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Esempio:
Bisogna curare l'esatta emissione della voce in modo omogeneo, affinché il canto si snodi tranquillo ed uniforme. Il
volume deve essere moderato, e su questo dobbiamo insistere costantemente poiché il bambino è portato ad usare la
propria voce con noncuranza e ad alto volume.
Anche le eventuali stonature devono venire corrette subito e con costanza, per esempio cantando insieme al bambino
stonato lentamente e molto vicino al suo orecchio. Infine pensiamo alla « compostezza » dei corpo, che non significa
fissità o inquadramento ginnico, bensì posizione eretta e morbida del corpo, che così favorisce una buona respirazione e
emissione dei suono, evitando eventuali malformazioni.
Il ritmo
Dobbiamo ricordare che, educando il bambino alla ricerca dei giusto ritmo, non si fa altro che risvegliare in lui un
elemento che è dentro e intorno a tutti noi; e che ritrovare il ritmo in ogni nostra attività è base sicura di ogni conquista.
Esso è intorno a noi e regola la nostra vita, il susseguirsi delle stagioni, dei giorno e della notte, il camminare, il correre,
ecc.
Da questo senso generale di ritmo come « moto ordinato nel tempo », passiamo a un ritmo musicale inteso come «
movimento ordinato di suoni », che si susseguono più o meno veloci.
Esercitazioni Ritmiche
È bene proporre queste esercitazioni sotto forma di gioco, senza tuttavia usarle come riempitivo o ripiego, bensì come
inizio dei discorso musicale. È poi essenziale da parte dell'insegnante una corretta esecuzione ritmica, poiché incertezze
e inciampi mettono in serio pericolo l'efficacia dei risultato.
Esempio: proporre ai bambini un brano musicale di facile estensione e con un ritmo marcato, far eseguire questo ritmo
ai bambini col semplice battito delle mani; successivamente proporre la stessa cosa con altri mezzi, come tamburelli,
cembali, triangoli, ecc. Le più comuni esercitazioni ritmiche che si possono fare con l'ausilio di diversi strumenti sono:
la marcia, la corsa, il cambiamento di direzione, la marcia libera in fila e la marcia ordinata, ecc. Altri esercizi ritmici
possono essere collegati ad imitazioni di giocattoli, personaggi, animali, ecc., esercizi utilissimi e graditi
particolarmente ai più piccini. L'imitazione dei movimenti di animali darà vita a giuochi ritmici nei quali cavalli, formi-
che, farfalle ecc. prenderanno vita con le loro caratteristiche andature; lo stesso vale per l'imitazione di personaggi, in
quanto anche qui gli spunti per dar vita a giuochi ritmici saranno innumerevoli. Potremo imitare anche passi di danza
quali la gavotta, il minuetto, il valzer, ecc.
Audizioni musicali Mentre nelle precedenti esercitazioni il bambino esprime il proprio apprendimento riguardo
al lavoro musicale svolto, in questo caso egli ha un'attività esclusivamente ricettiva, il risultato della quale sarà
l'espressione dei suoi sentimenti e impressioni.
Attraverso queste audizioni ed i vari commenti che si faranno seguire, non sarà difficile condurre i bambini a
classificare ciascun brano come lento, veloce, triste, allegro, ecc. Chiarite queste sfumature così importanti per
l'ingresso nel mondo dei suoni, si pub portare il bambino a ritrovare le stesse caratteristiche nelle voci che lo
circondano: nel suono delle campane, nel cadere di una goccia in un bicchiere, ecc.
I risultati si vedono sempre col passare dei tempo, ed è perciò che non conterà la quantità dei lavoro svolto quanto la sua
qualità, l'approfondimento del lavoro e il conseguente arricchimento interiore che ne deriverà.
Un ottimo esercizio per l'insegnamento musicale al bambino è la memoria della musica. Esempio: si invitano i bambini
a ascoltare un brano e successivamente a riconoscerlo ed eseguirlo scrivendone alla lavagna il ritmo ed eliminandone
una battuta alla volta fino all'eliminazione completa. A questo proposito è utile ricordare la cosiddetta «memorizzazione
» del sistema Kodaly, di cui parleremo più avanti.