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di Caprarola*
LUCIANO
PASSINI**
* Questo articolo è stato realizzato a realizzate e pubblicate su concessione cinquecento – Milano – 1998/1999.
seguito della mia relazione presentata della citata Soprintendenza che si rin- 3 Sebastiani Leopoldo: Descrizione del
in occasione della giornata di studio “Il grazia per la collaborazione. Nobilissimo e Reale Palazzo di
Palazzo di Caprarola e le arti ** Presidente del Centro Studi e Ricerche Caprarola composta e dedicata alla
Farnesiane: simboli e realtà“, organiz- di Caprarola. Sagra Maestà di D. Carlo di Borbone
zata il 19.11.2004 nel Palazzo Farnese 1 Passini Luciano: Caprarola. Il paese e Re delle due Sicilie ec. ec. – Roma –
di Caprarola dalla Soprintendenza per i la sua storia – Roma – 2002. 1791 (Ristampa di un libro del 1741).
Beni Architettonici e per il Paesaggio 2 Acidini Luchinat Cristina: Taddeo e A questa prima attribuzione si è rifatta
del Lazio. Le foto utilizzate sono state Federico Zuccari fratelli pittori del tutta la letteratura storica seguente.
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caduta di una parte della pellicola dretti che secondo me sono sempre
pittorica, secondo me l’intuizione riconducibili alla storia principale.
della dottoressa Trani è pienamente Infatti nelle nicchie si vedono dei
azzeccata. Sono ben visibili l’isola busti con soggetti diversi: il primo è
Bisentina e l’isola Martana. un poeta; seguono poi figure femmi-
Della prima, la più grande, pur- nili e maschili che rappresentano una
troppo non rimane che una macchia, lunga serie di dei e semidei, come se
ma la differenza tra le due è ben deli- si trattasse di un elenco dei personag- 1. Dipinto murale, il lago di Bolsena con le isole
neata. Anche la loro posizione è cor- gi della storia. Una posizione predo- Bisentina e Martana, salone d’ingresso del palazzo
Farnese di Caprarola
retta; infatti considerato minante è stata data all’immagine di
l’allineamento, la macchia che si Venere (indicata dalla stella a otto
vede nella collina sullo sfondo punte tra i capelli) ed a quella di
dovrebbe essere Gradoli. Inoltre Diana (indicata con la mezzaluna
sono inequivocabili i particolari che sulla fronte).
si possono ancora vedere molto bene Nei quadretti più piccoli si vedo-
nella raffigurazione dell’isola no altri paesaggi o scenette. Forse vi
Martana: la rocca sulla cima del è riprodotto qualche poema epico o
colle, la chiesa di S.Stefano e chissà quale altra storia mitologica.
l’ingresso del cunicolo che portava Questo è un argomento che andrebbe
alla fortezza (foto 2). approfondito con più attenzione.
2. Dipinto murale, particolare dell’ isola Martana,
Tutte cose che oggi sono ridotte Per quanto riguarda salone d’ingresso del palazzo Farnese di Caprarola
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5. Pianta del piano nobile del palazzo
Farnese di Caprarola con la posizione dei
dipinti murali indicanti dei paesaggi
6. Dipinto murale, la “Girandola” di Castel
S.Angelo, porticato del palazzo Farnese
di Caprarola
7. F. Piranesi, la “Girandola” di Castel
S.Angelo, in una acquaforte del 1783
circa
4 Numerosi artisti, durante i secoli, Et ecco tutto il popolo rivolto E che ogni cosa in ordine già stia,
hanno raffigurato nelle loro opere que- A uno spasso maggior, ch’è già ammannito: Pe’ fa’ della Girannola la festa;
sto spettacolo pirotecnico: Piranesi, Ch’è più sfavante assai, che piace molto. Ecco si spara allor l’artigliarìa,
Joseph Wright, Franz Theodor Aerni, Si fa nell’Alto, e assai famoso è ‘l sito, Ecco de prescia el selcio si calpesta
ecc. Fu qui Adriano Imperator sepolto, Dal popolo, ch’il loco a piglià viene,
5 Berneri Giuseppe: Meo Patacca. Roma E da lui prese il nome, e poi bel bello Dove ‘ste cose pò vedé più bene”.
in feste ne i trionfi di Vienna. Canto Lo perze, oggi ciammannose Castello.
XVIII – Roma - 1695. Et ecco ‘sta sparata fa la spia,
“L’abbruscio delle botti, ecco è fornito, Ch’hora mai poco è ‘l tempo, che ce resta,
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veduta (foto 9). In quella occasione il
racconto degli orrori di Famagosta
venne utilizzato dalla Lega contro i
Turchi come prezioso materiale pro-
pagandistico6.
Nella volta della Sala dei Sogni si
trovano altre due interessanti vedute:
una fontana circolare che sicuramente
si riferisce ad un luogo realmente esi-
stente ma che ancora non sono riusci-
to ad identificare (forse villa d’Este a
10. Dipinto murale, la fontana nel giardino di una villa,
Tivoli) (foto 10) ed un gruppo di rude- sala dei sogni del palazzo Farnese di Caprarola
ri che, secondo me, rappresentano uno
scorcio del Colosseo, visto dalla parte
interna più rovinata (foto 11). Una
incisione di Piranesi lo raffigura quasi
dallo stesso punto di vista e non diffe-
risce molto dallo stato attuale del
8. Dipinto murale, rappresentazione del mar- monumento (foto 12). Nella volta
tirio del generale veneziano Bragadin, por-
ticato del palazzo Farnese di Caprarola
della Sala della Penitenza si trova un
riquadro che rappresenta uno degli
innumerevoli incendi cui era oggetto
Roma nell’antichità. Le figure dei
soldati romani e le persone con le
11. Dipinto murale, veduta delle rovine del Colosseo,
fiaccole sembrano indicare sala dei sogni del palazzo Farnese di Caprarola
l’incendio di Roma all’epoca di
Nerone, anche se la presenza di un
tempietto del tutto simile a quello
bramantesco di S.Pietro in Montorio
sposterebbe l’avvenimento ad un
epoca ben più recente. Un’altra
veduta di estremo interesse è quella
che ho trovato nella Sala dei Fasti
Farnesiani.
Sullo sguancio della prima fine-
stra, all’interno di un cerchio, è
dipinto uno scorcio del Giardino 12. G.B. Piranesi, veduta delle rovine del Colosseo, in
9. Dipinto murale, rappresentazione della bat- dell’Estate del Palazzo, così come una incisione della fine del XVIII secolo
taglia di Lepanto, porticato del palazzo
Farnese di Caprarola
poteva vederlo l’autore del dipinto
affacciandosi proprio da quella fine-
stra. E’ ben visibile il portale con lo
ce ad una scala di servizio, secondo stemma farnesiano; uno dei bastioni
me raffigurano: la prima, il rifiuto del del palazzo; la Fontana dei Satiri e
comandante veneziano Marcantonio molti altri particolari. Si tratta della
Bragadin a farsi musulmano in cam- più antica raffigurazione di quel giar-
bio della vita, dopo la conquista ed i dino i cui lavori di realizzazione
massacri di Famagosta da parte dei risultano iniziati intorno al 15607.
Turchi (foto 8); rifiuto che gli costò un Altre due piccole vedute che si
orribile martirio e che nel 1571 fissò trovano nello studiolo del cardina-
13. Dipinto murale, Serapeo di Villa Adriana a Tivoli,
le premesse per la battaglia navale di le, il Gabinetto dell’Ermatena, studiolo dell’Ermatena del palazzo Farnese
Lepanto, raffigurata nella seconda sono individuabili, la prima, con i Caprarola
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14. G.B. Piranesi, Serapeo di Villa Adriana a
Tivoli, in una incisione del 1768
15. Veduta dello stato attuale del Serapeo di
Villa Adriana
16. Dipinto murale, ruderi di Villa Adriana a
Tivoli, studiolo dell’Ermatena del palazzo
Farnese di Caprarola
17. G.B. Piranesi, rovine di Villa Adriana a
Tivoli, in una incisione del 1768
18. Dipinto murale, giardini superiori del
palazzo Farnese di Caprarola, loggiato
della Palazzina nel palazzo Farnese di
Caprarola
18.
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lavori sono citati spesso nei documenti
dell’Archivio Storico Comunale di
Caprarola fino agli inizi del XX secolo.
Il dipinto è molto chiaro e presenta dei
particolari interessanti che riguardano
anche cose ora non più esistenti.
Incominciando da sinistra si può vede-
re il monte Fogliano con la piccola
chiesa di S. Maria della quale ora resta-
no soltanto pochi ruderi.
21. Dipinto murale, particolare, il Borgo di
Segue poi il monte Venere, al cen- Vico, loggiato della Palazzina nel palazzo
19. Veduta del lago di Vico tro del lago, ancora circondato da Farnese di Caprarola
molta acqua, infatti il territorio del
Pantanello ancora non è emerso. I Farnese, fecero riconfermare i vantag-
Proseguendo è chiaramente visibile il gi che già Sisto IV aveva concesso agli
Procojo di Vico ove i Farnese avevano isolani, noti, infatti, come “Privilegi
realizzato un allevamento di vacche Farnesiani”. Essi non potevano “essere
rosse e di cavalli di razza. ricercati, arrestati o giudicati, ancor-
Sul lato destro si trova l’abitato di ché i medesimi rei vi avessero consen-
Vico attraversato dal tracciato della via tito”; e sarebbe stato garantito asilo
Ciminia che passando dietro il monte “per qualunque debitore, malfattore,
Venere, nella zona di Canale, poi si inquisito, forgiudicato ecc.”. Insomma,
inerpica sui monti per dirigersi verso una vera e propria forma di extraterrito-
Viterbo. Non poteva mancare il bivio rialità. Questo facilitò l’arrivo di nuovi
20. Dipinto murale, veduta della valle e del lago con la via Caprocieca che conduceva a coloni che contribuirono ad aumentare
di Vico, loggiato della Palazzina nel palazzo
Farnese di Caprarola Caprarola. Sopra il colle una macchia considerevolmente la popolazione. La
poco definita rappresenta i ruderi del- gestione del feudo però fu contrastata
dei lavori, curati dall’architetto Filippo l’ex Castello dei di Vico. Una veduta fortemente da continue scorrerie pirate-
Prada, per la sistemazione della strada molto simile si trova anche nel Palazzo sche saracene che si susseguirono
a seguito di una visita del Re di Napoli Farnese di Roma; in questo caso però il durante tutto il periodo farnesiano. Al
a Caprarola. La casetta del guardiano è luogo “VICO” è ben specificato in una 1572 risalgono i rilievi fatti dai geogra-
stata completamente ristrutturata più iscrizione. Queste immagini sono fi del duca Ottavio Farnese che fece
volte nel corso degli anni. molto importanti perché rappresentano riorganizzare l’assetto amministrativo e
Altri due paesaggi che sono riusci- le uniche raffigurazioni fino ad ora militare delle isole. Dopo la caduta di
to ad identificare si trovano nella pare- conosciute del Borgo di Vico: si vedo- Castro il possesso da parte dei Farnese
te principale del loggiato a monte, ai no le case intorno alla chiesa di venne messo in discussione e quindi la
lati della porta: la prima raffigura una S.Lucia, l’Osteria con la stazione di situazione delle isole si fece più caoti-
veduta della valle di Vico13 (foto 19 e posta, le capanne dei pescatori con le ca. I Saraceni espugnarono Ponza che
20). Questa immagine, oltre ad indica- barche ormeggiate e l’emissario di Rio però dopo qualche anno venne conqui-
re il possesso di quel territorio da parte Vicano (foto 21); la seconda è una car- stata dai francesi i quali furono succes-
della famiglia Farnese, è legata princi- tografia delle isole Pontine (foto 22). sivamente cacciati dalle truppe spagno-
palmente all’importante opera di boni- Questa immagine è legata al possesso le.
fica effettuata a partire dal 1562 che da parte della famiglia Farnese di quel- Nel 1696 con il Trattato di Rijswijk
consentì un parziale prosciugamento le isole14. Il 26 marzo del 1542 Paolo venne restituita ai Farnese la sovranità
del lago al fine di ricavarne terreni col- III concesse il titolo dell’abbazia di sull’Arcipelago. Ma il ramo maschile
tivabili. Il Vignola intervenne a più Santa Maria di Ponza al nipote cardina- di questa famiglia si estinse senza eredi
riprese sull’emissario di Rio Vicano al le Alessandro Farnese che, forte di quel nel 1731, alla morte di Antonio, ultimo
fine di permettere il deflusso regolare titolo e dei connessi privilegi, concesse Farnese maschio. Per evitare i rischi di
delle acque che servivano anche come l’Arcipelago “a titolo di feudo” a suo una successione difficile nel ducato di
forza motrice per gli opifici di padre Pier Luigi per un canone annuo Parma e Piacenza, fu tollerata la suc-
Ronciglione. Data l’importanza, questi di una candela di cera bianca lavorata. cessione in favore di Carlo di Borbone
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22. Dipinto murale, veduta delle isole
Pontine e del golfo di Gaeta, log-
giato della Palazzina nel palazzo
Farnese di Caprarola
23. Cartografia delle isole Pontine
(poi re di Napoli), figlio di Elisabetta della loggia del piano terra a valle. Nel
ultima esponente della famiglia primo è raffigurata una città assediata e
Farnese e moglie di Filippo V re di contiene il motto “INVITUS INVI-
Spagna. A Carlo di Borbone, nel 1734, TOS” (foto 24), nel secondo si vede
Elisabetta Farnese cedette quindi ogni una bandiera con il simbolo della cri-
diritto sui cespiti farnesiani, tra cui stianità ed il motto “OPTIMA
anche le Isole Pontine le quali, giuridi- CAUSA” (foto 25). Si tratta di due
camente, passavano dall’infeudalesimo imprese araldiche riferibili al duca
dei Farnese al patrimonio privato dei Alessandro Farnese, nipote del card.
Borbone. Il punto di vista dell’inqua- Alessandro e padre del card. Odoardo
24. Dipinto murale, medaglione con Impresa araldi-
dratura è dal mare, sullo sfondo è facil- ed in particolare alla sua conquista delle
ca riferibile all’assedio di Maastricht, loggiato mente visibile la costa del golfo di Fiandre. Infatti, il primo medaglione si
della Palazzina nel palazzo Farnese di Caprarola
Gaeta ove viene messo in risalto lo spe- riferisce all’assedio di Maastricht15
rone roccioso di Terracina e il porto di (foto 26), nel 1579, ove il Duca utiliz-
Gaeta. Dalla comparazione tra la vedu- zò tutte le più moderne tecniche di
ta della Palazzina e un’immagine plani- guerra per ottenere il successo: il can-
metrica (foto 23), si possono vedere noneggiamento continuo, le trincee
chiaramente le quattro isole che com- difensive e l’uso delle mine. Il motto
pongono l’arcipelago: Palmarola, significa: “nonostante tutto sono stati
Ponza, Zannone e Ventotene. conquistati”. Ad indicare la grande
Addirittura vicino a quest’ultima è raf- resistenza fatta dalla città che alla fine è
figurato lo Scoglio della Botte mentre stata comunque espugnata dopo ben
vicino all’isola di Zannone si può vede- quattro anni di assedio. Il secondo
re la piccola isola di Gavi. medaglione è riferito proprio al motivo
25. Dipinto murale, medaglione con Impresa aral- Chiaramente, essendo la più grande, della guerra, portare alto il vessillo della
dica riferibile all’assedio di Maastricht, loggiato
della Palazzina nel palazzo Farnese di Caprarola quella con più dettagli riconoscibili e cristianità sui ribelli protestanti. Infatti
l’isola di Ponza. Riguardo ad altri due il motto significa: “ottima causa”. I
dipinti che si trovano nel loggiato del due motti posso anche essere letti come
primo piano a valle non sono certo circa un’unica frase: “nonostante tutto sono
la loro individuazione, anche se in uno stati conquistati per un’ottima causa”.
è chiaramente visibile il Tevere ed il L’impresa di Maastricht è riprodotta
Pantheon e l’altro è molto simile ad un fedelmente anche in una medaglia di
disegno seicentesco dell’architetto fio- bronzo commemorativa che viene con-
rentino Giulio Parigi, indicato generica- servata nella collezione farnesiana pres-
mente come paesaggio fluviale. In que- so il museo e galleria nazionali di
sta occasione è stato possibile anche Capodimonte a Napoli, anche se sul
26. F. DeWitt, planimetria della città di sciogliere il piccolo enigma dei due relativo catalogo la città è stata identifi-
Maastricht in una incisione del 1688 medaglioni che si trovano sulla volta cata erroneamente come Anversa16.
15 sistono numerose planimetrie della città “I Farnese. Arte e Collezionismo” – conquistato questa città”. In questo
di Maastricht realizzate nel corso dei Milano – 1995. modo il Duca Alessandro Farnese viene
secoli e, quelle coeve al periodo di rea- 17 Pastoureau Michel: L’emblématique presentato come un uomo di pace al
lizzazione del dipinto, eseguite da inci- Farnèse. In “Le Palais Farnèse”, I, 2 – quale dispiaceva di dover combattere
sori come G. Braun & F. Hogenberg, Rome – 1981. In questo caso però quella guerra.
Joan Bleau, Frederich de Witt, l’autore attribuisce al motto “INVITUS
Gedruckt & Visscher, non lasciano INVITOS” un significato diametral-
dubbi circa l’identificazione della città. mente opposto partendo dalla seguente
16 AA.VV.: La glittica e il medagliere. In traduzione: “è contro voglia che egli ha
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