione il led verde lampeggia lenta-
mente se i dati delle due memorie
sono uguali, velocemente anche se un
solo bit non corrisponde. Premere per
più di un secondo un pulsante
(P3÷P11) per bloccare il lampeggio.
Note.
È possibile copiare da una memoria
piccola in una di più grande capacità
premendo il tasto relativo alla memo-
ria più piccola. Per esempio si può
duplicare una 24C02 in una 24C04
premendo il tasto P9 (24C02). I dati
della 24C02 sono copiati nel primo
blocco di 2k della 24C04. Attenzione
però, esistono due mappature diverse
una per le eeprom fino a 16k ed una
Figura 7: Piano di montaggio
per altre. L’operazione di cui sopra
può essere eseguita nell’ambito dello
34 STRUMENTAZIONE
STRUMENTAZIONE
Elenco componenti
Sigla Valore Sigla Valore
R1, R3, R4 10 kΩ 1/4 W TR2 BC548 o BC546/7
R2 4,7 kΩ 1/4 W IC1 78L05
R5 22 kΩ 1/4 W IC2 ST62T08
R6 220 kΩ 1/4 W IC3 CD 4017
R7, R8 330 Ω 1/4 W ZC1, ZC2 Zoccoli 4+4 pin con contatti dorati
RN1 Rete resistiva 9x1 kΩ Q1 Risonatore ceramico 8 Mhz a 3 pin
RN2 Rete resistiva 6x10 kΩ (=7x10 kΩ) P1÷P11 Pulsanti NA
C1 47 µF 25 V elettrolitico DL1 Led 3 mm verde
C2 100 µF 16 V elettrolitico DL2 Led 3 mm rosso
C3, C4 100 nF poliestere D1 1N4007
TR1 BC327 o BC328 J1 Connettore alimentazione
stesso gruppo. Infine, per garantire Per reperire il kit completo al prezzo di € 57,60
una maggiore durata degli zoccoli,
www.farelettronica.com IVA compresa (fornibile anche già montato con
un piccolo sovrapprezzo) contattare:
non è particolarmente importante È possibile scaricare dal sito di Fare Elettronica Argento
inserire fino in fondo i chip, poiché Elettronica il firmware necessario a Via Masa, 2 - 84010 Praiano (SA)
essendo gli stessi dotati di terminali programmare il microprocessore Tel. 089-813042 - Fax 089-8131028
dorati hanno una bassa resistenza di info@elettronicaargento.it
ST62T08. http://www.elettronicaargento.it
contatto.
www.artek.it
NUTCHIP IL TODDLER TAOS LU - LA
divertirsi un ROBOT che cammina Sensore di colore Logic Analyzer USB
è facile per voi IN KIT 200 MHz
Discrimina 100 colori
• 4 Ingressi Divertirsi è facile
per Basic Stamp o 16 canali su porta USB
• 4 Uscite Microcontroller 1 MByte di memoria per canale
• 1 Comparatore
• Opera con RTX Aurel
• Opera con telecomandi TV
Programmabile in 5 minuti
Rivenditori Welcome
Sali a bordo e naviga sul sito WEB ARTEK per informazioni Tel. 0542.55900 - Fax 0542.55488
STRUMENTAZIONE 35
TUTORIAL
VITAMINA C:
RESTI E FRATTAGLIE
(OVVERO CIÒ CHE ABBIAMO
LASCIATO
terza parte
INDIETRO)
di Maurizio Cugola
cuma14@virgilio.it
“Comincia a spiegarmi la questione (piove governo ladro!) e ti appiccica in modo particolare a garanzia del
del pi greco che hai detto che c’era una tassa, l’IVA che è una cifra pro- fatto che rimangano davvero
qualcosa da precisare…” porzionale al costo del personal. costanti durante tutta l’esecuzione
Hai ragione, dunque vediamo. Il Per i personal oggi questa tassa è del del programma.
(pi greco) è il rapporto fra circon- 20% del loro prezzo: quel 20%, cioè Questa cosa la ottieni con un’altra
ferenza e diametro. Questo nume- l’IVA è una costante. Se viaggi in istruzione, osserva:
ro è una costante, cioè indipen- autostrada tu sai che c’è un limite di
dente da quanto è grande la cir- velocità, anche quella è una costan- const float pigreco=
conferenza, che tu la faccia grande te. Per non parlare della velocità 3.14159265358
o piccola la circonferenza, conta della luce nel vuoto o del suono nel-
niente, il rapporto circonferenza l’aria sempre per fare degli esempi. Tu scrivi questa linea e il gioco è
diametro quello è. Questi esempi banali dovrebbero fatto. La parola riservata const la
Di numeri costanti ne abbiamo farti capire che siamo circondati da chiamano qualificatore i sapientoni,
molti nel nostro bagaglio, che so… costanti, compreso il tuo nome e non è importante lo ricordi.
per farti un altro esempio l’IVA sui cognome o il tuo codice fiscale o il Osserva questa versione di un pro-
generi di consumo. Quando compri numero di ore che passi (o dovresti gramma che calcola l’area di un cer-
un computer mica lo paghi il suo passare) a scuola ecc. ecc. chio di raggio 7.
prezzo, lo Stato presume che piova Il C prevede che tu tratti le costanti Se la vuoi per un cerchio di raggio
36 TUTORIAL
TUTORIAL
diverso vai dove trovi scritto int dopo la printf e prima di system un read only, cioè si possono solo leg-
raggio=7 e metti ad esempio int pigreco=10. Provando a compilare gere ma non modificare. Per inciso,
raggio=5 o quello che credi. È sco- verrà segnalato che si cerca di varia- nota che il prodotto in C si indica
modo lo so, ma per ora bisogna re una costante esattamente come con l’asterisco * e la divisione con la
accontentarsi (vedi esempio 1). si può osservare in figura 1. Le varia- barra diritta /, mentre il più + e il
Come nota ti ho messo di provare bili dichiarate const sono di tipo meno - restano come sono.
ESEMPIO 1
#include <stdio.h>
#include <stdlib.h>
int main()
{
const float pigreco=3.14159265;
float area;
int raggio=7;
printf("L' area del cerchio di raggio %d vale %f \n\n", raggio, raggio *
raggio * pigreco);
/* provare ad aggiungere pigreco=10 ; senza const */
system("PAUSE");
return 0;
}
TUTORIAL 37
TUTORIAL
Mistero spiegato, Sofia…sei contenta? if o delle altre istruzioni analoghe e per finire se è diverso da 7
che vedremo. Guarda queste if (A ! = 7) B=0;
“Mi credevo chissà cosa e invece, a poche righe:
dirtela piatta, mi pare che la hai but- Probabilmente i simboli del maggio-
tata giù troppo pesa per una roba B=1; re > e del minore < ti sono già noti.
del genere !” A=5; Non credo tu abbia invece mai
Allora fallo tu che sei brava il corso! if (A == 7) B=0; incontrato il punto esclamativo ! in
matematica.
“Non fare il permaloso e finisci il All’inizio B viene posto uguale ad 1 Nel C il punto esclamativo nega ciò
discorso che avevi cominciato sull’ = ed A viene posto a 5, poi ci si chie- che segue pertanto != significa non
=, magari stringendo un poco…” de se A vale 7 (ovviamente in questo uguale, cioè diverso.
caso no) e se la condizione risulta Ciò a cui devi far caso è che dentro
Ascolta, Sofia: il corso lo faccio io e vera B viene posto a 0. le parentesi c’è sempre qualcosa che
tu sei qui non per costrizione, ma Ecco allora che si spiega il doppio potrà essere vero o falso.
per scelta. uguale = = e la sua differenza dall’u- Se è vero viene eseguito ciò che
Se qualcosa non ti va bene hai due guale unico. La variabile A non viene viene dopo, altrimenti si prosegue
possibilità, la prima è fare finta di variata ma solo confrontata con un ignorando l’istruzione seguente.
niente e la seconda andartene a casa valore o il risultato di una espressione; Osserva l’esempio:
tua da ignorante come sei arrivata. c’è una bella differenza fra l’uso del-
Capito il latino? l’uguale = e del doppio uguale = =. if (A ! = 7) B=0;
Ovviamente i confronti si possono B=1;
“Sì, Maurizio, scusa.” fare anche per vedere se A è mag-
L’educazione è una gran cosa e tu giore o uguale a 7, osserva: Significa che se a questo punto del
non sei scarsa solo in C ma anche in programma la variabile A è diversa
educazione. if (A > = 7) B=0; da 7 la variabile B verrà posta ugua-
Proseguiamo prima che i fumi mi oppure se è maggiore di 7 e basta le a 0, diversamente B verrà posta
facciano effetto. Dunque, se in uno if (A > 7) B=0; uguale a 1.
statement trovi un uguale = questa oppure se A è minore di 7 Questa è una gran cosa in program-
è una assegnazione, se ne trovi if (A < 7) B=0; mazione perché permettere di valu-
due = = invece si tratta di un con- o anche se è minore o uguale a 7 tare situazioni diverse e seguire una
fronto. Lì troverai sempre anche un if (A < = 7) B=0; strada o un'altra a seconda del caso.
ESEMPIO 2
#include <stdio.h>
int main()
{
char matusalemme='m'; /*lo pongo uguale ad m così perchè me ne va così*/
/* prova a scrivere maTusalemme e vedi cosa succede */
printf("Batti un carattere solo dalla tastiera e poi invio : ");
matusalemme=getchar(); /* prova a batterne più di uno */
if (matusalemme==10)
printf("Hai battuto solo invio che come numero vale 10\n \n\a");
else
printf("Il carattere che hai scelto dovrebbe essere %c e vale come numero
%d \n\n ", matusalemme, matusalemme);
system("pause");
return 0;
}
38 TUTORIAL
TUTORIAL
“Mi dispiace per prima Maurizio.Ho che te le impari a memoria e poi Così io e Sofia ci siamo passati una
la tendenza ad essere arrogante... non le dimentichi più! ” mezz’oretta a chiacchierare del più
me lo hanno già detto.” e del meno, con una netta preva-
È vero, non ci avevo mai pensato. lenza per il meno. Il mese prossimo
Hai l’età per cambiare, fallo e piantala! La funzione printf() ha altre cose da lei fa i suoi tanto desiderati 18
Adesso ti vorrei spiegare come si mostrarci, ma per ora le tralascia- anni, un avvenimento!
comporta la funzione printf() che mo e ne parleremo quando le La maggiore età la eccita ed è con-
abbiamo trovato spesso. Intanto che incontreremo. vinta che niente sarà più come
serva a far apparire sul monitor le Adesso vediamo come possiamo prima.
scritte che vuoi mi pare chiaro. Però interagire con il nostro programma. Potrà prendere finalmente la
la printf() non è così evidente, guar- Ti voglio mostrare quattro cose con patente e il papà le regalerà un
da qua: il programma che ti ho scritto nell’e- catorcio di Panda che però a lei
sempio 2. pare meglio di una macchina da
int x=1; float y=7.34; formula 1. Tutti uguali a quella età,
printf(”Il risultato vale La prima cosa è quel char matusa- maschi e femmine…
x = %d mentre y= %f \n lemme =’m’. Significa solo che io Poi dopo sigaretta, caffè, the e altri
\n“, x , y); dichiaro una variabile di tipo char e vaniloqui un feroce senso di colpa
che deve contenere una m, nota mi ha preso.
Per qualche oscuro motivo abbiamo che m lo ho messo fra apici sempli- Dobbiamo finire quello che mi sono
deciso che x è un intero e vale 1, ci, così ’m’. Si deve fare così, c’è ripromesso.
mentre y è un numero con la virgo- mica tanto da spiegare. Una variabi-
la e vale 7.34 (noi scriveremmo 7,34 le char può contenere solo un carat- L’AMBIGUA NATURA DEI
ma gli americani si sa…). tere e non di più. CARATTERI (OVVERO CON I
Intanto dopo printf troviamo la Poco, ma meglio che niente. Il NUMERI SI FA DI TUTTO)
parentesi tonda aperta (bilanciata nome di questa variabile è matusa- Sofia è ora di soffrire, riprendiamo.
da quella chiusa in fondo. Lo ripeto, lemme e ti devi ricordare come lo Allora la seconda cosa che ti voglio
vuol dire che è una funzione. Poi hai scritto, perché se lo scrivi come spiegare è l’istruzione
troviamo delle virgolette “ bilancia- maTusalemme il compilatore va in
te da altre di chiusura. Ciò che sta crisi, perché più avanti trova dei matusalemme=getchar();
fra le virgolette è quello che appari- matusalemme che per lui sono
rà sul monitor. Ma ci sono dei miste- un’altra cosa e non capisce più nien- Come puoi immaginare getchar() è
riosi %d e %f ! Non è difficile, vuole te. I nomi delle variabili devono una funzione. Cosa fa? Prende il
solo dire che lì ci va un valore %d cominciare sempre con una lettera primo carattere che hai battuto sulla
decimale e %f con la virgola. Ma oppure con il sottolineato _ e si deve tastiera e lo carica nella tua variabile
quali valori? ricordare che il compilatore come si matusalemme. Era ora! Finalmente
Quelli li trovi dopo le virgolette “ di suol dire è “case sensitive” come a abbiamo qualcosa che ci permette
chiusura e la virgola , e separati dire fa caso alle maiuscole e alle di interagire con il nostro program-
ancora da una virgola. minuscole che per lui sono cose ma. Non è molto un carattere solo,
Sono il tuo x e il tuo y. Il valore di x diverse. ma comunque meglio che niente.
andrà scritto dove c’è il %d e il valo- “Maurizio sono davvero stanca, fac- Vedi Sofia, qui devo spiegarti una
re di y invece dove c’è il %f. ciamo una pausa?” cosa strana. La stranezza sta nel
Poi ci sono quei due \n. Sono due fatto che tu quando pigi un tasto in
accapo, cioè quello che verrà scritto Ok, io mi fumo una sigaretta e mi realtà mandi al tuo computer solo
dopo apparirà due righe sotto. faccio un caffè. Vuoi qualcosa? dei segnali elettrici, buoni per
Ricorda l’accapo si indica con un \n, accendere di rosso o verde le nostre
due accapo due \n (\n \n). “Io non fumo, però se hai del the lucette di cui ti ho già parlato, per
Francamente a me sembra macchi- freddo lo prendo volentieri.” settare a 1 oppure 0 dei byte da
noso, ma è così e ce lo teniamo Miracolo! In frigo ne ho ancora. qualche parte nel tuo computer. Chi
com’è il printf(). Cosa farai dopo la maturità? ci impedisce di riconoscere queste
cose come dei numeri?
“In fondo le cose ingarbugliate “Penso medicina, mio padre è Evidentemente nessuno, ed infatti
come il printf hanno il vantaggio medico anche lui!“ avviene proprio così. Tu premi invio
TUTORIAL 39
TUTORIAL
e viene memorizzato il numero 10, quello che mi disturba è il fatto che Sofia, non ce n’è per nessuno. Con il
premi la a minuscola e viene memo- se ad esempio premo F1 oppure il getchar() non ne esci devi solo pre-
rizzato 97, premi la parentesi tonda tasto Ctrl e altri ancora non succede sumere che esistano altre funzioni
aperta ( e viene memorizzato il nulla. Sembra che questi tasti non che ti consentono ciò che il nostro
numero 40. Nota che se premi il abbiano diritto di esistenza. In prati- getchar() non è capace di fare. Ti
numero 1 sul pad numerico a destra ca tutto sembra funzionare bene ma confesserò un segreto, Sofia, pen-
oppure sul tasto in alto a sinistra, solo con i tasti relativi ai cosiddetti sando a te avevo preparato uno stu-
quello con sopra il punto esclamati- caratteri stampabili, cioè quelli che dio sulla tastiera. Come funziona a
vo ! avrai sempre lo stesso numero possono venir rappresentati da un partire da quando premi un tasto e
49. A pensare bene è giusto, l’uno è simbolo sullo schermo. poi lo rilasci fino a quando passando
sempre uno. Qualcosa però mi Vedi Sofia questo è il limite del attraverso il cavo che unisce la
disturba, sai cos’è? nostro getchar(), lui certi tasti non li tastiera al PC arriva da qualche parte
vede proprio e quindi è inutile scri- ad occupare il suo bravo posto in
“Che non c’era bisogno di metterlo vere un programma che ne preveda alcune posizioni di memoria. Mi ero
su due tasti diversi?” l’uso adoperando poi il getchar(). divertito come un matto. Poi ho
Non è gravissimo, però si deve sapere. pensato a te e mi sono detto: tu sei
Certo, ma una certa ridondanza “E se devo usare F1 oppure F5 o altri matto Maurizio. Così ho messo quel
nella tastiera non guasta mica. No, tasti così?” file in un posto speciale, il cestino.
Fine del segreto.
40 TUTORIAL
TUTORIAL
colonnine dove a sinistra c’è un nume- Una volta i sistemi operativi non aveva- combinato.
ro e a destra il carattere corrisponden- no le icone e i colori e le musichette ... “È un gran bel trucco, magari lo potrei
te. Il numero è quello del tasto premu- Erano spartani, cioè le cose che tu usare per altre cose, ad esempio scri-
to e il carattere corrispondente quello volevi facesse il tuo Sistema Operativo vendo system(”CLS”) per pulire lo
previsto per la tua tastiera italiana. Se le dovevi scrivere usando un vocabola- schermo.”
cambi tastiera usando ad esempio rio inglese di qualche decina di parole.
quella tedesca dovrai cambiare anche Dovevi sapere cosa succedeva quando Che sei una cialtroncella è sicuro, ma
questa tabella in modo che in corri- scrivevi quelle parole e le scrivevi per che hai testa anche questo è vero.
spondenza al numero del tasto che hai ottenere ciò che desideravi. Io sono stanco Sofia e chiudo qui.
premuto compaia il simbolo previsto Era un sistema operativo testuale, cioè Come torni a casa?
per la tastiera tedesca. con del testo e basta. Oggi le cose
vanno diversamente ma non si è perso “In motorino questa volta,ma al pros-
“Bé un trucco tutto sommato sempli- quel residuo del passato. Se vai fra gli sima vengo in macchina,la mia mac-
ce e che risolve il problema delle tastie- accessori dovresti trovare una icona china Maurizio…!”
re di diverse nazioni…” come quella che vedi qui a fianco.
Se clicchi su questa icona ti Poi ho sentito il rumore di un motori-
Pensa che una volta ti vendevano sem- apparirà una finestra come no senza marmitta che partiva… è lei
pre la tastiera americana con un certo quella in figura 2. ho pensato.
numero di cappucci che ti cambiavi tu Se scriverai HELP |MORE ti apparirà
da solo per farla diventare italiana! una parte di queste parole magiche Però è simpatica Sofia!
Ovviamente alla fine dell’800, più o come in figura 3, con una breve spie-
meno. gazione di ciò che fanno e che pre-
Per terminare ti voglio svelare l’arcano mendo ancora invio continuerà. Fra
dell’istruzione system (“PAUSE”). queste parole c’è anche PAUSE che è il
Intanto dovresti aver capito che comando che permette di bloccare lo
system() è una funzione, ci sono le schermo e che vuole tu batta un tasto
due parentesi tonde aperte e chiuse, per proseguire.
www.farelettronica.com
non si può sbagliare! Dentro le paren- Allora hai capito Sofia? In pratica que- È possibile scaricare dal sito di Fare
tesi tonde ci sono delle virgolette di sta istruzione ti consente di vedere i Elettronica l’ambiente di sviluppo
apertura e chiusura “……” entro cui risultati del tuo programma senza che DEV-C++ per tutte le versioni di
c’è una parola magica PAUSE. Devo la fine del programma sia così rapida Windows.
prenderla da lontana Sofia. da non poter vedere quello che ha
WWW.ASCONELETTRONICA.IT !
accessori telefonia mobile
assemblaggi
alimentatori
inverters
saldatori
gruppi di continuità
TUTORIAL 41
HARDWARE
SMS WEB-LOGGER
di Emilio Ficara
tech@robotop.it
Ho letto di recente che è possibile creare delle pagine WEB che contengono gli SMS
inviati verso un certo numero di cellulare. Il servizio si appoggia a dei portali
specializzati e bisogna registrarsi per poterne usufruire. Mi sono ricordato, allora, di
aver realizzato qualche tempo fa un circuitino ed un programma che mi consentivano
di fare la stessa cosa utilizzando il PC di casa. Ho deciso, quindi, di scrivere questo
articolo per rendere l’oggetto disponibile a voi tutti.
Il sistema si compone di tre elemen- telefonino veniva gestito dal pro- da presentare una nuova versione
ti: un cellulare Nokia 5110 (vec- gramma ufficiale “Nokia Data del software più completa.
chiotto, ma molto funzionale), un Suite”.
circuito di interfaccia da costruire e Ho così individuato un set minimo L’interfaccia
un software per PC. L’unione di que- di comandi da inviare al cellulare Il circuito che interfaccia il telefoni-
sti tre elementi costituisce un siste- per poter leggere e cancellare gli no al PC è basato sul noto integrato
ma in grado di creare una pagina SMS. Purtroppo con questo “set MAX232, un traslatore di livello tra i
HTML in cui vengono segnali EIA (del PC) e
elencati tutti i messaggi quelli TTL (del Nokia
SMS ricevuti dal telefo- 5110). E’ da notare che il
nino. circuito viene alimentato
Analizziamo le cose in dalla porta seriale del PC
dettaglio. tramite le linee DTR ed
RTS che vengono messe
HARDWARE: ALTE alla partenza del
TELEFONINO E programma.
INTERFACCIA PC Il livello ALTO su un nor-
Il cellulare Nokia 5110 male PC è di 12 Volts e il
dispone di un connetto- regolatore 78L05 prov-
re che mette a disposi- vede a portarlo a 5
zione la porta seriale e Volts, che è l’alimenta-
consente quindi opera- zione richiesta dal
zioni di vario genere, tra MAX232. Il Nokia, però,
le quali la lettura dei lavora con segnali di 3
messaggi SMS che si Volts ed è quindi neces-
trovano in memoria. Il protocollo, minimo” riesco a prelevare solo i sario un partitore sulla linea di usci-
purtroppo, non è quello classico dei primi 88 caratteri del messaggio, ta del MAX232 per portare lo swing
modems (quello AT, per intenderci), perché il resto viene trasmesso in un di output 0-5 Volt nel range 0-3
è invece un protocollo proprietario secondo pacchetto con modalità Volts. Il connettore per il telefonino
abbastanza “intricato” che ho stu- differenti. Se qualcuno di voi avesse potrà essere realizzato smontando
diato osservando il passaggio dei informazioni dettagliate sul proto- quello di un vecchio auricolare: l’im-
dati sulle linee seriali mediante un collo seriale del telefonino, mi invii portante è che ci siano almeno tre
programma di logger, mentre il la documentazione per favore, così contatti da poter utilizzare per il col-
42 HARDWARE
HARDWARE
HARDWARE 43
HARDWARE
CONCLUSIONE
Chi ha un collegamento ad Internet
di tipo ADSL flat potrebbe, ad ogni
Figura 3: Il programma in funzione
variazione, inviare il file HTML ad
un proprio sito e realizzare così uno
creare, se questo non esiste) il file L’interfaccia andrà quindi collegata SMS WEB-LOG aperto a tutti, oppu-
smslog.htm. Dopo aver aggiornato a tale porta. Prima di collegare il re potrebbe far girare un server
il file html, il programma provvede telefono, lanciate il programma e HTTP sul proprio computer metten-
automaticamente a cancellare il verificate che il MAX232 sia effetti- do a disposizione dei client il file
messaggio dal telefono e riprende la vamente alimentato a 5 Volts e che HTML, ottenendo lo stesso scopo.
scansione per nuovi messaggi. Sul l’uscita FRx abbia un livello ALTO Tenere un server HTTP acceso è
documento html vengono salvati il non superiore a 3 Volts. Se il livello però una cosa gravosa. Gli attacchi
numero telefonico del chiamante, la fosse più alto, cambiate il valore degli hackers sono dell’ordine delle
data e l'ora e il testo del messaggio della resistenza R2 da 6,8 kΩ a 5,6 decine al giorno. Naturalmente chi
(max 88 caratteri!). Il numero del kΩ. Se tutto è a posto, collegate il ha l’esperienza per difendersi, non si
chiamante non viene inserito sulla telefonino. lascia impressionare.
pagina html se il primo carattere del Componete sul Nokia 5110 un Il programma in formato compresso
messaggio è un punto interrogati- nuovo messaggio SMS e salvatelo in ZIP è disponibile sul sito di Fare
vo. Questo è stato fatto per dar memoria: nel giro di pochi secondi Elettronica. Eventuali aggiornamenti
modo a chi vuol restare anonimo di questo verrà prelevato dal telefono e correzioni sono disponibili presso
poterlo fare. e aggiunto alla pagina HTML (in www.robotop.it, nella sezione free-
questo caso verrà registrato sul file ware per Windows.
Testare il sistema come “messaggio interno”). Concludo ricordandovi che in uno
La porta seriale utilizzata per comu- L’operazione verrà anche visualizza- dei prossimi numeri sarà pubblicato
nicare col telefonino è la COM1. ta nella finestra del programma. Se l’articolo che descrive un teleco-
mando in grado di pilotare con
messaggi SMS fino a sette relè con
un telefonino Nokia 5110 e un cir-
cuito relativamente semplice a
microprocessore.
www.farelettronica.com
È possibile scaricare dal sito di Fare
Elettronica il software di gestione
per Windows 95/98/ME.
Figura 4: Il telefono NOKIA 5110
44 HARDWARE
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
Iprima
SENSORI
parte INTELLIGENTI
di Nicola Ulivieri
Nicola@ing.unisi.it
Per capire l’importanza crescente sori intelligenti”, è senz’altro accat- soprattutto quelli più “reali” (come
dei trasduttori (sensori e attuatori) tivante e stimola la fantasia di i comunissimi sensori di temperatu-
basta pensare ad esempio a come è chiunque lo senta dire per la prima ra), saranno in grado di comunicare
cambiata la nostra vita all’interno volta. Parlando con un mio ex-pro- con l’unità di controllo e tra loro
dell’automobile negli ultimi anni: ci fessore dell’università del mio inte- secondo uno standard, l’IEEE1451
sono trasduttori che ci aiutano a resse verso questo argomento, sono appunto. Non è quindi il caso di
fare meno fatica per girare il volan- stato coinvolto in una lunga chiac- essere delusi no? Ma cosa sono allo-
te e per frenare, altri ci dicono chierata sulle case del futuro dove i ra questi trasduttori intelligenti?
quando gli pneumatici non hanno sensori intelligenti del suo immagi- Cosa è l’intelligenza di un dispositi-
la pressione richiesta, un comodo nario leggeranno lo stato d’animo vo elettronico? Premetto innanzi
joystick ci permette di regolare gli di una persona e comunicheranno tutto che il termine intelligente
specchietti, gli air-bags si azionano all’impianto Hi-fi la musica adatta viene dalla traduzione più vicina
automaticamente in caso di urto ed da suonare, ecc. ecc. Non ci erava- all’inglese smart che in realtà indica
infine altri sensori (fastidiosissimi) mo capiti. qualcosa di astuto, sveglio.
fanno suonare una cicalina finché Affinché il lettore non rimanga delu- Chiamarli sensori furbini però non
non ci siamo allacciati le cinture. so nelle sue aspettative, fantastican- sarebbe stata una grande idea.
Questo elenco potrebbe durare per do su un futuro come quello imma- Accettiamo quindi il termine più
molto e non solo per quanto riguar- ginato dal mio ex-prof, devo quindi “politically correct” intelligente ed
da l’automobile. L’utilizzo dei senso- premettere che in questo articolo andiamo avanti.
ri è in continua crescita e presto non parlerò di fantascienza, bensì
saranno ovunque. Ci saranno forni del recente standard IEEE1451 che NECESSITÀ DEL MERCATO
che ci diranno quando la torta si sta sta fissando le basi per la definizione Quello dei sensori e in generale dei
bruciando e specchi del bagno che del funzionamento degli smart tran- trasduttori, è un mercato estrema-
ci consiglieranno la giusta dieta ana- sducers. mente diversificato. Basti pensare
lizzandoci l’alito (e sicuramente lo Questo non vuol dire che non ci per esempio alle industrie automo-
comunicheranno al forno!). saranno dispositivi in grado di pre- bilistiche o a quelle aerospaziali,
Ci saranno insomma dispositivi più vedere il vostro bisogno di trovare la dove ci sono sensori che misurano il
intelligenti e in grado di comunica- vasca piena d’acqua a 29.5°C al corretto posizionamento di una
re tramite una rete. ritorno a casa. Vuol dire semplice- portiera o lo stress che può essere
Il termine utilizzato nel titolo, “sen- mente che questi dispositivi, ma sopportato da un’ala di un aereo; al
46 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
settore della biomedicina, dove bio- del tipo di dispositivo e dal proto- direttive per una facile implementa-
sensori permettono di separare o collo di comunicazione che in gene- zione di sistemi di misura e il facile
individuare un certo enzima; alla re viene sviluppato come protocollo utilizzo di ogni trasduttore.
produzione e controllo nei processi proprietario, con conseguenti per- Insomma, c’è bisogno degli smart
industriali dove chemosensori per- dite di tempo e denaro. Questa sensors.
mettono di verificare che la confe- costrizione porta come conseguen-
zione della merendina non inquini il za anche la difficoltà a migrare ad SMART SENSORS
prodotto con l’odore della vernice un nuovo sistema poiché spesso Il termine “Smart sensors” è stato
di stampa. Ci sono sensori ovunque deve essere rifatto tutto daccapo! adottato nella metà degli anni ‘80
e il loro mercato è in continua cre- Date un occhiata alla Figura 1 per per differenziare questi tipi di dispo-
scita. È stato stimato che il giro di rendervi conto di cosa possa voler sitivi da quelli che possiamo definire
affari arriverà a toccare i 43 miliardi dire implementare un sistema per il convenzionali. A quel tempo veniva
di € nel 2008. In particolare, la test alla fatica statica di un F18 e considerato con una certa forma di
richiesta è indirizzata verso dispositi- immaginate di voler modificare intelligenza, un sensore affiancato
vi sempre più sofisticati che offrano qualcosa! da una elettronica di interfaccia-
“prestazioni addizionali” ma, più Si capisce bene quindi, che anche mento (front-end), in grado di con-
che altro, facilità d’uso. nel settore della sensoristica c’è la vertire il segnale grezzo del sensore
L’industria ha infatti la necessità di necessità sempre più forte di una in un livello o forma in grado di ren-
implementare sistemi di controllo e rivoluzione e cioè, così com’è suc- derlo più conveniente da usare.
misura in tempi sempre più rapidi cesso per i computer, della defini- Questo poteva includere l'amplifica-
ma è ostacolata spesso dalla scelta zione di uno standard che detti le zione del segnale, il condiziona-
mento, la conversione analogico-
digitale (A/D) e possibilmente l’ela-
borazione dei dati (Figura 2). Come
è facile intuire, avere il segnale di
uscita del sensore già in forma digi-
tale, permette di connettersi facil-
mente ad un microcontrollore o un
computer e quindi sfruttare le sue
potenzialità per lo studio dei dati e
la loro visualizzazione.
Recentemente questa visione è
andata cambiando fino addirittura a
non ritenere più la conversione A/D
un requisito fondamentale ma altri,
come vedremo in seguito.
Negli ultimi anni, con lo sviluppo
dell’elettronica e il conseguente
aumento della capacità di integra-
Figura 1: Sistema della Boeing per test alla fatica statica di un F18. Questo è solo uno di un totale di 5!
zione, riduzione dei costi di produ-
zione dei microchip e grazie anche
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 47
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
all’enorme sviluppo avuto dalle reti essere ricalibrato nel 2007”. Altre IEEE1451, UNO STANDARD
(Internet, Ethernet), sono state informazioni importanti contenute PER L’INTEROPERABILITÀ DEI
richieste ai trasduttori altre caratteri- con il dispositivo sono quelle relati- TRASDUTTORI ATTRAVERSO
stiche, un valore aggiunto diverso, ve alla correzione della risposta e LA RETE
affinché questi possano essere con- altre che vedremo nella prossima In considerazione delle esigenze di
siderati smart. Queste funzionalità puntata. Al trasduttore è richiesto mercato descritte precedentemen-
addizionali richieste sono la facilità di identificarsi all’accensione o su te, il Technical Committee on
di integrazione in ogni ambiente richiesta del sistema. Sensor Technology dell’Institute of
di applicazione connesso ad una Questa caratteristica è estrema- Electrical and Electronics Engineer
rete e l’auto-identificazione del mente importante e permette l'au- (IEEE)’s Instrumentation and
trasduttore al sistema. Ecco quindi i tomazione della diagnostica, della Measurement Society ha sponsoriz-
principali requisiti di questa nuova configurazione dei sistemi di misu- zato una serie di progetti, indicati
visione di intelligenza, niente altro ra e controllo e delle procedure di con la sigla IEEE1451, per lo svilup-
che una carta di identità elettronica identificazione in un ambiente mul- po di software e hardware standard
del trasduttore ed una interfaccia tivendor cioè composto da prodot- per trasduttori intelligenti e per la
standard verso ogni tipo di rete. Vi ti di fabbriche diverse. Un ulteriore loro connessione alla rete. Fine prin-
sembra poco? No infatti, è una vera beneficio è la maggiore facilità nel- cipale dell’IEEE1451 è quello di for-
rivoluzione e richiede uno sforzo l’implementazione e aggiornamen- nire i mezzi per realizzare una facile
enorme e un accordo da parte di to di sistemi. intercambiabilità dei trasduttori e la
molte industrie del settore per poter L’altra funzione richiesta è quella loro interoperabilità attraverso le
definire uno standard che permetta della facilità di connessione alle reti.
di adattarsi all’enorme diversifica- reti. A questo scopo dovranno esse- Una caratteristica fondamentale
zione che esiste nel campo della re fabbricati dispositivi di interfac- dello standard è di non imporre
sensoristica. Ci sono sensori che ciamento tra gli smart sensor requisiti su quali dispositivi elettro-
hanno l’uscita in corrente, altri in (interfaccia standard) e le reti più nici usare (convertitori A/D, micro-
tensione, con valori ampiamente utilizzate (Internet, Ethernet, CAN, processori, protocolli di rete o rice-
diversi, alcuni richiedono decine di ecc.). trasmettitori), con lo scopo di ridur-
ampers per la loro alimentazione, Protagonista di questa imminente re lo sforzo dell'industria a migrare
altri vengono impiegati in ambienti rivoluzione è il recente standard verso lo standard.
ostili dove non è possibile portare IEEE1451. Il progetto IEEE 1451 è stato diviso
l’elettronica di condizionamento.
Come sono stati risolti questi pro-
blemi?
Vediamo innanzi tutto di capire
meglio le caratteristiche di questi
nuovi tipi di sensori.
L’auto-identificazione è senz’altro
la vera rivoluzione ed è la capacità
dello smart transducer di comuni-
care al sistema al quale è connesso
tutte le sue caratteristiche. È ese-
guita unendo al trasduttore una
piccola quantità di memoria non
volatile contenente le sue informa-
zioni chiave in un formato stan-
dard; una sorta di curriculum vitae
con cui il trasduttore può dire ad
esempio: ”Salve, io sono un senso-
re di temperatura, il mio intervallo
di misura va da –15 a 150°C con un
errore massimo di 0.5°C e sono Figura 3: Esempio di sistema di misura e controllo che adotta lo standard IEEE1451
stato calibrato il 5-7-2003, devo
48 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
in quattro sottoprogetti denominati scopo principale dello standard di può attivare l’allarme (attuatore
1451.1, 1451.2, P1451.3 e P1451.4 cui abbiamo parlato. dello STIM#2).
ma, come vedremo, alcune impor- Facendo uso delle sole sottoparti La creazione di una tale sistema, com-
tanti novità bollono in pentola. I approvate dello standard, supponia- posto da moduli intelligenti standard,
secondi due sono in fase di defini- mo di progettare un sistema distri- richiederà solo la connessione fisica di
zione, infatti la P sta per proposal. buito di misura e controllo per il ogni dispositivo, come se si trattasse
Vediamo ora brevemente di cosa si nostro laboratorio in cui è presente di schede di un PC e la creazione di
occupano i primi due sottoprogetti una rete locale (per es. Ethernet). un semplice applicativo software per
e rimandiamo gli altri due e i parti- Scopo del sistema è quello di con- la gestione di tale sistema.
colari alla prossima puntata. trollare il livello di CO presente nel- Usando ambienti di programmazio-
Attenzione agli acronimi. l’ambiente e termostatare un reci- ne grafici come Labview, la creazio-
piente contenente un liquido. ne di un programma software per la
1451.1 Riferiamoci alla Figura 3. gestione di un sistema come quello
Questa parte dello standard defini- A scopo di illustrazione sono usati ipotizzato potrebbe richiedere una
sce il dispositivo (NCAP) che si tre moduli STIM e di conseguenza decina di minuti.
occupa dell’interfacciamento del tre NCAP. In alto abbiamo uno
modulo (STIM), contenente uno o STIM, collegato all’NCAP#1, che REALTÀ COMMERCIALE
più trasduttori, con la rete (qualsia- ospita un sensore ed un attuatore, Alcune industrie si sono lanciate
si). Standard approvato nel 1998. in questo caso un sensore di tempe- subito nella sperimentazione di
ratura e una resistenza per riscaldare dispositivi compatibili con
1451.2 il liquido nella vaschetta. L’NCAP#1 l’IEEE1451 come ad esempio
In questa parte viene invece definita può contenere un applicativo soft- l’Analog Devices [5] e l’Agilent [6]
la struttura del modulo contenen- ware per effettuare una funzione di che hanno messo in commercio
te i trasduttori (STIM), la relativa controllo localizzata, come ad esem- uno STIM e un NCAP rispettivamen-
l’interfaccia digitale (TII) per la pio, mantenere la temperatura della te. Lo STIM è basato sul microcon-
connessione all’NCAP e il protocollo vaschetta costante. Questa possibili- trollore AduC812 che può essere
di comunicazione. tà libera la stazione remota (compu- richiesto tramite il sito internet
Notate quindi che non si parla di ter) dalle operazioni di controllo. anche come campione gratuito. È
trasduttore intelligente ma di L’NCAP#1 può poi inviare i valori di possibile scaricare anche esempi per
modulo intelligente, in quanto esso temperatura misurati dallo STIM#1 il suo utilizzo come STIM e il softwa-
può contenere più trasduttori. Viene e le informazioni processate al com- re C per implementare l’interfaccia
inoltre stabilita la struttura di autoi- puter quando questo lo richiede. TII definita dal 1451.2.
dentificazione di ogni trasduttore, Il terzo STIM#3, connesso ad un Anche la Microchip ha sviluppato
cioè il data sheet elettronico sensore chimico, può misurare e uno STIM utilizzando uno dei sui
(TEDS). Standard approvato nel comunicare sulla rete, tramite PICmicro [7]. L’NCAP prodotto
1999. l’NCAP #3, il livello di monossido di dall’HP, il Bfoot66501, è invece
carbonio nel laboratorio, che può stato ritirato quasi subito dal com-
ESEMPIO DI APPLICAZIONE essere letto e visualizzato dal com- mercio. Perché? E perché questi
Dopo tante chiacchiere vediamo di puter di controllo ma può essere dispositivi stentano ad invadere il
concludere questa prima parte con letto anche dall’NCAP #2 che, in mercato?
un esempio, che chiarisca almeno lo caso di concentrazione troppo alta, Lo vedremo nella prossima puntata.
BIBLIOGRAFIA
[1] Frank, R., “Understanding Smart Sensors”, Artech House, Norwood, MA, 1996.
[2] National Instrument, http://ni.com/sensors
[3] National Institute of Standards and Technology (NIST), http://www.motion.aptd.nist.gov
[4] Smart sensors, http://www.smartsensor.com/ieee1451.html
[5] Analog Devices, http://www.analog-devices.com
[6] Agilent, http://www.labs.agilent.com/
[7] Microchip, http://www.microchip.com/download/appnote/pic16/00214a.pdf
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 49
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
PROGETTIAMO
quarta parte
UN RAZZO
di Eugenio Cosolo
info@missilistica.it
LAVORIAMO I MATERIALI esperienza, ma nulla vieta di perso- ricavare che il centro di pressione è
COMPOSITI nalizzare il progetto secondo il pro- posto a 980 mm dall’apice dell’ogi-
Per prima cosa dobbiamo stabilire pri desideri. va. Per il momento non siamo anco-
un disegno di massima per la forma In figura 1 il disegno da noi propo- ra in grado di stabilire la posizione
della cellula e verificare la sua stabili- sto. del centro di gravità CG, ma è una
tà aerodinamica. A tale scopo impie- La lunghezza complessiva è di 1300 verifica che faremo al termine della
gheremo le equazioni di Barrowman mm e il diametro di 65 mm, dispo- costruzione. L’importante è che il
illustrate nel precedente numero ne di uno stabilizzatore a tre ele- CP risulti arretrato rispetto al CG di
della rivista oppure, per comodità, menti e un’ogiva a profilo paraboli- almeno 70 mm e questa condizione
potremo scaricare il foglio di calcolo co. La motorizzazione prevista per sarà ottenuta modificando la posi-
“CPcalc” disponibile sul sito Internet questo progetto prevede un propul- zione del carico utile installato nel-
di Fare Elettronica: (www.farelettro- sore a tecnologia ibrida con un l’ogiva.
nica.com) nella sezione “RIVISTA” e impulso totale compreso tra i 100 e La tecnica costruttiva è basata sulle
“DONWLOAD”, con il quale calco- i 200 Ns e può raggiungere una tecnologie dei materiali compositi
leremo la posizione del Centro di quota dai 600 ai 1000 metri a (fiberglass, carbonio, kevlar e resine
Pressione. seconda della configurazione del epossidiche) e tutti i componenti
Visto che è la nostra prima realizza- propulsore e del carico utile che saranno realizzati in proprio per
zione abbiamo scelto un vettore di installeremo. consentire in questo modo di
dimensioni contenute, riservando i Inserendo le misure nel foglio di cal- apprendere le tecniche di lavorazio-
progetti più impegnativi per quan- colo oppure eseguendo i calcoli con ne che saranno ovviamente sfrutta-
do avremo accumulato una certa il metodo di Barrowman possiamo bili per molte altre applicazioni.
50 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 51
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
52 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 53
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
54 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
Figura 15: Il supporto motore e gli stabilizzatori Figura 16: Paricolare dell’anello di raccordo
già montati dell’ogiva
L’ogiva non sarà invece incollata al dotato, nonchè la rampa di lancio e • Accessorio per trapano per effet-
corpo centrale ma verrà fissata in tutto ciò che sarà necessario al lan- tuare torniture.
modo removibile interponendo un cio. • Sgorbie per tornire e rettificare
anello di raccordo ricavato da uno • Vaschette in plastica.
spezzone del corpo principale; in Elenco dei materiali necessari: • Stecche di legno per miscelare la
questo modo potremo inserirla e • Tubo in PVC per scarichi domesti- resina.
toglierla secondo le nostre necessità. ci diametro interno 60 mm. • Pennello.
L’ogiva dovrà infatti contenere al • Tubo in PVC per scarichi domesti- • Rullo da laminazione (facoltativo)
suo interno l’equipaggiamento ci diametro interno 30 mm. • Cutter e forbici molto affilate.
elettronico e visto che non sono • Tessuto in fibra di vetro: da 80 • Squadretto e righello.
previsti accessi esterni dovremo grammi/metro quadro. • Matita e pennarello.
poter accedere dalla sua base. • Tessuto in carbonio/kevlar: da • Tubo metallico diametro 20 mm
Questo anello di raccordo consiste 160 grammi/metro quadro (facol- lungo 150 mm.
in un segmento di tubo del corpo tativo). • Blocchetti di legno per sospende-
principale lungo 60 mm (costruito • Resina epossidica con relativo re il tubo sopracitato.
appositamente più lungo del induritore (1/2Kg). • Bilancia di precisione.
necessario) dal quale verrà asporta- • Lastra di polistirene estruso spes- • Nastro adesivo.
ta una sezione di pochi millimetri in sore 50 mm (colore giallo). • Metro a nastro e possibilmente un
modo da poterlo far entrare nella • Adesivo cianacrilico del tipo denso calibro ventesimale.
base dell’ogiva e dal lato opposto • Acceleratore spray per adesivo cia- • Seghetto per metalli con una
nel corpo principale. noacrilico. buona lama.
Dopo averla incollata dal lato del- • Un blocchetto di legno duro • Seghetto da traforo.
l’ogiva, un’adeguata levigatura del (rovere o simili). • Lime di diversa gradazione.
margine libero con la carta abrasiva • Foglio di legno compensato • Carta abrasiva di varie granulome-
fine ci permetterà di inserirla senza oppure balsa di spessore 2 mm. trie.
sforzo nel tubo principale. • Rotolo di foglio di alluminio per • Fogli di gommapiuma.
cucina (Domopack). • Guanti in lattice monouso.
Per il momento avete abbastanza • Rotolo di pellicola di polietilene • Acetone per pulire gli attrezzi.
lavoro perciò ci fermiano qui, nella per cucina. • Pazienza ed entusiasmo in grande
prossima puntata parleremo della • Cartoncino bristol. quantità...
stuccatura e rifinitura, dei compo- • Fogli di carta da pacco di grande
nenti accessori, del paracadute e formato. Se qualcosa non è chiaro gli autori
del relativo sistema di espulsione. sono disponibili a qualsiasi spiega-
In seguito vedremo come proget- Elenco degli attrezzi necessari: zione. Scriveteci alla nostra e-mail:
tare e costruire un idoneo propul- • Foglio di nylon per coprire il tavo- info@missilistica.it
sore per il nostro razzo e l’equipag- lo di lavoro.
giamento elettronico di cui sarà • Trapano e serie di punte.
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 55
DOMOTICA
DOMINO: UN SEMPLICE
SISTEMA PER
L’AUTOMAZIONE
seconda parte
DOMESTICA
di Andrea ed Enrico Tobaldo
andrea.tobaldo@ttr.it - enrico.tobaldo@ttr.it
56 DOMOTICA
DOMOTICA
DOMOTICA 57
DOMOTICA
Figura 2a: Circuito stampato scheda interruttori/pulsanti (scheda principale): lato rame, scala 1:1
Figura 2b: Piano montaggio scheda interruttori/pulsanti (scheda principale)
58 DOMOTICA
DOMOTICA
ELENCO COMPONENTI
SCHEDA INTERRUTTORI/PULSANTI (SCHEDA PRINCIPALE)
C4, C8, C12, C16 1 µF 16 V elettrolitico P1, P3, P6 Morsettiera passo 5 9 poli
DOMOTICA 59
DOMOTICA
60 DOMOTICA
DOMOTICA
Figura 4a: Circuito stampato scheda interruttori/pulsanti (scheda figlia): lato rame, scala 1:1
La procedura da seguire è la R1, R3, R4, R6, R7, R9, R10, R12 1 MΩ 1/4 W
seguente: R2, R5, R8, R11 10 kΩ 1/4 W
C1, C2, C5, C6, C9, C10, C13, C14 2,2 µF 16 V elettrolitico
• Azzeramento di tutti i bit (0÷7)
della porta parallela. C3, C7, C11, C15 100 nF poliestere
• Impostazione dell’indirizzo, del C4, C8, C12, C16 1 µF 16 V elettrolitico
bit di attivazione/disattivazione
della trasmissione (bit 4 a livello U1÷U4 74HC221
logico 1). P1, P2 Pin strip femmina 4 pin
• Pausa.
P3 Pin strip femmina 6 pin
• Disattivazione della trasmissione
DOMOTICA 61
DOMOTICA
62 DOMOTICA
DOMOTICA
ELENCO COMPONENTI
INTERFACCIA PC
Sigla Valore
R1 330 Ω 1/4 W
R2 100 kΩ 1/4 W
R3, R4,
R5÷R7, 1 kΩ 1/4 W
R9
R8, R10 10 kΩ 1/4 W
C1, C3,
100 nF poliestere
C5, C6
C2 180 pF poliestere
C4 470 µF 35 V elettrolitico
Q1, Q2 2N2222
U1 LM7805
U2 MM53200
U3 DS8921
U4÷U8 4N25
Fusibile 1 A con porta
F1
fusibile verticale
Morsettiera passo
P1, P4
5 2 poli
P2, P3 Pin strip maschio 8 pin
Connettore DB25
P5 maschio 90° per circuito
stampato
Figura 6b: Piano montaggio interfaccia PC K1 Relè 2 scambi 12V
DOMOTICA 63
DOMOTICA
REALIZZAZIONE PRATICA
Nelle figure 2, 4 e 6 sono riportati
i piani di montaggio della scheda
interruttori/pulsanti (scheda prin-
cipale e scheda figlia) e dell’inter-
faccia PC.
Il montaggio dell’interfaccia PC
Figura 7: Foto scheda interruttori pulsanti completa (scheda figlia montata sopra alla scheda principale) non presenta alcun tipo di proble-
ma; si consiglia di procedere
rispettando il seguente ordine:
ponticelli, resistenze, diodi, zoccoli
circuiti integrati, condensatori,
transistor, morsettiere, relè e, per
finire, i circuiti integrati.
64 DOMOTICA
DOMOTICA
Figura 10: Particolare montaggio pin strip Figura 11: Particolare montaggio condensatore c17
Programmatori PIC
Display LCD/VFD ICD Debugger
Copyright Swen Gosh Germany
Noritake Cristallfontz
Programmatori Willem
originali olandesi
Gruppi di continuità
da 500 VA fino a 160 KVA
WWW.PARSICITALIA.IT
Via Rovereto, 13 - 48020 Ravenna - Tel 0544.927468 - Fax 178.6040078 - Email: parsicitalia@libero.it
DOMOTICA 65
CAMPAGNA ABBONAMENTI
2003-2004
Abbonarsi a Fare Elettronica significa ricevere, comodamente
ogni mese a casa tua, tante idee e consigli per rendere il tuo
hobby una vera passione.
) 1 ANNO
11 RIVISTE
A SOLI € 39
ABBONARSI A FARE ELETTRONICA CONVIENE.
) Abbonarsi subito
conviene ancora di più.
)
) Perchè?
Perchè pagherai solo € 39
anzichè € 51
Come abbonarsi:
Per Posta: scrivere a INWARE srl - Via Cadorna, 27 - 20032 Cormano (MI)
Per Telefono: al numero +39 02.76119009
Per fax: al numero +39 02.76119012
Via Internet: sul sito www.farelettronica.com alla pagina campagna abbonamenti
(è possibile pagare con bollettino postale, bonifico bancario e carta di credito, maggiori dettagli in ultima pagina)
TUTORIAL
®
PIC MICROCONTROLLER
BY EXAMPLE
prima parte
di Tiziano Galizia (t.galizia@farelettronica.com)
e Sergio Tanzilli (s.tanzilli@farelettronica.com)
Concepito nel 1997 per essere divul- della microelettronica a logica pro- prossimo numero di Fare Elettronica
gato gratuitamente su internet, PIC ® grammata, che ai più esperti che presenteremo un programmatore
Microcontroller By Example (d’ora in vogliono apprendere velocemente per PIC di facile realizzazione.
avanti PBE) si è sviluppato fino a come sviluppare applicazioni per i Tutti i sorgenti del corso sono stati
diventare il punto di riferimento per PIC senza perdersi in montagne di sviluppati nel linguaggio ASSEMBLER
tutti quelli che iniziano a lavorare dei microcontrollori PIC.
su questi “piccoli mostri” chia- Il ridotto numero di istruzioni
mati PIC. unito alla semplicità di apprendi-
Il nome originale del corso era mento è stato, infatti, uno dei
“Pic By Example” ma per motivi fattori di maggior successo di
di copyright è cambiato in quello questi microcontrollori. Il compi-
che leggete attualmente. latore utilizzato è l'MPASM pro-
Fare Elettrnica ha pubblicato la dotto dalla Microchip e disponi-
prima versione in 19 puntate a bile gratuitamente sul sito
partire dall’estate del 1998. http://www.microchip.com.
Questa nuova versione, oltre ad
offrire contenuti aggiornati, sarà I MICROCONTROLLER PIC
molto più breve, infatti sono previ- I PIC sono dei circuiti integrati
ste soltanto 6 puntate, ognuna prodotti dalla Microchip
delle quali divisa in diversi moduli. Technology Inc appartenenti alla
Attualmente la vecchia versione categoria dei microcontroller,
del corso è visibile on line all’indirizzo data-sheet. Gli argomenti che verran- ovvero quei componenti che integra-
www.picbyexample.com. no trattati riguardano sia gli aspetti no in un unico chip tutti i circuiti
legati alla progettazione dell'hardwa- necessari per realizzare un completo
Il corso che stiamo per presentare è re sia quelli inerenti allo sviluppo del sistema digitale programmabile.
stato pensato come strumento di software del micro. Ogni argomento Come si può vedere dalla foto, i PIC
apprendimento sia per i principianti sarà ampiamente corredato da esem- (in questo caso un PIC16F876) si pre-
che intendono avvicinarsi per la pi pratici e da chiare indicazioni per sentano esternamente come dei nor-
prima volta all'affascinante mondo la realizzazione dei circuiti. Inoltre nel mali circuiti integrati TTL o CMOS,
68 TUTORIAL
TUTORIAL
ma internamente dispongono di tutti La presenza di tutti questi dispositivi schema a blocchi visibile in figura 1.
i dispositivi tipici di un completo in uno spazio estremamente conte- Una caratteristica estremamente
sistema a microprocessore, ovvero: nuto consente al progettista di sfrut- interessante del PIC16F84A rispetto
tare gli enormi vantaggi derivanti ad altri modelli, è quella di poter
• Una CPU (Central Processor Unit, dall'uso di un sistema a microproces- essere programmato utilizzando la
ovvero Unità Centrale di sore, anche in quei circuiti che, per memoria interna di tipo FLASH. Tale
Elaborazione) il cui scopo è quello problemi di spazio e di costo, sono memoria può infatti essere riscritta
di interpretare le istruzioni di pro- stati finora realizzati con componen- ogni volta che effettuiamo un nuovo
gramma. tistica tradizionale. esperimento utilizzando sempre lo
• Una memoria FLASH (memoria I PIC sono disponibili entro un'ampia stesso chip.
non volatile programmabile più gamma di modelli per meglio adat- Il PIC16F84A può essere programma-
volte) in cui sono memorizzate le tarsi alle esigenze di progetto specifi- to sia utilizzando uno dei program-
istruzioni del programma da ese- che. I vari modelli si differenziano per matori forniti dalla Microchip o da
guire. il numero di bit della CPU, il numero terze parti, sia direttamente sul circui-
• Una memoria RAM (Random di linee di I/O e per la diversa dota- to senza dover essere rimosso (pro-
Access Memory, ovvero memoria zione di dispositivi interni, per tale grammazione in-circuit) impiegando
ad accesso casuale) utile per motivo si sono venute a creare diver- un qualsiasi programmatore adibito
memorizzare le variabili utilizzate se famiglie che è possibile approfon- a questo impiego.
dal programma. Questa memoria dire sul sito Microchip.
si azzera quando viene a mancare GLI STRUMENTI NECESSARI
l’alimentazione. Durante questo corso ci occuperemo Ma quali sono gli strumenti di cui
• Una serie di LINEE DI I/O per in special modo di un modello appar- avete bisogno per seguire questo
pilotare dispositivi esterni o rice- tenente alla famiglia a 14 bit siglato corso? Ecco gli essenziali:
vere impulsi da sensori, pulsanti e PIC16F84A e dotato di 18 pin, di cui
così via. ben 13 disponibili come linee di • Editor
• Una serie di dispositivi ausiliari al ingresso/uscita utilizzabili dai circuiti Per scrivere i sorgenti si può utiliz-
funzionamento quali generatori di che andremo poi a realizzare. La sua zare il famoso NOTEPAD o Blocco
clock, bus, contatori ed altro. struttura interna viene riportata nello Note, presente in tutte le versioni
di Windows. È importante utilizza-
re comunque un editor che salvi il
file in formato testo (ASCII), altri-
menti il compilatore potrebbe non
capire i codici di formattazzione
salvati da editor come WORD.
• Compilatore
Il compilatore MPASM è fornito
gratuitamente dalla Microchip ed è
possibile scaricarlo dal loro sito.
• Programmatore
Ne potete acquistare uno già fatto
(c’è ne sono di molto economici),
oppure costruire quello che pre-
senteremo nel prossimo numero di
Fare Elettronica.
TUTORIAL 69
TUTORIAL
mente lo sviluppo e la ricerca di per lo stato logico basso e 5 V per lo per poter operare correttamente
eventuali errori, diventando all’oc- stato logico alto. (controllate che la disposizione dei
correnza un programmatore In- Gli altri pin presenti nel PIC sono: segnali sia compatibile con il vostro
Circuit. programmatore), ovviamente può
• VDD (pin 14) è il pin di alimenta- essere rimosso se disponete di un
zione positiva e deve essere colle- programmatore tradizionale.
MODULO 1 gato a 5 V. Fermiamoci ora un momento con la
• GND (pin 5) è il pin di massa da parte elettrica per affrontare la parte
In questo primo modulo spieghe- collegare al negativo di alimenta- più complessa della nostra realizza-
remo come si scrive il programma zione. zione, ovvero la scrittura del pro-
in assembler, come si compila e • MCLR (pin 4) è il pin di reset e in gramma per il PIC.
come si trasferisce il file eseguibile condizioni di normale funziona-
all'interno della memoria FLASH mento deve essere mantenuto DAL CODICE SORGENTE
del PIC. “alto”, cioè a 5 V. Se si desidera AL PIC PROGRAMMATO
resettare il PIC occorre collegare sul Come per qualsiasi altro micropro-
ESEMPIO 1: UN SEMPLICE LAM- pin MCLR un pulsante di reset cessore, anche per i PIC è necessario
PEGGIATORE A LED verso massa. scrivere un programma che gli con-
Ed ecco il primo esempio pratico che • I pin OSC1 (pin 16) e OSC2 (pin senta di svolgere il suo lavoro. Un
propone la realizzazione di un sem- 15) servono per collegare un quar- programma è costituito da un elenco
plice lampeggiatore a LED. zo esterno o un oscillatore RC per di istruzioni in sequenza, ognuna
Vista la sua semplicità, per questo generare la frequenza di clock utile delle quali identifica univocamente
primo esempio non forniamo il cir- al PIC per scandire tutti i cicli di ela- una funzione che il PIC deve svolge-
cuito stampato. Per la realizzazione è borazione interna. re. Ogni istruzione è rappresentata
possibile procedere in due modi: da un codice operativo (in inglese
Per realizzare la nostra applicazione “operation code” o più brevemente
• Utilizzare una delle innumerevoli d'esempio utilizzeremo una sola linea “opcode”) a 14 bit ed è memorizza-
schede per esperimenti con i PIC di I/O la RB0 a cui è collegato il LED ta in una locazione di memoria
presenti sul mercato. da far lampeggiare. FLASH interna al PIC. Tale memoria
• Realizzare da soli il cablaggio utiliz- Il connettore J1 riporta tutti i segnali nel PIC16F84A, dispone di 1024
zando una basetta per esperimenti necessari ai programmatori in-circuit locazioni, ognuna delle quali è in
tipo millefori di dimensioni non
troppo contenute in modo da
poter ospitare anche gli altri com-
ponenti utilizzati nei prossimi espe-
rimenti.
LO SCHEMA ELETTRICO
In Figura 2 è riportato lo schema elet-
trico del nostro primo circuito realiz-
zato con un PIC.
Il PIC16F84A è dotato di un totale di
18 pin di cui ben 13 utilizzabili come
linee di ingresso/uscita (I/O), ovvero
come linee il cui stato logico può
essere controllato direttamente dal
programma in esecuzione. Tali linee
sono divise in due porte: la porta A e
la porta B. La porta A dispone di 5
linee di I/O denominate RA0÷RA4 e
la porta B di 8 linee di I/O denomina-
te RB0÷RB7. Il livello del segnale in Figura 2: Schema elettrico del lampeggiatore a LED
uscita o in ingresso è TTL ovvero 0 V
70 TUTORIAL
TUTORIAL
grado di contenere una sola istruzio- convenzionali con cui è stato scritto, binario e non rispecchiano quindi
ne. Un esempio di opcode in nota- in una serie di numeri (gli opcode) direttamente il contenuto che dovrà
zione binaria viene riportato di riconoscibili direttamente dal PIC. avere la FLASH del PIC. Il loro forma-
seguito: Questo programma si chiama com- to però rispecchia direttamente
pilatore assembler o assemblatore. quanto sarà trasferito al PIC in una
00 0001 0000 0000B Come già detto, la prima operazione forma leggibile e con alcune istruzio-
da effettuare è la scrittura del sorgen- ni in più.
Ma è più probabile che un opcode te e la sua memorizzazione in un file Ora, senza entrare nei dettagli, è utile
venga rappresentato nella equivalen- di testo con estensione .ASM. Nel sapere che tale formato è diretta-
te notazione esadecimale: nostro primo esperimento pratico mente riconoscibile dal programma-
utilizzeremo il file LED.ASM riportato tore che, durante la programmazio-
0100H nel Listato 1. ne, convertirà in formato binario, che
Il passo successivo è la compilazione contiene, oltre agli opcode, altre
Entrambe le notazioni sono comple- del sorgente utilizzando il MPASM informazioni aggiuntive tra le quali
tamente prive di senso per un essere prodotto dalla Microchip e disponibi- gli indirizzi in cui vanno trasferiti gli
umano ma sono le uniche che il PIC le gratuitamente sul loro sito. opcode.
è in grado di capire. Come riportato nella figura 3, oltre al
Quindi, per facilitare il compito al nostro sorgente con estensione IL CODICE
programmatore si ricorre ad alcuni .ASM è necessario fornire al compila- Analizziamo ora linea per linea il con-
strumenti e convenzioni per rendere tore un secondo file prodotto dalla tenuto del file LED.ASM. Iniziamo
le istruzioni più comprensibili. Microchip con estensione .INC diffe- dalla prima linea di codice:
La prima convenzione è quella di rente a seconda del tipo di PIC che PROCESSOR 16F84
associare ad ogni opcode (in totale stiamo utilizzando. Nel nostro caso il PROCESSOR è una direttiva del com-
35 per il PIC16F84A) una sigla mne- file è il P16F84.INC. Questo sorgente pilatore assembler che consente di
monica, ovvero una sigla che aiuti a contiene alcune definizioni dipen- definire per quale microprocessore è
ricordare il significato dell'istruzione. denti dal chip utilizzato che vedremo stato scritto il nostro sorgente. Le
Tornando al nostro esempio l'opcode più avanti. Durante la compilazione direttive non sono delle istruzioni
0100H corrisponde all'istruzione del sorgente, il compilatore assem- mnemoniche che il compilatore tra-
mnemonica CLRW che è la forma bler genera una serie di files con duce nel rispettivo opcode, ma delle
breve dell'istruzione CLEAR W REGI- nome identico al sorgente stesso ma semplici indicazioni rivolte al compi-
STER, ovvero azzera il registro W con estensione diversa: latore per determinarne il funziona-
(vedremo meglio di seguito che cosa • .HEX è il file che contiene i codici mento durante la compilazione. In
significa). operativi da inviare al PIC tramite il questo caso informiamo il compilato-
Altre convenzioni consentono di defi- programmatore. re che le istruzioni che abbiamo inse-
nire delle variabili, delle costanti, • .LST è un file di testo in cui viene
delle etichette di riferimento agli riportato l'intero sorgente e la cor-
indirizzi di memoria e così via. rispondente traduzione in opcode.
L'insieme di queste convenzioni, il cui Non è utilizzabile per la program-
scopo è facilitare la stesura di un pro- mazione del PIC ma è estrema-
gramma, viene chiamato linguaggio mente utile per verificare i processi
assembler. Un programma scritto in di compilazione che ha eseguito il
assembler può essere scritto su un PC compilatore.
utilizzando un qualsiasi word proces- • .ERR contiene la lista degli errori di
sor o editor in grado di generare file compilazione riscontrati ed il
di testo in formato ASCII. Un file di numero di linea all'interno del sor-
testo contenente un programma in gente in cui sono stati rilevati.
assembler viene denominato source I file .LST e .ERR sono utilizzati per il
o sorgente assembler. Una volta pre- controllo di quanto effettuato in
parato il nostro sorgente, e vedremo compilazione. Solo il file .HEX è utiliz-
tra breve come, occorre un program- zato realmente per programmare il
ma in grado di tradurre le istruzioni PIC. Figura 3: Operazioni necessarie per passare
dal sorgente al PIC programmato
mnemoniche e tutte le altre forme I file .HEX non sono file in formato
TUTORIAL 71
TUTORIAL
72 TUTORIAL
TUTORIAL
dalla Microchip come area dei FILE RISC per cui ogni istruzione occupa registro STATUS anche TRISA è defini-
REGISTER. I file register altro non una sola locazione di memoria, to tramite una direttiva EQU) la cui
sono che locazioni RAM disponibili opcode e parametri inclusi. In que- funzione è quella di definire il funzio-
per l'utente a partire dall'indirizzo sto caso l'istruzione mnemonica bsf namento di ogni linea di I/O della
0CH. Questo indirizzo di inizio è fisso sta per BIT SET FILE REGISTER ovve- porta A. In particolare ogni bit ad
e non può essere cambiato in quan- ro metti a uno (condizione logica uno del registro TRISA determina un
to le locazioni precedenti sono occu- alta) uno dei bit contenuti nella ingresso sulla rispettiva linea della
pate da altri registri specializzati per locazione di RAM specificata. Il para- porta A mentre ogni 0 determina
uso interno. metro STATUS viene definito nel file un'uscita. Le due istruzioni successive
Count RES 2 P16F84.INC tramite una direttiva svolgono le stesse funzioni per la
In questa linea incontriamo le label EQU. Il valore assegnato in questo porta B del PIC:
Count e la direttiva RES. La direttiva file è 03H e corrisponde ad un file movlw 11111110B
RES indica al compilatore che inten- register (ovvero una locazione RAM movwf TRISB
diamo riservare un certo numero di nell'area dati) riservato. Anche il Notate come il valore 0 nel bit 0 del
byte o meglio di file register all'inter- parametro RP0 viene definito nel file registro TRISB determini la configura-
no dell'area dati; in questo caso 2 P16F84.INC con valore 05H e corri- zione in uscita della rispettiva linea
byte. La label Count, dove Count è sponde al numero del bit che si del PIC. Nella nostra applicazione
un nome scelto da noi, è un marca- vuole mettere a uno. Ogni file regi- infatti questa linea viene utilizzata per
tore che nel resto del sorgente assu- ster è lungo 8 bit e la numerazione pilotare il LED da far lampeggiare.
merà il valore dell'indirizzo in cui è di ciascuno parte da 0 (bit meno Abbiamo visto che l'istruzione
stato inserito. Dato che precedente- significativo) fino ad arrivare a 7 (bit movwf TRISB trasferisce il valore con-
mente avevamo definito l'indirizzo di più significativo). Questa istruzione tenuto nell'accumulatore (inizializza-
partenza a 0CH con la direttiva ORG, in pratica mette a 1 il quinto bit del to opportunamente con l'istruzione
Count varrà 0CH. Se, ad esempio, file register STATUS. Questa opera- movlw 11111110B) nel registro
inseriamo una label anche alla linea zione è necessaria, come vedremo TRISB. Il significato di movwf è infat-
successiva essa varrà 0CH + 2 (due nelle lezioni successive, per accede- ti MOVE W TO FILE REGISTER.
sono i byte che abbiamo riservato) re ai file register TRISA e TRISB bcf STATUS,RP0
ovvero 0EH. I nomi delle label posso- come vedremo ora. Questa istruzione è simile alla bsf
no essere qualsiasi ad eccezione delle movlw 00011111B vista in precedenza, con la sola diffe-
parole riservate al compilatore quali Questa istruzione sta a significare: renza che azzera il bit anziché met-
sono le istruzioni mnemoniche e le MOVE LITERAL TO W REGISTER terlo a uno. La sigla in questo caso è
direttive). Una label si distingue da ovvero muovi un valore costante nel- BIT CLEAR FILE REGISTER. Dal punto
una costante simbolica perché il suo l'accumulatore. Come avremo modo di vista funzionale questa istruzione è
valore viene calcolato in fase di com- di vedere più avanti, l'accumulatore è stata inserita per consentire l'accesso
pilazione e non assegnato da noi sta- un particolare registro utilizzato dalla ai registri interni del banco 0 anziché
ticamente. CPU in tutte quelle situazioni in cui ai registri interni del banco 1 di cui
ORG 00H vengono effettuate operazioni tra fanno parte TRISA e TRISB. Una
Questa seconda direttiva ORG fa rife- due valori oppure in operazioni di descrizione più dettagliata verrà data
rimento ad un indirizzo in area pro- spostamento tra locazioni di memo- più avanti in questo corso.
gramma (nella FLASH) anziché in ria. In pratica è un registro di appog- bsf PORTB,LED
area dati. Da questo punto in poi gio utilizzato dalla CPU per memoriz- Con questa istruzione viene effettua-
andremo infatti ad inserire le istruzio- zare temporaneamente un byte ogni ta la prima operazione che ha qual-
ni mnemoniche che il compilatore volta che se ne presenta la necessità. che riscontro all'esterno del PIC. In
dovrà convertire negli opportuni Il valore costante da memorizzare particolare viene acceso il LED colle-
opcode per il PIC. Il primo opcode nell'accumulatore è 00011111B gato alla linea RB0. PORTB è una
eseguito dal PIC dopo il reset è quel- ovvero un valore binario a 8 bit dove costante definita in P16F84.INC e
lo memorizzato nella locazione 0, da il bit più a destra rappresenta il bit 0 consente di referenziare il file register
qui il valore 00H inserito nella ORG. o bit meno significativo. corrispondente alle linee di I/O della
bsf STATUS,RP0 Nell'istruzione successiva: porta B mentre LED è il numero della
Ecco finalmente la prima istruzione movwf TRISA linea da mettere a 1. Se ben ricorda-
mnemonica completa di parametri. il valore 00011111 viene memorizza- te, all'inizio del sorgente la costante
I PIC hanno una CPU interna di tipo to nel registro TRISA (come per il LED è stata definita pari a 0, quindi la
74 TUTORIAL
TUTORIAL
linea interessata sarà RB0. TEST FLAG, SKIP IF CLEAR, ovvero, gua altri compiti mentre esegue il
MainLoop controlla lo stato di un bit all'interno ritardo. Le istruzioni:
Questa linea contiene una label di un registro e salta l'istruzione suc- clrf Count
ovvero un riferimento simbolico ad cessiva se il valore di tale bit è zero. Il clrf Count+1
un indirizzo di memoria. Il valore bit da controllare corrisponde alla CLEAR FILE REGISTER azzerano le
della label, come detto in preceden- linea di uscita cui è collegato il diodo due locazioni di RAM riservate prece-
za, viene calcolato in fase di compi- LED, tramite questo test potremo dentemente con l'istruzione:
lazione in base al numero di istruzio- determinare quindi se il LED è acceso Count RES 2
ni, alle direttive ORG e alle altre o spento e quindi agire di conse- Queste due locazioni sono adiacenti
istruzione che in qualche modo allo- guenza, ovvero se il LED è gia acceso a partire dall'indirizzo referenziato
cano spazio nella memoria del PIC. lo spegneremo, se il LED è spento lo dalla label Count.
In questo caso, se contiamo le istru- accenderemo. decfsz Count,1
zioni inserite a partire dall'ultima goto SetToZero L'istruzione significa DECREMENT
direttiva ORG possiamo calcolare il Questa istruzione è un salto incondi- FILE REGISTER, SKIP IF ZERO ovvero
valore che verrà assegnato a zionato (dall'inglese GO TO, vai a) decrementa il contenuto di un regi-
MainLoop ovvero 07H. In realtà il alla label SetToZero dove troveremo stro (in questo caso Count e salta l'i-
valore che assumono le label non ha le istruzioni per spegnere il LED. struzione successiva se il valore rag-
molta importanza in quanto il loro Questa istruzione verrà saltata dall'i- giunto è zero). Se il valore raggiunto
scopo è proprio quello di evitare di struzione successiva se il LED è gia non è zero viene eseguita l'istruzione
dover conoscere la posizione precisa spento. successiva:
degli opcode nella memoria del PIC bsf PORTB,LED goto DelayLoop
permettendo comunque di referen- goto MainLoop Che rimanda l'esecuzione all'inizio
ziare una determinata locazione di Queste due istruzioni semplicemente del ciclo di ritardo. Una volta rag-
memoria. In questo caso la label accendono il LED e rimandano il pro- giunto lo zero con il contatore Count
MainLoop viene utilizzata come gramma all'ingresso del ciclo di lam- vengono eseguite le istruzioni:
punto di ingresso di un ciclo (dall'in- peggiamento. decfsz Count+1,1
glese Loop) di accensione e spegni- SetToZero goto DelayLoop
mento del LED, ovvero una parte di bcf PORTB,LED Che decremetano il registro seguen-
codice che verrà ripetuta ciclica- goto MainLoop te fino a che anche questo raggiunge
mente all'infinito. Queste due istruzioni semplicemente lo zero. Il registro Count+1 in parti-
Incontreremo più avanti un riferi- spengono il LED e rimandano il pro- colare verrà decrementato di uno
mento a questa label. gramma all'ingresso del ciclo di lam- ogni 256 decrementi di Count.
call Delay peggiamento. La subroutine Delay Quando anche Count+1 avrà rag-
Questa istruzione determina una inserisce un ritardo di circa un secon- giunto lo zero l'istruzione:
chiamata (dall'inglese call) ad una do e può essere chiamata più volte return
subroutine che inizia in corrispon- nel sorgente tramite l'istruzione: Il cui significato è RETURN FROM
denza della label Delay. Le subrouti- call Delay SUBROUTINE determinerà l'uscita
ne sono delle parti di programma Delay e DelayLoop sono due label. dalla routine di ritardo ed il prosegui-
specializzate ad effettuare una fun- Delay identifica l'indirizzo di inizio mento dell'esecuzione dall'istruzione
zione specifica. Ogni qualvolta è della subroutine e viene utilizzato per successiva la call Delay. Per finire
necessaria quella funzione è sufficien- le chiamate dal corpo principale del END è una direttiva che indica al
te richiamarla con una sola istruzio- programma. DelayLoop viene chia- compilatore la fine del sorgente.
ne, anziché ripetere ogni volta tutte mato internamente dalla subroutine
le istruzioni necessarie ad effettuarla. e serve come punto di ingresso per il LA COMPILAZIONE
In questo caso la subroutine inserisce ciclo (dall'inglese loop) di ritardo. In Vediamo ora come sia possibile effet-
un ritardo pari al tempo di accensio- pratica, il ritardo viene ottenuto ese- tuare in pratica la compilazione di un
ne e spegnimento del LED. Le istru- guendo migliaia di istruzioni che non sorgente. Per prima cosa creiamo sul
zioni che compongono la subroutine fanno nulla! Questo tipo di ritardo si nostro disco fisso una cartella di lavo-
Delay sono inserite più avanti in que- chiama ritardo software o ritardo a ro in cui da ora in poi memorizzere-
sto stesso sorgente. programma, è il più semplice da mo tutti i sorgenti del corso compre-
btfsc PORTB,LED implementare e può essere utilizzato so il file P16F84.INC. Scegliamo un
Il significato di questa istruzione è BIT quando non è richiesto che il PIC ese- nome, ad esempio: C:\PICPRG
TUTORIAL 75
TUTORIAL
Qualsiasi altro nome di cartella o ad indicare che tutto è andato bene ne di un programma subito dopo
disco è ovviamente valido. Basterà ed il programma è in esecuzione. aver effettuato il reset del PIC. Il reset
sostituire nel resto del corso tutti i del PIC può essere effettuato in diver-
riferimenti a C:\PICPRG con il nome Semplice vero? si modi: fornendo semplicemente ali-
del disco e della cartella scelti. mentazione al PIC, mettendo a zero
Copiamo ora nella nostra cartella di per un istante il pin MCLR oppure
lavoro C:\PICPRG i file LED.ASM e MODULO 2 attivando il Watch dog timer come
P16F84.INC. Installiamo quindi il vedremo nelle lezioni successive. In
software necessario per compilare i In questo modulo analizzeremo l’ar- tutti i casi il PIC inizia ad eseguire il
nostri sorgenti. chitettura interna del PIC16F84. codice presente nella sua memoria a
Nel modulo precedente, abbiamo partire dalla locazione 0000H. Come
Sul sito della Microchip è possibile scritto un sorgente, lo abbiamo com- ricorderete nel sorgente LED.ASM
scaricare l’assembler MPASM in ver- pilato e programmato nel PIC, infine, presentato nel modulo 1 era stata
sione per il sistema operativo abbiamo visto in funzione un nostro inserita come prima direttiva la:
Microsoft Windows; una copia del programma sul PIC16F84. Prima di ORG 00H in modo da forzare l'inizio
MPASM è possibile scaricarla anche proseguire con altri esperimenti pra- del programma a partire dalla loca-
dal sito di Fare elettronica. tici occorre ora affrontare un po' di zione 0000H.
Dopo aver “scompattato” il file scari- teoria per comprendere meglio gli
cato, utilizzando un programma per esercizi che verranno presentati in LA MEMORIA DATI
la decompressione ZIP (tipo Winzip), seguito. Nella Figura 5 viene riporta- Il PIC16F84 ha due diverse tipologie
copiamo i files ottenuti in una cartel- to uno schema semplificato dell'ar- di memoria dati: il register file e la
la creata per l’occasione, per esempio chitettura interna del PIC. memoria flash dati.
C:\Mpasm, ed eseguiamo il file Il Register File è un'insieme di locazio-
MPASM.EXE, ci appariraà un’interfac- LA MEMORIA PROGRAMMA ni di memoria RAM denominate regi-
cia come quella in figura 4. Come abbiamo già appreso, per stri in cui vengono memorizzati tutti
Lasciamo tutte le opzioni così come poter far eseguire al PIC un program- i dati di lavoro necessari al program-
sono e premiamo il pulsante ma dobbiamo inserire, tramite il pro- ma in esecuzione (ad esempio varia-
“Browse”, cerchiamo il sorgente da grammatore, una sequenza corretta bili, contatori, e così via) la Flash Dati
compliare, in questo caso LED.ASM, di codici operativi (opcode) all'inter- è un insieme di 64 byte in cui il
e diamo OK. no della sua memoria. Tale memoria nostro programma può scrivere quei
A questo punto il nome, completo di viene denominata memoria pro- dati che non devono essere persi in
percorso, del sorgente apparirà nel gramma ed è composta da un totale caso di mancanza di alimentazione.
campo “Source File Name”, per con- di 1024 locazioni ognuna delle quali La memoria flash dati è fisicamente
cludere premiamo il pulsante può contenere un opcode da esegui- distinta dalla memoria flash pro-
“ASSEMBLE” e andiamo a vedere che re. gramma ma può essere scritta e letta
file sono stati generati. Tale memoria è di tipo FLASH ovvero anche da un programmatore ester-
Se tutto è andato bene dovremo tro- una memoria speciale che non perde no. Non tutti i registri del register file
vare i seguenti nuovi file: i dati memorizzati anche se privata di possono essere utilizzati dal nostro
LED.HEX alimentazione. Il PIC può eseguire le programma. Ad alcuni di essi la
LED.LST istruzioni contenute nella memoria Microchip ha riservato dei compiti
LED.ERR programma ma non può in nessun speciali che andremo a vedere di
LED.COD modo leggerle o scriverle. Questo è volta in volta. In pratica su un totale
Il contenuto dei file è già stato illu- dovuto alla particolare architettura di 60 registri presenti, solo 36 sono
strato, quindi proseguiamo con la adottata dalla Microchip per imple- utilizzabili per i nostri programmi
programmazione del PIC utilizzando mentare i PIC, ovvero l'architettura mentre i rimanenti 24 vengono utiliz-
il solo file LED.HEX. A questo punto “Harvard” che prevede la separazio- zati per controllare il funzionamento
utilizzando il programmatore in ne netta tra i dati ed i programmi. La delle periferiche a bordo del PIC.
nostro possesso, carichiamo il file ed memoria programma inizia all'indi- Come potete ben vedere, l'ordine di
eseguiamo la programmazione. rizzo 0000H e temina all'indirizzo grandezza della memoria disponibile
03FFH. L'indirizzo 0000H viene nel PIC è ben diverso da quello a cui
Terminata la programmazione denominato Reset Vector in quanto è ci hanno abituato i Personal
dovremmo veder lampeggiare il LED da questo punto che inizia l'esecuzio- Computer. Ma vedrete presto che,
76 TUTORIAL
TUTORIAL
per la maggior parte delle nostre 8CH a AFH coincidono con quelle del come ricorderete era stato incluso nel
applicazioni, sarà del tutto sufficien- banco 0. In pratica se andiamo a leg- sorgente "led.asm" con la direttiva
te. gere o scrivere qualcosa all'indirizzo INCLUDE) la Microchip ha inserito
Come vedremo nelle prossime lezio- 0CH lo ritroveremo anche all'indiriz- una lista di nomi che identificano
ni il PIC16F84 dispone anche di una zo 8CH e cosi via. Nel nostro esem- univocamente ciascun registro spe-
memoria dati di tipo EEPROM (non pio della seconda lezione LED.ASM la cializzato e a cui sono associati gli
volatile), alla quale dedicheremo un direttiva: ORG 0CH indicava proprio indirizzi corrispondenti nell'area dei
intero modulo ed un esempio prati- l'indirizzo di inizio dell'area dati utiliz- register file.
co. zabile dal nostro programma. La Se, ad esempio, volessimo definire
Il register file, la cui struttura è ripor- direttiva che segue: Count RES 2 tutte le linee della porta B del PIC in
tata in Figura 6, è indirizzabile diret- riservava invece uno spazio di due uscita agendo sul registro TRISB,
tamente in uno spazio di memoria locazioni utilizzate dal programma potremmo scegliere di referenziare
che va da 00H a 2FH per un totale di per memorizzare i contatori di ritar- direttamente il registro con il suo
48 byte, denominato bank 0. Un do della subroutine Delay. I registri indirizzo:
secondo spazio di indirizzamento specializzati del PIC vengono utilizza- movlw 00000000B
denominato bank 1 va da 80H a ti molto di frequente nei programmi. movwf 06H
AFH. Per accedere a questo secondo Ad esempio, si ricorre alla coppia di Oppure, referenziare lo stesso regi-
spazio è necessario ricorrere ai due registri specializzati TRISA e TRISB, stro con il suo nome simbolico:
bit ausiliari RP0 e RP1 secondo le per definire quali linee di I/O sono in movlw 00000000B
modalità che andremo a spiegare più ingresso e quali in uscita. Lo stesso movwf TRISB
avanti. Le prime 12 locazioni del stato logico delle linee di I/O dipen- Avendo però l'accortezza di inserire la
banco 0 dall'indirizzo 00H a 0BH e de dal valore dei due registri PORTA direttiva INCLUDE "P16F84.INC" nel
del banco 1 dall'indirizzo 80H a 8BH e PORTB. Alcuni registri riportano lo nostro sorgente.
(24 locazioni in totale) sono riservate stato di funzionamento dei dispositi-
e quindi non possono essere utilizza- vi interni al PIC o il risultato di opera- L'ALU ED IL REGISTRO W
te dal nostro programma se non per zioni aritmetiche e logiche. È neces- Andiamo ora ad analizzare altre due
controllare il funzionamento del PIC. sario conoscere esattamente quale componenti fondamentali nell'archi-
Le rimanenti 36 locazioni del banco 0 funzione svolge ciascun registro spe- tettura del PIC, la ALU ed il registro
indirizzate da 0CH a 2FH sono le uni- cializzato e quali effetti si ottengono W o accumulatore. La ALU (acroni-
che disponibili per i dati dei nostri nel manipolarne il contenuto. Per mo di Arithmetic and Logic Unit
programmi. Le 36 locazioni corri- facilitare le operazioni sui registri spe- ovvero unità aritmentica e logica) è la
spondenti sul banco 1 indirizzate da cializzati, nel file "p16f84.inc" (che componente più complessa del PIC
in quanto contiene tutta la circuiteria
delegata a svolgere le funzioni di cal-
colo e manipolazione dei dati duran-
te l'esecuzione di un programma. La
ALU è una componente presente in
tutti i microprocessori e da essa
RA0 RB0
RA4 RB7
FLASH STACK A B
Program
Memory PC I/O PORTS
1K x 14 RTCC
W RTCC
REGISTER
FILE
ALU Power-up Timer
FLASH Start-up Timer
Data Power on reset
Memory Timing
64 x 8 Generation Watchdog timer
TUTORIAL 77
TUTORIAL
78 TUTORIAL
TUTORIAL
TUTORIAL 79
TUTORIAL
razione appena effettuata viene call Point3 seconda lezione per realizzare un
denominata CHIAMATA A SUBROU- return lampeggiatore sequenziale a quat-
TINE, ovvero una interruzione tro LED. Il nuovo sorgente modifi-
momentanea del normale flusso di Point3 cato è riportato nel Listato 2. Nella
programma per "chiamare" in esecu- movlw 12 Figura 7 è riportato lo schema elet-
zione una serie di istruzioni per poi return trico del nuovo circuito, sostanzial-
ritornare al normale flusso di esecu- In questo caso nella subroutine mente equivalente al circuito pre-
zione. La parola STACK in inglese Point2 viene effettuata un'ulteriore sentato nel modulo precedente,
significa "catasta" ed infatti su questa CALL alla subroutine Point3. Al ritor- con l'unica variante che ora i LED
catasta è possibile depositare, uno no da quest'ultima il programma collegati sono quattro anziché
sull'altro, più indirizzi per recuperarli dovrà rientrare nella subroutine uno. Le linee di I/O utilizzate sono
quando servono. Questo tipo di Point2 eseguire la RETURN e quindi RB0 per primo LED, RB1 per il
memorizzazione viene anche deno- tornare nel flusso principale. Gli indi- secondo, RB2 per il terzo ed RB3
minata LIFO dall'inglese Last In First rizzi da memorizzare nello stack sono per il quarto. Esse vanno quindi
Out, in cui l'ultimo elemento inserito due in quanto viene incontrata una configurate tutte in uscita all'inizio
(last in) deve necessariamente essere seconda CALL prima ancora di incon- del programma cambiando le
il primo ad uscire (first out). Grazie a trare la RETURN corrispondente alla istruzioni:
questa caratteristica è possibile effet- prima. Il PIC16F84 dispone di uno movlw 11111110B
tuare più CALL annidate ovvero l'una stack a 8 livelli, ovvero uno stack che movwf TRISB
nell'altra e mantenere sempre traccia consente fino ad 8 chiamate annida- in
del punto in cui riprendere il flusso al te. È importante assicurasi, durante la movlw 11110000B
momento che si incontra una istru- stesura di un programma, che ci sia movwf TRISB
zione RETURN. Vediamo un altro sempre una istruzione RETURN per in cui i quattro bit meno significativi,
esempio: ogni CALL per evitare pericolosi disal- corrispondenti alle linee RB0,1,2,3
ORG 00H lineamenti dello stack che in esecu- vengono messi a zero per definire tali
zione possono dar adito a errori diffi- linee in uscita. Nell'area di memoria
Point1 cilmente rilevabili. del REGISTER FILE (che nel source ini-
movlw 10 zia con la direttiva ORG 0CH) oltre ai
call Point2 UN LAMPEGGIATORE due byte referenziati dalla label
goto Point1 SEQUENZIALE Count, riserviamo un ulteriore byte
Proviamo ora a fissare i concetti con label Shift che utilizzeremo per
Point2 finora appresi rielaborando il sor- determinare la sequenza di accensio-
movlw 11 gente LED.ASM presentato nella ne dei LED. La direttiva da inserire è:
Shift RES 1
movlw 00000001B
movwf Shift
80 TUTORIAL
TUTORIAL
Quindi di effettuare lo shift a sinistra ciclo successivo, una volta trasferito nuto dopo alcune ripetizioni del ciclo
del valore contenuto in Shift di un tale valore sulla port B si otterrà lo MainLoop si ottiene il valore
bit, con le seguenti istruzioni: spegnimento del LED1 e l'accensione 00000001B ed in pratica alla riaccen-
del LED2 e così via per i cicli successi- sione del primo LED.
bcf vi. Quando il bit 4 di Shift varrà 1,
STATUS,S vorrà dire che tutti e quattro i LED CONCLUSIONI
rlf Shift,F sono stati accesi almeno una volta e Per questo mese ci fermiamo qui.
occorre quindi ripartire dal LED 1. Le Nella prossima puntata realizzeremo
La prima istruzione serve ad azzerare istruzioni seguenti svolgono questo altri esercizi pratici.
il bit CARRY del registro di stato STA- tipo di controllo:
TUS che verrà analizzato nelle lezioni Nel prossimo numero di Fare elettro-
successive. L'istruzione RLF Rotate btfsc Shift,4 nica, oltre ai nuovi moduli del corso,
Left F through Carry (ruota a sinistra swapf Shift,F presenteremo un programmatore
attraverso il bit di carry) sposta di un per i PIC semplice ed economico da
bit verso sinistra il valore memorizza- L'istruzione BTFSC Shift,4 controlla realizzare.
to nel registro Shift inserendo nella appunto se il bit 4 del registro Shift
posizione occupata dal bit 0 il valore vale 1. Se si, esegue l'istruzione suc- www.farelettronica.com
del bit di Carry (che come già detto cessiva SWAPF Shift,F altrimenti la Dal sito di Fare Elettronica è possibi-
andremo a vedere in seguito). Per far salta. L'istruzione SWAP (dall'inglese le scaricare i seguenti files:
si che il bit inserito sia sempre zero "scambia") in pratica scambia i quat- • Compilatore Microchip MPASM
viene eseguita prima della RLF l'istru- tro bit più significativi contenuti nel • Data-sheet del PIC16F84A
zione BCF STATUS,C per azzerare registro Shift con i quattro meno • Il codice sorgente utilizzato negli
questo bit. A questo punto il registro significativi. Dal valore iniziale del esempi.
Shift varrà 00000010B, quindi, al registro Shift pari a 00010000B otte-
TUTORIAL 81
HARDWARE
Un modo per poter offrire ai visita- analisi, per facilità di descrizione, Un led verde, oltre ad indicare che è
tori la possibilità sia di apprezzare i individueremo i momenti del ciclo in corso l’esecuzione di un ciclo,
particolari costruttivi della scena del con le stesse ore del giorno e faremo lampeggia ogni volta che tramite
presepe, sia di lasciarsi affascinare riferimento al grafico di figura 1. uno di detti pulsanti viene seleziona-
dai giochi di luce che danno allo All'accensione la centralina inizia il to un tempo di “durata ciclo” diver-
stesso un tocco di magia, potrebbe ciclo dalle ore 12 e pertanto, la luce so. Ovviamente se siamo posizionati
essere quello di realizzare un circui- bianca del giorno, risulta accesa alla su un tempo di durata ciclo di 2
to d’illuminazione “a giorno” ed un massima potenza, rimanendo in minuti e si preme il pulsante “DIMI-
circuito d’illuminazione “notturna”, questa condizione fino a quando NUISCI” non si avrà il lampeggio del
per poi accendere l’uno o l’altro con non è premuto il pulsante di START, LED poiché non è possibile selezio-
l’ausilio di appositi interruttori. il quale da inizio al ciclo delle 24h. nare una durata inferiore ai 2 minu-
Un altro modo, senz’altro più ele- L’intero ciclo, ha una durata selezio- ti ed analogamente avverrà se, posi-
gante ed ancora più suggestivo, zionati su un tempo di ciclo di
è quello di poter ricreare sulla 16 minuti, si agisce sul pulsante
scena del presepe ciò che avvie- “AUMENTA”.
ne in natura, ovvero dei cicli Il led verde con il suo lampeggio
alba-giorno-tramonto-notte indica anche che un ciclo 24h è
che si susseguono in modo in fase di esecuzione. Durante
automatico. l’esecuzione di un ciclo detto led
Naturalmente questi cicli avran- lampeggia 240 volte, pertanto,
no una durata di qualche minu- minore è il tempo di durata ciclo
to e non di 24 h. e maggiore sarà la frequenza
La centralina presentata in que- con cui esso lampeggia.
sto articolo permette proprio la nabile fra otto possibili: 2, 4, 6, Al termine di un ciclo 24h la centra-
gestione automatica delle quattro 8,10, 12, 14 e 16 minuti, tuttavia lina si ferma nuovamente alle h
dissolvenze principali: alba-giorno- sconsiglio di impostare tempi mag- 12.00 (lampada bianca alla massima
tramonto-notte oltre a funzioni giori agli 8 minuti per non spazien- potenza e tutte le altre spente) e
accessorie quali la simulazione del tire i visitatori. All’accensione la cen- rimane in attesa che venga nuova-
fuoco e l’accensione delle luci nelle tralina si predispone su un tempo di mente pigiato il pulsante START. Se
casette del presepe. durata del ciclo 24h di 4 minuti, ma si desidera che la centralina esegua
Per meglio comprendere il ruolo è possibile selezionare durate diver- in continuazione dei cicli 24h occor-
svolto dalla centralina, analizziamone se grazie ai due pulsanti “AUMEN- re azionare l’interruttore “CONT”.
il funzionamento. Nel corso di questa TA” e “DIMINUISCI”. Il funzionamento della centralina in
82 HARDWARE
HARDWARE
modalità “ciclo continuo” è segna- attenuarsi le luci relative all’illumina- simulazione del ciclo giorno-notte,
lato dall’accensione del led giallo. zione “GIORNO” del presepe le ma, qualora si volessero dei tempi
Di seguito vedremo nel dettaglio quali arriveranno a spegnersi com- diversi, è possibile impostarli a piaci-
come sono strutturate le dissolvenze pletamente alle ore 20.00. mento intervenendo sul programma
che si susseguono nell’intero arco di Le luci dell’effetto tramonto invece del PIC.
tempo della simulazione. iniziano a spegnersi alle 19.00, risul-
tando del tutto spente alle ore DESCRIZIONE DEL CIRCUITO
DESCRIZIONE DELLE 21.00. Prima di passare alla descrizione
SEQUENZE IN DISSOLVENZA Le luci d’illuminazione “a notte” del dello schema elettrico della centrali-
Prima di addentrarci ulteriormente presepe iniziano ad accendersi alle h na, vediamo di seguito le uscite di
nella descrizione delle sequenze, è 17.00 e sono del tutto accese alle h. cui è dotata nonché i comandi e le
bene sottolineare alcuni aspetti ai 21.00. Esse inizieranno poi a spe- segnalazioni attraverso le quali è
quali ci si è ispirati nella stesura del gnersi alle h. 4.00 e saranno del possibile interagire con essa:
programma di controllo della cen- tutto spente alle h. 8.00
tralina: Le luci dell’effetto alba iniziano la Uscite:
• Nel periodo invernale, il sole sorge loro accensione alle h. 4.00 e sono ALBA, GIORNO, TRAMONTO,
circa alle 7.00 e tramonta alle del tutto accese alle h. 6.00 per poi NOTTE, GRUPPO FUOCHI 1, GRUP-
18.00, quindi abbiamo solo 9/10 iniziare a spegnersi alle ore 8.00. PO FUOCHI 2, GRUPPO CASETTE 1,
ore di luce e circa 14 di notte, per- Le luci del “giorno” iniziano ad GRUPPO CASETTE 2.
tanto, la durata del giorno è mino- accendersi alle ore 6.00 e sono del Le prime quattro uscite possono
re di quella della notte (come visi- tutto accese alle h. 10.00. pilotare carichi fino a 800 W di
bile nel grafico di figura 1). In tabella 1 è riportata in modo sin- potenza in quanto i triac relativi
• Nel passaggio fra le fasi di giorno tetico la tempistica sopra illustrata, sono muniti di aletta di raffredda-
pieno e notte piena sono inserite mentre nelle tabelle 2 e 3 sono mento mentre per le ultime quattro
le dissolvenze di tramonto ed alba riportati i momenti di accensione e uscite è consigliabile non superare i
le quali hanno, naturalmente, spegnimento delle altre quattro 400 W.
breve durata e servono per creare uscite ausiliarie, dedicate alla simu- La centralina è fornita di un fusibile
delle sfumature di colore all’oriz- lazione dei fuochi ed all’accensione interno a protezione dell’elettronica
zonte che meglio rispecchiano ciò delle luci nelle casette. e di un fusibile da montare all’ester-
che avviene in natura. La simulazione dei fuochi, grazie ad no sul contenitore per la protezione
• Le case a quel periodo erano illu- un algoritmo di modulazione casua- dei carichi.
minate per mezzo di “luce da le dell’intensità luminosa, è partico-
fiamma”, pertanto le lampade larmente realistica. Analogamente le Comandi:
poste all’interno delle casette lampade per l’illuminazione delle AUMENTA: aumenta il tempo di
devono essere pilotate in modo casette non sono pilotate ad intensi- durata del ciclo 24h (comando a
tale da ottenere un leggero effetto tà costante ma in modo leggermen- pulsante).
di “sfarfallio”. te tremolante per simulare un’illu- DIMINUISCI: diminuisce il tempo di
minazione da fiamma. durata di un ciclo 24h (comando a
La simulazione del ciclo 24h inizia La tempistica impostata sulla centra- pulsante).
dalle h. 12.00, cioè con le lampade lina è stata scelta per una più reale START: da il via ad un ciclo 24h
di illuminazione a giorno del prese- (comando a pulsante).
pe accese alla massima potenza. CON: seleziona il modo di funziona-
Questo consente di avere la scena mento a ciclo continuo della centra-
del presepe tutta illuminata anche lina.
con ciclo fermo. Nota Bene: La funzione del pulsante
Dopo aver dato lo start, alle ore START può essere assolta dall’inter-
14.00 inizia la graduale accensione ruttore CONT avendo l’accortezza
della lampada (o gruppo di lampa- di riportarlo nella condizione iniziale
de) deputata all’effetto tramonto. dopo averlo azionato.
Detta lampada arriverà alla massima
accensione alle ore 16.00. Figura 1: Andamento delle dissolvenze
Segnalazioni:
Alla stessa ora cominceranno ad LED VERDE: alla pressione di uno
HARDWARE 83
HARDWARE
dei due pulsanti AUMENTA o DIMI- modo, offre una garanzia di mag- quanto riportato in un’apposita
NUISCI segnala con un lampeggio giore stabilità d’innesco del triac tabella dei tempi.
che una nuova durata ciclo è stata anche con carichi leggermente Il trasformatore T1 da 3,2 VA fornisce
selezionata. Inoltre nel corso di un induttivi o di ridotta potenza. Gli la tensione necessaria ad alimentare
ciclo 24h, effettua 240 lampeggi. impulsi, grazie alla particolare con- il circuito. Il positivo del ponte diodi
LED GIALLO: questo led segnala formazione del circuito di alimenta- è collegato al catodo dei triac e quin-
che è stata selezionata la modalità di zione, vengono inviati al gate del di ad una delle linee di alimentazio-
funzionamento a ciclo continuo triac con polarità negativa rispetto al ne AC. In questo modo, quando il
della centralina. catodo. In questo modo il triac gate degli stessi è portato al negati-
viene utilizzato nei quadranti in cui vo di alimentazione, il triac riceve un
SCHEMA ELETTRICO manifesta una maggior sensibilità a segnale d’innesco negativo.
Cuore della centralina è un micro- tutto vantaggio di più ridotti consu- Il pilotaggio dei triac avviene trami-
controllore PIC16F84 molto econo- mi e maggior sicurezza di innesco. te l’integrato U3 (ULN2803) il
mico e versatile. Sostanzialmente il Il loop principale del programma di quale contiene al suo interno otto
micro legge, attraverso il piedino 3 gestione della centralina stabilisce, driver, composti da transistor dar-
(RA4), quando la tensione di rete in ogni istante del ciclo, il valore di lington e permette così di pilotare i
passa per lo zero e quindi manda gli luminosità che ciascun canale di gate con impulsi di corrente di
impulsi d’innesco ai triac dopo un uscita deve assumere, in funzione di valore adeguato.
tempo X compreso fra 0 e 10 ms.
Maggiore è il grado di luminosità
TABELLA 3: I TEMPI (secondi)
che si vuole ottenere sul canale e
minore è detto tempo. Più precisa- VELOCITÁ CICLO SELEZIONATA: 1 VELOCITÁ CICLO SELEZIONATA: 5
mente, il micro invia ad ogni triac Durata totale ciclo 120 Durata totale ciclo 600
un treno d’impulsi che dura fino al
Durata dissolvenza alba 10,24 Durata dissolvenza alba 52,48
termine della semionda. Questo
Durata dissolvenza giorno 20,48 Durata dissolvenza giorno 104,96
Tabella 1: orari cardine delle Durata dissolvenza giorno 10,24 Durata dissolvenza giorno 52,48
dissolvenze Durata dissolvenza giorno 20,48 Durata dissolvenza giorno 104,96
Apertura alba 4.00 VELOCITÁ CICLO SELEZIONATA: 2 VELOCITÁ CICLO SELEZIONATA: 6
Chiusura alba 8.00 Durata totale ciclo 240 Durata totale ciclo 720
Apertura giorno 6.00 Durata dissolvenza alba 20,48 Durata dissolvenza alba 62,72
Chiusura giorno 16.00 Durata dissolvenza giorno 40,96 Durata dissolvenza giorno 125,44
Apertura tramonto 14.00 Durata dissolvenza giorno 20,48 Durata dissolvenza giorno 62,72
Chiusura tramonto 19.00 Durata dissolvenza giorno 40,96 Durata dissolvenza giorno 125,44
Apertura notte 17.00 VELOCITÁ CICLO SELEZIONATA: 3 VELOCITÁ CICLO SELEZIONATA: 7
Chiusura notte 4.00
Durata totale ciclo 360 Durata totale ciclo 840
Durata dissolvenza alba 32 Durata dissolvenza alba 72,96
TABELLA2:
INTERVALLI FUOCHI-CASE Durata dissolvenza giorno 64 Durata dissolvenza giorno 145,92
Accensione fuoco 1 17.00 Durata dissolvenza giorno 32 Durata dissolvenza giorno 72,96
Accensione fuoco 2 18.00 Durata dissolvenza giorno 64 Durata dissolvenza giorno 145,92
Spegnimento fuoco 1 2.00 VELOCITÁ CICLO SELEZIONATA: 4 VELOCITÁ CICLO SELEZIONATA: 8
Spegnimento fuoco 2 6.30 Durata totale ciclo 480 Durata totale ciclo 960
Accensione case 1 17.50 Durata dissolvenza alba 42,24 Durata dissolvenza alba 84,48
Accensione case 2 20.00 Durata dissolvenza giorno 84,48 Durata dissolvenza giorno 168,96
Spegnimento case 1 2.00 Durata dissolvenza giorno 42,24 Durata dissolvenza giorno 84,48
Spegnimento case 2 6.00 Durata dissolvenza giorno 84,48 Durata dissolvenza giorno 168,96
84 HARDWARE
HARDWARE
Figura 2: Schema elettrico (le connessioni segnate in rosso vanno effettuate come cablaggio)
HARDWARE 85
HARDWARE
86 HARDWARE
HARDWARE
Elenco componenti
Sigla Valore Sigla Valore
In parallelo ad ogni triac è posta, a contatto con una qualsiasi parte metallico. Fare riferimento alle foto
protezione dello stesso, una rete RC dello stesso quando è alimentato. del prototipo ed all’elenco materiali
composta dalla resistenza da 82 Ω e Per lo stesso motivo, non cercate per una corretta scelta dei compo-
dal condensatore da 33 nF. assolutamente di collegare un nenti in questione.
Il programma memorizzato nel PIC oscilloscopio al circuito allo scopo
è calibrato per il funzionamento con di vedere qualche segnale. REALIZZAZIONE PRATICA
un quarzo da 4 MHz. Pertanto utiliz- In merito al montaggio non sussi-
zando quarzi di valore diverso non si Sempre per il fatto che il circuito si stono particolari problemi, soprat-
avrà un corretto funzionamento trova a tensione di rete, i pulsanti e tutto se si è in possesso del circuito
della centralina. gli interruttori utilizzati per il con- stampato, unica accortezza è quella
trollo della centralina devono posse- di scegliere dei triac con “case” iso-
Inutile ricordare, a questo punto, dere un adeguato grado d’isola- lato dall’anodo (come i BTA08 600)
che tutto il circuito è sottoposto mento, i diodi led di segnalazione in modo da poter utilizzare un’unica
alla tensione di rete, è quindi non devono sporgere verso l’ester- aletta di raffreddamento per la fila
estremamente pericoloso venire a no, Il contenitore deve essere non dei quattro triac dedicati alle dissol-
HARDWARE 87
HARDWARE
venze: alba, giorno, tramonto e diametro (a questo scopo può esse- mature di colore anche sullo sfondo
notte (a tal proposito fate riferimen- re utilizzato il conduttore che costi- del presepe. Le luci dovrebbero
to all’immagine nella prima pagina). tuisce l’anima di un cavo coassiale essere posizionate in basso dietro
Il circuito stampato è disegnato per TV), come visibile in figura 5. Infatti, l’ultima scena del presepe e davanti
poter accogliere sia un trasformato- le uscite dai triac montati sullo stam- al fondale in modo da proiettare la
re 220/9 V 3,2 VA che uno da pato, coincidono con la posizione propria luce su di esso ed essere al
220/9+9 V sempre 3,2 VA. In que- assunta dai morsetti delle prese inse- contempo nascoste ai visitatori. Le
st’ultimo caso non sarà necessario rite nel contenitore. lampade dovrebbero generare un’il-
montare tutti e quattro i diodi del luminazione uniforme, di colore
ponte ma ne basteranno soltanto ILLUMINAZIONE DELLA SCENA prevalentemente giallo sul lato sini-
due. Inoltre, qualora non sia reperi- DEL PRESEPE stro della scena per l’effetto alba e di
bile l’integrato U3 che contiene otto Per illuminare in modo suggestivo colore prevalentemente rosso, per
driver, è possibile montare al suo un presepe, non basta soltanto la l’effetto tramonto sul lato destro.
posto un ULN2004 di più facile centralina ma, naturalmente, sono Nel caso in cui il fondale è realizzato
reperibilità ma, poiché questo con- necessarie un insieme di lampade con un telo, è pensabile illuminare
tiene al suo interno solo 7 driver, che andranno poi collegate alle usci- lo stesso dalla parte posteriore,
bisognerà utilizzare un transistor te della stessa. Fermo restando che sfruttando così le proprietà di diffu-
addizionale tipo BC182 o similare. A su questo argomento ci sono diver- sione della luce del telo stesso.
tale scopo nel circuito stampato se scuole di pensiero correlate anche
proposto sono previste le piste al tipo stesso di presepe che si vuole LE LAMPADE
necessarie. illuminare, saranno poi le prove “sul Per l’illuminazione della scena del
Attenzione, qualora si utilizzi un campo” a dare indicazioni sulle scel- presepe durante le varie fasi del
ULN2004 a 16 piedini al posto di un te più opportune, ecco di seguito ciclo 24h possono essere utilizzate
ULN2803 a 18 piedini il piedino 8 alcuni consigli di carattere generale: diversi tipi di lampade. Esaminiamo
del primo dovrà essere posizionato Per l’illuminazione “a giorno” della in dettaglio le varie possibilità:
nello stesso posto del piedino 9 del scena non sussistono problemi par- L’illuminazione della fase giorno è
secondo. ticolari. Infatti, occorre produrre quella che presenta meno problemi,
La programmazione del PIC va ese- un’illuminazione intensa ed unifor- infatti, la luce bianca necessaria è
guita con il file “PRESEPE.HEX”, sca- me proveniente dall’alto. Allo scopo facilmente ottenibile con dei faretti
ricabile dal sito di Fare elettronica, sono sufficienti dei faretti alogeni alogeni funzionanti a 220 V (quindi
ricordandosi di selezionare sul pro- magari schermati con del vetro sati- senza trasformatore). Per meglio dif-
grammatore i bit relativi a: modalità nato bianco per dare un effetto un fondere la luce e creare un effetto
XT per l’oscillatore, WDT off e po’ più morbido. più naturale si può provare a scher-
PWRTE on. L’illuminazione della scena “notte” mare i faretti con del vetro smeri-
Utilizzando il circuito stampato ed il può essere anch’essa ottenuta utiliz- gliato bianco.
contenitore citato nell’elenco com- zando faretti alogeni dall’alto ma, La fase Notte e gli effetti di alba e
ponenti, i collegamenti fra lo stesso schermati con uno o più strati di tramonto richiedendo un’illumina-
e le prese per le otto uscite della gelatina blu. Sull’uscita “notte” della zione “colorata” impongono un’o-
centralina sono di facile realizzazio- centralina possono inoltre essere col- culata scelta delle lampade.
ne per mezzo di un corto spezzone legate tutte quelle luci che servono Sconsiglio l’utilizzo di lampade ver-
di filo di rame rigido da 1,2 mm di ad illuminare degli angoli o dei par- niciate poiché la luce colorata da
ticolari della scena del presepe che esse ottenuta non è sufficientemen-
vogliamo evidenziare. Una luce bian- te uniforme. Può invece essere preso
ca tipo “spot”, collegata all’uscita in considerazione l’utilizzo di lampa-
notte della centralina, potrà illumi- de “para” dotate di vetro colorato.
nare la scena della natività. Quest’ultima soluzione impone però
La parte più impegnativa, sia per la la limitazione di doversi accontenta-
scelta che per la disposizione delle re del colore prodotto dalla lampa-
lampade, è quella relativa alle luci da. La soluzione in ogni caso da pre-
deputate agli effetti di alba e tra- ferire è quella di utilizzare lampade a
Figura 5: Collegamento delle prese al circuito
monto. In questo caso occorre dare, luce bianca e schermarle, poi, utiliz-
sempre attraverso le luci, delle sfu- zando fogli di gelatina di colore
88 HARDWARE
HARDWARE
appropriato. Questa soluzione per- de, una di colore giallo ed una di • Posizionando un estintore in pros-
mette di effettuare un buon dosag- colore rosso, collegate rispettiva- simità del presepe (tipo quelli uti-
gio delle tonalità indipendentemen- mente alle uscite FUOCO 1 e lizzati per le autovetture).
te dalle lampade utilizzate, la gelati- FUOCO 2. Anche in questo caso è
na è infatti prodotta in una vasta possibile utilizzare lampade a luce Per minimizzare il rischio elettrico
gamma di colori e tonalità. Inoltre, bianca e schermarle con vari pez- occorre:
sovrapponendo più fogli, anche di zetti di gelatina di colore appro- • Utilizzare materiale elettrico di
diverso colore, si possono ottenere priato. ottima qualità.
tutte le variazioni cromatiche possi- Nota: • Inserire sulla linea di alimentazio-
bili. Se una lampada si brucia, essen- L’effetto delle dissolvenze sarà più ne del presepe un dispositivo di
do a “luce bianca” non è necessario suggestivo se la potenza delle lam- protezione differenziale ad alta
sostituirla con una dello stesso colo- pade per il giorno e di quelle per la sensibilità (Ia=10mA)
re e tipo. notte risulta di una certa entità • Eseguire tutti i collegamenti con la
(attenzione però a non superare le dovuta accortezza provvedendo
Riepilogando: potenze massime ammissibili per la ad isolare bene tutte le parti in ten-
• ILLUMINAZIONE GIORNO centralina). sione e pensando sempre che,
Lampade di una certa potenza che anche nella zona più inaccessibile
possano illuminare dall’alto la LA SICUREZZA NEL PRESEPE della scena, può verificarsi un con-
scena del presepe minimizzando Un aspetto da considerare, prima tatto accidentale con una persona.
le ombre così come avviene a d’ogni altra cosa, nella realizzazione • Collocare le parti elettriche sem-
mezzogiorno. Si possono ad di un presepe è quello della sicurez- pre a distanza di sicurezza dai cir-
esempio utilizzare dei faretti alo- za. Il presepe, infatti, può essere visi- cuiti dell’acqua.
geni da 150 W a luce bianca. tato nell’arco di pochi giorni da • Installare delle transenne che
• LAMPADE EFFETTO TRAMONTO moltissime persone fra cui soprat- impediscano ai visitatori di avvici-
Si consiglia di utilizzare delle lam- tutto bambini. narsi al presepe al punto di poter-
pade di piccola potenza (25÷40 I rischi principali insiti nel presepe lo toccare.
W) interposte fra l’ultima scena e sono: • Collegare a terra tutte le strutture
lo sfondo. Può trattarsi di lampade • Rischio incendio, connesso al calo- metalliche presenti (telai, suppor-
a luce bianca con schermo in gela- re emanato dalle lampade. ti, transenne ecc.).
tina rosso. • Rischio di elettrocuzione, dovuto
• ILLUMINAZIONE NOTTE alla presenza di elettricità nella A questo punto non mi resta che
Utilizzare delle lampade blu per scena, spesso accompagnata augurare a tutti voi un buon lavoro
l’illuminazione della scena dall’al- anche dalla presenza di acqua. nella speranza che, riscoprire la
to, oppure, lampade bianche magia del presepe, sia un modo per
schermate da gelatina blu. Su Il rischio incendio deve essere preve- offrire ai grandi un momento di
quest’uscita vanno collegate tutte nuto: riflessione ed ai bambini di oggi,
quelle lampade che provvedono • Utilizzando, quando possibile, quel Natale di pace, unione e sereni-
ad illuminare le scene dei posti materiali ignifughi per la costru- tà che è tanto vivo nei nostri ricordi.
abitati con effetti particolari. zione del presepe.
• ILLUMINAZIONE SCENA DELLA • Installando le lampade lontano da Link consigliati
NATIVITÁ qualunque oggetto ed assicuran- • www.artedelpresepio.it
Illuminatore spot collegato sull’u- dosi che l’aria calda prodotta Molti consigli utili per la realizza-
scita “notte” della centralina. possa, defluendo verso l’alto, cir- zione del presepio.
• LAMPADE ALBA colare liberamente. Se necessario • www.presepio.it
Utilizzare delle lampade gialle di installare delle ventole per il raf- Associazione Italiana Amici del
piccola potenza che illuminano la freddamento di quelle lampade Presepio.
parte in basso ad est dello sfondo. che, per la loro collocazione, non
• LAMPADE FUOCO possono contare sul raffredda- www.farelettronica.com
Si possono utilizzare delle lampa- mento per convenzione.
Dal sito di Fare Elettronica è possibi-
de a 220 V di piccola potenza e di • Fissando le lampade alle strutture
le scaricare il firmware necessario alla
colore rosso. È anche possibile di supporto in modo sicuro ed
programmazione del PIC.
creare dei fuochi con due lampa- affidabile.
HARDWARE 89
BIOGRAFIA
90 BIOGRAFIA
BIOGRAFIA
BIOGRAFIA 91
BIOGRAFIA
92 BIOGRAFIA
BIOGRAFIA
BIBLIOGRAFIA
Con la collaborazione del signor Sumner Tainter, sono riuscito a
trasmettere un suono a distanza per mezzo della luce e ho sperimentato l’impiego
[1] R.V. Bruce, biografia, Alexander
del telefono senza il supporto di fili conduttori fra il trasmettitore e il ricevitore.
Graham Bell and the Conquest
of Solitude (1973).
Siamo riusciti a riprodurre la voce alla massima distanza di circa 800 piedi e non
c’è motivo di ritenere che questo limite non possa essere esteso
[2] Catherine MacKenzie, biografia
indefinitamente.
Alexander Graham Bell (1928).
Al momento, non ho intenzione di rendere di pubblico dominio [3] The Deposition of Alexander
l’invenzione...“ Graham Bell; American Bell
Figura 6: Lettera autografa originale sul Fotofono
Telephone,1908.
BIOGRAFIA 93
BASSA FREQUENZA
PREAMPLIFICATORE
STEREO RIAA PER PC
di Andrea Marani
a.marea1@libero.it
Un circuito che molti di voi ricorderanno, altri invece, intendo i più giovani,
faticheranno a coglierne l’essenza, ma in definitiva un apparecchietto elettronico che
fa un poco tornare indietro negli anni, anni in cui “CD” era solo la sigla delle targhe
dei diplomatici, anni dei famosi “long playing” e dei “discomix”… Bei tempi!
Mi ricordo che, da ragazzino, poco acquistai una fiammante testina com- notato che i moderni compatti hi-fi, i
più che quattordicenne, ammiravo pleta di puntina della Shure. cosiddetti coordinati, gli amplificatori
ed invidiavo un amico che aveva il Montatala sul braccio e provatala, il audio-video e le schede audio per PC
permesso di utilizzare l’impianto ste- suono era oltremodo deludente, non hanno più ingresso phono che
reo di papà, di ascoltare la musica del privo di bassi, con una predominanza accetti testine magnetiche? O addirit-
sintonizzatore stereo e di servirsi del di acuti e medi, totalmente piatto. tura molti apparecchi prevedono solo
giradischi; in quel periodo molti pos- Tornato dal negoziante, questi mi un ingresso generico linea ausiliare
sedevano le cosiddette fonovaligie assicurò che tutto funzionava alla con sensibilità di oltre 100 mV?
oppure i classici compatti hi-fi stereo, perfezione ma che il mio compatto E se siete appassionati di dischi in
ma solo pochi, impianti hi-fi “compo- hi-fi aveva ingresso phono ottimizza- vinile, se in casa avete uno splendido
nent” o ad apparecchi separati. to per le testine piezoelettriche e non piatto Thorens o Technics? Se volete
Avuto l’agognato permesso da papà, magnetiche. infine riversare sul disco rigido del
passavo ore ed ore a contemplare il Le testine piezoelettriche oltre ad computer i vostri vecchi dischi, vi
compatto di casa, costruito dalla ditta avere curva di risposta alla lettura dif- serve un preamplificatore per testine
italiana Augusta, completo di regi- ferente, erogavano molta tensione in magnetiche da giradischi, o pream-
stratore stereo a cassette, sintonizza- più, quindi l’incompatibilità era asso- plificatore RIAA.
tore e giradischi. luta. Per RIAA si definisce quella particola-
Il piatto era molto bello, di marca Già dimessa l’idea di avere un bel re equalizzazione che fa sì di rendere
Dual, del tipo cambiadischi ovvero giradischi mi passò sotto gli occhi il fedele all’originale il suono emesso
dotato di un infernale marchingegno catalogo della famosa ditta dalle testine magnetiche oltre che
che, impilati parecchi dischi su di un “Amtron”, dal nome straniero ma ita- amplificarlo di quel tanto che serve.
perno calettato, potevano venir suo- lianissima, che mostrava un pream- Un fonorivelatore magnetico eroga
nati uno dopo l’altro, questo per le plificatore RIAA che permetteva di poco più di 5 mV.
feste era ottimo. collegare testine magnetiche ad Il circuito proposto funziona bene
Mostrato al solito amico il mio stereo, ingressi “phono” o “linea” non predi- con una pila da 9 V oppure alimenta-
questi, con smorfia di schifo e disap- sposti come l’ingresso audio presente to con un alimentatore da spina con
provazione mi faceva notare che la nei PC. tensione d’uscita stabilizzata a 9/12 V
testina di lettura del disco era piezoe- Qui feci conoscenza con quest’appa- e corrente d’uscita da 100 mA.
lettrica, non di classe, come la sua, recchio, che con piacere funziona
rigorosamente di tipo magnetico. ancora! Detto questo vorrei rivolger- SCHEMA ELETTRICO
A quell’età non potevo sopportare un mi a tutti i ragazzi nati nell’era del L’alimentazione passa per il diodo
simile affronto, quindi mi recai in uno CD, che convivono con gli MP3 ed i D1 che previene eventuali errori di
dei tanti negozi GBC di Bologna ed lettori multimediali, ebbene, avete polarità, poi la continua viene filtra-
94 BASSA FREQUENZA
BASSA FREQUENZA
ta da due condensatori elettrolitici, volte il segnale in ingresso rendendo di piccole dimensioni, però tutti i
ne sono stati messi due per motivi di ogni equipaggio magnetico ben uti- componenti possono essere fissati
spazio, essendo più bassi di uno solo lizzabile in ingressi ausiliari. ben allineati e compatti, raccoman-
con dimensioni maggiori, poi una Fatta eccezione delle testine do i lettori di effettuare buone salda-
cella di filtro R/C per ogni canale per moving-coil professionali, che ero- ture, non fredde e di non abbonda-
evitare ronzii e diafonia. gano ancora meno segnale e sono re troppo con lo stagno, di non
Gli stadi preamplificatori equalizza- peraltro molto costose. I transistori invertire i componenti ne realizzare i
tori non sono proprio classici, però è utilizzati sono comuni BC547 oppu- cablaggi di segnale troppo lunghi.
una circuitazione già vista, utilizzano re altri NPN bassa potenza, basso In ingresso ed in uscita colleghere-
due componenti attivi per canale ed rumore universali. mo connettori pin RCA oppure
equalizzano il suono tramite la cella cavetti schermati, direttamente con
R/C R7, C5, C7 e R6, C6, C8 per l’al- ISTRUZIONI DI MONTAGGIO spinotti già saldati. Per l’alimentazio-
tro canale. Il circuito stampato previsto per la ne opteremo per un cavetto oppure
Questo stadio amplifica di circa 20 realizzazione del preamplificatore è uno spinotto per alimentazione.
BASSA FREQUENZA 95
BASSA FREQUENZA
ELENCO COMPONENTI
SIGLA VALORI
R1, R2 1 kΩ 1/4 W
R3, R4 33 kΩ 1/4 W
R5, R6 180 Ω 1/4 W
R7, R8 6,8 kΩ 1/4 W
R9, R10 18 kΩ 1/4 W
R11, R12 39 kΩ 1/4 W
R13, R14 470 kΩ 1/4 W
R15, R16 2,2 kΩ 1/4 W
R17, R18 680 kΩ 1/4 W
96 BASSA FREQUENZA
ELETTRONICA SAPERE ELETTRONICA DIGITALE PIC BOOK Con dischetto allegato PIC BOOK 2 - Con CD allegato IL PLC Nella gestione dei LABVIEW - Nella gestione dei
E SAPER FARE SAPERE E SAPER FARE G. Galletti G. Galletti controlli e nell’automazione controlli e dei sistemi
G. Filella PICBOARD: Un circuito mille fori un po’ speciale - Naturale proseguimento del primo volume, questo G. Filella M. Ferrari - G. Filella
Dopo il volume dedicato all’Elettronica di base TIMEPIC: Timer per conteggi alla rovescia - BLINK: libro completa la panoramica sui PIC. Andremo ad Al volume è allegato un software, sviluppato in LabVIEW è un rivoluzionario ambiente di programma-
Questo libro é dedicato a chi ha un’innata pas-
è disponibile il nuovo volume dedicato Lampeggiatore per motociclo - SEMAPIC: Piccolo utilizzare sempre il 16F84 ma anche il 16F876, il ambiente Windows, che trasforma il vostro PC in un zione la cui struttura grafica ad oggetti consente di con-
sione per questa scienza. Molti gli argomenti trat-
all’Elettronica digitale. Come per il suo gemello semaforo per modellisti - BELL: Campanello apri porta 12C508 ed il 12CE674 due 4+4 pin dalle caratteristi- PLC virtuale, per apprendere la logica Ladder attra- trollare dei dispositivi esterni, siano essi strumenti com-
tati, dalla saldatura, circuiti stampati, filtri oscilla-
è possibile abbinare teoria e pratica con i kit - ALARMPIC: Piccola barriera per i ladri di apparta- che a dir poco sorprendenti. La novità principale è che verso l’animazione di alcuni automatismi. Nel testo merciali o schede interfaccia. Questo volume propone
tori, amplificatori. Pagine 228 vengono messi a confronto i PLC di più recente dif-
dimostrativi. Pagine 160 mento - PICMUSIC: Carillon programmabile - VIDEO- quì parleremo di esperimenti oltre che di progetti. Nel una serie di moduli che consentono di approfondire gli
fusione prodotti da Siemens, Omron e GE. I principi
cod. 1005 Euro 12.80 cod. 2089 Euro 12,80 PIC: Commutatore video con scanner - GESTIONE CD accluso il lettore troverà tutto quello che gli serve,
di funzionamento del PLC. Le memorie. I moduli di aspetti teorici e applicativi correlati all’utilizzo di
LCD: HITACHI 44780 a 4 bit - Macro - Le tempistiche compresi i vari programmi nonchè tutti i listati presen- ingresso e di uscita. L’elaborazione di un programma LabVIEW. Per questo motivo tutti gli argomenti trattati
del Micro - Interfacciare il PIC 16x84 - Alcuni siti WEB ti in cartaceo nel volume. Pagine 170 all’interno del PLC. Le tecniche di programmazione e sono corredati da esempi ed esercizi che hanno anche
che trattano i PIC - ARIANNA: Come tessere circuiti la Normativa IEC1131-3. Unità didattiche per la pro- lo scopo di evidenziare i possibili tranelli legati ad un tipo
stampati - Set istruzioni PIC 16C84. Pagine 96 cod. 3079/2 Euro 23,50 gettazione e schede guida Pagine 122 di programmazione non tradizionale. Pagine 121
cod. 3079 Euro 18,00 cod. 3215 Euro 18,00 cod. 3216 Euro 17,50
cod. 3423
CD-ROM
Euro 25,49
zione. Il programma funziona in ambiente PC, si
richiede Windows 95/98/2000 ME, un browser tipo
Explorer nella versione 5 o superiore, se non possede-
ENERGIE RINNOVABILI
Band 1 Band 2 te quest’ultimo potete installare Explorer per
Cod. 1217 Euro 15,50 Cod. 1218 Euro 15,50 Windows presente nel CD-ROM. CD-ROM
SANDIT MARKET - Via Quarenghi, 42/c - 24122 Bergamo - Tel. e Fax 035/321637
E-mail: info@sandit.it - Internet:www.sandit.it - SPESE DI SPEDIZIONE + CONTRASSEGNO Euro 2,70
TUTORIAL
Dal lancio del primo satellite nel 1978 all’entrata in pieno servizio nel luglio del
1995, il Global Positioning System (GPS) e’ andato oltre ogni ragionevole aspettativa.
GPS è un sistema di radio-navigazione Il servizio di Guardia Costiera ha una codici per la determinazione della
formato da una costellazione di 24 zona di influenza, appunto, limitata distanza per mezzo della codifica
satelliti e di stazioni terrestri in grado di alle aree prossime alle coste, con un CDMA (Code Division Multiple
coprire l'intero globo terrestre. Ideato raggio di azione di circa 50-200 miglia Access). I satelliti GPS utilizzano due
dal Dipartimento della Difesa statuni- intorno alle stazioni di terra. Per le aree bande di frequenza, L1 e L2.
tense per scopi strettamente militari, non raggiunte da questo servizio, si fa La banda L1, con frequenza portan-
è oggi utilizzabile da chiunque abbia uso esclusivo del servizio DGPS basato te di 1575.42 MHz, viene utilizzata
necessità di conoscere la propria posi- sui satelliti. sia per servizi di posizionamento
zione in qualunque punto della Terra. civili (standard) che militari (di pre-
I satelliti costituiscono i punti di riferi- Il trasmettitore cisione), denominati rispettivamen-
mento necessari per calcolare la posi- Il trasmettitore su ciascun satellite te SPS e PPS. La banda L2, che fa
zione di un oggetto sulla superficie del invia i dati di navigazione insieme ai uso della portante a 1227.6 MHz,
nostro pianeta (figura 3). Per quanto viene usata principalmente per
riguarda la precisione, oggi un tipico scopi militari. Le applicazioni di tipo
ricevitore tascabile può fornire una civile hanno accesso alla banda L2,
indeterminazione di 10-15 metri. ad esclusione della sezione criptata
Questi ricevitori hanno un costo conte- (Figura 4).
nuto, circa un centinaio di dollari.
È inoltre possibile, con il servizio DGPS, Il ricevitore
ottenere precisioni inferiori al metro in I ricevitori per GPS hanno tratto
tempo reale. beneficio dal processo d’integrazio-
Questo tipo di servizio è reso possibile ne che ha caratterizzato tutto il set-
dall’impiego di stazioni della Guardia tore della componentistica elettroni-
Costiera unitamente ai satelliti.
Figura 1: Satellite GPS Figura 2: Fase di lancio di un satellite Figura 3: Costellazione di satelliti GPS
98 TUTORIAL
TUTORIAL
La triangolazione
Supponiamo di dover misurare la
nostra distanza (vedremo dopo in
che modo) da un primo satellite e
Figura 4: Costellazione di satelliti GPS sia, ad esempio, di 16000 Km.
Questo ci dice che noi ci troviamo in
una sfera ipotetica con centro nel
satellite e raggio di 16000 Km (figu-
ra 7). Misuriamo ora la distanza da
un secondo satellite: sia essa di
17000 Km. Ora abbiamo due sfere
la cui intersezione è costituita da un
cerchio; la nostra posizione è quindi
confinata a questo cerchio.
Consideriamo infine un terzo satelli-
te. La misura della distanza da esso
sia di 18000 Km. Abbiamo ristretto
ulteriormente il campo: l' intersezio-
ne è costituita da due punti. Per
Figura 5: Un minuscolo ricevitore GPS integrato
decidere quale è il punto giusto, in
teoria dovremmo fare una quarta
TUTORIAL 99
TUTORIAL
misura. Ma, di solito, uno dei due Il satellite invia un codice PRC ingombranti antenne paraboliche.
punti costituisce una risposta non (Pseudo Random Code), il quale è Un concetto molto simile viene uti-
realistica, ad esempio una posizio- generato in maniera identica e iso- lizzato nella generazione della cosid-
ne troppo lontana dalla Terra, quin- crona anche alla stazione ricevente detta “parola di allineamento” nelle
di lo scartiamo senz'altro. a terra (figura 10). centrali telefoniche che utilizzano la
Vediamo ora come misurare la tecnica TDM (Time Division
distanza da un satellite. Multiplexing).
Bene. Abbiamo visto che il segreto
Misurare la distanza per misurare le distanze è di avere
da un satellite due segnali PRC che vengono gene-
Come possiamo misurare la nostra rati esattamente nello stesso istante
distanza da un qualcosa che sta sia dal satellite che dalla stazione a
fluttuando nello spazio? terra. Il che, in altre parole, vuol dire
Bene, innanzi tutto è necessario avere due orologi perfettamente
che il satellite emetta un segnale sincronizzati.
radio, dopodiché, in base alla for- Figura 10: Temporizzazione del codice PRC
100 TUTORIAL
TUTORIAL
clock nel breve periodo (quello che A questo scopo, l'Air Force ha volu- funzionalità mirata a correggere gli
interessa per le misure; se si conside- tamente inserito i satelliti in orbite errori di "secondo ordine" e giunge-
ra un periodo di tempo più lungo, la molto precise, situate oltre la iono- re quindi alla precisione di un paio
deriva sarebbe non più trascurabile). sfera, alla quota di 28000 Km. di metri, per applicazioni in movi-
Questo si realizza facendo sì che il Come già detto, in questa zona i mento, e meno ancora per gli
satellite invii, a intervalli regolari, un disturbi atmosferici sono inesistenti, oggetti statici.
determinato "fattore di corre- però le orbite possono comunque
zione". essere perturbate dagli effetti gravi- Come funziona?
Tale fattore correttivo viene captato tazionali ad opera della Luna, e per- Si utilizzano due ricevitori. Uno in
dal ricevitore che lo sottrae alle pro- fino dall'azione del vento solare. movimento, l'altro fermo in una
prie misure di tempo, in modo da Quindi, per conoscere con estrema posizione data .Il secondo ricevitore
"aggiustare" il proprio clock. La cor- precisione l'altitudine, la posizione e è la chiave di tutto. Vediamo perché.
rezione riporta l'orologio del ricevi- la velocità dei satelliti, il Diparti- Abbiamo visto che i ricevitori GPS
tore in fase con il "tempo universale" mento della Difesa ne effettua un utilizzano i segnali di correzione di
(UUT), portando quindi una stabili- continuo monitoraggio a terra utiliz- errore provenienti dai satelliti, per
tà "atomica" nelle vostre mani. zando appositi radar. stabilire la posizione.
La correzione si applica a tutto il Queste misure, una volta acquisite, Ora, vi sono altre sorgenti di errore
resto delle misure, dando luogo, in vengono ritrasmesse ai satelliti stes- di cui occorre tenere conto, e quin-
definitiva, ad un preciso valore di si, i quali includono tali informazioni di altri fattori "correttivi" da aggiun-
posizionamento. Il principio che nel proprio segnale da inviare a gere, se vogliamo aumentare la pre-
abbiamo qui esposto è analogo a terra. A questo punto, possiamo cisione.
quello che viene utilizzato per sin- renderci conto di come il segnale Innanzi tutto, il fatto che il segnale
cronizzare gli orologi domestici per GPS non sia soltanto un codice radio debba attraversare strati di
mezzo dei segnali orari generati pseudo-random; contiene anche atmosfera a differente densità (iono-
dall'Istituto Elettrotecnico Nazionale messaggi di correzione d'errore sui sfera, troposfera, ecc) provoca una
"Galileo Ferraris" di Torino, che si tempi e le coordinate spaziali dei variazione della velocità del segnale
basano su un campione di frequen- satelliti (effemeridi). stesso che, ricordiamo, DIPENDE dal
za al cesio e che vengono diffusi Occorre sottolineare che perfino mezzo attraversato.
attraverso I canali radio della RAI. queste ultime sono soggette a erro- Inoltre, fino a poco tempo fa, si
Fino ad ora abbiamo supposto di re di misura, il cosiddetto “errore di aggiungevano degli errori introdotti
conoscere l’esatta posizione spaziale effemeride”, che è comunque molto VOLONTARIAMENTE. Infatti, il Di-
dei satelliti, in modo da poterli utiliz- piccolo. Tuttavia, deve essere tenuto partimento della Difesa americano,
zare come punti di riferimento. in conto qualora sia richiesta una per non favorire eventuali nemici,
Ma come è possibile determinare estrema precisione da parte del rice- faceva si che le effemeridi che veni-
esattamente tale posizione? vitore GPS. vano trasmesse dai satelliti fossero
Dopotutto, i satelliti percorrono le affette da un certo errore, il quale
loro orbite a circa 11 mila miglia IL GPS DIFFERENZIALE veniva corretto disponendo di un
sopra le nostre teste. Normalmente il GPS standard sod- opportuno ricevitore con chiave di
Da un certo punto di vista, questa disfa la maggior parte delle esigenze decodifica.
altitudine porta dei benefici, poiché di radionavigazione: infatti, per una Tutto questo, naturalmente, si riper-
l’attrito con l’atmosfera è pratica- nave che si trovi nell'Oceano cuoteva in una inaccuratezza sulla
mente inesistente. Ciò significa che Pacifico, per fare il "punto" uno scar- posizione, a svantaggio degli even-
sono necessarie equazioni molto to di una ventina di metri è piu’che tuali avversari.
semplici per calcolare le orbite. sufficiente. Il GPS Differenziale è in grado di cor-
Tuttavia, se vogliamo estendere la reggere tutte queste concause.
La posizione del satellite possibilità alla guida di un aeropla- Infatti, il ricevitore di riferimento
L'unica incognita che rimane da no, magari in fase di atterraggio a suddetto effettua il calcolo di TUTTI
prendere in considerazione è quindi visibilità zero, o sapere, trovandoci i fattori di correzione, ma come fa?
la posizione esatta dei satelliti nello in auto, in quale strada ci troviamo Applica le equazioni del GPS alla
spazio. Una volta fissato questo a Parigi, ci occorre una precisione rovescia cioè, invece di utilizzare i
dato, tutto il resto delle misure ha ben maggiore! A questo scopo è segnali di temporizzazione dei satel-
un senso. nato il DGPS (Differential GPS), una liti per calcolare la propria posizione,
TUTORIAL 101
TUTORIAL
esso usa la sua posizione (nota per d'onda che sono presenti nel
definizione) per calcolare come segnale ricevuto, a partire dal
"dovrebbero essere" le temporiz- fronte d'inizio del PRC. Facciamo
zazioni. due conti.
La differenza è un fattore di corre- Alla velocità della luce, un segnale
zione d'errore comprensivo di a 1.57 Ghz (la portante GPS) ha
tutti i fenomeni, anche di quelli una lunghezza d'onda di circa 20
introdotti volutamente. Questo centimetri. Sicchè essa costituisce
fattore viene poi trasmesso ai rice- un riferimento molto più accurato
vitori locali della regione, che lo del PRC (che viene modulato a 1
useranno per correggere tutte le Mhz, per la cronaca). E, se la
successive misurazioni. misura di frequenza ha una preci-
sione, diciamo, del 1%, ne risulta
Ricevitori di riferimento un errore (teorico) di 3-4 millime-
Alle origini del GPS le stazioni di tri sulla posizione!
riferimento erano principalmente
di proprietà di compagnie private GPS AL LAVORO
che utilizzavano le informazioni Con il trascorrere del tempo, la tec-
per i loro progetti privati. nologia del GPS è maturata in ambiti
Figura 12: Navigatore GPS Teletype pocket
Esistono comunque diverse istitu- che vanno ben al di la di quelli stret-
zioni pubbliche (come la già men- tamente militari originali.
zionata Guardia Costiera degli Oggigiorno, GPS viene utilizzato da
USA) che trasmettono gratuita- soldati, piloti, navigatori, automobili-
mente i fattori correttivi. sti,alpinisti e da tutta una categoria di
Queste stazioni spesso trasmetto- persone cui fa rendere il proprio lavo-
no sui fasci già in uso per la radio- ro più semplice, sicuro e redditizio.
localizzazione (solitamente sui 300 Per esempio, un'applicazione rivolta
Khz). Chiunque può ricevere questi alla mobilità urbana, già operativa in
segnali e migliorare radicalmente le alcune città d'Italia, consiste nel
prestazioni del proprio GPS. monitoraggio degli autobus durante
il loro percorso cittadino. L'utente
Figura 13: Utilizzo del navigatore in autovettura
ULTERIORI SVILUPPI DEL GPS che si dispone in attesa del mezzo
Una recente modalità di GPS che pubblico può vedere, in tempo reale,
consente di ridurre al centimetro il tempo stimato di arrivo del mezzo Nelle seguenti figure riportiamo
l'errore sulla posizione è il sistema che si sta avvicinando alla fermata alcuni dispositivi portatili disponibi-
detto a "fase di portante" (Carrier- (figura 11). li sul mercato.
Phase GPS), in alternativa al "fase
di codice" (Code-Phase GPS) che
abbiamo considerato fino ad ora.
Il principio su cui si basa è il
seguente: ricordiamo che il ricevi-
tore GPS determina il tempo di
percorrenza del segnale prove-
niente dal satellite mettendo a
confronto il PRC generato local-
mente con quello in arrivo. Il fron-
te di inizio di quest'ultimo deter- Figura 11: GPS in dotazione ai servizi
mina il tempo di percorrenza. di trasporto pubblico
102 TUTORIAL
TUTORIAL
Posizionamento puntuale
1 Ovunque Secondi 10-20 m
e Navigazione
Alcuni
Soluzioni regionali 1 Giorni 1-5 cm
chilometri
Figura 18: GPS/GSM Benefon Track Phone Figura 19: Cessazione della S.A.
TUTORIAL 103
TUTORIAL
104 TUTORIAL
TUTORIAL
zioni per GPS. Ad esempio, il Network niente dal satellite, quando poi lo si
Regionale Australiano (ARGN) da il osserva effettivamente. Si dovrebbe
suo contributo a questo servizio con sempre prendere per buona l’indica-
osservazioni a lungo periodo (parec- zione del ricevitore quando il fattore di
chi giorni) realizzate con un singolo qualità è stabile e considerare con cir-
ricevitore GPS geodetico e usando cospezione qualunque posizione otte-
software sofisticati insieme a dati rac- nuta quando il medesimo sia soggetto
colti dal network globale. In questo a un repentino cambiamento. A pro-
modo, è possibile determinare il posi- posito del mascheramento, il numero
zionamento con uno scostamento di di satelliti visibili può essere limitato da
Figura 21: Installazione dell’antenna sul veicolo
alcuni centimetri nel frame globale di oggetti circostanti (ad esempio fabbri-
riferimento. cati, colline, alberi) o anche dal corpo
Questo tipo di elaborazione è tipica- stesso dell'osservatore. È perciò neces- ti “locali” vengono tradotte nel
mente disponibile soltanto nell’ambito sario fare attenzione al contesto di uti- Sistema Globale di Coordinate impie-
di Organizzazioni Geodetiche struttu- lizzo del GPS, a come si tiene in mano gato dal GPS (il World Geodetic
rate a livello accademico o nazionale. il ricevitore e a come è stata montata System 1984 - WGS84), le posizioni
l’antenna sul veicolo (figure 20 e 21). risultanti possono essere affette da
NOTE PRATICHE PER IL errori di parecchie centinaia di metri.
POSIZIONAMENTO PUNTUALE Database statistici La maggior parte dei ricevitori GPS
GPS E PER LA NAVIGAZIONE I dati statistici (datum) costituiscono consente di effettuare la conversione
La qualità del posizionamento l’intelaiatura (framework) di riferi- della posizione riferita al sistema
mediante GPS è condizionata dal mento per il sistema di coordinate, e WGS84 verso il database statistico
numero e dalla posizione dei satelliti generalmente consistono nelle coor- locale, per mezzo di parametri svilup-
disponibili nel momento in cui viene dinate di una o più posizioni note nel- pati dal Dipartimento della Difesa
effettuato il rilevamento. l’ambito geografico. Americano. Queste conversioni sono
Sebbene una coordinata bidimensio- Al framework di riferimento viene precise fino ad alcuni metri, ma la
nale possa essere ottenuta con segnali usualmente associato un modello procedura è in genere più adatta al
provenienti da appena una terna di geometrico che rappresenta la sago- posizionamento di tipo “singolo”.
satelliti, quattro o più sono preferibili, ma della Terra (tipicamente un ellis- Altre tecniche di conversione, più pre-
meglio ancora se distribuiti uniforme- soide o uno sferoide). Questo con- cise, sono ottenibili dagli Enti ufficiali
mente nel cielo. sente di effettuare il calcolo delle regionali.
La distribuzione dei satelliti presenti coordinate geografiche (latitudine e Una tale trasformazione non deve
nel campo visivo viene monitorata da longitudine). In passato, ciascuna essere confusa con la conversione tra
un indicatore di qualità conosciuto regione geografica ha stabilito un le due modalità di rappresentazione
come “Diluizione di precisione” proprio set di “dati” in grado di della posizione nell’ambito del mede-
(DOP). Più piccolo è il DOP, migliore è approssimare al meglio il proprio ter- simo database-coordinate geografi-
la precisione, essendo particolarmente ritorio, basandosi sul sistema di riferi- che (latitudine e longitudine in gradi,
buono un valore inferiore al 5 e sca- mento astronomico. minuti e secondi) e coordinate di gri-
dente ogni valore compreso tra 5 e Tuttavia, una volta che le coordinate glia (est e nord in metri).
10. La maggior parte dei ricevitori GPS espresse in termini di questi riferimen- Come esempio citiamo il caso
fornisce questo tipo di informazione. dell’Australia, in cui il sistema locale di
Ad esempio la cosiddetta “figura di coordinate stabilito nel 1996 viene
merito” (FOM), basata sui satelliti definito con il nome di Australian
effettivamente osservati, ma il valore Geodetic Datum (AGD).
teorico può essere calcolato per un Le posizioni, in questo sistema, diffe-
dato tempo e per un dato luogo riscono di circa 200 metri da quelle
prima ancora dell’effettiva osservazio- riferite al sistema GPS convenzionale
ne. Tali calcoli preliminari possono WGS84. In ogni caso, l’Australia si sta
essere utili per determinare gli interval- convertendo ad un nuovo sistema di
li di tempo da evitare, ma non posso- coordinate, detto Geocentric Datum
no tener conto di altri fenomeni di Figura 20: Mascheramento del segnale of Australia (GDA), compatibile con il
“mascheramento” del segnale prove- sistema di coordinate GPS.
TUTORIAL 105
COSTO ZERO
COSTO
seconda parteZERO
di Andrea Corbari
a.corbari@farelettronica.com
Quando ho iniziato questa rubrica avevo poche ma chiare idee su come sviluppare
gli articoli successivi, adesso a distanza di un mese ho sempre le idee chiare, ma gli
argomenti si sono sviluppati (e questo è un bene) in maniera esponenziale! Quindi
bando alle ciance e andiamo con ordine a stilare questo secondo numero che ha già
al suo interno il primo progetto (Costo Zero) realizzato da un lettore...
L'ALTERNATIVA DI COSTO ZERO Watt. Per forma e dimensione ricor- (figura 2), composto dalla lampada
Appurato che non si può “spremere dava i “punti luce” che si accendo- a raggi infrarossi, un interruttore, un
sangue dalle rape” vediamo almeno no da soli quando va via la corrente. condensatore e quattro resistenze.
cosa si può “ricavare” da 50 centesi- Mi sono chiesto se fosse possibile Per realizzare la fotografia ho dovu-
mi. Ormai sono anni che esistono i che con 50 centesimi potevo ricava- to tagliare i due terminali sulla spina
cosiddetti negozi “Tutto a 1000 re come minimo una batteria ricari- di alimentazione.
Lire” che al cambio fanno “Tutto a cabile con tanto di relativo circuito
50 centesimi”, personalmente li ho per la carica, una lampada a raggi Con un pò di pazienza (a dirla tutta
sempre ritenuti una fonte inesauribi- infrarossi e tutto il resto. Infatti, l'i- io andavo di fretta) possiamo dissal-
le di materiale a basso costo per il potesi è rimasta come tale perché dare i singoli pezzi (figura 4).
“Laboratorio Domestico”. Un gior- l'impresa è stata impossibile grazie
no mi trovavo a girovagare fra i al fatto che questo “punto luce” Tralasciando le quattro resistenze
cestelli del negozio valutando cosa funziona come una normale lampa- possiamo vedere un bel condensa-
potesse tornare utile, quando la mia da, si accende e si spenge manual- tore da 400 V ed un interruttore che
attenzione fu rapita da una “Infrared mente; vediamo in ogni caso cosa ci fanno sempre comodo (figura 5).
Ray Lamp” o più semplicemente può offrire.
“Lampada a Raggi Infrarossi” da 2 Questa volta (per fortuna) le viti che Per la lampada lascio a voi l'inventi-
chiudono l'involucro sono due nor- va e la libertà di usarla, a titolo infor-
mali viti a croce, quindi tolte quelle, mativo gli infrarossi (la radiazione
notiamo un interno molto scarno infrarossa) è fondamentalmente
PROGETTO ZERO
Come ho già detto nella prefazio-
ne dopo aver scritto il primo
numero di Costo Zero ho iniziato a
cercare del materiale per gli artico-
li successivi, quindi a contattare
Figura 11: OpenOffice.org 1.0.3 Math delle persone che a mio giudizio
hanno da raccontarci parecchie
cose interessanti per il nostro
“Laboratorio Domestico”. Queste
ricerche mi hanno portato a cono-
scere Mino che è stato ben dispo-
sto ad aiutarci, infatti, fatto tesoro
dello spirito di Costo Zero ha (non-
ostante i suoi impegni, e di questo
lo ringrazio) realizzato un progetto
che risulterà esserci molto utile, ma
non voglio trattenervi di più e
quindi lascio la parola al nostro
nuovo amico, nell’articolo che
segue.
Il transistor bipolare è certamente il zione che ricorre frequentemente. porta da amplificatore di corrente.
componente più utilizzato nei mon- Molto spesso dopo aver recuperato il Quindi dalle formule si nota che cono-
taggi elettronici da hobbisti e non. componente, a meno che esso non ci scendo la corrente che iniettiamo nella
Essendomi trovato molte volte davanti occorra per svolgere il compito di sem- base di un BJT e misurandone quella di
a transistor recuperati di cui non cono- plice interruttore o meglio non ci inte- collettore, con una semplice divisione,
scevo le caratteristiche, tra le quali il ressi il suo funzionamento in regione di riusciamo a ricavare il beta: questo è
ben noto beta, ho pensato quindi di saturazione, ci si trova di fronte ad un quello che fa questo circuito.
realizzare un semplicissimo dispositivo quesito: ”ma quanto guadagnerà que-
che mi indichi istantaneamente questo sto transistor?”. Infatti, se il compo- IL CIRCUITO
valore, evitando così lunghe ricerche di nente deve essere usato in circuiti Lo schema può essere diviso in due
data-sheet. amplificatori è d’obbligo conoscere il parti, una che fa capo ad U1, Q6 e
suo guadagno in corrente (beta o tutti i componenti che troviamo
Quale hobbista che si rispetti non si è HFE). Tale valore lo si può trovare sui connessi tra questi e la batteria che
mai trovato a recuperare dei transistor datasheet del componente che ci for- rappresenta lo stadio di alimentazio-
(semmai di potenza perché più costo- nisce il costruttore. Ogni data-sheet ne e l’altra che fa capo ai restanti
si) da vecchie schede elettroniche? A fornisce il valore di Hfe massimo e transistor che rappresenta il circuito
me è capitato spesso e con ciò non minimo, per cui, una volta in possesso vero e proprio. Cominciamo dallo
voglio dire che mi reputo un hobbista dei due valori, bisogna farne la media stadio di alimentazione il quale, tra-
degno di rispetto ma che è una situa- per giungere al valore del beta da uti- mite U1, porta la tensione di 9 V pro-
lizzare nelle formule di progetto. veniente dalla batteria a 5V. Q6 fa da
Il beta di un transistor, per chi non lo “battery detector”, spegnendo il led,
sapesse, si definisce come il rapporto quando la tensione della batteria si
tra corrente di collettore e corrente di abbassa al di sotto di 6.5 V, tensione
base. In formule: minima per il corretto funzionamen-
to di U1. Infatti, il partitore resistivo
e quindi composto da R11 e R10 provvede a
mandare in interdizione Q6 quando
Cioè la corrente di collettore è nient’al- l’alimentazione si abbassa sotto que-
tro che la corrente di base amplificata sto valore: questo perché per una
del valore beta. Ciò vale almeno quan- tensione di 6.5 V ai capi di tale parti-
Figura 13: HFE Meter
do il transistor funziona in regione atti- tore si instaura una tensione tra la
va cioè zona in cui il transistor si com- base e l’emettitore di Q6 di 0.5 V,
tensione di soglia di un comune BJT ze per tensioni da controllare diverse per essere “succhiata” dalla base del
al silicio. Questo stadio di battery da 6.5 V è: PNP in prova, mentre sul collettore di
detector non è indispensabile al fun- Q2 troviamo la stessa corrente di 10
zionamento del circuito vero e pro- µA che deve essere iniettata nella base
prio però risulta utile per capire del NPN in test; a cambiare per così
quando la batteria si è ormai scarica- Quindi, fissando il valore di R10 e dire il verso della corrente, provvedo-
ta a tal punto da falsare le misure del conoscendo il valore minimo (V) che la no Q3 e Q4, cosicché al collettore di
beta. E’ chiaro che tale dispositivo di tensione da controllare deve assume- Q4 troviamo una corrente uscente di
battery detector può essere utilizzato re, si trova R11. Conviene fissare R10 10 µA. In questo modo abbiamo crea-
anche in altre applicazioni in cui si abbastanza alta (ad esempio 10 kΩ) to le due correnti di base da utilizzare
voglia tenere sotto controllo una per far in modo che il partitore di ten- come “divisore” nel calcolo del beta.
tensione. sione non assorba troppa corrente così Tale divisione è realizzata dalla rete
La formula per il calcolo delle resisten- da esaurire in breve tempo la batteria. R6÷R9 che divide la corrente di collet-
La tensione uscente da questo primo tore per un fattore 10 in modo da
Elenco componenti stadio è applicata al ramo rappresenta- visualizzare, sullo strumento, diretta-
to da T1 R1 e Q1 che si comporta mente il valore del beta del BJT in que-
Sigla Valore come “ramo di riferimento” in cui stione. Le formule sono quelle di un
scorre una corrente regolabile median- normale partitore di corrente e consi-
T1 Trimmer 10 kΩ
te T1. Questa corrente viene poi ad derando la resistenza interna dello
R1 1.5 kΩ 1/2 W essere replicata da Q2 e Q5 ed ulterior- strumento nulla, la corrente che vi
mente abbassata al valore di 10 µA scorre è data da:
R2, R3, dalla presenza di R2 e R3. Sul colletto-
10 kΩ 1/2 W
R9, R10
re di Q5 abbiamo la corrente pronta
R4÷R7 1 kΩ 1/2 W
R8 180 Ω 1/2 W
U1 LM7805 o simile
dove: parte le solite cioè quelle di stare schemi classici dell’elettronica, cioè
attenti al verso dei componenti, a quelli che si trovano su tutti i libri che
Chiudendo S1 ad R7 e ad R8 subentra non insistere troppo con il saldatore trattano questa materia e che si
in parallelo R6 che divide ulteriormen- sui terminali soprattutto dei semicon- incontrano sempre più raramente in
te la corrente che scorre nello strumen- duttori e di non cortocircuitare acci- schemi pratici.
tino per 2; ciò è necessario se si ha a dentalmente con residui di stagno Riguardo al circuito, mi riferisco alla
che fare con BJT il cui beta è maggiore piste troppo vicine. Il circuito può connessione dei transistor (Q1, Q2,
di 250. In questo caso una volta letto il essere ospitato in un contenitore pla- Q5 e Q3, Q4) a “specchio di corren-
valore sullo strumento bisognerà mol- stico dal quale far uscire i due inter- te” utilizzato come generatore di
tiplicarlo per 2 per ottenere il valore ruttori, il led, le boccole per i termi- corrente. Questo schema è caratte-
reale del beta. nali di base collettore ed emettitore rizzato da 2 transistor posti faccia a
La corrente che scorre nello stru- dei BJT in prova ed eventualmente lo faccia, in cui uno (nel nostro caso
mento alla chiusura di S1 la si può strumentino. Dico eventualmente Q1) costituisce il ramo di riferimen-
calcolare con la formula sopra sosti- perché chi non volesse utilizzare lo to, mentre l’altro (Q2,Q5) tende a
tuendo a la resistenza equivalen- strumentino può utilizzare un comu- replicare la corrente che scorre nel
te nissimo tester analogico o digitale ramo di riferimento. In generale la
che sia commutato sui µA. In questo corrente replicata si mantiene
caso dovrà realizzare dei fori sul con- costante sempre che la tensione tra
Per concludere vorrei fare una preci- tenitore per permettere l’uscita dei collettore ed emettitore del transi-
sazione: qualche lettore avrà notato contatti per i puntali del tester. stor che replica sia sufficientemente
che per il PNP in prova non misuria- alta (qualche Volt; teoricamente
mo la corrente di collettore ma bensì TARATURA E COLLAUDO dovrebbe essere maggiore di 200
quella di emettitore. In realtà collega- Dopo l’assemblaggio il circuito va mV). In realtà lo schema che ho uti-
re lo strumento al collettore del PNP tarato. Questa operazione deve esse- lizzato è una variante dello specchio
avrebbe richiesto delle complicazioni re eseguita senza utilizzare transistor di corrente classico, perché utilizza
circuitali inutili (avrei dovuto utilizza- in prova e con l’aiuto di un tester anche 2 resistenze (che normalmen-
re dei deviatori complicando abba- sulla portata dei µA. Si da alimenta- te non sono presenti) R2 ed R3 che
stanza il circuito). Infatti, l’errore che zione al circuito e si connette il pun- abbassano ulteriormente la corrente
commettiamo nel misurare il beta a tale positivo del tester alla boccola nel ramo che replica. In pratica inve-
partire dalla corrente di emettitore del contatto di base del NPN mentre ce di utilizzare un transistor di riferi-
rispetto a quello ottenuto a partire il puntale negativo ma connesso a mento si sarebbe potuto anche uti-
dalla corrente di collettore è di 1 massa. A questo punto si regola il lizzare un comune diodo al silicio,
(cioè se ad esempio misurando la trimmer T1 in modo da leggere sul poiché, il transistor di riferimento
corrente di collettore troviamo un tester 10 µA. avendo collettore e base cortocircui-
beta pari a 100, misurando quella di Il circuito è tarato: basterà connette- tati si comporta da diodo e vincola il
emettitore troveremo un beta pari a re i terminali di un transistor incogni- transistor che replica a lavorare con
101). Tale errore è più che accettabi- to NPN o PNP che sia alle rispettive una Vbe ben preciso (all’incirca 0.7
le ai fini pratici in quanto, in fase di boccole per leggere immediatamen- V) e quindi ad erogare una corrente
progettazione, un beta pari a 100 o te il valore del suo beta. Se poi vedia- costante.
un beta pari a 101 sono praticamen- mo che in fase di lettura la lancetta La connessione a specchio di cor-
te identici (anche perché questo dello strumentino va a fondo scala, rente è molto utilizzata nella realiz-
parametro è anche molto influenzato basterà chiudere S1 e leggere il valo- zazione di circuiti integrati ma,
dalla temperatura). re riportato ora dallo strumento: il come si può vedere realizzando
beta sarà il doppio del valore letto. questo circuito, funziona bene
REALIZZAZIONE PRATICA anche con componenti discreti. Con
Il prototipo da me realizzato, come CONCLUSIONI ciò spero di essere stato utile a colo-
visibile in figura 15, è stato montato Anche se il circuito è veramente sem- ro i quali studiano elettronica, con-
su piastra millefori. Inutile dire che la plice, avrei potuto semplificarlo ulte- vincendoli che in realtà gli schemi
soluzione migliore è la realizzazione riormente risparmiando qualche studiati non sono solo teorici, ma
dello stampato visibile in figura componente, ma ho preferito funzionano realmente e non sono
15/16. Per il montaggio non occor- comunque realizzarlo in questo utilizzati nella pratica solo per que-
rono particolari raccomandazioni a modo perché sono stati utilizzati gli stioni di convenienza.
Fiere e FEBBRAIO
Mostre Mercato 07 • 08
08 • 09
FERRARA
SAN BENEDETTO [AP]
21 • 22
28 • 29
MONTEROTONDO [RM]
CITTÀ DI POMPEI [NA]
14 • 15 SCANDIANO [RE]
» Elettronica MARZO
» Ricetrasmissioni 06 • 07 FAENZA [RA] ** • ** Acqui
** • ** MONTICHIARI [BS] 20 • 21 BASTIA UMBRA [PG]
» Computer 13 • 14 CIVITANOVA MARCHE [MC] 27 • 28 GONZAGA [MN]
» Surplus APRILE
» Radio d’Epoca 03 04
• ERBA [CO]
17 • 18 Empoli
24 • 25 CIVITAVECCHIA [RM]
MAGGIO
ATTENZIONE!!! 01 02
• PORDENONE 22 • 23 CASTELLANA GROTTE [BA]
IN OGNI FIERA, 08 • 09 FORLÌ 29 • 30 AMELIA [TR]
15 • 16 Genova
PRESSO LO STAND GIUGNO
DELLA SANDIT, È 05 06
• NOVEGRO [MI]
POSSIBILE ABBONARSI A 19 • 20 ROSETO DEGLI ABRUZZI [TE]
26 • 27 FRIEDRICHSHAFEN
FARE ELETTRONICA E
LUGLIO
RITIRARE SUBITO 03 04
• CECINA [LI]
IL GADGET E IL CD 17 • 18 LOCRI [RC]
Organizzazione ERF
www.erf.it
Organizzazione COMPUTERFEST
Tel 337.676719 - fax 0572.950368
www.computerfest.it - fiera@computerfest.it
29 - 30 Novembre 2003 Come si arriva Autostrada A4 uscita Verona sud seguire indicazioni fiera
Organizzazione ERF
Tel 0733.780811 - fax 0733.780820 - www.erf.it
TECNOLOGIE
seconda parte ASTRONOMICHE
di Riccardo Ricci
riccardo_ricci_ps@yahoo.com
In questa nuova avventura scopriremo tanti altri aspetti pratici legati alla scienza e
all'astronomia. Le applicazioni viste nella scorsa puntata ci hanno già mostrato come
i computer e i sistemi digitali abbiano reso più semplice e immediato l'utilizzo di
strumenti che fino a pochi anni fa erano di esclusivo dominio di ricercatori e scienziati.
E quando tali innovazioni vengono rese disponibili per il mercato di massa, significa
che la scienza e le applicazioni professionali hanno raggiunto livelli ben superiori e
ancora più sorprendenti...
I “SUPER” CCD ASTRONOMICI sensibilità inimmaginabili per l’occhio grado di rilevare se non con lunghissi-
Abbiamo già visto in uno dei numeri umano e spesso anche per una pelli- mi tempi di esposizione.
precedenti cosa sia e come funzioni cola fotografica (a parità di tempi di I principali produttori di CCD astrono-
un CCD, cioè l’occhio elettronico che esposizione). La tecnologia dei CCD mici sono grandi nomi come Sony,
trasforma le immagini in dati digitali. astronomici è la più avanzata e con- Kodak, Texas Instruments, ecc, e gra-
I CCD sono diffusi e presenti in teleca- sente di catturare ogni singolo fotone zie alla incessante ricerca volta al
mere, macchine fotografiche digitali, proveniente dagli oggetti visibili e miglioramento oggi possiamo conta-
web-cam, ecc. Nel mondo astronomi- invisibili del cielo stellato, con una ele- re su sensori delle già incredibili carat-
co i CCD pur basandosi su logiche vata resa e una straordinaria capacità teristiche. La complessità della loro
simili, hanno caratteristiche molto più di rilevare immagini che sarebbe altri- gestione è però proporzionale alle loro
spinte rispetto a quelle dei loro fratelli menti impossibile osservare. capacità e il CCD deve essere affianca-
appena citati. In pochi secondi un CCD riesce ad to da una svariata serie di dispositivi
Diciamo che il CCD astronomico è un accumulare la luce di oggetti talmen- elettronici e talvolta meccanici,
super-dispositivo capace di vedere te deboli che neanche le più sensibili soprattutto per quanto riguarda l’ot-
praticamente al buio e di raggiungere pellicole fotografiche sarebbero in turatore (la “palpebra” dell’occhio
elettronico) e per il sistema di raffred-
damento. La necessità di ottenere
immagini perfette e prive degli indesi-
derati effetti prodotti dal calore e dalle
correnti parassite (vedi precedente
articolo sui CCD) richiede che il senso-
re venga raffreddato a temperature
molto basse. Per farlo ci si serve solita-
mente di celle di Peltier cioè di com-
ponenti che, una volta alimentati, pre-
sentano una notevole differenza di
temperatura tra i propri due lati oppo-
sti. Il lato che diventa freddo viene
quindi messo in contatto con il CCD
mentre il calore del lato opposto viene
smaltito verso l’esterno con opportu-
Figura 1: Il circuito di controllo di questo CCD è stato progettato e realizzato in casa da alcuni appassionati ne alette e ventole di raffreddamento.
che hanno poi reso pubblici su Internet gli schemi di montaggio e tutte le caratteristiche del proget Talvolta si usano anche più celle
to (www.astrosurf.com/audine/English/index0.htm)
sovrapposte in modo tale da raffred-
Figura 2: In questi CCD spiccano le alette di raffreddamento e le ventole utilizzate per dissipare il calore prodotto dalle celle di Peltier. I sensori vengono portati a
temperature che possono essere anche di 30° inferiori rispetto alla normale temperatura dell’ambiente
se ma per mezzo di un controllo mente la mappa della superficie del- spazio paragonabili a qualche millime-
micrometrico e accurato che agisce l’acqua sottostante. In pratica ogni tro del nostro intero campo di vista
deformando lo specchio del telesco- dislivello, onda o increspatura viene umana. In questo modo anche l’ottica
pio. In pratica il telescopio interagisce memorizzata digitalmente. Grazie a adattiva non dovrà processare model-
in base ai capricci dell’atmosfera e questi dati un veloce computer impar- li troppo complessi per capire l’entità
produce le relative “contromosse” tisce gli opportuni comandi per defor- della correzione da apportare.
deformando in modo opposto a quel- mare la lastra in modo identico a quel- In ogni caso, così come la lastra tra-
lo recepito il percorso della luce. lo della superficie dell’acqua con la sparente dell’esempio, anche lo spec-
sola differenza che ogni deformazione chio del telescopio dovrà adattarsi allo
L’immagine percepita può tuttavia verrà attuata in modo opposto. Si stesso modo alle variazioni della tur-
presentare zone soggette a diverse otterrà quindi un effetto “lente” esat- bolenza.
azioni della turbolenza (ricordate l’ef- tamente contrario a quello dell’acqua
fetto ondeggiante di cui parlavamo e tale contro-effetto annullerà la Ma come è possibile muovere così
prima?) e di conseguenza il sistema distorsione restituendo una corretta velocemente e con così tanta precisio-
adattivo deve essere in grado di rico- visione. Osservando attraverso la ne uno specchio rigido o una lastra di
noscere tali differenze ed controbilan- lastra “attiva” riusciremo quindi a vetro trasparente? Esistono diversi
ciare in modo diverso tanti punti scorgere gli oggetti disposti sul fonda- metodi studiati in funzione del tipo di
distinti dello specchio. le come se l’acqua fosse perfettamen- specchio o di strumento usato.
te immobile. Telescopi di grandi dimensioni vengo-
L’operazione sembra diventare quindi Per poter mantenere questa condizio- no costruiti con specchi a “nido
complicata tanto più che ogni corre- ne in ogni istante, la lastra dovrà essere d’ape”, ognuno dei quali dispone di
zione meccanica effettuata sullo spec- in continuo movimento per adeguarsi attuatori elettromeccanici che ne per-
chio è contenuta in impercettibili fra- costantemente alla sempre diversa mettono il movimento micrometrico.
zioni di millimetro ed è azionata con condizione della superficie dell’acqua. Altri sistemi impiegano invece soluzio-
velocità tali da agire in tempo reale in La condizione ideale si otterrà quando ni elettromeccaniche o elettromagne-
base alle fluttuazioni della distorsione la lastra riuscirà a muoversi in tempo tiche che “tirano” o “spingono” i vari
atmosferica. reale e simultaneamente all’acqua. punti dello specchio generando delle
L’esempio riportato è molto grossola- microtensioni che deviano il percorso
Possiamo provare a chiarirci le idee no e impreciso ma nonostante ciò della luce quel tanto che basta a com-
con un semplice esempio: supponia- rende bene l’idea di come agisce un pensare la distorsione.
mo di essere al mare e di voler osserva- sistema adattivo. A differenza delle Esistono comunque anche sistemi più
re degli oggetti immersi nell’acqua a onde, in campo astronomico si inqua- economici alla portata quindi anche di
pochi centimetri di profondità. Noi drano solo piccolissime porzioni di astronomi non professionisti, a patto
siamo in piedi sulla riva e osserviamo
dall’alto gli oggetti disposi sul fondale.
L’acqua rappresenta lo strato turbolen-
to dell’atmosfera ed è mossa da picco-
le onde e fluttuazioni più o meno
casuali che deformano la visione degli
oggetti. Ogni onda e ogni curvatura
dell’acqua, piccola o grande, causa
una diversa distorsione all’immagine
del fondale creando appunto quell’ef-
fetto turbolenza che nel nostro esem-
pio dobbiamo correggere.
Sistemiamo a questo punto una lastra
trasparente tra noi e l’acqua in modo
tale da poter continuare a vedere
chiaramente attraverso di essa gli
oggetti sul fondo. La lastra è un sofisti-
cato sistema che dispone di sensori in Figura 5 e 6: La luce di un qualsiasi oggetto celeste viene distorta della turbolenza atmosferica. Ciò provoca
una perdita di nitidezza e di precisione nell’immagine osservata al telescopio
grado di rilevare e ricostruire esatta-
Un argomento molto frequente sulle riviste d’elettronica è quello delle interfacce per
PC. Infatti, esse costituiscono il tratto d’unione tra il mondo che ci circonda e il
computer. Quindi, è senza dubbio molto affascinante (oltre che utile!) acquisire, in
modo automatico, grandezze fisiche e comandare un qualsiasi attuatore, controllare
la temperatura di un ambiente, un processo produttivo, un circuito di misura, ecc.
La disponibilità di ambienti di programmazione ad alto livello, un esempio per tutti il
Visual Basic, consente lo sviluppo di programmi molto sofisticati e graficamente
evoluti. Il circuito presentato è un’interfaccia seriale per PC, equipaggiata con otto
ingressi analogici e otto uscite digitali.
Gli ingressi hanno un range com- (CH0) al pin 9 (CH7); sono pre- I2C (chiamato anche IIC), messa a
preso tra 0 e 4095mV con risolu- senti anche la +12 V non regolata punto originariamente dalla
zione di 12 bit, mentre le uscite (pin 14) e la +5 V stabilizzata Philips. Senza entrare nel detta-
sono compatibili TTL (0-5 V). (pin12) per alimentare eventuali glio, si può comunque dire che sul
L’elemento essenziale dell’inter- circuiti di condizionamento del SCL è presente un clock emesso
faccia è il convertitore A-D segnale. La nomenclatura parte sempre dal dispositivo, detto
MAX128, un ADC a 8 canali su 12 dal CH0 e non dal CH1, come master, in questo caso il PIC. Sul
bit, dotato d’in- pin SDA, che tra-
terfaccia I2C a due sporta i dati bidi-
fili e di riferimento rezionali, all’inizio
di tensione inter- della comunica-
no. Esso è “inter- zione il master
rogato” da un invia l’indirizzo
microcontrollore, del dispositivo
il sempreverde slave che vuole
PIC16F84, che interrogare e, in
gestisce anche la seguito, gli even-
comunicazione tuali comandi.
con il PC e imple- Finita la comuni-
menta diretta- cazione del
mente le otto master, esso rila-
uscite su altret- scia il bus SDA e lo
tanti pin. La porta seriale opera a sarebbe più logico, per mantene- rende disponibile allo slave che
9600 baud, con i classici parame- re quella interna del convertitore ritorna i dati richiesti. In questo
tri N, 8, 1, ovvero senza parità, IC2. Sui suoi ingressi, i condensa- modo si possono collegare più
otto bit dati e 1 bit di stop. tori C7÷C14 filtrano le tensioni da slave sullo stesso bus a due fili.
Analizziamo dunque lo schema acquisire. I dati sono comunicati a Ovviamente sarà sempre il master
elettrico, riportato in figura 1. IC4, il microcontrollore, attraver- a fornire il clock e a gestire le peri-
Gli ingressi analogici sono colle- so le linee SCL e SDA. Su tali linee feriche, ognuna delle quali avrà
gati al connettore J2 dal pin 2 il PIC realizza una comunicazione un indirizzo diverso. Nel nostro
120 HARDWARE
HARDWARE
HARDWARE 121
HARDWARE
caso la periferica è soltanto una e un comando sulla seriale, la quale, notare che, a fine comunicazione, il
ha l’indirizzo fisico 0, selezionato è monitorata continuamente. Non micro emette sempre un ritorno car-
mettendo a massa i pin 6, 8 e 10 appena essa riceve un qualsiasi rello e un punto (.) per segnalare la
del convertitore IC2. carattere, innanzi tutto ne fa l'eco fine dei dati. Questo flag è molto utile
Il micro IC4 invia al mondo ester- sul terminale, ovvero lo rispedisce se si utilizza la scheda con un pro-
no le otto uscite digitali sul con- indietro segnalando di fatto che è gramma scritto in VB o in altri lin-
nettore J4, dotato anch’esso di funzionante e, contestualmente, guaggi ad alto livello. Per mettere a 1
una tensione di servizio (5 V) sul accende D2. Inoltre, se il carattere o 0 le diverse uscite si deve inviare il
pin 10. Inoltre, il PIC comunica ricevuto è un comando non valido, carattere Sx o Rx, con x pari al nume-
con il calcolatore host per mezzo non viene eseguita alcuna azione e ro dell’uscita in questione. Per esem-
di IC1, un MAX232 che adatta i D2 viene spento. Se, invece, il pio, per accendere l’uscita 1 si manda
segnali TTL (0-5 V) ai livelli EIA RS- carattere rappresenta un’istruzione S1 e il micro, a conferma, ritorna sullo
232 (-12 V/+12 V). La connessio- riconosciuta, D2 è mantenuto schermo le seguenti righe:
ne fisica alla porta seriale è realiz- acceso fino a termine comando. I
zata sul connettore J1, collegato comandi consentiti sono: L, S1, S2, S1
come null-modem. Tale collega- S3, S4, S5, S6, S7, S8, R1, R2, R3, .
mento “inganna” il PC e consente R4, R5, R6, R7, R8.
una connessione a soli tre fili: TX, Inviando la L maiuscola, il micro Per meglio chiarire le idee, vediamo
RX e massa. Il collegamento al PC legge lo stato delle otto uscite e coma appare lo schermo di
deve essere fatto con un cavo drit- degli otto canali e invia all’host la Hyperterminal con due comandi
to, cioè mantenendo la corrispon- schermata seguente (i valori consecutivi (S1 e R1):
denza numerica tra il connettore numerici sono casuali):
lato PC e quello lato interfaccia. S1
Tanto per intenderci, un cavo rea- L .R1
lizzato con un flat a 9 fili è l’idea- OUT8=0 .
le. Volendo utilizzare un cavetto a OUT7=0
soli tre fili, sul connettore maschio OUT6=0 Come si vede, dopo il comando S1,
verso il PC si devono replicare i OUT5=0 il cursore rimane a destra del punto
collegamenti riportati su J1 nello OUT4=1 e, quindi, il comando successivo è
schema: pin 7 e 8 collegati insie- OUT3=0 scritto sulla stessa riga. Tra l’invio
me e lo stesso per i pin 1, 4 e 6 . OUT2=0 della S o della R e del numero, D2
L’alimentazione a 5 V è ottenuta OUT1=1 rimane acceso. Qualora il comando
utilizzando lo stabilizzatore IC3, CH7=01535 non sia valido, il micro fa semplice-
protetto dal diodo D1 contro CH6=01483 mente l’eco del carattere inviato,
inversioni di polarità. La presenza CH5=01468 per esempio:
di tensione è indicata dal LED D3. CH4=00080
Sulla scheda è presente anche il CH3=00041 .abcdef
LED D2 che il micro gestisce come CH2=00000
monitor di stato, nel modo che CH1=00000 Se dopo una S o una R s’invia un
vedremo in seguito. CH0=00000 carattere non valido, D2 viene spento
. e viene fatto solo l’eco del carattere:
PROTOCOLLO DI
COMUNICAZIONE Lo stato delle uscite è espresso in digi- .Riy
Vediamo ora come la scheda tale: in questo caso, solo OUT4 e
comunica con il PC. Prendiamo in OUT1 sono a 5 V (1 logico), mentre Anche inviando un numero valido
esame la comunicazione con un le altre sono a zero. Gli ingressi analo- dopo una R (o una S) e alcuni carat-
programma emulatore di termina- gici, invece, sono espressi in bit che, teri non validi, il comando non
le. Il classico Hyperterminal (pre- nel circuito proposto, corrispondono viene riconosciuto, per esempio:
sente in tutte le installazioni di al valore in mV di ampiezza del
Windows) o anche il vecchio segnale campionato. La tensione .Rasdfg5
Winterm vanno benissimo. In con- massima possibile è di 4095mV, quin-
dizioni di riposo, la scheda attende di, la prima cifra sarà sempre 0. Da Se, invece, dopo una R o una S e
122 HARDWARE
HARDWARE
Elenco componenti
Sigla Valore
C15 10 nF 50 V ceramici
D1 Diodo 1N4007
D2 LED 3 mm giallo
D3 LED 3 mm verde
IC2 MAX128
IC3 LM7805
IC4 PIC16F84-04-P
J1 DB9F
J2 IDC 16 poli
J3 SIP 2
J4 IDC 10 poli
carrello e un punto.
REALIZZAZIONE E COLLAUDO
Il circuito stampato è a doppia fac-
cia, quindi si deve prestare atten-
zione alle collegamenti tra i due
lati.
Terminato il montaggio, la sche-
Figura 3: Circuito stampato scala 1:1 (lato componenti)
da non necessita di alcuna taratu-
ra ed è pronta per l’accensione.
alcuni caratteri non validi, s’invia Notare il punto finale. Il protocol- È bene comunque controllare l’in-
nuovamente una R (o una S) e un lo è quindi molto robusto e non serzione degli integrati e la pro-
canale valido, il comando è ricono- c’è possibilità di bloccare il firm- grammazione del micro, che deve
sciuto ed eseguito, per esempio: ware con comandi errati. essere fatta selezionando il clock
Come ripeto, l’esecuzione di una XT e il solo fusibile WDT.
.RtoyyyR8 lettura o di un comando valido è La connessione fisica può essere
. sempre segnalata da un ritorno realizzata con il cavo descritto
HARDWARE 123
HARDWARE
124 HARDWARE
Circuito di ritardo
di 5 secondi per il
Sumobeambot
Manuale semiserio
di robotica
(prima parte)
ROBOMANIA
CIRCUITO DI RITARDO
DI 5 SECONDI PER IL
SUMOBEAMBOT
di Luigi Carnevale
luigi@robot-italy.com
Il circuito di questo mese è sempli- senta particolari difficoltà, sono suf- devono tagliare 2 dei quattro pin,
cissimo, pochi componenti, zero cir- ficienti un saldatore con punta guardate la figura 3 per capire quali
cuiti stampati, tutto montato in aria! medio-piccola, un paio di pinze lun- pin tagliare.
Certo serve un pò di manualità, ma ghe e piccole e un paio di tronche- Una volta tagliati i pin, raddrizzare i
il risultato è ottimo, efficace ed eco- sine. due rimanenti come nella foto e pie-
nomico! Dopo aver opportunamen- gare i reofori del condensatore a
te regolato il trimmer, è sufficiente Iniziamo con la preparazione del 90°, come in foto, facendo bene
premere il pulsantino per immobiliz- pulsantino, è stato scelto un pulsan- attenzione alla polarità dello stesso.
zare il Robot per 5 secondi, il tempo te da circuito stampato in versione Normalmente il reoforo più lungo è
regolamentare. con tasto lungo, per motivi di il polo positivo. Guardate bene la
comodità, è un componente molto foto per capire da quale parte piega-
IL CIRCUITO comune e facilmente reperibile. Si re i reofori. Ora potete procedere
Lo schema è estremamente sempli-
ce, si basa sul tempo di carica di un
condensatore elettrolitico da 1.000
uF. Alla pressione del pulsante P1, il
condensatore viene cortocircuitato
e quindi completamente scaricato,
al rilascio di P1, inizia la fase di cari-
ca attraverso VR, il trimmer Cermet
da 5K. Quando C1 è completamen-
te carico, la tensione alla base del
transistor 3904 aumenta e il transi-
stor conduce, attivando il Relè che
andrà ad alimentare tutti i circuiti ad
esso collegati. A questo punto il
Robot diventerà operativo ed inizie-
rà la sua caccia.
126 ROBOMANIA
ROBOMANIA
alla saldatura del pulsantino al con- Una volta eseguita la saldatura, è al Relè, servitevi della figura 5 per
densatore, vi potete anche aiutare possibile accorciare i reofori del con- posizionare il transistor e per sago-
con una goccia di adesivo cianoacri- densatore, all’altezza dei pin del pul- mare i reofori. Potete fissare il transi-
lico (Attack) da mettere sotto al pul- sante. stor al corpo del Relè utilizzando l’a-
santino. Ora dobbiamo collegare il transistor desivo cianoacrilico. Procedete alla
Figura 5: Il collegamento del transistor al Relè Figura 7: Saldatura del collettore del Relè al condensatore
ROBOMANIA 127
ROBOMANIA
128 ROBOMANIA
ROBOMANIA
foto e saldateci un pezzo di reoforo rale come indicato nella figura 11, Installate il circuito in uno spazio
recuperato dal LED. saldatelo in posizione. Il Trimmer è vuoto del SumoBEAMBot, possibil-
ora pronto ad essere installato nel mente in un luogo accessibile, il pul-
Ora dovrete preparare il Trimmer, circuito. santino dovrà essere tenuto premu-
piegate i pin a 90° in avanti. Ora to fino a quando l’arbitro darà il via
piegate il pin centrale sul pin late- Il posizionamento del Trimmer non alla gara.
presenta particolari problemi, se
volete, potete incollarlo in posizio- TARATURA
ne, ma serve una colla densa, di tipo Per tarare il ritardo, è sufficiente
epossidico oppure la colla a caldo; regolare il Trimmer. Essendo un cir-
potrebbe andare bene anche del sili- cuito analogico e non avendo rego-
cone. Una volta saldato il Trimmer, latori di tensione, il tempo di ritardo
tagliate l’eccedenza del reoforo può variare al variare della carica
lungo. delle batterie, è sempre meglio
regolare il Trimmer prima di ogni
Abbiamo quasi finito! Non resta che match. Nonostante tutto, non ho
collegare il pin libero del Trimmer rilevato variazione molto sensibili
con la congiunzione LED/Pul- durante le sessioni di prova.
Figura 13: Ecco come si presenta il circuito dopo sante/Con-densatore, come visibile Un ultimo consiglio, anche se ovvio,
aver saldato il filo di collegamento,
abbiamo finito!
nella figura 13. È sufficiente uno regolate il Trimmer in modo che il
spezzone di filo di piccola sezione, ritardo sia leggermente superiore ai
opportunamente spellato alle estre- 5 secondi, se il Robot partisse prima,
mità, aderente al circuito. sarebbe squalificato, se parte un po’
dopo non succede nulla.
Non resta che collegare i fili: il filo Ora, finalmente, il SumoBEAMBot è
Marrone è la massa, il filo Rosso è regolamentare! E può partecipare
l’alimentazione proveniente dallo alle gare ufficiali di MiniSumo.
switch, ovvero dalla batteria, il filo Consiglio di mettere delle zavorre in
Figura 14: Il LED opportunamente sagomato Arancio è l’uscita, questa andrà ad piombo nella parte anteriore, dietro
alimentare il SumoBEAMBot. la benna, fino a raggiungere un
peso prossimo ai 500 grammi,
aumenterà notevolmente sia la tra-
zione che la massa e quindi riuscire-
te a spostare qualsiasi Robot, o
quasi!
Il piombo lo potete facilmente ed
economicamente reperire presso
qualsiasi gommista, hanno tonnella-
te di pesi di calibrazione dei pneu-
matici, sono ottimi per questo
scopo. Ovviamente vanno bene
anche i pesi utilizzati nella pesca.
Il piombo può risultare velenoso,
quindi consiglio di verniciare le
zavorre prima di metterle definitiva-
mente sul Robot.
Vi faccio i miei migliori auguri per i
vostri Match, vedrete che questo
Robot sfoggerà doti imprevedibili!
ROBOMANIA 129
ROBOMANIA
MANUALE SEMISERIO
DI
primaROBOTICA
parte
di Marco Fabbri
marnic@roboitalia.com
STUDIO DEL MOVIMENTO proporzionale al valore della veloci- distanza dal punto al centro dell'as-
A TERRA tà e con verso appropriato per la se è il raggio della curva. il centro di
Lo studio del movimento in un ruota 1, fate lo stesso per la ruota 2. rotazione sarà esterno all'asse se le
robot è evidentemente una parte Ora se unite i due vertici delle frec- frecce hanno stesso verso e sono
molto importante, iniziamo ragio- ce con una retta, prolungatela verso diverse da zero, coincide con una
nando sulla parte motrice quella il basso fino ad intersecare il prolun- ruota se il valore di quella ruota è
cioè che sposterà il robot da un gamento dell'asse; bene il punto zero, sarà interno all'asse se le frec-
punto all'altro del suolo. trovato è il centro di rotazione e la ce hanno verso opposto, sarà il cen-
Per semplicità immaginiamo di
avere una base con due ruote
motrici indipendenti, gli assi delle
due ruote giacciono sulla stessa
retta o asse come in figura 1.
Su un foglio millimetrato disegnate Figura 1: Calcolo grafico della risultante e del centro di rotazione
una freccia (vettore) di lunghezza
130 ROBOMANIA
ROBOMANIA
ROBOMANIA 131
ROBOMANIA
re aderenza con il suolo, se ciò valore per asse e raggio). tanta ignoranza sul loro funziona-
avviene tutti i conti che abbiamo mento fanno si che a livello hobbi-
fatto fino ad ora non servono più, STEPPER O MOTORI CC? stico non siano molto utilizzati, sono
immaginate che, come accade per Bella domanda, ognuno ha le pro- sempre usati in applicazioni con un
le automobili, la frenata provochi lo prie convinzioni e preferenze emo- minimo di professionalità vedi stam-
slittamento delle gomme con una tive, vediamo un pò di dati tecnici. panti, scanner, plotter, HD oltre
leggera sbandata, anche solo una ovviamente alla robotica, pilotare
rotazione di 5°, magari il punto Motori CC due motori alla stessa velocità è in
dove il bot si è fermato è vicinissimo Sono i classici motori che troviamo questo caso molto semplice, è altre-
al punto giusto ma, la piccola rota- ovunque, poco costosi, leggeri, si sì abbastanza semplice gestire acce-
zione farà si che ad ogni successivo possono comandare con estrema lerazioni o decelerazioni.
comando siate più lontani di dove facilità, variandone la tensione di Il rischio di perdere i passi esiste
credete. Ecco perché il sistema 3 è alimentazione si varia la velocità, solo se il dimensionamento è sba-
migliore (salvo altri impedimenti) possono raggiungere velocità di gliato o in caso di coppie resistenti
anche se più complesso come cal- rotazione da paura, 10, 20 mila giri impreviste, accoppiandolo ad un
coli (i calcoli li fa il PC) in quanto minuto; tra i difetti maggiori trovia- encoder si può avere visione dell'e-
prevede un numero minore di mo: la presenza di spazzole e collet- ventuale passo perso e correggerlo
STOP/START. Ovviamente ciò ha un tore che oltre ad usurarsi generano con maggior rapidità, il PID è più
senso se posso variare la velocità disturbi e calore a go go, la preci- semplice da realizzare.
delle ruote senza passare per uno sione poi è un altro limite sia per il
stop. posizionamento sia per la velocità Per entrambi un problema se parlia-
Ma come so dove sono? di rotazione, quest'ultima in parti- mo di robotica è il mantenimento
Beh, qui c'è da fare i conti con la tri- colare è legata a fattori variabili della posizione assunta, per entram-
gonometria ma non è difficile, quali la temperatura, i SERVO così bi significa dover continuare ad ali-
ovviamente da qualche parte ci sarà chiamati i motori CC pilotati in mentarli, per lo stepper è una condi-
una mappa, magari memorizzata PWM e con una elettronica di con- zione prevista costruttivamente, per
nel PC, devo pensare di partire con trollo hanno buona capacità sul il motore CC è una condizione ano-
il robot da un punto noto e con un posizionamento mentre sono sem- mala e si rischia seriamente la cottu-
orientamento noto (Est?). pre difficili da "indovinare" per la ra, comunque per un robot a batte-
L'origine della vostra mappa sarà velocità, il PWM poi ha qualche rie continuare ad alimentare i moto-
l'origine di un ipotetico piano carte- effetto sulla coppia; per applicazio- ri per tenere fermo un braccio è un
siano orizzontale, se procedo diritto ni di robotica questo tipo di motori assurdità; per entrambi ci viene in
(sono orientato ad Est), l'angolo è accettabile solo in abbinamento a aiuto la meccanica, l'accoppiamen-
(alfa) è zero e avrò che: encoder e PID, anche il semplice (e to viteingranaggio risolve il proble-
non troppo robotico) inseguitore di ma (considerate però che la forza
Xfinale = Xiniziale + spostamento * linea (o luce) è in pratica un PID ed peso si scarica sull'albero motore).
coseno(alfa); è facile vedere come questi sistemi Sicuramente con queste righe non si
seguano il segnale "dondolando" chiude l'argomento e rimane indub-
mentre bia la possibilità di ognuno in fun-
Stepper zione delle proprie capacità di fare
Yfinale = Yiniziale + spostamento * Sono costosi, serve un circuito digi- l'una o l'altra scelta, sarebbe meglio
seno(alfa); tale per pilotarli, è difficile dimensio- considerare l'uno o l'altro a seconda
narli, hanno una coppia bassa a della funzione d'uso che si cerca.
se sono ruotato di 45° (Nord-Est) parità di corrente, hanno velocità
evidentemente X e Y assumeranno decisamente più basse 5-7 mila giri INGRANAGGI & CO
altri valori. minuto; per contro sono molto affi- Visto che sono stati tirati in ballo gli
Provate a determinare X e Y sapen- dabili, senza parti in usura e non ingranaggi, beh forse vale la pena
do che parto dal punto 0,0 e sono generano disturbi, silenziosissimi, se parlarne un pò.
orientato ad est per il percorso ne trovano di dimensioni da non Queste righe sono recuperate da un
immaginato sopra e sapendo che credere (avete mai aperto l'HD di un vecchio post di Paul sul NG di "fai
scelgo la soluzione 1. Riprovate con notebook?); alcune convinzioni da te" e gelosamente da me conser-
le soluzioni 2 e 3 (scegliete voi un errate su questi motori e soprattutto vate.
132 ROBOMANIA
ROBOMANIA
trova circa a metà altezza del dente Non solo i matematici ed i tecnici
Lezione N° 1. (torneremo sull' argomento più conoscono ed utilizzano le curve
(Ovvero come chiamare le cose tardi). evolventi, ma anche le volpi!
con il nome giusto, ed imparare Il suo nome è "diametro primitivo". Incredibile a dirsi, ma se una volpe
che anche le volpi conoscono la Beccatevi perciò questa: trova l'occasione di una ciotola
geometria piana). "due ruote dentate sono assimilabi- piena lasciata per il pasto di un cane
Visualizzate mentalmente una ruota li a due ruote di frizione che girano legato ad una catena fissata ad un
dentata, o meglio, mettetene una a contatto tra loro in corrisponden- palo, è capace, tenendosi a debita
davanti a voi; (dove sono tutte za del diametro primitivo". distanza, di stuzzicare il cane in
quelle rotelle della vecchia sveglia Vediamo ora in dettaglio il singolo maniera che girando attorno al palo
che ogni buon fai da te ha cercato dente: avvolga progressivamente la catena
almeno una volta nella vita di Visto di fianco, più o meno è trian- attorno al palo stesso, accorciando-
rimontare senza successo?). golare (più meno che più, in verità), la quanto basta per papparsi il cibo
Iniziamo con la cosa più tediosa, e ed ora sapete che la sua base ha ini- nella ciotola.
cioè la terminologia. zio dal cerchio di troncatura interno Cioè Fido girando descriverà un'e-
Così almeno sapremo parlare in e finisce con un piccolo arco sulla volvente di cerchio avvicinandosi
argomento con proprietà di lin- circonferenza di troncatura esterna. sempre di più al centro di rotazione
guaggio. L' altezza del dente medesimo è la e resterà senza pranzo!
Il primo termine è il "diametro ester- differenza tra i raggi delle due cir-
no dell' ingranaggio", che si chiama conferenze di troncatura. Divagazione N° 2.
anche "diametro del cerchio di tron- A circa metà altezza del dente Un'altra applicazione dell'evolvente
catura esterno", e mi pare non ci sia passa la circonferenza primitiva è quella applicabile al taglio dell'er-
granché da dire in proposito. (ricordate?). ba nei pratini liberi da alberi e/o
Il secondo è il "diametro del cerchio Ora osserviamo i fianchi del dente, ostacoli.
di troncatura interno", che corri- quelli curvi, che danno la caratteri- Si pianta un palo nel bel mezzo del
sponde al fondo del vano vuoto. Da stica forma allo stesso. prato, e si fissa una cordicella al
non confondere con il "diametro di In pratica tutti gli ingranaggi sono palo, legandola all' altro capo alla
base", che corrisponde a quello tagliati in maniera che i due fianchi falciatrice.
detrminato dal diametro esterno del singolo dente corrispondano ad Girando attorno al palo tenendo
della ruota coniugata. (Difficile da una curva matematica ben precisa, teso il filo, la falciatrice descriverà
capire senza un disegnino, ma che si chiama evolvente di cerchio o una spirale, o per meglio dire, un'e-
soprassediamo perché non ha più semplicemente "evolvente". volvente, lasciando delle bellissime
molta importanza). Cos'è una evolvente si potrebbe tracce di rasatura curve (se la lar-
Basti dire che la differenza tra il dia- spiegare con una equazione, ma ghezza di taglio della falciatrice è,
metro di base e quello di troncatu- siccome io avevo 4 in matematica, ad esempio, di 40 cm, utilizzando
ra interno determina il "gioco di lo spiego in un modo più semplice. un palo di circa 10 cm di diametro,
fondo" tra il dente di una ruota ed il Chiedete a vostra moglie un roc- corrispondenti a circa 30 cm di cir-
vano impegnato della ruota con- chetto di filo da cucito. conferenza, si otterranno delle trac-
dotta dalla prima. Tenetelo in una mano e con l'altra ce sul terreno di pari misura).
Questo gioco è importante per evi- svolgete il filo dal rocchetto, tenen- Provare per credere!
tare che due ingranaggi s’impunti- dolo ben teso tra due dita (intendo Se non avete pratini da tagliare, o
no e quindi per determinare la dire che svolgiate il filo descrivendo preferite sugli stessi il taglio diritto
distanza dei due assi di rotazione. delle immaginarie rotazioni intorno và-e-vieni, amici come prima e tor-
Insomma roba da specialisti, che a al rocchetto, non che tiriate il filo niamo agli ingranaggi.
noi non importa granché. secondo l'asse del rocchetto!). Un altro termine da considerare è il
Ma c'è un altro diametro da cono- La curva che descriverà il punto che "passo" della dentatura, che è la
scere, il più importante, perchè è corrisponde alle vostre due dita che lunghezza della circonferenza pri-
quello di riferimento per tutti i tengono il filo è una evolvente. mitiva divisa per il numero dei
calcoli. Cioè una specie di spirale, ma con denti. Cioè:
È quello che corrisponde al punto di specifiche proprietà.
contatto sul fianco dei denti tra due
ruote che si impegnano, e che si Divagazione N° 1.
ROBOMANIA 133
ROBOMANIA
134 ROBOMANIA
ROBOMANIA
Con il primo calibro si predispone razione chiamata "quaterna": ricor- Per un rapporto di trasmissione di
una linguetta metallica (detta dando che n è il numero di giri e Z 1:8 e superiori, i denti della più pic-
modulatore) ad una misura pari il numero di denti, si può ricavare cola devono essere almeno 17.
all'addendum del dente in misura. (credetemi sulla parola) la seguente Questo è valido nel caso di denti
Mettendo a contatto della sommità formula: creati con evolvente avente "angolo
del dente la linguetta modulatrice di pressione" di 20°, cioè quelli nor-
del primo calibro, le punte del malizzati in Europa.
secondo si posizioneranno automa- Nei paesi anglosassoni si usa l'evol-
ticamente sulla circonferenza primi- vente con angolo di pressione di
tiva della ruota, e quindi si potrà Se gli assi di rotazione di due ruote 14° e 30', per la qual ragione il
eseguire una misura di larghezza dentate sono distanti, o se è neces- numero minimo di denti aumenta
del dente con il secondo calibro. sario invertire il senso di rotazione (da 22 a 31 secondo il rapporto di
Da notare che le punte del secondo del moto, s’inserisce tra le due ruote trasmissione da 1:1 a 1:8).
calibro comunque non misurano un una terza, detta "ruota oziosa". Un artificio per far bene ingranare
arco di cerchio, pari allo spessore Quest' ultima può avere un numero ruote con un numero di denti più
circonferenziale del dente, ma la di denti qualsiasi, perché la sua basso del dovuto è quello di sposta-
corda dell' arco stesso. La misura grandezza non influisce sul rappor- re i cerchi di troncatura caratteristi-
perciò dovrebbe essere corretta con to di trasmissione. ci della ruota, nel senso che si
opportune formule trigonometri- aumentano i cerchi della ruota più
che, ma usualmente la differenza è COMPITO PER CASA piccola e si diminuiscono quelli
così piccola da risultare spesso infe- Chi di voi saprebbe dimostrare per- della ruota più grande.
riore agli errori di misura. ché una ruota oziosa non influisce Le dentature così realizzate si dico-
Ho citato questo metodo perché è il sul rapporto di trasmissione di un no "corrette".
più semplice possibile, l'unico alla treno di ingranaggi? Ma avevo promesso di non parlare
nostra portata di dilettanti. Dopotutto, potrebbe essere più di dentature speciali e mi fermo qui.
Ma parliamo ora del rapporto di divertente provarci che guardare Andiamo avanti.
riduzione. uno di quei terribili spettacoli di La ruota dentata con il minor nume-
Quando si osservano due ruote quiz alla televisione! ro possibile di denti facente parte di
dentate che s’impegnano l'un l'al- Continuando il discorso sui rappor- una serie di ruote di pari modulo si
tra, la prima cosa che viene in ti di trasmissione, bisogna dire che chiama "rocchetto", o con un brutto
mente è il rapporto di riduzione, la ruota più piccola di una serie non francesismo, "pignone".
che può essere definito come n2/n1 può avere un numero di denti infe- Ed ora una bella domanda per i più
dove n1 è il numero di giri della riore ad un certo numero. È intuiti- attenti : la ruota più grande possibi-
ruota conduttrice e n2 è il numero vo che i denti di una ruota non pos- le, quanti denti potrà avere, e quin-
di giri della ruota condotta. sono essere solamente 3 o 4, e di di che diametro sarà?
Il rapporto di riduzione è inversa- comunque nemmeno 5 o 6, in Mi rispondo da solo:
mente proporzionale al rapporto quanto nel loro moto darebbero Chiaramente il diametro potrà esse-
tra il numero di denti delle rispetti- luogo ad una interferenza con i re grande, grandissimo, quasi infini-
ve ruote. denti della ruota coniugata più to, anzi infinito! Ed, infatti, se il dia-
Cioè la ruota con più denti girerà grande. metro è infinito, il cerchio di tronca-
più piano. In pratica, per avere un buon ingra- tura esterno della ruota assumerà la
Bella scoperta, dirà qualcuno! In namento delle due ruote, nelle forma di una retta.
ogni caso io la formula ve la passo: quali i denti ingranino senza stri- E la nostra ruota dentata l' avremo
sciare, e comunque ci siano almeno fatta diventare una "dentiera", cioè
2 denti in presa che è il minimo per una riga dentata nella quale i denti,
avere un buon movimento, il mini- che saranno di numero infinito,
mo numero di denti possibile và da avranno conservato il passo (e quin-
Questo se le ruote sono due sola- 12 a 17, a seconda del rapporto di di il modulo) originario, e perciò
mente. trasmissione tra le due. potrà essere impegnata da qualsiasi
In molte applicazioni meccaniche le Cioè se le due ruote hanno lo stes- ruota di pari modulo.
riduzioni di velocità prevedono 4 so diametro (rapporto 1:1), basta In tal modo, se ne abbiamo biso-
ruote (o più), poste in una configu- che abbiano entrambe 12 denti. gno, potremo trasformare facilmen-
ROBOMANIA 135
ROBOMANIA
te un moto rotatorio in un movi- al piccolo dente sia superiore alla ruota), valore che c’è noto, con una
mento rettilineo. resistenza meccanica dello stesso. semplice divisione si trova il valore
Le curve del profilo del singolo Cerchiamo quindi di vedere alla della forza "F" che agisce a flessione
dente, che erano un' evolvente di buona come si verifica a rottura un sul dente, così come, nel caso di un
cerchio, nella dentiera si saranno dente. balcone, sapremmo calcolare il
raddrizzate ed avranno assunto la Immaginate di togliere tutti i denti peso delle persone che, affaccian-
forma di rette costituenti i fianchi ad un ingranaggio, meno uno. dosi alla ringhiera, tenderebbe a
inclinati di un trapezio. Resterà in tal modo una sporgenza fletterlo verso il basso.
Interessante, vero? alla ruota, simile ad una mensola di In possesso del valore della forza "F"
Se non ci credete, andate a guarda- quelle che sostengono i balconi e delle misure del dente (che cono-
re la dentiera che avete sul portone nelle facciate dei palazzi. sciamo in base al modulo), si verifi-
scorrevole di casa con l'apertura Tecnicamente questa mensola si ca la stabilità a flessione del dente
motorizzata. chiama "trave incastrata ad una secondo la formula K=Mf/Wf dove:
estremità" ed è soggetta ad un cari-
Lezione N° 3. co di flessione dovuto alla forza K = carico di sicurezza del materiale
(Ovvero, come anche i geometri concentrata applicata alla sua estre- Mf = momento flettente
sappiano calcolare gli ingranaggi). mità libera. Wf = Modulo di resistenza a flessio-
Proseguendo in queste brevi note, Nel balcone questo carico potrebbe ne del dente che è universale e vale
parleremo della grandezza dei denti essere il peso di tante persone che si per tutti i carichi a flessione, balco-
in relazione al diametro della ruota, affacciano alla balaustra, e che ten- ni compresi.
cioè del modulo. Un modulo picco- derà a piegare verso il basso le
lo è sinonimo di denti piccoli e mensole di sostegno del balcone Ecco perché ho detto nel titolo che
quindi piuttosto numerosi sulla stesso. anche i geometri sanno calcolare gli
ruota. Nel dente è la forza tangenziale ingranaggi.
All' inverso ad un modulo di valore applicata al fianco del dente stesso, La formula di cui sopra dice in sol-
maggiore corrisponde un minor che tenderà a romperlo per flessio- doni:
numero di denti. ne recidendolo alla base. Il carico di sicurezza "K" del materiale
Notare che per quanto riguarda il Le cose in verità sono un poco più del dente deve essere uguale (o supe-
rapporto di trasmissione, il valore complicate, ma anche raccontate riore) al rapporto tra il momento flet-
del modulo non ha alcuna influen- così alla buona sono abbastanza tente "Mf" applicato allo stesso ed il
za. Cioè potranno esserci due ruote corrette e veritiere. modulo di resistenza a flessione "Wf"
dentate di un certo diametro in rap- Sapendo il modulo, e quindi le della sezione di base del singolo
porto di trasmissione 1:2 tra loro, misure del dente che si vuole verifi- dente.
sia che abbiano in un caso 10 e 20 care, basterà sapere quanto vale la "K" dipende quindi solo dal mate-
denti rispettivamente (modulo forza applicata per poter effettuare i riale, e ad esempio se questo è
grande), sia 50 e 100 denti (modu- calcoli di resistenza con le usuali ghisa vale 4, se acciaio al carbonio
lo piccolo). formule della meccanica applicata. 10 -12, se acciaio legato al molib-
Ma allora, con quale criterio si sce- Questa forza non è difficile a saper- deno circa 25, e così via.
glie il modulo, e di conseguenza la si, se si pensa che generalmente è Per Mf e Wf salto il metodo di cal-
grandezza dei denti? conosciuta la potenza da trasmette- colo, ma in caso di libidinose curio-
È intuitivo credere che se una ruota re agli ingranaggi, e quindi è facil- sità qualsiasi manuale di meccanica
ha un alto numero di denti (cioè di mente ricavabile il momento tor- lo riporta.
piccola dimensione in rapporto al cente (cioè la coppia applicata), Fare attenzione che nella formula
diametro), trasmetterà il moto ad dividendo la potenza per il numero del Wf entra in gioco anche una
una ruota coniugata in modo di giri. misura che non è stata ancora con-
migliore, soprattutto più uniforme, Ma siccome noi sappiamo che il siderata, e cioè la "lunghezza di
rispetto ad un ingranaggio con momento torcente è una forza costa" del dente, che spessissimo,
pochi denti. Peraltro una ruota con applicata con un certo braccio di ma non sempre, è pari allo spessore
molti piccoli denti sarà più costosa, leva, che nel nostro caso è pari alla della ruota dentata misurato tra le
a causa del maggior numero di distanza tra il centro di rotazione facce piane ed opposte della ruota
denti da tagliare ed è possibile che della ruota e l'estremità del dente stessa.
la forza applicata tangenzialmente (cioè in soldoni il raggio della Progettato l'ingranaggio (rapporto
136 ROBOMANIA
ROBOMANIA
di riduzione, modulo, verifica alla accettare, non esiste nemmeno alla il conteggio di semplici impulsi
rottura dei denti), resta da vedere NASA un Bot parimenti efficace per non è complesso.
come si costruisce lo stesso, sia tutti gli ambienti. Svantaggi: Devo prevedere un
industrialmente che con metodi fai sistema di comunicazione bidire-
da te. CRITERI DI SCELTA PRATICA zionale, il SW deve gestire errori e
Gli ingranaggi possono essere rea- A livello hobbistico ci possiamo per- imprevisti e quindi prevedere
lizzati nei modi più disparati, a mettere di partire al contrario: il comandi e gestione degli inter-
cominciare dalla fusione (ingranag- nostro target non è esplorare rupt, se il sistema di controllo è
gi in ghisa), tranciati da lamiera Marte! e quindi chiederci a priori un PC staccato dal Bot e la comu-
(piccoli ingranaggi per giocattoli), quanto vogliamo sia complesso il nicazione è quindi via radio
stampati per iniezione (ingranaggi nostro Bot non è un'assurdità. occorrerà tener conto dei tempi
in plastica), ricavati per sinterizza- Controllare il movimento effettuato di trasmissione e quindi prevede-
zione con la tecnologia delle polve- dal bot può variare in funzione di re dei buffer che memorizzino l'i-
ri metalliche (ingranaggi per mac- alcune considerazioni, facciamo stante dell'errore e i comandi non
chine da ufficio, ecc.). qualche esempio: eseguiti; non vi è nessun control-
Ma il metodo usuale e più cono- lo se le ruote slittano.
sciuto in meccanica è quello del 1 Uso degli stepper e ritengo che Pratica: normalmente se si usano
taglio dei denti alle macchine uten- ogni comando di passo sia ese- encoder non si usano gli stepper,
sili, dopo aver realizzato per torni- guito senza errori. per comodità si lavora al contra-
tura la ruota. Vantaggi: Facilissimo, non ho rio, si fa partire il motore e lo si
bisogno di alcuna retroazione, si ferma quando l'encoder ha conta-
RAGIONAMENTI DI PROGETTO rende di fatto superflua qualsiasi to i passi voluti, per le ruote la
Abbiamo imparato a muovere il comunicazione dal Bot al centro cosa è diversa, è infatti difficile
nostro robot, in pratica tutto quan- di comando. azionare due motori cc alla stessa
to detto fino ad ora serve a ricavare Svantaggi: perdo il controllo nel velocità senza circuiti di retroazio-
3 dati fondamentali: caso che lo stepper perda il passo, ne analogici veloci e complessi
le ruote slittino sul piano di (non devono pendolare), ottene-
• La posizione X appoggio, l'urto con un ostacolo re un moto rettilineo (chiedete a
• La posizione Y non è gestibile. chi fa il “panettone”) è importan-
• L'angolo di rotazione (alfa) Pratica: alcuni sistemi funzionano te: immaginate un bot che si
anche così (stampanti, scanner, muove descrivendo una specie di
Questi dati sono riferiti al centro plotter) il rischio di perdere il sinusoide, alla fine avremo rag-
dell'asse delle ruote per X e Y men- passo o slittare si riducono drasti- giunto un punto come se fossimo
tre l'angolo sarà quello formato dal camente quando le velocità sono andati diritto, gli encoder avran-
nostro piano cartesiano immagina- basse e come per i sistemi citati il no contato 1000 passi ognuno
rio e la retta perpendicolare all'asse rischio di urti con ostacoli è zero, ma in realtà il bot sarà distante
delle ruote (in pratica la direzione se volessimo un bot domestico (i dal punto iniziale non 1000 passi
del moto); nel caso il centro del pavimenti sono sufficientemente ma 990 o meno (dipende dal-
nostro robot non coincida con il regolari) e non abbiamo gatti (e la l'ampiezza della sinusoide).
centro dell'asse ruote dovremo moglie non è di quelle che sposta- 3 Uso encoder sui motori e encoder
misurarne una volta per tutte l'off- no i mobili ogni giorno) potrem- d'ambiente.
set (la differenza) ma, importante, i mo ottenere buone soddisfazioni Vantaggi: ho un riferimento preci-
calcoli sui percorsi devono sempre anche con questa soluzione. so, ho la possibilità di capire
essere riferiti all'asse ruote, è quello 2 Uso stepper o motori cc con molte cose: encoder motore gira
infatti il riferimento del moto. encoder sulla parte in movimento ed encoder ambiente fermo=
È chiaro che la precisione di calcolo (a meno di non avere rischi sugli ruote slittano, se al contrario sto
ma soprattutto di esecuzione da organi di trasferimento del moto scivolando ecc.
parte del bot sono essenziali se tipo cinghie che slittano, albero Svantaggi: l'elettronica e il SW si
vogliamo "non perdere la bussola"; motore o ruota non fa tanta diffe- complicano di un bel pò, gli
a questo proposito dobbiamo renza). encoder d'ambiente? mica facile
cominciare a fare delle scelte e Vantaggi: mi accorgo anche di inventarne di appropriati, tutti gli
quindi decidere che compromessi movimenti inerziali o indesiderati, svantaggi del punto 2.
ROBOMANIA 137
ROBOMANIA
Pratica: Qui siamo nel professio- alla puleggia ho collegato un peso In pratica moltiplicate la coppia per
nale ma l'ingegno a volte..., minore di 0,1 kg riuscirò a solle- il fattore di riduzione del motoridut-
immaginate di porre sotto al varlo, diversamente no! tore e ricavate la forza dividendola
vostro bot in prossimità di ciascu- Attenzione, come per altri tipi di per il raggio della ruota che esegue
na ruota un mouse, sì proprio motori (anche quello a scoppio) la il lavoro!
quello che avete ora sotto la coppia è legata alla velocità di rota- Facile no?
mano destra! Quelli classici con la zione da una curva, ogni costruttore Altro dato di targa è: L'angolo di
pallina che costano anche 4 euro, ha la sua ma diciamo che la coppia passo.
alimentati a 5V vi darebbero una diminuisce all'aumentare della velo- Questo dato esprime qual è la rota-
lettura precisa di come si muove il cità di rotazione. zione che compie l'albero motore
vostro Bot, con un SW un pò È ovvio che un margine di sicurez- per ogni passo che comandiamo;
curato riuscireste a tracciare il tra- za è da considerare. esistono motori con passi da 15°,
gitto effettuato anche nel caso di Se cercate qualche stepper in rete 7.5°, 3.6°, 1.8° per citare i più
sinusoidi come descritto sopra, vedrete che motori piccoli hanno comuni.
immaginate ora un braccio mec- coppie piccole ma non lasciatevi Unica attenzione riguarda il fatto
canico, un encoder saldato allo ingannare, la dimensione del che ad esempio il 3.6° significa 3
snodo ma dal lato del contenito- motore che determina la coppia è gradi e 6 DECIMI di grado, sembra
re, sul perno rotante un peso principalmente il diametro, mag- scontato ma se consideriamo che gli
(tipo filo a piombo) avreste un giore il diametro del motore mag- angoli sono normalmente espressi
inclinometro assoluto che tiene giore la coppia, ovvio se pensate in: Gradi.Primi.Secondi e che la base
conto anche della eventuale pen- che la bobina esercita una forza su non è decimale ma sessagesimale
denza del terreno (ci avevate pen- un braccio maggiore (M=F*r). (60 primi fanno un grado), qualche
sato?). Con una coppia piccola... si può dubbio potrebbe venir fuori.
sollevare il mondo... Tutto questo ci porta a dire: Se
DIMENSIONIAMO UNO Quello che dobbiamo fare noi è vogliamo sapere quanti passi servo-
STEPPER alzare un braccio meccanico (ad no per compiere una rotazione
Proviamo ad affrontare questo tre- esempio) che pesa 5 kg come fac- completa è sufficiente scrivere
mendo problema L. ciamo con una forza di 0.1 kg? 360°/Angolo-di-passo. Nel caso di
Cominciamo con i dati del motore: Beh, attraverso i motoriduttori un motore da 1.8° significa che
La COPPIA, questo valore espresso ossia combinazioni d’ingranaggi le occorrono 360°/1.8°=200 passi per
normalmente in Ncm (Newton per cui regole le abbiamo già viste compiere la rotazione completa.
centimetro) è una delle caratteri- qualche riga indietro. Come si È ovvio che angoli di passo piccoli
stiche essenziali per capire quanto applica? offrono una precisione maggiore,
è forte il nostro motore, comincia- Immaginate un rapporto 10:1 costi- un po' meno ovvio ma comprensibi-
mo ad immaginare... il nostro tuito dall'ingranaggio sul nostro le il moto di un motore con angoli
motore ha una coppia di 1 Ncm, motore di raggio 1 cm che ha 10 piccoli offrirà un moto più "lineare"
all'albero è applicata una puleggia denti e un altro ingranaggio con e meno a scatti di un motore con
di diametro 2cm. La coppia in 100 denti e quindi con raggio 10 angoli grandi.
meccanica è il prodotto della forza cm (provate a riguardare le formule Dall'angolo di passo dipende anche
per il braccio, nel nostro caso il sugli ingranaggi), ora il nostro un altro fenomeno importante,
braccio è rappresentato dal RAG- motore abbiamo detto sviluppa 0,1 vediamolo:
GIO della puleggia per cui la cop- kg sui denti del suo ingranaggio, Quando comando un passo al
pia (M) è uguale a Forza (F) per il questa forza è anche quella applica- motore esercito una forza sul roto-
raggio (r) (M=F*r) è facile ora risa- ta al dente dell'ingranaggio grande re, il rotore ha una massa, la fisica
lire alla forza che il nostro stepper che avendo però un raggio di 10cm ci dice che quando ad una massa
può sviluppare F=M/r e quindi darà luogo ad una coppia applico una forza, questa massa
F=1/1 (il raggio è la metà del dia- M=10cm*0,1kg = 1kgcm (se volete inizia a muoversi di moto unifor-
metro) quindi 1 Newton, se poi circa 10Ncm); ora se sullo stesso memente accelerato; l'accelerazio-
vogliamo ragionare in kg allora albero dell'ingranaggio da 10cm ho ne crea un aumento della velocità
basta dividere i N per 9,8 diciamo una puleggia da 1 cm di raggio, che dipende dal tempo (più tempo
quindi circa 0,1 kg ok? potrò sollevare pesi fino a F=M/r = più velocità, a parità degli altri
Cosa significa ciò? significa che se 1kgcm/1cm = 1kg. parametri). Ora facendola breve, il
138 ROBOMANIA
ROBOMANIA
ROBOMANIA 139
in vetrina NUOVO
ACOUSTIC BOX 4.0
PROGETTAZIONE DI CASSE
ACUSTICHE E TEST AVANZATO
In anteprima presentiamo le principali novità della nuova
versione del pacchetto Acoustic Box, la 4.0, in distribuzione
dalla metà di novembre.
In questo nuovo appuntamento dedicato al pacchetto sempre intuitiva grazie all’interfaccia amichevole in
applicativo più diffuso tra gli appassionati autocostrut- Windows ed alla guida in linea, garantisce risultati anco-
tori e gli installatori professionisti di impianti hi-fi car e ra più efficaci. Il punto di forza che ormai caratterizza
home, abbiamo il piacere di annunciare l’uscita dell’ul- questo illustre software, è la possibilità di progettare,
tima versione di Acoustic Box, la 4.0. testare e per gli utenti professionisti anche gestire la
La software house, per ovvi motivi di mercato, non ci ha propria attività. Un grosso sforzo è stato quindi fatto per
ancora fornito tutte le videate di questa nuova versione, riunire in un unico completo cd-rom tutte quelle funzio-
ma possiamo presentare alcune novità sulle quali ci è nalità che ogni utente è costretto a ricercare in pro-
stato gentilmente concesso di parlare. grammi e programmini, spesso in inglese, spendendo
Veniamo subito al sodo. davvero una fortuna.
Il lavoro del team che ha realizzato questa nuova versio- La progettazione, ampliamente trattata su questa rivi-
ne ha puntato a migliorare e potenziare ogni più picco- sta con la versione 3.0, è stata ulteriormente migliora-
lo particolare del software, rendendolo ancora più ade- ta; la simulazione della risposta del diffusore è stata
rente alle crescenti esigenze dell’utente. Da oggi sarà perfezionata; il modulo per il test degli impianti, che
possibile progettare con tutti gli altoparlanti presenti sul già comprendeva le tracce audio-test ed un utile gene-
mercato senza compromessi di alcun tipo. La progetta- ratore di frequenze ed effetti audio, nella nuova versio-
zione di un subwoofer, di un sistema a due o tre vie, ne viene integrato da uno straordinario analizzatore di
spettro! L’aspetto che desta ancora più interesse è che
questo nuovo modulo si adatta a qualunque compu-
ter, purché dotato di una propria scheda sonora. Non
è quindi necessario aggiungere hardware al proprio
PC come spesso avviene con costosi software di azien-
de straniere.
L’utilizzo del modulo è come sempre semplice ed intui-
tivo: basta collegare un microfono all’ingresso della
scheda audio (mic o line-in) e posizionarlo ad un metro
di distanza dal woofer del diffusore. Il diffusore ed il
microfono vanno appoggiati a terra. A questo punto si
invia il segnale sonoro al diffusore (il cd-rom di Acoustic
Box 4.0 può anche essere inserito nel lettore cd dell’im-
Figura 1: L’elegante videata di presentazione della nuova versione 4.0 pianto hi-fi per la riproduzione di apposite tracce test) e
fare click su REC nel pannello di controllo dell’analizza-
140 IN VETRINA
Figura 5: Lo schema mostra come utilizzare Acoustic Box 4.0 per testare
efficacemente il diffusore progettato
IN VETRINA 141
in vetrina SITEPLAYER,
UN SERVER WEB IN
1 POLLICE QUADRATO!
Dalla NetMedia un piccolo circuito dalle doti incredibili, include
un Server Web, una interfaccia Ethernet, 8 porte I/O e una porta
seriale, il tutto in 1 pollice quadrato.
È sicuramente il più piccolo Server Web del mondo, bile usare anche delle semplice interfacce di testo.
il SitePlayer permette la connessione tramite Ethernet Le pagine contenute nel SitePlayer, possono essere
di innumerevoli dispositivi quali: elettrodomestici, realizzate utilizzando i normali programmi di Web
termostati, lampade, apparecchiature, etc. Inoltre è Authoring come FrontPage o Dreamweaver, si posso-
possibile utilizzare la porta seriale per la comunica- no anche realizzare semplicemente con il Blocco
zione con microcontrollori o altri dispositivi dotati di Note di Windows. Una volta realizzata, la pagina può
questa comune interfaccia, in questo modo le possi- essere caricata nella memoria del SitePlayer diretta-
bilità del mente dalla
SitePlayer si connessione
estendono Ethernet.
notevolmente.
È disponibile,
Il SitePlayer gratuitamente,
gestisce il una libreria di
Protocollo Web simboli grafici,
e i pacchetti LEDs, manopo-
Ethernet, indi- le, slide, inter-
pendentemen- ruttori, etc;
te dalla tipolo- pronti per esse-
gia dei disposi- re utilizzati nelle
tivi connessi pagine Web.
alla rete, la Sebbene il Site-
comunicazione Player sia inte-
seriale, avviene so principal-
tramite porta mente come
seriale stan- periferica passi-
dard a due fili. va, ovvero che
risponde a
Il controllo dei dispositivi collegati al SitePlayer, richieste HTTP, esso può inviare messaggi usando il
avviene tramite controlli grafici: manopole, slide, protocollo UDP (Universal Datagram Protocol).
cursori, etc che corrispondono ai parametri del Questo protocollo, in sintesi, e’ un sistema di per
dispositivo connesso al modulo; ovviamente è possi- inviare dati tra un dispositivo e l’altro, tramite inter-
142 IN VETRINA
Figura 2: Il kit di sviluppo SPK1
IL SITEPLAYER DEVELOPMENT KIT SPK1 una form. In pratica è il file che il SitePlayer usa per
La NetMedia ha sviluppato un Development kit, rispondere alle richieste HTTP.
L’SPK1 che comprende, oltre al modulo SitePlayer,
una interessante scheda che dispone di una porta Per caricare i files nel SitePlayer si utilizza l’apposito
seriale, una porta Ethernet, 2 LED, un termistore, una software SiteLinker, disponibile gratuitamente sul sito
uscita PWM, due pulsanti, un tasto di reset, due con- della NetMedia (www.siteplayer.com).
nettori direttamente connessi ai pin del modulo e Con il software è anche disponibile un interessante
una presa per alimentatore filtrata e stabilizzata; que- programma che permette la simulazione di un
sta scheda è ottima come Kit di sviluppo, utile anche SitePlayer virtuale, ottimo per fare le prove di pro-
per la prima programmazione dei moduli. grammazione o per testare le caratteristiche dell’og-
getto prima di acquistarlo.
LA PROGRAMMAZIONE IN PRATICA
Per programmare il SitePlayer, occorrono tre files. Il CONCLUSIONI
primo è il file delle definizioni, con estensione .spd Il SitePlayer apre nuove strade a tutti coloro che
Questo file definisce le variabili, che sono chiamate usano microcontrollori o altri dispositivi ed intenda-
“objects”, mantiene una lista degli altri file che si no sfruttare la tecnologia Ethernet e tuffarsi nel
stanno includendo, setta le condizioni iniziali come Mondo senza limiti di Internet.
ad esempio l’IP Address del SitePlayer e così via. Il
secondo è un file HTML. La sempre maggiore diffusione dei sistemi Wireless,
collegando un Access Point al SitePayer, è possibile
Come in tutti i Web Server, i file HTML sono l’inter- installarlo anche nelle zone non cablate!
faccia principale. Ci sono vari sistemi per includere
elementi grafici e “objects” che costituiranno i vari
controlli e le informazioni provenienti dai dispositivi Distributore per l’Italia:
connessi al SitePlayer. Il terzo è il cosiddetto
“SitePlayer Interface File” o SPI, con estensione, Robot Italy
appuno, .SPI. Via Valenzani, 12
Questo è un file analogo ad un file CGI, serve a istrui- 00044 Frascati Roma
re il SitePlayer su cosa deve fare al verificarsi di un www.robot-italy.com
particolare evento, come ad esempio un imput da info@robot-italy.com
IN VETRINA 143
in vetrina C.C.S ICD-U
IN-CIRCUIT DEBUGGER
E PROGRAMMATORE
USB PER PICMICRO
FLASH SERIE 16 E 18
ICD-U è una soluzione per il debug in-circuit dei PIC18F258, PIC18F442, PIC18F448, PIC18F452,
microcontrollori Microchip PIC16Fxx e PIC18Fxx. PIC18F458, PIC18C601, PIC18C801, PIC18F1220,
L’ICD-U può effettuare il debug dei target PIC16 e PIC18F1320, PIC18F2220, PIC18F2320, PIC18F4220,
PIC18 che supportano la funzionalità debug mode (ad PIC18F4320, PIC18F6520, PIC18F6620, PIC18F6720,
esempio i modelli della famiglia 16F87x). PIC18F8520, PIC18F8620, PIC18F8720
L’ICD-U consente inoltre la programmazione in-circuit
(ICSP) per tutti i flash. • Solo programmazione:
Attualmente sono supportati i seguenti componenti: PIC16F72, PIC16F73, PIC16F74, PIC16F76,
PIC16F77, PIC16F83, PIC16F84, PIC16LF84A,
• Sia debug che programmazione: PIC16F84A, PIC16F627, PIC16F627A, PIC16F628,
PIC12F629, PIC12F675, PIC16F630, PIC16F676, PIC16F628A, PIC16F648A, PIC18C601, PIC18C801,
PIC16F818, PIC16F819, PIC16F870, PIC16F871, PIC18F6585, PIC18F6680, PIC18F8585, PIC18F8680.
PIC16F872, PIC16F873, PIC16F873A, PIC16F874,
PIC16F874A, PIC16F876, PIC16F876A, PIC16F877, L'ICD-U lavora con il CCS PCW debugger oppure con
PIC16F877A, PIC18F242, PIC18F248, PIC18F252, il software standalone CCS ICD. Il primo è un debug-
ger molto robusto, integrato nel PCW, fornisce infor-
mazioni di debug molto dettagliate a livello C. Il
secondo invece permette la programmazione dei
componenti utilizzando l'ICSP. Viene supportata anche
una funzione per aggiornare il firmware dell'ICD-U.
Mediante l'ICD-U è possibile utilizzare l'MPLAB ICD1
per lavorare con i PIC18. Questo è possibile utilizzan-
do il software CCS e non quello Microchip. Tuttavia, è
un ottimo modo per fare l'upgade degli ICD1 esisten-
ti. L'ICD-U comunica col PC mediante l'interfaccia USB
e nel kit è compreso il cavo USB.
144 IN VETRINA
NOVITÁ CD-ROM
in vetrina
"RACCOLTA:
ALIMENTATORI
101 CIRCUITI
APPLICATIVI"
Presentiamo un nuovissimo CD-ROM con una raccol- Queste sono le caratteristiche tipiche a corredo di cia-
ta di ben 101 progetti di alimentatori di varie tipolo- scun progetto:
gie. Indispensabile guida per per realizzare sistemi di
alimentazione da pochi mW a 300 Watt, da 0 a 250 Tensione in ingresso, tensione in uscita, corrente mas-
Volt. Per ciascun progetto sono riportate caratteristi- sima in uscita, corrente di picco in uscita, funzioni di
che, schema elettrico, note sui componenti, pin-out controllo, regolazione di linea, ripple e rumore, prote-
dei dispositivi. Un indice multiplo facilita la selezione zioni, tipologia, PSRR (per i regolatori lineari), dropout
dei progetti. La documentazione è completamente in (per i regolatori lineari), efficienza di conversione (per
italiano ed interamente stampabile. i convertitori DC/DC) e frequenza di commutazione
(per i convertitori DC/DC).
Vediamo, nel dettaglio, quali sono le tipologie di ali-
mentatori che troviamo: Insomma, un CD-ROM completo e interessante, vera-
mente da non perdere!
• Regolatori lineari Il CD-ROM funziona su PC con Windows 95, 98, 2000,
• Regolatori lineari con uscita fissa e regolabile Me, Xp, NT
• Regolatori lineari duali
• Convertitori AC/DC Per ricevere il CD-ROM, telefonare al numero
• Convertitori DC/DC Step-Up, Step-Down, 348.380.8890 o inviare un FAX allo 06.5327.3063.
Invertenti, Isolati e con uscita regolabile È anche possibile ordinarlo on line visitando il sito
• Alimentatori a basso ripple e rumore www.pianetaelettronica.it.
• Alimentatori con due uscite Il CD-ROM costa € 29,99 compresa IVA e spese di spe-
• Alimentatori con funzioni di controllo esterne dizione e sarà consegnato entro 5-10 giorni dall'ordi-
• Alimentatori micropower ne, tramite i servizi postali.
IN VETRINA 145
Scheda di richiesta abbonamento
Cognome Nome
Azienda
Via CAP Città Prov.
Tel. Fax email
❑ Regular: Fare Elettronica per un anno (11 uscite) a soli € 39,00 anziché € 51,00
❑ Gift: Fare Elettronica per un anno (11 uscite) a soli € 35,00 anziché € 51,00
Riservato agli abbonati, il mio codice abbonamento è
❑ Educational: Cinque abbonamenti a Fare Elettronica per un anno (11 uscite) a soli € 156,00 anziché € 195,00
Riservato a Scuole ed Università
❑ Carta Titolare:
❑ di credito Numero: Scadenza:
Per completare l’attivazione dell’abbonamento, prego comunicare gli estremi dell’avvenuto pagamento via telefono
al numero (+39) 02 66.50.47.94 o via fax al numero (+39) 02 66.50.82.25
Sulla tutela della privacy. Nel caso siano allegati alla Rivista, o in essa contenuti, questionari
oppure cartoline commerciali, si rende noto che: i dati trasmessi verranno impiegati coi principali
scopi di indagini di mercato e di contatto commerciale, ex L.675/96. Nel caso che la Rivista Le sia
pervenuta in abbonamento gratuito o a pagamento, si rende noto che: l’indirizzo in nostro posses-
so potrà venire impiegato anche per l’inoltro di altre nostre riviste o proposte commerciali. È in ogni
Firma caso fatto diritto dell’interessato richiedere la cancellazione o la rettifica, ai sensi della L.675/96.
s u b i t o !
a t i
Abbon
• Compila il coupon e invialo via fax al numero 02,66508225
• Abbonati on-line: www.farelettronica.com
• Spedisci questo coupon in una busta chiusa a INWARE srl
✂