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Procedure la gestione dei Cateteri Venosi

Centrali (CVC)

Gli interventi di dimostrata efficacia nel ridurre le CLABSI (Central Line


Associated Bloodstream Infections- Infezioni Catetere Associate) sono:

• La formazione del personale


• L’applicazione di bundles
I BUNDLES (Letteralmente “pacchetti”) sono una serie di interventi che applicati
simultaneamente hanno dimostrato di ottenere maggiore effetto dei singoli
interventi applicati singolarmente (es lavaggio mani + precauzioni di barriera +
disinfezione idonea della cute + colle per fissaggio…)

• La check-list: cioè la serie di passaggi da seguire per controllare e


verificare la corretta e completa esecuzione della procedura.

Nel caso delle CLABSI vanno monitorati due momenti fondamentali:

• L’impianto del CVC


• La gestione delle linee infusionali.

E’ da sottolinenare che tutte le attività di gestione dei CVC devono essere


effettuate rispettando l’asepsi e osservando le precauzioni standard.

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PROFILASSI IMPIANTO CVC

Clorexidina
2% in alcool
isoprop 70%

Suturless
Ecoguida device

BUNDLE
PREVENZION
E CLABSI

Rimozione
Colla
CVC non più
istoacrilica
necessario

Membrana
trasperente
semipermea
bile

“Bundle” per la prevenzione delle infezioni da accesso venoso


centrale in fase di impianto:

1. Igiene antisettica delle mani prima e dopo ogni manovra con gel
idro-alcoolico e massime precauzioni di barriera (guanti sterili,
cuffia e mascherina).
2. Telo sterile per ricoprire interamente il corpo del paziente.
3. Scelta appropriata dei materiali del CVC. Evitare il silicone, per il
maggior numero di complicanze osservate con questo materiale.
Prediligere, quando possibile, l’impianto di cateteri power-
injectable che reggono flussi più alti, e sono più facili di disostruire.

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4. Utilizzo della clorexidina al 2% per antisepsi cutanea prima
dell’inserzione, nonché per l’antisepsi successiva del sito di
impianto. E’ preferibile usare clorexidina al
2% in alcool isopropilico al 70%, con
applicatori monouso per garantire la
sterilità della soluzione e durata protratta
nel tempo. Dopo l’applicazione per 30 secondi aspettare che la
cute sia completamente asciutta.
5. Nel neonato con EG <28 sett., per evitare lesioni correlate
all’utilizzo di antisettico, oltre a eseguire toccature e non
strofinamento, va rimosso l’eccesso mediante detersione dell’area
con soluzione fisiologica sterile o acqua sterile.
6. Impiego di suturless devices per il fissaggio del catetere, ove
possibile. Tali dispositivi riducono i movimenti di “in and out” e
garantiscono una stabilizzazione notevolmente più efficace
rispetto ai punti di sutura. Possono essere adesi sulla cute come
Griplock® o Statlock® oppure ad ancoraggio sottocutaneo come
Securacath®. Vanno evitati i punti di sutura.

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7. Utilizzo della colla istoacrilica. Permette di sigillare il punto di
ingresso del catetere e consente una migliore stabilizzazione del
catetere. Rimuovere accuratamente residui
di sangue al momento dell’applicazione.
8. Impiego di medicazioni
semipermeabili trasparenti ad alta
traspirabilità. Permettono il passaggio del
vapore acqueo e dell’ossigeno ma non dei liquidi. Inoltre,
consentono una migliore stabilizzazione del catetere e la
visualizzazione del punto di ingresso. Nel neonato sono indicate le
membrane semipermeabili trasparenti ad elevata MVTR
(Moisture Vapour. Transmission Rate), idealmente sopra 3.000
MVTR (es Tegaderm® Diamond).
9. Se il sito sanguina o trasuda, utilizzare una garza fino a quando
la situazione non si risolve. Cambiare la garza ogni 24 ore o prima
se sporca. Appena il sito è pulito utilizzare medicazione
semipermeabile trasparente.
10. Ove possibile posizionare CVC ecoguidati, riduce il rischio di
provocare ematomi, che costituiscono terreno di coltura ideale
per la colonizzazione batterica al momento dell’impianto.
11. Rimozione immediata del catetere vascolare non più
indispensabile. Verificare ogni giorno la persistenza
dell’indicazione al catetere.
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12. Non sostituire di routine i CVC, i Cateteri percutanei o quelli
arteriosi per ridurre o prevenire le infezioni correlate
all’assistenza, in quanto la sostituzione va prevista soltanto in
caso di malfunzionamento, sostituzione con un catetere a diversa
performance (esempio bi-lume), o in pazienti specifici.

GESTIONE DELLE LINEE DI INFUSIONE PER EVITARE


LE INFEZIONI INTRALUMINALI DEL CVC

Lavaggio
mani

Timing
sostituzione Antisepsi
linee hub
infusionali

Gestione
linee
infusionali
Flush+lock
con Soluzione NFC neutri
fisologica

Port
protector

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1) ACCESSO ALLA LINEA INFUSIONALE

1. Igiene delle mani: prima e dopo ogni manovra con gel idroalcolico.

2. Guanti puliti (sempre, per ogni accesso). Non necessari guanti sterili
se la tecnica è no touch.

3. Disinfezione delle porte di accesso (Hub) STROFINANDO (Scrub)


senza spazzolino con clorexidina 2% in alcool isopropilico al 70% per 15
secondi e poi lasciando asciugare per altri 15 secondi. Se l’hub è coperto
dal port- protector basta rimuoverlo, è già pronto per l’uso immediato.

2) CONNETTORI SENZA AGO o CAPPUCCIO A VALVOLA

(NEEDLE FREE CONNECTOR, NFC)

Riducono la manipolazione diretta del


catetere. Scegliere NFC a pressione neutra
(poiché sono quelli che riducono il rischio di infezione e di occlusione),
con superficie esterna meno irregolare per permettere una adeguata
disinfezione, riducendo così il rischio di colonizzazione intraluminale.
Inoltre è necessario che la connessione alla siringa sia stabile. Da
rimpiazzare quando viene sostituita tutta la linea infusionale, cioè ogni
7 giorni, oppure quando appare contaminato, oppure prima della
esecuzione di emocoltura da CVC.

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3) CAPPUCCI DSINFETTANTI IMBEVUTI IN ALCOOL ISOPROPILICO

(PORT PROTECTOR)

Portano una spugna imbevuta in disinfettante (alcool


isopropilico). Riducono il rischio di contaminazione
intraluminale. Erogano una disinfezione passiva, che inizia
pochi minuti dopo essere stati posizionati, assicurano una
durata di 7 giorni, se non vengono rimossi prima (monouso).

4) TIMING SOSTITUZIONI LINEE

• Nutrizione Parenterale Totale (NPT): ogni 24 h se contiene lipidi.


Sostituire la linea infusionale comprese prolunghe, rubinetti o NFC
insieme alla sacca (soluzioni ricche di zuccheri, proteine e lipidi
favoriscono la crescita batterica).

• Propofol: ogni 6-12 h. Linea dedicata.

(Raccomandato dalla casa produttrice).

• Curaro: ogni 24 h. Se possibile lasciare una linea dedicata.

• Sangue ed emoderivati: entro 24 h.

• Inotropi e sedativi: ogni 48 h lasciando se possibile una linea dedicata

• Idratazione con o senza glucosio: non più spesso di ogni 96 h, ma


almeno ogni 7 giorni

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La medicazione del catetere deve essere cambiata ogni 7 giorni o
prima, qualora appaia sporca o parzialmente dislocata. E’
raccomandata la valutazione giornaliera del sito di inserimento
visivamente o palpatoriamente.

5) PRELIEVI EMATICI

L’esecuzione dei prelievi ematici dai CVC che consentono la loro


esecuzione deve rispettare tutte le regole di asepsi (igiene antisettica,
uso di guanti sterili, cuffia e mascherina). Il numero di accessi al CVC
per prelievi ematici deve essere il più basso possibile. Quando il
catetere ha più lumi, sarebbe opportuno riservare un lume
esclusivamente per l’esecuzione dei prelievi.

Nel caso in cui si sospetti un’infezione catetere correlata, insieme


all’emocoltura da CVC deve essere eseguita una emocoltura da una
vena periferica, in modo da permettere di differenziare le sepsi catetere
associate da quelle catetere correlate, che richiedono la rimozione del
CVC.

“Ogni catetere è una estensione della linea in cui è


inserito”

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Riferimenti bibliografici
1. Protocollo PIDAV del 2017 riconfermato nel 2019 Available from:
https://gavecelt.it/nuovo/sites/default/files/uploads/Il%20protocollo%20PIDAV%202017.pdf
2. Bloodstream infection. CDC 2018. Available from:
https://gavecelt.it/nuovo/sites/default/files/uploads/Bloodstream%20Infection%20CDC%202018.pdf
3. Infusion Nursing Standards of Practice 2016. Available from:
https://gavecelt.it/nuovo/sites/default/files/uploads/Linee%20guida%20INS%202016%20trad.it_._0.pdf
4. PEDIVAN guidelines 2017 Available from:
https://gavecelt.it/nuovo/sites/default/files/uploads/AVA%20Pediatric%20Guidelines-2nd%20edition_web.pdf

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