Funzione regolazione
1. Digestione e immagazzinare sostanze
2. Crescita e sviluppo
3. Metabolismo idrico e elettrolitico
4. Funzione riproduttiva
Il sistema endocrino si affianca al sistema nervoso nella regolazione.
L’ormone è una sostanza chimica, è il regolatore e coordinatore di funzioni biologiche multiple
negli organismi in cui sono prodotti. E’ una molecola organica potente e specializzata prodotta da
cellule endocrine in risposta a stimoli specifici ed esercita la propria azione su specifiche
CELLULE BERSAGLIO.
CELLULA BERSAGLIO = cellula dotata di RECETTORE che riconosce per affinità e specificità
l’ormone.
RECETTORE = molecola proteica o glicoproteica che posta sulla superficie della cellula o
all’interno riconosce e lega l’ormone.
Gli ormoni si trovano nel sangue, il dosaggio infatti si controlla grazie ad un prelievo ematico.
Proprio perché sono nel sangue, gli ormoni raggiungono tutti i tessuti del nostro corpo, ma alcuni
tessuti reagiscono con un ormone, altri no. Se tutti gli ormoni reagissero in tutti i tessuti avremmo
un effetto endocrino annullato. Affinché ci sia un effetto endocrino ci devono essere recettori nelle
cellule bersaglio.
Cellule = Glucagone
Cellule = Insulina
Cellule = Somatostatina
INSULINA
L’insulina è un polipeptide, formato da due catene di 20 e 21 amminoacidi e residui amminoacidici.
Viene sintetizzata dalle cellule grazie ad uno stimolo che è il glucosio. Tutte le volte che il
glucosio aumenta nel sangue, la glicemia aumenta. Le cellule, che sono bagnate dal sangue,
rilevano l’innalzamento glicemico, attivando al loro interno reazioni che hanno come risultato la
liberazione di insulina. L’insulina viene conservata all’interno della cellula in granellini pronta per
l’uso. Dopo la liberazione c’è un tempo di latenza necessario affinché riprenda la liberazione di
insulina.
Cellule bersaglio: muscolo, fegato e tessuto adiposo.
Nel muscolo l’insulina ha funzione di favorire l’ingresso di glucosio all’interno delle cellule
muscolari. Favorisce anche l’ingresso degli amminoacidi. Il muscolo ha bisogno di glucosio
per la sua attività, entrano amminoacidi, si formano proteine quindi viene garantita la
formazione di muscolo.
Fegato: all’interno del fegato avvengono le reazioni che coinvolgono i carboidrati, proteine
e i grassi. L’azione dell’insulina sul fegato, non favorisce l’ingresso di glucosio, ma
l’immagazzinamento di glucosio sotto forma di glicogeno.
Tessuto adiposo: Il glucosio serve anche a formare acidi grassi che servono alla
formazione di tessuto adiposo. L’insulina favorisce l’ingresso di glucosio, di amminoacidi.
Muscolo
Tessuto adiposo
Fegato
Fegato
Prova di tolleranza al glucosio orale: consiste in un prelievo ematico a digiuno, poi bevo un bolo
zuccherino, si aspetta una mezz’oretta e si fa un nuovo prelievo ematico, poi dopo un’ora, dopo
un’ora e mezza e dopo 2 ore. Nella curva del diabete, notiamo che dopo mezz’ora la glicemia
continua ad aumentare, quindi l’insulina non è stata sufficientemente liberata e non è stata in
grado di riequilibrare la glicemia.
Per l’insulina non si deve fare solamente riferimento al metabolismo dei carboidrati quindi al
glucosio, ma anche al metabolismo dei grassi. Il glucosio solo in piccola parte viene
immagazzinato, ma in grande quantità viene degradato e in grande quantità va a formare massa
grassa. L’inulina inibisce la lipasi ormone sensibile che è un enzima che degrada i trigliceridi in
acidi grassi e glicerolo. Quindi l’insulina inibisce questo l’ormone e mi devo aspettare una riduzione
della massa grassa.
GLUCAGONE
Il glucosio non può essere immagazzinato dal muscolo, le proteine vengono degradate, viene aumentata
la lipolisi cioè degradazione del tessuto lipidico.
Se non viene utilizzato il glucosio= iperglicemia. A livello renale abbiamo glicosuria. Abbiamo diuresi
osmotica con conseguente modificazione a livello elettrolitico.
Catabolismo della proteine= gli amminoacidi verranno utilizzati dal glucagone per fare glucosio (via
glucogenetica) portando un aumento di glicemia perché viene fornita dagli amminoacidi.
Aumento lipolisi= aumentano i grassi liberi, aumentano i corpi chetonici portando chetonemia e se molto
elevata si può avere chetosuria cioè copri chetonici nelle urine.
Chetosuria e glicosuria significano anche volumi di acqua molto elevata poliuria che può causare
disidratazione. Dalla formazione di corpi chetonici possiamo avere un’alterazione del PH perché corpi
chetonici sono acidi acidosi. L’acidosi può causare morte a causa dei tamponi non sempre funzionanti.
Dopo i 40 anni;
Obesi;
Esagerata risposta al glucosio: di solito è causata dalle abitudini alimentare che a lungo
andare potrebbero dare questo tipo di problemi;
Meno recettori sugli adipociti;
Non chetosi;
Componente famigliare;
Una differenza tra diabete di tipo 1 e 2 è che nel primo non viene assolutamente prodotta l’insulina,
mentre nel secondo l’insulina viene prodotta. Inoltre nel primo c’è subito un calo ponderale di peso
dovuto al fatto che la down regulation è più veloce e fa aumentare i recettori a fronte della mancata
produzione di insulina, mentre nel secondo tipo, aumentando l’insulina, aumenta il deposito lipidico
perché la down regulation è più lenta e quindi i recettori non diminuiscono subito per cui si sviluppa
obesità.
Down-regulation: Meccanismo compensatorio attuato dall’organismo in risposta all’aumento o
alla diminuzione di un ormone. La correzione avviene o diminuendo la sensibilità della cellula
bersaglio o diminuendo il numero di recettori.
TIROIDE
La ghiandola tiroidea si appoggia alle fossette della clavicola.
La ghiandole tiroidea produce 2 ormoni: T3 e T4 i quali sono fondamentali per la sopravvivenza.
Nella tiroide abbiamo cellule che hanno una spazio occupato da un liquido denso chiamato
colloide. Questo liquido giallino è costituito da glicoproteine che servono a formare gli ormoni
tiroidei. T3e T4 derivano da 2 anelli tirosinici della proteina tireoglobulina che si legano allo iodio.
In t3 ci sono 3 molecole di iodio, mentre t4 4 molecole di iodio.
La maggior parte di questi ormoni viaggiano nel letto circolatorio legati a proteine plasmatiche; solo
una piccola parte (0,2 %) è libera; questa piccola parte è importante per la regolazione ipotalamo-
ipofisaria: l’ipotalamo libera fattori di rilascio che agiscono sull’adenoipofisi la quale libera fattori
trofici capaci di controllare l’azione delle ghiandole periferiche. Questo sistema garantisce una
corretta funzionalità della tiroide.
1. Gli ormoni tiroidei arrivano all’ipotalamo;
2. L’ipotalamo secerne un fattore di rilascio TRH;
3. Il TRH controlla l’attività dei tireotropi, cellule dell’adenoipofisi;
4. L’adenoipofisi sintetizza un ormone TSH chiamato anche ormone tireostimolante;
5. Il TSH controlla la ghiandola tiroidea.
AZIONI DI T3 E T4
Il loro recettore è nel nucleo e riescono a controllare tutto l’assetto nucleare della cellula.
Azione calorigena: Gli ormoni tiroidei attraverso reazioni ossidative, cioè che consumano
ossigeno mantengono costante la temperatura (37 gradi); L’ossigeno infatti modifica lo
stato energetico e durante le tappe di modificazione una parte di energia viene dissipata
sotto forma di calore che serve all’organismo; in condizioni fisiologiche non ci accorgiamo
di questo meccanismo, ma in caso di ipersecrezione tiroidea aumenta la quantità di calore
prodotto ( aumenta il Metabolismo Basale ) e viceversa. Una persona con ipotiroidismo
sarà sensibile al freddo, mentre una persona con ipertiroidismo non sopporterà il caldo.
Sul muscolo scheletrico: gli ormoni tiroidei favoriscono la degradazione delle proteine,
infatti l’ipersecrezione provoca l’impoverimento della massa magra = miopatia tireotossica;
Sul muscolo cardiaco: gli ormoni tiroidei favoriscono la capacità contrattile e l’eccitabilità;
l’ipersecrezione provoca l’aumento della frequenza cardiaca e del lavoro cardiaco in
generale.
Sul SNC: essenziale la presenza degli ormoni tiroidei durante la vita fetale per lo sviluppo e
crescita del tessuto cerebrale, garantiscono il funzionamento delle sinapsi e la presenza di
mielina; in assenza di ormoni: grave ritardo mentale (cretinismo).
Accrescimento e sviluppo dello scheletro: sono essenziali durate la vita fetale e nei
primi mesi di vita perché garantiscono una crescita e uno sviluppo armonico del corpo: una
loro assenza provoca nanismo
Sulle catecolamine: è potenziata la loro azione ( sul metabolismo, sul sistema
cardiocircolatorio e sul SNC il cui effetto tipico è rappresentato dal riflesso patellare
esagerato e da un comportamento ipercinetico
Sul metabolismo glucidico: aumentano la glicemia.
Sul metabolismo del colesterolo: cala il colesterolo in circolo perché gli ormoni tiroidei
favoriscono la degradazione del colesterolo. Le proteine veicolo del colesterolo aumentano
in caso di ipertiroidismo portando un calo del colesterolo nel sangue.
Sulle catecolamine: Gli ormoni tiroidei potenziano adrenalina e noradrenalina
Sul metabolismo glucidico: gli ormoni tiroidei sono sinergici al glucagone,quindi
aumentano la glicemia
IPOTIROIDISMO
Bambino Nanismo e Cretinismo.
AdultoMixedema. Il mixedema può portare alla tiroidite di Hashimoto; Può essere dovuta ad un
infezione virale che sviluppa una malattia autoimmune. Questa patologia va a deprimere l’azione
del TSH e quindi non viene più controllata la tiroide. La conseguenza è un ipotiroidismo che
provoca una mancata degradazione delle proteine, portando ad un deposito di proteine alla base
del collo ed essendo esse osmoticamente attive richiamano acqua. Si forma così un edema
localizzato che però non deriva da un problema vascolare.
Gozzo: dovuto ad un iperproduzione di colloide o da un ipertrofia della tiroide. L’iperproduzione
della colloide è causata da una mancata assunzione di sodio, quindi T3 e T4 liberi diminuiscono,
l’ipotalamo aumenta la secrezione di TRH, il TRH sollecita il TSH; IL TSH stimola la tiroide che
pero in assenza di iodio non può produrre ormoni; viene così prodotta la tireoglobulina, una
macromolecola che determina l’aumento della colloide provocando il gozzo endemico.
IPERTIROIDISMO o TIREOTOSSICOSI
Morbo di graves: malattia immunologica in cui alcuni anticorpi TSI mimano l’azione del TSH e la
tiroide si ingrossa.
Sintomi: nervosismo, perdita di peso (dovuto alla degradazione delle proteine), iperfagia,
intolleranza al caldo (dovuta ad un aumento del consumo di Ossigeno e quindi produzione di
calore), aumento della pressione pulsatoria, tremore fine delle dita, sudorazione profusa, aumento
del MB, creatinuria, vasodilatazione, diminuzione delle resistenze periferiche, esoftalmo, gozzo.
SOSTANZE GOZZIGENE IN NATURA: il cavolo, la rapa ecc introdotti in grandi quantità inibiscono
la formazione degli ormoni, quindi iposecrezione che sollecita il TSH ipofisario a produrre colloide
(Gozzo da cavolo).
ORMONE DELLA CRESCITA
L’ormone della crescita o GH serve per la crescita armonica dell’organismo dopo l’intervento degli
ormoni tiroidei, cioè dopo circa i primi 6 mesi di vita.
La sede favorita dal GH è l’epifisi delle ossa lunghe dove è presente un cuscinetto di tessuto
germinativo che prolifera nell’infanzia e poi va incontro ad ossificazione.
Il GH viene a coincidere con l’ormone della crescita, ma da solo non ha azione sui condrociti, infatti
viene aiutato da IGF-1 o fattori di crescita insulino-simili o somatomedine, che sono
responsabili della moltiplicazione cellulare (= fattori mitogeni sensibilizzati da GH). Si parla quindi
di effetto tandem, in quanto entrambi gli ormoni sono fondamentali.
Altri bersagli di GH: carboidrati, proteine e grassi. L’azione su questi la mantiene tutta la vita, infatti
il GH non serve solo per l’accrescimento delle ossa in età infantile, ma durante il corso di tutta la
vita.
Il GH può aumentare ad esempio quando siamo a digiuno, dopo un pasto iperproteico oppure
durante l’esercizio fisico. Il GH, infatti, viene anche usato come sostanza dopante.
Anche per il GH abbiamo il controllo verticistico ipotalamo-
ipofisario.
SS è la somatostatina, la quale controlla le attività di insulina e
glucagone e controlla la secrezione di GH.
Il GH risente di una sostanza prodotta nello stomaco che è la grelina. La grelina aumenta quando
siamo a digiuno, quando introduciamo cibo invece ha un calo, poi risale prima di un altro pasto.
Questo incremento e diminuzione altalenante favorisce la sintesi dell’ormone della crescita.
GH collabora con insulina e glucagone contribuendo al metabolismo dei nutrienti.
IPOSECREZIONE
Causa nanismo ipofisario, che presenta differenze rispetto a nanismo ipotiroideo. Nel nanismo
ipofisario ho la faccia sviluppata con un fisico poco sviluppato e si può notare un peso corporeo
nella norma o ridotto. Inoltre c’è un accrescimento armonioso del corpo, senza alterazione nervose
e una capacità cognitiva intatta. Nel nanismo ipotiroideo, invece, si può notare la faccia da
bambino, l’obesità causata dal metabolismo tipico dei bambini che in questo caso viene mantenuto
a lungo. Nel nano ipotiroideo c’è la compromissione da parte del SNC e una compromissione della
capacità cognitive.
IPERSECREZIONE
Gigantismo (se l’iperproduzione si ha da piccoli): si ha quando l’iperproduzione di GH provoca
un’eccessiva moltiplicazione di cellule cartilaginee a livello dell’epifisi delle ossa lunghe; si avranno
quindi epifisi più estesi del normale che si saldano durate l’infanzia.
Acromegalia (Se l’iperproduzione avviene in età adulta per ragioni neoplastiche): l’epifisi essendo
già salde non possono cambiare forma quindi il GH va ad agire su mani e piedi perché qui sono
presenti ossa piatte che possono continuare il loro processo di crescita oppure nella zona
mentoniera le cui ossa mantengono la sensibilità al GH.
Il GH agisce anche sui visceri quindi un iperproduzione provoca un aumento della massa
viscerale; questo aumento sposta il diaframma e quindi sposta la gabbia toracica e i polmoni. I
polmoni si spostano dietro provocando una cifosi (patologica) a carico della colonna vertebrale.
OSSO E ORMONI
L’osso è costituito da: 20% di acqua, 30% di matrice organica (collagene tipo 1) e 50% di matrice
inorganica. L’osso è una forma specializzata di connettivo caratterizzata dalla mineralizzazione
della matrice extracellulare (organica e inorganica).
MINERALIZZAZIONE= H2O+Matrice organica + matrice inorganica + Fosfatasi alcalina +
Osteonectina (si lega al collagene) + Osteocalcina (si lega al calcio)
Il processo opposto è il riassorbimento ed è dovuto agli osteoclasti; la conseguenza è un
indebolimento osseo. Il riassorbimento può essere causato da enzimi lisosomiali, fosfatasi,
collagenasi ecc che agiscono sull’osso.
NELL’UOMO E NELLA DONNA: Durante l’adolescenza estrogeni e androgeni sono responsabili
del processo di modellamento dell’osso: all’inizio della pubertà favoriscono l’ossificazione
promovendo l’allungamento dell’ossa; alla fine della pubertà inducendo la chiusura delle epifisi
pongono fine all’accrescimento in altezza. Nell’adulto influenzano il processo di rimodellamento
osseo. Nella donna ad esempio importante è l’estradiolo che favorisce l’ossificazione e permette
di conservare la massa ossea. L’ESTRADIOLO sull’ osteoblasta:
1) Stimola la sintesi e la secrezione di IGF-I (fattori di crescita anabolizzanti) ed inibisce fattori
(come le citochine) coinvolti nel riassorbimento.
2) Stimola la sintesi e la secrezione di una proteina (osteoprotegrina) che inibisce la funzione
dell’osteoclasta.
La menopausa provoca riduzione delle trabecole ossee e osteoporosi. La donna con l’aumentare
dell’età (menopausa) presenta un maggiore riduzione della massa dell’osso rispetto all’uomo.
Rachitismo e osteoporosi sono alterazioni a carico dell’osso; queste alterazioni sono
principalmente dettate da un alterazione nei confronti del Calcio, principale costituente dell’osso,
ma importante anche nel sistema nervoso. Per questo Paratormone (importanza vitale),
Calcitonina (importante ma non vitale), Vitamina D controllano i depositi di Calcio.
La regolazione della calcemia è a carico dei seguenti ormoni:
Vitamina D3: è un ormone steroideo prodotto dal nostro organismo e attivato con i raggi
ultra violetti. Ha azione ipercalcemizzante e viene sollecitato quando i livelli di calcemia si
riducono. Ha come bersagli l’intestino, serve ad assorbire il calcio introdotto con
l’alimentazione e l’osso, dove favorisce la mineralizzazione.
Paratormone PTH: è un ormone di natura polipeptidica prodotto dalle paratiroidi ad azione
ipercalcemizzante ed è legato alla vitamina D3. Ha come bersagli l’osso e il rene. Nell’osso
ha come obiettivo quello di riequilibrare la calcemia: rimuove il calcio nell’osso se riceva un
segnale ipocalcemico, quindi promuove la demineralizzazione dell’osso. Nonostante
avvenga una demineralizzazione si parla di condizione fisiologica. Nel rene, invece,
favorisce il riassorbimento del calcio a livello dei tubuli renali, favorisce la secrezione di
fosfato e favorisce l’attivazione della vitamina D3. IL PTH E’ UN ORMONE
FONDAMENTALE ALLA VITA.
Calcitonina: ha un effetto ipocalcemizzante sull’osso.
SURRENE
ADRENALINA E NORADRENALINA
CORTISOLO
CATECOLAMINE
Vengono sintetizzate nella porzione midollare del surrene. Noradrenalina ed adrenalina sono due
trasmettitori chimici del sistema autonomo parasimpatico, hanno svariate azioni ed applicazioni e
servono nel controllo di diversi distretti.
Aumento della forza e della frequenza della contrazione cardiaca (rec. 1-);
Aumento dell’eccitabilità del miocardio;
NA aumenta la vasocostrizione (rec. 1-), quindi è un ormone che diminuisce la pressione;
A aumenta la vasodilatazione dei muscoli scheletrici e del fegato (rec. 2-);
Aumenta lo stato di vigilanza;
Aumenta la glicogenolisi (rec. -) aumento AMPC
Anche in questo caso c’è lo stesso schema verticistico ipotalamo-ipofisario. Sia il testicolo che
l’ovario sono degli organi (non possiamo parlare di ghiandole) a produzione endocrina.
Le gonadotropine vengono rilasciate in momenti precisi, il tempo quindi è fondamentale.
Vengono liberate durante la vita intrauterine, vengono liberate in piccola quantità alla nascita, poi
c’è una pausa che dura tutta l’infanzia che è dedicata all’accrescimento somatico. Dopo inizia la
pubertà, che serve a traghettare il bambino in adulto e renderlo sessualmente maturo: ci vogliono
2 condizioni cioè che il bambino o la bambina abbia un apparato riproduttore funzionante, ma
bisogna anche che ci sia anche una modificazione somatica= è in questo momento che si
sviluppano i caratteri sessuali secondari.
I caratteri sessuali primari sono ovaio e testicoli sviluppati, quelli secondari sono tutti quei caratteri
somatici che distinguono la donna dal maschio.
Ci deve essere una condizione fisiologica di inizio della pubertà, ovvero quando FSH e LH
vengono liberati durante la giornata in maniera pulsatile. (Aumento, caduta,
pausa: non in maniera continua). Negli ormoni riproduttori, non è la quantità che influisce
sull’azione, ma la modalità di rilascio. Nella femmina si affianca anche un rilascio ciclico, ossia il
rilascio avviene periodicamente con intervalli di circa 30 giorni.
MASCHIO
Nel testicolo avviene la spermatogenesi che si articola in diverse tappe regolate da gonadotropine.
Il testosterone alla pubertà aumenta in maniera elevata e grazie a questo ormone notiamo nel
bambino alcune modificazioni non solo a carattere somatico.
Caratteri
sessuali
secondari
FEMMINA
La donna è fertile dopo la pubertà, e non durante come nel maschio, quando in ogni ciclo
mestruale avviene l’ovulazione. L’ovulazione avviene all’interno di un follicolo ovarico che da
follicolo primordiale si trasforma in follicolo di Graft (follicolo maturo).
Nella femmina gli ovociti vengono prodotti fino al primo anno di vita circa, poi pausa. La ovogenesi
riinizia alla pubertà quando gli ovociti li troviamo sotto forma di follicolo primordiale. Il follicolo
primordiale è un ovocita che ha all’esterno espresse due tipi di cellule che sono le cellule della
granulosa e cellule della teca. Questi oociti iniziano un processo di maturazionefollicolo
primario: aumentano le cellule di contorno (granulosa) e le cellule della teca all’esterno ora sono
espressefollicolo antrale: aumenta sia la teca che granulosa e si forma uno spazio all’interno
chiamato spazio antrale che è riempito di liquido (acqua, ormoni e altre sostanze). Questo spazio
va progressivamente aumentando fino ad arrivare al follicolo di Graft: l’ovocita è circondato da
uno spazio riempito di liquido.
Follicolo
primario
Follicolo
primordiale Follicolo
antrale
Follicolo
di Graft o maturo
Non solo un follicolo primordiale si trasforma, ma più follicoli contemporaneamente, all’interno del
ciclo mestruale. Questo meccanismo ha inizio a partire dalla pubertà all’interno dell’ovaio in
maniera tranquilla e progressiva.
Il follicolo maturo è un follicolo di circa 2 cm, è quello capace di andare incontro ad ovulazione. Alla
pubertà cominciano 1 o 2 follicoli, ma nessuno di questi è in grado di raggiungere la forma matura
(mestruazioni non regolari). Solo quando questo meccanismo comincia ad assumerne un
andamento regolare, aumenta il numero di follicoli primordiali che iniziano il percorso di
maturazione e aumenta la probabilità che uno di questi raggiunga la completa maturazione: unico
in grado di andare in contro ad ovulazione. Tappa fondamentale per l’ovocita per essere
fecondato.
Durante la pubertà la femmina non è fertile perché per raggiungere la maturazione sessuale
bisogna che in un ciclo si arrivi alla formazione e maturazione di un follicolo maturo.
L’andamento iniziale irregolare sta a significare che nell’organismo non si sono ancora creati i
meccanismi regolari, visto che l’organismo ha bisogno di tempo. A livello dell’ipotalamo, la
sostanza deve ricevere segni dalla periferia, riconoscerli e poi inviare e liberare GNRH alla
stazione intermedia cioè all’adenoipofisi che provvederà a liberare le gonadotropine con un certo
criterio: quello di essere pulsatile e ciclica.
Se la mestruazione avviene a cadenza regolare e dura gli stessi giorni quasi sicuramente si è
fertili= menarca, prima quando ho sanguinamento non significa che si è fertili. Le cellule della
granulosa e della teca sono aumentate perché sono tessuto secernente di estrogeni. Gli estrogeni
sollecitano l’endometrio e si sfalda portando sanguinamento.
Ciclo mestruale: avviene ogni 28 giorni, soltanto nella donna fertile, una volta che ha raggiunto lo
sviluppo. I follicoli primordiali iniziano a modificarsi e solo un follicolo di Graft andrà incontro ad
ovulazione. Durante i 28 giorni c’è un rilascio ormonale tipico che riguarda gonadotropine,
estrogeno (ormone di natura steroidea, liberato dalle cellule della teca e della granulosa) e
progesterone (ormone di natura steroidea, già presente in livelli minimi nel corpo, precursore degli
estrogeni).
ADENOIPOFISI
OVAI
O
Affinché l’ovulazione avvenga gli estrogeni devono essere in concentrazione elevata per due giorni
almeno. Questa condizione è di importanza vitale perché serve a creare un’altra condizione: avere
un rilascio concentrato nel tempo elevato da parte delle gonadotropine. GNRH, infatti, se
sollecitato in questo modo va a sollecitare nell’ipofisi anteriore le cellule che secernano
gonadotropine in modo molto forte Liberazione di follicolo stimolante FSH e LH in maniera
elevato.
FSH + LH OVULAZIONE
1. Inibisce l’inibitore per la maturazione oocitaria;
2. Aumento progesterone aumento enzimi proteolitici;
3. Aumento progesterone distensibilità del follicolo;
4. Aumento prostaglandine rottura del follicolo;
5. Inibisce l’inibitore della luteinizzazione;
6. Down regulation del recettore LH nelle cellule della granulosa e della teca E A.
Una volta avvenuta l’ovulazione il corpo di Graft si trasforma in corpo luteo. Il corpo luteo è
importante perché secerne ormone, produce progesterone e serve ad inibire il rilascio di
gonadotropine. Nella fase luteinica c’è inibizione di gonadotropine perché se no verrebbe
sollecitata una nuova ovulazione. L’inibizione del progesterone non è diretta, ma agisce su GNRH:
prima inibisce l’ipotalamo, quindi il segnale che arriva all’ipofisi è di carattere inibitorio.
Se non viene fecondato:
La contrattilità
uterina è
garantita dall’ Riflesso
azione dell’
neuroendocrino di
ossitocina
mediante un feed- Fergusson
back positivo
Riflesso di Fergusson: quando il feto si posiziona nel canale del parto, viene stimolata ancora di
più l’ossitocina.
Durante allattamento: FSH e LH sono inibite perché le gonadotropine sono ridotte. Non c’è
ovulazione (fisiologicamente, ma ci posso essere differenze) perché tutto è rivolto alla cura della
prole.