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SULLA STANZA DELLA DIALETTICA GIURIDICA

Come individuare il contenuto della giustizia?

POLITEIA (PLATONE) – qual è l’origine della società?

1. L’uomo non può bastare a sé stesso perché ha bisogno di molte cose, che non può procacciarsi da

solo.

2. Più uomini si associano per darsi aiuto reciproco.

REGOLA 1: stanti diverse attitudini personali, è più conveniente che ciascuno produca quello che sa

fare meglio e che poi ci si scambi i prodotti (uomini PRODUTTORI).

Nasce la necessità di attribuire a ciascuno il suo: questa necessità è intrinseca nella relazione

intersoggettiva, non viene considerata a posteriori convenzionalmente. L’attribuzione del suo a

ciascuno è attraverso la temperanza (senso del dovere) (che percepisce il giusto, dunque il Vero e il

Bene).

NOTA: la temperanza è un equilibrio intrinseco2 nell’uomo, spirituale, non esterno e convenzionale come

nella geometria.

3. Con l’aumento dei bisogni e dunque dei produttori, nasce l’intemperanza, il conflitto e dunque la

nuova necessità di restaurare la temperanza.

REGOLA 2: i CUSTODI scambiano la propria disponibilità a difendere la temperanza con prodotti

materiali dei produttori.

I custodi operano correttamente attraverso il coraggio.

4. Il criterio con cui i custodi difendono la società è di per sé arbitrario.

STRUMENTO ALLA REGOLA 2: sta ai FILOSOFI definire che cosa sia il giusto e dunque

guidare i custodi.

I filosofi operano la ricerca del vero attraverso (v nota 2 dopo) l’amore per il sapere (socratico

‘conosci te stesso’).

La virtù del filosofo è la prudenza o saggezza.

NOTA 1: il diritto deve essere CONOSCIUTO, non STABILITO. Stabilire è solo un passaggio ulteriore

compiuto dai custodi.

NOTA 2: COME si conosce il diritto?

1. DEDUZIONE LOGICA (principio -> applicazione) – no, perché il principio è un imperativo.

Perché l’imperativo non conduce mai al vero?

Pieper: l’essenza del vero è la sua molteplicità rispetto a Dio, unico ente stabile, dunque non è
catturabile in imperativi stabili, ma sondabile attraverso una analisi progressiva di caso in caso (v

dialettica) -> corrispondente processo di autorealizzazione spirituale.

NB è per questo che la legge positiva (determinata storicamente) non può mai corrispondere alla

legge naturale (fissa).

2. INDUZIONE (fattispecie -> generalizzazione ideologica) – no, per il fatto stesso che la

generalizzazione è ideologica e dunque non corrispondente al vero.

3. DIALETTICA PLATONICA (iuris prudentia romana) (fattispecie -> ragionamento dialettico3 senza

altro fine che la ricerca della verità, dunque non ideologicamente vincolato) – sì.

2 L’anima si divide in tre parti:

RAZIONALITÀ

CONCUPISCENZA

IMPULSIVITÀ

L’equilibrio (dunque la temperanza) è quando ciascuna parte è relegata al suo ambito (GIUSTO MEZZO tra

gli estremi).

3 Ricerca di contraddizioni intrinseche in singoli concetti e congruenze tra concetti diversi.

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CAPITOLO 4

TEODICEA

Dio, definendo la giustizia, giustifica la legge.

Carl Schmitt – tutti i concetti maggiori della dottrina moderna dello Stato sono concetti teologici

secolarizzati.

Max Weber – il diritto canonico è una guida per il diritto laico.

Esempi:

1. Al giurista-advocatus i litiganti non chiedono sostegno (perché per ciò potrebbero rivolgersi a un

bandito), ma riconoscimento del diritto.

Il conflitto (che ha a oggetto la cosa) viene trasformato in controversia (che ha a oggetto il diritto

soggettivo).

Questa trasformazione consiste in una METANOIA4 del litigante da parte dell’advocatus a tutela del

rapporto intersoggettivo.

4 Metanoia = conversione, nel senso di movimento circolare.

PLATONE = movimento perfetto degli dei, del cielo e della terra, in cui l’esistenza torna su sé stessa.
STOICISMO E NEOPLATONISMO = ritorno all’unità del reale (postulato morale).

CRISTIANESIMO = conversione alla fede cristiana, con cui l’uomo si distacca dall’io molteplice (interesse

individuale) per entrare in comunione con Dio (Bene unitario).

DIRITTO = conversione alla giustizia, con cui l’uomo si distacca dalle proprie ragioni (interesse individuale)

per entrare dialetticamente in comunione con la Verità (comunione unitaria alla molteplicità delle parti).

2. Il giudice assicura la direzione verso la ragione; l’avvocato garantisce che tutti siano sostenuti

nell’accedere allo strumento processuale.

(Anche in questa struttura si può leggere un fondamento nella teologia, per cui la strada verso Dio

una volta imboccata imprime essa stessa il movimento verso Dio).

3. Il giurista-iuratus accede al Bene attraverso la coscienza (la prudenza), che è dono di Dio.

4. È importante riconoscere la legge positiva come parziale rispetto alla legge naturale, per

demistificarla.

CAPITOLO 5

La giurisprudenza (iuris prudentia) è possibilmente fonte del diritto?

A. La geometria legale nega che la giurisprudenza possa essere fonte, considerando che:

1. Auctoritas non veritas facit legem (Hobbes): relativizzazione positivistica del concetto di bene.

2. La libertà (dello stato naturale) è nel limite della sola legge (Rousseau).

B. La teoria della coerenza e dell’ordinamento sono state per lungo tempo positivistiche, ma perché tali

valori (in realtà non positivistici) possano venire applicati è necessaria l’interpretazione delle norme.

C. Il positivismo concepisce la decisione interpretativa come ideologica, ma non si può ignorare che

tale decisione, essendo una scelta motivata tra opzioni interpretative, deve per forza avere un

fondamento razionale, dunque prudenziale.

Oggi la questione è particolarmente rilevante data la crisi della legge ordinaria, e più che analizzare

dall’esterno la giurisprudenza, descrivendola, è necessario sondarne problematicamente (filosoficamente) il

fondamento.

2. Il giudice assicura la direzione verso la ragione; l’avvocato garantisce che tutti siano sostenuti

nell’accedere allo strumento processuale.

(Anche in questa struttura si può leggere un fondamento nella teologia, per cui la strada verso Dio

una volta imboccata imprime essa stessa il movimento verso Dio).

3. Il giurista-iuratus accede al Bene attraverso la coscienza (la prudenza), che è dono di Dio.

4. È importante riconoscere la legge positiva come parziale rispetto alla legge naturale, per

demistificarla.

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