Per doping si intende l'uso di sostanze che indipendentemente
dal metodo e dal dosaggio in cui sono assunte, possono risultare nocive alla salute ma allo stesso tempo forniscono un incremento delle prestazioni fisiche. Sicuramente questa pratica più che illecita è un vantaggio per gli atleti che ne fanno uso. Bisogna ricordare però che ogni sport come ha delle regole, possiede allo stesso tempo dei divieti, i quali se vengono infranti dagli atleti, questi ultimi saranno soggetti ad una squalifica o peggio ancora, alla sospensione dalle gare. Il doping inoltre risulta reato secondo la legge n. 327 del 2007. Per farne fronte è necessario capire che l'uso dei farmaci ha solo scopo curativo contro le malattie, e non è consigliabile utilizzarli per potenziarsi fisicamente; è utile anche andare contro l'atteggiamento schivo che pensa il doping come una pratica normale, che priva i nuovi atleti di emergere senza farne uso; se si possiede anche un minimo di buon senso è utile pensare che le prestazioni sportive possono essere migliorate con un adeguato stile di vita, comprendente attività fisica e una alimentazione equilibrata e corretta. Nel 2009 è stato approvato un nuovo Codice antidoping dalla Agenzia Internazionale contro il doping (WADA), esso prevede di influire penalmente non solo al soggetto che ne fa uso, ma anche a chi prescrive il farmaco all'atleta o a chi cerca di modificare i risultati delle analisi antidoping. Inoltre, il codice prevede sia doping: l'uso o solamente il tentativo di uso, o anche il solo possesso; il rifiuto di sottoporsi ad un prelievo di controllo; la mancanza di informazioni utili per la reperibilità dell'atleta; il tentativo di modifica dei controlli antidoping; il circolo tra gli atleti di sostanze vietate. Infine, i suoi principi comprendono il fatto di garantire le responsabilità oggettiva dell'atleta e di richiederne la reperibilità quando necessario e pretende che venga giustificata qualunque assunzione di farmaci. La lista delle sostanze dopanti è considerata aperta, per ora vi sono quattro categorie: sostanze e metodi sempre proibiti; sostanze e metodi proibiti in competizione; metodi proibiti; sostanze proibite in particolari sport. LE SOSTANZE SEMPRE PROIBITE Se nell'atleta ne viene individuata una qualsiasi quantità, può essere sia in competizione che al di fuori, o il semplice possesso, è considerato doping. Alcuni esempi sono: - Gli steroidi anabolizzanti androgeni che aumentano la massa muscolare, riducono la massa e favoriscono il recupero dopo lavori intensi. L'assunzione ingiustificata può alterare le funzioni di tiroide, reni, e fegato che può incorrere in tumori; causa anche la perdità di elasticità del tessuto connettivo muscolare. Nelle donne l'errata assunzione può portare ad una conseguente virilizzazione, che sfortunatamente provoca gravi danni all'apparato sessuale. - I diuretici favoriscono l'eliminazione di liquidi con la diuresi. In poche ore possono far perdere all'organismo dagli 1 ai 3 kg. Il loro uso provoca nell'organismo gravi rischi, perché oltre a perdere urina, diminuiranno anche il volume liquido del sangue circolante e la fluidità del sangue. L'organismo incorrerà poi in un blocco del sistema di sudorazione e quindi un grave rischio di disidratazione. - I Beta-2 Agonisti fungono come broncodilatatori e in alti dosaggi hanno effetto anabolizzante. Gli effetti che provocano se assunti in elevate quantità sono diversi: tachicardia, insonnia, vertigini, infarto del miocardio. LE SOSTANZE PROIBITE IN COMPETIZIONE Queste sostanze vengono considerate doping solamente se assunte durante una competizione, o trovate dopo di essa mediante le analisi. Alcuni esempi sono: - Gli stimolanti agiscono sul sistema nervoso potenziando qualunque funzione dell'organismo. Se vengono assunti con dosaggi errati o in assenza di necessità terapeutica, in questo caso queste sostanze provocano la dipendenza e le conseguenze sono gravi e diverse come ad esempio disturbi dell'umore e del sonno, l'anoressia, l'esaurimento psicofisico e oltre tutto possono causare anche problemi cardiovascolari. - I narcotici e gli analgesici come ad esempio morfina, eroina o metadone, sono sostanze che influiscono sul sistema nervoso consentendo alla persona di ridurre le sensazioni di dolore, ciò è permesso da un temporaneo stato di euforia che incrementa la sicurezza e prolunga lo sforzo. Ovviamente questo non dare importanza ai dolori fisici porta l'atleta a ignorare lesioni traumatiche gravi che potrebbero causargli maggiori problemi in futuro. L'effetto e la conseguenza più grave dell'assunzione di queste sostanze è la tossicodipendenza dell'individuo. - I cannabinoidi, quindi ad esempio la marijuana o hashish possono ridurre la tensione dell'atleta prima e durante la gara. Tuttavia, essi compromettono la coordinazione motoria e cognitiva, riducono la forza e provocano confusione mentale, psicosi e allucinazioni. I METODI PROIBITI - Il doping ematico si verifica quando all'individuo vengono somministrati dei globuli rossi tramite la trasfusione. Questo metodo ha l'obiettivo di aumentare la capacità di trasporto di globuli rossi del sangue. Questa pratica è vietata in tre modalità: l'autoemotrasfusione (trasfusione di sangue proprio); quella con sangue omologo (proveniente da un'altra persona); quella con sangue eterologo (proveniente da un'altra specie). - Il doping genetico che consiste nell'utilizzo di cellule o elementi genetici capaci di modificare la funzione dei geni endogeni, che hanno la capacità di migliorare le prestazioni atletiche della persona. Il maggiore problema di questa tipologia è il fatto che può trovare impiego in tutti gli sport, e inoltre i rischi e gli effetti non sono stati ancora del tutto scoperti, semplicemente è intuibile che le modifiche ai geni sono permanenti e quindi trasmissibili alla prole. Un possibile modo per far fronte a questo metodo illecito è lo studio che paragona le diverse performance dell'atleta, verificando se da una all'altra si verifica un aumento repentino e sospetto delle prestazioni dell'atleta. LE SOSTANZE NON SOGGETTE A RESTRIZIONE - Gli integratori alimentari favoriscono l'assunzione di precisi principi alimentari, ed alcuni di essi sono in grado di avvantaggiare l'atleta durante la performance, nonostante questo non sono soggetti a rigide restrizioni. Essi dovrebbero essere utilizzati solamente per compensare un disequilibrio organico, e solo dopo una prescrizione medica. - Gli aminoacidi sono tre e sono essenziali, si trovano in alimenti come uova e formaggi, possiedono la capacità di accelerare la sintesi delle proteine muscolari, quindi hanno effetto anabolico. Tuttavia non sono presenti prove scientifiche che provano la veridicità di questo effetto. - La creatina è una molecola proteica presente nei muscoli scheletrici sotto forma di fosfocreatina, è una riserva di energia che viene utilizzata per favorire la contrazione dei muscoli. Viene impiegato dagli sportivi con lo scopo di aumentare la massa muscolare e la resistenza alla fatica.