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sostanziale diventa quello di calibrazione ovvero di associare le costanti fisiche cioè parametri del modello e

andarle a misurare per bene. Con i materiali metallici abbiamo dei problemi maggiori

Quindi Boltzmann considerava sempre la σ0. Per il fatto che il carico sia diventato sigma1, io ne tengo conto
aggiungendo al carico iniziale sigma0, un carico sigam1-sigma0 che ha agito nell’istante t1. Tale legge la
scrivo per ogni incremento ma comunque io la scrivo a partire dall’istante in cui ha cominciato ad agire.
Quindi se inizialmente ho solo la sigma0 e a partire da t1 la sigma0 è diventata sigma1 la deformazione che
io leggo per un istante t>t1 è dovuta al carico sigma0 come se agisse tutt’ora + la variazione di carico che
ha cominciato ad agire nell’istante t1 (più facile a farlo ke a dirlo) se ho tante storie di carico, allora faccio la
somma di tutti i delta sigma rapportati alla E. 1.24.00

Vedete che tutte le palline che io ho indicato intorno a queste curve vi dicono che questi modelli hanno
bisogno di un gran numero di prove sperimentali per poter in qualche misura essere affidabili, e quindi sono
degli studi che costano molto, perché richiedono dei tempi molto lunghi, tempi per il quale la mia macchina
di prova è impegnata per cui non posso eseguire altre prove e quindi il costo sale per fermo macchina. Ciò ha
fatto si che tutta una serie di studiosi si sono rivolti a prove a breve termine (anche 48 ore, che era li limite
minimo delle prove), tentando disperatamente di trovare un modo per il quale fosse possibile capire da che
parte si sta avviando il materiale sulla base di queste prove “corte”. È come se io avessi fatto queste prove
qui (si riferisce ai primi 4 pallini) e da tali prove volessi capire come vanno le curve. Abbiamo quindi

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