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I Regni della Penisola Iberica

Nonostante nel IX secolo i regni della penisola iberica avessero cominciato la cosiddetta
reconquista dei territori in mano ai mussulmani, intorno all’anno Mille la presenza araba era
ancora consistente. 

 Il centro sud della Spagna, chiamato dagli arabi al-Andalus (Andalusia) era sotto il
controllo del Califfato di Cordova, un regno efficiente, culturalmente florido e
contraddistinto da una società multietnica in cui convivevano arabi, cristiani ed ebrei.

 Nel nord della penisola iberica, invece, si erano formati degli Stati cristiani: il Regno di
Castiglia, quello di Aragona e quello di Navarra, caratterizzati da una società feudale e
una struttura politica arretrata. 

Nel XI secolo, però , la fine della dinastia Omayyade in Spagna aprì un periodo di declino del
mondo arabo, che permise ai regni cristiani di riprende l’offensiva. Nel 1212 con la battaglia di
Las Navas de Tolosa l’esercito cristiano formato da castigliani e aragonesi inflisse una sconfitta
decisiva ai mussulmani. Intorno alla metà del XIII secolo l’opera di reconquista poteva
definirsi conclusa. 

Dopo aver riconquistato quasi completamente il territorio spagnolo, relegando la presenza


araba al piccolo Regno di Granada, i due principali regni della penisola iberica avviarono un
processo di rafforzamento delle istituzioni monarchiche.  

1. Il Regno di Castiglia ampliò il suo dominio su vaste aree della Spagna centrale,
promuovendo una politica di ripopolamento di quei territori che si basava sulla
concessione di latifondi alla piccola nobiltà cavalleresca. La conseguente formazione di una
forte nobiltà terriere ostacolò in parte i tentativi della Corona di avviare un processo di
accentramento del potere. I contrasti più aspri tra potere regio e potere nobiliare furono però
ridimensionati dalla creazione delle cortes, delle assemblee convocate periodicamente in cui
i nobili e il re potevano confrontarsi e controllarsi reciprocamente. 

2. Ancor più complesso il tentativo di centralizzazione del Regno di Aragona, che era
formato da una confederazione di tre regni (l’Aragona, Valencia e la Catalogna) e dove
le città ricoprivano un ruolo di grande importanza in un’economia che, a differenza di
quella castigliana, non si fondava sull’agricoltura, ma sul commercio e i traffici
marittimi. Anche qui, la convocazione periodica delle cortes rese possibile i
compromessi tra il re e la nobiltà

In conclusione per assistere alla formazione di uno Stato monarchico, come quello che si
formò in questo periodo in Francia o in Inghilterra bisognerà attendere il XV secolo. 

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