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1. L’uomo non può bastare a sé stesso perché ha bisogno di molte cose, che non può procacciarsi da
solo.
REGOLA 1: stanti diverse attitudini personali, è più conveniente che ciascuno produca quello che sa
Nasce la necessità di attribuire a ciascuno il suo: questa necessità è intrinseca nella relazione
ciascuno è attraverso la temperanza (senso del dovere) (che percepisce il giusto, dunque il Vero e il
Bene).
NOTA: la temperanza è un equilibrio intrinseco2 nell’uomo, spirituale, non esterno e convenzionale come
nella geometria.
3. Con l’aumento dei bisogni e dunque dei produttori, nasce l’intemperanza, il conflitto e dunque la
STRUMENTO ALLA REGOLA 2: sta ai FILOSOFI definire che cosa sia il giusto e dunque
guidare i custodi.
I filosofi operano la ricerca del vero attraverso (v nota 2 dopo) l’amore per il sapere (socratico
‘conosci te stesso’).
NOTA 1: il diritto deve essere CONOSCIUTO, non STABILITO. Stabilire è solo un passaggio ulteriore
Pieper: l’essenza del vero è la sua molteplicità rispetto a Dio, unico ente stabile, dunque non è
catturabile in imperativi stabili, ma sondabile attraverso una analisi progressiva di caso in caso (v
NB è per questo che la legge positiva (determinata storicamente) non può mai corrispondere alla
2. INDUZIONE (fattispecie -> generalizzazione ideologica) – no, per il fatto stesso che la
3. DIALETTICA PLATONICA (iuris prudentia romana) (fattispecie -> ragionamento dialettico3 senza
altro fine che la ricerca della verità, dunque non ideologicamente vincolato) – sì.
RAZIONALITÀ
CONCUPISCENZA
IMPULSIVITÀ
L’equilibrio (dunque la temperanza) è quando ciascuna parte è relegata al suo ambito (GIUSTO MEZZO tra
gli estremi).
CAPITOLO 4
TEODICEA
Carl Schmitt – tutti i concetti maggiori della dottrina moderna dello Stato sono concetti teologici
secolarizzati.
Esempi:
1. Al giurista-advocatus i litiganti non chiedono sostegno (perché per ciò potrebbero rivolgersi a un
Il conflitto (che ha a oggetto la cosa) viene trasformato in controversia (che ha a oggetto il diritto
soggettivo).
Questa trasformazione consiste in una METANOIA4 del litigante da parte dell’advocatus a tutela del
rapporto intersoggettivo.
PLATONE = movimento perfetto degli dei, del cielo e della terra, in cui l’esistenza torna su sé stessa.
STOICISMO E NEOPLATONISMO = ritorno all’unità del reale (postulato morale).
CRISTIANESIMO = conversione alla fede cristiana, con cui l’uomo si distacca dall’io molteplice (interesse
DIRITTO = conversione alla giustizia, con cui l’uomo si distacca dalle proprie ragioni (interesse individuale)
per entrare dialetticamente in comunione con la Verità (comunione unitaria alla molteplicità delle parti).
2. Il giudice assicura la direzione verso la ragione; l’avvocato garantisce che tutti siano sostenuti
(Anche in questa struttura si può leggere un fondamento nella teologia, per cui la strada verso Dio
3. Il giurista-iuratus accede al Bene attraverso la coscienza (la prudenza), che è dono di Dio.
4. È importante riconoscere la legge positiva come parziale rispetto alla legge naturale, per
demistificarla.
CAPITOLO 5
A. La geometria legale nega che la giurisprudenza possa essere fonte, considerando che:
1. Auctoritas non veritas facit legem (Hobbes): relativizzazione positivistica del concetto di bene.
2. La libertà (dello stato naturale) è nel limite della sola legge (Rousseau).
B. La teoria della coerenza e dell’ordinamento sono state per lungo tempo positivistiche, ma perché tali
valori (in realtà non positivistici) possano venire applicati è necessaria l’interpretazione delle norme.
C. Il positivismo concepisce la decisione interpretativa come ideologica, ma non si può ignorare che
tale decisione, essendo una scelta motivata tra opzioni interpretative, deve per forza avere un
Oggi la questione è particolarmente rilevante data la crisi della legge ordinaria, e più che analizzare
fondamento.
2. Il giudice assicura la direzione verso la ragione; l’avvocato garantisce che tutti siano sostenuti
(Anche in questa struttura si può leggere un fondamento nella teologia, per cui la strada verso Dio
3. Il giurista-iuratus accede al Bene attraverso la coscienza (la prudenza), che è dono di Dio.
4. È importante riconoscere la legge positiva come parziale rispetto alla legge naturale, per
demistificarla.