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Spedizione in A.P. - 45% - ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - Filiale di Milano. In caso di mancata consegna,
restituire all‘editore che si impegna a pagare la relativa tassa presso il CMP di Roserio - Milano
BASSA FREQUENZA
• FILTRO CROSSOVER ATTIVO 2 VIE
• UN ORIGINALE ANALIZZATORE DI SPETTRO
TUTORIAL
• LA PORTA PARALLELLA SPP
HARDWARE
• GUIDA ALL’USO DEI DISPLAY
LCD INTELLIGENTI (IIIa parte)
• IL BUS I2C (IIIa PARTE):
TERMOMETRO DIGITALE CON LM75
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
• MISSILISTICA AMATORIALE (Ia PARTE)
MHz
• RADIOCOMANDO CODIFICATO 433,92 MHz
• ASCOLTARE L’UNIVERSO VIA RADIO
ROBOMANIA
• IRON CLAW (IIa PARTE) IL LETTOR
• REALIZZIAMO UN BEAM ROBOT E PORTAT
ILE DI MP
EVOLUTO: IL SERVOCORE WALKER 3
www.farelettronica.com
redazionale
“TECNOLOGIE SPERIMENTALI”
Parlare di “nuove tecnologie” nel settore elettronico è in realtà un controsenso, quello che è
nuovo la mattina è stato superato nel pomeriggio, per questo, quando ci siamo chiesti in quale
categoria avremmo dovuto inserire il “Carillon” e la nuova rubrica sulla missilistica amatoriale,
siamo arrivati alla conclusione che “tecnologie sperimentali” era più adatta.
In questa neonata rubrica presenteremo articoli che affrontano campi d’applicazione e speri-
mentazione, non necessariamente “elettronici”, ma in ogni caso nuovi ed interessanti. Dalle
numerose email che mi inviate, per le quali vi ringrazio, noto con immenso piacere che l’inte-
resse verso nuovi campi di applicazione è sempre molto alto, per questo siamo sempre alla
ricerca di nuovi argomenti che soddisfino la vostra curiosità.
Quindi questo mese vi diamo qualcosa di nuovo con il quale misurarvi, nuovi spunti per la spe-
rimentazione e l’apprendimento.
Se tra le vostre passioni c’è quella di collezionare brani MP3 (vi ricordo che vanno rispettati i
diritti d’autore) sarete sicuramente interessati a realizzare il progetto di Enzo Brusati: “Carillon”.
Questo articolo non è soltanto finalizzato alla costruzione del lettore portatile MP3, ma affronta
anche la tecnologia che c’è dietro una semplice sigla come MP3.
Andrea Marani aggiunge un nuovo pezzo all’impianto hi-fi della vostra auto: il crossover elet-
tronico a due vie, che può pilotare l’amplificatore 50+50W, presentato nel numero scorso, e
quello per subwoofer di prossima pubblicazione.
Maurizio Del Corso continua la serie di articoli sull’utilizzo dei display LCD intelligenti, articoli
che si sono classificati al primo posto nelle vostre preferenze. Questo mese vi spiega come con-
trollarli utilizzando la porta parallela e seriale del PC.
Anche per il BUS I2C, reso semplice da Mariano Paolizzi e Salvatore Silvestri, nella terza parte si
affronta la costruzione di un termometro digitale che utilizza la sonda di temperatura LM75
appunto su bus I2C.
Diamo il benvenuto a Stefano Innocenti ed Eugenio Cosolo, esperti di missilistica amatoriale
che, a partire da questo numero condivideranno con voi le loro esperienze, guidandovi passo
per passo alla costruzione del vostro primo missile.
Vincenzo Villa continua la serie dei tutorial sulle interfacce per PC, questo mese affronta quella
preferita dagli sperimentatori: la porta parallela SPP.
Da questo numero la rubrica MHz ospita, oltre al radiocomando codificato di Marco Lento, la
prima parte di “Ascoltare l’universo via radio”, un articolo molto interessante che spiega come
ascoltare le emissioni di onde radio naturali extraterrestri. Riccardo Ricci, autore dell’articolo, è
un esperto in questo affascinante campo.
Infine in Robomania si affronta la costruzione di un nuovo robot BEAM (il Servocore Walker),
inoltre ci trovate la seconda parte di Iron Claw. Tenete d’occhio questa rubrica, abbiamo altri
incredibili robot pronti per voi.
Due parole sul sito web. Le numerose visite testimoniano il vostro gradimento, di questo siamo
veramente contenti, continuate a scriverci dandoci consigli, partecipate al forum e alle rubriche
che richiedono anche il vostro intervento, tutta la comunità di “Fare Elettronica On Line” ve ne
sarà grata.
Infine vorrei rispondere a tutti i lettori che mi chiedono come collaborare con Fare Elettronica.
Per cominciare noi non diamo compiti specifici agli autori, ma lasciamo loro libertà di movi-
mento nel campo in cui si sentono più a proprio agio. Per questo, se avere realizzato un pro-
getto interessante o siete esperti in un argomento particolare e desiderate condividere con altri
la vostra esperienza, inviateci una lista dei lavori che vorreste proporre, lavorando insieme sco-
prirete che è molto più semplice di quello che pensate.
Non mi resta che augurarvi buona lettura e rinnovare l’appuntamento al prossimo mese.
Tiziano Galizia
tiziano@farelettronica.com
RUBRICHE 3
DIRETTORE RESPONSABILE:
Angelo Cattaneo (angelo@farelettronica.com)
contatti
Richieste arretrati, libri o abbonamenti:
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REDAZIONE - SEGRETERIA: tiziano@farelettronica.com
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Progetto grafico: Graficonsult - Milano (info@graficonsult.com) Richieste di tipo generico:
Impaginazione: Piera Loddo (piera@farelettronica.com)
Monica Ambrogi (monica@farelettronica.com)
redazione@farelettronica.com
Ilaria Borghese (ilaria@farelettronica.com) Richieste telefoniche:
0321-927287
HANNO COLLABORATO:
Andrea Marani, Fabrizio Fazio, Enzo Brusati, Stefano Innocenti, Richieste a mezzo fax:
Eugenio Cosolo, Giampiero Filella, Cristian Randieri, Riccardo Ricci, 0321-927042
Vincenzo Villa, Maurizio Del Corso, Mariano Paolizzi, Salvatore Silvestri, Richieste a mezzo posta:
Marco Lento, Luigi Carnvale, Massimiliano Benvenuti,
Redazione di Fare Elettronica
DIREZIONE - REDAZIONE - SEDE LEGALE DTP Studio Editrice
DTP Studio srl Via Matteotti, 8
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1/2 pagina orizzontale gabbia 185 122
1/2 pagina verticale gabbia 90 250
Alla rivista possono collaborare tutti i lettori.
1/4 pagina gabbia 90 122 Gli articoli tecnici riguardanti i progetti realizzati
STAMPA: dovranno essere accompagnati possibilmente con
SATE - Zingonia - Verdellino (BG) foto a colori, schema elettrico, circuito stampato
DISTRIBUZIONE: ed elenco componenti.
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Autorizzazione alla pubblicazione del Tribunale di Novara n. 24/97 del 17/6/1997 © Tutti i diritti di riproduzione o Futura 9-43
di traduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie sono di proprietà
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solamente al contenuto redazionale di Fare Elettronica ma anche alle illustrazioni e ai circuiti stam-
pati. Conformemente alla legge sui Brevetti n.1127 del 29-6-39, i circuiti e gli schemi pubblicati su Fare GRIFO II cop.
Elettronica possono essere realizzati solo ed esclusivamente per scopi privati o scientifici e comunque
non commerciali. L'utilizzazione degli schemi non comporta alcuna responsabilità da parte della So- Monacor IV cop
cietà editrice. La Società editrice è in diritto di tradurre e/o fare tradurre un articolo e di utilizzarlo
per le sue diverse edizioni e attività dietro compenso conforme alle tariffe in uso presso la società Idea elettronica 52
stessa. Alcuni circuiti, dispositivi, componenti ecc. descritti in questa rivista possono beneficiare dei
diritti propri ai brevetti: la Società editrice non assume alcuna responsabilità per il fatto che ciò possa Pianeta elettronica 21
non essere menzionato. Domande tecniche: Per ragioni redazionali, non formulare richieste che esu-
lino da argomenti trattati su questa rivista. Per chiarimenti di natura tecnica riguardanti i kit elencati Sandit 97
nel listino generale oppure gli articoli pubblicati, scrivere a: DTP Studio Editrice srl, Via Matteotti, 8 -
28043 Bellinzago N.se (NO). Twintec 27
SOMMARIO
bassa frequenza robomania
Iron Claw: come assemblare il braccio 90
Filtro crossover attivo 2 vie 10
meccanico antropomorfo (seconda parte)
per casa e auto di Massimiliano Benvenuti
di Andrea Marani
Un servo RC speciale per robot 98
Un originale analizzatore di spettro 14
di Fabrizio Fazio
di grande potenza
di Massimiliano Benvenuti
tecnologie sperimentali
Carillon (prima parte) 28
di Enzo Brusati
automazione
RECS 101: un web server embedded 68
per applicazioni di controllo remoto
tramite TCP/IP (terza parte)
di Cristian Randieri
applicazione, anche con La cella solare A-300, a Le celle solari A-300 saran-
Electronic shop 02
controllore facendo uso di dell’industria fotovoltaica.
4 o di 8 linee dati. Oltre a ciò, A-300 è in
grado di erogare un’ener- CRESCE LA FAMIGLIA DI
Electronic shop 01
gia di 3 kW sfruttando MICROCONTROLLORI
un’area inferiore a 17 CLASSE 8051 DELLA
A-300 CELLE SOLARI AD sqm, in modo da consen- STMICROELECTRONICS
ALTA EFFICIENZA E tire agli utilizzatore di rea- La STMicroelectronics
BASSO COSTO lizzare soluzioni ottimizza- ha annunciato di aver
UN DISPLAY LCD 4X20 SunPower Corporation, te dal punto di vista degli accresciuto la recente
CARATTERI NELLE azienda leader nel settore ingombri. La cella solare famiglia µPSD3200 di
DIMENSIONI DI UN delle celle solari, in di SunPower è ideale per microcontrollori a 8-bit
2X16 cooperazione con l’impiego in sistemi foto- con memoria Flash della
Questo display LCD, pro- CYPRESS, ha annunciato voltaici da installare sui classe 8051, così da poter
dotto da Wayton, ha i primi campioni di A- tetti, comunicazioni, siste- offrire una gamma com-
caratteristiche veramente 300, la cella solare più mi fotovoltaici integrati da pleta di microcontrollori
notevoli: nello spazio di economica ed efficiente al utilizzare nelle abitazioni e della classe 8051. I dispo-
60x30x5`mm visualizza 4 momento disponibile sul in numerose altre applica- sitivi µPSD325x dispon-
righe per 20 caratteri cia- mercato. Realizzata sfrut- zioni consumer. gono di una SRAM che
scuna, con una dimensio- tando un innovativo con- Nelle celle solari A-300 non può passare da 8 KBytes a
ne del singolo carattere di tatto posteriore, che per- è presente la metallizzazio- 32 KBytes, mentre i
5x7 punti. Ancora più sor- mette di ottimizzare l’a- ne sulla parte frontale, dispositivi µPSD321x,
prendente è la versione rea di lavoro, nascondere sostituita da un contatto denominati µPSD Lite,
retro-illuminata che ha antiestetici fili e semplifi- sulla parte posteriore che, garantiscono 80 KBytes
esattamente le stesse care l’automazione della oltre a migliorare l’aspetto di memoria Flash e 2
dimensioni, anche nello produzione, la nuova estetico, contribuisce a KBytes di SRAM e sono
spessore! cella raggiunge livelli di ottimizzare la generazione adatti per applicazioni a
efficienza del 20%, ben di energia. Questi prodotti basso costo. I µPSD325x,
superiori rispetto al 12% - sono stati sviluppati su una con un massimo di 288
15% delle celle attual- linea pilota da 2 MW e, in KBytes di memoria Flash
mente presenti sul merca- prossimo futuro, verrà e 32 KBytes di SRAM,
to. Nelle prove effettuate approntato uno stabili- consolidano la posizione
presso i laboratori NREL mento per la produzione di leader della ST per
(National Renewable su larga scala. In questo quanto riguarda la densi-
Energy Laboratory) le modo SunPower potrà rea- tà di memoria delle MCU
celle A-300 hanno rag- lizzare celle solari utilizzan- della famiglia 8051.
Un ottimo contrasto ed un giunto un livello di effi- do una quantità inferiore di
ampio angolo di visuale cienza nella conversione materiale e con una resa
completano le interessan- di potenza pari al 20,4%. decisamente superiore.
tissime caratteristiche di Finora non era stato possi-
questo LCD che, quando bile realizzare celle solari in
non è attiva la retroillumi- grado di assicurare il livello
nazione, ha un consumo di efficienza e la gradevo-
medio di 0,35 mA ed è lezza estetica dei prodotti
quindi adatto per qualsiasi della serie A-300.
6 RUBRICHE
rubriche
RUBRICHE 7
rubriche
8 RUBRICHE
BASSA FREQUENZA
Questo semplice circuito permette, con poca spesa, di biamplificare, ovvero, utilizzare
due differenti amplificatori in modo che la prima unità piloti un woofer e la seconda
un midrange-tweeter. In questo modo elimineremo il filtro crossover passivo tutto a
vantaggio di fedeltà, risposta in frequenza e pulizia del suono. Il circuito utilizza un
operazionale doppio ed è alimentato a tensione duale. Utilizzabile anche in auto, con
l’inverter pubblicato sulla rivista alcuni numeri orsono, oppure con inverter phantom
dedicato di futura pubblicazione.
10 BASSA FREQUENZA
BASSA FREQUENZA
SCHEMA ELETTRICO
La figura 1, mostra lo schema elettri-
co del filtro crossover due vie 1KHz,
noterete subito la presenza di un limi-
tatore con zener, resistore e conden-
satore su ogni ramo di alimentazione,
ebbene questo circuito permette la
massima flessibilità di alimentazione
dello stadio audio e, filtrando anche
la stessa, evita rumori e ronzii del
motore se l’uso è hi-fi car.
Sono stati utilizzati componenti profes-
sionali come condensatori poliestere
PKP e resistori strato metallico 1% di
tolleranza, infatti questi tipi di resisten-
ze creano meno rumore elettrico al
passaggio della corrente.
L’operazionale scelto è, per motivi di
costo, non troppo blasonato, ma si
comporta molto bene e nulla vieta di
utilizzare un JFET a basso rumore o
componenti selezionati e speciali,
basta che si tratti di un doppio opera-
zionale con piedinatura identica e
caratteristiche elettriche minime del
TL082. Spostandoci un poco a sinistra
vediamo l’ingresso audio di sorgente,
ad esempio un lettore CD o un sinto-
nizzatore, subito il segnale viene indi-
rizzato sul passa basso e passa alto, il
passa basso è composto da R2, R4, R6,
R7, C9, C10, C11 e C12 e fa capo alla
sezione op-amp di IC1, più in alto nel
disegno, al contrario, il passa alto è
composto da C5, C6, C7, C8, R1, R3,
R5, R16. R11 e R13.
R11 e R12 limitano il guadagno degli
stadi amplificatori in modo da mante-
nere ampia la banda passante, limitare
la distorsione e far lavorare l’op-amp in
regime totalmente lineare.
Sulle uscite abbiamo una doppia
Figura 1: Schema elettrico del crossover elettronico
serie R/C di blocco della componen-
te continua, in caso l’offset dell’inte-
BASSA FREQUENZA 11
BASSA FREQUENZA
ELENCO COMPONENTI
SIGLA VALORE
R1 4,7 kΩ 1/2 W 1%
R2 10 kΩ 1/2 W 1%
R3 8,2 kΩ 1/2 W 1%
R4 10 kΩ 1/2 W 1%
R5 22 kΩ 1/2 W 1%
R6, R7 10 kΩ 1/2 W 1%
R8, R9 1,8 kΩ 1 W
R10÷R13 2,2 kΩ 1/2 W 1%
R14, R15 1,8 kΩ 1/2 W 1%
R16 22 kΩ 1/2 W 1% Figura 2: Circuito stampato in scala 1:1 (lato rame)
12 BASSA FREQUENZA
BASSA FREQUENZA
Per motivi di praticità nel prototipo COLLAUDO DEL FILTRO altre frequenze, occorrerà però modifi-
ho utilizzato connessioni rapide a Se avete controllato tutto il circuito, eli- care taluni componenti. Ad esempio
innesto con pin Molex, ma voi minato eventuali errori e scongiurato per ottenere un taglio a 2 KHz basterà
potrete saldare direttamente i la presenza di altre disattenzioni, portare C5, C6, C7, C8 a 6,8 nF e R2,
cavetti alla basetta, ricordando che potrete dare tensione al circuito, con- R4, R6, R7 a 5,6 kΩ. Per l’opposto,
per l’ingresso di segnale e per le nettergli una sorgente audio e provare alzando i valori dei componenti, si
uscite sono necessari cablaggi il funzionamento collegando all’uscita abbasserà la frequenza di taglio.
schermati, ai cui capi porrete dei due amplificatori. Può essere utile ricordare che per l’uso
pin RCA. È sempre preferibile chiu- Generalmente con taglio a 1 KHz, la in automobile è consigliato un filtro di
dere il circuito in una scatoletta potenza dell’unità alti, deve essere alimentazione di tipo bobina/conden-
metallica posta a massa del circuito circa la metà di quella dedicata ai toni satore per il ramo positivo e negativo
o a terra in caso di utilizzo in auto- bassi, ricordate che più alto sarà il di alimentazione. Dopo l’inverter DC-
mobile. Nel caso si creino dei loop taglio e minore dovrà essere la poten- DC, l’amplificatore da 50+50 W e que-
di massa, connettete la parte metal- za dedicata alle note alte, sempre sto crossover elettronico, proseguire-
lica della scatola alla connessione di entro certi limiti s’intende. mo questa serie di articoli con un
massa del circuito tramite un con- Prima di dare tensione regolate P1 e amplificatore per subwoofer ed altri
densatore da 100 nF in serie, ma P2 a circa metà corsa, per non sovrapi- circuiti che completeranno il vostro
ricordate però, di isolare le carcasse lotare amplificatori e casse acustiche al impianto hi-fi.
metalliche dei connettori dal metal- momento dell’accensione. Buon lavoro ma soprattutto buon
lo della scatola. ascolto!
In questo caso potrete eliminare ULTIME CONSIDERAZIONI
ogni rumore determinato da colle- Il filtro, anche se ottimizzato per il taglio
gamento ridondante di massa. Electronic shop 08
a 1 KHz, può egregiamente lavorare ad
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BASSA FREQUENZA 13
BASSA FREQUENZA
UN ORIGINALE
ANALIZZATORE DI SPETTRO
di Fabrizio Fazio
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14 BASSA FREQUENZA
BASSA FREQUENZA
BASSA FREQUENZA 15
BASSA FREQUENZA
Poiché nella prima fase (quando mente, i led da DL17 a DL32 (fila mente presente ai capi di C2 è di:
su R20 è presente la tensione rela- esterna) raggiungendo una lun- 5V+0,65V+0,65V=6,3V.
tiva ai toni bassi) è in conduzione ghezza proporzionale ai toni alti.
solo T2, questo collegherà a massa La divisione nelle due fasi che si REALIZZAZIONE
i led DL1÷DL16 (le due file inter- alternano l'una dopo l'altra, non La realizzazione non presenta par-
ne), consentendo l'accensione dei solo ci consente di ridurre l'assor- ticolari difficoltà. Una volta in pos-
led che ricevono tensione positiva bimento di corrente (visto che i sesso del circuito stampato, per la
dai comparatori, lasciando spenti led non sono mai accesi contem- saldatura dei componenti, consi-
tutti i led da DL17 a DL32. poraneamente), ma anche di uti- gliamo di procedere montando per
Poiché nella seconda fase (quando lizzare soltanto otto comparatori primi i ponticelli previsti, poi man
su R20 è presente la tensione rela- (altrimenti ne sarebbero ne sareb- mano i componenti, da quelli più
tiva ai toni alti) è in conduzione bero stati necessari 16). bassi a quelli più alti. Particolare
solo T1, questo collegherà a massa Tutto il funzionamento è riepiloga- attenzione va messa nel montare
i led DL17...DL32 (le due file ester- to nel diagramma esemplificativo tutti i componenti attivi, seguendo
ne), consentendo l'accensione dei riportato in figura 2. la corretta polarità (figura 6), inol-
led che ricevono tensione positiva Concludiamo con una breve nota tre, al fine di ottenere un aspetto
dai comparatori, lasciando spenti sull'alimentazione: poiché il circui- omogeneo del circuito, assicurate-
tutti i led da DL1 a DL16. to va alimentato con una tensione vi che tutti i led siano montati alla
Data la disposizione fisica dei led, fissa di 6,3 V, abbiamo collegato stessa altezza.
il risultato di quanto appena espo- un LM7805 (U5), collegando due
sto è che si accenderanno i led da diodi (D2 e D3) sul pin 2, che nor- La tensione di alimentazione...
DL1 a DL16 (fila interna) raggiun- malmente va a massa. Poiché ogni Deve essere continua e compresa
gendo una lunghezza proporzio- diodo introduce una caduta di tra 9 e 12 V (ideale 10-11 V). Può
nale ai toni bassi e, alternativa- circa 0,65 V, la tensione effettiva- essere anche alimentato in corren-
16 BASSA FREQUENZA
BASSA FREQUENZA
BASSA FREQUENZA 17
BASSA FREQUENZA
ELENCO COMPONENTI
SIGLA VALORE
R1÷8 10 W 1/8 W
R9÷16 10 kW 1/8 W
R20 22 kW 1/8 W
R21, 22 10 kW 1/8 W
R23 22 kW 1/8 W
R26 1 MΩ 1/8 W
C1 10 µF 16 V elettrolitico
C2 1 µF 16 V elettrolitico
Figura 4: Circuito stampato in scala 1:1 (lato rame) C3÷6 100 nF multistrato
C7÷11 10 µF 16 V elettrolitico
te alternata, mediante un trasfor- Per collegare una capsula micro- C12 2,2 nF ceramico
matore con secondario a 9 V, pur- fonica... C13 100 pF ceramico
ché si sostituisca C1 con un elet- Chi vuole utilizzare una capsula
trolitico da 2.200 µF 25 V. microfonica preamplificata, può C14 47 nF multistrato
C16÷19 1 µF 16 V elettrolitico
C20 47 nF multistrato
Diodo 1N 4007
D1÷3
(corpo nero)
Diodo 1N4150
D4÷7
(corpo di vetro)
T1, T2 Transistor BC337
U1÷3 LM324
U4 CD4066
U5 LM7805
18 BASSA FREQUENZA
BASSA FREQUENZA
farlo collegandola direttamente in accendono soltanto i led delle file accendere l'impianto affinché
uno dei due ingressi audio, rispet- centrali, mentre alle alte frequen- generi un segnale di livello nor-
tando la polarità. Attenzione però, ze si accendono solo i led delle male. Regolare quindi il trim-
saranno necessarie due semplici file esterne mer RV1 al minimo, in modo
modifiche: Soltanto nell'intersezione delle che tutti i led delle quattro file
due frequenze limite, attorno ai restino spenti.
1.Sostituire R23 con una resistenza 700Hz, c'è una sovrapposizione, 2.Infine ruotare lentamente il
da 1 kΩ comunque molto stretta, della trimmer finché non si accende il
2.Collegare una resistenza da 10 risposta in frequenza. secondo led rosso di almeno
kΩ tra l'ingresso audio positivo e Se entrambe le file si accendono a una fila, in corrispondenza di
il piedino 4 di U3. frequenze lontane dai 700Hz, un alto livello sonoro.
significa che il segnale è troppo
Questa resistenza può anche amplificato, quindi deve essere La regolazione è così conclusa,
essere saldata direttamente sul regolato RV1 finché resta accesa non vi resta che collegare il
lato rame del circuito stampato, una sola fila di led. nostro “originale analizzatore di
inserendo dei tubetti isolanti nei spettro” al vostro impianto hi-fi.
terminali, per evitare contatti con FUNZIONAMENTO Buon divertimento.
le altre saldature della scheda. Una volta alimentata la scheda,
La prima modifica serve ad dovremmo vedere accendersi i
aumentare la sensibilità dell'ana- led che simulano la forma dell'al-
lizzatore, adattandola al segnale toparlante, mentre gli altri led
generato dal microfono, più devono restare spenti, ovvia-
debole rispetto all'uscita di un mente in assenza di segnale in
impianto stereo. La seconda ingresso.
modifica serve a fornire alimenta- Per tarare il trimmer non è neces-
zione al circuito preamplificatore sario alcuno strumento, ma è suf-
interno alla capsula microfonica. ficiente procedere in questo
modo:
Con il generatore di funzioni...
Chi dispone di un generatore di 1.Collegare l'uscita di un impian-
funzioni (è sufficiente un sempli- to Hi-Fi (uscita di linea, quindi
ce generatore di onde sinusoidali del preamplificatore, e non
in banda audio) può verificare uscita casse) all'ingresso del
Electronic shop 09
come alle basse frequenze si nostro analizzatore, quindi
BASSA FREQUENZA 19
BASSA FREQUENZA
I FILTRI PASSA-BANDA
I filtri impiegati in questo semplice analizzatore di spettro sono progettati per una larghezza di banda piuttosto larga (ossia
per amplificare una gamma di frequenze piuttosto ampia). Tale scelta dipende ovviamente dal fatto che abbiamo diviso la
gamma audio in due sole bande (alti e bassi).
Il filtro per i toni bassi (U3B) è progettato
per amplificare i segnali con frequenza
compresa nella gamma 35 Hz÷700 Hz
(curva blu nel grafico qui sopra, che si rife-
risce all'amplificazione dei filtri in funzione
della frequenza). Il filtro per i toni alti
(U3C) è invece progettato per amplificare
i segnali con frequenza compresa nella
gamma 700 Hz÷16 KHz (curva rossa nel
grafico qui sopra).
Ad esempio, se vogliamo che il filtro dei toni alti (U3C) amplifichi soltanto le frequenze comprese tra 2 e 8 KHz, i valori sono
i seguenti:
Nella pratica utilizzeremo i valori commerciali più prossimi, ossia 820 pF e 220 pF.
20 BASSA FREQUENZA
HARDWARE
2
IL BUS I C: TERMOMETRO
DIGITALE
terza parte
CON LM75
di Mariano Paolizzi e Salvatore Silvestri
mpaoliz@tin.it - salvatore.silvestri@iss.it
IL SENSORE
LM75 è un sensore di temperatura a
semiconduttore la cui peculiarità è
quella di fornire una uscita digitale a
9 bit grazie al convertitore analogi-
co/digitale di tipo sigma-delta di cui
è equipaggiato, ma più importante, è
interrogabile e programmabile attra-
verso l’interfaccia I2C. La sua dotazio-
ne è completata da un’uscita open-
drain, che “scatta” quando la tempe-
ratura misurata eccede un valore di
riferimento programmabile, renden-
dolo particolarmente adatto alla rea-
lizzazione di sistemi con termostata-
zione di tipo on/off o monitoraggio di
temperatura (per esempio applicato ai
microprocessori dei Personal
Computers). L’intervallo di tempera-
tura in cui può essere efficacemente
utilizzato va da –55°C a +125°C, con
una risoluzione di 0.5°C. LM75 si
comporta sul bus I2C come uno slave,
ed in quanto tale richiede la presenza
di un microcontrollore che gli fornisca
l’opportuno segnale di sincronismo Figura 1: Prototipo del termometro digitale
(sul pin SCL). Inoltre, in quanto slave,
22 HARDWARE
HARDWARE
HARDWARE 23
HARDWARE
24 HARDWARE
HARDWARE
LO SCHEMA ELETTRICO Questo ci porta al secondo integrato • SSPSTAT. SSP Status register.
Come facilmente constatabile, lo presente nel circuito, l’LM75, che ho Contiene alcuni flag che forniscono
schema elettrico è caratterizzato da utilizzato nella versione con package informazioni sull’andamento della
un’estrema semplicità: gli unici com- SO-8. Esso, oltre al consueto conden- trasmissione. Inoltre consente di
ponenti attivi sono il sensore di tem- satore di bypass (C7) sull’alimentazio- impostare i livelli d’ingresso dei pin
peratura, il microcontrollore ne, richiede solo il collegamento dei in conformità delle specifiche I2C.
PIC16F872 e tre transistor, oltre al suoi pin SDA e SCL, per mezzo di due • SSPBUF. È il buffer di trasmissio-
regolatore di tensione 7805. Il PIC è resistenze di pull-up, al microcontrol- ne/ricezione ossia il registro nel
contornato dalla circuiteria minima lore (in particolare ai pin RC3 e RC5 quale vengono temporaneamente
per il suo funzionamento: R1, C6, D1 configurabili come linee I2C) e l’asse- appoggiati i dati in transito da e
costituiscono il circuito di reset. In par- gnazione dell’indirizzo (in questo caso verso il microcontrollore.
ticolare il diodo D1 non è indispensa- 000). Infine, le resistenze da R5 a R12 Un registro a scorrimento, chiamato
bile, ma è comodo, quando accade di servono per limitare la corrente che SSPSR (il sesto registro non diretta-
rimuovere e ripristinare rapidamente scorre nei led dei display. mente accessibile al quale abbiamo
l’alimentazione. In tal caso, infatti, il L’alimentazione 5 V che serve i due accennato), provvede alla conver-
condensatore si scarica sul diodo, integrati ed i display è fornita dal rego- sione dei dati dal formato parallelo
riproducendo un impulso di reset, alla latore U1 al cui ingresso può essere del microcontrollore a quello seriale
successiva riaccensione del circuito. Il collegata una normale batteria da 9 V del bus.
quarzo XT1 e i due condensatori C4 e o una sorgente in grado di erogare • SSPADD. È il registro in cui è con-
C5 completano il circuito risonante una tensione compresa tra 7.5 V e 20 servato l’indirizzo del dispositivo nel
del PIC dando luogo al segnale di V. L’assorbimento dell’intero circuito è funzionamento da slave o le infor-
clock di frequenza pari a 4 MHz. inferiore a 50 mA. mazioni sulla velocità di trasmissio-
Il microcontrollore ha due compiti: ne nel funzionamento da master.
quello di comunicare con il sensore e IL FIRMWARE
quello di pilotare i display. In merito a Il PIC16F872 è dotato di un’interfaccia Nel nostro caso il PIC deve essere con-
quest’ultimo aspetto, vediamo che seriale, chiamata MSSP (Master figurato come master ed intraprende-
ciascun display (si tratta di led ad Synchronous Serial Port) configurabi- re le seguenti operazioni:
anodo comune) è collegato all’ali- le per funzionare nella modalità I2C
mentazione positiva tramite un transi- utilizzando, in tal caso, i pin 14 e 15 • Asserire una condizione di start.
stor bipolare pnp. Il microcontrollore normalmente assegnati alla porta • Scrivere in SSBUF l’indirizzo dello
accende in sequenza i tre transistor PORTC di I/O come RC3 ed RC4, slave e il bit R/W.
con una frequenza tale da non far per- rispettivamente come SCL ed SDA. Il • Aspettare l’acknowledge dallo slave.
cepire all’occhio lo sfarfallio, dando modulo MSSP, nel suo impiego come • Porsi in ricezione.
così l’impressione che tutti e tre i I2C fa uso di cinque registri (più un • Leggere da SSBUF la temperatura
moduli siano attivi simultaneamente. altro che però non risulta direttamen- inviata dallo slave (due bytes).
Questo accorgimento ha due vantag- te utilizzabile): • Fornire l’acknowledge allo slave.
gi: da un lato riduce il consumo di • Asserire la condizione di stop.
potenza, rispetto al caso in cui tutti i • SSPCON. Synchronous Serial Port
moduli a led siano costantemente ali- Configuration Register. Consente di Pertanto subito dopo aver corretta-
mentati, dall’altro consente di ridurre selezionare il tipo d’interfaccia I2C mente configurato le porte di I/O, il
il numero di linee necessarie al pilo- che si vuole utilizzare (con indirizza- microcontrollore entra in un ciclo in
taggio. Infatti, per pilotare tre display mento delle periferiche a 7 o 10 cui, richiede la temperatura al sensore,
a sette segmenti occorrono 21 linee bit), il ruolo che il microcontrollore la decodifica ottenendo le tre cifre da
(7x3), impiegando invece questa stra- dovrà rivestire sul bus (master o visualizzare e le invia ai display.
tegia di pilotaggio “multiplexata”, slave) e di configurare i pin come Il sensore LM75, come detto, riesce a
sono sufficenti 7 linee in parallelo sui SDA e SCL. misurare temperature che vanno da
tre display più le tre linee di selezione, • SSPCON2. Contiene alcuni bit che –55° C a +125 con una risoluzione di
per mezzo dei transistor, per un totale devono essere impostati per produr- 0.5°C. Avendo a disposizione tre cifre
di 11 linee. re le desiderate sequenze di ackno- da visualizzare, ho dovuto fare una
Lo scopo dei display è la visualizzazio- wledge, start e stop, nonché per scelta: adottare una risoluzione varia-
ne in gradi centigradi della tempera- mettere in ricezione il microcontrol- bile, non solo tra temperature positive
tura misurata dal sensore. lore. e negative ma anche tra positive
HARDWARE 25
HARDWARE
26 HARDWARE
HARDWARE
ELENCO COMPONENTI
SIGLA VALORE
R1 10 kΩ 1/4 W
R2÷R4 1 kΩ 1/4 W
R5÷R12 470 Ω 1/4 W
R27, R28 1 kΩ 1/4 W
R29, R30 4,7 kΩ 1/4 W
R31 1 kΩ 1/4 W
C1 47 µF 25 V elettrolitico
C2 100 nF ceramico
C3 330 nF ceramico
C4÷C6 100 nF ceramico
Q1÷Q3 Transistor BC327
D1 Diodo 1N4148
U1 LM7805
U2 PIC16F872 Figura 5: Piano di montaggio
U3 LM75
Display 7 segmenti renti, con trasmissione digitale dei dati
DS1÷DS3
Anodo comune e tutti i vantaggi correlati, senza dover www.farelettronica.com
ricorre a commutatori meccanici.
minimo sforzo per ospitare fino ad Inoltre, con l’aggiunta di un transistor È possibile scaricare dal sito di
otto LM75 (contro i cinque i canali e un relè è possibile trasformare il Fare Elettronica i seguenti files:
analogici del PIC16F872), magari rac- LM75 da semplice sensore a termosta-
chiusi in opportuni contenitori metal- to. Questo senza contare la possibilità •Codice sorgente del programma
lici (collegati allo stampato da fili) a di aggiungere sul bus altri dispositivi, per il PIC16F872
costituire delle sonde di temperatura. come ad esempio Real Time Clock,
In questo modo si possono acquisire per monitorare e archiviare eventi di
Electronic shop 10
le temperature di otto ambienti diffe- temperatura.
HARDWARE 27
TECNOLOGIE
BASSA
SPERIMENTALI
FREQUENZA
CARILLON
prima parte
di Enzo Brusati
enzo_br@virgilio.it
28 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 29
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
Shannon, almeno il doppio della fre- tanti più bit si usano, tanto più la MAS3507D
quenza massima del segnale da cam- riproduzione sarà fedele all’originale. Il Il MAS3507D è in grado di decodifica-
pionare, ovvero, in questo caso alme- massimo bitrate ammesso dal forma- re, oltre ai bitstream MPEG 1 layer 2 e
no 40 kHz. Il bitrate è invece il nume- to MP3 è di 320 kbit/s (320.000 bit al 3, anche bitstream MPEG 2 e 2.5,
ro di bit per secondo usati per “descri- secondo), ma già a 128 kbit/s si parla estensioni del formato MPEG 1 che,
vere” la forma d’onda da riprodurre, di “qualità CD”. come già detto, permettono di rag-
30 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
STA013
Il decoder della STMicroelectronics
decodifica bitstream MPEG 1 layer 3,
MPEG 2 layer 3 e MPEG 2.5 layer 3.
Figura 5: Schema a blocchi del VS1001 Sue caratteristiche salienti sono: il limi-
tato numero di pin, solo 28, la sempli-
cità d’uso e la versatilità delle interfac-
giungere un maggior fattore di com- decodificare attraverso un’interfaccia ce seriali d’ingresso e uscita, che ne
pressione ma riducendo la qualità seriale, ed è predisposto per funziona- consentono il collegamento alla mag-
dell’audio. re in coppia con un convertitore DAC gior parte dei convertitori DAC stereo
Il MAS3507D riceve il bitstream da che accetti dati in formato I2S (un for- I2S in commercio. L’STA013 può pilo-
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 31
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
tare anche convertitori DAC a 24 bit (!). fino a 320 kbit/s senza problemi è re interessante sapere che le
Questo componente, come il necessario che funzioni accoppiato ad CompactFlash hanno la particolarità
MAS3507D, è dotato di porta I2C per un quarzo da 28 MHz, non proprio di poter funzionare, fra i tre modi pos-
l’impostazione dei parametri di lavo- facile da reperire. sibili, in “True IDE”, in questa configu-
ro. Unico aspetto negativo descritto in razione “emulano” l’interfaccia IDE
una delle ultime pagine del data- AT89C51SND1 funzionando come dei comuni hard-
sheet, è la necessità di dover caricare Atmel ha recentemente introdotto disk (è anche possibile collegarle al
parte del firmware (scaricabile dal sito questo microcontroller 8051-compa- bus IDE del PC mediante adattatori) e,
della ST, www.st.com), ad ogni accen- tibile, dotato di ben 64K di FLASH navigando un pò in Internet, non è
sione, attraverso il bus I2C. Questo che, tra le caratteristiche, vanta un difficile reperire informazioni comple-
consente l’aggiornamento delle fun- decoder MP3 integrato con uscita I2S, te e dettagliate riguardo il funziona-
zioni del chip, ma impone l’utilizzo di una interfaccia USB 1.1, una interfac- mento di tale interfaccia.
4 KB di memoria esterna che conten- cia per schede di memoria tipo Da dire anche che trovare connettori
ga il firmware stesso. MultiMediaCard e, per completare, per le CompactFlash non è arduo
anche un ADC a 10 bit. quanto reperire quelli per le altre
VS1001 Chi ha un pò di fantasia può immagi- schede di memoria. Svantaggi delle
Il VS1001 decodifica qualsiasi bit- nare quanto semplice possa essere CompactFlash possono essere la
stream MPEG 1 e MPEG 2, e gestisce l’hardware di un player realizzato dimensione ed il consumo. Sono,
anche l’MPEG 2.5 layer 3. Il costrutto- attorno a questo circuito integrato. infatti, le memory card contenenti il
re dichiara il supporto di bitstream maggior numero di componenti
MP3 con VBR (Variable Bit Rate), tec- UN PÒ DI MEMORIA (controller + memorie) e, di conse-
nica che consente di raggiungere un Parte immancabile di ogni lettore guenza, il loro fabbisogno di corrente
più alto fattore di compressione MP3, portatile e non, è la memoria di è più alto rispetto alle altre card. E,
aumentando il bitrate quanto più le massa sulla quale vengono memoriz- seppur sempre limitato a qualche
forme d’onda sono complesse e ridu- zati i brani. Per 15 brani della durata di decina di mA, questo dato può ren-
cendolo negli altri casi, risparmiando 4 minuti e con qualità CD (128 kbit/s) derle inadatte ad equipaggiare alcune
ancora spazio senza alterare la qualità. servono, molto approssimativamente apparecchiature alimentate a batterie.
All’interno del VS1001 trovano posto, 57 MB (15 brani * 240 secondi * 128 Altro punto a sfavore delle
oltre al solito DSP contornato di RAM kb per secondo = 460800 kb. Questo CompactFlash, sempre paragonate
e ROM programmata, anche un DAC dato, più che a componenti elettroni- alle altre schede di memoria, è rap-
stereo a 18 bit ed un piccolo amplifi- ci, fa pensare ai drive dei PC. Molti presentato dal numero elevato di
catore audio capace di pilotare diret- riproduttori sfruttano proprio i norma- segnali di cui necessitano per essere
tamente cuffie o auricolari. li Hard-Disk e drive per CD-Rom dei gestite, questo comporta una mag-
Il VS1001 è disponibile in contenitore computers come supporto, ma gli giore difficoltà nello sbroglio del cir-
BGA a 49 pin (un pò scomodo per apparecchi che ne derivano sono sen- cuito stampato ed anche una mag-
l’hobbista) e in SOIC a 28 pin (passo sibili alle vibrazioni, in genere molto giore complessità dell’hardware che
1,27mm quindi saldabile facilmente ingombranti e hanno consumi abba- le utilizza.
da chi ha un pò di esperienza). stanza elevati. Alternativa ai drive per
Il data-sheet lo si può scaricare dal PC è rappresentata dalle schede di L’IDEA DEL CARILLON
sito www.vlsi.fi, è molto completo e memoria FLASH (per intenderci, quel- In Internet si possono trovare molti
include note di applicazione ed le usate comunemente nelle macchi- players MP3 portatili realizzati da
anche alcuni oscillogrammi che pos- ne fotografiche digitali) oggi reperibili appassionati, ma la maggior parte di
sono rivelarsi molto utili in fase di presso qualsiasi centro commerciale. questi funziona solo con un alimenta-
sviluppo. La tabella 1 riassume, molto breve- tore esterno o ha bisogno di grossi
Il VS1001 dispone di due interfacce mente, le caratteristiche salienti di pacchi batterie per ascoltare qualche
seriali SPI, una composta dai soli ognuna di queste memorie. Se cerca- ora di musica. Avendo in precedenza
segnali di clock e dati per la ricezione te in Internet data-sheet o specifiche realizzato un lettore MP3 “da tavolo”,
del bitstream da decodificare ed una complete, troverete ben poco, per ho voluto questa volta provare a pro-
per la lettura e la scrittura dei para- ottenere della documentazione valida gettarne uno portatile, cercando di
metri di funzionamento. è necessario iscriversi alle relative asso- farlo più piccolo e semplice possibile,
Rovescio della medaglia del ciazioni, pagando anche qualche sfruttando la moderna tecnologia a
VS1001, per decodificare files MP3 migliaio di dollari. Per alcuni può esse- disposizione.
32 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
Memoria CompactFlash (CF) Memory Stick MultiMediaCard Secure Digital SmartMedia (SM)
(MMC) (SD)
Descrizione Contiene le memorie e il Formato proprietario Accesso seriale, Informazioni Contiene un solo
controller. Accesso della Sony. Accesso solo tre fili più difficili da reperire. chip (memoria).
parallelo. seriale. alimentazione. Accesso parallelo.
Immagine
SCELTA DEI COMPONENTI In seguito, reperito un connettore dischi utilizzata da Windows. Nella
Il primo passo è stato quello di sceglie- adatto, montai su una millefori il prossima puntata, spazio permetten-
re i componenti più “critici” da usare microcontrollore PIC16LF877 (fortuna do, fornirò un pò di notizie a riguardo.
o reperire, quali la memoria FLASH ed volle nel cassetto ne avevo un paio, Secondo passo il decoder. Qui l’atten-
il decoder MP3. In merito alla memo- tutti gli altri micro potevano funziona- zione è caduta subito sul VS1001K (K
ria, a suo tempo vidi che già molti pla- re solo a 5 V) ed una SmartMedia da = contenitore SO-28, l’alternativa è il
yer MP3 “home-made” usavano le 16 MB, a suo tempo la meno capien- BGA49, direi impossibile da saldare
CompactFlash, così decisi di cercare te in commercio. Questa memory senza una stazione ad aria calda). La
una alternativa. A suo tempo, le card richiede segnali a 3,3 V quindi scelta è stata condizionata particolar-
SmartMedia erano memory card più PIC16LF877 era l’unico, in mio pos- mente dal fatto che il VS1001 integra
facili da reperire e le loro caratteristi- sesso, a funzionare con questa tensio- tutta la parte audio analogica, questo
che, tra le quali le contenute dimen- ne. Successivamente iniziai gli esperi- significa avere un numero limitato di
sioni (37x45x0,8 mm) e la semplicità menti scrivendo nella memory card piste sul circuito, risparmiare spazio ed
di interfacciamento hardware, mi un file, utilizzando un comune rea- evitare quei problemi dovuti a distor-
convinsero a provarle. Così dopo der/writer USB, cercando successiva- sione e rumori di fondo degli stadi di
essermi messo alla ricerca di qualche mente di rileggerlo utilizzando il PIC, amplificazione analogici. Non per ulti-
informazione su Internet, trovai, dopo collegato al PC mediante l’emulatore mo il costo che si aggira intorno ai 20-
qualche ora, parte delle specifiche MPLAB-ICD. Per comprendere l’orga- 25 dollari, è minore degli di altri deco-
delle SmartMedia da 1, 2, 4 e 8 MB nizzazione dei dati usata dalle der ai quali va sommato il costo del
nel sito web dell’SSFDC Forum SmartMedia mi sono servite molte ore convertitore DAC e dell’amplificatore
(www.ssfdc.or.jp), l’organizzazione di lavoro, ma posso dire che n’è valsa audio. Acquistato e saldato anche il
che le promuove. la pena; alla fine ho risparmiato l’ac- VS1001K sulla millefori, servirono
SSFDC è l’acronimo di Solid State quisto delle costose specifiche! alcune migliaia di righe assembler per
Floppy Disk Card, “Floppy Disk Card” Preferisco non raccontare adesso dar vita al tutto. A questo punto,
perché si pensa che in un prossimo come avviene la lettura dei files, poi- l’hardware era in grado di riprodurre
futuro questa memory card rimpiaz- ché è un argomento piuttosto lungo perfettamente tutti i brani presenti
zerà gli oramai datati floppy disk. che si aggancia all’organizzazione dei sulla SmartMedia, in successione,
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 33
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
mancavano ancora i pulsanti, che per re le limitazioni costruttive, dalla batte- ta di un convertitore DC/DC di tipo
gestire tutte le funzioni del dispositivo ria o dalle batterie dimensionalmente Boost progettato appositamente per
non potevano essere meno di sei, e lo più piccole possibili. Da scartare l’idea alimentare apparecchiature portatili.
stadio d’alimentazione. Quest’ultimo di usare un regolatore di tensione linea- Questo componente funziona con la
doveva essere in grado di fornire in re (tipo 7805 ma con uscita a 3,3 V), tensione fornita da una singola batte-
uscita una tensione di 3,3 V (con la tol- soprattutto per il basso rendimento di ria da 1,5 V o 1,2 V, e può fornire in
leranza massima di ±0.3 V, dettata dal questi dispositivi. Ho risolto utilizzano uscita qualsiasi tensione compresa tra
VS1001K) con una corrente di almeno il LTC3400, prodotto dalla Linear 2,5 e 5 V, impostabile per mezzo di
70 mA, partendo, sempre per rispetta- Technology (www.linear.com), si trat- due resistenze, con una corrente mas-
34 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
sima di 100 mA. L’alta frequenza di Da qui la scelta di non usare linguag- Ultimo componente attivo è U5
switching da 1,2 MHz, gli permette di gi di alto livello ma di scrivere il soft- che, nonostante il suo nome, non è
lavorare con induttanze di valori piut- ware direttamente in assembler, in un circuito integrato bensì un dop-
tosto bassi e quindi di piccole dimen- modo da poter ridurre al massimo (o pio fet FDC6321C prodotto dalla
sioni, ed il rendimento elevato (secon- quasi, dipende dall’abilità di ognu- Fairchild. Per capire la sua utilità è
do il costruttore fino al 92%) assicura no…) i tempi d’esecuzione delle rou- sufficiente guardare un po’ lo sta-
una buona autonomia al dispositivo tines. Ma ora torniamo allo schema. dio d’alimentazione. Quando U4 è
che andrà ad alimentare. Il LTC3400 Descritti microcontroller, decoder, spento, la tensione positiva della
ha poi un ingresso di Shutdown che memory card e alimentatore, di que- batteria passa attraverso l’induttan-
offre la possibilità di controllare l’ali- sto schema non rimane molto. Si za L3 ed il diodo D1, arrivando sul
mentazione digitalmente. Una volta noterà però che, oltre questi, sono pin Vout sempre di U4. Questa è
procuratomi anche questo compo- presenti altri componenti attivi. una caratteristica dei convertitori
nente, ho potuto completare il mon- Andando per ordine, il primo è il fet DC/DC di tipo Boost. Sul pin Vout,
taggio del prototipo su millefori e, Q1, un FDV304P, che ha il compito di quindi, è sempre presente tensio-
dopo aver testato la funzionalità di far giungere l’alimentazione a J1, il ne, per questo motivo non può
tutte le parti, ho disegnato lo schema connettore per SmartMedia, solo essere direttamente collegato ai pin
elettrico definitivo, illustrato in figura 7. quando lo switch posto tra i pin 23 e d’alimentazione dei rimanenti cir-
24 è aperto, segno che la memory cuiti integrati.
IL CIRCUITO card è completamente inserita. Ho Da qui l’esigenza di aggiungere dei
Alcuni, guardando questo schema, portato il segnale dello switch anche fet che provvedono a scollegare
penseranno magari che non sia com- su un pin del microcontroller, in modo l’uscita di U4 dal resto del circuito
pleto, ma di fatto lo è, sono sufficienti da avere la possibilità di “sentire” e quando il dispositivo è spento,
solo quattro circuiti integrati ed una gestire anche dal software la rimozio- ossia quando il pin /SHDN (sempre
memoria per realizzare questo com- ne, voluta o meno, della scheda di U4) è a livello basso. Da notare che
pleto player MP3 portatile! memoria. Nonostante la presenza di questo pin è collegato anche ad un
Cuore del sistema è il PIC16LF877 che queste protezioni è sempre bene spe- pulsante (premendo il quale si
ha il compito di leggere, un byte alla gnere il player prima di inserire o accende il dispositivo) e ad un pin
volta, i files presenti nella SmartMedia, rimuovere la SmartMedia. del microcontroller, mediante il
attraverso il PORTD (RD0÷RD7), per U3 è una memoria EEPROM con diodo D2. Quest’ultimo accorgi-
poi inviarli bit per bit a U2 mediante la interfaccia SPI (un’interfaccia seria- mento rende possibile lo spegni-
USART interna (pin RC6 ed RC7). le sincrona che chi mastica un pò di mento del dispositivo via software,
Questa periferica è di valido aiuto in elettronica digitale conoscerà sicu- che avviene portando a livello alto
quanto risparmia il lungo lavoro di ramente) usata, in questo caso, per il pin RA0.
serializzare i dati via software. Da non gestire la lettura dei files nella Infine sul circuito è presente una
dimenticare, un buon player MP3 SmartMedia (più precisamente per serie di piazzole nominato J2 che
deve poter riprodurre brani compressi la conversione degli indirizzi logici offre la possibilità di programmare
con qualsiasi bitrate, il microcontroller in indirizzi fisici, ma parlerò di que- in-circuit il microcontroller, ossia di
deve quindi trasferire i dati, dalla sto più avanti). programmarlo quando anche
memoria di massa al decoder, alla Può essere curioso sapere che la quando è montato sul circuito. J2 è
velocità massima di 320 mila bit al capacità massima gestibile della servito anche per lo sviluppo del
secondo (il massimo bitrate ammes- SmartMedia dipende linearmente software consentendo il collega-
so), pari a 40 KB/s. Un software “snel- dalla capacità di questa piccola mento del riproduttore con l’emu-
lo” e veloce da eseguire consente il memoria; per gestire 128 MB serve latore MPLAB-ICD.
raggiungimento di questa condizione, una EEPROM da 128 Kb e, l’utilizzo Con questo penso di aver dato un’i-
senza richiedere troppi MIPS (milioni di EEPROM da 256/512/1024 Kb, dea del funzionamento dell’hard-
di istruzioni per secondo) al microcon- rende probabilmente il Carillon ware del Carillon che, nonostante la
troller e consentendo anche un rispar- adatto a funzionare (previo aggior- sua semplicità concettuale, contie-
mio d’energia (come molti sapranno, namento software…) anche con le ne una buona dose di tecnologia.
maggiore velocità di elaborazione cor- future SmartMedia da 256 e 512 Alla prossima puntata.
risponde a maggiore consumo di cor- MB che a quanto pare saranno
rente), cosa molto importante nei prodotte a partire da Giugno di
Electronic shop 11
riproduttori portatili. quest’anno.
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 35
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
MISSILISTICA
prima parte AMATORIALE
di Stefano Innocenti e Eugenio Cosolo
info@missilistica.it
Inizia in questo numero una serie di articoli tecnici che andranno a spiegare cos’è la
missilistica amatoriale, detta anche missilistica sperimentale. Si tratta di un hobby che
ha le radici ben salde risalenti ai tempi dei primi anni della corsa allo spazio, più di 40
anni fa. Per rendere questa serie più in tema con gli altri articoli di Fare Elettronica,
molti argomenti saranno imperniati sull’utilizzo dell’elettronica come carico utile o
payload del razzo. Altimetri, centrali telemetriche, trasmettitori video ed altro, che
saranno utili anche per alte applicazioni.
36 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 37
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
38 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
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TECNOLOGIE SPERIMENTALI
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TECNOLOGIE SPERIMENTALI
TECNOLOGIE SPERIMENTALI 41
TECNOLOGIE SPERIMENTALI
pulsione propria, impiegato per tra- fica il valore della pressione interna. bile liquido il propellente viene man-
sportare un carico utile nello spazio. A questo punto, l’ugello, ovvero il tenuto in serbatoi da cui, tramite un
Può essere composto da vari stadi in foro di uscita sagomato in un modo sistema di alimentazione viene porta-
parallelo o in serie, calcolati per por- particolare, comporta lievi modifi- to alla pressione di funzionamento
tare un satellite, o una sonda, o che. Il teorema della quantità di necessaria fino alla camera di combu-
un’astronave, su un’orbita determi- moto esprime esattamente la forza stione e poi verso l’ugello. Questi
nata, o per un viaggio balistico di propulsione in una forma molto hanno un impulso specifico superiore
all’interno dell’atmosfera terrestre, o semplice. Il razzo viene spinto in a quelli con combustibile solido (230-
per raggiungere altri corpi celesti. avanti da una forza uguale e contra- 270 s), con maggiori durate. Inoltre la
Spesso si usa il termine “missile” al ria alla quantità di moto, diretta spinta può essere controllata, ed il
posto di “razzo”. In pratica il missile all’indietro, dei gas espulsi in un motore può essere perfino spento e
non è altri che un razzo guidato secondo, ossia al prodotto della riacceso più volte.
nella sua traiettoria mediante l’utiliz- massa uscente in un secondo per la I razzi ibridi invece sono formati da un
zo di pinne o di deflettori del getto velocità di fuoriuscita. In tutto que- combustibile solido che viene brucia-
o di ugelli mobili, di solito automati- sto, non interviene la velocità del to con l’aiuto di un gas che funziona
camente tramite un sistema di giro- razzo, per cui la spinta resta indi- da ossidante (in missilistica amatoria-
scopi. Il cuore del sistema è il moto- pendente da questa, ed è la stessa a le di solito si usa il protossido d’azoto,
re razzo o endoreattore, ovvero un razzo fermo oppure in moto. un gas abbastanza economico e sicu-
motore a combustione interna con- I razzi si suddividono principalmente ro). La camera di combustione e l’u-
tinua, che produce una spinta pro- in razzi a propulsione chimica, gello accuratamente calcolato com-
pulsiva mediante l’eiezione ad alta nucleare e ionica (o elettrica). I razzi pongono il resto del motore. I razzi
velocità, rispetto al corpo del razzo, chimici sono quelli usati esclusiva- nucleari utilizzano il calore sviluppato
di sostanze portate dal razzo stesso. mente al giorno d’oggi, in essi si ha la nella reazione nucleare che viene
La spinta prodotta è pertanto indi- combustione di propellenti atta a ceduto attraverso uno scambiatore di
pendente dall’ambiente in cui l’en- produrre gas ad alta temperatura ed calore al propellente ad alta pressio-
doreattore agisce, per cui può esse- alta pressione, che vengono espulsi ne, che viene poi espulso attraverso
re indifferentemente l’atmosfera ter- attraverso un ugello convergente- l’ugello. Questi razzi, che non sono
restre o lo spazio vuoto senza ossi- divergente posto ad una estremità mai andati oltre le prove statiche,
geno. La particolarità del razzo risie- della camera di combustione. Il pro- possono raggiungere un impulso spe-
de nel fatto che la massa di gas caldi pellente è composto da un combu- cifico tra i 700 ed i 1000 s, ben oltre,
formati al suo interno passano ad rente ed un ossidante. Il secondo in comunque, ai razzi chimici che non
alta velocità attraverso l’ugello pratica contiene ossigeno (o è esclusi- potranno mai superare i 500 s. I razzi
facendo spostare il razzo in avanti, vamente ossigeno) per la reazione elettrici o ionici, si basano sull’accele-
ma non perché l’efflusso si appoggi chimica: per questo non c’è bisogno razione di particelle ionizzate tramite
all’aria circostante, anzi le cose dell’atmosfera, in quanto l’ossigeno campi elettrici e magnetici. Le spinte
vanno meglio in mancanza di aria… viene trasportato da terra. Si suddivi- ottenute sono molto piccole, ma gli
Per cui la forza che lo fa procedere dono in razzi a propellente solido, impulsi specifici altissimi (10.000-
va ricercata al suo interno. liquido ed ibrido. I primi sono costi- 100.000 s) rendendoli adattissimi per
Mettendo in pressione un corpo di tuiti essenzialmente da una camera di la propulsione di veicoli spaziali viag-
un razzo chiuso da ogni lato, la risul- combustione cilindrica che contiene gianti al di fuori dei campi gravitazio-
tante generale delle forze in pressio- al suo interno una massa di combusti- nali dei pianeti, dove sono necessarie
ne è nulla, ma se apriamo un foro bile di forma adatta ad ottenere spinte molto piccole per tempi molto
nella parte posteriore, non ci sarà la durante la combustione gas a pressio- lunghi. Per questa volta è tutto, dalla
compensazione della pressione nella ne costante, e dall’ugello che accele- prossima puntata entreremo più nello
parte anteriore. Per questo, la forza ra questi gas e li estromette causando specifico approfondendo alcune que-
che farà procedere il razzo sarà pro- la spinta per reazione. Questo è rela- stioni con esempi pratici.
prio la pressione interna non equili- tivamente semplice e sicuro, ma ha
brata che si verifica. Ad essere preci- un Impulso specifico (kg di combusti-
si, la pressione nel getto di gas non bile al secondo per kg di spinta) com-
cade esattamente al livello della preso tra 170 e 260 s, inferiore a quel-
pressione esterna, ed in prossimità lo raggiungibile con altri sistemi con
Electronic shop 12
del foro la fuoriuscita del gas modi- la stessa durata. Nei razzi a combusti-
42 TECNOLOGIE SPERIMENTALI
HARDWARE
CONVERTITORE USB-RS232
(UR100)
di Giampiero Filella
filella@tin.it
La porta RS-232 è ampiamente utilizzata tanto nell’ambito delle misurazioni e dei calcoli
quanto nelle comunicazioni, così risulta essere molto utile se impiegata in combinazione
con numerose tipologie di apparecchi. Tuttavia, proprio i moderni computer portatili,
spesso non dispongono di questa porta, ma sono provvisti delle più moderne porte USB.
Grazie al convertitore descritto in quest’articolo è possibile convertire una porta USB in
una porta RS-232 funzionale ed efficiente che interagisce senza problemi con quasi tutti
gli apparecchi compatibili con questo tipo di connessione.
44 HARDWARE
HARDWARE
HARDWARE 45
HARDWARE
correttamente la porta RS-232 in FTDI (www.ftdi.co.uk). Questo resistenze (R1 e R2) con cui si
presenza dell’UR100. I driver circuito integrato funge da chiudono sul Controller IC1.
sono disponibili per tutti i sistemi microcontrollore la cui temporiz- All’accensione del UR100 la resi-
operativi in commercio e posso- zazione è assicurata da un oscilla- stenza R2, che funge da resisten-
no essere scaricati dal sito tore interno, costituito dal quar- za di pull-up e si trova sul colle-
www.ftdi.co.uk. zo Q1 e dai condensatori C10 e gamento D+, permette la condu-
C11, che fissa la frequenza di zione dei dati provenienti da
SCHEMA ELETTRICO clock a 6 MHz. Affinché il conver- apparecchiature esterne, in
Il convertitore UR100 è costituito titore UR100 abbia sempre, al modo da poterne segnalare e
da pochi e semplici blocchi logi- momento dell’accensione, uno registrare la connessione.
ci. L’alimentazione di corrente è stato ben definito è necessario Inoltre, la resistenza R2 serve per
fornita attraverso l’USB che rende che sia presente un sistema di definire la velocità di funziona-
disponibile una tensione di 5 V. reset, in questo caso costituito mento dell’apparecchio che sarà
Tale tensione è riportata fino alle dai componenti T1, R7, R11, R12 connesso all’USB: se R2 si trova
connessioni ST1 e ST4. I conden- e C12. su D+ lo strumento comunicherà
satori C1-C7, così come le indut- L’inserimento dei dati tecnici in modalità “Full-Speed”, se inve-
tanze L1 e L2, servono per stabi- (come, ad esempio, il Vendor ID, ce è posta sul collegamento D-
lizzare la tensione o, in alternati- il Product ID o il numero di serie) l’apparecchio sarà definito “Low-
va, per filtrare i disturbi ad alta avviene collegando una EEPROM Speed-Device”. Il componente
frequenza. del tipo 93C46 (componente IC2 funge sostanzialmente da
L’elemento centrale del converti- IC3) all’unità “Microwire” di IC1. convertitore delle misurazioni e
tore è il componente IC1 L’USB può trasmettere dati in dispone di oltre 4 canali per la
(FT8U232AM), sviluppato appo- entrambe le direzioni attraverso ricezione e di 5 canali per l’invio
sitamente per l’adattamento tra due collegamenti (D+ e D-) allac- dei dati.
USB e RS-232 e prodotto dalla ciati a ST2 e ST3 e dotati di due I diodi luminosi D1 e D2 sono
Figura 4: Piano di montaggio (lato superiore) Figura 6: Piano di montaggio (lato inferiore)
46 HARDWARE
HARDWARE
ELENCO COMPONENTI
SIGLA VALORE
R1, R3 22 W - SMD
R2 1.5 kW - SMD
R9 10 kW - SMD
C8 33 nF - SMD ceramico
T1 BC858C
HARDWARE 47
HARDWARE
48 HARDWARE
HARDWARE
INTERFACCIAMENTO CON
LA PORTA PARALLELA
Analizziamo per primo il collega-
mento tra PC e display mediante la
porta parallela, cioè, quella a cui
normalmente è collegata la stam-
pante. Lo schema elettrico è quello
di figura 1 e, come si può notare,
non richiede l’uso di molti elementi
aggiuntivi oltre al display.
Il modo di pilotaggio del display è
quello ad 8 bit pertanto i bit dati
D0÷D7 del display, sono connessi ai
rispettivi pin dati della porta paral-
lela. Gli ingressi RS ed E del display
sono invece pilotati rispettivamente
dalle uscite Select Printer e Strobe.
ELENCO COMPONENTI
SIGLA VALORE
R1, R2 10 kΩ 1/4W
P1 Trimmer 2,2 kΩ
50 HARDWARE
HARDWARE
Queste due uscite della porta sono Pin (DB25) Segnale Direzione (I/O) Registro
di tipo open collector (o open 1 Strobe In/Out CONTROL
drain) cioè fanno capo al collettore
2 Data0 Out DATA
(o al drain) di un transistore BJT (o
MOS) pertanto devono essere col- 3 Data1 Out DATA
legate all’alimentazione tramite 4 Data2 Out DATA
una resistenza da 10 kΩ detta di 5 Data3 Out DATA
pull-up (R1 ed R2 nello schema). 6 Data4 Out DATA
Nei PC più moderni le resistenze di 7 Data5 Out DATA
pull-up sono già inserite all’interno
8 Data6 Out DATA
della porta, tuttavia la nostra solu-
9 Data7 Out DATA
zione circuitale garantisce il funzio-
namento anche con PC meno 10 Ack In STATUS
recenti. Il circuito può essere ali- 11 Busy In STATUS
mentato con una batteria da 9V 12 Paper Out – Paper End In STATUS
che, il regolatore di tensione IC1, 13 Select In STATUS
regola a 5V per alimentare il
14 Auto-Linefeed In/ Out CONTROL
display. Il potenziometro P1 con-
15 Error-Fault In STATUS
sente la regolazione del contrasto.
CON1 è un connettore DB25 16 Initialize In/ Out CONTROL
maschio collegato al circuito 17 Select Printer In/ Out CONTROL
mediante un cavo a 10 fili più il 18-25 Ground - -
conduttore di schermatura (calza)
Tabella 1: Segnali presenti sulla porta parallela (connettore DB25)
che dovrà essere connesso a
massa. È sconsigliato utilizzare un
cavo di lunghezza superiore ai 2
metri.
Offset Nome Lettura/Scrittura N. bit Funzione
Base +0 DATA Scrittura 7 Data7
GESTIONE SOFTWARE
6 Data6
Il software per la gestione del
5 Data5
display è stato scritto in Visual
4 Data4
Basic 6 ed è scaricabile dal sito di
3 Data3
Fare Elettronica, anche in forma di
2 Data2
codice sorgente, in modo che pos-
1 Data1
siate modificarlo a vostro piaci-
0 Data0
mento.
Base+1 STATUS Lettura 7 Busy
Purtroppo il Visual Basic non con-
6 Ack
sente la gestione diretta della
5 Paper Out
porta parallela, pertanto si è
4 Select In
dovuto ricorrere ad una libreria
3 Error
DLL che fornisce due funzioni inp
2 IRQ (not)
e out tramite le quali è possibile
1 Reserved
leggere e scrivere dati sulla porta
0 Reserved
parallela. In particolare, la funzio-
Base+2 CONTROL Lettura/Scrittura 7 Non usato
ne inp deve essere chiamata pas-
6 Non usato
sandogli l’indirizzo della porta
5 Enable bi-dir. Port
come parametro, ad esempio inp
4 Enable IRQ via Ack Line
(&H378), restituendo come risul-
3 Select Printer
tato, un byte contenente il valore.
2 Initialize Printer (reset)
La funzione out, invece, deve
1 Auto Linefeed
essere chiamata passandogli sia
0 Strobe
l’indirizzo della porta che il byte
HARDWARE 51
HARDWARE
ELENCO COMPONENTI
SIGLA VALORE
R1 10 kΩ 1/4 W
P1 Trimmer 2,2 kΩ
C1 100nF 50 V ceramico
C8 100µF 50 V elettrolitico
IC1 MAX232
Figura 2: Interfaccia grafica del software di gestione LCD
IC2 PIC16F84
da inviare, ad esempio out I segnali presenti sui 25 pin del
(&H378, 127). connettore della porta parallela, IC3 LM7805
Il software funziona solamente in sono riportati in tabella 1. Alla
XTAL Quarzo 4 MHz
ambiente Windows 95/98/ME e porta parallela è solitamente riser-
non su Windows 2000/NT/XP, in vato l’intervallo d’indirizzi da 378H SW1 Pulsante NA
quanto, la tecnologia NT non con- a 37FH per LPT1 e da 278H a 27FH
sente l’accesso diretto alle porte I/O per LPT2. Nella versione compilata CON1 Connettore DB9 femmina
se non tramite opportuni driver. del software è utilizzato il primo
52 HARDWARE
HARDWARE
HARDWARE 53
HARDWARE
54 HARDWARE
TUTORIAL
56 TUTORIAL
TUTORIAL
• SPP (Standard Parallel Port). Sopra una foto della classica scheda
È il modello originario di porta parallela aggiuntiva su bus ISA, un
parallela, installato sul primo PC XT. investimento di una decina di Euro di
Pensata originariamente solo per la cui non ci si pentirà. Purtroppo molti
connessione alle stampanti, con PC recenti non dispongono di tale
qualche accorgimento permette bus, sostituito dal più performante
una certa flessibilità anche in altri PCI. Sono comunque disponibili
usi. Tutti gli altri tipi di porta paralle- anche schede per PCI, in genere
la sono compatibili con questo e sono più costose e, a volte, più velo-
quindi il software e l'hardware svi- ci. La scheda va installata in uno slot
luppati per questa porta sono prati- libero, previa configurazione di alcu-
camente universali. ni jumper:
• EPP (Enhanced Parallel Port). Figura 2: Scheda per porta parallela aggiuntiva
Permette lo scambio bidirezionale • LPT1, LPT2 o, in alcuni casi, LPT3.
dei dati fornendo un supporto hard- Ovviamente occorre evitare la
ware per l'hand shaking. È possibile il PC è piuttosto vecchio (diciamo fino prima opzione se è già presente la
raggiungere alte velocità di trasferi- ad un 486 del 1994) e la porta paral- porta parallela principale (cosa
mento, circa 10 volte maggiori della lela è installata su una scheda connes- quasi sempre vera).
SPP. Questa modalità sarà descritta sa al bus ISA o VL-bus, molto probabil- • IR5 o IRQ7. Se non sapete cosa fare
nel prossimo numero. mente la porta è una SPP e quindi non è opportuno non selezionare nes-
• ECP (Extended Capabilities Port). necessita di alcuna configurazione. suno questi jumper perché, in PC
Permette la maggiore flessibilità di In genere la stessa scheda che ospita il normalmente configurati vi è
utilizzo, ha il supporto del DMA ed connettore stampante ha anche la penuria di interrupt.
una grande varietà di modalità di funzione di controller per i dischi e le • Modo SPP o EPP o ancora (più rara-
funzionamento. Come controparti- porte seriali o, in macchine molto vec- mente) ECP, quando disponibili. Il
ta è piuttosto difficile progettare chie, di scheda video. modo EPP è più generale e quindi
hardware capace di usarla. Se la porta è costituita da un chip vi consiglio di attivarlo anche nel
installato sulla scheda madre, in caso in cui vogliate realizzare circui-
Tutti questi modi di funzionamento genere, è configurabile per alcuni o ti basati sulle idee presentate in
sono stati normalizzati nello standard tutti i modi previsti dalla norma IEEE questo tutorial.
IEEE 1284 del 1994, accanto al Nibble 1284. Per fare questo è necessario,
Mode ed al Byte mode. In questo prima della fase di boot, accedere al DA LEGGERE PER LA
tutorial tratterò solo della SPP. In menu di configurazione dei parametri SICUREZZA DEL PC
seguito farò riferimento, più che alle del BIOS (in genere premendo il tasto Nei PC moderni la porta parallela è
norme, al comportamento reale delle DEL o F1 durante la verifica della gestita da un chip che controlla
porte installate nei PC attuali e passa- memoria) e cercare alla voce integra- anche altre interfacce (seriali,
ti. Nel caso di comportamenti diffe- ted peripherals o simili. Per gli scopi dischi...). In caso di errori nell'uso
renti o legati a situazioni particolari che si vogliono raggiungere con que- dell'interfaccia si possono causare
evidenzierò la cosa, al fine di mante- sto tutorial, la porta va configurata guasti che si ripercuotono sul fun-
nere la massima compatibilità, anche come normal oppure centronics zionamento di tutto il PC, fino a
a rischio di non ottimizzare le presta- oppure default oppure ancora printer causarne il blocco. Il chip non è in
zioni, sconsigliando in particolare l'uso mode, tutti termini sostanzialmente genere sostituibile e ciò causa la
di alcune tecniche che rischierebbero equivalenti. necessità di dover cambiare tutta la
di danneggiare il PC. Se previsto, è anche possibile utilizza- scheda madre, con costi e seccature
re il modo bi-directional. Prima di facilmente immaginabili. Per questo
CONFIGURARE LA PORTA procedere, vi consiglio però di legge- vi consiglio vivamente di comprare
PARALLELA re l'avvertenza riguardante la sicurez- una schedina parallela da installare
Prima di procedere alla descrizione za, riportata al termine del paragrafo. su uno slot libero (anzi compratene
delle porte, mi sembra opportuno Se la porta è installata su una schedi- due, perché in genere si rompono
indicare come configurare la porta nei na aggiuntiva, è spesso disponibile un l'ultima domenica prima delle ferie
diversi modi di funzionamento, quan- jumper che permette di configurare estive…) figura 2. Se possibile, pren-
do la cosa è ovviamente possibile. Se la porta come SPP o EPP. detene una che supporti anche la
TUTORIAL 57
TUTORIAL
modalità EPP, certamente più flessibi- Due sono i modi per conoscere gli In TurboPascal© l'indirizzo di LPT1 si
le e dallo stesso costo. L'unica difficol- indirizzi effettivi: ricava con il seguente codice.
tà potrebbe essere quella di reperirla
nel negozio sotto casa. Var addr:word; {Indirizzo di LPT1}
Ovviamente la sicurezza non è assolu- Begin
ta ma mi sembra un buon compro- addr := MemW[$0000:$0408];
messo: io non ho mai perso una sche- writeln("LPT1 base address is", addr);
da madre in questo modo, e ne ho End
usate e fatte usare tante... Comunque
non è una bella idea usare per esperi- • Durante la fase di boot del PC Per le altre porte, il codice è lo stesso,
menti il P4 nuovo di zecca su cui gira occorre avere l'occhio sveglio e leg- cambiando ovviamente l'area della
la contabilità aziendale o altre applica- gere sulla prima schermata gli indi- configurazione del BIOS da cui legge-
zioni critiche. rizzi delle porte parallele che il BIOS re. Il sistema operativo Linux© utilizza
L'attenzione è una cosa che non deve individua, almeno nei PC che convenzioni diverse, assegnando il
mai mancare; gli americani dicono mostrano questa informazione. nome di lpt1, lpt2 ed lpt3 rispettiva-
"check and double-check". • Nei sistemi che utilizzano il BIOS del mente alle porte che individua agli
PC (per esempio i vari DOS e indirizzi 0x378, 0x278 e 0x3BC.
QUANTE PORTE PARALLELE? Windows), leggere il contenuto
Come già detto i PC hanno normal- delle locazioni di memoria 0x408 e I REGISTRI E L'ASSEGNAZIONE
mente una sola porta parallela, indica- seguenti ed interpretare secondo la DEI PIN
ta come LPT1 oppure PRN. Il BIOS tabella seguente (gli indirizzi di Complessivamente sono disponibili,
permette però di estenderne il nume- memoria sono in esadecimale, nella sul connettore della porta parallela, 12
ro fino a tre (su alcune macchine, sintassi segmento:offset): bit per l'output e 5 per l'input.
soprattutto vecchie, fino a quattro). Le
porte aggiuntive sono indicate come Indirizzo di memoria Contenuto (2 byte)
LPT2 e LPT3. Se è indispensabile e a 0000:0408 Indirizzo di base di LPT1
condizione di trovare schede adatte, il
0000:040A Indirizzo di base di LPT2
numero potrebbe essere ulteriormen-
te elevato. Ciascuna porta parallela è 0000:040C Indirizzo di base di LPT3
indirizzabile attraverso una serie d’in- 0000:040E Indirizzo di base di LPT4
dirizzi nello spazio di I/O, occupando
un minimo di quattro indirizzi conse- Su macchine moderne, in linea di Gli ingressi e le uscite sono TTL com-
cutivi; il primo di questi è chiamato massima successive agli IBM PS2 patibili (alcuni possono essere a collet-
indirizzo di base. prima serie, l'indirizzo corrispon- tore aperto, in genere con resistore di
In genere LPT1 ha indirizzo di base dente alla LPT4 è usato per altri pull-up integrato all'interno del PC)
0x378 (usando la sintassi C, con scopi e quindi ne sconsiglio l'uso anche se le tensioni e le correnti effet-
0x378 s’intende il numero esadecima- raccomandando una particolare tivamente disponibili sono piuttosto
le 387, indicato con 378h oppure attenzione nell'interpretazione dei variabili in funzione delle tecnologie
$378 se si usano altri linguaggi; in dati letti. impiegate per la costruzione della
decimale l'indirizzo corrispondente è porta. Su molti PC un uno logico
888), LPT2 ha indirizzo 0x278 ed Di seguito un frammento di codice appare come una tensione molto vici-
LPT3 0x3BC. che legge l'indirizzo di LPT1 in na ai 5V, uno zero come 0V (a vuoto).
Gli indirizzi di tali porte non sono Turbo C© in ambiente DOS. Le correnti disponibili sono in genere
però fissi ma dipendono dall'hard-
ware installato e da come il BIOS (o unsigned int far *pAddr; // Puntatore ai vettori
il sistema operativo) effettua la ricer- // di indirizzo
ca, causando spesso problemi nel- unsigned int IOaddr; // Indirizzo di LPT1
{
l'interpretazione corretta delle infor-
pAddr = (unsigned int far *) 0x408;
mazioni.
IOaddr = *pAddr;
Per esempio, la porta con indirizzo printf("LPT1 base address is 0x%X\n", IOaddr);
0x3BC, è indicato sulle vecchie mac- }
chine come LPT1.
58 TUTORIAL
TUTORIAL
di almeno 5 mA sia di sink che di sour- I pin di uscita evidenziati da un * Verificate con attenzione la corri-
ce ma spesso molto di più (anche 20 sono utilizzabili anche come ingres- spondenza dei pin leggendo sul
mA e più). Non si tratta però di una so ma solo su alcune porte, come connettore stesso la numerazione (è
regola: in genere deve essere interpre- descritto più avanti. In questo caso sempre presente, almeno per i 4 pin
tato come uno logico qualunque ten- si tratta di un’uscita a collettore agli angoli), soprattutto se si usano
sione superiore ai 2V e come zero logi- aperto. Alcuni dei pin del connetto- prolunghe o simili.
co qualunque tensione inferiore a re Centronics a 36 pin non sono Attenzione in particolare al fatto che,
0.8V. Inoltre si potrebbe ritenere che presenti sul connettore a 25 pin. utilizzando un adattatore maschio la
la corrente assorbita da un'uscita Realizzando un circuito connesso corrispondenza dei pin è ovviamen-
(Isink) sia maggiore, anche di molto, alla porta parallela è opportuno col- te simmetrica, dato che deve inca-
di quella erogata (Isource). È quindi legare tutti i fili di massa, sia per strarsi in un connettore femmina.
buona norma progettare circuiti che semplificare il layout del circuito Analogamente se si guarda un con-
riescano a gestire correttamente stampato sia per diminuire gli even- nettore da dietro (cioè dal lato su cui
segnali che rappresentano l'uno logi- tuali disturbi. L'immagine seguente si eseguono le saldature) i pin
co sia con i 2V sia con i 5 V (quali per evidenzia i pin di uscita con l'indica- appaiono, ovviamente, simmetrici.
esempio i TTL, gli HCT o gli HC con zione dei relativi registri, visti dal
resistore di pull-up). È anche opportu- connettore del PC. I pin non indica- I registri di base
no evitare correnti in ingresso o uscita ti sono tutti connessi a massa. Ciascuna porta parallela configurata
superiori a qualche mA. La seguente come SPP è controllabile attraverso
tabella riporta l'assegnazione dei pin tre registri consecutivi nello spazio di
(sia sul connettore DB25 che su quel- I/O del processore, chiamati data
lo Centronics), il loro nome, la direzio- register, status register e control regi-
ne (Out significa che il PC invia il bit ster, ciascuno di 8 bit.
alla periferica) ed il nome del registro Per scrivere un byte in questi registri
utilizzato per controllarli. è necessario eseguire un’istruzione
di output verso l'indirizzo interessa-
to. Per leggere un byte è necessario
Pin DB25 Pin centronics effettuare un’istruzione di input.
Nome Direzione Registro
(lato PC) (lato stampante) Non è possibile leggere o scrivere
1 1 Strobe Out * Control un solo bit alla volta, indipendente-
2 2 Data 0 Out Data mente dal linguaggio adottato;
inoltre non è in genere possibile uti-
3 3 Data 1 Out Data
lizzare le istruzioni corrispondenti
4 4 Data 2 Out Data
alle SET dell'assembler.
5 5 Data 3 Out Data Infine non è possibile leggere un dato
6 6 Data 4 Out Data da un registro di sola scrittura o scri-
7 7 Data 5 Out Data vere in una porta a sola lettura (l'ope-
8 8 Data 6 Out Data razione non genera nessun errore ma
9 9 Data 7 Out Data il dato letto o scritto è inconsistente).
10 10 Ack In Status Una precisazione: quanto detto vale
solo in ambiente MS-DOS o derivati.
11 11 Busy In Status
Usando il BorlandC o il TurboC la
12 12 Paper Out In Status
sintassi è la seguente (tale sintassi
13 13 Select In Status verrà adottata nel seguito del tuto-
14 14 Linefeed Out * Control rial):
15 32 Error In Status
16 31 Inizialize Out * Control unsigned char dato;
17 36 Select-in Out * Control unsigned int addr;
18÷25 19÷30,33 Massa - - outportb (addr, dato);
dato = inportb (addr);
- 18,35 + 5V (Rpu) - -
- 14,34 Non usato - -
Dove dato è il byte da leggere o da
TUTORIAL 59
TUTORIAL
scrivere (una variabile di otto bit, utente) sono in teoria possibili la funzione C:
senza segno: normalmente di tipo istruzioni d’ingresso e uscita solo
unsigned char) e addr è l'indirizzo su particolari indirizzi, attraverso ioperm(from, num,on_or_off)
del registro (una variabile o una la manipolazione della cosiddetta
costante a 16 bit, senza segno). I/O permission table, purtroppo Questa rende accessibile in
Altri compilatori C usano una sintas- modificabile solo all'interno del lettura/scrittura una serie di registri
si simile, ma non è prevista nell'ANSI ring0. ad una applicazione qualunque. Per
C la scrittura diretta su dispositivi Eseguendo un’applicazione DOS è usare un programma che invoca
hardware: occorre quindi verificare automaticamente generata da questa funzione occorre però essere
sul manuale del proprio compilato- Windows NT una macchina virtuale l'utente root.
re. Usando la sintassi TurboPascal le (la NTVDM: NT virtual dos machi- In alternativa occorre scrivere appli-
stesse istruzioni diventano: ne) che emula le periferiche stan- cazioni in kernel mode; per questo
dard ed in particolare la parallela, potrebbe essere utile per esempio il
Port[addr] := dato; permettendo in qualche caso il cor- pacchetto GPL short.
dato := Port[addr]; retto funzionamento dei program-
mi anche se con notevolissimi ral- Il data register
Dove Port è una matrice predefinita lentamenti. Nei compilatori nativi Il data register è un registro di sola
di 65k elementi il cui l'indice corri- in ambiente Windows normalmente scrittura direttamente connesso agli
sponde all'indirizzo della porta da le istruzioni di IN e OUT non sono otto pin di dato presenti sul connetto-
utilizzare. neppure implementate: ciò è vero re esterno della parallela.
Usando la sintassi GW-Basic o altri in particolare per VisualBasic, L'indirizzo è quello di base della porta.
basic per DOS: BorlandC 5 e Delphi. La soluzione a Per impostare un pin alto o basso
questi problemi è quella di scrivere basta scrivere nel bit corrispondente di
OUT addr,dato un device driver che, essendo ese- questo registro rispettivamente 1
dato = INP (addr) guito nel ring0, permette la gestio- oppure 0. Il bit meno significativo del
ne diretta dell'hardware; purtroppo registro corrisponde al pin Data0. Se
Usando la sintassi assembler: l'uso della DDK (driver development per esempio si vogliono impostare i
kit) di Microsoft è tutt'altro che sem- pin in modo tale che i pin 2 (bit 0) e 7
MOV DX,ADDR plice... Forse potrebbe esservi utile (bit 5) siano alti ed i pin 3, 4, 5, 6, 8 e
MOV AL,DATO WinDriver disponibile in versione 9 bassi, occorre eseguire la seguente
OUT DX,AL demo su http://www.jungo.com riga di codice (la costante DATA indica
In alternativa è possibile usare dri- l'indirizzo del registro dei dati della
MOV DX,ADDR ver generici che mettono a disposi- porta interessata, per esempio 0x278):
IN AL,DX zione apposite funzioni contenute
MOV DATO,AL in DLL; spesso questi prodotti sono #define DATA 0x278
disponibili gratuitamente su inter- outportb (DATA, 0x21);
Usando sistemi operativi diversi dal net: posso citare DriverLINX, per // 0x21=00100001 in binario
DOS le cose cambiano in quanto ai Win9x, WinNT e PortTalk (quest'ul-
programmi utente è impedito l'ac- timo disponibile sia come sorgente Occorre infine notare che, una volta
cesso diretto alle risorse hardware. che come eseguibile su scritto, il byte nel registro, i pin di
La descrizione approfondita va oltre http://www.beyondlogic.com) uscita non cambiano più il loro valo-
lo scopo di questo tutorial e mi limi- Analoghe considerazioni valgono re fino alla scrittura successiva in
terò quindi ad un breve accenno. anche in Win95/98/Me, anche se quanto il circuito di uscita della
questi OS sono molto più laschi porta è formato da otto flip-flop.
Windows NT/2000/XP nella protezione dell'hardware.
Questo sistema operativo imple- Lo status register
menta due modalità operative: il Linux Questo registro è di sola lettura ed
ring0 ed il ring3. Le istruzioni di Anche in ambiente Linux l'I/O ha indirizzo BASE + 1. Quando il
I/O sono possibili senza limitazioni diretto a livello di applicazione processore effettua la lettura di que-
solo nel ring0, quello del kernel utente non è possibile. Chi voles- sto registro, sono riportati i valori
del sistema operativo. Nel ring3 (il se fare esperimenti con questo dei cinque pin in ingresso, secondo
livello delle normali applicazioni sistema operativo deve utilizzare la tabella di seguito riportata.
60 TUTORIAL
TUTORIAL
Indirizzo Bit Nome Pin (DB25) Invertito sibilità prevista nell'originaria porta
BASE +1 Status 7 Busy 11 SI del PC XT ma non in tutte le porte
parallele moderne, soprattutto se
Status 6 Ack 10 NO
configurate come EPP o ECP. Per
Status 5 Paper Out 12 NO verificare se la porta funziona secon-
Status 4 Select In 13 NO do questa modalità, provate a colle-
Status 3 Error 15 NO gare una resistenza da 1 kΩ tra uno
dei pin associati al registro di con-
Status 2 IRQ -
trollo e massa: se viene letto uno 0
Status 1 Riservato - le uscite sono open-collector e quin-
Status 0 Riservato - di possono essere usate come
ingressi. Personalmente sconsiglio
l'uso di tale modalità, anche se fun-
L'ultima colonna indica se è pre- Ho accennato al fatto che i quattro zionante, in quanto potrebbe porta-
sente una porta not all'ingresso segnali connessi al registro di con- re alla distruzione della porta nel
della porta parallela: nel caso ci sia trollo possono essere in alcuni casi caso di porte senza uscita a colletto-
un SI, vuol dire che un livello logi- utilizzati anche per l'input. Per fare re aperto, cioè in pratica per tutte le
co alto è letto come 0 logico. ciò è necessario porre prima tutti i bit porte dei PC moderni correttamente
Se invece si trova scritto NO, un di uscita a livello logico alto e quindi configurati.
livello logico alto è letto come 1 leggere il byte: Il bit 5 del registro di controllo, per-
logico. Se voglio conoscere il valo-
re dei pin 11 e 12 devo eseguire il outportb (CONTROL, 0x04); // tutti i pin alti
seguente codice: data = inportb (CONTROL) & 0x0F;
Il bit IRQ è resettato dall'hardware in Indirizzo Bit Nome Pin (DB25) Invertito
caso di interrupt attivato dalla linea BASE + 2 Control 7 Riservato - -
Ack. Vale invece 1 qualora non si sia Control 6 Riservato - -
attivato nessun interrupt.
Control 5 Bidirezionale - -
TUTORIAL 61
TUTORIAL
bit è possibile leggere i dati presenti rupt alla ricezione di un fronte sul esperienze con la porta parallela.
sugli otto pin 2÷9, attraverso la let- pin Ack. Ho già detto del rischio di danni al
tura del registro dei dati, come di Se l'interrupt è abilitato e la porta PC e quindi v’invito nuovamente
seguito mostrato: stampante connessa ad una linea prestare la massima attenzione alla
realizzazione del circuito e ad evita-
outportb (CONTROL, 0x20); // 0x20 = 0010 000 setto re di effettuare modifiche al circuito
// in ingresso con il PC acceso.
data = inportb (DATA);
Accensione di un led (schema 1)
Se il bit vale 0, è possibile scrivere del controllore d’interrupt (per Un paio di circuiti veramente sem-
nel registro dati, come precedente- esempio attraverso l'apposito pon- plici per accendere un led, permet-
mente descritto. ticello presente su molte schede), tono di vedere come usare la paral-
Non tutte le porte hanno questa una transizione sul pin Ack causa lela.
possibilità ed alcune funzionano un'interrupt. Il fronte attivo può È necessario disporre di una resisten-
con modalità diverse. cambiare da scheda a scheda. za di circa 3,3 kΩ ed ovviamente di
Dalla mia esperienza posso dire che L'uso di tale possibilità richiede la un led e, limitatamente al secondo
le tutte le porte configurate come conoscenza delle problematiche circuito, di una batteria o un alimen-
EPP hanno questo funzionamento. correlate alla gestione delle inter- tatore da 5 V (ma va bene anche
Non l'hanno invece le porte del PC
XT originale ed in genere le vecchie
macchine. Per effettuare il test che
verifica se la propria porta parallela
è bidirezionale o meno è possibile
usare la seguente procedura:
62 TUTORIAL
TUTORIAL
TUTORIAL 63
TUTORIAL
64 TUTORIAL
TUTORIAL
Ovviamente se la porta è bidireziona- È ovviamente possibile scrivere da sé il pante in genere è ignorata dal PC
le oppure se è possibile usare in software per la gestione, magari da (almeno in ambiente DOS e
ingresso i quattro bit associati al regi- usare su un microcontrollore. Windows). Alcuni documenti riporta-
stro di controllo vi sono meno proble- In rosso ho indicato i segnali che no la linea Ack ritardata rispetto al
mi, pagati con una minore compatibi- vanno dal PC alla stampante, in verde Busy (il fronte di discesa di Ack coinci-
lità. La soluzione più razionale nel caso quelli che hanno percorso inverso. dente con quello di Busy) ma non mi
in cui serve l'input di una quantità Non ho indicato i segnali non coinvol- risulta che ciò sia corretto.
significativa di dati è però quella di ti nella comunicazione.
adottare una porta EPP, sicuramente RISORSE IN RETE
più standardizzata e veloce. • Per prima cosa il PC deve scrivere i Un altro tutorial sulla SPP che potreb-
dati nel registro dei dati. be esservi utile è quello di Craig
Collegare una stampante • Quindi è verificata la linea Busy pro- Peacock, disponibile sul sito
Questo non è un circuito applicativo veniente dalla stampante: se è bassa http://www.beyondlogic.org, dove
ma la schematizzazione dei segnali la stampante è pronta a ricevere i sono presenti anche documenti sui
presenti sulla parallela durante il suo dati, se è alta tutta l'operazione device driver in ambiente Windows e
funzionamento più "naturale", cioè viene interrotta. la gestione delle interruzioni in
collegata ad una stampante, secon- • Il PC pone bassa la linea di Strobe, ambiente MS-DOS. Un'introduzione
do l'handshake centronics.(figura 3) per almeno 1 microsecondo. (in italiano) alla programmazione
Una premessa: le temporizzazioni Durante questo periodo i dati devo- della LPT in ambiente Linux, la potete
mostrate sono solo indicative in quanto no essere stabili (alcuni documenti trovare all'indirizzo http://linux.nuvo-
non ho trovato uno standard al quale citano tempi di hold e setup di qual- li.to.it/pj/pj9703/parallela.html.
riferirmi e le varie pubblicazioni riporta- che centinaio di microsecondi). Un software per il debug della LPT,
no dettagli differenti; forse tale standard • La stampante risponde ponendo utile per i primi esperimenti, lo trova-
neppure esiste e quello mostrato è solo altra la linea di Busy per tutto il te sul mio sito www.vincenzov.net.
una consuetudine più o meno rispetta- tempo che le serve per acquisire il
ta. Il controllo è completamente effet- dato.
tuato dal software, in genere dalla rou- • Il ciclo termina sul fronte di discesa
tine del BIOS o del sistema operativo del segnale Busy.
Electronic shop 15
invocata per la stampa. La linea Ack, proveniente dalla stam-
Figura 3: schematizzazione dei segnali presenti sulla parallela durante il suo funzionamento
TUTORIAL 65
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Contenuto del CD:
In questa terza parte della presentazione del dispositivo RECS 101 vengono affrontati
i seguenti argomenti: il protocollo di comunicazione implementato in RECS 101 ed
esempi di metodologie per la progettazione di applicazioni personalizzate mediante
l’implementazione di socket Internet in C e in Java.
PROTOCOLLO DI COMUNICAZIO- IP impostato su RECS 101 e la relativa • I/O Get Command: È il comando
NE IMPLEMENTATO IN RECS 101 porta fissata alla 6001.RECS 101 si mediante il quale l’interfaccia socket
RECS 101 effettua il controllo delle occuperà dell’interpretazione dei interroga RECS 101 sullo stato delle
sue porte digitali mediante un inter- comandi di controllo ricevuti o tra- proprie porte.
faccia basata sui socket di Internet. smessi dal dispositivo elettronico da • I/O Get Command Responce: È il
Per ottenere il controllo remoto delle controllare ad esso connesso. comando di risposta mediante il
porte di I/O attraverso Internet, è I comandi di controllo si suddividono quale RECS 101 comunica all’inter-
necessario che l’interfaccia che gesti- in due categorie che identificano due faccia socket lo stato delle sue porte
sce i socket venga implementata nel operazioni diverse: di I/O.
PC dell’utente che intende collegarsi
a RECS 101 attraverso il protocollo Monitor Stato I/O Controllo dell’Output
TCP/IP. Tramite quest’operazione è possibile Questo tipo di operazione, gestita
La potenzialità di RECS 101 consiste avere informazioni inerenti lo stato di unicamente dal comando Output Set
nel fatto che tale interfaccia può esse- tutte le linee di I/O contenute nelle Command è utilizzata dall’interfaccia
re implementata indifferentemente due porte a 16 bit di RECS 101. I socket per settare i valori della porta
mediante un’ Applet Java (che viene comandi relativi a quest’operazione d’Output di RECS 101. La tabella 1
eseguita all’interno del Web Browser sono essenzialmente due: riassume i comandi relativi alla comu-
che si collega al dispositivo RECS 101)
o un’applicazione C/Java che utilizzi i
socket di Internet (figura 1).
Ovviamente per fare ciò occorre pro-
gettarle adeguatamente aderendo
allo standard fissato dalle regole della
suite di protocolli TCP/IP. Tali interfac-
ce si occuperanno quindi di inviare e
ricevere i comandi per il controllo Figura 1: Possibili scenari d’implementazione dell’interfaccia di comunicazione socket di RECS 101
delle porte di I/O attraverso l’indirizzo
68 AUTOMAZIONE
AUTOMAZIONE
AUTOMAZIONE 69
AUTOMAZIONE
15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
1 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 1 0
1111 | 1011 | 1110 | 1010 = 0xFBEA 0000 | 0000 | 0010 | 1010 = 0x002A
Stato della porta di Input Stato della porta di Output
dente valore in esadecimale è 0x000F, rebbe essere utili per tutte quelle esi- Definite le variabili occorre inizializzare
occorrerà inviare a RECS 101 il valore genze di protezione e di riservatezza il Socket TCP mediante la chiamata alla
esadecimale 76:00:0F come mostrato che escludano l’utilizzo di una procedura TCPSocketInit() che per
nella tabella 6. tale interfaccia. brevità non viene riportata. Si passa
Come primo esempio si riporta la pro- quindi ad inizializzare il buffer che con-
COMUNICARE CON RECS 101: cedura IOMonitor che si occupa di terà il comando utilizzando la costante
L’INTERFACCIA SOCKET IN C monitorare lo stato delle porte di Input IOGet, che definita altrove, è uguale a
Si riporta, di seguito, un esempio di e di Output di RECS 101. 0x75 che rappresenta il codice esade-
codice sorgente scritto nel linguaggio Per poter gestire tale operazione cimale del comando Monitor Stato
C, il quale rappresenta l’implementa- occorre per prima cosa definire due I/O.
zione di un’interfaccia socket basata buffer rispettivamente commandBuf A questo punto utilizzando l’istruzione
sulle API dei socket di Berkely. I fram- che conterrà il codice relativo al sendto s’invia l’istruzione Monitor
menti di codice riportati di seguito, si comando da inviare a RECS 101 e Stato I/O a RECS 101, inviando come
occupano di gestire rispettivamente il ResponseBuf che conterrà il valore parametri il valore del buffer e altre
“Monitor Stato I/O “ e il “Controllo letto nella porta di I/O. Occorrerà inol- informazioni riguardanti l’indirizzo IP
dell’Output” descritti precedentemen- tre definire delle variabili di ausilio di RECS 101.
te. quali: Poiché la funzione sendto restituisce
Prendendo spunto da questi esempi un valore che è uguale a -1 in caso
l’utente oltre a capire i meccanismi di • commandLen: è un intero che con- d’errore, al verificarsi di quest’evento
funzionamento descritti potrà essere tiene la lunghezza del comando rela- sarà visualizzato un opportuno mes-
capace di costruire una propria inter- tivo a commandBuf. saggio d’errore indicante un problema
faccia personalizzata che funzionerà • lenReceived: intero che conterrà la riscontrato durante la comunicazione
come applicazione, ovvero permetterà lunghezza del buffer di ricezione con il dispositivo.
di gestire RECS 101 attraverso il proto- ResponseBuf. Inviato il comando Monitor Stato I/O
collo TCP/IP ma senza il supporto di • i: variabile intera da utilizzare per i bisogna predisporre l’interfaccia socket
un Web Browser. cicli iterativi. a ricevere le informazioni che scaturi-
Un’applicazione di questo tipo pote- scono dall’interrogazione fatta.
Per prima cosa bisogna allocare i buffer
2 bytes 2 bytes 60 bytes
di ricezione ResponseBuf, dopodiché
Stato della porta di Input Stato della porta d’Output Dati non utilizzati mediante l’istruzione recvfrom (che è la
Tabella 4: Formato del pacchetto ricevuto dall’interfaccia socket.
corrispondente dell’istruzione sendto
nel caso della ricezione) si riceveranno
70 AUTOMAZIONE
AUTOMAZIONE
le informazioni relative allo stato della l’istruzione Output Set Command. Tale valore è quindi memorizzato
porta di I/O di RECS 101. Poiché l’istru- • outbit: è un intero inizializzato al nella variabile outbit. Richiamiamo
zione recvform restituisce un valore valore zero che conterrà la posi- la procedura IOMonitor() per legge-
uguale a -1, in caso d’errore, è possibi- zione del bit della porta di Output re lo stato della porta di I/O che
le implementare delle istruzioni che che si vuole modificare. verrà memorizzato all’interno del-
avvertano nel caso in cui ci siano stati • outdata: è un intero inizializzato l’array IOStatus.
degli errori di comunicazione. al valore 0x0001 che viene utiliz- Da notare che IOStatus [2] conterrà
Supponendo che non ci sono stati zato come maschera per la modi- la parte MSB della porta di Output e
errori durante la comunicazione, si può fica del singolo bit che compone IOStatus [3] conterrà la parte LSB.
passare alla visualizzazione dello stato
delle porte di I/O mediante la lettura
del buffer di ricezione Response Buf.
La procedura può terminare chiudendo
il Socket TCP e rilasciando le locazioni di
memoria allocate per la gestione dei
buffer (vedi listato 1) Il secondo esem-
pio che si riporta serve a variare lo stato
della porta di Otuput di RECS 101.
In particolare si riporta come esempio
la procedura per modificare un solo bit
della porta di Output che una volta
selezionato verrà portato a livello logi-
co alto. Per tale scopo adopereremo la
procedura SetOutput(). Come nel
caso precedente iniziamo con le
dichiarazioni delle variabili locali:
AUTOMAZIONE 71
AUTOMAZIONE
lasciando tutti gli altri bit uguali a zero. // Memorizza lo stato delle porte di I/O
Quanto detto si riassume nella // per usi futuri nell’array IOStatus
seguente pseudo istruzione: for (i=0; i<4; i++)
IOStatus[i] = ResponseBuf[i];
outdata= outdata OR (1 Shift di out-
bit posizioni verso sinistra) // Visualizza lo stato delle porte di I/O
printf("\n\n* Stato delle porte di I/O di RECS 101 *\n") ;
printf("Porta di Input : %x:%x\t\t Porta di Output : %x:%x",
Che si traduce nella seguente istru- IOStatus[0], IOStatus[1], IOStatus[2], IOStatus[3]) ;
zione C: printf("***** Intellisystem Technologies *****\n") ;
72 AUTOMAZIONE
AUTOMAZIONE
AUTOMAZIONE 73
AUTOMAZIONE
74 AUTOMAZIONE
Radiocomando
codificato 433,92 MHz
Radiopistoia:
come nasce un hobby
Ascoltare l’universo
via radio: un approcio
fai da te (prima parte)
MHz
RADIOCOMANDO
CODIFICATO 433,92 MHz
di Marco Lento
sglent@tin.it
In più di una situazione può essere utile comandare a distanza un determinato carico;
si pensi ai casi in cui sia difficile, se non impossibile, allestire la linea di alimentazione
od alla comodità di accendere un apparato senza la stesura di fili, rimanendo
tranquillamente seduti. In ogni caso, per evitare sgradite sorprese, è consigliabile
servirsi di un radiocomando codificato con un buon numero di combinazioni; quello
qui proposto si distingue per l’elevata portata e l’ottima affidabilità di funzionamento.
IL TRASMETTITORE
È costruito attorno al TXBOOST433,
il più potente modulo trasmitten-
te per radiocomandi prodotto
dalla Aurel (www.aurel.it). Su un
supporto in allumina di mm
37x15, 4 transistori ed un risona-
tore ad onda superficiale, forma-
76 MHz
MHz
MHz 77
MHz
78 MHz
MHz
Volumi
i
... per sapere di più
Tutti i libri possono essere ordinati sul nostro sito Internet www.farelettronica.com
o chiamando la redazione al numero 0321/927287.
MHz 79
MHz
RADIOPISTOIA:
COME NASCE UN HOBBY
di Pierluigi Bertolini
info@radiopistoia.com
80 MHz
MHz
MHz 81
MHz
ASCOLTARE L’UNIVERSO
VIA RADIO:
UN APPROCCIO FAI DA TE!
prima parte
di Riccardo Ricci
riccardo_ricci_ps@yahoo.com
Karl G. Jansky era un ingegnere americano che nel 1931 lavorava per la Bell Telephone
Laboratories, una grande azienda di telecomunicazioni. Il giovane ingegnere fu
incaricato di condurre uno studio per cercare di comprendere le cause di alcuni disturbi
che affliggevano i servizi della compagnia. Nel corso delle proprie ricerche Jansky scoprì
che a provocare tali disturbi erano interferenze radio di origine non terrestre e grazie
ad un sistema di antenne direzionali ne identificò l’esatta provenienza: il centro della
via Lattea, la nostra galassia… Si scoprì così per la prima volta, quasi casualmente,
l'esistenza di onde radio naturali extraterrestri e l'interesse verso questo fenomeno
diede vita all'attività di studio e di ricerca che prese il nome di radioastronomia.
La radioastronomia ufficiale utilizza Tutte le informazioni e i dati raccolti non risolti del nostro Universo.
oggi strumenti e mezzi di enormi pro- dalle grandi antenne vengono analiz- Oltre alla ricerca compiuta dagli scien-
porzioni per riuscire ad "ascoltare" i zati e studiati per contribuire alla ricer- ziati e dagli enti di ricerca esistono
diversi fenomeni di emissione radio ca e per cercare di offrire ulteriori però anche alcuni interessanti aspetti
provenienti molte regioni del cosmo. risposte ai numerosi enigmi ancora minori della radioastronomia che pos-
sono essere affrontati a livello amato-
riale: è, infatti, possibile intraprendere
una semplice attività sperimentale di
esplorazione anche in modo "casalin-
go” e scoprire che tanti appassionati
sparsi per il mondo già da anni otten-
gono grandi soddisfazioni con econo-
mici apparecchi autocostruiti.
Il settore della radio-esplorazione spa-
ziale "fai da te" è sicuramente affasci-
nante e oltre ad offre notevoli emozio-
ni è anche una utile esperienza didat-
tica.
Prima di iniziare distinguiamo subito
Figura 1-2: Karl G.Jansky con l’antenna che gli consentì di individuare la provenienza delle onde radio
extraterrestri. Si noti come il sistema di antenne poteva essere orientato girando su ruote
la possibile attività amatoriale in tre
distinti settori:
82 MHz
MHz
MHz 83
MHz
borazione richiede solo alcune ore di Il software di elaborazione (denomi- degli utenti più prolifici, singoli o rag-
lavoro per un comune PC. L’idea era nato “Client”) è disponibile per i prin- gruppati in nazionalità. Una classifica
quindi quella di mettere a disposizio- cipali sistemi operativi e può essere che stupisce per quantità di paesi e
ne su Internet, i “pacchetti” e un sfruttato in modalità “screen-saver” numero di utenti coinvolti. Da non
completo (e gratuito) software di ela- per lavorare solo nei momenti di non perdere.
borazione per consentire a chiunque utilizzo del proprio computer, oppure Nel momento in cui state leggendo
di collaborare all’elaborazione, da può essere impostato per rimanere queste righe, il progetto SETI sta
casa con il proprio PC. Il software da sempre attivo ed elaborare comun- subendo un cambiamento e verran-
installare sul PC si occupa di scaricare que i dati anche mentre si sta usando no introdotte alcune novità di cui
automaticamente (via Internet, in il computer per altre applicazioni. ancora non conosciamo i particolari.
pochi secondi) il primo dei pacchetti Questo progetto conta oggi diversi Per ogni aggiornamento vi consiglia-
disponibili dal sito di Berkeley, di ela- milioni di appassionati che quotidia- mo vivamente di accedere al sito di
borare i segnali e, al termine, di invia- namente scaricano ed elaborano l’in- riferimento dell’Università di Berkeley.
re i risultati dell’analisi allo stesso sito. credibile quantità di dati che permet-
Inviata la risposta, il programma rice- te al progetto Seti di sopravvivere. I SITI WEB DI RIFERIMENTO
ve quindi un nuovo pacchetto da ela- Oltre a poter visualizzare graficamen- PER SETI@HOME
borare e può proseguire nell’opera di te (e in tempo reale) l’elaborazione in • Il sito di riferimento del Seti@home
collaborazione. corso, è anche possibile ascoltare le con informazioni e download del CLI:
Chiaramente ogni utente iscritto rice- poche emozionanti decine di secondi http://setiathome.berkeley.edu
ve un diverso pacchetto e solo se corrispondenti al segnale ricevuto dal • SetiSpy: per monitorare il lavoro
questo non risulta essere restituito per cosmo. Inoltre, un contatore interno del CLI:
molti giorni, viene riproposto ad altri e altri programmi di contorno al http://cox-internet.com/setispy/
utenti. Client permettono di avere sempre • Sito del SetiStash, programma per
In questo modo, una gigantesca sotto controllo la quantità di pacchet- aumentare le prestazioni dell'ela-
mole di dati viene ripartita ed ela- ti elaborati e diversi dati statistici rela- borazione:
borata da tanti entusiasti appassio- tivi alla velocità di elaborazione, alle http://www.hereintown.net/~win
nati, potenzialmente scopritori di medie e ai tempi totali e parziali di k/setistash.html
segnali che potrebbero rivoluziona- ogni analisi. Dati che vengono • Il sito del Wu2Wav per trasforma-
re totalmente la storia e il futuro anch’essi conteggiati da Berkely per re in file audio (.wav) i pacchetti
dell’umanità. pubblicare una dettagliata classifica ricevuti:
http://netti.nic.fi/~jknutar/wu2wav/
• Newsgroup di riferimento:
it.scienza.astronomia.seti
84 MHz
MHz
MHz 85
MHz
Cassiopea – a 5.000
Cygnus – a 3.000
Centaurus – a 2.200
Figura 9: Il ricevitore in Kit del progetto “RadioJove”.
Via Lattea (Sagitarius - a) 1.250 È dotato di una manopola di sintonia fine
che consente di spostare la ricezione di
Taurus – a 1.000 qualche KHz rispetto alla frequenza fissa
di lavoro (20 MHz). Tale accorgimento
permette l’uso dell’apparecchio anche in
Virgo – a 400 caso di eventuali interferenze terrestri sulla
frequenza base
Quasar 172 380
del suo satellite naturale “Io”. Tale
4C 503 340 fenomeno si presenta con autentiche
tempeste radio (burst) la cui forma,
Fronax – a 150
durata e intensità è legata ai processi
Pictor – a 130 atmosferici del grande pianeta.
Il più semplice radiotelescopio utile
Galassia 3C 353 100
per rilevare e studiare l’evolversi di
3C 218 100 entrambi questi fenomeni (Sole +
Giove), è formato da una apposita
Galassia 3C 123 90 antenna e da un ricevitore radio capa-
ce di ricevere frequenze AM (in
3C 38 65
modulazione di ampiezza) comprese
3C 273 55 nell’intorno dei 20 MHz. Le emissioni
radio interessano normalmente
3C 295 44 gamme più ampie ma quella riporta-
Tabella 1: Lista di alcune tra le principali radiosorgenti captabili da radiotelescopi amatoriali ta è una frequenza particolarmente
indicata per la relativa facilità di ascol-
tiva vicinanza la radiazione emessa modo, anche Giove è un ulteriore to e per la diffusione di apparecchi
dalla nostra stella giunge con grande primo potenziale soggetto alla porta- ricevitori HF (High Frequency) che ne
potenza e ci offre la possibilità di stu- ta dello sperimentatore dilettante. In permettono la ricezione.
diare la sua notevole variazione di questo caso la variazione d’intensità In ogni caso, potranno essere impie-
intensità normalmente legata a feno- dell’emissione radio, anch’essa di gate anche alcune radio multibanda,
meni superficiali (relativi alla “corona” grande potenza, è dovuta all’intera- ricevitori scanner o apparati autoco-
e alle “macchie solari”). Allo stesso zione tra lo stesso pianeta e l’orbita struiti a patto che tali apparecchi pre-
sentino caratteristiche di elevata sen-
sibilità e che non dispongano di
“AGC” (Automatic Gain Control),
dispositivo che mantiene costante il
livello audio di uscita. Quest’ultimo
accorgimento si rende necessario in
quanto la presenza dell’AGC livelle-
rebbe le variazioni del segnale capta-
to, funzione molto utile per aumenta-
re la qualità di ascolto delle normali
stazioni radio, ma che nel nostro caso
distruggerebbe l’unica informazione
Figura 8: Esempio di antenna a dipolo per la ricezione di frequenze intorno ai 20MHz
radioastronomica utile.
L’antenna è il secondo elemento fon-
86 MHz
MHz
MHz 87
MHz
divise in Long-burst o Slow-Burst: tà di studio e di ricerca potrà • I diversi tipi di burst solari:
le prime, di durata compresa entro essere intrapresa con uguali sod- www.draco.scsu.edu/rsp.html
alcune decine di secondi, emerge- disfazioni con l’unico possibile • Esempi audio di diversi tipi di burst:
ranno dal rumore di fondo del rice- inconveniente di dover spendere http://radiosky.com/suncentral.html
vitore producendo suoni simili a qualcosa in più per acquistare • Report di attività solare:
quelli delle onde che si infrangono prodotti e attrezzature già mon- http://www.spaceweather.com/-
sulla spiaggia. Gli Slow-Burst di tate e pronte all’uso. gopher://solar.sec.noaa.gov/-
durata compresa tra alcuni millesi- http://dxlc.com/solar/
mi e qualche centesimo di secondo Nella prossima puntata affrontere-
si presenteranno invece come mo il terzo interessante argomento Varie
scoppiettanti pop-corn in rapida anticipato in apertura e scopriremo • Italian Amateur Radio Astronomy
sequenza. com’è possibile, con una semplice group (in italiano): http://radioa-
Le emissioni di Giove non sono sempre radio FM, rilevare le numerose stronomia.astrofili.org
continue e potranno essere intervallate meteore che entrano continuamen- • Altro punto di riferimento per
anche da diverse ore di inattività te nell’atmosfera terrestre. Giove e Sole: www.radiosky.com
(esempi audio delle emissioni di Giove: • Esempi di "suoni" emessi da Pulsar:
www.astro.ufl.edu/radioobs.html). SITI INTERNET DI RIFERIMENTO www.zeta.org.au/~ollaneg/radio_a
Il Sole presenta fenomeni di maggio- (TUTTI IN INGLESE SALVO DOVE stro/puls_snd.htm -
re durata che possono arrivare fino a SPECIFICATO) www.JupiterRadio.com
qualche minuto. La loro presenza si • Webring di siti amatoriali:
rileva con un graduale aumento del- Teoria, corsi e tutorial www.radiosky.com/webring.html e
l’intensità del segnale il cui volume • Introduzione alla radioastronomia: www.webring.org/cgibin/webring?
complessivo supera quello delle www.jpl.nasa.gov/radioastronomy/ ring=radioastro;list
emissioni di Giove. Il segnale solare, • Corso di radioastronomia: • Altri:
rimarrà al massimo dell’attività per http://fourier.haystack.mit.edu/ur • Society of Amateur Radio
tutta la sua durata per poi scendere ei/tutorial.html Astronomers (SARA):
gradualmente e tornare al livello di • Tutorial sulle RadioPulsar: www.bambi.net/sara.html
partenza. Le "tempeste solari" rice- www.jb.man.ac.uk/~pulsar/tuto- • Rivenditore di apparecchiature per
vute possono essere confrontate con rial/tut/tut.html radioastronomia:
i dati disponibili sul sito del progetto www.nitehawk.com/rasmit/
RadioJove e su quello dei principali Giove jml0.html
radio-osservatori solari ufficiali. • Riferimenti: • Radiotelescopi amatoriali:
I dati solari hanno un notevole http://radiojove.gsfc.nasa.gov/ http://my.integritynet.com.au/
interesse pratico in quanto le • Radio-Osservatori: purdic/radio-telescope.htm
tempeste influiscono su tutte le http://jupiter.wcc.hawaii.edu/ • Indice dei maggiori radiotelescopi:
comunicazioni radio, provocano • Ascoltare Giove: www.nro.nao.ac.jp/~kotaro/RTs/
problemi alla distribuzione elettri- www.astro.ufl.edu/radioobs.html rts.html
ca (spesso dovuti al serio danneg- www.astro.ufl.edu/~fsgc/jove/dec-
giamento di cabine di smistamen- frame.htm
to o di centrali elettriche) e costi- • Attività radio di Giove e previsioni:
tuiscono un grave pericolo per gli www.astro.ufl.edu/juptables.html -
astronauti impegnati in missioni www.kochi-ct.ac.jp/~imai/jup/
spaziali. L'attività solare influenza • Antenne & C.
inoltre anche la vita sulla Terra, il www.radiosky.com/jupant1.html
clima e l'ambiente. • Software:
Risulta chiaro che un minimo di http://radiojove.gsfc.nasa.gov/dal/
nozioni elettroniche, radiantisti- software.htm
che e informatiche rappresentano
un vantaggio per chi si avvicina Sole
alla radioastronomia. Anche se • Riferimenti:
consigliate, tali competenze non http://radiojove.gsfc.nasa.gov/
Electronic shop 19
sono però determinanti e l’attivi- • Teoria ed esempi:
88 MHz
Iron claw: come assemblare
il braccio meccanico
antropomorfo (seconda parte)
Realizziamo un Beam
Robot evoluto: il servocore
Walker
ROBOMANIA
Con questo articolo iniziamo vera- per gli schemi dei circuiti elettronici.
mente a fare sul serio, nel numero di Comincio con lo schema a blocchi
maggio abbiamo introdotto il relativo alla meccanica (figura 2).
nostro primo robot in alluminio, un
braccio meccanico antropomorfo
dal nome Iron Claw (Artiglio
D’acciaio), adesso illustreremo tutte
le parti che ne compongono lo
“scheletro” e, cosa molto importan-
te, spiegheremo come assemblarlo.
Rimandiamo lo studio della pro-
grammazione e della scheda elettro-
nica, ovvero il cervello del robot, alla
prossima puntata.
90 ROBOMANIA
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ROBOMANIA 93
ROBOMANIA
E Viti autofilettanti 2,2 mm per materiale plastico (5 Pz) IL SECONDO ASSIEME ULTIMATO
L’oggetto in figura 11 altri non è che
F Corona in plastica di un servo RC (1 Pz)
il nostro assieme meccanico N° 2
montato, dobbiamo assemblarlo alla
Descrizione componenti di figura 10 base semovente, come fare?
Prendiamo come al solito pinze a
A Viti testa a croce M 3 (4 Pz) becco e cacciavite a croce, avvicinia-
mo il gruppo 2 al gruppo 1 e poggia-
B Viti autofilettanti 2,2 (8 Pz)
mo delicatamente la corona plastica,
C Leve in alluminio (2 Pz) che si trova avvitata sotto la torretta,
sull’ingranaggio del pignone del
D Dadi autoserranti M 3 (4Pz)
servo RC, che si trova fissato sul ponte
E Corone dei servo rc in materiale plastico (2 Pz) fisso inferiore ed orientato verso l’alto,
particolare (B) di figura 8.
F Staffa distanziale in alluminio (1 Pz)
VEDIAMO COME COSTRUIRE
L’ASSIEME N° 3, L’AVAMBRACCIO
Con questa fase arriviamo a 3/4
nel montaggio della struttura
meccanica di IC (abbreviazione di
Iron Claw).
Il corpo dell’avambraccio
Anche se il montaggio dell’avan-
braggio sembra un po’ complica-
to, di fatto, non lo è.
La prima cosa da fare è inserire
Figura 10: Esploso del piano di montaggio del tutti i servo (A) nelle loro rispetti-
sistema di leve di Tilt Figura 11: Immagine virtuale dell’assieme N° 2 ve sedi, all’interno degli scassi dei
lembi di fissaggio del corpo in
94 ROBOMANIA
ROBOMANIA
Figura 17: Esploso del gruppo pinza Figura 18: La pinza del robot
ROBOMANIA 95
ROBOMANIA
96 ROBOMANIA
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sione per questa scienza. Molti gli argomenti trat-
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tati, dalla saldatura, circuiti stampati, filtri oscilla-
è possibile abbinare teoria e pratica con i kit - ALARMPIC: Piccola barriera per i ladri di apparta- che a dir poco sorprendenti. La novità principale è che verso l’animazione di alcuni automatismi. Nel testo merciali o schede interfaccia. Questo volume propone
tori, amplificatori. Pagine 228 vengono messi a confronto i PLC di più recente dif-
dimostrativi. Pagine 160 mento - PICMUSIC: Carillon programmabile - VIDEO- quì parleremo di esperimenti oltre che di progetti. Nel una serie di moduli che consentono di approfondire gli
fusione prodotti da Siemens, Omron e GE. I principi
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di funzionamento del PLC. Le memorie. I moduli di aspetti teorici e applicativi correlati all’utilizzo di
LCD: HITACHI 44780 a 4 bit - Macro - Le tempistiche compresi i vari programmi nonchè tutti i listati presen- ingresso e di uscita. L’elaborazione di un programma LabVIEW. Per questo motivo tutti gli argomenti trattati
del Micro - Interfacciare il PIC 16x84 - Alcuni siti WEB ti in cartaceo nel volume. Pagine 170 all’interno del PLC. Le tecniche di programmazione e sono corredati da esempi ed esercizi che hanno anche
che trattano i PIC - ARIANNA: Come tessere circuiti la Normativa IEC1131-3. Unità didattiche per la pro- lo scopo di evidenziare i possibili tranelli legati ad un tipo
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ROBOMANIA
Una delle problematiche principali della scienza robotica è quella di vincere le forze
inerziali dovute al peso della struttura di cui è composto il corpo del robot. Molti
appassionati rinunciano a costruire bracci meccanici o ragni in metallo proprio per
paura dell’eventuale sforzo degli attuatori. Abbiamo scelto per voi un servo RC con
una coppia torcente di 11,5 Kg*cm, alimentato ad una tensione di soli 4,8V.
Semplicemente un mostro di potenza.
Nel numero scorso abbiamo intro- demoltiplica realizzati in alluminio, bronzo, oppure, un pignone d’acciaio
dotto il servo FUTABA S3003, uno acciaio e bronzo dalla lavorazione con un ingranaggio di bronzo. Tutto
dei più diffusi servo RC, spiegando il finissima su centri di lavoro a CNC. La questo per evitare il grippaggio che, a
suo funzionamento e gli eventuali precisione nella costruzione si ricono- lungo andare, si avrebbe utilizzando
dispositivi di pilotaggio; in questo sce dal fatto che ogni accoppiamento corone d’ingranaggi composte dallo
numero parleremo del servo HITEC tra ingranaggi è costituito da materia- stesso materiale. Anche l’ingrassaggio
HS-705 MG un vero “mostro” di li diversi tra loro come, ad esempio, delle parti è particolarmente curato
potenza per applicazioni in cui il l’accoppiamento tra un ingranaggio con grassi siliconici specifici. Il cusci-
peso è il problema. d’alluminio con un ingranaggio di netto a sfera calettato sull'asse princi-
98 ROBOMANIA
ROBOMANIA
pale, anch'esso in acciaio legato, derare il Pulse Train come un segna- COLORI CHE
garantisce ulteriormente un movi- le Periodico, dove, trascorso un CONTRADDISTINGUONO
mento fluido e di lunga durata del periodo di tempo prestabilito, il IL CAVO D’ALIMENTAZIONE
nostro servo. segnale si ripete in modo del tutto A differenza dei servo RC Futaba, gli
La rotazione del pignone dell’asse identico (figura 3). Hitec, hanno un cavetto tripolare
principale è di circa 200 gradi, prima contraddistinto da un colore diverso,
di incontrare il perno di fermo, inutile il cavo segnali di colore giallo anziché
dire che è molto semplice asportarlo bianco. Nella figura 4 si nota la otti-
per consentire la rotazione continua, ma Twistatura (compattamento dei
operazione non consigliabile in quan- cavetti tramite elicoide) dei cavetti,
to, a causa del grande assorbimento altra nota positiva di questo servo
di corrente, potrebbe surriscaldare che denota una estrema cura dei par-
eccessivamente i circuiti di controllo ticolari.
Figura 3: Rappresentazione grafica della forma
interni e fondere letteralmente il d’onda quadra del segnale PWM
cablaggio esterno di controllo.
Cuscinetti 1
Peso 115.0 gr
Tipo Ingranaggi Metallo (alluminio/bronzo/acciaio) Figura 4: Foto del cavetto Twistato e del connettore
ROBOMANIA 99
ROBOMANIA
REALIZZIAMO UN BEAM
ROBOT EVOLUTO:
IL SERVOCORE WALKER
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luigi@robot-italy.com
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usati dei reofori di resistori recupera- della corsa tramite i trimmers. mostra che il filo di ottone è posizio-
ti dal precedente montaggio, per Quando cammina diritto, provate a nato al centro della molla. In qual-
tenere il filo sul posto durante l'ope- cambiare il resistore del Master sullo siasi direzione la molla si flette pro-
razione di saldatura. A causa della Sc1 anteriore per rendere la durata voca il contatto facendo indietreg-
grande massa metallica del filo di della rotazione destra/sinistra più giare il Walker! Fate attenzione alle
rame delle gambe, si raccomanda veloce o più lenta. Sarete sorpresi immagini che seguono: un partico-
un saldatore potente per questa nel vedere la differenza nelle presta- lare del sensore tattile e nella figura
operazione. Dopo aver saldato la zioni che provocherà! Sperimentate seguente notare la posizione del filo
gamba, avvitate la basetta sulla e divertitevi nella messa a punto. di ottone centrale.
squadretta del servo, quindi posizio- Aiutatevi con le immagini che
nate la squadretta sul servo. Cercate seguono per la modellazione delle
di posizionare la squadretta in modo gambe.
che sia circa alla metà dell'intera
corsa destra/sinistra.
ROBOMANIA 105
ROBOMANIA
106 ROBOMANIA
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108 RUBRICHE
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110 RUBRICHE
rubriche
all'ottimizzazione dell'in- IALink-Modbus collega: dard economici quali cata allo sviluppo di affida-
tero processo. dispositivi seriali Modbus sono le technologie bili prodotti nell'ambito
Vengono fornite, inoltre, alle reti Ethernet 10Base- Ethernet; riduzione dei dell'Ethernet Industriale,
la gestione di funzioni T; supporto del protocollo costi di produzione incre- che garantiscano un'otti-
quali il monitor di stato, seriale per Modbus mentando l'efficienza del male continuità con le
il reset remoto, il log RTU/ASCII; supporto della sistema mediante il con- attuali applicazioni indu-
degli errori e l'aggiorna- modalità trollo remoto; l'utilizzo striali. I produttori, integra-
mento del firmware Modbus Master/Slave; delle diverse technologie tori di sistemi e gli stessi
mediante Telnet e/o la supporta i dispositivi seriali IT quali Internet, Web e utenti finali, potranno
porta console seriale con basati su RS 232/422/485 Database semplificano l'o- avvantaggiarsi con le solu-
password di protezione. collegabili mediante mor- peratività; riduzione dei zioni Sena Technologies
settiera; velocità di trasferi- costi grazie all'uso del per il controllo e la gestio-
Le aree di applicazione mento dei dati fino a 115 TCP/IP, che semplifica la ne remota dei propri appa-
comprendono: controllo Kbps; possibilità di mon- gerarchia della rete; inte- rati, in un modo che è
remoto di svariate appa- taggio a barra DIN; confi- grazione semplificata col stato fino a ieri impossibile.
recchiature di produzio- gurazione via Telnet o sistema ERP (Enterprise
ne; trasferimento remo- porta console seriale; soft- Resource Planning) azien-
to del programma per il ware di configurazione ed dale, integrando grazie
PLC ed il robot diretta- amministrazione basato su alla comune piattaforma
mente in produzione; Windows. TCP/IP il business con il
acquisizione dati e manufacturing.
monitoraggio, ed altro Vantaggi: riduzione dei
ancora. costi grazie all'uso di stan- Sena Technologies è dedi- Electronic shop 24
RUBRICHE 111
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sensibilmente il modo di gestire la casa durante la nostra
assenza. Si tratta di un dispositivo in grado di controllare
autonomamente le apparecchiature elettroniche, gli
elettrodomestici, i sistemi di comunicazione e di allarme
presenti all’interno dell’abitazione
112 RUBRICHE
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terms of the GNU Free Documentation
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License, Version 1.1 or any later version REALIZZIAMO UN BEAM ROBOT EVOLUTO:
Questa rubrica contiene tutte published by the Free Software IL SERVOCORE WALKER
08 Foundation; with no Invariant Sections, La scheda BEP della Solarbotics, i compo-
le informazioni necessarie per FILTRO CROSSOVER ATTIVO DUE VIE PER with no Front-Cover Texts and with no nenti e gli accessori per gli appassionati di
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