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indice 53 17-05-2002 9:14 Pagina 1

In questo numero
Le competenze degli
allenatori
Cristophe Debove
La formazione degli allenatori in Francia
ed il ruolo dell’Istituto nazionale dello
sport e dell’educazione fisica

1
6
Integratori alimentari e sport
di alto livello
Alexandra Scheck
Gli integratori alimentari nello sport di
alto livello: necessità o strategia di mer-
cato?

15
Peso corporeo e costituzione
fisica nello sport
Gudrun Fröhner, Klaus Wagner
L’importanza della tipologia di costitu-
49
Alcuni problemi della
zione fisica nello sviluppo a lungo termi- coordinazione motoria
ne della prestazione sportiva Vladimir Ljah
Le idee di N.A. Bernshtein, loro diffusione
ed importanza pratica

25
Lattato ed esercizio: miti e
realtà
Georges Cazorla, Cyril Petibois, Luc Léger
57
Il problema della
Domande e risposte sulla produzione ed lateralizzazione
il destino del lattato durante e dopo il Wlodzimierz Starosta
carico fisico. Conseguenze del suo accu- La differenziazione laterale dei movimenti
mulo sulla funzione muscolare. alla luce della teoria di Bernshtein

34
Il contributo della scienza
63
Summaries
all’allenamento sportivo
Vèronique Billat
L’esempio delle corse di fondo e di mez-
zofondo (prima parte)

43
La capacità di forza degli arti
superiori nella ginnastica
artistica
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n.53

Roberta De Pero, Carlo Minganti, Anna Claudia


Cartoni, Stefano Amici, Marco Baggio, Guido
Brunetti
Correlazione tra la capacità di forza degli
arti superiori e la verticale-spinta in un
gruppo di ginnaste
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Christophe Debove, Direttore del Dipartimento per la formazione, Istituto nazionale dello sport e dell’educazione fisica, Parigi

Le competenze degli allenatori


La formazione degli allenatori in Francia ed il ruolo dell’Istituto
2
nazionale dello sport e dell’educazione fisica (Insep)

Foto: INSEP

Dopo una breve introduzione sui compiti dell’Instituto struttura della formazione degli allenatori di II livello
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

nazionale dello sport e dell’educazione fisica (Insep), e (IV livello europeo), dei quali vengono esposte funzioni
la definizione del concetto di competenza, vengono e compiti, l’incidenza che essi hanno sulla formazione
esposte quali debbono essere le competenze degli alle- degli allenatori e le Unità di competenze capitalizzabili
natori di atleti nazionali ed internazionali, ed illustrate (UCC) nelle quali si articola la formazione, delle quali
le linee generali del nuovo meccanismo di formazione vengono esposti contenuti e modalità di valutazione. In
degli allenatori francesi, differenziato su quattro livelli conclusione, si espongono quali sono i possibili freni a
formativi. Particolare attenzione viene dedicata alla questa evoluzione della formazione.
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1. Cosa è l’Insep
Prestazione
Il compito principale dell’Institut National di alto livello
du Sport et de l’Èducation Physique (Insep) AMBIENTE AMBIENTE
(Istituto Nazionale dello sport e dell’Edu-
cazione Fisica) che è un istituto pubblico Allenatore
del Ministère de la Jeunesse et des Sports Atleta Allenamento
(Ministero per la gioventù e gli sport) con-
siste nel favorire il successo sia del proget-
to sportivo, sia di quello professionale
degli 830 atleti di alto livello che vi sono 3
attualmente iscritti.
A questo compito principale vanno Figura 1 –
aggiunti altri tre compiti complementari,
che ne facilitano la realizzazione, che con- 2. Le competenze sono specifiche e relative degli allenatori, siamo partiti da una anali-
sistono nel: ad una situazione data. Sono finalizzate. si, basata sulla teoria dei sistemi, della
- garantire la formazione professionale Comunque si parla di competenze trasver- funzione dell’allenamento in funzione di
continua dei quadri dello sport francese, sali, che riguarderebbero gruppi di situa- tre poli: quello sportivo, il contesto dell’al-
al livello più elevato; zioni che possono presentare caratteristi- lenamento ed il contesto della prestazione
- partecipare alla ricerca, alla produzione che comuni. di alto livello (figura 1).
ed alla diffusione delle conoscenze rela- 3. Le competenze (specialmente quelle Dallo schema generale della figura 1, si
tive all’ottimizzazione delle prestazioni professionali) si definiscono come la capa- ricava un gruppo di capacità secondo cin-
sportive, alle condizioni della loro realiz- cità che hanno le persone di risolvere pro- que principi di analisi della situazione pro-
zazione, sul piano nazionale ed interna- blemi in certe situazioni. Si tratta di dispo- fessionale.
zionale; sizioni ad agire, di sistemi d’azione.
- partecipare alla politica del Ministero 4. La competenza viene acquisita, costruita 1. Capacità che derivano dall’interrelazio-
responsabile dello sport, soprattutto per soggettivamente. È legata al successo nella ne: allenamento/prestazione d’alto livello
quanto riguarda lo sviluppo e la promo- costruzione di soluzioni ai problemi posti. - analizzare la prestazione d’alto livello e
zione dello sport di alto livello, sul piano Non è visibile, perché sta alla base dell’agi- le sue conseguenze sull’allenamento;
nazionale ed internazionale. re. Di qui il problema della valutazione - osservare la prestazione d’alto livello e
Gli atleti di alto livello dell’Istituto appar- delle competenze. Solo se si parte dalla ricavarne le tendenze attuali;
tengono a trentatrè diverse discipline valutazione degli elementi che rappresen- - essere padroni dei principi dell’allena-
sportive. Di essi, 102 hanno partecipato tano il prodotto della loro applicazione, si mento e delle loro conseguenze sulla
agli ultimi Giochi olimpici e sono tornati può inferire che esistono competenze. prestazione.
con ventisei medaglie. Nel 2001, quattordi-
ci sono diventati Campioni del mondo, ed 3. Le competenze degli 2. Capacità che derivano dall’interrelazio-
in tutto sono 141 le medaglie da loro otte- allenatori nazionali ne: allenamento/atleta
nute nei Campionati mondiali od europei. - comprendere i principi dell’adattamento
Gli atleti possono proseguire nei loro studi L’insieme del lavoro dal quale è ricavato dell’atleta all’allenamento;
nell’Istituto. Per questo possono scegliere questo articolo deriva da un documento - pianificare a breve, medio e lungo ter-
tra le trenta diverse trafile di formazione realizzato dall’Insep su richiesta del Mini- mine;
(scolastiche, universitarie o professionali) stero per la gioventù e lo sport, e s’inseri- - valutare, quantificare l’azione dell’alle-
organizzate nell’Istituto. sce nel progetto di rinnovamento della namento;
Per quanto concerne la formazione dei formazione e dei diplomi rilasciati da que- - individualizzare l’allenamento, differen-
quadri superiori dello sport, nel 2001, l’In- sto Ministero. Il suo obiettivo è quello di ziare la sua azione per gestire un grup-
sep ha contribuito al perfezionamento di 1 proporre una percorso reale di formazione po;
123 allenatori, formatori, o manager dello degli allenatori sportivi, nel quale ogni - gestire la relazione allenatore/atleta;
sport. livello di qualificazione verrà determinato - garantire il massimo di sicurezza, di
in funzione della realtà dei mestieri e degli salute;
2. Definizione della competenza impieghi (compiti e finanziamenti), per - analizzare i rischi derivanti dall’allena-
essere poi convalidato dai corrispondenti mento.
Le proposte che presenteremo sono il diplomi. L’obiettivo è che questo approccio
risultato della sintesi dei lavori di diversi sia elastico, efficace e consensuale. 3. Capacità che derivano dall’interrelazio-
Autori, ottenuta riunendo quanto essi Questo documento è frutto del lavoro di ne: prestazione di alto livello/atleta
hanno in comune. un gruppo di insegnanti dell’Insep costi- - identificare la caratteristiche dell’atleta;
1. Le competenze sono costituite da un tuito, soprattutto, da Marine Cornillo, - selezionare;
insieme di elementi articolati tra loro in Martine Dupond, Françoise Napias, Véroni- - scoprire;
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un’interazione dinamica. Tra questi ele- que Cotteaux, Jean Michel Lechevalier, ai - guidare;
menti si possono identificare tipi diversi di quali si deve aggiungere, in parte, Gérard - gestire.
conoscenze, che vengono chiamate in Bosc (Gip Sepo). La Delegazione alla for-
modo diversi, a seconda degli Autori. La mazione era rappresentata da Jean Paul 4. Capacità che derivano dalla gestione del
natura degli elementi costitutivi, le moda- Cezard. Il tutto era coordinato da Chri- sistema allenamento/prestazione/atleta
lità con la quale si combinano e vengono stophe Debove, Direttore del Dipartimento - gestire il sistema dell’allenamento;
mobilitati, rappresentano le basi della della formazione dell’Insep. - gestire il progetto d’allenamento;
competenza. Per definire quali siano le competenze - gestire il tempo.
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Tabella 1 – apprendere ad agire e non più soltanto a


trasmettere conoscenze.
Livello Funzioni Possibilità d’impiego Questa è la strada che sta imboccando la
Francia, più precisamente il Ministero per
IV livello Animare in una data disciplina sportiva, pubblici di Associazioni, comunità
età diverse in una prospettiva di ricreazione/tempo territoriali, privati. la gioventù e lo sport, per quanto riguarda
libero/riabilitazione ed in una prospettiva di le qualificazioni future che preparano al
allenamento/prestazione; inoltre possedere mestiere di allenatore.
competenze più specialistiche in questa o quella
delle prospettive sopra precisate Una formazione in via di costruzione
4 III livello Allenare in una certa disciplina od specialità sportiva Associazioni, comunità
La proposta che viene avanzata è quella di
un determinato pubblico in una prospettiva competitiva territoriali, privati...
un meccanismo che si basa su una orga-
II livello Allenare in una certa disciplina od in una specialità Associazioni, Stato, nizzazione in quattro Unità di Competenze
(IV livello sportiva un determinato pubblico in una prospettiva Federazioni, comunità Capitalizzabili (Unités de Compétences
europeo) di competizione di alto livello territoriali, privati... Capitalisables, UCC):
- UCC 1: progettare e guidare il progetto
I livello Allenare in una certa disciplina od in una specialità Federazioni, Stato
(V livello sportiva a livello massimo individuale di allenamento di atleti di
europeo) e/o livello nazionale od addirittura interna-
dirigere un gruppo di allenatori di alto livello zionale;
- UCC 2: gestire situazioni concrete di
allenamento e/o di gara di livello inter-
5. Capacità derivanti dall’interrelazione tra - utilizzare l’insieme delle tecnologie che nazionale;
il sistema ed il contesto ambientale servono all’allenamento; - UCC 3: analizzare la prestazione e la sua
- trasmettere le proprie esperienze ad - fare rispettare l’etica sportiva; evoluzione e ricavarne principi d’azione
allenatori e a futuri allenatori; - essere in grado di comunicare per iscrit- per l’allenamento di atleti di livello
- scambi con gli altri allenatori; to ed usare gli strumenti informatici in nazionale od addirittura internazionale;
- dirigere un gruppo di allenatori; situazioni che hanno una relazione con - UCC 4: partecipare alla formazione di
- gestire le relazioni con l’ambiente del la propria pratica; quadri sportivi nel proprio sport.
proprio sport, l’ambiente sportivo in - comunicare verbalmente, argomentando
generale e gli altri ambienti; il proprio punto di vista, in situazioni che UCC 1
- comunicare con il mondo federale. sono in relazione con la propria pratica; Progettare e guidare il progetto
- mettere a punto e realizzare situazioni individuale di allenamento di atleti
4. Proposta per un nuovo di allenamento; di livello nazionale od addirittura
sistema di formazione - dirigere uno o più atleti in una situazio- internazionale
degli allenatori in Francia ne di gara;
- valutare situazioni di prestazione e di Le capacità:
Definizione dei diversi livelli di allenamento; - realizzare, elaborare, ed applicare un
qualificazione professionale degli - valutare l’effetto dell’allenamento; progetto individuale di allenamento per
allenatori (cfr. tabella 1) - organizzare sedute per scoprire, valuta- atleti di alto livello;
re, selezionare talenti; - coordinare più progetti individuali di
È opportuno distinguere il I livello dai pre- - gestire un numero ridotto di atleti in allenamento;
cedenti, in quanto, di fatto non si può allenamento ed in gara; - pianificare a breve, medio, lungo termine;
inserire in una continuità diretta con il II e - osservare ed analizzare la competizione - utilizzare l’insieme delle tecnologie che
III livello. Intendiamo dire che l’accesso a di alto livello e la sua evoluzione; servono all’allenamento;
questo livello di formazione non può avve- - partecipare all’elaborazione di program- - fare rispettare l’etica sportiva;
nire se non al termine di un percorso pro- mi di competizioni; - essere in grado di comunicare per iscrit-
fessionale d’allenatore. - essere in possesso di strumenti di analisi to ed utilizzare lo strumento informati-
Per quanto riguarda l’Insep, per aspirare a della prestazione e della sua evoluzione co;
seguire una formazione di questo livello ed utilizzare nuove tecnologie; - comunicare verbalmente, argomentando
sono necessari quattro anni di esperienza - intervenire specificamente come forma- il proprio punto di vista, in situazioni che
professionale. tore nei sistemi di formazione; sono in relazione con la propria pratica.
- fare da tutor a stagisti che preparano il
Le funzioni degli allenatori di alto loro diploma nel settore “allenamento”. Il sistema di riferimento per la valutazione
livello: allenare in una certa disciplina Obiettivo della valutazione: verificare la
o specialità sportiva un determinato L’incidenza di una simile definizione capacità dello studente di
pubblico in una prospettiva di dei compiti da realizzare sui tipi di - costruire un progetto di allenamento a
competizione di alto livello formazione questo livello di pratica;
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- elaborare un intervento diretto ad adat-


Compiti che debbono essere realizzati: La logica dei saperi, che troviamo alla base tarlo rispetto ad un progetto.
- attuare, elaborare ed applicare un pro- del nostro attuale sistema formativo,
getto individuale di allenamento per mostra un’evoluzione che va verso una Il sistema di riferimento per la valutazione
atleti di livello internazionale; logica della competenza, sia per quanto e le modalità della valutazione stessa pre-
- coordinare più progetti individuali di riguarda i processi di qualificazione, sia i vedono due aspetti:
allenamento; diplomi professionali. Perciò, attualmente, la presentazione di una relazione ed un
- pianificare a breve, medio, lungo termine; come prova della capacità d’agire occorre colloquio;
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La valutazione si basa su ambedue: rela- della prestazione e della sua evoluzione 1. le scienze dello sport sono composte,
zione e colloquio. ed utilizzare nuove tecnologie; principalmente, da scienze che si impa-
Relazione: si tratta della realizzazione di - comunicare verbalmente, argomentando droniscono a posteriori del campo della
una relazione di almeno quindici pagine il proprio punto di vista. pratica sportiva. È quanto avviene per la
presentata sotto forma di documento rea- fisologia, per la psicologia, per la socio-
lizzato con un supporto informatico, nel Il sistema di riferimento per la valutazione: logia, ecc...
quale viene presentato il progetto annuale Obiettivo della valutazione: verificare la 2. Ognuno di questi campi scientifici pro-
di allenamento del gruppo di atleti che il capacità dello studente di: gredisce ed in ognuno di essi le cono-
candidato ha seguito durante il suo stage - risolvere problemi legati ad una partico- scenze diventano sempre più specifiche.
in ambiente professionale. lare situazione di allenamento e/o di I progressi della scienza fanno sì che le
Colloquio: esposizione orale di 15 minuti gara, individuale o collettiva nella sua conoscenze delle varie scienze si allontani- 5
seguita da un dibattito di 15 minuti con la specialità; no sempre più tra di loro e diventa sempre
Commissione giudicante. Questa esposi- - esprimere per iscritto le sue proposte ed più necessario collegarle. Edgard Morin ha
zione avviene sulla base della preparazione argomentarle. addirittura parlato di un sapere specifico
della risposta ad un problema che è stato Il sistema di riferimento e le modalità di che collega tra loro i diversi saperi. D’altro
posto al candidato. valutazione assumono la forma di una canto, troppo spesso, la maggior parte dei
prova orale di 45 minuti. Partendo da una saperi è separata dalla realtà dell’azione,
UCC 2 domanda posta dalla Commissione giudi- per cui, se si vuole che diventino utili,
Gestire situazioni concrete di allenamento cante, che riguarda un aspetto particolare occorre ricontestualizzarli.
e/o di gara di livello internazionale legato alla realizzazione della prestazione, Da questo punto di vista è estramemente
il candidato, in 30 min prepara una rela- esemplificativo l’esempio delle scienze
Le capacità: zione orale. La domanda si basa su uno o della terra. Si tratta di scienze che sono
- progettare e realizzare situazioni di alle- più documenti, scritti, informatici, audiovi- nate dall’unione di diversi settori scientifici
namento; sivi, ecc. Il candidato realizza una analisi come la climatologia, la tettonica a plac-
- valutare in situazioni di prestazione e di della situazione e avanza proposte che che, la vulcanologia, la metereologia, lo
allenamento; riguardano l’orientamento e la conduzione studio dell’atmosfera... L’analisi dei feno-
- valutare l’effetto dell’allenamento; dell’allenamento. L’esposizione dura 15 meni che regolano la vita del nostro pia-
- organizzarer sedute di ricerca, valutazio- minuti ed il candidato risponde, per 30 neta, non poteva dipendere da uno solo di
ne e selezione di talenti; minuti, a domande che gli vengono poste questi settori della scienza, per cui, è stato
- gestire un gruppo ridotto di atleti in dalla Commissione. necessario metterli in relazione tra loro per
allenamento ed in gara comprendere meglio il mondo che ci cir-
- comunicare verbalmente, in situazioni UCC 4 conda.
relative alla propria pratica; Partecipare alla formazione di quadri Lo stesso avviene per l’allenamento. L’alle-
- fare rispettare l’etica sportiva. nella propria disciplina natore non è un fisiologo dello sport, uno
psicologo dello sport ed un tecnico straor-
Il sistema di riferimento per la valutazione: Le capacità: dinario. Si deve basare su conoscenze che
Obiettivo della valutazione: verificare la - intervenire specificamente come forma- derivano da una vera e propria scienza
capacità dello studente di: tore nel sistema di formazione; dell’allenamento che, come le scienze della
- risolvere problemi legati ad una partico- - svolgere la funzione di tutor a stagisti terra, deve essere in grado di mettere in
lare situazione individuale o collettiva di che preparano il loro diploma nel settore rapporto tra loro ricercatori di formazione
allenamento e/o di gara, nella sua spe- “allenamento”. e cultura diversa per occuparsi di uno
cialità; stesso oggetto che abbia un rapporto
- esprimere per iscritto le sue proposte ed Il sistema di riferimento per la valutazione: diretto con l’allenamento, come:
argomentarle. Obiettivo della valutazione: verificare la - il superallenamento;
Il sistema di riferimento e le modalità di capacità dello studente di: - la ricerca del talento;
valutazione assumono la forma di una - partecipare ad azioni formative; - la valutazione degli atleti;
prova scritta di 4 ore. Tale prova riguarda - svolgere la funzione di tutor per stagisti - l’apprendimento dei gesti tecnici
lo studio di un caso di allenamento o di che preparano il loro diploma nel settore - il coaching;
gara di atleti di livello nazionale. Lo scritto “allenamento”. È certo che le scienze dell’allenamento
deve essere una tesina che prevede una Il sistema di riferimento e le modalità di debbono porsi di nuovo il problema delle
introduzione, un quesito, un problema, valutazione sono rappresentati da due competenze dell’allenatore per reimpos-
uno svolgimento ed una conclusione. attestati che provano che il candidato ha: sessarsi di un campo che progressivamen-
- partecipato ad almeno una iniziativa di te sfugge loro. Da questa evoluzione
UCC 3 formazione, come mimimo di IV livello; dipende anche l’avvenire della formazione
Analizzare la prestazione e la sua - ha svolto funzioni di tutor per uno sta- degli allenatori.
evoluzione e ricavarne principi d’azione gista che si sta formando nel settore
per l’allenamento di atleti di alto livello di “allenamento”. L’articolo è la rielaborazione della relazione acca-
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livello nazionale, se non internazionale. demica presentata dall’Autore, il 12 dicembre


5. I freni a questa evoluzione 2001 in occasione del I modulo del I Corso
Le capacità: Nazionale di IV Livello europeo di formazione
- osservare, analizzare la prestazione di Questa evoluzione pone, direttamente, il degli allenatori organizzato dalla Scuola dello
alto livello e la sua evoluzione; problema dei saperi e quindi delle cono- Sport. Traduzione di M. Gulinelli.
- partecipare all’elaborazione di program- scenze scientifiche che sono necessarie Nella foto di apertura è rappresentata la statua
mi di gara; all’allenatore. Su questo aspetto è indi- Heracles di Antoine Bourdelle che è il simbolo
- essere in possesso di strumenti di analisi spensabile fare due constatazioni: dell’Insep.
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Alexandra Scheck

Integratori alimentari e sport di alto livello


Gli integratori alimentari nello sport di alto livello:
necessità o strategia di mercato?
6

Essenzialmente, per integratori alimentari s’intendono prodotti altamente energetici, prodotti ad elevata concentra-
zione di carboidrati e di proteine, le cosiddette bevande per gli sportivi, preparati a base di micronutrienti e integra-
tori ergogeni di tipo alimentare, che vengono commercializzati per posta, su Internet, nelle palestre di fitness, nei
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negozi di attrezzature ed abbigliamento sportivo ed anche nei supermercati, vantandone effetti dei quali dovrebbero
trarre profitto non solo coloro che praticano sport nel tempo libero, ma anche atleti di alto livello. Il problema è
sapere se sono così efficaci quanto viene affermato e in quali casi il loro uso è opportuno e non utile soltanto a chi
vuole venderli. Questo argomento viene trattato criticamente dal punto di vista degli atleti di alto livello, cioè di
quegli atleti il cui dispendio energetico, durante la loro attività di allenamento, va da 500 a 2.000 kcal/die e che in
gara consumano oltre 2.000 kcal.
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1. I principi
Fondamentalmente i principi ai quali pos-
3,2
;;;
;;;
;;;
;;;
3,13
(n=26)
3,14
(n=63)

Massimo consumo
d'ossigeno (l/min)
;;;
;;;
;;;
;;;
sono essere ricondotte tutte le affermazio-
3,0
ni che mettono in dubbio l’efficacia degli 2,86
integratori alimentari sono due: 2,81 (n=50)

;;;
;;;
;;;
;;;
(n=32)
2,8
1. non esiste alcun nutriente, il cui fabbiso-
gno specifico aumenti con l’attività
sportiva, in misura superiore rispetto al
fabbisogno energetico complessivo. 7
< 0,2 0,2-0,59 0,6-0,99 < 0,99
Ciò vuol dire che, nello sport, l’assunzione Vitamina C plasmatica (mg/dl)
dei nutrienti utilizzati od escreti dall’orga-
nismo dell’atleta viene garantita se l’ener- Figura 1 – Il massimo consumo d’ossigeno in funzione della concentrazione plasmatica di Vitami-
gia che è stata utilizzata viene reintegrata na C (da Buzina, Suboticanec 1985)
sotto forma di una dieta variata e comple-
ta, nella quale almeno il 55% dell’energia
viene fornito dai carboidrati, al massimo il fabbisogno energetico di un atleta attra- coprire il fabbisogno aggiuntivo di 2,5 mg
30% viene fornito dai grassi ed il 15% verso una dieta completa, che cioè con- debbono essere assunti al massimo 5 mg
dalle proteine (tabella 1). In base a questa tenga tutti i nutrienti, può presentare pro- di Vitamina C. Una mela (175 g) fornisce
affermazione si può arrivare alla conclu- blemi solo quando l’energia utilizzata per 20 mg di Vitamina C, ma solo 100 kcal. Se
sione che il maggiore consumo di nutrien- la prestazione è superiore alle 4.000 kcl al ci si attiene alla quantità di vitamina C
ti, durante l’attività sportiva, non deve giorno (ad esempio, durante il Giro di raccomandata di 50 mg/1.000 kcal (DGE et
essere considerato la causa primaria di Francia). In questo caso, la capacità di al. 2000), con 800 kcal verrebbero assunti
una loro eventuale carenza, che è invece assorbimento del tratto intestinale è insuf- 40 mg di Vitamina C, cioè 35 mg più di
dovuta all’inadeguatezza dell’alimentazio- ficiente, per cui è inevitabile ricorrere ad quanto necessario (tabella 2). Provocato-
ne rispetto alle necessità. La copertura del integratori alimentari. riamente, possiamo affermare che sarebbe
abbastanza difficile riuscire ad assumere
Tabella 1 – L’alimentazione corretta secondo 2. Un’assunzione di nutrienti superiore al 800 kcal senza contemporaneamente
le regole della DGE (Deutschen Gesellschaft fabbisogno non incrementa la presta- assumere 5 mg di Vitamina C. Lo stesso
für Ernährung, Società tedesca per l’alimen- zione tipo di calcolo può essere fatto non sol-
tazione) (DGE 2000) Invece, la capacità di prestazione viene tanto per altre vitamine, ma anche per i
limitata da un’assunzione inferiore alle sali minerali, come viene mostrato dalla
• Alimentazione variata necessità, per cui, se la carenza di nutrienti tabella 2, attraverso l’esempio di due
• Cereali più volte durante il giorno e viene compensata, può prodursi un incre- macroelementi, il magnesio ed il calcio, ed
molte patate mento della prestazione. Perciò, gli inte- un oligoelemento, il ferro.
• Cinque porzioni al giorno di verdura e gratori alimentari non sono necessari, Per quanto riguarda la 2a tesi:
frutta anche se possono accelerare la ricostitu- Buzina, Suboticanec (1985), su 171 adole-
• Ogni giorno latte e suoi derivati, più zione delle riserve di nutrienti. scenti di sesso maschile di età tra 13 e 15
volte alla settimana carne e uova, ed anni, hanno dimostrato che il massimo
una volta alla settimana pesce Ora cercheremo di provare queste due tesi consumo d’ossigeno, in funzione del tasso
• Pochi grassi ed alimenti ricchi di grassi
• Limitare sale e zucchero attraverso l’esempio della vitamina C. plasmatico di Vitamina C, aumenta fino a
• Quantità abbondante di liquidi Per quanto riguarda la 1a tesi: quando sono stati raggiunti 0,86 mg/l
• Preparare i cibi in modo gustoso, ma in una corsa di 12 km, un soggetto del (figura 1), una concentrazione che corri-
senza deteriorarne i costituenti peso corporeo di 67 kg consuma circa 800 sponde ad una assunzione quotidiana di
• Concedersi il tempo per gustare i cibi kcal e perde da 1,0 a 1,5 l di sudore, nel circa 80 mg di Vitamina C. L’assunzione di
• Controllare il peso - restare in movi- quale sono contenuti non più di 2,5 mg di una quantità maggiore attraverso gli ali-
mento Vitamina C. Se si calcola una percentuale menti non comporta un miglioramento
di assorbimento, che va dal 50 all’80%, per della capacità aerobica.

Tabella 2 – Perdita ed assunzione di micronutrienti in una corsa di 12 km (dispendio energetico 800 kcal)

Vitamina C Magnesio Calcio Ferro

Perdita in 1,5 l di sudore Ciclismo: < 2,5 mg Ciclismo: < 5,5 mg Ciclismo: 100 < mg Corsa: < 1,0 mg
Disponibilità biologica 50-80% 35-55% 30-40% (Eme) 23%
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Assunzione necessaria massimo 5 mg massimo 16 mg massimo 333 mg massimo 4,3 mg


Densità in nutrienti 50 mg/1.000 kcal 160 mg/1.000 kcal 500 mg/1 000 kcal 6 mg/1.000 kcal
di riferimento
Assunzione reale 40mg/800 kcal 128 mg/800 kcal 400 mg/800 kcal 4,8/800 kcal
Bilancio 35 mg + 112 mg* + 67 mg + 0,5 mg
* Questa quantità aggiuntiva dovrebbe coprire il maggiore fabbisogno di magnesio dovuto alla perdita nelle urine
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2. Concentrati di energia

di isoleucina nel plasma (mmol/l)


200

Aumento della concentrazione


I prodotti energetici vengono commercia- Idrolisato di
lattalbumina
lizzati in polvere e in barrette. Il ricorso ad 150
Lattalbumina
essi è sensato se i prodotti forniscono non
più del 30% di energia attraverso i grassi 100
ed il 15% attraverso le proteine e se gli
atleti, a causa del tempo utilizzato per gli 50
allenamenti e altri impegni, non dispongo-
no del tempo necessario per rifornirsi del- 0
8 l’energia che hanno utilizzato attraverso 0 1 2 3 4 5 6 7
gli alimenti che compongono la loro dieta Tempo dall'assunzione (ore)
abituale. È noto che gli alimenti completi,
ricchi di carboidrati complessi, che dovreb- Figura 2 – Assorbimento dell’aminoacido isoleucina derivante dalla molecola proteica α- lattoal-
bero essere privilegiati nella dieta – come bumina idrolisata e non modificata: le due curve delimitano superfici della stessa estensione (da
ad esempio, frutta, ortaggi, legumi, cereali Moch, Kuebler 1993)
– sono relativamente voluminosi e ricchi di
fibre. Ciò assume una certa importanza
quando il fabbisogno totale di energia man 1995). Soprattutto al termine di atti- re disponibilità degli aminoacidi. Però,
supera le 4.000 kcal (2.000 kcal che forni- vità estremamente faticose, è opportuno questa affermazione non è sostenibile, in
scono l’energia necessaria per il metaboli- assumere bevande ad alta concentrazione quanto, è pur vero che gli aminoacidi otte-
smo di base e più di 2.000 calorie per di carboidrati per reintegrare il glicogeno nuti dalla lattalbumina idrolisata vengono
coprire il fabbisogno di energia determina- consumato, anche quando non è presente assorbiti più rapidamente che quelli otte-
to dalla prestazione sportiva). Se si tiene alcuno stimolo dell’appetito. Nei momenti nibili dalla lattalbumina non sottoposta ad
conto delle raccomandazioni che riguarda- che precedono una attività sportiva sono idrolisi, ma non in quantità maggiore,
no il rapporto tra i vari nutrienti, questa da preferirsi i prodotti altamente energeti- come mostra il caso dell’isoleucina
quantità di energia corrisponde ad un ci, anziché i carboidrati. Infatti, monosac- mostrato nella figura 2 (Moch, Kübler
apporto di nutrienti principali di oltre 835 caridi e disaccaridi isolati portano ad un 1993). Va valutato positivamente il fatto
g di peso secco (da 550 a 600 g di carboi- incremento del tasso insulinico (Costill et che i concentrati contengono scarse quan-
drati, 135 g di grassi e da 100 a 150 di al. 1977; Gleeson et al. 1986) – che però tità di colesterolo e di purina.
proteine). In questo caso, l’intestino viene può anche non presentarsi in condizioni di Come abbiamo già esposto, in un nostro
alleggerito se una parte dei nutrienti viene stress – che favorisce il passaggio di glu- lavoro precedente, i prodotti ad alta con-
assunta sotto forma liquida, piuttosto che cosio ai tessuti grassi, mentre contempo- centrazione di proteine vengono utilizzati
solida, come avviene normalmente nel raneamente inibisce le lipasi (cioè gli enzi- soprattutto dagli atleti degli sport di forza,
Giro di Francia (Saris et al. 1989). mi che favoriscono l’idrolisi degli esteri sebbene essi, rispetto agli atleti degli sport
degli acidi grassi, in particolare i trigliceri- di resistenza, abbiano bisogno di una
3.Prodotti ad alta concentrazione di, n.d.t.) in essi contenute, per cui dimi- quantità di proteine di poco superiore a
di carboidrati nuisce la disponibilità di acidi grassi e si quella dei non praticanti sport (Moch
provoca un aumento del consumo di gli- 1990). Infatti, gli aminoacidi che vengono
I prodotti che generalmente si trovano in cogeno. liberati dalla strutture proteiche dei
commercio sotto forma di polveri, conte- Un’altra possibilità di impiego di prodotti muscoli attraverso un allenamento inten-
nute in bustine da disciogliere nelle bevan- ad alta concentrazione di carboidrati è nei sivo della forza, in gran parte possono
de o da mescolare alle pietanze, sono giorni che precedono gare importanti, essere riutilizzati. Invece negli sport di resi-
composti prevalentemente da carboidrati quando, durante la supercompensazione, stenza, gli aminoacidi glucogenetici (cioè
con un tasso massimo di ossidazione di la percentuale dei carboidrati nella dieta gli aminoacidi che possono essere trasfor-
circa 1 g/min, come la maltodestrina (un deve essere aumentata fino a superare il mati dall’organismo per sintetizzare gluco-
polimero del glucosio costituito da 10 a 20 60% dell’apporto globale di energia. Però, sio attraverso la via della gluconeogenesi,
monomeri), il glucosio, il maltosio, il sac- normalmente, se si assumono alimenti ric- n.d.t.) vengono usati per produrre energia.
carosio e l’amilopectina. Il loro uso come chi di carboidrati, si ottiene lo stesso Cioè la struttura di carbonio viene demoli-
integratori alimentari è giustificato quan- obiettivo dei concentrati. ta (ossidata) e l’azoto viene trasformato in
do il corpo ha bisogno di disporre rapida- urea ed escreto attraverso l’urina. Comun-
mente di carboidrati. Come abbiamo già 4.Prodotti ad alta concentrazione que la percentuale di proteine consumate
esposto in un nostro lavoro (Schek 1997), di proteine per la produzione di energia durante l’alle-
durante un carico. intensivo di resistenza namento non è superiore al 5% (Evans et
(dal 60 all’80 del VO2max) l’assunzione ad Questi prodotti sono normalmente dispo- al. 1983) o, anche in attività intense di
intervalli regolari di carboidrati con eleva- nibili in commercio in polvere o in barret- resistenza a carattere competitivo, è infe-
to indice glicemico risparmia le riserve di te. I prodotti in polvere contengono fino riore al 10% (Lemon, Mullin 1980). Perciò
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glicogeno del fegato, per cui viene ritarda- all’85% di energia proveniente da proteine per compensarne il consumo è sufficiente
ta la deplezione degli zuccheri, che si pro- (animali), le barrette ne contengono una il 10-15% delle proteine alimentari. Tarno-
durrebbe dopo circa 90 min, a causa della quantità inferiore. Una componente polsky et al. (1986) hanno dimostrato che,
limitata capacità delle riserve di glicogeno essenziale dei prodotti ad alta concentra- in atleti praticanti sport di resistenza ben
muscolare ed epatico. La capacità di pre- zione di proteine è costituita da lattalbu- allenati che presentano un consumo di
stazione di resistenza può essere aumen- mina idrolisa, cioè scissa in dipeptidi ed energia di 4.600 kcal/die, un’assunzione
tata fino a circa il 15% se si assumono aminoacidi. Il vantaggio di un simile idroli- quotidiana di 1,4 g di proteine per kg di
carboidrati ad assorbimento rapido (Sher- sato dovrebbe essere quello di una miglio- peso corporeo è sufficiente a mantenere
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16 di 4.800 kcal (figura 3), è solo di 0,1 g per


kg di peso corporeo superiore al fabbiso-
Atleti degli sport di resistenza
gno proteico di soggetti non praticanti,
12 Atleti degli sport di forza
Soggetti non praticanti sport che assumono 3.200 kcal pro die. Questa
Bilancio dell'azoto (g/d)

differenza del 12%, relativamente scarsa, è


8 stata confermata dai risultati di uno studio
biocinetico di Herrmann (1995): nei diciot-
4 to soggetti studiati, tutti praticanti body
building ben allenati, un allenamento quo-
0,4 0,8 1,2 1,6 2,0 2,4 2,8
tidiano di mantenimento della muscolatu-
0 ra di 1,5 ore al giorno produceva un incre- 9
mento del metabolismo degli aminoacidi
-4 del 17%, che corrisponde, al massimo, ad
un aumento del fabbisogno quotidiano di
-8
proteine anche esso del 17%. Dal fabbiso-
gno di proteine si può ricavare l’apporto
quotidiano raccomandato di 1,2 g di pro-
Figura 3 – Il fabbisogno proteico di atleti praticanti sport di resistenza, di forza e di soggetti non teine per kg di peso corporeo1 (Tarnopolsky
praticanti sport. Un bilancio positivo dell’azoto non è equivalente ad un corrispondente aumento et al. 1986) - con l’aggiunta di una devia-
della massa corporea magra. Nel caso di un apporto proteico superiore alla quantità quotidiana- zione standard come integrazione di sicu-
mento necessaria per mantenere le proteine dell’organismo (punto di intersezione delle rette con
l’ascissa), gli aminoacidi in eccesso finiscono nelle cosidette riserve proteiche labili (pool degli
rezza nel caso di eventuali differenze nel
aminoacidi). Trascorsi pochi giorni si avrà un aumento dell’ossidazione degli aminoacidi e dell’e- fabbisogno individuale, nel grado di digeri-
screzione dell’azoto, per cui il bilancio dell’azoto si adatterà ad un apporto più elevato. Ciò signi- bilità delle proteine e nella sintesi proteica
fica che si raggiunge un nuovo stato di equilibrio (steady state, equilibrio fluttuante) (Schek muscolare (DGE et al. 2000). Che il fabbi-
1998). Di conseguenza, per rilevare il fabbisogno di proteine, debbono essere effettuate misura- sogno aggiuntivo, dovuto alla costruzione
zioni del bilancio dell’azoto nei casi in cui si ritiene che l’assunzione di proteine copra esattamen- muscolare, rappresenti solo un decimo
te il fabbisogno (National Research Council 1989) dell’integrazione di sicurezza viene dimo-
strato da questa riflessione: se si presup-
pone che, attraverso l’allenamento di
costante il bilancio dell’azoto, il che vuole gratori di proteine, in quanto è sufficiente forza, si ottenga un incremento massimo
dire che non vengono demolite proteine che i diversi alimenti proteici vengano della massa muscolare di 5 kg all’anno, si
strutturali del corpo (figura 3). Altri Autori combinati in modo tale che la mescolanza può calcolare un aumento del contenuto
hanno trovato che gli atleti degli sport di delle loro componenti migliori la qualità muscolare di proteine di poco superiore a
resistenza hanno bisogno da 1,2 a 1,5 g di proteica della dieta (tabella 3). Comunque 1.000 g, in quanto le proteine rappresen-
proteine per kg di peso corporeo (Meredith l’utilizzazione di prodotti ad alta concen- tano solo un quinto della composizione
et al. 1989; Gontzea et al. 1974). Si tratta trazione di proteine è sensata solo nel caso dei muscoli. Se ciò viene rapportato al
di quantità che possono essere tranquilla- di atleti praticanti sport di resistenza che peso corporeo di un soggetto ed al nume-
mente assunte senza ricorrere all’uso di evitano non solo la carne, ma anche qual- ro dei giorni in un anno, ne risulta che il
prodotti ad alta concentrazione di protei- siasi proteina di derivazione animale fabbisogno di proteine per la crescita
ne. Soggetti non praticanti sport, che chia- (vegetariani assoluti). muscolare è minore di 0,04 g per kg di
ramente si approvvigionano di una quan- Coloro che praticano sport di forza a livello peso corporeo. Perciò, una dieta che pre-
tità minore di substrati energetici (circa 2 competitivo, per mantenere la loro musco- veda una percentuale del 10-15% di pro-
100 kcal/die), in media già assumono 1,2 g latura hanno bisogno di 0,8 g di proteine teine è del tutto sufficiente per garantire il
di proteine per kg di peso corporeo al gior- per kg di peso corporeo die. Questo valore, rifornimento di aminoacidi ad atleti degli
no (Karg 1996). Anche quegli atleti degli che è stato misurato da Tarnopolsky et al. sport di forza che si allenano intensamen-
sport di resistenza che non consumano (1986) attraverso il bilancio dell’azoto su te. I body builder, spesso, coprono oltre il
carne (perché vegetariani non assoluti), soggetti praticanti body building ben alle- 20% del fabbisogno energetico assumen-
non hanno necessità di ricorrere ad inte- nati con un apporto energetico quotidiano do proteine (2,8 g per kg di peso corporeo).
L’apporto di aminoacidi in eccesso, che
non può essere utilizzato dall’organismo
Tabella 3 – Valenza biologica* degli alimenti e della loro combinazione
per sintetizzare proteine, deve essere
demolito ed eliminato. Ciò spiega perchè,
Uovo-patate 136 Fagioli-granturco 99 in 24 ore, nell’urina dei body builder si tro-
Uovo-soja 124 Carne bovina-gelatina 98 vano 617 mmol di urea rispetto alle 278
Uovo-latte intero 119 Latte 92 mmol dei soggetti non praticanti sport
Uovo-farina 118 Carne di maiale 85
Latte-patate 114 Pollame 80 (Moch, comunicazione personale), anche
Uovo-fagioli 108 Patate 76 se il volume di urina del body builder, che
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Latte-segale 100 Cereali 54-65 è di 2.210 ml, è solo di 456 ml superiore a


Soia-miglio 100 Verdure 50 quello dei non praticanti. Per impedire un
Uova 100 Gelatina 25 sovraccarico dei reni, provocato da con-
centrazioni elevate di urea, agli atleti degli
* La valenza biologica è una misura della qualità proteica, cioè della quantità di aminoacidi che sport di forza, che non vogliono rinunciare
vanno a costituire le proteine del corpo. Come parametro di riferimento ci si serve dell’uovo, la ad assumere una quantità più elevata di
cui valenza biologica viene considerata, per convenzione, 100. proteine, si consiglia di raddoppiare la
razione giornaliera di liquidi.
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Tabella 4 – Contenuto di zucchero e sodio delle bevande per sportivi

Isobevande Debbono contenere da 45 a 68 g di mono e disaccaridi (o fino a 160 g di polimeri del glucosio)
(isotoniche) e da 400 a 1.400 mg di sodio; possono essere addizionate di non più di 400 - 1.400 mg di cloruri,
da 15 a 225 mg di potassio, da 40 a 225 mg di calcio e da 10 a 100 mg di magnesio.
Succo di frutta diluito Se il succo di frutta è diluito con acqua minerale in un rapporto da 1:1, ogni litro contiene circa
(isotonico) 60 g di zucchero; vanno preferite acque minerali ricche di sodio.

10 The zuccherato Ogni litro di the fruttato o di tisana può essere addizionato di 85 g di zucchero; un aspetto
(da ipo ad isotonico) negativo è lo scarso contenuto di sodio.

Birra analcolica Ogni litro contiene 50 g di maltodestrina e maltosio e 50 mg di sodio; (il sapore stimola a bere;
(ipotonica) un aspetto negativo è l’effetto diuretico).
Siero di latte zuccherato Ogni litro contiene circa 50 g di lattosio e 50 mg di sodio.
(ipotonica)

Succo di pomodoro Ogni litro contiene 15 g di glucosio, di fruttosio e 50 mg di sodio.


(ipotonico)

Brodo diluito Ogni litro contiene 1.020 mg di sodio, per la sua preparazione viene utilizzato un quarto della
(ipotonico) quantità di sostanza secca indicata (circa 6 g).
Acqua minerale Deve contenere da 400 a 1.100 mg di sodio per litro.
(ipotonica)

5. Le bevande per sportivi sangue, come mostrato nella tabella 4. bilancio energetico con una dieta comple-
Invece, sono inadatte ad una re-idratazio- ta, non ha bisogno di integrazioni. Infatti,
Come abbiamo già esposto dettagliata- ne rapida le bevande ipertoniche, come come abbiamo già spiegato nel 1. para-
mente in un precedente articolo (Schek succhi di frutta non diluiti, spremute di grafo, nello sport, il fabbisogno specifico
1996), perdite di sudore da 1,05 fino a 1,5 limone, bevande contenenti cola e le di vitamine e di sali minerali non aumenta
litri, come quelle che si producono nor- bevande cosiddette energetiche, in quanto in modo sproporzionato rispetto all’incre-
malmente in attività sportive che durano sottraggono liquidi al corpo, prima che mento generale del fabbisogno di energia.
60 minuti ed oltre, hanno un effetto limi- l’acqua ed i nutrienti vengano assorbiti nei Una delle ragioni per le quali ciò avviene, è
tante sulla prestazione. Maggiore è la per- tratti inferiori dell’intestino tenue. che l’organismo cerca di risparmiare le sue
dita di liquidi, dovuta al sudore, maggiore risorse, come si può vedere dal fatto che -
deve essere la rapidità con la quale debbo- 6. Preparati contenenti ad eccezione del sodio (Allan, Wilson
no essere reintegrati. Il tasso massimo di micronutrienti 1971) - il contenuto di vitamine e sali
reidratazione di circa 0,8 l/h si ottiene minerali nel sudore diminuisce con l’au-
assumendo bevande isotoniche (osmala- Le vitamine ed i sali minerali (macro e oli- mento della traspirazione. Il lavoro di Eck
rità: 290 mmol/kg), che contengono 45-68 goelementi) vengono commercializzati, da (1993), da considerarsi rappresentativo per
g di zucchero e 0,4-1,1 g di sodio per litro. soli o combinati, sotto forma di polveri in tutte le microsostanze, dimostra che,
Quindi, le bevande ottimali per una rapida bustine, compresse effervescenti, capsule, durante un carico costante al cicloergo-
reintegrazione delle perdite dovute al pillole, ecc. Vi sono casi nei quali si supera metro, la concentrazione di magnesio e di
sudore sono quelle isotoniche che rispon- fino a dieci volte la quantità raccomanda- calcio nel sudore diminuisce proporzional-
dono a questi criteri, ottenibili con polveri- ta. Si tratta di megadosi che vanno evitate mente alla durata dell’attività (cfr. la curva
ne, oppure già pronte; ad esempio, succhi in quanto possono avere effetti secondari, discendente della figura 4). Mentre, in quei
di frutta diluiti in acqua minerale, che ad esempio diarrea. Chi equilibra il suo soggetti che coprono il loro fabbisogno
contengono in parti eguali succo di frutta
(ad esempio, succo di mela) ed un’acqua 80
4
Concentrazione di magnesio

minerale ricca di sodio (Schek 2000a).


Concentrazione di calcio

Però, per la reintegrazione dei liquidi


nel sudore (mg/l)
nel sudore (mg/l)

3 60
durante la pratica sportiva, oltre a quelle
isotoniche, si possono assumere anche 2 40
bevande ipotoniche come thè zuccherato,
birra analcolica, succo di pomodoro, brodo 20
1
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diluito ed acque minerali ricche di sodio, in


quanto il loro passaggio dallo stomaco 0 0
all’intestino tenue e di qui al sangue è solo 15 30 45 60 75 15 30 45 60 75
di poco più lento. Inoltre, come quelle iso- Durata del carico Durata del carico
toniche, le bevande ipotoniche, ad eccezio-
ne dell’acqua minerale e del brodo, forni- Figura 4 – Concentrazione di magnesio e di calcio nel sudore in funzione dalla durata del carico
scono quantità non irrilevanti di zuccheri (Eck 1993)
che stabilizzano il tasso di glucosio nel
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con la dieta, i preparati con microelementi catabolismo precoce del tessuto osseo 7. Integratori ergogeni di tipo
non producono effetti di miglioramento (osteoporosi). Oltre al latte ed ai suoi deri- alimentare
della prestazione, questo si osserva in quei vati (latticello, yogurth, formaggio a pasta
soggetti che presentano carenze di uno o morbida, ecc), buone fonti alimentari di Anche di essi si è già parlato in un prece-
più nutrienti. Tra i soggetti a rischio, tro- calcio sono insalata e ortaggi (cavolo dente articolo (Shek 1995), per cui, in que-
viamo soprattutto quegli atleti che hanno verde, cavolo cappuccio, crauti, fagiolini). sta sede, forniremo solo un aggiornamen-
problemi di mancanza di tempo e quelli La carenza di ferro interessa soprattutto i to. Senza accampare pretese di completez-
che utilizzano per un lungo periodo una praticanti corsa, specialmente quando za, la tabella 5 fornisce un quadro dei pro-
dieta ipocalorica, per perdere peso. Un seguono una dieta vegetariana. Quando si dotti attualmente disponibili. Per non
esame clinico è sufficiente a stabilire se vi corre aumenta la distruzione dei globuli andare oltre ai limiti di questo articolo, qui
è una carenza di vitamine o di sali minera- rossi nei capillari dei piedi, che produce un di seguito forniremo dei brevi flash sui più 11
li. In questi casi una integrazione è utile. aumento dell’escrezione di ferro nel sudo- popolari integratori ergogeni di tipo ali-
Fra i nutrienti il cui approvvigionamento re e nell’urina. Inoltre, l’assorbimento inte- mentare: creatina, caffeina, piruvato, L-
può divenire critico negli atleti ci sono le stinale del ferro si riduce della metà. I carnitina, aminoacidi ramificati, β-idrossi -
vitamine antiossidanti (Tessier, Marconnet vegetariani hanno lo svantaggio che del β-metilbutirrato, trigliceridi a catena
1995), come anche il magnesio, il calcio, il ferro vegetale, privo di eme, viene assorbi- media ed acido linoleico coniugato.
ferro e lo zinco (Brouns 1993). In generale,
nella popolazione normale, troviamo una Tabella 5 – Quadro riassuntivo delle sostenze ergogene di tipo alimentare attualmente in
insufficiente assunzione di iodio (Karg commercio
2000). Per questa ragione dovrebbe essere
utilizzato il sale iodato ed, almeno una
volta alla settimana, ci si dovrebbe alimen- Principi attivi e prodotti Creatina, inosina, piruvato, acido α-liponico,
endogeni del metabolismo idrossicitrato (HCA), Coenzima Q 10, L- carnitina,
tare con pesce marino.
colina, inositolo, acido orotico,
Da quando è noto che carichi fisici di Grassi β-idrossi−β−metilbutirrato (HMB).
durata elevata (ad esempio, la corsa di Trigliceridi a catena media (MCT), acido linolico
maratona), possono avere un’azione nega- coniugato (CLA).
tiva sulle membrane cellulari e sul mate- Aminoacidi Taurina, aminoacidi ramificati (BCAA), triptofano,
riale genetico cellulare, a causa dello stress acido aspartico, arginina, ornitina.
ossidativo che producono, nella dieta del- Elettroliti Sodio (sale), magnesio, calcio, potassio, fosforo.
l’atleta viene prestata particolare attenzio- Elementi traccia Ferro, zinco, selenio, rame, cromo.
ne alla provitamina A (β carotene), alla Vitamine “ACE”, acido folico, vitamina B12.
vitamina C ed alla vitamina E. Le vitamine Sostanze vegetali secondarie Flavonoidi
antiossidanti bloccano e neutralizzano i Enzimi Bromelaina, papaina
cosiddetti radicali liberi, cioè le molecole Alcaloidi Caffeina
altamente reattive che si producono per la
rottura di legami ossidativi. Per garantire
una sufficiente protezione delle cellule di to solo l’8% (il tasso di assorbimento può • Quale sia l’azione della creatina sulla
coloro che praticano sport di resistenza ad essere aumentando assumendo vitamina prestazione sportiva è stato discusso di
intensità elevata, si consiglia di nutrirsi, C) a differenza del ferro eme d’origine ani- recente in un nostro articolo (Schek
regolarmente, con ortaggi verdi, gialli e male, che può essere assorbito fino al 2000b): un trattamento da 3 a 7 giorni, nel
rossi e con molta frutta, soprattutto frutti 23%. Una carente presenza di ferro si quale vengano assunti, sotto forma di pol-
di bosco, pesche ed albicocche. manifesta in una riduzione dell’emopoiesi, vere o di compresse, da 20 a 30 g/die di
Se non viene consumata una quantità suf- cui fa seguito una limitazione del traspor- questa sostanza differisce la comparsa
ficiente di alimenti vegetali ricchi di car- to di ossigeno, che ha un effetto negativo della fatica in carichi ripetuti di breve
boidrati, si osserva una diminuzione delle sulla prestazione. Buone fonti alimentari di durata e di intensità elevata. Ciò permette
riserve di magnesio. Oltre che da abitudini ferro animale sono la carne, il pollame ed di aumentare il lavoro di allenamento, pro-
alimentari scorrette, ciò è causato soprat- il pesce, mentre buone fonti vegetali sono ducendo così un più rapido aumento della
tutto dalle diete ricche di proteine che l’insalata, gli ortaggi (asparagi, cavolo massa muscolare e della forza massimale.
vengono consigliate per diminuire di peso verde, cavolfiore, crauti, fagiolini, pomo- Però, questo effetto lo si osserva solo sulla
o per la costruzione dei muscoli. Le loro dori, rafano) ed i frutti di bosco. metà dei soggetti ed è tanto più marcato,
conseguenze possono essere crampi Un aumento del carico fisico e dello stress quanto minori sono le concentrazioni
muscolari ed altri disturbi di natura neuro- incrementano il fabbisogno di zinco, la cui muscolari iniziali di creatina. Un aspetto
logica. Per prevenire una carenza di carenza è accompagnata da inappetenza, negativo è l’accumulo di acqua nelle cellu-
magnesio si raccomanda di alimentarsi ritardi nella cicatrizzazione delle ferite ed le muscolari, che produce un aumento del
con molti ortaggi (pomodori, asparagi, una maggiore predisposizione a contrarre peso corporeo di circa 2 kg. Inoltre, l’au-
cavolo cappuccio, cavolo verde, fagiolini) malattie infettive. Quest’ultima può porta- mento della pressione nelle cellule musco-
insalata, frutti di bosco, latticello e pane re a peggioramenti della prestazione. Una lari accresce il rischi di lesioni, così come,
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integrale. quantità relativamente elevata di zinco dopo l’assunzione di creatina si possono


Se il bilancio energetico è negativo per un viene fornita dai formaggi (Edamer, presentare crampi muscolari e diarrea.
periodo prolungato e nella dieta sono Gouda, Tilsiter, Camembert, ecc.), dai Inoltre è noto un caso di insufficienza
scarsamente presenti il latte ed suoi deri- cereali (germi di grano, fiocchi d’avena, renale acuta a seguito dell’utilizzazione
vati, si può produrre un deficit di calcio. riso, cracker di segala), dalla carne, dal pol- prolungata di creatina.
Questo fenomeno sembra colpire soprat- lame, dalle uova, dal pesce (anguilla, luc- • Una buona rassegna sull’utilizzazione
tutto le atlete fondiste. Un effetto di que- cio, salmone) e dagli ortaggi (granoturco, della caffeina a scopo ergogeno è fornito
sta carenza può essere l’insorgere di un rafano, cavoletti di Bruxelles, ecc.). da Spriet (1995). La caffeina è un alcaloide
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presente nel caffè (da 60 soggetti di sesso femmi-


a 120 mg a tazza), nel nile in sovrappeso, sot-
the, nelle bevande con- toposte ad una dieta
tenenti cola, nelle ipocalorica (1.000 kcal/
bevande energetiche (80 die), rilevando una note-
mg/250 ml), nel cacao e vole riduzione del peso e
nel guarana, ma si trova del grasso corporeo del
in commercio anche 37-48% nel gruppo
sotto forma di compres- oggetto dell’esperimen-
se da masticare. Se ne to, rispetto al gruppo al
12 vengono assunti almeno quale era stato sommini-
9 ml per kg di peso cor- strato un placebo, senza
poreo, permette un però potere escludere un
risparmio di glicogeno errore di misurazione
nei primi quindici minuti dovuto al metodo utiliz-
di un carico di durata zato (analisi della impe-
superiore ad un’ora. Pro- denza bioelettrica). Gli
babilmente, la caffeina Autori hanno supposto
differisce anche la fatica che un aumento della
muscolare, in quanto concentrazione citosoli-
influisce positivamente ca del piruvato mettesse
sul rapporto tra sodio e in moto un “ciclo futile”,
potassio nei muscoli. La nel quale, grazie ad un
sua azione eccitante, che aumento della cessione
si presenta da 30 a 60 di calore da parte del
min dopo che ne è stata piruvato (attraverso l’os-
assunta una dose da 50 sacelato intramitocon-
a 200 mg, e che è più o driale), si produce
meno accentuata a fosfoenolpiruvato, che
seconda del grado di viene di nuovo defosfo-
assuefazione, incremen- rilizzato a piruvato. In un
ta l’attenzione e la capa- articolo specificamente
cità di reazione. Contem- dedicato a questo argo-
poraneamente, però, la mento (Kirnich 2001),
caffeina svolge un’azio- vengono trattati appro-
ne diuretica e broncoco- fonditamente altri studi
strittiva. In soggetti par- sull’influenza del piruva-
ticolarmente sensibili, to (e del diidrossiaceto-
una dose superiore ai ne) sul contenuto di
250 mg provoca eccita- Foto: BRUNO
grassi del corpo, sull’at-
bilità, nervosismo, irre- tendibilità dei risultati e
quietezza, ansia, insonnia, diarrea, brividi con piruvato e diidrossiacetone produceva sulle ipotesi sul meccanismo d’azione. In
e/o mal di testa. 600 mg di caffeina sono un maggiore assorbimento del glucosio questa sede, ci limitiamo a notare che,
sufficienti perchè venga superata la soglia ematico da parte della muscolatura degli nella pratica, vengono utilizzate dosi (da 3
considerata doping di 12ml/l, ma in caso arti superiori ed inferiori. La durata dell’as- a 6 g di piruvato/die) molto inferiori a
di disidratazione è sufficiente assumerne sorbimento del glucosio nei muscoli veniva quelle degli studi che abbiamo citato.
una quantità minore per raggiungere que- prolungata, mentre non veniva influenzata • Anche la L-carnitina è stata oggetto di
sto valore soglia. l’ossidazione per unità di tempo dei car- un nostro articolo (Schek 1994). Anche di
• Il piruvato viene commercializzato in boidrati e dei grassi. Probabilmente, l’inte- questa sostanza, commercializzata in
soluzioni contenute in fiale da assumere grazione con precursori del glucosio sti- bustine, compresse da masticare, capsule o
per via orale. Finora ne sono stati studiati mola la gluconeogenesi e la sintesi epatica sciroppo, si afferma che se viene assunta
gli effetti sulla capacità di prestazione di di glicogeno. Però è oggetto di discussione in dosi di 1-2 g/die agirebbe da “brucia
resistenza e sulla composizione corporea, se, ad una integrazione con piruvato e dii- grassi” che potrebbe servire sia agli atleti
ma solo in soggetti non allenati. Stanko et drossiacetone – che nelle quantità citate degli sport di resistenza sia a coloro che
al. (1990) hanno dimostrato che l’assun- può provocare diarrea – per vari giorni, vogliono ridurre il peso (grasso). Ad ogni
zione, rispettivamente, di 25 g di piruvato precedenti una attività intensa di resisten- modo, alla base dell’effetto che viene pro-
e di 75 g di diidrossiacetone (glicerone) - za, non sia da preferire una regolare rein- pagandato, c’è il presupposto che la carni-
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un prodotto della trasformazione del piru- tegrazione del glucosio durante l’attività tina acceleri l’ossidazione degli acidi grassi,
vato - per un periodo di 7 giorni, prece- stessa, se si pensa che, in soggetti allenati, effetto evidenziabile dalla riduzione del
denti un carico di resistenza protratto fino tale reintegrazione migliora la capacità di quoziente respiratorio (QR). Ma non è così,
all’esaurimento, aumentava la capacità di prestazione in misura analoga. perchè, a differenza dell’allenamento di
prestazione del 20%. Nel quadro di una Stanko et al. (1992), inoltre, hanno studia- resistenza, i supplementi di carnitina non
dieta ricca di carboidrati (55-70% del fab- to quale fosse l’effetto di un supplementa- aumentano la disponibilità cellulare di
bisogno di energia), la sostituzione del zione di 30 g/die di piruvato e di diidros- ossigeno o di acidi grassi. E neppure influi-
15% degli alimenti contenenti carboidrati siacetone sulla composizione corporea di scono sulla velocità di trasporto degli acidi
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grassi attraverso le membrane interne dei MCT), che generalmente vengono com- 8. Riepilogo
mitocondri, poichè la concentrazione cel- mercializzati in forma liquida, si tratta di
lulare di carnitina viene mantenuta grassi costituiti da glicerolo, esterizzato Per quegli atleti che utilizzano più di 4.000
costante entro stretti limiti. Per cui, non con tre acidi grassi di una catena di 6, 8, kcal per la loro attività sportiva (con un
c’è da stupirsi se, in studi a doppio cieco 10 o 12 atomi di carbonio. Vengono assor- dispendio energetico totale di oltre 6.000
ben controllati, non si è riusciti a provare biti e metabolizzati più rapidamente di kcal/die), gli integratori alimentari rappre-
l’esistenza di effetti positivi della carnitina quanto non avvenga per i trigliceridi a sentano una necessità, in quanto – se si
sulla capacità di prestazione di resistenza catena lunga (Long Chain Triglycerides, tiene conto dei loro elevati volumi di alle-
o sulla combustione dei grassi. LCT). L’effetto degli MCT sulla prestazione namento – il loro fabbisogno di energia e
• Gli aminoacidi ramificati (Branched sportiva è stato riassunto da Jeukendrup di nutrienti non può essere coperto sol-
Chain Amino Acids, BCAA) - valina, leucina (1996): essi accelerano lo svuotamento tanto attraverso una alimentazione com- 13
ed isoleucina - che si possono trovare in dello stomaco dopo l’assunzione di bevan- pleta ed equilibrata. Invece, per quanto
commercio sotto forma di compresse, de contenenti carboidrati, aumentando in riguarda gli effetti positivi degli stessi pro-
dovrebbero essere utili sia agli atleti degli questo modo la disponibilità di energia. dotti, o di prodotti simili, sulla capacità di
sport di resistenza, sia a quelli degli sport Però, già quando si assumono da 15 a 30 g prestazione di atleti o di praticanti sport a
di forza, da un lato, perchè ritarderebbero di MCT si presentano effetti secondari livello non competitivo, che consumano
la “fatica a livello centrale” e dall’altro, come diarrea, crampi addominali, nausea e quotidianamente meno di 3.000 kcal, così
perchè svolgerebbero un’ “azione anticata- senso di vertigine. La massima percentuale vantati dalla pubblicità, si tratta di una
bolica”. L”ipotesi anti-affaticamento” misurata di MTC nel metabolismo energe- strategia di mercato che ha solo l’obiettivo
(Blomstrand et al. 1991) si basa sull’osser- tico complessivo è inferiore all’8% (in caso di aumentarne la vendita. Chi pratica sport
vazione che, nei carichi intensivi di resi- di deplezione totale delle riserve di glico- a livello non competitivo non ha bisogno
stenza, la concentrazione ematica di BCAA geno). Per quanto riguarda gli sport di di questi prodotti e gli atleti ne hanno
- a causa, di un aumento del consumo di resistenza, viene postulato che una inte- bisogno solo in casi eccezionali. Un’ali-
questi aminoacidi nel muscolo scheletrico grazione con MCT aumenti la concentra- mentazione che sia adeguata ai bisogni
per produrre energia - diminuisce, per cui zione di acidi grassi nel plasma, per cui dell’atleta, basata sulle 10 regole della
aumenta il rapporto tra triptofano e BCAA viene risparmiato glicogeno e così potreb- Società Tedesca per l’Alimentazione (Deut-
nei compartimenti liquidi intra- ed extra- be esserne differito l’esaurimento. Però, in schen Gesellschaft für die Ernährung,
cellulari. Secondo gli Autori, ciò dovrebbe diverse ricerche, non si è riusciti a confer- DGE), riportate nella tabella 1, fornisce un
produrre un incremento nel trasporto del mare questa ipotesi (probabilmente perchè contributo essenziale alla capacità di pre-
triptofano nel cervello, dove questi ami- una dose inferiore ai 30 g non è sufficien- stazione fisica.
noacidi possono essere trasformati in te). I body builder che, nella preparazione Dunque, che i prodotti usati come integra-
serotina, un neurotrasmettitore considera- dei cibi, come fonte alternativa ai grassi tori alimentari possano migliorare la capa-
to responsabile dell’affaticamento centra- utilizzano gli MCT invece dei LCT, lo fanno cità di prestazione sportiva rappresenta
le. Questa ipotesi viene contraddetta da in quanto sperano in una diminuzione di solo una pia illusione.
Van Hall et al. (1995), che hanno dimostra- peso. Però, non ci sono studi che possano
to che, durante un carico di due ore al provare questo effetto. Gli argomenti a Note
cicloergometro, la prestazione non veniva suo favore si basano su uno studio con-
né migliorata da una integrazione di BCAA, dotto su ratti che ha dimostrato che, in (1) Per mantenere una determinata massa
né peggiorata da una integrazione di trip- una alimentazione complessivamente iper- muscolare, soggetti non allenati devono assu-
tofano. Per quanto riguarda l’azione dei calorica, gli MCT, rispetto ad una quantità mere più proteine dei soggetti allenati, come
BCAA sul metabolismo muscolare delle di LCT di pari potere calorico, produrrebbe- hanno dimostrato Lemon et al. (1992) e Tar-
proteine, in una ricerca condotta su ani- ro un minore aumento di peso, la qual nopolsky et al. (1992), con studi basati sul
mali (cani), ai quali venivano iniettati cosa viene attribuita ad un aumento della bilancio dell’azoto, condotti su 12 soggetti che
BCAA, dopo un digiuno di 24 h, è stato produzione di calore. avevano svolto un allenamento sistematico
dimostrato che soprattutto la leucina • L’acido linoleico coniugato (Coniugate della forza per due mesi (con sei allenamenti
diminuiva il catabolismo delle proteine, ma Linoleic Acid, CLA), che viene commercia- settimanali di 1,5 ore ciascuno). Un apporto
contemporaneamente aumentavano i pro- lizzato in capsule, dovrebbe servire agli giornaliero di 0,8 g/kg di peso corporeo non
cessi ossidativi, per cui non si produceva atleti praticanti sport di forza per aumen- era sufficiente a evitare la demolizione delle
alcuna sintesi proteica (Frexes-Steed et al. tare la massa magra e, contemporanea- proteine muscolari, mentre lo era un apporto
1992). mente, diminuire il grasso corporeo. Però, giornaliero di 1,4 g/kg di peso corporeo. D’al-
Un effetto “anticatabolico” viene attribuito finora, è stata dimostrata un’azione positi- tra parte, un ulteriore incremento fino a 2,4
anche ad un derivato della leucina, il β- va di dosi elevate di CLA sulla composizio- g/kg di peso corporeo, non portava alcun van-
idrossi-metilbutirrato (HMB), che viene ne corporea solo in pulcini e topi in fase di taggio, rispetto all’apporto di 1,4 g/kg di peso
commercializzato in capsule. Una dose da accrescimento. Gli Autori suppongono che corporeo al giorno. In caso di apporto mag-
1,5 a 3,0 g/die ridurrebbe l’insorgere di il CLA diminuisca il catabolismo muscolare giorato aumentava l’ossidazione della leucina.
danni muscolari provocati da un allena- (Pariza et al. 1996) od aumenti l’ossidazio-
mento intensivo della forza (Nissen et al ne degli acidi grassi nel tessuto adiposo
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

1996). Una valutazione di questa afferma- (Park et al. 1997). Però, rimane aperto il Traduzione di M. Gulinelli da Leistungssport, 5,
zione è difficile, in quanto mancano studi problema di quali sarebbero i meccanismi 2001, revisione terminologica di C. Pesce. Titolo
definitivi in merito. Si sa che l’HMB è una biochimici di regolazione di questi adatta- originale: Nahrungsergänzungsmittel im Lei-
sostanza di partenza per la sintesi del menti. Non conosciamo quali possibili dif- stungssport: Notwendigkeit oder Marketing-
colesterolo. ferenze vi siano nell’azione dei diversi iso- Strategie?
meri del CLA, e così pure sappiamo poco
• Per quanto riguarda i trigliceridi a cate- su effetti secondari indesiderati provocati L’autore: Dr. oec. troph. Alexandra Schek Mühl-
na media (Medium Chain Triglycerides, da dosaggi elevati. straße 11, 35390 Gießen
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Gudrun Fröhner, Klaus Wagner


Istituto di scienze applicate
all’allenamento, Lipsia

Peso corporeo
e costituzione
fisica nello sport 15

L’importanza della
tipologia di costituzione
fisica nello sviluppo a
lungo termine della
prestazione sportiva
Se si vogliono costruire ed ottenere
risultati sportivi elevati a lungo ter-
mine, occorre tenere conto delle
caratteristiche costituzionali, cioé
dei somatotipi, degli atleti. Parten-
do da questa constatazione, questo
lavoro si pone l’obiettivo di dimo-
strare, oggettivamente, l’esistenza
di tipologie diverse di costituzione
fisica nei diversi sport, di rilevare i
fenomeni di cambiamento delle
caratteristiche costituzionali duran-
te lo sviluppo ed in relazione all’età,
ed infine di esaminare se determi-
nati somatotipi comportino una
tendenza a sviluppare determinate
masse corporee.

1. Introduzione
In molti sport, con l’aumento dei risultati,
si nota sempre più frequentemente, che il
loro sviluppo è legato ad una precisa tipo-
logia costituzionale, cioè ad un ben deter-
minato somatotipo. Questo fenomeno può
essere attribuito, ad esempio, alle leggi
biomeccaniche che sono alla base di deter-
minate tecniche sportive, oppure a proces-
si fisiologici, che sono tra loro diversi e
dipendono dai movimenti che vengono
richiesti. Per questa ragione, in alcuni
sport e in alcune discipline sportive, le
proporzioni del corpo assumono una note-
vole importanza per quanto riguarda le
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

possibilità di movimento. Ad esempio,


sono evidenti le maggiori probabilità di
riuscita delle quali dispongono giocatori di
pallacanestro o di pallavolo di statura
molto elevata, oppure i ginnasti di statura
bassa o media. Pertanto, in alcuni sport, le
caratteristiche costituzionali degli atleti
Foto: BRUNO
rappresentano un elemento d’importanza
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fondamentale per ottenere elevati risultati Nel quadro di una valutazione antropome- Nell’ultimo secolo sono stati fondamentali
sportivi. trica si offrono molteplici possibilità di i lavori di Kretzschmer (1921), Sheldon
Per questa ragione, nello sport di vertice, formulare consigli, basati sui risultati otte- (1940) e Conrad (1963).
incontramo spesso questo problema: nuti, come anche di utilizzarli in senso Già Aristotele, Platone e, soprattutto Filo-
quando si inizia, precocemente, a costruire preventivo. Ciò è particolarmente evidente, strato, ricordavano le diversità di costitu-
la prestazione sportiva a lungo termine in quando si affronta il problema della valu- zione fisica degli atleti e le loro relazioni
un determinato sport od in una determi- tazione della corretta massa corporea con alcune capacità o prestazioni atletiche
nata disciplina sportiva, nella quale le pro- oppure dello sviluppo della statura. (Knussmann 1988). Il corridore di fondo
babilità di ottenere risultati elevati aumen- Oggi, come in passato, si presentano sem- veniva descritto con spalle e nuca potenti,
tano insieme a determinate caratteristiche pre problemi quando si interpretano alcuni ma gambe esili e leggere. Tanner (1964) ed
16 somatiche, durante alcune fasi dello svi- parametri di stato attuali, ad esempio l’in- anche Kunze, Hughes, Tanner (1972)
lupppo, cronologicamente limitate, risulta- dice di massa corporea (Body Mass Index, hanno esaminato la costituzione degli
ti eccezionali possono essere ottenuti d’ora in poi BMI). Un BMI con valori limite, atleti che hanno partecipato ai Giochi
anche da quegli atleti che presentano non necessariamente comporta la diagnosi olimpici del 1960 e del 1972, ed hanno
misure antropometriche non ideali, o che di anoressia o di adiposità. Per questa individuato tipologie costituzionali tipiche
le presentano solo temporaneamente, gra- ragione abbiamo approfondito la ricerca di nelle varie discipline. Tittel, Wutscherk
zie allo sviluppo. Talvolta, solo dopo lunghi spiegazioni e di possibilità di miglioramen- (1972) hanno trattato esaurientemente
anni di impegno, si nota che le prestazioni to della valutazione e dei consigli che se l’antropometria applicata alla sport, con
in un determinato sport o disciplina spor- ne ricavano. Ciò ci ha condotto all’analisi informazioni sui suoi metodi e descrivendo
tiva possono essere incrementate solo della caratteristica tipologia costituzionale i diversi somatotipi che si trovano nelle
limitatamente, a causa di fattori costitu- (cioè del somatotipo), soprattutto in riferi- varie discipline. Bernhard, Jung (1998)
zionali. Non sempre ciò viene accettato mento alla massa corporea. Dalle informa- hanno fornito un’ampia panoramica gene-
senza che insorgano problemi psicologici. zioni ricavate da questa analisi ci aspetta- rale degli obiettivi e dei metodi dell’antro-
Però, non è raro osservare che, nel caso di vamo un miglioramento dei mezzi d’inter- pometria applicata allo sport ed hanno,
una tipologia costituzionale diversa da pretazione. inoltre, riferito i risultati relativi a corridori
quella ottimale per lo sport o la disciplina Soprattutto per la popolazione degli atleti e sciatori.
sportiva praticata, vengono compiuti sforzi e delle atlete si è dimostrata necessaria Nelle nostre ricerche, abbiamo perseguito
per modificare tali presupposti somatici, una più precisa base di valutazione, poichè tre obiettivi principali:
non propriamente idonei: ciò riguarda, in alcuni sport, in parte, troviamo l’espres- - provare, oggettivamente, ancora una
soprattutto la massa corporea e soprattut- sione di caratteristiche costituzionali volta che, nelle diverse discipline sporti-
to le “famigerate” percentuali di grasso. estreme. Però, ad esempio, in base a leggi ve, esistono vari somatotipi e che è pos-
Ma, in questo modo si possono produrre, biomeccaniche sono proprio esse che sibile rappresentare le loro espressioni
addirittura, disturbi alimentari, che posso- offrono agli atleti la possibilità di ottenere individuali anche in caso di somatotipi
no manifestarsi sotto forma di anoressia o risultati migliori. D’altra parte, spesso, pro- estremi.
di bulimia, con i relativi pericoli per la prio i somatotipi estremi, caratteristici di - Inoltre, si voleva verificare, oggettiva-
salute. Nel rapporto con gli atleti, ricono- alcuni gruppi di discipline sono valutati mente, se, dal punto di vista delle possi-
scere l’individualità del loro corpo richiede secondo una norma generale, sebbene esi- bilità di cambiamento, si riuscivano a
sempre una sufficiente capacità di sua sta una norma individuale, specifica di un differenziare fenomeni legati al tipo di
accettazione. Ciò vuole dire che, se si sport, secondo la quale non corrispondono costituzione nel processo di crescità e di
vogliono garantire la salute e con essa la a valori patologici ed a particolari pericoli sviluppo. Infatti, quegli indici che sono
prestazione sportiva, quando si cerca di di alterazioni della salute. La costituzione scarsamente soggetti a cambiamento
modificare la massa corporea di un atleta fisica è espressione della morfologia del possono essere più facilmente utilizzati
è necessario considerarne non soltanto corpo di una persona, soprattutto di quella per prevedere le future caratteristiche
l’età ed il livello di maturazione, ma anche geneticamente determinata. Il concetto fisiche, rispetto a quelli fortemente
la tipologia costituzionale. tipo di costituzione o somatotipo indica dipendenti dall’età, ovvero dalla matura-
Per questi motivi abbiano affrontato la che determinati principi di crescita sono zione. In generale, ai fini di una valuta-
problematica: “tipologia costituzionale e legati a determinate direzioni che, a loro zione concreta dei futuri sviluppi della
sport”. Ed attraverso l’esposizione dei volta, esprimono le tipiche caratteristiche costituzione fisica, questi ultimi indici
risultati del nostro studio, siamo in grado somatiche individuali (Conrad 1963), che, vanno considerati non riferendoli solo
di dimostrare che, se si vuole garantire in generale, si riferiscono a certe funzioni, ad un periodo d’età, ma anche al livello
uno buono stato di salute, la capacità di qualità o capacità di prestazione. di maturazione.
carico e la prestazione sportiva, è assolu- Nella popolazione normale troviamo gran- - Infine, volevamo verificare se le diverse
tamente necessario prendere in considera- di differenze fisiche. Però, l’esperienza ci tipologie costituzionali presentano ten-
zione i fattori costituzionali. Se si segue un insegna che la valutazione dei parametri di denze a differenti rapporti tra masse
indirizzo di pensiero, secondo il quale, per stato attuali, generalmente, viene realizza- corporee/statura e a diversità nelle
prevenire alterazioni negative delle funzio- ta in base ad un unico criterio e, per que- somme delle pliche cutanee, cioé a per-
ni dell’organismo, è importante non solo sto, può risultare erronea. Queste riflessio- centuali diverse di grasso.
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valutare i parametri di stato attuali, ma ni non sono una novità. L’importanza del
anche individuare precocemente quei tenere conto del tipo di costituzione fisica Dai risultati delle nostre ricerche ci atten-
segnali che precedono i disturbi, trattare ci è stata tramandata dell’antichità. Il rife- devamo informazioni che permettessero
questo tema vuole rappresentare un con- rimento alla costituzione fisica, per quanto una valutazione più precisa di questi valori
tributo alle osservazioni ed ai metodi di riguarda i diversi parametri di stato del nella pratica. Attraverso l’utilizzazione
assistenza che accompagnano l’allena- corpo, la frequenza con la quale si presen- degli indici antropometrici, se ci si riferisce
mento, durante la costruzione a lungo ter- tano le diverse malattie, od i loro stadi ini- alla tipologia costituzionale, alla dinamica
mine del risultato sportivo. ziali, si ricollegano al nome di Ippocrate. della crescita e della maturazione si ha
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l’opportunità di migliorare la valutazione In contrapposizione, Conrad ha definito I principali dati di riferimento rilevati sono:
individuale e il rilevamento di rischi per la definito picnomorfo quel tipo di costitu- - l’età cronologica;
salute e lo stato psicofisico. Però, lo scopo zione nel quale prevale una notevole cre- - il grado di maturazione;
della nostra ricerca non era solo quello di scita in larghezza, a costo di una minore - lo sport o la disciplina sportiva praticata;
trovare differenze nelle tipologie costitu- crescita in lunghezza. Il corpo tende alla - il sesso.
zionali tra le varie discipline e le loro parti- pinguedine. Dal punto di vista antropometrico sono
colarità nello sviluppo, ma soprattutto state misurate:
quello di potere utilizzare una valutazione La variante secondaria della tendenza di - la statura;
più precisa dei parametri di stato, per vari crescita del corpo è rappresentata da due - la massa corporea;
somatotipi, soprattutto per quelli estremi e poli estremi, cioé dal tipo di costituzione - i diametri trasversale e sagittale del
per i valori rilevati. L’idea guida è che è fisica ipoplastico (tipo debole, astenico, torace; 17
necessaria l’accettazione dell’impronta esile) ed iperplastico (tipo atletico, robu- - la circonferenza dell’avambraccio e della
individuale del corpo, che richiede atten- sto). Tra questi due poli si trovano forme mano;
zione soprattutto nel caso di carichi eleva- intermedie, definite plastiche. - la somma delle pliche cutanee (con 10
ti. Infine, l’elaborazione dei dati sulle tipo- Per caratterizzare quantitativamente le punti di misurazione).
logie costituzionali intende fornire, in un tendenze di crescita da leptomorfo a pic- Su questa base sono stati calcolati questi
momento precoce dello sviluppo biologico, nomorfo, Conrad si è servito dell’indice indici:
informazioni relative all’esistenza di pre- metrico, i cui principi erano stati elaborati - l’indice di Quetelet (massa corporea/sta-
supposti costituzionali verso l’ottenimento da Strömgen (cfr. Conrad 1963) che si tura);
di prestazioni in un dato sport. Ciò si rivela basa sull’utilizzazione del diametro tra- - l’indice di massa corporea (Body Mass
particolarmente necessario in tutti quegli sverso e di quello sagittale (antero-poste- Index, BMI = massa corporea/statura2)
sport o discipline sportive, nelle quali spe- riore) del torace in relazione alla statura. - l’indice di Rohrer (massa corporea/sta-
cifici presupposti nella costituzione fisica Visivamente, ci si può rappresentare la tura3)
rappresentano la possibilità che si riescano possibilità di differenziazione attraverso - l’indice metrico (secondo Conrad);
ad ottenere i risultati voluti, mentre sco- queste misure, in quanto, generalmente, è - l’indice plastico (secondo Conrad);
stamenti notevoli da tali presupposti favo- nota la gabbia toracica ampia e sottile del - la somma delle pliche cutanee;
revoli non solo limitano la possibilità di soggetto leptomorfo e quella profonda ed - la percentuale di grasso (utilizzando la
evoluzione positiva dei risultati, ma ampia del soggetto picnomorfo. Servendo- formula della Parizkova);
aumentano i pericoli di alterazione della si di questo indice, in un sistema di coordi- - la massa corporea magra.
salute o di problemi di natura psicologica. nate è stata effettuata una suddivisione in
Inoltre, si presume che, attraverso una nove classi diverse, dalla classe A alla I, Preliminarmente, per ottenere orienta-
corretta valutazione delle caratteristiche e nella quale la classe A rappresenta la tipo- menti sulla ulteriore elaborazione dei dati,
dello sviluppo fisico e tenendo conto del logia più picnomorfica e quella I quella sono stati presi in considerazione, ed
somatotipo, nella valutazione della massa accentuatamente leptomorfica. Nella clas- osservati logitudinalmente, atleti con
corporea, della somma delle pliche cuta- se E sono rappresentati quei tipi di costi- somatotipi diversi, appartenenti a vari
nee, delle percentuali di grasso e dei relati- tuzione fisica che sono precisamente sport ed a varie discipline sportive ed
vi indici di massa corporea, sia possibile metromorfi. Tutti i valori che si trovano al anche atleti con caratteristiche anoressi-
ottenere informazioni oggettive che con- di fuori dei due poli sono classificati nelle che. Il fine che ci si proponeva era quello
tribuiscono a limitare i disturbi alimentari. classi Ultra A ed Ultra I. di ottenere informazioni essenziali sul
Per l’oggettivazione delle morfologie e la I poli ipoplastico ed iperplastico o le forme genere di somatotipi specifici dei vari
conseguente classificazione dei tipi di intermedie sono classificati attraverso l’in- sport e come essi si modificassero, durante
costituzione ci siamo serviti della metodica dice plastico. Quest’ultimo prevede una lo sviluppo. Per questa ragione, è stato
messa a punto da Conrad (1963). misura di larghezza e due circonferenze: la necessario esaminare i parametri di stato
larghezza delle spalle, la circonferenza del- in gruppi diversi per età, maturazione,
2. Il metodo di valutazione l’avambraccio (misurata all’altezza del sesso e sport o disciplina sportiva.
delle tipologie costituzionali gomito con il braccio esteso) e della mano. Il sistema di coordinate di Conrad è stato
di Conrad L’indice è rappresentato dalla somma di utilizzato per visuallizzare la tipologia
questi valori e viene differenziato in classi costituzionale ed anche per rendere com-
Conrad (1963) ha messo a punto il sistema da 1 a 9. La classe 1 rappresenta la tipolo- prensibile agli atleti le diverse morfologie
di coordinate delle tipologie costituzionali gia costituzionale estremamente ipoplasti- del corpo. Nello sport si trovano tipologie
rappresentato nella figura 1, che ci è sem- ca e la 9 quella estremamente iperplastica. costituzionali estreme: di ciò si è tenuto
brato adeguato per documentare oggetti- I valori che non rientrano in queste classi conto, per cui il sistema di coordinate è
vamente le caratteristiche costituzionali sono classificati com Ultra 1 ed Ultra 9. stato ampliato, sia in direzione di una
del corpo. Per valutare i vari tipi di costitu- Questi ultimi valori, praticamente, non notevole tipologia leptomorfica sia in dire-
zione fisica, Conrad ha descritto una sono stati quasi mai rilevati da Conrad zione di marcate caratteristiche ipo ed
variante primaria ed una secondaria della nelle sue ricerche. iperplastiche. Solo così, in alcuni sport e
tendenza di crescita del corpo. La variante discipline sportive, è stato possibile rap-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

primaria è determinata dai poli estremi 3. Le ricerche degli Autori presentare, in modo differenziato, quale
tipo leptomorfo e tipo picnomorfo, mentre fosse l’espressione della loro tipologia
le morfologie intermedie vengono da lui Attraverso metodi di misurazione antropo- costituzionale specifica. Per quanto riguar-
definite metromorfe. metrica sono state rilevate alcune misure da i valori antropometrici, ne sono stati
Con leptomorfo si indica una forte ten- del corpo in un totale di 2 075 atleti e 1 calcolati gli andamenti percentili in rela-
denza ad un corpo longilineo, con scarsa 798 atlete, provenienti da diverse discipli- zione all’età, utilizzandoli successivamente
crescita in larghezza, con predisposizione ne sportive, che definiremo popolazione per l’analisi longitudinale individuale dello
alla magrezza. mista di atleti e di atlete. svolgimento del processo di sviluppo ed, in
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Lept om orfo L e p to mo rfo


1 2 3 4 5 6 7 8 9 -2 -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

I M
L
H K

G J
GR
I Pv

Ip e r p la s tic o
Ip e r p la s tic o
Ip o p la s tic o

Ip o p la s tic o
F H Al.c
18 E
G
N Al . l
F
D E
D
C
C
B B
A
A
UA
Pi cnom orfo P icn o mo rfo

Figura 2 – Espressione dei diversi tipi di costituzione fisica in atlete di


Figura 1 – Sistema di coordinate per la classificazioni delle tipologie età adolescenziale e di età adulta in sport diversi. GR: ginnastica ritmi-
costituzionali secondo Conrad ca; Al.c: atletica leggera/corsa; Al.l: atletica leggera/lanci; Pv: pallavolo;
N: nuoto

Lept om orfo L e p to mo rfo


-2 -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 -2 -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
M M
L L
K 13 14 15 K
J 10 J GR
1/2 GR
I I 5/6
Ip e r p la stico

14

Ip e r p la stico
16
Ip o p la stico

Ip o p la stico

H H
G 13 15 17 G
F F
E E
D D
C 17 C
B 19 B
A 21 A
UA UA
Pi cnom orfo P icn o mo rfo

Figura 3 – Espressione della tipologia costituzionale e del suo sviluppo


in relazione all’età con indicazione della relativa età cronologica. Blu Figura 4 – Sviluppo della tipologia costituzionale di atlete della ginna-
scuro (in alto): atleta con tipologia costituzionale fortemente leptomor- stica ritmica. 1/2: stato di maturazione infantile e inizio della pubertà;
fica; azzurro (al centro): atleti con costituzione tipicamente da atleta; 5/6 stato di maturazione adolescenza ed età adulta
nero (in basso): atleti con costituzione picnomorfa fortemente atletica

particolare, della sua continuità od anche tive per le tipologie costituzionali sono Oltre il 3° od il 97° percentile si trovano
di eventuali alterazioni patologiche. L’indi- state utilizzate queste fasce dell’indice atleti estremamente leptomorfici od estre-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

ce metrico, che è soggetto a modificazioni metrico della popolazione mista di atleti mamente picnomorfici, che sono classifi-
irrilevanti nel corso degli anni ed è pertan- ed atlete: cati tra i somatotipi estremi, e non rientra-
to rigidamente stabilito geneticamente, si - dal 3° al 15° percentile = leptomorfo no nell’analisi. L’espressione tipicamente
è rivelato molto utile per provare, concre- (corporatura snella) da atleta è stata da noi coniata, in quanto
tamente, l’esistenza di caratteristiche - dal 15° all’85°percentile = tipicamente la maggior parte degli atleti rientra in que-
antropometriche legate al tipo di costitu- da atleta (nella popolazione normale da sta fascia di percentili del’indice metrico,
zione fisica. tipologia metromorfica a leptomorfica); oppure presentano caratteristiche costitu-
Per individuare tendenze standard orienta- - dall’85° al 97° percentile = metromorfo. zioniali di corporatura mediamente snella
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ed armoniosa. Poichè, nei rapporti tra


massa corporea e statura che vengono uti-
lizzati più frequentemente (indice di Que-
telet, BMI ed indice di Rohrer) la statura
viene elevata a potenze diverse, abbiamo
voluto confrontare i valori antropometrici
dei tre gruppi in rapporto ad una statura
quasi costante ed esaminare le differenze
significative. Per farlo abbiamo utilizzato il
valore medio della statura ± 2 cm dell’in-
tera popolazione di due gruppi d’età di 19
atleti e di atlete.

4. Risultati della ricerca


Differenza nell’espressione dei tipi
di costituzione fisica tra gli sport
e le discipline sportive

Come abbiamo precedentemente esposto,


poichè in alcuni sport troviamo un’espres-
sione di tipologie costituzionali estreme, è
stato necessario ampliare il sistema delle
coordinate, altrimenti non sarebbero state
sufficientemente differenziabili e sarebbe
stato impossibile rappresentare la loro
espressione individuale. Senza l’allarga-
mento sarebbe stato anche impossibile
osservare l’andamento globale dello svi-
luppo in questi gruppi. Servendoci dell’e-
sempio di atlete di diversi gruppi di disci-
pline in età adolescenziale ed in età adulta,
è stato possibile individuare che esistono
notevoli differenze di tipi costituzionali
nelle discipline prese in considerazione
(figura 2).
Mentre nella ginnastica ritmica, in media,
ottengono risultati di livello elevato atlete
fortemente leptomorfe con l’indice plasti-
co più basso, nelle discipline di lancio del-
l’atletica leggera prevalgono tipologie
metromorfiche ed estremamente plastiche.
Anche le nuotatrici mostrano una morfo-
logia prevalentemente metromorfica, con
un indice plastico relativamente elevato.

Sviluppo dei tipi di costituzione fisica


in relazione all’età ed allo stato di
maturazione

Nella parte superiore della figura 3 è signi-


ficativo il caso di due atleti, costituzional-
mente diversi, con diverso indice metrico
ed un indice plastico che cresce con l’età.
S: 193,4 193,2 199,6
Gli andamenti mostrano che, in quasi tutti
MC: 74,6 88,8 99,8
i casi, con il crescere dell’età l’indice metri-
BMI: 19,9 23,8 25,7
co è soggetto a modifiche irrilevanti. Ciò
Indice di Roher 1,03 1,23 1,29
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

vuole dire che, un individuo sano, con una


Grasso mm%: 46/8,2% 62/11,0% 71/12,4%
costituzione fortemente leptomorfa non si
Indice metrico: - 2,06 = K - 0,98 = G - 0,62 = F
svilupperà in una metromorfa e, viceversa,
Indice plastico: 91,3 = 7 98,0 = 10 100,6 = 11
un atleta metromorfo sano, non si trasfor-
merà in un atleta leptomorfo. La parte
inferiore della figura 3 riguarda un sog-
getto, estremamente atletico, in età adole- Figura 5 – Manifestazioni tipiche della tipologia costituzionale degli atleti
scenziale ed in età adulta, nel quale il
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cambiamento dell’indice metrico va ricon-


Andamento dell'indice di Quetelet in relazione all'età/MASCHI
dotto ad un notevole incremento della
625
600 P3 muscolatura.
575 P10 Questa affermazione viene confermata se
550 P25 si confrontano l’espressione della tipologia
525 P50 costituzionale delle atlete della ginnastica
500 P75 ritmica dagli stati di maturazione infantile
475 P90 fino all’inizio della pubertà con lo stato di
450 P97
maturazione nell’adolescenza e dell’età
425
adulta. L’indice metrico non subisce varia-
20 400
zioni notevoli in relazione all’età ed allo
375
350 sviluppo, però l’indice plastico aumenta e
325 ciò è chiaramente dovuto al tipo di movi-
300 menti richiesti.
275
250 Tipi di costituzione fisica della
225
popolazione mista di atleti ed
200
175
atlete tenendo conto soprattutto
9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 dell’indice metrico

Sulla base delle curve percentili e del con-


Andamento del BMI con in relazione all'età/MASCHI fronto con il sistema di coordinate di Con-
34 rad, per quanto riguarda l’indice metrico
P3
abbiamo potuto stabilire che la popolazio-
32 P10
ne mista di atleti ed atlete, in media, si
P25
30 P50 colloca tra la classe leptomorfa e quella
P75 metromorfa. Per questo abbiamo definito
28
P90 questa tipologia con l’espressione costitu-
26 P97 zione tipica da atleta.
Nelle classi limitrofe troviamo i somatotipi
24 leptomorfi e metromorfi. In alcuni sport ed
22
in alcune disciplina sportive sono rappre-
sentate anche le classi dei somatotipi
20 notevolmente leptomorfi o picnomorfi.
18
Nella popolazione di atleti ed atlete esami-
nata non è stato rilevato il polo estremo
16 della picnomorfia.
Nella figura 5 vengono rappresentati
14
esempi di espressione di tipologie lepto-
9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
morfiche, di tipologie tipicamente da atle-
ta e metromorfiche di atleti di età da 18 a
20 anni. Nei tre atleti sono ben riconosci-
Andamento dell'indice plastico in relazione all'età/MASCHI
bili non soltanto le differenze nell’indice
105
P3 metrico, ma anche nel BMI, nell’indice di
100 P10 Rohrer e nella somma delle pliche cuta-
P25 neee.
95 P50
P75 Valori dello sviluppo dei tipi di
90 P90 costituzione fisica, dipendenti
P97
ed indipendenti dall’età
85

80
Per quanto concerne la loro dipendenza
dall’età, se ci si serve degli andamenti per-
75 centili, gli indici antropometrici possono
essere differenziati in due gruppi. Da un
70 lato troviamo indici che non subiscono
cambiamenti con l’età e dall’altro indici
65
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

che cambiano notevolmente. Per questi


6 ultimi, proprio perchè dipendono dallo svi-
9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 luppo, i valori debbono essere valutati rife-
rendoli ad uno standard di età, conside-
rando il grado di maturazione. L’indice di
Quetelet, il BMI ed anche l’indice plastico
Figura 6 – Andamento dei percentili di indici costituzionali (indice di Quetelet, BMI ed indice pla- mostrano notevoli cambiamenti con l’età
stico) chiaramente dipendenti dallo sviluppo (n = 2.075) (figura 6). Nel caso di quegli indici che
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subiscono modificazioni relativamente


scarse rispetto all’età, sono tempestiva- Andamento dell'indice di Roher in relazione all'età/MASCHI
mente individuabili condizioni costituzio- 1,9
nali determinate geneticamente. Cambia- P3
1,8 P10
menti relativamente scarsi si possono rile-
P25
vare non solo nell’indice metrico, ma 1,7
P50
anche nell’indice di Rohrer (figura 7). 1,6 P75
Anche la somma delle pliche cutanee si P90
1,5
differenzia in relazione con lo sviluppo. P97
Però, in relazione all’età, mostra un incre- 1,4

mento di scarsa entità nella popolazione 21


1,3
mista di atleti e di atlete. 1,2

1,1
Percentili nei gruppi d’età ed
importanza del loro andamento 1,0

0,9
Lo sviluppo della costituzione fisica indivi-
0,8
duale, in quasi tutti i casi, si distribuisce in
9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
determinate fasce di percentili, cioè si
muove entro determinati “canali”. La Andamento dell'indice metrico in relazione all'età /MASCHI
distribuzione nella popolazione è forte- -2,5
mente compartimentata, per cui ci si P3
dovrebbe aspettare anche una dipendenza P10
-2 P25
dal tipo di costituzione fisica. Nella figura P50
8 vengono mostrati due andamenti tipici P75
-1,5
dei percentili. P90
Un’uscita da questi canali (figura 9) P97
-1
durante lo sviluppo deve essere considera-
ta con estrema attenzione. Negli anda-
menti mostrati nella figura, si può prova- -0,5
re che vi è una drastica diminuzione del
BMI in atlete con chiare sintomi anoressici, 0
anche se non viene superata la nota soglia
critica di 18 e le percentuali di grasso 0,5
(somma delle pliche cutanee) ancora non
permettevano di individuare cambiamenti 1,0
importanti. Invece in una costituzione 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
chiaramente leptomorfa (Im nella figura 8)
troviamo un BMI molto basso e, tuttavia,
individualmente, del tutto normale, infe-
riore ad un valore di 18, con percentuali di Figura 7 – Andamento dei percentili di indici costituzionali (indice di Rohrer, indice metrico) che
grasso, stato di maturazione e alimenta- cambiano in modo insignificante in relazione all’età
zione corretta.
Questi casi mettono chiaramente in evi-
denza che non sono le tipologie costitu-
zionali estremamente esili e snelle ad esse- Andamento del BMI in relazione all'età /MASCHI
re minacciate dal pericolo di anoressia, ma, 28
P3
ed in misura nettamente maggiore, le P10
26
tipologie costituzionali metromorfiche. P25
Infatti, chi presenta questo tipo di costitu- 24 P50
zione si orienta su un’immagine ideale di P75
P90
magrezza che non risponde allo standard 22
P97
di questo somatotipo. Per queste ragioni, 20
lm
esiste un notevole pericolo che si presenti- mm

no disturbi alimentari. 18

16
Una diversa tipologia metrica è legata
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

anche a diverse tendenze medie nella 14


massa corporea e nella composizione
del corpo 12
9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25

Il confronto dei dati antropometrici di


tipologie costituzionali diverse conferma
l’ipotesi che l’indice metrico rappresenti un Figura 8 – Andamento individuale dello sviluppo di atlete con un diverso indice metrico (lm: lepto-
parametro di riferimento essenziale per la morfo; mm: metromorfo)
impaginato FRONER 15-24 17-05-2002 9:28 Pagina 22

Andamento del BMI in relazione all'età/FEMMINE


valutazione di tutti i rapporto massa cor-
28
porea-statura come anche per la somma
P3 delle pliche cutanee. Nel somatotipo forte-
P10
26
P25
mente leptomorfo il BMI, gli indici di Que-
P50 telet e di Rohrer, come anche la somma
24 P75 delle pliche cutanee mostrano valori signi-
P90 ficativamente inferiori rispetto al somato-
22 P97
mak tipo metromorfo.
sel Le figure 10-13 ne forniscono alcuni
20
esempi. Negli atleti e nelle atlete adole-
22 scenti ed adulti, la differenza media delle
18
percentuali di grasso tra i maschi lepto-
16 morfi e metromorfi è del 3% (leptomorfo:
8,3; metromorfo: 11,3 %) mentre nelle
14
femmine è di circa il 4 % (rispettivamente
10,3 e 14,3 %). Ciò vuole dire che, l’atleta
12
9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
leptomorfo deve, normalmente, presentare
il 3% di grasso in meno, rispetto all’atleta
metromorfo. Nel caso di atleti picnomorfi
Figura 9 – Andamento anormale nell’andamento dello sviluppo del BMI. Andamento individuale questa percentuale si rivela ancora mag-
dello sviluppo del BMI con caratteristiche anoressiche in due atlete metromorfe (mak, sel) giore. I risultati relativi alle atlete portano
alle stesse conclusioni.

BMI delle diverse tipologie costituzionali/MASCHI Andamento del BMI in relazione all'età/FEMMINE
Leptomorfo Da atleta Metromorfo Leptomorfo Da atleta Metromorfo
26 26

24 24

22 22

20 20

18 18

16 16

14 14

12 12
10-11 17-19 10-11 17-19 10-11 17-19 10-11 17-19 10-11 17-19 10-11 17-19

Figura 10 – Confronto tra il BMI di atleti con tipologie costituzionali Figura 11 – Confronto tra il BMI di atlete con tipologie costituzionali
diverse tra le classi di età 10/11 e da 17 a 19 anni diverse tra le classi di età 10/11 e da 17 a 19 anni

Indice di Roher delle viverse tipologie Somma delle pliche cutanee delle diverse
costituzionali/FEMMINE tipologie costituzionali/FEMMINE
Leptomorfo Da atleta Metromorfo Leptomorfo Da atleta Metromorfo
1,6 150
140
1,5 130
120
1,4
110
1,3 100
90
1,2 80
70
1,1
60
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

50
1,0
40
0,9 30
10-11 17-19 10-11 17-19 10-11 17-19 10-11 17-19 10-11 17-19 10-11 17-19

Figura 12 – Confronto tra l’indice di Roher di atlete con tipologie costi- Figura 13 – Confronto le somme delle pliche cutanee di atlete con tipo-
tuzionali diverse tra le classi di età 10/11 e da 17 a 19 anni logie costituzionali diverse tra le classi di età 10/11 e da 17 a 19 anni
impaginato FRONER 15-24 17-05-2002 9:28 Pagina 23

Discussione e conclusioni
pratiche
I risultati che abbiamo presentato confer-
mano la pluralità e le differenze di tipolo-
gie costituzionali nella popolazione degli
atleti di vertice. Utilizzando il metodo di
Conrad (1963) ed allargando il sistema di
coordinate da lui sviluppato, è stato possi-
bile oggettivare i diversi caratteri somato-
tipici e rappresentarli chiaramente, in 23
modo tale da informare gli atleti. Il tipo di
costituzione fisica sembra rappresentare
un elemento orientativo per la capacità di
prestazione nei singoli sport e discipline
sportive. Naturalmente, vi sono moltissimi
esempi nei quali, anche nel caso di tipi di
costituzione fisica sfavorevoli per specifi-

Foto: BRUNO
che richieste di movimento è possibile
ottenere risultati di livello elevato. Una
possibile spiegazione viene fornita dalle
possibilità di compensazione, grazie a
capacità motorie particolari, che si trovano da fattori genetici. Quindi possono essere è confermata l’esistenza di differenze
soprattutto in quegli sport nei quali per individuate precocemente quali sono le significative nal rapporto massa corpo-
ottenere risultati elevati è necessaria tendenze individuali innate di crescita, rea/statura e nella somma delle pliche
un’ampia serie di condizioni fisiche e legate alla tipologia costituzionale. Però, cutanee. Un atleta estremamente lepto-
motorie. Le prestazioni sportive, la capa- per la precisione delle misurazioni e delle morfo può chiaramente possedere una
cità di carico e la costituzione fisica non si relative valutazioni è necessario considera- massa corporea relativamente bassa ed
basano solamente sugli aspetti biomecca- re le modificazioni strutturali dell’apparato anche una somma minore delle pliche
nici del movimento, ma anche su varie locomotorio e posturale, come, ad esem- cutaneee. Se si conosce quale deve essere
possibilità fisiologiche. Ciò è dimostrato pio, una notevole cifosi del tratto toracico l’espressione individuale della tipologia
dagli esempi delle atlete in età adolescen- della colonna vertebrale provocata dalla costituzionale è possibile limitare errori di
ziale od adulta, nelle quali una costituzio- sindrome di Scheurmann, oppure un valutazione e le conseguenze che si
ne estremamente leptomorfa si rileva accentuato torace ad imbuto. È importante potrebbero incontrare nella pratica, sopra-
soprattutto nelle atlete praticanti ginnasti- anche la precisione delle misurazioni, che tutto per quanto riguarda il tentativo di
ca ritmica, mentre quella estremamente devono essere, assolutamente, eseguite da cambiamento della massa corporea, per-
iperplastica si presenta nelle atlete delle personale qualificato e con larga esperien- chè essa non corrisponde all’ideale di
discipline di lancio dell’altetica leggera. za in materia. corpo voluto. Se il somatotipo diverge
Sulla base dei valori antropometrici, rica- Abbiamo presentato alcuni esempi di notevolmente da quello favorevole allo
vati dallo studio di una popolazione mista andamenti percentili, da noi elaborati, dei sport praticato, ad esempio, potrebbe
di atleti e di atlete e dagli studi longitudi- valori antropometrici relativi alla popola- essere impossibile ottenere la struttura
nali, elaborati in base alla casistica indivi- zione mista di atleti e di atlete. Questi fisica voluta attraverso restrizioni alimen-
duale, è stato possibile stabilire che gli valori ci dimostrano che, rispetto agli tari. Soprattutto in queste condizioni,
indici della costituzione fisica si comporta- andamenti percentili relativi a diverse insorge il pericolo di disturbi psicologici od
no in modo diverso rispetto all’età ed allo ricerche sulla popolazione normale, le dif- addirittura rischi per la salute, come dimo-
stato di maturazione. Ciò richiede orienta- ferenze si riferiscono soprattutto agli indi- strato dall’andamento del BMI nelle due
menti adeguati, sia per l’interpretazione ci che riguardano il rapporto massa corpo- atlete metromorfe con sintomi di anores-
sia per la previsione dello sviluppo dei rea/statura. Le curve degli andamenti per- sia della figura 9. Ad esempio, se si osser-
futuri parametri di stato. Per ciò che centili si prestano ad una valutazione lon- vano le atlete della ginnastica ritmica che
riguarda l’età infantile e l’adolescenza, è gitudinale individuale per il giudizio sullo sono molto magre, arriviamo a queste
stato possibile provare che i valori della sviluppo normale o deviante dalla norma. conclusioni: avere favorito, nella valuta-
statura e della massa corporea, gli indici di Si consiglia, soprattutto, di utilizzare gli zione della prestazione di gara, atlete
massa corporea relativa (indice di Quetelet, indici metrico e plastico, come anche quel- morfologicamente snelle ha sempre porta-
BMI), come anche l’indice plastico dipen- li che si riferiscono al rapporto massa cor- to alla selezione di atlete con tipologia
dono notevolmente dalla stato di matura- porea/statura e la somma delle pliche costituzionale fortemente leptomorfica.
zione. Invece l’indice di Roher ed, in parti- cutaneee. Finora, nel quadro delle nostre numerose
colare, l’indice metrico, variano solo in Sia per ciò che concerne le possibilità di ricerche, ci ha colpito un’atleta che già
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

modo irrilevante con l’età e la maturazio- indirizzare verso certi sport, come anche mostrava un quadro clinico di anoressia
ne. Soprattutto l’indice metrico, che è indi- per la valutazione della relazione massa (con valore del BMI inferiore al 3° percen-
pendente da una differenza di massa cor- corporea/statura ed i relativi consigli, è tile). Alcune altre atlete mostravano
porea e che, quindi, è indipendente dal indispensabile valutare la normalità della espressioni di tipologie costituzionali limi-
comportamento alimentare, può essere forme del corpo rispetto alla tipologia te che richiedevano consigli ed ulteriori
utilizzato per la valutazione dell’espressio- costituzionale. In tutte le classi d’età che osservazioni. Solo raramene furono rileva-
ne di quelle caratteristiche costituzionali sono state oggetto della ricerca, quando si te percentuali di grasso troppo basse. A
che sono determinate, prevalentemente, rilevavano differenze nell’indice metrico, si causa della tipologia costituzionale estre-
impaginato FRONER 15-24 17-05-2002 9:28 Pagina 24

mamente leptomorfa che favorisce i risul- • l’individuazione di quei segnali caratteri- mento pratico, in quanto permettono di
tati nella ginnastica ritmica, sia nell’ogget- stici dello sviluppo somatico che indicano descrivere fenomeni di un certo tipo. Però,
tivazione della prestazione, ma anche per soprattutto l’inizio, l’andamento e la fase spesso, non sono sufficienti per formulare
quanto riguarda il comportamento ali- conclusiva dello sviluppo puberale, per una valutazione concreta, anche nel caso
mentare sono sfavorite quelle atlete il cui poterne desumere le future caratteristiche di un BMI che si trovi nella fascia normale
indice metrico tende alla metromorfia. funzionali; per quell’età. Se si vuole ottenere la for-
Perciò, accertare precocemente e corretta- • l’individuazione di scostamenti dalla mulazione di valutazioni quanto più con-
mente, quale è la tipologia costituzionale norma nello sviluppo somatico rispetto crete ed più attendibili possibile e che ten-
permette di fornire indicazioni tempestive alla popolazione della stessa classe d’età e gano conto dell’individualità degli atleti e
riguardo la disciplina sportiva più adatta. stato di maturazione ed individuazione delle atlete, è essenziale considerare la
24 Tuttavia, un’espressione estrema della delle cause ai fini di un intervento; tipologia costituzionale.
tipologia costituzionale richiede osserva- • il rilevamento del rapporto tra massa
zioni specifiche ed eventualmente un corporea e statura, della composizione del Traduzione di F. Perini da Leistungssport, 1,
intervento tempestivo per garantire uno corpo e la loro valutazione. 2002, 33-40. Titolo originale: Körperbau und
sviluppo continuo, per assicurare un I risultati che abbiamo presentato, amplia- Sport unter Beachtung des Körpergewicht.
buono stato di salute, la capacità di carico no le indicazioni di ordine pratico relative Gli Autori: dott.ssa G. Fröhner, medico sportivo
e il miglioramento della prestazione spor- alla valutazione dei parametri di stato presso l’Istituto di scienza applicata all’allena-
tiva. Le nostre esperienze indicano che, se attuali degli atleti e delle atlete. Infatti, alle mento, Lipsia; dott. K. Wagner, collaboratore
si vogliono evitare alterazioni nello svilup- rilevazioni abitualmente in uso andrebbe scientifico dell’ l’Istituto di scienza applicata
po, un’attenzione particolare deve essere aggiunta: all’allenamento, Lipsia
dedicata alla fase di sviluppo infantile ed • l’individuazione della tipologia costitu- Indirizzo: Institut für Angewandte Trainingswis-
alla prima metà della fase puberale. zionale, in particolare dell’indice metrico. senschaft, Marchnerstr. 29, 04109, Lipsia.
Le nostre osservazioni hanno dimostrato Per la valutazione della normalità, abitual-
che il rischio che si producano disturbi ali- mente, si ricorre a determinate categorie
mentari esiste proprio quando il tipo di di riferimento. Una di queste è la già ricor- Bibliografia
costituzione fisica, geneticamente deter- data età cronologica. Da tempo sono noti
minato, diverge notevolmente da quello e sono utilizzati i percentili di aumento Bernarhard W., Jung K., Sportanthropome-
desiderato di un aspetto notevolmente della statura e della massa corporea (ad trie, Stoccarda, 1998.
leptomorfo o maggiormente ipoplastico. esempio, Prader et al. 1985). L’ampiezza di Conrad K., Der Konstitutiontypus. Seine
Quando il desiderio di raggiungere una variazione di questi valori è notevole, in Genetische Grundlegung und praktische
Anwendung, Berlino, 1963.
determinata massa corporea contrasta con tutti i gruppi di età, e va da stature e Fröhner G., Wagner K., Angewandte Anth-
le condizioni della tipologia costituzionale masse corporee basse o scarse a quelle ropometrie im Verlauf des Langfristigen
si possono sviluppare rapidamente altera- molte elevate. Però, servirsi come criterio Leistungsaufbaus von Sportlern, Zeitschrift
zioni pericolose per la salute. Perchè ciò orientativo di base dei valori che rappre- für angewandte Trainingswissenschaft, 3,
avvenga, non è assolutamente necessario sentano la norma per le varie classi d’età, 1996, 1, 108-126.
che i valori del BMI od anche le somme non è assolutamente sufficiente per riusci- Fröhner G., Wagner K., Anwendungsorien-
delle pliche cutanee, nelle fasi critiche re a fornire giudizi sulle cause di fenomeni tierungen der Anthropometrie in der
dello stato già raggiunto, siano al di sotto estremi e tanto meno sui necessari inter- Betreung von Sportlern, Leistungssport, 26,
della norma. Invece, un somatotipo forte- venti. Né è sufficiente per potere fare pre- 1996, 2, 12-16.
mente leptomorfo può presentare un valo- visioni che riguardano lo sviluppo. Se si Knussmann R., Anthropologie, Stoccarda,
re del BMI che nel suo andamento è al vogliono formulare valutazioni affidabili, 1988.
disotto della norma, sebbene grazie al occorre ricorrere a categorie di indici con Kretschmer E., Körperbau und Charakter,
continuo processo di sviluppo e ad una orientamento più ampio, che non sono Berlino, 1921.
alimentazione sufficiente non possa essere quelli previsti dagli attuali criteri orientati- Kunze D., Hughes P. C. R., Tanner J. M.,
formulata una diagnosi di anoressia. vi di base. Anthropometrische Untersuchungen an
In linea di principio, l’intervento preventivo Per la valutazione e la previsione della sta- Sportlern der XX. Olympischen Spiele 1972
più efficace consiste nell’individuare ed tura, la categoria di indici ulteriori, che in München, in: Sportwissenschafliche
eliminare le cause di alterazioni della salu- può fornire orientamenti supplementari Untersuchungen während der XX. Olympi-
te od i loro stadi iniziali. L’occasione per durante la fase della crescita, è rappresen- schen Sopiele München, Gräfelfing, 1972,
l’accertamento delle cause dovrebbe essere tata dalla maturazione e dall’età biologica. 33-56.
Parizkova J., Total body fat and skinfold
rappresentata da un segnale oggettivo Se si valuta lo stato di sviluppo biologico si thickness in children, Metabolism, 1961, 10,
abbastanza tempestivo. Soprattutto nello possono formulare giudizi sui temporanei 794-807.
sport, la valutazione delle caratteristiche scostamenti dalla norma nello sviluppo Prader A., Largo R. M., Molinari L., Issler C.,
costituzionali (cioè degli indici antropome- (fenomeni di ritardo o di accelerazione) e, Physical growth of swiss children from birth
trici) offre possibilità concrete di orienta- quindi, sul cambiamento della dinamica to 20 years of age. First Zuerich longitudi-
mento. Quindi, soprattutto ai fini di pre- della crescita e sulla possibilità che essa nal study of growth and development, Hel-
venzione di alterazioni della salute, duran- continui. E questa valutazione permette vet. Paediatr. Acta Suppl., 1985.
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

te la crescita o nell’età puberale, come anche di prendere decisioni corrette sugli Sheldon W. H., The varieties of tempera-
strumento di diagnosi di base si può consi- ulteriori metodi di valutazione che si ren- ment. A physiology of constitutions diffe-
gliare di ricorrere all’antropometria, tenen- dessero necessari. rences, New York, 1942.
do conto della tipologia costituzionale. Quanto abbiamo esposto è rivolto a sensi- Tanner J. M., The physique of the Olympic
Durante l’allenamento svolto in età infan- bilizzare sul fatto che i valori standard athlete, Londra, 1964.
tile o nell’adolescenza per valutare la validi per un gruppo di popolazione, ad Tittel K., Wutscherk H., Sportanthropome-
capacità di carico sono importanti (Fröh- esempio quelli relativi al BMI, assumono trie, Lipsia, 1972.
ner, Wagner 1996): grande importanza ai fini di un orienta-
impaginato Cazorla 25-33 17-05-2002 9:31 Pagina 25

Georges Cazorla, Facoltà di Scienze dello sport e dell’educazione fisica, Università Victor Ségalen-Bordeaux 2
Cyril Petibois, Facoltà di Scienze dello sport e dell’educazione fisica, Università di Poitiers
Luc Léger, Dipartimento di cinesiologia, Università del Quebec, Montréal

Lattato ed esercizio: miti e realtà


25
Domande e risposte
sulla produzione ed
il destino del lattato
durante e dopo il
carico fisico.
Conseguenze del
suo accumulo sulla
funzione muscolare

Ciascuna delle due parti,


nelle quali è diviso questo
lavoro viene presentata
sotto forma di domande,
alle quali si cerca di dare
delle risposte critiche,
esprimendo anche riserve
su teorie, talvolta troppo
frettolosamente accettate,
che riguardano gli effetti
dell’acido lattico. La prima
parte, riguarda, essenzial-
mente, lo studio della pro-
duzione e del destino del
lattato durante od al ter-
mine di un carico fisico e
permette di giustificare le
critiche espresse su alcuni
pregiudizi che interessano
gli effetti del lattato, sul
concetto di soglia anaero-
bica lattacida e sulle teorie
che ne sono alla base. La
seconda parte è molto più
orientata sulle ipotetiche,
ma non provate, conse-
guenze dell’accumulo di
acido lattico sulla funzione
muscolare. E ci si chiede se
attualmente sia ancora
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

sostenibile che la glicolisi


lattacida abbia un cattivo
rendimento, che l’accumulo
di lattato provochi fatica,
crampi ed altri eventi dolo-
rosi muscolari tardivi.
Foto: BRUNO
impaginato Cazorla 25-33 17-05-2002 9:31 Pagina 26

Prima parte
ESERCIZIO INTENSO
1.1. Acido lattico o lattato:
quale la differenza?
GLICOGENO
Durante la contrazione muscolare, la con-
Ambiente Cellula NAD ADP
tinua reiterazione della formazione e della interstiziale muscolare NADH
rottura dei ponti acto-miosinici richiede ATP (+3)

energia, che viene liberata dall’idrolisi del-


l’ATP (equazione 1) che è presente in
26 quantità molto limitata nel muscolo (circa H+ PIRUVATO
4-6 mM . kg-1 di muscolo), appena suffi- CAPILLARI
LATTATO
ciente per una partenza di una corsa di (Lattacidemia) CO2
velocità.
Mitocondrio OSSIDAZIONE
O2
Equazione 1: ADP ATP
CK
ATP + H2O → ADP + Pi + H + energia
2 + CIT CO2

(da 30,5 in condizioni standard a 50kJ .


mol-1 nelle condizioni cellulari) dove ATP2:
adenosin-trifosfato; ADP: adenosina difo- Figura 1a – Produzione e metabolismo del lattato durante esercizio intenso e di breve durata
sfato; Pi, fosfato inorganico) (400, 800 m di corsa)
Si noti la formazione di un protone H+ dal-
l’ATP idrolizzato.
Quindi, perché si possa continuare in un Visto che i protoni, in parte, vengono cap- più lattato (Lacour et al. 1990) e, di conse-
esercizio muscolare è necessaria la sintesi tati dei diversi sistemi tampone cellulari guenza, forniscono una quantità maggiore
delle molecole di ATP man mano che ven- (composti fosfatici, aminoacidi...) ed ema- di energia per unità di tempo ai loro
gono idrolizzate. Ciò viene realizzato nelle tici (proteine plasmatiche, emoglobina, muscoli, attraverso la glicogenolisi. Ciò
vie metaboliche: l’idrolisi della fosfocreati- bicarbonato...), il pH varia scarsamente avviene grazie alla velocità di risintesi del-
na, la glicolisi (catabolismo del glucosio) e malgrado le forti sollecitazioni della glico- l’ATP attraverso la glicogenolisi che è
la glicogenolisi (catabolismo del glicogeno) genolisi. molto più rapida della fosforilazione ossi-
che si svolgono nel citosol senza utilizza- dativa e può essere attivata in pochi
zione diretta dell’ossigeno, ed infine le secondi (Brooks et al. 1996; Spriet et al.
fosforilazioni ossidative che si svolgono In conclusione, quando si parla dell’e- 2000). Quindi, la glicogenolisi anaerobica
sercizio muscolare, è più giusto parlare
nei mitocondri. di lattato che di acido lattico e sottoli- permette che l’organismo si adatti a quelle
Durante esercizi intensi e di breve durata neare che il lattato non rappresenta situazioni che esigono un aggiustamento
(ad esempio: 100, 200, 400 m di corsa), la altro che la testimonianza di una produ- rapido e notevole del dispendio energetico.
glicogenolisi anaerobica, fortemente solle- zione dell’ ATP attraverso la glicogenolisi Infatti, Hultman et al. (1991) hanno potu-
citata, permette che da una molecola di e/o la glicolisi. E si tratta anche di un to osservare un aumento molto significati-
glicogeno si sintetizzino tre ATP, formando testimone impreciso, visto che il lattato vo della lattacidemia già dopo 6 s di eser-
due molecole di lattato. presente nel muscolo o nel sangue rap- cizio, mentre la produzione di ATP attra-
In vitro, in assenza di ossigeno e per fer- presenta il residuo della sua produzione, verso la via aerobica richiede vari minuti
mentazione, una mole di glucosio (C6H1206) una volta eliminata quella sua parte che per aggiustarsi all’aumento improvviso
viene trasformata in due moli d’acido latti- viene metabolizzata durante i processi della richiesta di energia.
co (CH3-CHOH-CO2H) con una liberazione che si svolgono contemporaneamente
d’energia ∆G0 di -197 kJ . mol-1 (equazione (cfr. la successiva domanda). 1.2. Cosa avviene del lattato?
2). Al pH intramuscolare (che può variare
da 7,05 a 6,1), la molecola d’acido lattico, Durante un esercizio intenso e breve, il lat-
la cui costante di dissociazione (pKa) è Osservazione. Dunque è legittimo chiedersi: tato si accumula nel citosol. Una parte, in
abbastanza debole (3,86) viene interamen- è così negativo produrre acido lattico (lat- equilibrio con il piruvato, viene ossidata
te dissociata in un protone (H+) ed in un tato) come viene spesso affermato? nel mitocondrio (Brooks et al. 1999; Glad-
anione, cioè il lattato (equazione 3). den 2000), mentre il resto viene trasporta-
Maggiore è la concentrazione di lattato, to attraverso il sarcolemma, fuori dalla
Equazione 2: maggiore è il numero delle molecole di fibra muscolare, nello spazio interstiziale e
ATP che sono state sintetizzate e, quindi, nei capillari sanguigni (Brooks, Fahey
C6H1206 → CH3-CHOH-CO2H più intenso è stato il lavoro muscolare. 1984; Brooks 2000). Una volta trasportato
glucosio acido lattico
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

Così, Lacour et al. (1990) hanno dimostra- nel sangue, il suo destino è vario: una
(∆G0 = – 197 kJ . mol-1) to una forte correlazione tra la lattacide- parte viene ossidata nel miocardio e
mia e la prestazione sui 400 m. Non è soprattutto dalle fibre ossidative (ST) dei
Equazione 3: affatto un caso che il ghepardo, che è in gruppi muscolari non impegnati o poco
grado di correre a 100 km . h -1 sia un sollecitati; un’altra parte viene utilizzata
a pH ≤ 7 : C3H6O3 → C3H5O3 + H+ grande produttore di lattato e che gli atleti come precursore della neoglicogenesi epa-
acido lattico lattato protone che riescono meglio negli esercizi brevi (da tica e, quindi, ricostituisce il glucosio (cfr.
(anione) 10 s a 5 min) sono quelli che producono la figura 1a).
impaginato Cazorla 25-33 17-05-2002 9:31 Pagina 27

Globalmente, se si fa un bilancio di ciò che


RECUPERO avviene del lattato durante l’esercizio, tre
Cellula quarti della sua produzione vengono ossi-
muscolare dati, mentre l’altro quarto è destinato a
Glucosio
ricostituire le riserve del glicogeno epatico
Fegato GLICOGENO
NEOGLICOGENESI (cfr. figura 2).
Allora, occorre notare che la lattacidemia
non rappresenta altro che la testimonian-
Altri muscoli
ALANINA
NH2 za, indiretta ed incompleta della produzio-
OSSIDAZIONE
ne cellulare di lattato. Essa riflette soprat-
PIRUVATO tutto la risultante della quantità prodotta 27
LATTATO in entrata (cellula → ambiente interstiziale
CAPILLARI H+ CO2 → sangue) e quella in uscita (sangue →
(Lattacidemia)
Mitocondrio OSSIDAZIONE miocardio → fegato, muscoli). Quando la
O2 H2O seconda è superiore alla prima si ha dimi-
ADP ATP
CK nuzione; ciò corrisponde a quanto avviene
Miocardio CIT H2
OSSIDAZIONE H2 CO2 quando l’esercizio viene sospeso. General-
Rene mente, dopo un recupero di un’ora e tren-
ta, si ritrova la concentrazione iniziale a
riposo (da 1 a 2 mmol · l-1). Quando sono
uguali, come avviene in un esercizio aero-
bico, si ottiene uno steady state che, nor-
Figura 1b – Produzione e metabolismo del lattato nel corso di recupero attivo e passivo malmente va da 6 a 8 mmol · l-1. Infine
quando la prima è superiore, come avviene
in un esercizio intenso, l’accumulo del lat-
tato ematico assume una forma esponen-
ziale, che è all’origine della ricerca della
CHE SUCCEDE AL LATTATO? soglia, o delle soglie anaerobiche.

Perciò, il lattato non è quel “rifiuto” ed


LATTATO ancora meno quella “tossina che avvele-
na il muscolo” come viene, talvolta,
affermato. Esso rappresenta niente altro
OSSIDAZIONE ELIMINAZIONE che un metabolita intermedio dal forte
≈ 3/4 trascurabile potenziale energetico.
GLICOGENESI
ATTRAVERSO: ≈ 1/4 ATTRAVERSO: 1.3. Quale significato deve
* i muscoli scheletrici * urina essere dato alle soglie
• le fibre muscolari che * sudore anaerobiche (SA) ?
lo hanno prodotto ATTRAVERSO:
• le fibre muscolari * il fegato Una soglia rappresenta un: “valore limite il
attigue (navetta) cui raggiungimento condiziona la compar-
• ciclo di Cori
• le fibre muscolari sa di un determinato fenomeno” (Devoto-
• ciclo dell'alanina-
non impegnate Oli) ed “anaerobico” significa “senza aria”,
glucosio
di altri distretti
cioè senza ossigeno, situazione che può
* Il miocardio 10% * I muscoli essere creata in vitro, ma non corrisponde
(indirettamente)
* I reni < 10% a quello che si osserva in vivo. Di conse-
guenza, la SA dovrebbe delimitare due
zone: una al di sotto di un limite (che può
essere una potenza, una percentuale della
Figura 2 – Riepilogo della produzione e del destino del lattato, che mette in evidenza il suo ruolo massima potenza aerobica, una velocità,
di metabolita intemedio, potenzialmente ricco di energia una percentuale della massima velocità
aerobica, una FC, una percentuale della
massima frequenza
. cardiaca, un consumo
Se l’intensità dell’esercizio diminuisce presenta anche un precursore della neogli- d’ossigeno
. (V O 2
max), una percentuale del
(recupero attivo) o se l’esercizio viene cogenesi epatica. Un’altra parte viene VO2max) con caratteristiche essenzialmen-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

interrotto (recupero passivo), il tasso di transaminata in alanina che, trasportata te aerobiche e l’altra, al di sopra di questo
ossidazione e di neoglicogenesi epatica dal muscolo verso il sangue e disaminata a limite, con componenti essenzialmente
aumentano, mentre nella cellula, grazie livello epatico, segue lo stesso destino del anaerobiche, che comportano un accumu-
all’intermediazione della lattato deidroge- lattato e del piruvato. Infine, sempre nella lo del lattato.
nasi (LDH) il lattato viene ossidato a piru- cellula, la percentuale maggiore del piru- Se questa teoria corrisponde alla realtà,
vato. Una parte del piruvato di nuova for- vato di nuova formazione viene ossidata allora l’allenatore avrebbe a disposizione i
mazione viene trasportato fuori dalla cel- nel mitocondrio, dove contribuisce alla riferimenti oggettivi necessari per gestire
lula, quindi, attraverso la via ematica, rap- risintesi dell’ATP (cfr. la figura 1b). individualmente le intensità di allenamen-
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Tale velocità dipende dal livello di stimo-


lazione dei carrier e dal numero di quelli
AEROBICO ANAEROBICO coinvolti (Roth 1991);
SENZA LATTATO? ACCUMULO DI LATTATO? – dalla diluizione di scarse quantità del
LA, mmol . l-1

lattato prodotto in un ampio spazio


extra cellulare (Zouloumian, Freund
1981) per cui, rispetto ai cinque litri di
sangue in circolo, le concentrazioni di
lattato che vi giungono sono trascurabili.
28 SA
1. 3. 2. La formazione e l’accumulo di lat-
tato nel sangue è provocata dall’assenza
di ossigeno?
Potenza, % PA max, velocità, % VA max, Fc, % Fc max, VO2 o % VO2 max
La glicolisi e la glicogenolisi non utilizzano
Figura 3 – Ipotesi della definizione di una soglia anaerobica sulla curva della lattacidemia, otte- direttamente l’ossigeno, perciò vengono
nuta durante un esercizio con protocollo cosidetto triangolare definiti “processi anaerobici” e portano alla
formazione d’acido lattico; di qui il con-
cetto “anaerobico-lattacido” che viene
to aerobica od anaerobica (cfr. figura 3). menzionato così spesso. Tutto ciò è perfet-
Ma come stanno esattamente le cose? Perciò, non si deve arrivare alla conclu- tamente verificabile in vitro. Ma in vivo?
sione che vi sia una assenza di produzio-
ne di lattato, partendo dalla assenza di I lavori di Pernay et al. (1972), hanno
1. 3.1. All’inizio di un esercizio triangolare una modificazione della lattacidemia dimostrato che, globalmente, durante
. un
(modalità di definire un tipo specifico di all’inizio del test triangolare. Dunque, esercizio massimale (cioè al VO 2 max), a
esercizio all’interno di un determinato pro- non esiste una potenza soglia al di sotto livello dei muscoli sollecitati, la PO2 del
tocollo, n.d.t.), la stabilità del lattato nel della quale il muscolo non produce latta- sangue venoso che lascia il tessuto
sangue corrisponde a condizioni solamen- to ed al di sopra della quale lo produce. muscolare non diventa inferiore ai 20 mm
te aerobiche? A quale potenza il muscolo Hg, mentre la lattacidemia aumenta note-
comincia a produrre lattato? volmente.
L’assenza di modificazioni della lattacide- I lavori di Chance e Quirstoff (1978), che
I lavori di Green et al. (1983) mostrano mia all’inizio dell’esercizio triangolare pro- hanno utilizzato tecniche micro spettro
che, ad una . potenza che corrisponde al babilmente è il risultato dell’interazione di fotometriche, mostrano che, localmente,
50% del VO 2 max, che è inferiore alla tre fenomeni: nella cellula muscolare, la PO 2 minima,
potenza alla quale si trova abitualmente la necessaria per garantire un’attività massi-
SA, la concentrazione del lattato muscola- – del gradiente di concentrazione del lat- male della fosforilazione ossidativa è infe-
re raggiunge le 4,5 mmol . l-1, mentre la tato intramuscolare che è troppo scarso; riore a 0,5, addirittura a 0,1 mm Hg, men-
lattacidemia non aumenta oltre i suoi – della scarsa attivazione dei carrier mem- tre qualche anno più tardi (1984) Connet
valori a riposo: da 1,3 a 1,5 mmol . l -1 branali del lattato quando il gradiente et al. che avevano utilizzato le stesse tec-
(figura 4). D’altro canto, i lavori di Connet del lattato è scarso. Infatti esistono pro- niche non trovarono alcun gradiente di
et al. (1984), Christel et al. (1984) e Fukuba teine, scoperte recentemente (Rot, PO2 perimitocondriale ed alcun sito dove la
et al. (1989) mostrano che, in un esercizio Brooks 1990, Bonen 2000), i MCT (Mono PO2 era inferiore a 2 mmHg nel muscolo
ad intensità progressiva, il muscolo produ- Carboxylate Transporter), che permetto- gracile del cane, stimolato in modo sovra-
ce lattato fin dalle prime potenze di lavoro no il trasporto del lattato attraverso il massimale in situ. Dunque, questi risultati
e successivamente la concentrazione sarcolemma, dalle quali dipende la velo- sono da 4 a 20 volte superiori alla PO2 cri-
intramuscolare aumenta linearmente con cità di passaggio del lattato muscolare tica determinata da Chance, Quirstorff
le potenze successive. all’ambiente extra cellulare ed al sangue. (1978).

Lam, mmol/l Las, mmol/l


Di conseguenza: malgrado la produzio-
ne e, soprattutto, l’accumulo di lattato,
MUSCOLO SANGUE il muscolo scheletrico, anche
. quando
lavora a potenze elevate (≥ VO2max) non
è mai in ipossia, nè globalmente, nè
localmente. Contrariamente a quanto
4,5 viene spesso affermato, non è l’assenza
di ossigeno che provoca l’accumulo di
lattato, in quanto vi è sempre più ossi-
geno della quantità massimale che può
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

1,5
essere utilizzata dal muscolo. Per cui, la
teoria che sta alla base della soglia
50% Potenza (%VO2max) 50% Potenza (%VO2max)
anaerobica, secondo la quale il muscolo
produce lattato perché al di là di una
Figura 4 – Confronto tra la concentrazione di lattato .prodotta dal muscolo rispetto a quella che certa potenza soglia è in ipossia, non è
compare nel sangue nello stesso istante. Al 50% del VO2max dal muscolo vengono prodotte 4,5 sostenibile.
mmoll . l-1, mentre la lattacidemia varia scarsamente rispetto al suo valore a riposo
impaginato Cazorla 25-33 17-05-2002 9:31 Pagina 29

Ipotesi: l’accumulo intracellulare di lattato


potrebbe essere dovuto alla concomitanza
di due fenomeni:
1. la differenza tra l’attività enzimatica
massimale della lattatodeidrogenasi (121
micromoli . min-1 . g-1) rispetto alle possibi-
lità ossidative mitocondriali e quella della
chetoglutarato deidrogenasi (2 micromoli .
min-1) che sono enzimi che limitano il flus-
so metabolico rispettivamente della glico-
lisi e dell’ossidazione. Questa differenza di 29
60 volte a favore della lattatodeidrogenasi
potrebbe spiegare l’accumulo di lattato al
di là delle possibilità di ossidazione della
fibra, malgrado la presenza d’ossigeno
superiore alla capacità dell’attività enzima-
tica massimale del ciclo di Krebs. Quindi, in
un allenamento della resistenza aerobica,
che aumenta il numero e le dimensioni dei
mitocondri e con essa la concentrazione
degli enzimi ossidativi, è possibile spiegare
perché, alla stessa intensità, si accumula
meno lattato.
2. il livello di attivazione ed il numero di
proteine MTC, che permettono il trasporto
attraverso le membrane del lattato verso
l’ambiente extra-cellulare (Pilegaard et al.
1993). Mc Dernott, Bonen (1993), dal canto
loro, hanno mostrato come l’allenamento
di resistenza possa aumentare il trasporto
del lattato attraverso la membrana mole-
colare, contribuendo così ad un suo mino-
re accumulo a livello intracellulare.
Infine, segnaliamo che la velocità di tra-
sporto del lattato attraverso le membrane
dipende dal tipo di fibre muscolari. Le fibre
ossidative sono quelle che presentano la
velocità più elevata, mentre questa capa-
cità diminuisce con l’età (Juel et al. 1991).
Ciò può spiegare anche perché il picco del
lattato ematico post-esercizio si presenta Rappresentazione schematica della formazione del lattato nel citoplasma cellulare
più precocemente in un esercizio aerobico
e nei soggetti più giovani.
ginative e speculative, per cui possiamo glicogeno delle fibre muscolari sollecitate
1.4. Quale validità si può prendere a prestito questa battuta di Péro- (Ivy et al. 1981; Hugues et al. 1982; Yoshi-
attribuire al concetto nett (1995): “Indubbiamente, se per scova- da et al. 1984). Per cui, un atleta che si è
di soglia anaerobica? re la soglia anaerobica sono stati profusi sottoposto ad un notevole allenamento
sforzi e tesori d’immaginazione, può essere della resistenza aerobica il giorno prima di
La validità della SA può essere messa in che non essere riusciti a trovarla sia anche una valutazione, è molto probabile che
discussione non soltanto dal punto di visto considerabile come una prova che incorra in uno spostamento verso destra
delle teorie erronee che ne sono alla base, forse...non esiste”; della sua curva del lattato ematico e quin-
ma anche per: di della sua SA. Ciò non è affatto un indice
1. 4. 2. la mancanza di validità interna: che ha migliorato il suo stato di allena-
1. 4. 1. il numero delle tecniche mento, ma semplicemente uno stato di
in grado di determinarla: anche se si sceglie, arbitrariamente, una deplezione del glicogeno dei muscoli solle-
della tecniche per determinare una SA, citati! Perciò, prima di ogni valutazione
un totale di trentaquattro repertoriate da essa può variare in funzione: che preveda lattacidemia, si dovrebbe rac-
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Léger, Tokmakidis (1987: 19 invasive e 15 • di alcune manipolazioni sperimentali: ad comandare un periodo di 48 ore di riposo
non invasive!) Per cui, sulla stessa curva esempio, nello stesso soggetto, un dieta ed un regime dietetico equilibrato;
che determina la lattacidemia durante un ricca o povera di glucidi può spostare, • dai protocolli delle prove di valutazione
esercizio triangolare, è possibile ottenere rispettivamente, verso destra o verso sini- utilizzati. Così, la cinetica del lattato può
10 diverse SA! stra, la curva di aumento delle concentra- variare a seconda dei protocolli: triangola-
Per definire arbitrariamente un punto, la zioni ematiche di lattato e così spostare la re, rettangolare o misto, con o senza
SA, su un continuum fisiologico, alcuni SA (Maasen, Busse 1989); pause, secondo la frequenza di pedalata,
hanno dato prova di molte capacità imma- • dal livello di deplezione delle riserve di ecc....;
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1. 4. 3. dal livello di allenamento Per questa ragione, consigliamo di rispet- molecole di lattato che si sono formate
e dalla sua specificità: tare queste condizioni: permette di risintetizzare 36 ATP e porta
. alla formazione di 6 H2O e di 6 CO2. L’ac-
se si sceglie la percentuale del VO2max che - fare riposare il soggetto da valutare qua ed l’anidride carbonica che si sono
corrisponde, ad esempio, ad una lattacide- almeno per 48 ore prima della valuta- così formate non hanno alcun valore ener-
mia di 4 mmol . l-1, secondo i dati dell’ab- zione; getico e vengono eliminate a più o meno
bondante letteratura in materia, la SA a 4 - consigliargli una dieta mista equilibra- breve termine. Sono esse i veri rifiuti della
mml si troverebbe tra il 50 ed il 55% in un ta (evitare un apporto glucidico eleva- combustione cellulare e non il lattato, la
soggetto sedentario, tra il 60 ed il 68% in to); cui eliminazione è trascurabile. Il rendi-
un velocista, tra il 70 e l’80 in atleti di altri - realizzare la prova sempre nello stesso mento energetico dell’ossidazione delle
30 sport, soprattutto degli sport di squadra, e momento della giornata; due molecole di lattato è quindi:
tra l’85 ed il 92% negli atleti resistenti e - per eliminare il lattato prodotto dalle
molto resistenti. Se si escludono i velocisti, ghiandole sudoripare, lavare con l’ac- (50 · 36) · 100/2 683 = 67%
per i quali la ricerca di un’eventuale SA qua il punto del prelievo, in quanto il
lattato è solubile in acqua, ed asciu-
non svolge un ruolo nella gestione delle garlo bene; di quasi il 10% minore della glicogenolisi
intensità dell’allenamento, attualmente - eseguire il prelievo sempre nello stesso anaerobica.
nessuno studio longitudinale permette di punto e nello stesso momento dopo Notiamo, comunque che, secondo Murray
dimostrare la fondatezza di allenarsi a l’esercizio; et al. (1995), in condizioni standard, la
livello di questa o quella soglia o comple- - mantenere lo stesso protocollo e lo variazione di energia libera dell’ATP è - 7,3
tamente senza soglia, in quanto le tecni- stesso ergometro kcal, ovvero - 30,5 kJ. Il rendimento della
che per determinare le soglie sono così glicolisi anaerobica diventa 46,6% e non
numerose e le loro variazioni sono così più 76% e quello dell’ossidazione completa
notevoli che, come succedeva per Mon- In queste condizioni, è possibile realizzare del lattato 41,1% e non più 67%.
sieur Jourdan per la prosa (il protagonista un controllo coerente, sovrapponendo più
di una commedia di Moliére che si stupiva curve del lattato di uno stesso soggetto, 2.2. Che ne è del suo
di parlare in prosa...senza saperlo, n.d.t.) ma non confrontare tra loro i risultati di rendimento meccanico?
per quanto riguarda l’allenamento ci si uno o più soggetti.
allena: “sempre sulla base di questa o Riprendiamo l’esempio di Péronnet (1995)
quella soglia anaerobica lattacida (...) Seconda parte di un atleta di alto livello che produce una
senza saperlo” (Péronnet (1995). mole di lattato alla fine di un 400 m o un
Spesso, visto che la glicolisi o la glicoge- 800 m di corsa (che secondo Lacour et al.
nolisi permettono la sintesi di solo due o (1990) rappresenta una stima del tutto
Per riepilogare questa prima parte, ogni tre molecole di ATP e sono accompagnate corretta alla fine di questo tipo di corsa).
volta che viene proposta una soglia
anaerobica lattacida è indispensabile dalla produzione di lattato, si sottolinea il Per produrre una mole di lattato, è stato
porsi sempre queste tre domande: loro cattivo rendimento energetico ed il necessario il catabolismo di 1/2 mole di
- di quale soglia si tratta? lattato viene accusato di essere responsa- glucosio, ovvero:
- su quale teoria si basa? bile di tutti i mali muscolari immaginabi-
- quali dati sperimentali permettono di li.... Ma come stanno le cose, esattamente? 90 g di glucosio – 9 g d’acqua =
provare che è efficace per guidare = 81 g di glicogeno
l’allenamento ed ottenere risultati 2.1. La glicogenolisi ha
migliori? realmente un cattivo Attraverso la glicolisi anaerobica può esse-
rendimento energetico? re fornito, in un lasso di tempo da 2 a 3 s,
il 100% di energia ed in circa 40 s può
Comunque alcuni consigli: se, malgrado Il modello proposto da di Prampero, Fer- essere formata 1 mole di lattato, che per-
tutto, una cinetica del lattato ematico retti (1999) è quello che permette meglio mette di estrarre 95,5 kJ per sintetizzare
risulta utile per valutare lo stato di allena- di rispondere a questa prima domanda. 1,5 ATP (cfr. precedentemente: 197 kJ/2 =
mento di un atleta e seguire l’evoluzione Prendiamo una molecola di glicogeno: 98,5 kJ) e fornisce una potenza di 98 500 J
dei suoi adattamenti fisiologici, è opportu- sappiamo che il suo potenziale energetico · 40 s_1= 2 463 W.
no ricordarsi che la lattacidemia dipende: è di 2 880 kJ. Il bilancio energetico del suo Attraverso una via esclusivamente aerobi-
catabolismo in due molecole di lattato ca, il 100% di energia viene fornito in circa
- dalla natura e dal tipo di allenamento; corrisponde ad una spesa energetica di 2-3 minuti e sono necessari 67,5 l di O2
- dall’intensità e dalla durata dell’eserci- 197 kJ che ha permesso la risintesi di 3 per ossidare completamente 1/2 mole di
zio (cioè dalla natura del protocollo molecole di ATP. Ora, nelle condizioni cel- glucosio. Tenendo conto dell’aggiustamen-
d’esercizio); lulari, la risintesi di una mole di ATP richie- to iniziale del VO2., per un soggetto capace
- dall’ampiezza della massa muscolare de circa 50 kJ. Perciò il rendimento della di mantenere un VO2max di 5 l . min-1 (che
coinvolta nell’esercizio; glicogenolisi è : è molto rispettabile!) gli saranno necessari
- dalla qualità dei muscoli sollecitati e circa quattordici minuti per ossidare que-
dalle loro percentuali di fibre FT e ST
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(50 · 3) · 100/197 = 76% sta 1/2 mole di glucosio. Ora, sappiamo che
che li compongono; il potenziale di 1/2 mole di O2 è 2 880 kJ =
- dall’età di chi viene valutato; mentre le molecole di lattato presentano 1 440 kJ, che corrisponde ad una potenza
- dalle sue riserve iniziali di glicogeno
muscolare, quindi dall’allenamento e ancora un potenziale energetico di 2 880 - di 1 440 000 J/840 s = 1 714 W.
dal tipo di alimentazione precedenti la 197 = 2 683 kJ! Inoltre, tenendo conto del relativo rendi-
valutazione; Ora, utilizziamo lo stesso ragionamento mento delle due vie metaboliche: 76% per
- dal punto di prelievo del sangue. per confrontare la glicogenolisi al processo quella anaerobica lattacida e 67% per
aerobico. L’ossidazione totale delle due quella aerobica, la differenza è ancora più
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che ne sintetizza le principali, è quello che


ESERCIZIO MUSCOLARE INTENSO viene attualmente citato più spesso (figura
5).
Secondo questo modello, in vitro, l’accu-
mulo di protoni H+ comporta un notevole
ACCUMULO DI PROTONI H+ abbassamento del pH cellulare (7!6) che
(idrolisi dell’ATP + glicolisi lattacida) inibisce l’attività dell’enzima regolatore
della glicolisi: la fosfofruttochinasi o PFK
(Dobson et al. 1986). Questa inibizione
provocherebbe l’arresto della glicolisi e di
conseguenza l’arresto della sintesi dell’ATP 31
Diminuzione del pH
(Hermansen 1981; Sahlin 1986) e, con ciò,
una diminuzione della forza contrattile,
sinonimo di incapacità funzionale. Sempre
in vitro, i protoni entrerebbero in conflitto
Attività della PFK Interazione Ca2+ — Troponina con gli ioni calcio, impedendo loro di inte-
ragire con i siti del calcio della troponina
(Hermansen 1981; Inesi, Hill 1983; Metzer,
Fitts 1987). In queste condizioni, non può
essere eliminata l’inibizione, esercitata a
Glicolisi Interazione Actina — Miosina riposo, dal complesso troponino-tropo-
miosinico sulla formazione dei ponti acto-
miosinici: perciò non si potrebbe produrre
la contrazione muscolare.
Queste due possibili cause della diminu-
Sintesi di ATP Tensione meccanica zione funzionale, legata all’accumulo di
protoni H+, cioè alla diminuzione del pH,
però non resistono ai dati sperimentali in
vivo. In effetti, l’inibizione della PFK viene
Incapacità funzionale parzialmente eliminata quando si ricosti-
tuisce l’ambiente intracellulare di un
muscolo attivo. Ad esempio, aggiungendo
fosfato inorganico (Pi) ADP, AMP ed una
bassa concentrazione di fruttosio-6-fosfa-
Figura 5 – to (F6P), l’inibizione della PFK viene supe-
rata, e si ritrova dal 70 all’80% della sua
massima attività enzimatica (Dobson et al.
notevole, rispettivamente 2 463 . 0,76 = 1 modificazioni acido-basiche e nelle altera- 1986).
872 W e 1 714 . 0,67 = 1 148 W, ovvero zioni omeostatiche che (...forse) sono all’o- D’altronde, due studi recenti (Shalin, Ren
una differenza di 724 W in favore della via rigine della fatica. “Di fatto, il lattato non è 1989; Arnold et al. 1994), che riguardano
anaerobica, che vogliono dire il 63% in che il testimone innocente della presenza la competizione tra protoni e ioni calcio,
più. dei protoni” (Cailler et al. 1996) e sappia- sollevano attualmente un dubbio serio
mo come la maggior parte di essi sia il sulla fondatezza dei risultati ottenuti in
Di conseguenza, contrariamente a ciò risultato dell’idrolisi dell’ATP (equazione 1) vitro per tentare di spiegare la diminuzio-
che si afferma talvolta, sia a livello bio e non della glicolisi e della glicogenolisi, ne della tensione muscolare concomitante
energetico sia a livello biomeccanico, la alle quali l’assenza totale di capacità di con una caduta dei pH! Da due a tre minu-
glicolisi anaerobica ha un rendimento riassorbimento protonico della prima, o la ti di recupero sono sufficienti, affinché il
nettamente superiore a quello della via scarsa capacità di tale riassorbimento della muscolo possa recuperare la sua capacità
aerobica. seconda, conferisce le proprietà acidifican- funzionale, dopo interruzione per esauri-
ti alle quali ci si riferisce nel tentativo di mento successiva ad un esercizio intenso
spiegare i fenomeni della fatica muscolare che aveva provocato una notevole diminu-
2.3. La fatica è dovuta (Cailler et al. 1996). La velocità di accumu- zione del pH (Sahlin, Ren 1989). Ora, il
all’accumulo di lattato? lo dei protoni è una funzione diretta del controllo delle variazioni del pH attraverso
livello di attivazione della glicolisi (Gollnick la risonanza magnetica nucleare mostrano
Chi non ha imputato all’acido lattico la et al. 1974) e dunque dell’intensità d’eser- che, per ritrovare il suo valore di riposo,
responsabilità della “tetanizzazione” cizio e del reclutamento progressivo delle sono necessari 10 min (Arnold et al. 1994).
muscolare e degli arti inferiori che si pro- fibre FT (Helal et al. 1987; Donovan,
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ducono dopo un esercizio estremamente Pagliassotti 2000). L’acidosi metabolica Di conseguenza, sebbene l’acidosi sia
intenso, come una corsa su 400 m? L’abi- che ne risulta viene considerata, da nume- concomitante con la fatica muscolare e
tudine di parlare dell’acido lattico deriva rosi Autori, il fattore principale di fatica e l’incapacità funzionale, questi dati speri-
dal suo riferimento alla glicolisi in vitro, di interruzione dell’esercizio intenso e di mentali sembrano indicare che non vi
oppure alla normale concomitanza della breve durata, da 30 s a 5 min (Shalin sono relazioni da causa ad effetto tra la
produzione di protoni H+ e di anioni di lat- 1991). Per spiegare la fatica muscolare caduta del pH e la diminuzione della
tato in vivo. È la concentrazione di protoni sono state avanzate diverse ipotesi. Il forza contrattile.
e non quella di lattato che interviene nelle modello elaborato da Hermansen (1977),
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La forza muscolare rappresenta il risultato 2.5.1 Dolori muscolari e muscoli non alle- • modificazione della pressione osmotica
del concatenarsi di numerose tappe neuro nati (Friden et at. 1983; Hagerman legata ad un accumulo di metaboliti
muscolari e metaboliche, durante le quali et al. 1984) intracellulari, che comportano una
un’alterazione dell’equilibrio acido-basico ritenzione d’acqua nei tessuti circostan-
può provocare una disfunzione specifica, Primo caso: se ad un nuotatore molto alle- ti;
per cui sarebbe molto riduttivo pensare ad nato viene richiesto di realizzare più rapi- • spasmi muscolari;
una sola causa della fatica, mentre questa, damente possibile una corsa di 400 m, • stiramento eccessivo e microlesioni di
probabilmente, è il risultato dell’interazio- accumulerà una notevole quantità di lat- parti del tessuto connettivo intramusco-
ne complessa di numerosi fattori. Attual- tato e l’indomani ed i giorni seguenti lare e tendineo.
mente, non si sa, in maniera precisa in accuserà forti dolori della muscolatura
32 quale punto e come questa interazione degli arti inferiori. Un primo riflesso sareb- La tesi che sembra attualmente più accet-
perturbi o rompa la catena della tappe be quello d’incriminare l’accumulo di latta- tata è quella delle micro lesioni, che si
neuro muscolari e/o metaboliche del lavo- to come fanno la maggior parte degli alle- basa sull’aumento sierico della creatinfo-
ro muscolare nel caso di affaticamento. natori e non solo essi... sfocinasi (CPK) e della mioglobina (MG),
Secondo caso: se allo stesso nuotatore si che testimoniano l’esistenza di micro
2.4. È l’accumulo di lattato che chiede di nuotare 100 m alla massima lesioni muscolari e peri muscolari, e su
provoca i crampi? velocità, l’accumulo di lattato sarà sempre quello delle concentrazioni urinarie d’i-
notevole, senza che subentrino dolori drossiprolina, che interviene nel metaboli-
I crampi possono presentarsi contempora- muscolari tardivi. Lo stesso avviene se si smo del collagene, che provano l’esistenza
neamente ad un forte accumulo di lattato, chiede ad un corridore allenato specifica- di micro traumi del tessuto connettivo
ma se vi fosse una relazione da causa ad mente per i 400 m di correre questa tendineo che accompagnano i dolori
effetto, ogni volta che si accumula lattato distanza, od una vicina. muscolari tardivi.
si produrrebbero crampi. Per fortuna, ciò I dolori muscolari susseguenti ad una
non succede nelle attività che comportano ripresa dell’allenamento (muscoli “fragili” e
una forte produzione di lattato come le In generale, i dolori muscolari tardivi si non sufficientemente allenati), o ad eserci-
corse sui 400, 800, 1 500 m, i 100, 200 m presentano inevitabilmente, anche nel- zi intensi e non abituali, eseguiti anche da
di nuoto od il chilometro od i 5 km nel l’atleta molto allenato, quando realizza atleti bene allenati, sarebbero legati alla
ciclismo. In esse, spesso, si rilevano lattaci- un esercizio non abituale che sollecita tesi delle micro lesioni muscolari e peri
demie da 20 a 25 mmol . l-1 senza che gli intensamente un gruppo muscolare non muscolari, mentre i dolori tardivi susse-
allenato a questo tipo di esercizio.
atleti accusino crampi. Invece, in sport guenti ad esercizi pliometrici (nei quali
dove troviamo uno scarso accumulo di lat- viene utilizzato il lavoro muscolare eccen-
tato, ad esempio il calcio o le corse su lun- trico) sarebbero legati alla tesi delle micro
ghe distanze (mezza-maratona, maratona) 2.5.1 Dolori muscolari e lavoro lesioni del tessuto connettivo muscolare e
non è infrequente che gli atleti soffrano di muscolare eccentrico tendineo, come provato dall’aumento del-
crampi. Inoltre, si può soffrire di crampi l’idrossiprolina urinaria (Byrnes et al.
durante il sonno, nel momento in cui la Qui si può citare l’esperienza di Schwane 1985). In ambedue i casi programmare
lattacidemia è più bassa! Anche in linea et al. (1980), che hanno fatto correre gli prima, durante e dopo gli esercizi intensi,
teorica, al limite, un notevole accumulo di stessi soggetti su un nastro trasportatore un buon riscaldamento progressivo asso-
protoni potrebbe spiegare un’inibizione in piano ed in discesa (lavoro muscolare ciato a, e seguito da, esercizi di allunga-
parziale della contrazione muscolare, ma eccentrico). In questo secondo esperimen- mento statici, serve non soltanto a preve-
non una contrazione prolungata, come è il to, la lattacidemia era significativamente nire il dolore, ma anche ad allieviarlo.
caso del crampo muscolare. minore, mentre il giorno dopo venivano
nettamente avvertiti dolori muscolari,
valutati attraverso un questionario. Ciò Per saperne di più leggere soprattutto:
Di conseguenza, il crampo non ha nulla non avveniva dopo la corsa in piano. In
a che vedere, né da vicino, né da lonta- generale, il lavoro eccentrico comporta un Cailler J. et al., Le proton: exercise et fati-
no, con l’accumulo di acido lattico. Si minore accumulo di lattato, ma, abitual- gue, Science et Sport, 11, 1996, 53-63.
tratta di un fenomeno che non è ben mente provoca dolori muscolari tardivi. Péronnet F., Significations et limites de la
conosciuto, che è, probabilmente, pro- Come avviene, ad esempio nelle discese a lactatémie nel controllo dell’allenamento,
dotto da una iper eccitabilità muscolare piedi dopo una lunga escursione in mon- in: Cazorla G., Robert G. (a cura di), Actes
dovuta ad alterazione dell’equilibrio dei tagna. du troisième Colloque internationale de la
fluidi e dei sali minerali, provocato sia
dalla disidratazione sia da carenze di Guadeloupe, 15-17 dicembre1994, Entraî-
minerali. nement - Superentraînement - Désentraî-
Di conseguenza, tutti questi esempi nement (ed. AREAPS), 209-226.
mostrano che i dolori muscolari non Sahlin K., Metabolic aspects of fatigue in
hanno neppure lontanamente una rela- human skeletal muscle, Med. Sport Sci. 34,
2.5. L’accumulo di lattato zione da causa ad effetto con l’accumu- 1992, 4-68.
lo di lattato nel muscolo.
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provoca indolenzimenti
muscolari?
Come è il caso dei crampi, gli indolenzi- Essi potrebbero essere causati da quattro Traduzione di M. Gulinelli da Staps, 54, 2001, 63-
menti o dolori muscolari tardivi si possono fattori: 76, Revisione terminologica: Dott. Pasquale Bel-
produrre quando vi è un notevole accu- lotti.
mulo di lattato, senza però che vi sia rela- • micro lesioni del tessuto muscolare e Titolo originale: Lactate et exercise: mythes et
zione da causa ad effetto. perimuscolare; réalites.
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Vèronique Billat, Università di Lilla 2,


Facoltà di scienze dello sport,
“Studio della motricità umana”

Il contributo
della scienza
34 all’allenamento
sportivo
L’esempio delle corse di
fondo e di mezzofondo
(prima parte)
Viene analizzata l’evoluzione del con-
tributo delle scienze della vita e della
salute in generale, e della fisiologia in
particolare, allo sviluppo dei risultati e
dei metodi di allenamento delle corse
di fondo (dai 10 000 alla maratona).
Infatti, i fattori limitanti di queste
prove sono principalmente d’ordine
fisiologico, e, soprattutto, bioenergeti-
co. Se si esamina la progressione
(regolare) delle migliori prestazioni
mondiali nella maratona dalla fine del
XIX secolo ad oggi, è impossibile indivi-
duare un progresso straordinario, attri-
buibile a questa od a quella scoperta
scientifica. Attualmente è possibile
distinguere zone di velocità, corrispon-
denti a risposte fisiologiche particolari,
che permettono di migliorare su
distanze di corsa diverse. Si distinguo-
no tre velocità che delimitano quattro
zone d’intensità: 1° la velocità massi-
male nello stato stabile di lattacide-
mia, il cui tempo limite è un’ora; 2° la
velocità critica (asindeto
. della relazio-
ne tempo. limite a VO2max e distanza
limite a VO2max) il cui tempo limite è
di 30 min e. 3° la velocità
. minima che
sollecita il VO2max (vVO2max o velo-
cità massimale aerobica) determinata
durante un test triangolare, come il
test di Léger. Per gli atleti di alto livello
queste velocità corrispondono alle
velocità specifiche della mezza mara-
tona, dei 10 000 e dei 3 000 m. I pro-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

grammi di allenamento non sono


molto diversi secondo le epoche e le
scuole, ma è attualmente possibile
analizzare le cause di una riuscita o di
un insuccesso, se il volume di allena-
mento realizzato a queste velocità
Foto: BRUNO

viene collegato con le modificazioni


fisiologiche.
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Introduzione: la posta in palio vevano in prosa” senza saperlo, mettendo proprie sensazioni è possibile, ma solo
nell’approccio scientifico a punto metodi di allenamento che gli dopo che si è appreso come fare corri-
all’allenamento scienziati riuscivano a spiegare ed a con- spondere la propria percezione dell’inten-
validare molti anni dopo. sità dell’esercizio con le risposte fisiologi-
L’avvenire dello sport di alto livello sarà Quindi, ripercorreremo questo secolo di che. Si tratta di un apprendimento che è
deciso nei prossimi dieci anni. Infatti, la progressi nelle tecniche di allenamento e possibile fin da una età precoce (da 9 ad
credibilità delle prestazioni del passato ed di concetti fisiologici applicati agli effetti 11 anni) attraverso la scala della percezio-
attuali è inficiata dal grande caos del dell’esercizio sul corpo umano. Gli enormi ne della difficoltà dell’esercizio, sia in fun-
doping. In questo articolo non discutere- progressi che sono già stati realizzati in zione della sua intensità (velocità) che
mo le cause di questa improvvisa caccia al questo campo, ci potrebbero permettere di della sua durata (Garçin et al. 1998).
doping (cfr. Le système des sport di Paul prevedere quale sarà l’avvenire di un alle- 35

Tabella 1 – Velocità record della specie umana (maschi) in. funzione della distanza e della durata nella corsa a piedi (al 1° marzo 1999). * Queste
velocità sono prossime alla velocità minima che sollecita il VO2max, cioè la massima velocità aerobica (VMA)

Distanze Record maschili Velocità Record femminili Velocità


(m, km) (h, min, s) (km · h-1) (h, min, s) (km · h-1)

100 m 9,84 s 36,50 10,49 s 34,32


200 m 19,32 s 37,27 21,34 s 33,73
400 m 43,29 s 33,26 47,60s 30,35
800 m 1min41,11 s 24,48 1min53,28s 25,42
1.500 m 3min26,00s 26,21 3min50,46s 23,43
1.609 m 3min44,39s 25,82 4min12,56s 22,93
2.000 m* 4min47,88s 25,01 5min25,36s 22,12
3.000 m* 7min20,67s 24,51 8min06,11s 22,21
5.000 m 12min39,36s 23,70 14min28,09 s 20,74
10.000 m 26min22,75s 22,75 29min31,78 s 20,32
20 km 54min55,06s 21,85 1h6min48,8 s 17,96
21,00 su strada 59min17s 21,36 1h06min43 s 18,97
21,101 su pista 1h00min00s (record dell'ora) 21,10 18,34 km (record dell'ora) 18,34
25 km su strada 1h13min55,8s 20,29 – _
30 km 1h29min18,1s 20,15 – _
42,195 km 2h06min05s 20,08 2h20min47,0s 17,98
100 km 6h32min20s 16,38 – _
200 km 16h32min20s 12,09 – _
452,27 48h 9,42 – _
1.023,2 km 144 h (6 giorni) 7,11 – _

Yonnet). Comunque dopo esserci chiesti: namento senza doping. A condizione però 1. L’inizio del secolo e l’inizio
“ma che fa la polizia?” è venuta l’ora di che ci si doti dei mezzi necessari per for- dell’analisi matematica e
interrogarsi su quale sia stato il contributo mare i quadri tecnici. fisiologica dei record di
della scienza al settore dell’allenamento Per illustrare quanto vogliamo dimostrare corsa della specie umana
sportivo. abbiamo scelto le corse di fondo (dai 3.000
Come esempio significativo del contributo m alla maratona) che, attualmente in Il primo articolo nel quale è stato studiato
delle scienze della vita e della salute, e Francia, contano quattro milioni di prati- il futuro dei record di corsa è stato pubbli-
della fisiologia in particolare, si può esami- canti. La maratona ormai non fa più paura cato nel 1906. Il suo autore, Kennely (inge-
nare l’evoluzione delle prestazioni e dei e tutti vogliono migliorarsi secondo le loro gnere elettrico ad Harvard) affrontava, per
metodi di allenamento nelle corse di fondo capacità fisiche ed il tempo che hanno a la prima volta, la forma di relazione che
(dai 10.000 alla maratona). In effetti, i fat- disposizione. Per farlo è possibile un alle- lega la velocità in funzione del tempo
tori limitanti di queste prove sono princi- namento “su misura” se si adegua meglio (curva di rendimento). Successivamente, a
palmente di ordine fisiologico, ed in parti- il profilo energetico del corridore (del questo tipo di approccio contribuì il fisio-
colare bioenergetico.1 quale preciseremo le determinanti) alla logo, premio Nobel, Archibald Vivian Hill
Se si esamina la progressione (regolare) specificità fisiologica e biomeccanica della (1927), un pioniere della bioenergetica
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

delle migliori prestazioni mondiali sulla corsa di fondo. muscolare, al quale si deve l’introduzione
maratona, a partire dalla fine del XIX seco- Infatti, un allenamento scientifico richiede di molti concetti (massimo consumo d’os-
lo, è impossibile individuare un migliora- la verifica di quali siano le risposte fisiolo- sigeno2, debito di ossigeno3) che furono da
mento straordinario che possa essere giche (frequenza cardiaca, consumo d’os- lui utilizzati per spiegare la forma che
attribuito a questa o quella scoperta scien- sigeno, lattacidemia, volume ventilatorio) assume la relazione velocità-tempo nella
tifica. Però, si può constatare che, molto ad una gamma di velocità, vicine alla velo- corsa a piedi, elaborata partendo dal
spesso, allenatori ed atleti, come il prota- cità di gara. record del mondo sui 100 m alla maratona
gonista di una commedia di Moliére, “scri- Migliorarsi correndo, basandosi solo sulle (tabella 1).
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36

Foto: BRUNO
In questa curva, si possono individuare Vale la pena di constatare che, questa 2. Dalla prestazione alle
sezioni di durata dell’esercizio nelle quali relazione tra velocità e durata della sua caratteristiche fisiologiche
la perdita di velocità non è notevole. Infat- conservazione, non è cambiata durante del corridore
ti, in una corsa la cui durata raddoppia questo secolo. Ciò vuole dire che l’evolu-
passando da 10 a 20 s, la velocità si man- zione dei record del mondo sulle brevi e Chiediamoci ora quali siano i parametri
tiene a 36 km/h e per quella la cui durata lunghe distanze, si è realizzata in modo energetici che ci permettono di prevedere i
passa da 1h a 2 h, si perde solo 1 km · h-1. uniforme per tutto il secolo e che si può risultati di un corridore sulle lunghe
Invece, in certe sezioni della curva che col- correre più a lungo a 36 km/h, ma anche a distanze, da quando questi fattori sono
lega velocità e tempo di corsa, esistono 20 km/h (ricordiamo che non sono gli noti e quali sono le nuove strade per
flessioni che mostrano enormi perdita di stessi atleti che realizzano le prestazioni approfondire la nostra conoscenza dell’e-
velocità per durate assai vicine, come, ad sulle brevi e sulle lunghe distanze). nergetica umana.
esempio dal primo al secondo minuto di Se si consulta la tabella 1 si può constata- I parametri che permettono di prevedere le
corsa, dove le velocità scende da 33 a 28 re che le donne corrono, su tutte le distan- prestazioni di un corridore sono:
km · h-1. ze, ad una velocità che è di circa 2 km/h
Lo studio di questa curva ha permesso, ai inferiore a quella degli uomini. Ciò vuole 1. la potenza metabolica che il corridore
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

fisiologi d’inizio secolo, di ipotizzare e sco- dire che le loro prestazioni sulle lunghe riesce a esprimere per una certa durata
prire similitudini per quanto riguarda i fat- distanze sono in ritardo rispetto a quelle (cioè la potenza energetica del corridore),
tori limitanti e le qualità energetiche brevi, e, probabilmente, ciò è dovuto ai che dipende dalla sua capacità di trasfor-
richieste per queste diverse coppie velo- regolamenti che hanno inserito la marato- mare in energia meccanica (accorciamento
cità-durata, che determineranno la presta- na olimpica nel programma dei Giochi dei muscoli che agiscono sulle leve ossee)
zione, cioè il tempo impiegato su una data olimpici solo in occasione di quelli di Los l’energia chimica, accumulata in forma di
distanza, stabilita dai regolamenti delle Angeles 1984. glucidi, lipidi, protidi e fosfocreatina. Negli
Federazioni sportive. esercizi di durata superiore a 3 min (a par-
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Riquadro 1 – Le zone di velocità importanti in una corsa ad intensità crescente e loro utilizzazione nell’allenamento

Sembra che esistano quattro zone di velocità a seconda delle sta fase, va da 2 a 4 mmol · l-1. L'acido lattico (C3H6O3) viene
diverse soglie delle modificazioni fisiologiche: da una corsa di interamente dissociato nell'organismo in ioni di lattato e di
scarsa intensità (footing lento di rigenerazione o corsa lenta di idrogeno (C3H5O3- H+) secondo la reazione: HCO3- + H+ → H2O
più giorni) ad una corsa che sollecita
. la durata limite con il + CO2
massimo consumo d’ossigeno (VO2max) Ne risulta un eccesso di CO . 2 che viene eliminato attraverso la
ventilazione aumentando VE ed quindi VCO2. L'aumento di VE e
→1 a
zona: di VCO2 è maggiore di quello del VO2, provocando un aumento 37
Velocità nelle quali non si presenta produzione di acido lattico sproporzionato
. dell'equivalente respiratorio per l'ossigeno:
VE/VO2 e del quoziente respiratorio R (VCO2/VO2). Contempora-
Queste velocità
. sollecitano un consumo d’ossigeno inferiore al neamente, dato che l'organismo non consuma una quantità di
60% del VO2max. Le velocità in questa zona possono essere ossigeno maggiore di quella necessaria per la fosforilazione .
mantenute per più ore, addirittura più giorni. Si tratta di un’an- ossidativa (per risintetizzare l'ATP utilizzato), l'aumento di VE fa
datura trotterellata, nella quale non si forma o si forma poco sì che venga estratta una minore quantità di ossigeno per volu-
lattato, che viene immediatamente ossidato nelle fibre lente di I me d'aria ventilata: per questa ragione aumenta FEO2. Dunque,
tipo e nel miocardio. La lattacidemia è bassa, perché il tasso di l'inizio di questa seconda fase è caratterizzato dall'aumento di
comparsa del lattato (rate of appareance, RA, Brooks 1985) è FEO2, senza che vi sia una corrispondente diminuzione di FECO2.
anche esso basso. Ciò corrisponde alla soglia ventilatoria definita da Wasserman
A questa bassa intensità troviamo una utilizzazione preferen- et al. nel 1973).
ziale dei lipidi rispetto ai glucidi ed una sollecitazione del solo
metabolismo aerobico. Questa notevole utilizzazione degli acidi →3 a
zona:
grassi ha anche un effetto inibitore della glicolisi. Il risultato di Velocità alle quali si presenta un accumulo di acido lattico, che
questa inibizione, provocata dal metabolismo degli acidi grassi è ancora compatibile con uno stato stazionario di consumo
liberi, è una minore produzione di lattato ed un aumento della d'ossigeno, inferiore al suo massimo
sua ossidazione a piruvato. Il consumo d’ossigeno resta stabile,
con un leggero aumento nello spazio di circa un’ora, dovuto Si tratta di velocità di corsa che, a seconda dei corridori,. hanno
all’utilizzazione dei lipidi che hanno bisogno di una maggiore bisogno di un consumo d'ossigeno pari all'80-90% del VO2max,
quantità di ossigeno per risintetizzare la stessa quantità di ATP. utilizzate nella maratona e nella mezza maratona, oppure sui
I fattori che limitano una corsa a velocità estremamente lenta 10 000 m dai corridori meno allenati. Oltre all'accumulo di lat-
sono piuttosto di carattere muscolare e traumatico, a causa del tato, dovuta alla rottura dell'equilibrio tra velocità della sua
ripetuto impatto del piede con il terreno (che è pari a circa tre produzione e quella della sua eliminazione, si osserva anche
volte il peso del corpo, ogni volta che viene appoggiato il piede un'accelerazione dell'aumento della ventilazione ed un aumen-
a terra). to continuo di VCO2. In questo stadio, comunque, l'iperventila-
zione non può compensare l'aumento del lattato ematico. D'al-
→2 a
zona: tro canto, i muscoli respiratori, che garantiscono l’iperventila-
Velocità nelle quali non c’è accumulo di acido lattico ed zione, consumano una maggiore quantità di ossigeno. Per que-
il consumo d’ossigeno è ancora stabile sta ragione, una parte del VO2 non può essere disponibile per
essere utilizzata dai muscoli direttamente sollecitati nel movi-
Si tratta di velocità di corsa che hanno. bisogno di consumi mento di corsa.
d’ossigeno che vanno dal 60 all’80% del VO2max, a seconda dei
corridori. Queste velocità vengono utilizzate nelle corse di 100 →4 a
zona:
km, o nei trails (corse di lunga durata in ambiente naturale, dif- Velocità alle quali il consumo d'ossigeno aumenta fino
fusesi negli anni ‘90 in Francia), oppure nella maratona dai cor- al massimo
ridori meno allenati. La maggiore utilizzazione dell’ATP ha biso-
gno dell’intervento delle fibre di tipo rapido che resistono a Si
. tratta di velocità di corsa che sollecitano dal 90 al 95% del
tensioni muscolari più forti. Queste fibre hanno un metaboli- VO2max nei primi tre minuti, per raggiungere il valore massimo
smo anaerobico che porta ad un aumento della produzione . del- alla fine dell'esercizio, la cui durata limite va da circa 10 a 12
l’acido lattico e ad un aumento del volume ventilatorio (VE), per min. In gara si tratta delle velocità dei 10.000 m, o 3.000 m per
compensare l'acidosi metabolica. L'accumulo di lattato in que- i corridori meno allenati.

tire dai 1.500 m) questa trasformazione tribuito molto alla conoscenza degli aspet- dove V è la velocità indicata in metri al
avviene con l’intermediazione dell’ossige- ti energetici della locomozione umana ed secondo Cr viene espresso in J od in ml di
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no (con il consumo di un litro di ossigeno ha formulato l’equazione che indica che la ossigeno per m e per kg di peso corporeo
che, se si parte dai glucidi, corrisponde ad potenza metabolica (Er, energy rate) dipen- ed Er in W od in ml d’ossigeno consumato
una produzione di energia di 21 kJ). de dalla velocità di corsa e dal costo ener- per s e per kg di peso corporeo
. (massimo
2. il costo energetico della sua corsa, getico (Cr, in inglese Cost of running) (di consumo d’ossigeno, VO 2 max). Questa
secondo l’equazione di di Prampero. Que- Prampero 1986): equazione è stata applicata ad ogni tipo di
sto ricercatore, nella tradizione della scuo- locomozione umana (nuoto, ciclismo…)
la italiana (a partire da Margaria negli anni Er = Cr · V compreso lo spostamento con una gondo-
‘30 e poi Cerretelli, dagli anni ‘70) ha con- (1) la (di Prampero lavora all’Università di
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Riquadro 2 – La componente lenta del consumo d'ossigeno

.
Un secolo di letteratura fisiologica ci insegna che il consumo in discussione il concetto di velocità associata al VO2max, valu-
d'ossigeno aumenta proporzionalmente alla potenza di un eser- tata solo attraverso il protocollo triangolare. Infatti, occorrereb-
cizio, realizzato correndo su un nastro trasportatore o pedalan- be anche. prendere in considerazione la velocità minima asso-
do al ciclo ergometro (Åstrand, Rohdal 1986). Quando le poten- ciata al VO2max, misurata ad un livello . d'esercizio inferiore alla
ze prese in considerazione sono comprese tra la soglia. d'inizio soglia anaerobica (circa l'85% . di vVO2max) che offrirebbe la
dell'accumulo di lattato e la velocità associata al VO2max e si possibilità di raggiungere il VO2max alla fine di un. certo periodo
38 lascia trascorrere il tempo, con il soggetto che sviluppa una di
. tempo. Ciò vorrebbe dire che non esiste un VO2max ma più
potenza costante, si osserva una componente . lenta del consu- VO2max, secondo il .protocollo utilizzato, come anche non esiste
mo d'ossigeno che tende a raggiungere il VO2max (cfr. la rasse- un tempo limite a VO2max, ma dei tempi limite, a seconda della
gna di Gaesser, Poole 1996, su questo problema). L'aumento del velocità stabilita. Partendo da questa idea, avanzata durante un
consumo d'ossigeno prosegue fino alla sospensione dell'eserci- congresso dell'America College of Sport Medicine a Minneapolis
zio per esaurimento . del soggetto. Questa componente lenta nel 1995, Hill et al. (in un lavoro sottoposto a pubblicazione nel
d'aggiustamento del VO2max è stata descritta per la prima volta Journal of applied physiology nel 1997) hanno calcolato una
nel 1972 da Whipp e Wasserman. Le cause di questa compo- potenza critica, attraverso il modello di Scherrer, utilizzando,
nente lenta del VO2 sono attribuite all'aumento del costo della però, non il tempo limite ad una potenza data, ma il tempo
pedalata, dovuto al reclutamento delle fibre rapide che presen- necessario a raggiungere il massimo consumo d'ossigeno.
tano un rapporto minore ATP/O 2 . Infatti, l'86% di questo Hanno così definito il concetto di potenza critica, che rappre-
aumento viene ottenuto a livello del consumo locale d'ossigeno senta la potenza massima alla quale è ancora possibile ottenere
da parte degli arti in attività (misurazione effettuata attraverso uno stato stazionario di consumo. d'ossigeno ad un valore signi-
un catetere applicato sulla gamba durante la pedalata, Poole et ficativamente inferiore al VO2max. Ed hanno dimostrato che
al. 1991). questa potenza equivale alla potenza critica classica.
Quando la potenza dell'esercizio
. è sub-massimale (cioè inferiore Il difetto di questo approccio è che considera che il termine d'e-
alla potenza associata al VO2max, determinata . in un protocollo saurimento sia determinato dal termine in cui viene raggiunto il
di test triangolare) il soggetto raggiunge il VO2max (Poole et al. massimo consumo d'ossigeno, mentre abbiamo dimostrato che,
1988; Roston et al. 1987). Sebbene le cause di questo aumento per lo stesso termine
. di esaurimento (pedalando o correndo) al
del consumo d'ossigeno con il tempo, in questi esercizi d'inten- 90% di v o pVO2max, gli atleti potevano o non potevano rag-
sità superiore alla soglia lattacida siano ancora poco chiare, giungere il loro massimo consumo d'ossigeno (Billat et al.
recentemente abbiamo messo in evidenza .che questa compo- 1998). L'assenza di una significativa componente lenta del VO2,
nente lenta del consumo d'ossigeno fino al VO2max, si. presenta- ad una intensità superiore alla soglia lattacida, non impedisce la
va in corse ad esaurimento di 18 min al 90% della vVO2max, ma sospensione dell'esercizio senza che l'atleta sia in acidosi od
non era di entità . tale da fare in modo che i corridori raggiun- abbia esaurito la fosfocreatina. Nello stesso modo, alla soglia
gessero il loro VO2max (Billat et al. 1996c). Questo concetto di d'inizio dell'accumulo di lattato, le riserve di glicogeno intracel-
componente lenta del consumo d'ossigeno, dunque, rimetteva lulare delle fibre di II tipo sono esaurite.

Udine, ad un centinaio di chilometri da 1.500 a 25 anni e 2h07min sulla maratona fattore “resistenza”, evidenziato da
Venezia). a 35 anni). Nella tabella 4 viene riportato il François Péronnet (professore dell’Univer-
Dunque, per gli esercizi di .durata maggiore valore del consumo di ossigeno ed il tipo sità di Montréal) richiede una serie di
a 3 min, Cr dipende dal VO2max e l’equa- di allenamento dei campioni che hanno prove faticose con la misurazione degli
zione (1) può essere scritta come segue: caratterizzato la storia della corsa di scambi gassosi respiratori. Per semplifica-
fondo. re, si può utilizzare la relazione
. esistente
Velocità
. massima (m · min-1) = Abbiamo già dimostrato (Billat et al. 1994) tra la velocità associata al VO2max (o mas-
VO2max (ml · min-1 · kg-1)/ che il tempo di mantenimento (tempo sima velocità aerobica) ed il tempo record
costo energetico (ml · m-1 . kg-1) limite) di questo massimo consumo d’ossi- sulle distanze di gara. D’uso più corrente, è
(2) geno, è un parametro che può variare del anche indagare la velocità (cfr. riquadri 1 e
25% in un gruppo di corridori dello stesso 2, figure 1a, 1b, che riguardano la lattaci-
Ciascuno di noi ha un. valore massimo di livello di prestazione (record sulla mezza demia e la cinetica del consumo d’ossige-
consumo d’ossigeno (VO2max) che equivale maratona) che mostrano un consumo no in funzione della .velocità) e la frazione
a 10 a 25 volte il metabolismo a riposo. Un d’ossigeno omogeneo (5% di variazione). d’utilizzazione del VO2max, alla quale la
soggetto a riposo consuma circa 3,5 ml · Questa dimostrazione, che rispondeva alla glicolisi è troppo rapida per la risintesi del
min-1 · kg-1. Ciò che distingue i campioni domanda legittima di conoscere non sol- NADH a NAD (nicotinamide adenina dinu-
dalle persone normali è la loro capacità di tanto le caratteristiche della potenza aero- cleotide) nella catena respiratoria. Questa
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

aumentare questo consumo di ossigeno bica (massimo consumo d’ossigeno) ma velocità, detta velocità alla soglia lattacida
non di 10, ma fino a 25 volte, per raggiun- anche della resistenza (tempo limite) a o, in modo meno corretto, soglia anaero-
gere il valore di 88 ml · min-1 · kg-1 (misu- questa potenza massima, finora era stata bica a partire dagli anni ‘60, compare tra il
rato su un famoso ciclista, Michel Indu- elusa. 60 ed il 90% della velocità
. massima alla
rain) oppure di 91 ml · min-1 · kg-1 come in La resistenza può essere misurata attraver- quale si raggiunge il VO2max. Questa defi-
alcuni corridori dell’atletica leggera (ad so
. il fattore F (“F come frazione del nizione di soglia anaerobica, è arbitraria
esempio, i portoghesi Dominguo e Dioni- VO2max utilizzata per uno sforzo di una perché l’accumulo di lattato, dovuto alla
sos Castro che hanno corso in 3min36 sui data durata”). La determinazione di questo riduzione dell’acido piruvico a acido lattico
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Cinetica della lattacidemia (che si dissocierà successivamente in ione


15 lattato e protone idrogeno (H+), che provo-
lattato (mM) 55% MAV ca la diminuzione del pH muscolare ed
lattato (mM) 75% MAV ematico) è dovuta, soprattutto, al recluta-
lattato (mM) 85% MAV
lattato (mM) 95% MAV mento delle fibre rapide, che presentano,
Lattato (mM)

10
lattato (mM) 100% MAV in grande quantità, l’isoenzima LDH di
forma M (che trasforma l’acido piruvico in
acido lattico) e non di forma H (che favori-
sce, come avviene nel cuore, la trasforma-
5
zione dell’acido lattico in acido piruvico).
L’intensità della contrazione muscolare, 39
che dipende dalla forza necessaria (accele-
razione di una massa), che condiziona un
0
lavoro (forza applicata su una distanza) e
0 10 20 30 40 successivamente una potenza (lavoro pro-
Tempo (min) dotto nell’unità di tempo), determina un
afflusso di calcio che (attraverso il mes-
saggero AMP ciclico) stimola la trasforma-
Figura 1a – Aumento della lattacidemia in funzione del tempo a velocità diverse di corsa (in % zione in attiva della fosforilasi, preceden-
della massima velocità aerobica, MAV) temente inattiva. Questo enzima è respon-
sabile della glicolisi lattacida (scissione del
glicogeno, che è la forma nella quale il
Cinetica del consumo di ossigeno glucosio viene immagazzinato negli ani-
5.000 mali), che condurrà ad una attivazione
della LDH-M e quindi ad un accumulo di
lattato. La definizione soglia lattacida
4.000
VO2 (ml/min)

forse è meno equivoca, in quanto non fa


altro che constatare l’accumulo di lattato,
3.000 senza sottintendere una qualche forma di
anaerobiosi. Se, dopo un periodo di allena-
2.000 mento, l’atleta è in grado di correre più
VO2 (ml/min) 55% MAV
VO2 (ml/min) 75% MAV
rapidamente, prima di raggiungere la
1.000 VO2 (ml/min) 85% MAV soglia di accumulazione del lattato, signi-
VO2 (ml/min) 95% MAV fica che avrà sollecitato, in misura minore,
VO2 (ml/min) 100% MAV
le sue fibre rapide ed aumentato i suoi
0 enzimi ossidativi. In media un corridore è
0 10 20 30 40
in grado di correre una maratona ad una
Tempo (min)
velocità equivalente al 90-95% della velo-
cità alla. soglia lattacida, cioè all’80-85%
Figura 1b – Aumento del consumo d’ossigeno in funzione del tempo a velocità diversa di corsa (in del suo VO2max.
% della massima velocità aerobica, MVA) Il terzo fattore discriminante della presta-
zione su lunghe distanze è il costo energe-

Tabella 2 – Simulazione delle caratteristiche bioenegetiche e delle prestazioni passate, attuali e future della maratone. Valori di riferimento per le
donne ed i maschi (in corsivo). L'attuale record femminile è di 2h20min47s ed il record maschile di 2h06min05s

. .
Soglia FVO2max Costo energetico VO2max Velocità sulla Tempo realizzato
lattacida
. sulla lordo (ml · m-1 · kg-1) maratona h, min, s
%VO2max maratona (ml · m-1 · kg-1) (km · h-1)

95,5 0,91 0,190 0,180 78 88 22,41 26,69 1h53min36s 1h34min54s


92,4 0,88 0,200 0,190 76 86 20,06 23,89 2h06min01s 1h46min12s
89,3 0,85 0,210 0,200 74 84 17,97 21,42 2h20min56s 1h58min12s
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

86,1 0,82 0,220 0,210 72 82 16,10 18,33 2h37min15s 2h18min10s


83,0 0,79 0,230 0,220 70 80 14,42 17,24 2h45min49s 2h45min49s

79,8 0,76 0,240 0,230 68 78 12,92 15,46 3h16min00s 2h43min54s


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tico dello spostamento del corridore. Infat- Inoltre, si distingue


Tabella 3 – Evoluzione delle velocità dopo il primo record del mondo
ti, a parità di dispendio energetico, il corri- il costo energetico femminile nella maratona stabilito nel 1926 (IAAF 1995). Tale record
dore più rapido è quello dalla falcata più lordo (nel quale del mondo era di 3h40min22s, cioè una velocità media sui 42,145 km
economica. Il costo energetico (Cr) è una viene incluso il pari a 11,5 km . h -1
quantificazione dell’economia di corsa per consumo d’ossige-
unità di distanza percorsa e di peso corpo- no a riposo) dal
reo trasportato. Così, è stato dimostrato costo energetico Anni Tempo sulla maratona Velocità
che la specie umana ha un costo energeti- netto (nel quale (min, s) (km . h-1)
co medio di 4 kJ per km corso e per kg di non viene compre-
peso corporeo. Un valore che è vicino a so il VO2 a riposo,
40 quello del cavallo che però (con lo stesso che è di 3,5 ml · 1926 3h40min22s 11,49
livello di allenamento) ha una produzione min-1 · kg-1). 1963 3h37min07s 11,66
di energia due volte superiore, il che spie- Se l’equazione di di
ga velocità massimali aerobiche superiori Prampero (1986) 1964 3h19min33s 12,69
del doppio a quelle dei migliori corridori di viene applicata alla 1967 3h07min26s 13,51
fondo (50 contro 25 km · h-1). Sapendo che corsa, diventa pos- 1970 3h02min53s 13,84
il consumo di 1 l di O2 permette di fornire sibile calcolare le
21 kJ di energia, è possibile trasformare il caratteristiche 1971 2h49min40s 14,92
costo energetico di 4 J · m-1 in ml d’O2 energetiche neces- 1973 2h46min36s 15,20
consumato per unità di distanza e di peso sarie ai corridori 1974 2h43min54s 15,45
corporeo. 4 J rappresentano un costo in O2 per superare la
di 4/21 l = 0,190 ml · min-1. Occorre sotto- migliore prestazio- 1975 2h38min19s 15,99
lineare che il costo energetico è una quan- ne mondiale sulla 1977 2h34min47s 16,36
tità di ossigeno (e dunque, di joul per maratona (nel con- 1978 2h32min30s 16,60
equivalenza) spesa per unità di distanza e testo di una corsa
di peso corporeo e che, tra i 10 ed i 20 km a temperatura di 1979 2h27min33s 17,16
· h-1 è relativamente indipendente dalla 18° con riforni- 1980 2h25min40s 17,38
velocità. Al di sotto, la corsa diventa meno mento di acqua e 1983 2h22min43s 17,74
economica, perché il corridore è obbligato glucosio, dopo che
ad accorciare il passo (aumento del lavoro il corridore ha fatto 1985 2h21min06s 17,94
interno o della gesticolazione dovuta il “pieno” di glucidi 1998 2h20min47s 17,98
all’aumento della frequenza dei movimen- i giorni precedenti).
ti) (Cavagna et al. 1991) e al di sopra
diventa non trascurabile la componente patibili con le caratteristiche della donna e
aerodinamica del costo energetico (Pugh 3. Applicazione dei fattori dell’uomo, che permettono di realizzare
1970). In effetti, oltre i 20 km · h-1 il con- discriminanti della prestazione una data prestazione sulla maratona. In
sumo di ossigeno (quindi il maggiore ai record del mondo maschili e effetti, allo stesso livello di prestazione
dispendio energetico ∆VO2) aumenta in femminili sulla maratona (facendo riferimento alla tabella dei pun-
modo esponenziale con la velocità secon- teggi
. della IAAF) la donna presenta un
do l’equazione: L’analisi delle esigenze bioenergetiche del VO2max di 10 ml · min-1 · kg-1 inferiore a
record del mondo della maratona femmi- quello dell’uomo. Perciò, per esaminare le
∆VO2 = 0,02 · V3 nile contribuisce a caratterizzare meglio le esigenze bioenergetiche di questo nuovo
caratteristiche fisiologiche delle atlete. Se record mondiale femminile sulla maratona,
dove ∆VO2 viene espresso in ml · kg-1 e V ci si riferisce alle equazioni (2) e (3) di di abbiamo
. scelto la gamma dei valori del
in m · s-1. Prampero (1986): VO2max che vanno da 68 a 78 ml di O2 ·
Quindi, a 24 km · h-1 (6,66 m · s-1), come ad min-1 · kg-1 (Péronett 1992). Questo valore
esempio in un 3.000 m corso in 7min30s, corrisponde ai consumi di ossigeno delle
la componente aerodinamica può essere Velocità
. (m · min-1) = fondiste di alto livello. Il record del mondo
così calcolata: = F VO2max (ml · m-1 · kg-1)/ sulla maratona, stabilito nel 2000 dalla
costo energetico (ml · m-1 · kg-1) giovane keniota Loroupe (che non era
VO2 a 24 km · h-1 = (4) stato migliorato dal 1985) corrisponde ad
= 3,5 ml · min-1 · 24 = una velocità di 17,98 km · h-1. Per correre a
= 84 ml · min-1 · kg-1 questa velocità per 2h20 occorre (avan-
(3) – dove V è la velocità sulla maratona,
. Fè zando l’ipotesi di un movimento di corsa
la frazione d’utilizzazione del VO2max nella mediamente economico con un costo
per cui maratona, che si può avvicinare attraverso energetico lordo di 200 ml · kJ · km-1) un
la soglia lattacida – è possibile definire le consumo d’ossigeno di 60 ml · min-1:
∆VO2 = 0,002 · V3 =
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

esigenze bioenergetiche di questa nuova 18 km-1 · h-1 = 60 ml di O2 · min-1 · kg-1 · 60


= 0,002 · 6,663 = 0,002 · 295 = migliore prestazione sulla maratona fem- min 4/200 ml · kg-1 · km-1.
= 5,9 ml · kg-1 · min-1 minile. Il costo energetico rappresenta il Se si considera che, in media, la maratona
consumo d’ossigeno lordo (compresi i 3,5 viene corsa al 90% della velocità alla
Quindi, a 24 km · h-1 degli 84 ml · min-1 . ml · kg-1 a riposo) per unità di distanza soglia lattacida (dati non pubblicati regi-
kg-1 d’economia di corsa (VO2 ad una data percorsa e per kg di peso corporeo. Nella strati su 73 maratoneti con prestazioni da
velocità) la componente aerodinamica rap- tabella 2 sono riportati i valori di riferi- 2h07min a 3h30min, tesi di Mario Paiva,
presenta 5,9 ml · kg-1 ovvero il 7%. mento di questi fattori bioenergetici, com- Università di Porto) e che la velocità alla
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Tabella 4 – Esempio dell'allenamento di alcuni campioni "storici" della. corsa di fonda classificati secondo. l'intensità.
. R indica il recupero tra le serie
di più ripetizioni, r indica il recupero tra ogni ripetizione. I valori del VO2max, della velocità associata al VO2max (vVO2max) sono stati stimati dall'Au-
tore, pertendo dai loro record sui 3.000

.
Anno vV.O2max) (km/h) Allenamento Allenamento alla Allenamento a Allenamento
Nome e VO2max) alla velocità < alla velocità = velocità uguale a .velocità >
Risultato (ml/min/kg) soglia soglia lattacida a .90-100% vVO2max)
del corridore (km) (km) vVO2max) (km)

1920 Paavo Nurmi 22,12 km/h 15-20 km/giorno ? 20x100 m 4x400 m alla 41
5.000 m (20,73 km/h) 75 ml/min/kg massima velocità
14min28s R = 15 min
10.000 m (19,93 km/h)
30min06s
1 allenamento al giorno

1950 Emil Zatopek 23,45 km/h 20 km/giorno 1. 20x200 4x200 m 6x400 m


5.000 m (21,5 km/h) 76,2 ml/min/kg + 40x2 + 400 m r = 200 m alla massima
13min57s + 20x200 m trott. velocità
10.000 (20,75 km/h) 2. o 50x200m R = 10 min
28min54s2 mattina e
2 allenamenti al giorno pomeriggio

1968 Kip Keino 23,45 km/h 5x45 min e ? 100x400 m 10x200m


3.000 (23,5 km/h) 6x60 min r = 2 min +10x100 m
7min35s o + 4 x 80 m
5.000 (22,05 km/h) 6x800 m r = 300 m al passo
13min36s5 r = 2-5 min
da 2 a 3 allenamenti
al giorno

1972 1976 Lasse Viren 23,96 km/h 80 km a 100 bpm 130 km di fartlek 10x200 m 8x600
5.000 83,0 ml/min/kg (da 12 a 15 km) r = 2 min r = 600 m al passo
13min16s (22,61 km/h) o
10.000 6x800m
27min38s (21,7 km/h) r = 3-5 min

1984 Grete Waiz 21 km/h da 45 min a sedute di 20 min 6x1.000 2 serie di


5.000 m (19,82 km/h) 73,0 ml/min/kg 2 ore alla soglia durante r = 1 min o 10 x 300
15min08s corse di di 60 min 5x1.600 r = 100 m al passo
10.000 (19,35 km/h) (allenamento r = 2 min o R = 5 min al passo
30min59s8 sul ritmo) al passo
Maratona (17,4 km/h) 5x 2 000 r = 3 min
2h25min28s
2 allenamenti al giorno

1986 Ingrid Kristiansen 21,7 km/h da 45 min a Sedute di 2 x15 min 5x1.000 2 serie di 5x100 m
5.000 76 ml/min/kg 2 h 30 min alla soglia in una r = 2 min r = 200 al passo
14min37s33 corsa di 90 min R = 400 m al passo
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

(20,52 km/h) (allenamento


10.000 m (19,85 km/h) sul ritmo)
30min13s74
Maratona
2h21min06s
(17,94 km/h)
2 allenamenti al giorno
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soglia
. lattacida rappresenta il 90% del no al massimo)5 studi basati su previsioni Note
VO2max, il consumo di ossigeno di 60 ml di matematiche (Lui 1998) e non sulle carat-
O2 · min-1 · kg-1, necessario per correre a 18 teristiche energetiche umane, hanno pre- (1) La bioenergetica è quella parte della fisiologia
km · h-1 (con un costo energetico lordo visto che nel 2030 la maratona sarà corsa che studia le trasformazioni dell’energia necessa-
della corsa uguale a 200 ml · kg-1), implica in 1h59min. Usando lo stesso approccio, rie nell'organismo (dall'energia chimica degli ali-
che l’atleta debba avere un massimo con- ma con un aggiornamento, prevediamo menti all'energia meccanica del muscolo).
sumo d’ossigeno di: che si scenderà sotto le due ore nel 2010 (2) Il massimo consumo d'ossigeno rappresenta la
. (Bocquet et al. 1999). massima potenza delle vie metaboliche che ven-
VO2max = [(1/(0,9 · 0,9)] · 60 = Per esaminare quale sarà l’evoluzione di gono definite "aerobiche", cioè di quelle vie meta-
= 74 ml · min-1 · kg-1 questi record nel prossimo millennio con- boliche che utilizzano l'ossigeno per "bruciare" i
42 viene aspettare i prossimi cinque anni. carburanti (lipidi, glucidi) necessari a "ricaricare"
Una corsa più . economica permette di Per quanto riguarda le donne, visto che energeticamente il muscolo. Questo consumo
diminuire il VO2max necessario. La Loroupe hanno cominciato a correre ufficialmente d'ossigeno dipende dalla quantità di sangue (l ·
ha fatto meglio di Mimoun che, nel 1956, la maratona molto tardi (prima maratona min-1) che può trasportare ossigeno ogni minuto
per vincere l’oro ai Giochi olimpici di Mel- olimpica: Los Angeles 1984) è difficile verso i muscoli interessati al lavoro (fattore prin-
bourne percorse la distanza in 2h25min, e applicare una previsione matematica, qua- cipale del consumo d'ossigeno), ma anche dalla
di Zatopek che aveva corso in 2h23min ad litativamente valida, in quanto il numero capacità del muscolo di riuscire ad utilizzare l'os-
Helsinki, quattro anni prima. Questo dei risultati realizzati è insufficiente. Tutta- sigeno che gli viene fornito (fattore periferico). La
miglioramento regolare delle prestazioni via, se si parte da dati bioenergetici, com- limitazione è centrale e può essere polmonare per
durante il XX secolo (Bocquet et al 1999), è patibili
. con i dati attuali, un’atleta con un gli atleti di alto livello ed i cavalli da corsa (si trat-
dovuto ad un aumento della quantità e VO 2 max di 75 ml · min -1 · .km -1 ed una ta di una ipossemia indotta dall'esercizio, identifi-
della qualità dell’allenamento. Infatti i soglia lattacida dell’89% del VO2max ed un cata da una diminuzione di oltre il 15% della
maratoneti attuali, durante il periodo di un costo energetico lordo di 210 ml · min-1 saturazione in ossigeno dell'emoglobina).
raduno, arrivano a correre una distanza potrebbe correre la maratona in meno di (3) Per gli esercizi di durata inferiore ai 3 min,
pari ad una maratona al giorno (ad esem- 2h20 (+ di 18 km · h-1) e più precisamente l'organismo utilizza processi di trasformazione
pio, i migliori corridori portoghesi) senza in 2h19min02s. Una maratoneta ideale delle sue riserve di energia chimica in energia non
trascurare, per tutto l’anno, sedute di alle- che avesse contemporaneamente un costo aerobica servendosi delle riserve di fosfati organi-
namento
. corse tra il 90 ed il 100% della energetico lordo .molto basso (180 ml · ci o della demolizione del glucosio ad acido latti-
vVO2max (due sedute settimanali per tutto min-1 · km-1), un VO2max elevato (78 ml · co. Quando il fabbisogno energetico è superiore al
l’anno). min-1 · kg-1) ed una soglia d’accumulo del consumo di ossigeno si produce un deficit d’ossi-
La banalizzazione di una prova, che una lattato
. al massimo livello (90% del geno. L'uomo presenta un massimo deficit d’ossi-
volta era mitica e che attualmente viene VO 2 max), sarebbe in grado di correre i geno (ottenuto per mezzo di 1-2 min di corsa alla
corsa da milioni di persone, offre la possi- 42,195 km a 21,06 km · h - 1 , cioè in massima velocità) di circa 1 ml · kg-1 di peso cor-
bilità di convincere alcuni giovani corridori 2h00min12 s. poreo.
di mezzofondo a lanciarsi più precoce- Però, sia negli atleti che nelle atlete, non (4) Il fattore 60 rende omogenee le unità tra le
mente su questa distanza. Inoltre, la mara- abbiamo mai potuto osservare, nella stessa velocità espresse in chilometri all’ora ed il consu-
tona, che viene corsa in tutte le nazioni, è persona, un elevata produzione di energia mo d’ossigeno al minuto.
realmente una disciplina universale. Se gli ed un basso valore di costo energetico. È (5) Il glicogeno è una forma di immagazzinamen-
africani eccellono sulle corse di fondo da anche vero che, se ci si attiene alla lettera- to dei glucidi in forma complessa, dei quali 100 g
Abebe Bikila in poi, le africane sono com- tura scientifica, la mole di dati disponibili è sono immagazzinati nel fegato e da 300 a 400 g
parse in campo internazionale da cinque relativamente limitata, in quanto i migliori nei muscoli. Dopo circa 1h45 min d’esercizio, le
anni. corridori non frequentano i laboratori. Ciò riserve cominciano ad essere esaurite e la sempre
Nella tabella 3 viene mostrata l’evoluzione dovrebbe cambiare, grazie all’approccio maggiore utilizzazione dei lipidi provoca una
del record femminile di maratona. Il primo permesso da apparecchiature portatili, diminuzione della velocità, in quanto i lipidi esi-
record ha resistito per quaranta anni, come il K4, che permettono la misurazione gono un maggiore consumo d'ossigeno per otte-
mentre il penultimo (1985) ha resistito per degli scambi gassosi sul campo. nere la stessa quantità di energia: il consumo di 1
tredici anni. Di qui l’andamento sigmoideo Il doping permette di migliorare il massi- l di O2 al minuto fornisce soltanto 19,6 kJ di ener-
della curva che visualizza l’evoluzione del mo consumo di ossigeno, la resistenza e la gia contro 21 kJ dei glucidi, cioè il 7% in meno. A
record del mondo della maratona femmi- soglia lattacida. Il problema che si pone è questo minore rendimento energetico del substra-
nile. quello di sapere se sia possibile, attraverso to si aggiunge un aumento del costo energetico
Il margine di progresso calcolato per l’an- il solo allenamento, migliorare i tre fattori della falcata a partire dal 30° km (di Prampero et
no 2000 (estrapolando in base alla relazio- della prestazione nella corsa di fondo. La al. 1986).
ne che si è stabilita negli anni e la velocità risposta è si, ma prima di mostrare attra-
record sulla maratona) arrivava ad un verso quali procedure di allenamento ciò
tempo di 2h00! Però non è possibile pen- sia possibile, è opportuno esaminare l’evo- Traduzione di M. Gulinelli da STAPS, 2001, 54,
sare che le donne superino gli uomini nelle luzione storica dei metodi di allenamento 23-43. Titolo originale: L’apport de la science
corse su lunghe distanze, come ipotizzato e delle conoscenze su questi fattori fisiolo- dans l’entrainement sportif: l’exemple de la cour-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

da Whipp e Ward (1992) in un articolo gici della prestazione nelle corse di fondo. se de fond.
della rivista Nature. Per quanto riguarda Questa analisi sintetica del passato ci per-
gli uomini sono stati superati i 20 km/h, metterà di comprendere meglio come, L’Autore: dott.ssa Veronique Billat, Università di
cioè essi sono 2 km · h-1 (+10%) più veloci negli anni futuri, sia necessaria l’interazio- Lilla 2, Facoltà di scienze dello sport, Studio della
delle donne. Applicando le caratteristiche ne tra conoscenze scientifiche e capacità motricità umana.
bioenergetiche dei migliori corridori di degli allenatori e degli atleti. Indirizzo dell’Autore: Universitè Lille 2, Facolté
fondo in grado di realizzare la corsa ideale des Sciences du sport, Etude de la motricité
(avendo in partenza una riserva di glicoge- (1. continua nel prossimo numero) humaine, 9, Rue de l’Université, 59790, Ronchin.
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Roberta De Pero, Carlo Minganti,


Anna Claudia Cartoni, Stefano Amici,
Marco Baggio, Guido Brunetti,
Cattedra di tecnica e teoria della didattica
della ginnastica attrezzistica, Istituto
universitario di scienze motorie, Roma

43
La capacità di
forza degli arti
superiori nella
ginnastica
artistica
Correlazione tra la
capacità di forza
degli arti superiori e
la verticale-spinta in
un gruppo di ginnaste

La forza degli arti superiori è una


capacità organico-muscolare di
fondamentale importanza nella
ginnastica artistica, dal momento
che, in nessuna altra disciplina,
assistiamo ad un così elevato
numero di movimenti nei quali l’a-
tleta si ritrova con tutto il carico
del proprio corpo sugli arti supe-
riori. Il ginnasta, inoltre, non solo
deve stare in appoggio sugli arti
superiori, ma spesso deve anche
creare fasi di volo tramite partico-
lari azioni di spinta (ad esempio, in
tutti gli esercizi di ribaltamento,
eseguibili al suolo e agli attrezzi).
Gli aspetti organico-muscolari,
però, nonostante la loro rilevanza
nell’apprendimento tecnico sono
stati oggetto di un numero limita-
to di indagini. Con questo lavoro si
è voluto indagare su quanto la
capacità di forza degli arti supe-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

riori influisca sulla realizzazione


della “verticale-spinta”, elemento
tecnico propedeutico per l’appren-
dimento degli esercizi di ribalta-
mento, in un gruppo di ginnaste.

Foto: COSTANTINI
impaginato Pera 43-48 17-05-2002 9:41 Pagina 44

Premessa
Anche nelle discipline tecnico-combinatorie, la forza rappresenta
una delle più importanti capacità organico-muscolari. È ormai
nota a tutti la difficile, se pur stretta, dipendenza tra i risultati tec-
nico-sportivi ed un ottimale sviluppo della forza muscolare: infatti,
ciascuna tecnica ha nella forza un fattore limitante. D’altra parte,
l’esclusiva cura dello sviluppo di questa capacità non determina un
elevato sviluppo della prestazione.
Questo è vero in particolare nella ginnastica artistica, dove la valu-
44 tazione tecnica è il parametro di riferimento della prestazione.
La relazione tra preparazione fisica (allenamento della forza in
questo caso) e preparazione tecnica deve essere vista, quindi, in
termini quantitativi e soprattutto qualitativi.
Da un punto di vista quantitativo, non bisogna dimenticare che,
essendo gli esercizi ginnici legati ai diversi spostamenti del corpo
nello spazio, risulterà ovviamente molto importante avere come
riferimento il livello della forza relativa (forza massima in relazione Figura 1 –
al peso corporeo della ginnasta).
Da un punto di vista qualitativo, l’allenamento moderno è caratte-
rizzato da un elevato grado di specificità. Per quanto riguarda lo Materiali e metodi
sviluppo della forza, in particolare, esso deve essere raggiunto
attraverso un miglioramento delle sue diverse espressioni, tenendo Soggetti
conto che ogni specialità è caratterizzata da uno specifico regime
di contrazione preponderante. Sono stati sottoposti ai test diciassette soggetti, di sesso femmini-
Con il passare degli anni di allenamento, inoltre, il crescere della le, praticanti ginnastica artistica; si è costituito un gruppo omoge-
qualificazione dell’atleta costringe a scegliere mezzi di allenamen- neo sia per l’età, compresa tra i 17 ed i 24 anni, sia per il livello di
to delle capacità organico-muscolari sempre più correlati con il qualificazione, in quanto tutte partecipanti a gare di livello nazio-
modello di prestazione. nale.
Nel caso specifico della ginnastica artistica è corretto ipotizzare Delle ginnaste sono state rilevate le misure relative alla statura ed
una relativa indipendenza tra i requisiti organico-muscolari (in al peso; i dati sono riassunti nella tabella 1.
particolare le diverse espressioni di forza muscolare) ed il risultato
tecnico. Apparecchiature

Tecnica della verticale-spinta • Kit base Optojump by Microgate


• Special Power B. Cacchi
La verticale-spinta è uno degli esercizi propedeutici specifici per • Griglie per la rilevazione dei dati
l’insegnamento della “spinta delle spalle” in molti degli esercizi di • Computer per l’elaborazione dei dati
ribaltamento che si possono eseguire al suolo e agli attrezzi. In
ginnastica artistica per spinta di spalle si intende, in modo specifi-
Tabella 1 – Dati del campione
co, la capacità della muscolatura delle spalle di reagire, in forma
più o meno dinamica, al peso del corpo contro gravità mantenen-
do gli arti superiori ritti. L’esercizio prevede, nello stesso istante Età Statura Peso Anni di attività
della posa delle mani al suolo (contemporanea allo slancio-spinta agonistica
degli arti inferiori), una spinta delle spalle a braccia ritte in modo 1 19 165 50 8
da ottenere un rimbalzo per tornare, dopo la spinta, sempre in ver- 2 19 162 53 11
ticale (figura 1)1. 3 20 164 55 12
4 19 159 50 9
Scopo della ricerca 5 18 161 52 10
6 19 160 52 10
Presupposto che la preparazione fisica, in generale, costituisce un 7 20 163 56 12
8 20 166 55 11
punto di partenza imprescindibile per l’apprendimento tecnico, si è 9 18 160 49 9
voluto indagare quanto capacità di forza e tecnica esecutiva fos- 10 17 162 51 10
sero in realtà correlate in ginnaste praticanti attività agonistica e 11 17 160 53 8
soprattutto se, una volta acquisita la tecnica ottimale del movi- 12 17 160 50 8
mento, nella sua esecuzione pratica fosse richiesta la massima 13 24 160 50 10
applicazione di tale capacità organico-muscolare. 14 23 152 48 11
15 24 156 53 9
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

In particolare, si è voluto indagare sull’importanza della capacità 16 21,0 172 59 8


di spinta degli arti superiori (spinta di spalle) nell’effettuazione di 17 20,0 155 45 13
un’azione motoria propedeutica utilizzata per l’apprendimento
degli esercizi di ribaltamento, la cosiddetta verticale-spinta. Ci si Media 19,7 161,0 51,8 9,94
domandava cioè se fosse necessario un elevato grado di forza per Dev.St 2,2 4,5 3,3 1,56
esplicitare una verticale-spinta tecnicamente efficace e/o al contra- Max 24,0 172 59 13
rio, se una corretta tecnica esecutiva potesse produrre una impor- Min 17 152 45 8
tante spinta, pur senza applicazione di grandi quantità di forza.
impaginato Pera 43-48 17-05-2002 9:41 Pagina 45

45

Figura 2 – Figura 3 –

Strumentazione e test utilizzati per la ricerca La posizione di partenza per l’esecuzione era libera, (dalla stazione
eretta con braccia in alto o in basso) in modo da non inficiare l’ac-
La capacità di spinta degli arti superiori, pur se oggetto di numero- quisita coordinazione individuale dell’elemento; si richiedeva alle
si studi (studi, in verità, relativi soprattutto all’applicazione di detta ginnaste di effettuare la spinta più energica possibile e di ricadere
capacità nell’esecuzione dei salti-volteggi) non trova nella lettera- nella zona prefissata.
tura una metodica oggettiva di valutazione. La prova è stata ripetuta per tre volte (figura 2)
Non bisogna dimenticare, infatti, che oggetto dello studio è stata
la spinta di spalle, cioè di quella specifica azione degli arti superiori Per la valutazione, invece, della capacità di forza degli arti superio-
esistente solo nella ginnastica artistica. ri è stato utilizzato lo Special Power B. Cacchi (figura 3).
Per cercare di rendere più oggettiva possibile la valutazione della Questa apparecchiatura consente di lanciare verticalmente un
capacità di spinta degli arti superiori, si è misurata l’altezza in cen- bilanciere speciale montato su di una struttura che ne permette,
timetri della fase di volo (derivata dal tempo di volo), prodotta appunto, lo scorrimento (con attrito costante prossimo allo zero).
durante l’esecuzione della verticale-spinta, grazie al sistema Tramite una fotocellula interfacciata ad un computer, il sistema
Optojump by Microgate. L’Optojump è un sistema di rilevamento Arm-Ergometer B. Cacchi registra i tempi di volo del bilanciere in
ottico che permette la misurazione dei tempi di contatto e di volo, millisecondi; un apposito software elabora questi valori traducen-
con una precisione di 1/1000 sec., durante l’esecuzione di una doli in centimetri, consentendo di conoscere l’altezza raggiunta dal
serie di salti. È costituito da due barre strumentate (dimensioni bilanciere nonché la quantità di lavoro espressa in Joule.
100x4x3cm) poste una di fronte all’altra ad una distanza massima I protocolli dei test finora eseguiti con questa apparecchiatura
di 4 m circa; una contiene la parte di controllo e ricezione, l’altra (Reclined Throw e Reclined Throw countermovement) non sono
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

quella di trasmissione. Le barre sono collegate al cronometro por- stati utilizzati in quanto prevedevano una fase di piegamento degli
tatile Racetime che consente il rilevamento dei dati relativi alla arti superiori ed una successiva di spinta; il lancio del bilanciere
misurazione della forza esplosiva ed elastica, compresa la misura- nel nostro caso doveva avvenire a braccia ritte dopo una semplice
zione dei tempi di reazione a segnali ottici e acustici. “ceduta” a livello scapolo-omerale.
Alle ginnaste è stato richiesto di effettuare la verticale-spinta al Per verificare l’attendibilità del test, considerando che il sistema
suolo; tramite nastro adesivo, è stata segnata una zona di ≈ 20 cm Arm-Ergometer veniva utilizzato in una situazione diversa dal soli-
entro la quale bisognava effettuare la posa delle mani ed il succes- to, si è ritenuto opportuno calcolare la correlazione test-retest (cfr.
sivo arrivo dopo la spinta. tabella 2).
impaginato Pera 43-48 17-05-2002 9:41 Pagina 46

Tabella 2 – Correlazione test/retest bilanciere


Correlazione test bilanciere
18
Bilanciere test Bilanciere retest 16
(cm) (cm)

Bilanciere retest (cm)


14
12
1 10,4 10,2
10
2 11,3 9,2
8
3 9,3 9,6
6
46 4 8,6 8,6
4
5 9,7 10,7
2
6 11,0 11,2
7 13,9 13,1 0
0 5 10 15 20
8 7,8 7,6 Bilanciere test (cm)
9 6,0 7,8
10 5,0 5,2
11 3,9 3,6 Figura 4 – Dispersione e retta di regressione test-retest bilanciere
12 5,1 6,3
13 5,9 4,3
14 7,4 7,4 Analisi dei dati
15 11,2 8,8
16 17,9 14,0 I test sono stati somministrati secondo le seguenti modalità:
17 6,60 4,2 • 1° giorno: prova d’apprendimento al bilanciere
• 2° giorno: prova al bilanciere (n. 5 prove valide) (test)
• 3° giorno: prova al bilanciere (n. 5 prove valide) (retest)
Correlazione 0,91 • 4° giorno: test della “verticale-spinta” (n. 3 prove valide)
Le prove del test con il bilanciere sono state eseguite nell’arco
della stessa settimana, per evitare che intervalli di tempo maggiori
Il coefficiente di correlazione ottenuto, 0,91 è da ritenersi un buon potessero condizionare i dati dei singoli test. Per quanto riguarda il
indice di attendibilità del test. test/retest, in accordo con quanto indicato in letteratura, si è prov-
Nella figura 4 è riportata la distribuzione e la retta di regressione veduto a somministrare le due prove a distanza di un solo giorno.
della correlazione test-retest. I dati ottenuti nelle varie prove sono riassunti nelle tabelle 3, 4, 5.

Tabella 3 – Dati test bilanciere

Bilanciere test (cm)


1a prova 2a prova 3a prova 4a prova 5a prova Media

1 10,4 9,6 9,9 10,1 8,7 9,74


2 8,5 10,0 11,3 8,2 9,4 9,48
3 7,0 8,5 6,6 7,8 9,3 7,84
4 6,7 6,7 5,1 6,8 8,6 6,78
5 7,2 9,7 7,8 5,7 8,8 7,84
6 7,5 7,5 10,4 10,9 11,0 9,46
7 13,9 12,1 9,7 8,8 9,2 10,74
8 4,9 7,0 7,8 3,2 7,5 6,08
9 3,8 5,4 6,5 6,0 4,4 5,22
10 2,1 3,9 4,4 5,0 4,5 3,98
11 2,0 3,9 2,0 2,8 3,6 2,86
12 5,1 4,5 4,9 4,1 5,1 4,74
13 3,4 5,3 3,4 5,9 4,6 4,52
14 8,5 7,4 4,5 5,4 5,6 6,28
15 8,6 11,2 7,8 8,5 9,4 9,10
16 14,7 14,5 11,8 14,0 12,4 13,48
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

17 4,2 6,6 4,2 4,5 5,0 4,90

Media 7,24
Dev.St 2,73
Max 13,48
Min 2,86
impaginato Pera 43-48 17-05-2002 9:41 Pagina 47

Tabella 4 – Dati retest bilanciere

Bilanciere test (cm)

1a prova 2a prova 3a prova 4a prova 5a prova Media

1 9,5 7,1 10,2 8,4 8,7 8,78


2 6,7 9,2 7,2 7,5 9,4 8,00
3 8,3 7,4 7,8 6,7 9,6 7,96 47
4 5,4 5,6 7,6 8,0 8,6 7,04
5 9,7 10,0 10,7 8,3 9,1 9,56
6 10,4 10,1 10,5 11,2 10,2 10,48
7 13,1 8,6 9,4 10,2 9,1 10,08
8 7,6 7,0 7,0 5,1 6,4 6,62
9 5,2 6,8 5,1 7,8 5,5 6,08
10 3,6 4,8 5,2 4,7 5,2 4,70
11 3,2 3,2 3,6 3,1 2,9 3,20
12 4,3 3,5 6,3 6,0 4,6 4,94
13 4,2 2,7 5,0 4,3 2,7 3,78
14 7,4 5,9 5,1 5,1 7,5 6,20
15 8,8 8,3 7,5 7,8 8,8 8,24
16 11,6 13,4 14,0 11,8 11,3 12,42
17 3,7 3,1 4,8 3,5 4,2 3,86

Media 7,20
Dev.St 2,54
Max 12,42
Min 3,20

Tabella 5 – Dati verticale-spinta

Verticale spinta (cm) Media

1 10,1 12,2 8,7 10,3


2 16,2 21,7 16,9 18,3
3 9,4 9,7 10,2 9,8
4 7,1 6,8 9,4 7,8
5 11,1 11,1 10,9 11,0
6 8,3 9,6 9,1 9,0
7 8,9 7,6 4,4 7,0
8 7,4 8,1 8,3 7,9
9 9,9 9,8 8,6 9,4
10 9,4 9,6 8,6 9,2
11 10,3 10,1 9,1 9,8
12 10,1 10,3 13,1 11,2
13 9,8 6,6 7,3 7,9
14 9,4 6,7 7,6 7,9
15 8,4 7,1 7,5 7,7
16 7,3 7,9 7,7 7,6
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

17 7,1 8,2 7,7 7,7

Media 9,50
Dev.St 2,70
Max 18,30
Min 7,00
impaginato Pera 43-48 17-05-2002 9:41 Pagina 48

Tabella 6 – Correlazione bilanciere/verticale-spinta 16


14
12

Bilanciere (cm)
Verticale-spinta Bilanciere
10
8
1 12,2 10,4 6
2 21,7 11,3 4
3 10,2 9,6 2
48 4 9,4 8,6 0
5 11,1 10,7 0 5 10 15 20 25
6 9,6 11,2 Verticale-spinta (cm)
7 8,9 13,9
8 8,3 7,8
9 9,9 7,8 Figura 5 – Dispersione e retta di regressione test-retest bilanciere
10 9,6 5,2
11 10,3 3,9
12 13,1 6,3 tavia, che il numero delle ginnaste di alta qualificazione con un
numero elevato di anni di allenamento non è poi così grande,
13 9,8 5,9
tanto da averci fatto ritenere che il campione sia comunque rap-
14 9,4 8,5 presentativo.
15 8,4 11,2 Potrebbe inoltre risultare utile, per indagare più approfonditamen-
16 7,9 14,7 te la relazione tra capacità di forza e capacità tecnica, utilizzare
17 8,2 6,6 altri metodi di indagine (ad esempio la curva Forza/tempo o
Forza/velocità), al fine di poter offrire agli allenatori dati oggettivi
in base ai quali elaborare una sempre più adeguata metodologia
Correlazione 0,91 d’allenamento.

Note
Per l’analisi statistica sono state prese in considerazione le prove (1) Per il disegno cfr Cartoni A. C., Putzu D. op.cit.
migliori.
Per verificare se tra capacità di forza degli arti superiori, misurata Indirizzo degli Autori: IUSM, Piazza Lauro de Bosis 15, 00194, Roma
attraverso il test al bilanciere, e l’elemento tecnico della verticale-
spinta esistesse una correlazione è stato calcolato il coefficiente di
correlazione di Bravais-Person (tabella 6).
Il valore ottenuto, pari a 0,06, dimostra come non ci sia una corre- Bibliografia
lazione statisticamente significativa tra i due parametri valutati.
Nella figura 5 è riportato il diagramma di dispersione con la relati- Bosco C., Elasticità muscolare e forza esplosiva nelle attività fisico
va retta di regressione lineare della correlazione ottenuta sportive, Roma, Società Stampa Sportiva, 1985.
Bosco C., La forza muscolare (aspetti fisiologici ed applicazioni prati-
Conclusioni che), Roma, Società Stampa Sportiva, 1997.
Cartoni A. C., Putzu D., Ginnastica artistica femminile, Milano, Edi-
Scopo della nostra ricerca è stato quello di verificare l’esistenza di Ermes, 1990.
correlazione tra la capacità di spinta degli arti superiori ed un ele- Carbonaro G., Madella A., Manno F., Merni F., Mussino A., La valuta-
mento tecnico quale la verticale-spinta. I valori ottenuti da tale zione nello sport dei giovani, Roma, Società Stampa Sportiva, 1988.
tipo di indagine, così prossimi allo zero, (0,06 per la correlazione Chu D. A., Strength exercises specific to gymnastics: a case study, J.
tra verticale-spinta e test al bilanciere), hanno dimostrato che tra i Strength and Cond. Res., 8, 1994, 2, 95-102.
due parametri messi a confronto, in realtà, tale correlazione non Gallozzi C., La valutazione della forza, Sds-Scuola dello sport, 15,
esiste. 1996, 34.
Tali risultati sembrano confermare l’ipotesi iniziale di una relativa Gaverdovskij Ju. K., SmolevskiJ V. M., Organizzazione, programmazio-
indipendenza tra la capacità generale di forza e l’esecuzione tecnica ne, tecnica dell’allenamento nella ginnastica artistica, Roma, Società
del gesto in ginnaste di medio-alto livello: l’espressione della capa- Stampa Sportiva, 1984.
cità di forza diventa altamente specifica ed è principalmente legata Manno R., I fondamenti dell’allenamento sportivo, Bologna, Zanichelli,
a particolari coordinazioni ed adattamenti di tipo neurogeno. 1989.
In sostanza con il crescere della prestazione e degli anni di allena-
Manoni A., Ginnastica da campione, Roma, Gremese Editore, 1988.
mento, l’espressione della forza dipende in misura sempre maggio-
Mironov V., Schimkar S., La preparazione fisica speciale dei ginnasti,
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

re da un regime di contrazione specifico, sempre più correlato con


il gesto tecnico. Sds-Scuola dello sport, 15, 1996, 35, 34-38.
Ciò giustificherebbe, dal punto di vista metodologico, il grande uso Verkhoshansky Y., Mezzi e metodi dell’allenamento della forza esplosi-
che si fa nella ginnastica artistica del metodo degli esercizi speciali va (tutto sul metodo d’urto), Roma, Società Stampa Sportiva, 1997.
e di gara, per l’allenamento di tale importante capacità organico- Verkhoshansky Y., Il ruolo della preparazione fisica speciale nel siste-
muscolare. ma di allenamento degli atleti di qualificazione elevata, Sds-Scuola
Le ginnaste esaminate sono state soltanto diciassette, un campio- dello sport, 15, 1996, 36, 23-33.
ne non eccessivamente numeroso. Non bisogna dimenticare, tut-
impaginato Lijh 49-56 17-05-2002 9:45 Pagina 49

Vladimir Ljah, Accademia di Educazione


fisica, Katowice; Istituto di Psicologia
per l’infanzia e gioventù, Mosca

Alcuni problemi
della coordinazione
motoria 49

Le idee di N.A. Bernshtein,


loro diffusione ed
importanza pratica
Dopo avere illustrata l'influenza
delle idee di N. A. Bernshtein relati-
ve ai meccanismi neurofisiologici
responsabili del controllo dei movi-
menti e come siano state sviluppate
in diversi Paesi e nei diversi rami
della scienza dello sport, viene
dimostrato come esse ed in partico-
lare la sua teoria del controllo a più
livelli del movimento, possano esse-
re utilizzate, con successo, in parti-
colare per lo studio delle capacità
coordinative. Vengono così riportati
i risultati di ricerche condotte dal-
l'Autore in questo campo, riguar-
danti il concetto di capacità coordi-
native, il rapporto tra diverse capa-
cità coordinative, la scelta dei test
per il loro studio, i concetti di abi-

Foto: BRUNO
lità e di abitudine motoria e i pro-
blemi dell'asimmetria motoria.

Il lavoro che presentiamo è l'articolo di ca per lo studio delle capacità coordinati- della filogenesi e dell'ontogenesi delle fun-
apertura del numero speciale della rivista ve, ancora oggi non compresa ed utilizzata zioni motorie, alla teoria delle abilità e
Teoria i praktika fisiceskoj kul'tury, pubbli- fino in fondo. A tale proposito, l'Autore delle abitudini motorie, allo sviluppo delle
cato nel 1991, in occasione del 95° anni- cita i risultati di proprie ricerche, cercando idee sulla natura dell'automatismo, all'a-
versario della nascita di N. A. Bernshtein. di dimostrare come l'approccio allo studio nalisi dei movimenti volontari ed involon-
Anche se scritto alcuni anni fa, l'articolo delle capacità coordinative, basato sulle tari, coscienti ed incoscienti, alle teorie
non ha perso nulla della sua attualità. Il idee di NAB, permetta di sistematizzare gli sull'apprendimento motorio, come anche
suo Autore, V. N. Ljah, che rappresenta eventi ed i fatti che riguardano le differen- all'analisi dei fenomeni del transfert e
ancora oggi uno dei più eminenti studiosi ze individuali nell'espressione di queste della generalizzazione. Tutti temi che con-
dei problemi della coordinazione dei movi- capacità; permetta un'analisi più profonda tinuano a restare di grande attualità e
menti - anche se le sue ricerche pluriennali della dinamica delle correlazioni tra que- nella cui trattazione, per chi conosce le
sono quasi sconosciute nel nostro Paese - ste capacità ed una spiegazione della loro opere e le teorie di NAB, non è difficile
dopo avere illustrato come l'opera di NAB diversa espressione e della loro variabilità, riconoscere come molti concetti, che
(considerato non soltanto uno dei padri durante lo sviluppo. Secondo Ljah, inoltre, attualmente sono quasi diventati senso
delle moderna biomeccanica, ma l'inizia- la concezione psicofisiologica sul sistema comune, tanto da apparire banali e quasi
tore della moderna teoria del movimento) del controllo a più livelli del movimento scontati, trovino proprio nell'opera di
abbia profondamente influenzato le ricer- proposta da NAB, può costituire una solida Bernshtein la loro origine. Malgrado ciò
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

che e l'opera di studiosi e ricercatori non base scientifica per l'elaborazione di test Ljah - ed in ciò sta anche il valore attuale
solo russi, ma di vari altri Paesi, mette in che permettono di valutare i parametri della sintesi che fa delle idee e dell'opera
risalto quale sia l'importanza che ancora delle capacità coordinative. Ljah ricorda, di NAB - ci ricorda come, specialmente nel
oggi assumono i risultati delle ricerche e le però, che il lavoro sperimentale e le teorie campo dell'educazione fisica e dello sport
idee del grande scienziato russo. In parti- di NAB sono importanti non solo per lo larga parte di esse non abbia trovato
colare, la sua teoria sul sistema del con- studio e l'analisi delle capacità coordinati- ancora l'attenzione e lo spazio che merita-
trollo a più livelli dei movimenti, secondo ve dell'uomo. Esso ha enormemente con- no e come rimangano un fonte estrema-
Ljah, rappresenta una base teorica e prati- tribuito alla comprensione ed allo studio mente importante per ulteriori ricerche.
impaginato Lijh 49-56 17-05-2002 9:45 Pagina 50

1. Introduzione tempo drammatica, della vita di questo struttura delle capacità coordinative sulla
grande scienziato. base delle diverse teorie del “comporta-
Quando N.A. Bernshtein era ancora in vita, Una prova della comprensione e dell’inte- mento motorio”, K. Roth, un ricercatore
le sue opere, realizzate nell’ambito della resse profondo verso i lavori di Bernshtein, della Repubblica Federale Tedesca che ha
neurofisiologia, della biomeccanica, della che ha rivelato la loro importanza per un già conquistato un ampio riconoscimento
medicina, della psicomotricità, caratteriz- ulteriore sviluppo delle ricerche neuro e da parte dei suoi colleghi, mette ad uno
zate da un’eccellente unità e profondità psicofisiologiche, biomeccaniche, psico- dei primi posti la concezione di Bernshtein
nella concezione scientifica del mondo, motorie, è stata la Prima Conferenza Inter- e dei suoi continuatori diretti nella peda-
godettero di un notevole riconoscimento e nazionale: “Le ricerche attuali sulla motri- gogia tedesca, K. Meinel e G. Schnabel.
contemporaneamente provocarono criti- cità sportiva alla luce della concezione di Nella ex-Rdt, alcuni gruppi di studiosi, gui-
50 che intense, soprattutto nel periodo com- N.A. Bernshtein”, appositamente dedicata dati da noti specialisti, quali il prof. R.
preso tra il 1948 e il 1954. all’attività dello studioso, che si è svolta Pöhlmann (Rostok) e P. Hirtz (Greifswald),
In questi ultimi decenni, le ricerche e le nella ex-RTD nel novembre del 1988. hanno realizzato alcuni studi sulla motri-
opere di Bernshtein, non solo non hanno Questo articolo si propone, in primo luogo, cità sportiva alla luce dell’interpretazione
perso di attualità, ma al contrario fanno di fare conoscere al lettore l’esistenza di materialista dei movimenti proposta da
riscontrare una continua crescita d’inte- nuovi, o poco noti, lavori di eminenti spe- I.M. Secenov e hanno pubblicato alcune
resse verso di esse da parte di scienziati cialisti esteri, realizzati soprattutto nell’ul- monografie fondamentali sulla base della
russi e di altri Paesi. Ciò viene confermato, timo periodo, ed in secondo luogo di pre- teoria di Bernshtein del controllo a più
in modo esplicito, da una nuova edizione sentare un riassunto delle idee di Bernsh- livelli dei movimenti e sulla base dei risul-
delle opere di Bernshtein (Mosca, Nauka, tein e dei dati della letteratura specializza- tati delle sue ricerche.
1990), che comprende due suoi lavori fon- ta sui meccanismi neuro- e psicofisiologici Sempre nella ex-Rdt, il prof. L. Beyer (Iena),
damentali: “Sulla costruzione dei movi- responsabili del controllo e della regolazio- il prof. Pickenhain (Lipsia) hanno realizzato
menti” (1947), che fu insignita del Premio ne delle azioni motorie dell’uomo. Inoltre, le loro ricerche neurofisiologiche alla luce
dello Stato (all’epoca “Premio Stalin”) e esso ha come obiettivo (e si tratta dell’o- delle idee di Bernshtein. Il problema “del
“Saggi sulla fisiologia dei movimenti e biettivo più importante) quello di soffer- superamento dei gradi ridondanti di
sulla fisiologia dell’attività” (1966), che marsi su quelle idee, su quelle ipotesi e su libertà...” è stato studiato da R. Buchmann
l’Autore considerava il risultato fonda- quelle concezioni di Bernshtein che non (Berlino) e da K.-H. Leist (Monaco), mentre
mentale della sua attività scientifica. sono state ancora sufficientemente analiz- il prof. R. Weinberg (Amburgo) ha
Noti scienziati dell’ex-URSS, come A.A. zate dagli specialisti, ma che, dal nostro approfondito, sulla base della concezione
Uhtomskij, F.B. Bassin, S.G. Gellershtein, punto di vista, risultano molto attuali ed di Bernshtein, la teoria scientifico-sportiva
A.D. Novikov, N.G. Osolin, G.S. Gurgenize, interessanti e, senza dubbio, troveranno dell’apprendimento delle azioni motorie.
V.P. Zincenko, V.V. Lebedinskij, A.P. Luria, una risposta nella generazione attuale e Una grande ricerca sperimentale sullo stu-
I.M. Gel’fand, I.M. Feigenberg, L.V. Chaidze nelle future generazioni di scienziati. dio della struttura delle capacità coordina-
e molti altri hanno dedicato vari loro lavori tive dei giovani atleti è stata svolta da H.
all’attività e all’importanza delle concezio- 2. La fortuna attuale delle idee Eimmer (Lipsia) che, per interpretare i suoi
ni di Bernshtein per lo sviluppo, soprattut- di Bernshtein risultati, ha utilizzato l’ipotesi di Bernsh-
to, della fisiologia, della biologia, della psi- tein sui livelli guida e sui livelli di sfondo
cologia, della cibernetica, della filosofia Tra i primi lavori, occorre citare il libro dell’organizzazione dei movimenti, mentre
delle scienze naturali. Bewegungslehre, opera di un gruppo di il prof. Jantzen ha analizzato il rapporto
Sia in Russia, come all’estero, il numero autori, curato da due noti specialisti della tra le categorie psicologiche e le categorie
delle pubblicazioni dedicate all’utilizzazio- Rdt, il prof. Meinel e il prof. Schnabel fisiologiche nel controllo dei movimenti,
ne creativa, all’analisi e allo sviluppo delle (1987). Il libro è stato tradotto in molte basandosi sulle riflessioni di Bernshtein. E.
idee di quello che può essere considerato il lingue, ed è già arrivato all’ottava edizione. Joosch, O. Popp, S. Riebel (Iena) hanno
fondatore della moderna biomeccanica dei In esso, hanno trovato sviluppo e confer- continuato ad approfondire le idee di
movimenti dell’uomo e della teoria del con- ma sperimentale molte idee di Bernshtein: Bernshtein sui problemi del rapporto tra il
trollo dei movimenti, oltre che uno speri- l’idea dell’interpretazione biopsicosociale tutto e gli elementi del tutto; sul problema
mentatore ed un pensatore tra i principali delle azioni motorie, quella sulla regolazio- della formazione dei rapporti funzionali;
della nostra epoca, è in continuo aumento. ne a più livelli delle azioni motorie da sul problema dello sviluppo di strategie
Ad esempio, nella rivista Nauka i zisn’ parte del SNC, quella sulla coordinazione differenziate della regolazione dell’ele-
(“Scienza e vita”) (1976, n. 4-6), V.L. Nay- dei movimenti, quella sull’ontogenesi della mento del tutto e delle funzioni, mentre
din, allievo di Bernshtein, ha esposto in motricità, ecc. M. Sust (Iena) ha studiato la legge biomec-
forma divulgativa le idee dello scienziato Di notevole interesse è anche una mono- canica della forza. L. Nordmann (Lipsia) ha
sui livelli di guida e di sfondo dell’organiz- grafia del Presidente dell’Associazione studiato il problema del transfert del com-
zazione dei movimenti dell’uomo. V.I. Filip- Americana di Psicologia Sportiva, prof. R.A. portamento sensomotorio nei giovani
povic, nella rivista Legkaja atletika (Atletica Magill: “L’insegnamento dei movimenti – atleti, mentre il prof. S. Starischka (Dort-
leggera) (1980, n. 7), ha presentato le idee concezioni e applicabilità” (Jowa: Wm. C. mund) ha unito l’approccio basato sullo
di Bernshtein sul concetto di destrezza Brown Publ. 1989 – 544 p., III edizione). In studio scientifico dell’allenamento e l’ap-
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motoria tratte dal suo libro: “Sulla destrez- molti punti di questo lavoro, si può notare proccio biomeccanico al problema della
za e sul suo sviluppo”. Dieci anni dopo, la la grande importanza dei lavori di Bernsh- diagnostica delle capacità motorie e,
stessa rivista, cominciando dal n. 3 del tein che hanno avuto un effetto determi- soprattutto, delle capacità coordinative.
1990, ha pubblicato vari capitoli di questo nante sull’Autore, come anche sulle teorie Oltre che negli USA e nella Germania, le
libro. Questa pubblicazione è stata prece- dell’insegnamento dei movimenti, elabora- idee di Bernshtein si sono radicate anche
duta da un articolo introduttivo del prof. te dai famosi scienziati americani Adams e in molti altri Paesi. In Polonia, le ricerche si
Zaciorskij (n. 2, 1990), nel quale viene Schmidt. concentrano sul problema della formazio-
descritta la storia eroica e nello stesso Nel suo libro (1984), nel quale spiega la ne tecnico-sportiva, sullo studio della
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coordinazione dei movimenti e sul proble- detti “perfetti” di coordinazione dei movi- E: il gruppo dei livelli corticali, che control-
ma del controllo efficace dei movimenti, menti (fluidità, ritmicità, esclusione di lano le coordinazioni simboliche (il lin-
come anche sul fenomeno “simmetria- movimenti superflui, economia) come guaggio, la scrittura, ecc.)
asimmetria dei movimenti” (W. Starosta, risultante delle tracce dell’eccitazione, Per la loro migliore comprensione nel
Varsavia). Il prof. S. Celikovskij (Praga) ha della concentrazione della forza muscolare riquadro di pag. 58 riportiamo quanto lo
utilizzato la teoria dell’informazione nel- e dei processi nervosi, sulla base della stesso Bernstein scriveva, nel suo libro
l’ambito delle capacità coordinative. Le legge dell’immagine integrale del movi- Sulla costruzione dei movimenti (1947).
idee di Bernshtein sono conosciute anche mento di lavoro.
in Iraq, dove sono state condotte ricerche Però, le teorie degli specialisti che spiega- Nonostante alcune differenze nei punti di
sul ruolo svolto dalla sensibilità cinestesica no i meccanismi della coordinazione dei vista, i principi del controllo dei movimen-
e da altri tipi di sensibilità; sul ruolo svolto movimenti sulla base dell’attività del ti, proposti da Bernshtein, attualmente 51
dalla capacità di memoria nel controllo dei riflesso condizionato, da un lato non sono vengono condivisi, oltre che dagli speciali-
movimenti di soggetti (studenti) praticanti state ancora confermate sperimentalmen- sti già citati, dalla maggiore parte degli
sport e di soggetti sedentari (prof. M. Han- te, come sarebbe necessario, e dall’altro le altri ricercatori (I.M. Gel’fand, V.S. Gur-
tosch, Facoltà di Educazione fisica dell’U- teorie basate sui riflessi condizionati non finkel’, M.L. Ztlin, M.L. Shik, J. Miller, E.
niversità di Mosul). In India, vengono svol- spiegano sufficientemente le funzioni di Galanter, K. Pribram, N.A. Rokotova, Ja.M.
te ricerche sull’individuazione delle princi- controllo dell’encefalo rispetto all’attività Koz, E.N. Surkov et al.). Questi specialisti
pali capacità coordinative in diverse disci- motoria dell’uomo (A.P. Luria, N.A. Rokoto- hanno ampliato le nostre conoscenze sul
pline sportive (P.I. Sebastian) e sul livello di va, V.S. Gurfinkel’ et al.), perché lo schema sistema della regolazione centrale delle
sviluppo di queste capacità a seconda del- del riflesso condizionato come sistema di azioni motorie ed hanno ampliato il
l’età biologica (K.D. Sharma). controllo (secondo il meccanismo dell’arco campo di utilizzazione di queste cono-
riflesso) non è in grado di effettuare una scenze, per spiegare altre forme di com-
3. Le idee di Bernshtein sul correzione continua degli errori e di cerca- portamento finalizzato dell’uomo.
controllo dei movimenti e loro re le diverse varianti delle reazioni di Però, attualmente, le nostre conoscenze
importanza pratica e teorica risposta, che rappresentano una caratteri- sulle funzioni neurofisiologiche del cervel-
per lo studio delle capacità stica indispensabile del processo motorio. lo come sistema di controllo dei movimen-
coordinative Bernshtein ha compiuto un passo in avan- ti non possono essere considerate ancora
ti, completamente nuovo, nell’interpreta- sufficienti. Inanzittutto, non è ancora
Nella letteratura specializzata russa ed zione del controllo dei movimenti, che – abbastanza chiara la logica del funziona-
internazionale, sono conosciute soprattut- probabilmente – proprio per questo non fu mento dei meccanismi superiori di elabo-
to le idee di Bernshtein sui meccanismi immediatamente compreso. Infatti, ha razione dell’informazione, cioè dei sistemi
neuro- e psicofisiologici che controllano le scoperto nuove funzioni che caratterizza- di immagazzinamento a lungo termine
funzioni del cervello e che si trovano alla no l’encefalo come sistema del controllo delle informazioni e il sistema della valuta-
base della coordinazione dei movimenti. Le dei movimenti e ha formulato nuovi con- zione (cioè della variazione e della classifi-
teorie su questi problemi hanno subito cetti per la fisiologia dell’attività cerebrale, cazione) dell’informazione attuale (corren-
notevoli modifiche durante la loro storia, come quello di scopo, quello di ricerca te) sugli eventi esterni e sugli stati funzio-
ormai centenaria. I primi approcci scienti- attiva, quello di circuito chiuso gerarchico nali interni legati ad essi (N.A. Rokotov).
fici alla spiegazione del comportamento di controllo (lo schema del circuito (anello) Attualmente, è ancora difficile spiegare
motorio dell’uomo e dei meccanismi della riflesso). Ha giustificato la teoria della come funzionano i sistemi che trasforma-
coordinazione dei movimenti, sono legati struttura polifunzionale e gerarchica del- no l’informazione elaborata e valutata in
ai nomi di I.M. Secenov e I.P. Pavlov che l’attività psicomotoria dell’uomo ed ha un processo controllato; come avviene la
hanno spiegato questi meccanismi dal individuato un insieme, composto da cin- ricodificazione dell’informazione, ad esem-
punto di vista della teoria dell’attività que livelli d’organizzazione dei movimenti, pio dell’informazione visiva, in termini che
riflessa. In particolare, Pavlov considerava i controllati dalle diverse zone del SNC, possano essere “compresi” dai sistemi di
meccanismi dell’attività coordinativa del responsabili delle funzioni motorie (la cor- controllo dell’organo in movimento, ecc.
SNC in relazione ai processi di eccitazione teccia sensomotoria e frontale, le strutture In Russia, le ricerche biomeccaniche di
e di inibizione degli archi riflessi che parte- striopallidali, il cervelletto, il nucleo rosso, Bernshtein sono state continuate da L.V.
cipano alla realizzazione di una determina- il midollo spinale) e della periferia che esse Chaidze, D.D. Donskoj, V.M. Zaciorskij, I.P.
ta attività motoria dell’organismo, controllano (soprattutto i muscoli). Ratov, V.N. Korenberg e molti altri.
mostrando che, nell’organizzazione degli Bernshtein distingue questi piani della Se affrontiamo l’esposizione di quelle idee,
atti motori finalizzati (coordinazione dei costruzione dei movimenti: di quelle concezioni e di quelle proposte di
movimenti), un ruolo importante viene A:il livello delle regolazioni paleocinetiche Bernshtein che sono di grande valore
svolto dalle zone frontali dell’encefalo; che (il livello rubrospinale del sistema nervo- soprattutto per la teoria e pratica dell’edu-
i movimenti volontari vengono svolti gra- so centrale); cazione fisica, vogliamo sottolineare anzi-
zie all’attività complessa dell’analizzatore B: il livello delle sinergie (il livello talamo tutto che Bernshtein è stato uno dei primi
motorio e di altri sistemi analizzatori. Un pallidale); studiosi che si sono basati sui principi e sui
ruolo di grande importanza nella spiega- C: il livello del campo spaziale (il livello concetti dell’approccio e dell’analisi fonda-
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zione dei meccanismi della regolazione piramido-striale) che si differenzia in te sulla teoria dei sistemi insieme a L.S.
nervosa delle azioni motorie è stato svolto due sottolivelli: C1 – il sottolivello striale Vygodskij (nel suo studio delle funzioni
dalla “teoria del dominante” di A.A. che appartiene al sistema extrapirami- psichiche superiori) e P.K. Anochin (che ha
Uhtomskij, dalle idee sulla struttura a più dale e C2 – il sottolivello piramidale che elaborato la “teoria del sistema funziona-
piani del riflesso condizionato di E.A. appartiene al gruppo dei livelli corticali; le”). Bernshtein ha utilizzato questo tipo di
Astratian, dalla concezione di P.K. Anohin D:il livello delle azioni (delle azioni mate- analisi per spiegare i fenomeni dell’allena-
sull”accettore dell’azione” e dalle idee di riali, delle catene concettuali, ecc.) (il bilità, dell’abitudine motoria, della coordi-
S.A. Kosilov, che spiegano i processi cosid- livello sincipite-premotorio); nazione dei movimenti e della destrezza (o,
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cità coordinative ed è stata elaborata una


Il concetto di livelli diversi della costruzione (organizzazione) dei movimenti viene com- loro classificazione e sono state definite le
preso meglio se si confrontano una serie di movimenti simili, per quanto riguarda il loro caratteristiche qualitative e quantitative
aspetto esterno, ma molto diversi, per quanto riguarda la loro costruzione (organizza- necessarie e sufficienti, di queste capacità:
zione) per livelli. - la correttezza (l’adeguatezza e la preci-
Ad esempio, l'uomo può eseguire il movimento circolare con un braccio, in una serie di sione),
situazioni molto diverse tra di loro. Ad esempio: - la rapidità (la tempestività e la velocità),
A: nell'esecuzione molto rapida del "vibrato" del pianoforte, cioè nella ripetizione della - la razionalità (l’opportunità e l’econo-
stessa nota o della stessa ottava con una frequenza di 6-8 volte al secondo, spesso i
punti della mano e dell'avambraccio dei grandi maestri si muovono su piccoli cerchi (o mia),
ellissi). B: si può disegnare con il braccio un cerchio nell'aria, eseguendo un esercizio di - l’ingegnosità (l’iniziativa e la stabilità).
52 L’analisi teorica e le ricerche sperimentali
ginnastica o un movimento coreografico. C: l'uomo può tracciare con la matita il con-
torno di un cerchio disegnato o impresso sulla carta (C1) oppure ridisegnare un cerchio svolte hanno dimostrato che ogni caratte-
che vede davanti a sé (C2). D: può eseguire un movimento circolare della mano, facen- ristica delle capacità coordinative non rap-
do un punto con l'ago o sciogliendo un nodo. E: dimostrando un teorema geometrico, presenta semplicemente una particolarità
può disegnare sulla lavagna un cerchio che fa parte del disegno che viene usato per semplice e univoca, che caratterizza que-
dimostrare questo teorema. ste capacità. Invece, ciascuna di queste
Si tratta sempre di cerchi o di qualcosa di simile ad essi. Però, in tutti gli esempi citati, caratteristiche è complessa e non univoca.
le loro radici nervose centrali, i loro livelli d'organizzazione sono notevolmente diversi. Proprio questa circostanza spiega l’assenza
In tutte le varianti citate, inoltre, potremmo vedere che ci sono anche differenze nella di correlazioni, oppure il carattere con-
meccanica del movimento, nella sua immagine spazio-dinamica esterna e, ancora più traddittorio che esse assumono, tra i
importante, nei meccanismi di coordinazione che determinano questi movimenti.
Innanzittutto, bisogna notare che tutti questi movimenti circolari ogni volta sono legati diversi parametri della precisione, della
ad afferenze diverse. I cerchi nell'esempio A (e ciò sarà dimostrato nei capitoli III e IV) velocità, dell’economia e della stabilità dei
vengono realizzati spontaneamente, grazie al riflesso propriocettivo inconscio. Anche il movimenti. Ad esempio, in alcuni casi, i
cerchio descritto in un movimento di ginnastica e in un movimento coreografico (B) parametri della precisione (cioè della ripro-
viene realizzato grazie alla correzione propriocettiva, però, non elementare riflessa, ma , duzione e della differenziazione dei para-
in una determinata misura, cosciente che manifesta il prevalere non delle componenti metri dei movimenti) dipendono maggior-
muscolari di forza, ma delle componenti articolari spaziali dell’afferentazione proprio- mente dalla finezza delle sensazioni e delle
cettiva. Il cerchio contornato (C1) o disegnato (C2) viene realizzato con il controllo percezioni cinestetiche (il cosiddetto
dominante da parte della vista: nel primo caso, più spontaneo e primitivo; nel secondo, “senso muscolare”) che si basano sul livello
effettuato da un sistema afferente sintetico molto complesso cioè il "campo visivo- B (il livello delle sinergie o livello talamo-
spaziale". Nel caso D, il sistema afferente principale è rappresentato dall'idea dell'ogget- pallidale del SNC); in altri casi essa, ad
to, dalla percezione dell'oggetto, dalla comprensione della sua forma e del suo signifi- esempio durante i movimenti nella corsa,
cato, che producono un risultato attivo rappresentato da un'azione attiva o una serie di viene determinata prevalentemente dal
azioni, dirette alla manipolazione finalizzata di questo oggetto. Ed infine, nel caso E (il
cerchio disegnato da un professore di matematica sulla lavagna), il momento principale sottolivello del campo spaziale C1; in altri
è rappresentato non tanto dalla riproduzione della forma geometrica del cerchio (come casi ancora, i parametri della precisione di
sarebbe stato se al posto del professore di matematica sulla cattedra ci fosse stato un un tiro o di un calcio ad un pallone vengo-
professore di disegno), quanto la rappresentazione semicondizionata dei rapporti tra il no determinati da un elevato grado di svi-
cerchio disegnato e altri elementi del disegno matematico. L'alterazione della forma luppo del sottolivello C2, del livello pirami-
corretta del cerchio non disturba l'idea del professore e non provoca nella sua motricità dale che “guida” la precisione del tiro.
alcun impulso di correzione che, invece, sarebbe stato provocato immediatamente, nella Naturalmente, i rapporti di correlazione tra
stessa situazione, in un professore di disegno. questi tipi di precisione possono essere
Tutti i movimenti descritti (da A fino ad E) rappresentano cerchi, per quanto riguarda i completamente assenti in quanto “questi
loro schemi muscolari e articolari, però, in ogni caso concreto, la loro realizzazione, la tipi di precisione” sono eterogenei. In un
loro costruzione, effettuata dal Sistema nervoso centrale, si realizza ad un livello diverso. certo qual modo, ciò riguarda anche tutti
gli altri parametri che determinano le
Bernstein N.A Sulla costruzione dei movimenti,
Mosca; 1947, pagg. 41-42 capacità coordinative attraverso la preci-
sione, la rapidità, l’economia, la stabilità,
oppure attraverso la loro combinazione
(V.I. Ljah, 1987, 1990).
utilizzando il termine più esatto, delle come teoria delle coordinazioni. Finora, Nello studio del problema dei rapporti
capacità coordinative). Così, nello sviluppo l’approccio proposto da Bernshtein rimane reciproci (correlazioni) tra le diverse capa-
delle sue idee sulla natura di questi feno- un tentativo insuperato del pensiero siste- cità coordinative, la maggiore parte degli
meni, si è basato sui meccanismi neuro- e mico nell’analisi dei concetti citati, nel Autori si limita a constatare la loro esi-
psicofisiologici del controllo dei movimen- quale ciascuno di essi non si presenta stenza o la loro assenza e, purtroppo, non
ti, sulla loro struttura e sul loro funziona- semplicemente come definizione (termine) cerca di individuare quali siano le cause
mento. Inoltre, ha utilizzato il metodo riuscita, ma come concetto (nozione) che reali dell’esistenza o dell’assenza di queste
genetico, cioè ha analizzato il problema fa parte integrante di una concezione correlazioni. Però, il problema consiste non
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della loro origine e del loro sviluppo, sia scientifica. tanto nel fatto che alcuni soggetti assimi-
nella filo- che nell’ontogenesi. Proprio L’utilizzazione della teoria di Bernshtein lano facilmente e velocemente i movimen-
questo approccio permette di spiegare (e sul sistema a più livelli del controllo dei ti degli esercizi della ginnastica artistica,
non solo di descrivere) in modo dialettico movimenti, ha mostrato come sia oppor- mentre altri soggetti quelli dei giochi spor-
l’allenabilità dei movimenti, l’abilità moto- tuno applicarla per l’analisi e per lo studio tivi, quanto nel perché ciò avviene. Spiega-
ria, le capacità coordinative e di trovare delle capacità coordinative nell’ontogenesi re questi fenomeni attraverso diversi ten-
per ciascuno di questi concetti una posi- dell’uomo (Ljah, 1979, 1990). In particola- tativi empirici, descrittivi, ecc. non è molto
zione in un sistema integrale, definito re, è stato formulato il concetto di capa- semplice. Questi “tentativi privi di una base
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interpretativa fondamentale si infrangono caratterizzate da una grande grazia e è molto più facile fornire una valutazione
sempre contro il muro di una enorme armonia nei movimenti del corpo (livello di ciascun livello, che studiare e valutare
varietà di dati” (Bernshtein, 1947, p. 172). B), che contemporaneamente hanno mani ogni singolo atto motorio. Quindi, se un
Questi problemi vengono concretizzati estremamente incapaci e non sono in soggetto mostra elevate capacità coordi-
nell’ambito della “teoria del controllo a più grado di maneggiare anche il più semplice native relativamente a due movimenti
livelli”. Secondo le idee di Bernshtein, per degli attrezzi. Altre persone sono caratte- appartenenti al sottolivello inferiore C1 (ad
la realizzazione di compiti motori che rizzate da un’elevata precisione di quei esempio, relativamente a qualche esercizio
sono diversi sia per quanto riguarda la loro movimenti minuti che sono necessari, ad acrobatico), è possibile prevedere, con
origine e il loro significato, sia per quanto esempio, nel lavoro di un orologiaio o di grande probabilità, che mostrerà un eleva-
riguarda molte delle loro caratteristiche un incisore, però, sono goffe, poco agili, to livello di capacità coordinative in altri
psicofisiologiche, vengono formate strut- inciampano su un pavimento liscio e movimenti di questo gruppo. Oppure, se 53
ture diverse, a più livelli, che vengono quando camminano urtano le sedie e le un soggetto dimostra un elevato livello di
regolate dal corrispondente livello “guida” fanno cadere; in queste persone i livelli C2 capacità coordinative in alcuni movimenti

E,D C2 C1 B A

yy yyy
;;; yyy
;;;;;;
yyy ;;;
yyy
Regolazione della dinamica muscolare

;;
APPARATO
MOTORIO

;;
yy ;;;
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;;; ;;
yy
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CORTECCIA ASPECIFICA

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Pa

AMBIENTE ESTERNO
;;;
yyy ;;
yy ;
y ;;
yy
Impulsi

ss
efferenti

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sensomotorio
CORTECCIA
SPECIFICA

;;;
yyy ;;
yy ;
y ;;
yy
Passaggio

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yyy
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yyy ;;;
yyy
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Impulsi

yy
afferenti Informazione

io
;;;
yyy ;;;yyy
yyy;;;yyy
;;; APPARATO

yy
;;
PROPRIOCETTIVO
Regolazione della percezione

;;
yy
;;
yy
Strutture nucleari e strutture di rete dei canali afferenti, una parte dei quali forma il feedback a più canali

;;
yy
Strutture nucleari e strutture di rete dei canali afferenti del rapporto diretto

Figura 1 – Sistema a più livelli del controllo dei movimenti. A – livello delle regolazioni paleocinetiche; B – livello delle sinergie; C – livello del campo
spaziale, C1 – sottolivello striale, C2 – sottolivello piramidale; D – livello delle azioni; E – livello delle coordinazioni simboliche. Modificato da “Bio-
mehanika i fisiologhija dvizenij (Biomeccanica e fisiologia dei movimenti), Bernstein N.A., a cura di V.P. Zincenko M., 1997, p. 586

che è quello che determina gli aspetti con- e D prevalgono sul livello B”. Alcuni sog- balistici finalizzati alla precisione, apparte-
cettuali o gli obiettivi dell’attività motoria. getti assimilano facilmente gli esercizi gin- nenti al sottolivello superiore C2, su que-
Sotto questo controllo da parte del livello nici ed acrobatici, diretti allo sviluppo delle sta base si può presumere che vi sia un
guida, alla realizzazione dell’azione moto- capacità coordinative (il livello guida C) e, elevato livello di capacità coordinative,
ria partecipano i livelli di sfondo che con difficoltà, quelli dei giochi sportivi (il anche in altri movimenti appartenenti a
garantiscono le componenti di sfondo e livello guida D), ecc. questo sottolivello.
quelle tecniche del movimento: il tono Quindi, secondo Bernshtein, un determina- Alla luce di quanto detto precedentemen-
muscolare, le sinergie complesse, ecc. Ad to livello di sviluppo e un determinato te, l’obiettivo pratico della verifica dell’ipo-
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ognuno di questi livelli corrispondono un livello di allenabilità sono una caratteristi- tesi di Bernshtein consiste nel dimostrare
substrato anatomico in una determinata ca tipica non di singoli atti motori (in tutta che i parametri omogenei delle capacità
parte del SNC e le correzioni sensoriali la loro varietà), ma di interi gruppi di coordinative, controllati dagli stessi livelli
tipiche di questo livello, che rappresentano movimenti che costituiscono: “gli attrezzi di guida e di sfondo di organizzazione del
il fondamento della coordinazione dei (il bagaglio) dell’insieme di un determinato movimento, debbono essere maggiormen-
movimenti. In soggetti diversi, i relativi livello di organizzazione dei movimenti da te correlati (correlazione positiva) tra loro,
gradi di sviluppo dei singoli livelli coordi- parte del SNC”. Questi livelli non sono mentre i parametri eterogenei, che riguar-
nativi sono diversi. “Esistono persone molto numerosi e in un individuo concreto dano livelli diversi di guida e di sfondo,
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sono caratterizzati o dall’assenza di rap- e degli automatismi superiori dei livelli di pre avere una solida base scientifica (una
porti di correlazione, o da correlazioni sfondo del campo spaziale C e del livello teoria).
scarse o mediamente positive, ma anche delle sinergie B. È presumibile che la velo- Questa base può essere rappresentata, con
dalla probabilità che siano negative. cità e la razionalità, cioè i criteri più successo, dalla concezione psicofisiologica
Questa ipotesi è stata da noi verificata importanti della valutazione delle capacità sul sistema del controllo a più livelli dei
sperimentalmente su bambini (maschi e coordinative nella tappa finale dell’ap- movimenti proposta da Bernshtein, secon-
femmine) appartenenti a tutte le fasce di prendimento di azioni motorie complesse do la quale nell’uomo si individuano sedici
età comprese tra i 7 e i 17 anni (n>2 000), dal punto di vista coordinativo, siano capacità coordinative speciali ed alcune
analizzando circa 50 000 coefficienti di determinate da un’attività sintonizzata tra particolari (specifiche) che appartengono a
correlazione. Si è visto che può essere questi due livelli (Ljah, 1990). due classi di destrezza: “la destrezza cor-
54 osservato un transfert positivo delle capa- In generale, l’approccio basato sulla con- porea” e “la destrezza manuale” (Ljah,
cità coordinative solo nelle azioni motorie cezione di Bernshtein permette di sistema- 1987). Da questo punto di vista, il compito
appartenenti agli stessi livelli di guida e di tizzare gli eventi ed i fenomeni riguardanti degli scienziati consiste nell’elaborare, o
fondo di organizzazione dei movimenti le differenze individuali nella manifesta- nel reperire in letteratura, il maggiore
(caratterizzate da aspetti concettuali e di zione delle diverse capacità coordinative, numero possibile di test per la valutazione
programmazione simili, come anche da favorisce un’analisi più profonda della dei parametri di queste capacità coordina-
componenti di realizzazione e da una dinamica delle correlazioni tra queste tive e di sottoporli, quando necessario, a
struttura motoria simili). Un determinato capacità e una spiegazione della loro verifica sperimentale. L’approccio che rite-
transfert positivo, anche se inferiore al diversa espressione e della loro variabilità niamo più corretto è quello che prevede
primo caso, si nota in quei casi in cui le nei bambini, durante il passaggio da una che ogni singola capacità coordinativa
azioni motorie vengono controllate da fascia di età all’altra (Ljah, 1990). venga studiata possibilmente attraverso la
livelli guida simili e da livelli di sfondo Uno dei momenti più importanti e fonda- valutazione di più parametri di controllo
diversi, oppure da livelli di guida diversi e mentali nella scelta dei test per la valuta- omogenei. Ciò, da un lato, permette di
da livelli di sfondo simili. Infine, nelle azio- zione delle capacità coordinative è rappre- ottenere una valutazione più affidabile del
ni motorie controllate sia da diversi livelli sentato dalla loro giustificazione teorica. suo livello di sviluppo e, dall’altro, l’esi-
di guida che da diversi livelli di sfondo si Purtroppo, nelle ricerche scientifiche, stenza di correlazioni positive tra caratte-
nota un transfert neutro ed a volte negati- spesso si ricorre a test privi di qualsiasi ristiche omogenee mostra che questi test
vo (Liah, 1987). solida giustificazione scientifica. Viene (gruppi di test) sono equivalenti e valutano
tacitamente stabilito che uno o più test, la stessa capacità coordinativa.
scelti dall’Autore per la ricerca, valutano
Abbiamo definito come livello guida il “la coordinazione”, “le capacità coordinati- 4. Il contributo di Bernshtein
livello superiore, responsabile della rea- ve” o “la destrezza”. Però, questa imposta- alla comprensione ed allo studio
lizzazione di un determinato atto moto-
rio; i livelli subordinati, inferiori ad esso, zione non può essere considerata corretta. dell’ontogenesi e filogenesi dei
che assistono dal punto di vista tecnico In primo luogo, utilizzando un solo test, movimenti umani
questo determinato atto, sono stati anche il più complesso, che comprende
definiti come livelli di sfondo, mentre le molti compiti motori, non si possono otte- Oltre alla notevole importanza della teoria
correzioni supplementari realizzate da nere valutazioni precise e differenziate del di Bernshtein per lo studio e l’analisi delle
questi livelli sono state definite corre- livello di sviluppo di capacità coordinative capacità coordinative dell’uomo, occorre
zioni di sfondo o semplicemente sfondi concrete. In secondo luogo, non è lecito notare il suo enorme contributo alla com-
di un determinato movimento. valutare il livello di formazione di tutte le prensione e allo studio della filogenesi e
N.A. Bernshtein capacità coordinative, il cui numero è dell’ontogenesi delle funzioni motorie
“Sulla destrezza e sul suo sviluppo”1949 piuttosto elevato, sulla base di uno o di (motricità), alla teoria dell’abilità motoria,
più test, anche se abbastanza informativi. e, in particolare, alle idee sulla natura del-
In altre situazioni abbastanza frequenti, l’automatismo, all’analisi dei movimenti
Le ricerche realizzate hanno permesso di non è molto chiaro il contenuto psicologi- volontari ed involontari, coscienti ed inco-
concludere che, in tutti quei casi in cui i co o fisiologico dei test utilizzati. In parti- scienti, all’analisi dei fenomeni “transfert”
soggetti sono caratterizzati da un livello colare, in molti lavori sul problema dei e “generalizzazione”.
scarso, ma relativamente uguale, di espe- test, viene affrontato in modo poco scien- Nel saggio: Sull’origine della funzione
rienza motoria (livello di apprendimento) tifico quel problema che può essere rias- motoria, Bernshtein ha dimostrato, ad un
e, quindi, da uno scarso numero di compo- sunto nella domanda: “un determinato elevato livello scientifico, nel suo tipico
nenti automatizzate del movimento, i test di cosa rappresenta il parametro?” modo avvincente ed espressivo, perché nei
bambini caratterizzati da uno maggiore Qui, un test presenta un determinato inte- movimenti extrapiramidali l’uomo risulta
sviluppo dei livelli di guida di organizza- resse solo dal punto di vista della sua cor- inferiore rispetto agli uccelli e: “nei movi-
zione dei movimenti che determinano gli relazione (rapporto) con altri test simili. menti che fanno parte del livello del
aspetti concettuali e di programmazione Però, in questi casi, cioè quando non è campo spaziale, una serie di mammiferi
dei movimenti stessi (la correttezza e l’in- abbastanza chiaro il significato psicofisio- supera, per quanto riguarda la motricità,
gegnosità dell’esecuzione) hanno un livello logico dell’esperimento, quando i test ven- l’uomo: un gruppo lo supera per quanto
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più elevato di capacità coordinative. Ed gono scelti in base ad un “empirismo riguarda l’agilità; un altro, per quanto
invece, con l’aumento dell’esperienza cieco”, oppure basandosi sulle osservazioni riguarda la forza; un terzo ancora, per
motoria e del numero delle componenti della vita quotidiana, non si possono otte- quanto riguarda la precisione, la stabilità,
automatizzate delle azioni motorie, un nere risultati scientifici chiari, soprattutto la resistenza, la lunghezza nei salti, la per-
livello più elevato di capacità coordinative per quanto riguarda l’interpretazione della fezione dell’equilibrio, ecc.” Però, già nel-
viene mostrato dai soggetti caratterizzati natura delle differenze individuali che si l’ambito delle azioni con gli oggetti e delle
da un volume più ampio e da un livello più trovano alla base di determinate capacità catene concettuali, tutto ciò di cui dispon-
elevato di formazione delle abilità tecniche coordinative. Quindi, i test debbono sem- gono anche le scimmie antropoidi rappre-
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senta soltanto un inizio elementare, compreso tra l’età della scuola elementare cità coordinative che sono controllate da
rispetto all’enorme ricchezza psicomotoria e l’età della scuola media, si può parlare di livelli più antichi di organizzazione dei
tipica dell’uomo. un evidente aumento dell’asimmetria movimenti, ad esempio dal livello di guida
Le righe scritte da Bernshtein sull’anda- destra rispetto all’asimmetria sinistra e del campo spaziale C. A questo livello
mento dello sviluppo della motricità infan- rispetto all’ambidestrismo, soltanto per appartengono diversi gruppi di capacità
tile dal momento della nascita fino all’età quanto riguarda le azioni motorie control- coordinative della classe destrezza corpo-
di 3 anni e nel periodo compreso tra i 3 late dal livello corticale superiore D delle rea. Di conseguenza, una minore eredita-
anni e i 10 anni, si leggono con grande azioni con oggetti. Ciò viene favorito dal- rietà è tipica di quelle caratteristiche delle
interesse. L’Autore analizza questo proble- l’aumento della percentuale delle azioni capacità motorie che vengono controllate
ma in relazione alla maturazione e allo svi- motorie con oggetti nel numero totale dal livello guida delle azioni con oggetti D.
luppo funzionale dei livelli d’organizzazio- delle azioni eseguite nella seconda metà A questo livello appartengono diversi 55
ne dei movimenti. In particolare, il periodo dell’infanzia (7-10 anni). Contemporanea- gruppi di capacità motorie della classe
compreso tra i 3 e i 7-8 anni viene carat- mente, non si può parlare di una prevalen- destrezza manuale. Questa ipotesi, anche
terizzato come periodo di sviluppo funzio- za evidente di soggetti caratterizzati dal- se concorda con i risultati delle ricerche e
nale del sottolivello inferiore (striale) del l’asimmetria destra o dall’ambidestrismo con le ipotesi di altri scienziati (S.N. Davy-
livello del campo spaziale che guida i livelli tra i bambini di tutte le fasce di età e di denkov, 1947; B.A. Nikitiuk, 1974, I.V.
di fondo sinergici talamo-pallidali. A que- sesso, quando si tratta dell’esecuzione dei Ravic-Sherbo, 1978; V.M. Rusalov, 1979;
sto proposito: “nei bambini la grazia e la compiti motori che appartengono alla L.P. Serghienko, 1980, ecc.), richiede, però,
mobilità locomotorie, tipiche di questo classe della cosiddetta “destrezza corpo- una conferma sperimentale diretta.
periodo di età, coesistono con un livello rea” che viene controllata, come diceva
molto scarso di destrezza corporea gene- Bernshtein, dal livello guida del campo
rale (senza parlare di quella manuale)”. spaziale C, che è abbastanza simmetrico. …ogni struttura motoria dotata di sfon-
Questa “goffaggine graziosa”, tipica dei Questo livello funziona con maggiore di rappresenta una abitudine motoria
bambini dai 3 ai 7 anni , viene spiegata intensità nel periodo di età compreso tra i che si è formata durante la vita.
con il fatto che: “la destrezza, che rappre- 3 ed i 7 anni e raggiunge il suo maggiore ...per abitudine motoria intendiamo
senta una specie di manovrabilità dei livello di sviluppo verso l’inizio del secondo quella struttura coordinativa che rap-
movimenti, di ingegnosità, di capacità di decennio di vita. presenta l’assimilazione dell’abilità di
combinare ad hoc formule motorie ade- Quanto abbiamo detto viene confermato risolvere un determinato tipo di proble-
guate, richiede un livello elevato di svilup- da un esperimento pedagogico che preve- ma motorio.
po funzionale dei livelli corticali C2 e D e deva l’esecuzione di esercizi diretti allo svi- N.A. Bernshtein
l’accumulo in essi di una determinata luppo delle capacità coordinative: corsa, “Sulla destrezza e sul suo sviluppo”1949
esperienza motoria”. Bernshtein proprio salti, lanci, esercizi di sviluppo generale
con l’immaturità di questi sistemi coordi- (eseguiti in ambedue le direzioni). È stato
nativi spiega il fatto che: “i bambini di 3-7 dimostrato che il rapporto “asimmetria- Come abbiamo già notato, fino ad oggi la
anni saltano relativamente male gli osta- simmetria” cambia a favore dell’asimme- teoria dell’abitudine motoria, elaborata da
coli, non sono abili nel prendere la mira, tria sinistra e dell’ambidestrismo soprat- Bernshtein alla luce della sua concezione
nell’arrampicarsi sugli alberi o su scale di tutto nell’età scolare inferiore e superiore. dell’organizzazione a più livelli, è stata
corda, ecc. Tutto questo riesce dopo, con Contemporaneamente, questo esperimen- immeritatamente trascurata. Particolar-
l’inizio dell’adolescenza”. to ha dimostrato che l’esecuzione di azioni mente interessanti sono le sue riflessioni
Analizzando l’andamento dell’ontogenesi di giochi sportivi, controllate dal livello sullo sviluppo per tappe successive delle
della motricità, Bernshtein ha proposto “asimmetrico” delle azioni con oggetti (D), idee teoriche sulla formazione dell’abitudi-
un’interpretazione originale della natura dominato, nella maggiore parte dei casi, ne motoria e, in particolare, l’analisi del
della dominanza nell’uso della mano dall’emisfero sinistro dell’encefalo, non problema: “perché non è corretta la conce-
destra e della mano sinistra, che ancora produceva un’influenza notevole sul rap- zione della localizzazione periferica degli
non è stata utilizzata, né dagli scienziati né porto tra soggetti destri, mancini e sog- atti motori”, secondo la quale la capacità
sul piano pratico. Bernshtein ha dimostra- getti ambidestri dell’età scolare media e di allenamento motorio viene localizzata
to che: “la differenza funzionale tra la superiore (Ljah, 1990). nell’apparato scheletrico motorio (periferi-
mano destra e la mano sinistra non è tipi- Dal punto di vista della teoria di Bernsh- co). Sono comprensibili le critiche da lui
ca di tutti i livelli di organizzazione dei tein, si può anche riuscire a spiegare l’esi- rivolte agli “estrapolatori della teoria dei
movimenti, ma inizia soprattutto solo dal stenza di grandi differenze, per quanto riflessi condizionati” e al principio “dell’ar-
livello puramente corticale D”. Sulla base riguarda i parametri quantitativi, nell’ere- co riflesso” sul quale si basa questa teoria,
della teoria “del controllo a più livelli” esso ditarietà di caratteristiche simili ed anche che fino ad oggi figura nella maggiore
spiega quali siano le cause delle differenze diverse nelle capacità coordinative. È pre- parte dei manuali come teoria principale
che si trovano nelle opinioni dei vari Auto- sumibile che, la causa principale di questa che spiega i meccanismi fisiologici di for-
ri sul problema dell’età in cui viene indivi- differenza nella probabilità di ereditare le mazione dell’abitudine motoria.
duata l’asimmetria motoria del bambino: caratteristiche delle capacità coordinative, Bernshtein nota che ogni abitudine moto-
alcuni ricercatori parlano di un’età di 2 consista nel fatto che i ricercatori hanno ria rappresenta una struttura a più livelli
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anni, altri di 14 anni. Bernshtein afferma studiato parametri della coordinazione composta dal livello guida e dal livello di
che tutto deriva da quali movimenti sono completamente diversi per quanto riguar- sfondo del controllo e della regolazione
stati osservati (studiati) dall’Autore. Se da le loro componenti concettuali ed ese- dei movimenti da parte del SNC. Secondo
l’osservatore ha dedicato più attenzione cutive, che vengono controllate da livelli di Bernshtein: “il processo di formazione
alle azioni con oggetti, allora nota prima la guida (C1, C2, D) e da livelli di sfondo delle abitudini motorie include due periodi,
disparità (l’asimmetria destra-sinistra) tra diversi di organizzazione dei movimenti. ciascuno composto da una serie di fasi che
il lato destro e il lato sinistro. Le ricerche Evidentemente, una maggiore ereditarietà si realizzano contemporaneamente od in
sperimentali mostrano che, nel periodo è tipica di quelle caratteristiche delle capa- successione”.
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Il primo periodo include: Occorre anche notare che, fornendo una idee di Bernshtein furono sottoposte ad
1. la determinazione del livello guida; definizione abbastanza rigorosa, nei limiti una critica incivile ed infondata. Un esem-
2. la definizione della struttura motoria del delle possibilità, dell’abitudine motoria pio di tali critiche che vogliamo citare è
movimento; come struttura coordinativa che rappre- l’opinione di un personaggio autorevole
3. l’individuazione di correzioni adeguate senta “l’assimilazione dell’abilità di risolve- come A.N. Krestovnikov che nel suo libro
per tutti i dettagli e per tutte le compo- re un determinato tipo di compito moto- Saggi sulla fisiologia degli esercizi fisici
nenti del movimento, l’individuazione rio”, Bernshtein ha dato un fondamento (1951) scriveva che la teoria dell’abitudine
del carattere e del grado di precisione di all’idea, secondo la quale il primo stadio motoria, elaborata da Bernshtein, riportava
queste correzioni e dell’elenco dei corri- dell’assimilazione dell’azione è rappresen- di decine di anni indietro le idee su questo
spondenti livelli di sfondo. tato dallo stadio dell’abilità, mentre lo sta- problema. Però, il primo manuale sulla
56 4. la quarta fase di questo periodo è rap- dio superiore e ultimo è rappresentato fisiologia (Fisiologia dell’uomo, Fiskul’tura i
presentata dal passaggio reale delle cor- dallo stadio dell’abitudine motoria. In altri sport, 1946) per gli Istituti di educazione
rezioni di sfondo ai corrispondenti livelli termini, l’abilità motoria si trasforma in fisica fu scritto da A.N. Krestovnikov e M.E.
inferiori, cioè dal processo di automatiz- abitudine motoria e non viceversa come si Marshak proprio in collaborazione con
zazione...” può leggere in alcuni manuali e testi Bernshtein, che fu l’autore dei capitoli
Il secondo periodo del processo di forma- didattici. Qui, sarebbe opportuno citare dedicati al controllo dei movimenti e alla
zione dell’abitudine motoria viene definito una considerazione di M.M. Bogen (1985), formazione delle abitudini motorie. Dal
da Bernshtein come periodo di stabilizza- secondo la quale non è abbastanza corret- punto di vista scientifico, nei manuali di
zione. In questo periodo: to parlare di abilità di grado più elevato fisiologia scritti successivamente, questi
1. i livelli di sfondo assimilano le compo- che seguono l’abitudine. capitoli rimangono insuperati. Qui, occorre
nenti della struttura motoria, che sono Un attenzione particolare meritano anche notare che l’efficacia delle diverse teorie
state trasferite ad essi in seguito all’au- le idee di Bernshtein sull’automatizzazione, sull’apprendimento dei movimenti (cioè,
tomatizzazione; in questo periodo, e su come le componenti automatizzate della formazione delle abitudini motorie)
avviene anche la sintonizzazione tra i dei movimenti escono dal campo della deve essere determinata utilizzando meto-
singoli livelli di sfondo e livelli di guida, coscienza e perché in ogni funzione moto- di scientifici, ad esempio attraverso speri-
e tra i livelli di sfondo stessi, che è pro- ria: “viene percepita coscientemente sol- mentazioni. Ed a questo proposito va detto
babilmente la cosa più difficile; tanto la struttura del livello guida, indi- che mancano lavori sperimentali dedicati
2. si conclude quell’aspetto del processo di pendentemente dalla sua posizione (altez- al confronto tra le idee di Bernshtein e le
automatizzazione che viene definito: za) assoluta”; le sue idee su dove si trova il altre concezioni esistenti su questa proble-
“standardizzazione della struttura moto- confine tra i movimenti volontari e i movi- matica.
ria e delle sue componenti”, ed infine, menti involontari, tra i movimenti coscien- Uno dei momenti più importanti della teo-
3. si realizza una vera e propria stabilizza- ti e quelli inconsci. In particolare, Bernsh- ria di Bernshtein, che ancora non è stato
zione dell’atto motorio, cioè l’aumento tein sottolinea che i livelli di guida dell’or- analizzato dagli specialisti, né a livello spe-
della stabilità dei suoi aspetti e dei suoi ganizzazione dei movimenti vengono sem- rimentale, né a livello teorico, è rappresen-
dettagli verso tutto ciò che può alterarli. pre compresi coscientemente, ma contem- tato dal problema dei profili motori indivi-
Ecco come descrive Bernshtein il processo poraneamente questi livelli possono deter- duali, cioè dei rapporti individuali: “deter-
di assimilazione di un movimento di lancio minare sia i movimenti volontari che quelli minati dalla costituzione, tra livello di svi-
del disco. All’inizio della formazione dell’a- involontari. Secondo Bernshtein, normal- luppo e capacità di sviluppo dei singoli
bitudine: “quella sinergia generale, che mente, i movimenti legati ai sistemi corti- livelli di organizzazione dei movimenti”.
include la rotazione dell’intero corpo nella cali (livelli: C2 e superiori ad esso) sono Questo problema fa parte della problema-
stazione eretta, la rotazione elicoidale del sempre volontari, mentre il livello C1: tica più ampia del talento motorio, nella
tronco e della testa ed il movimento ampio “comprende già una determinata percen- quale ha una grande importanza pratica
del cingolo scapolo-omerale e dell’arto tuale di movimenti involontari; nel livello una solida interpretazione qualitativa dei
superiore e dell’arto superiore, viene cor- B ne troviamo un grande numero, ed infi- profili motori del bambino e dell’adole-
retta dai sistemi corticali... scarsamente ne tutte le componenti del livello A sono scente.
legati alla propriocezione. Successivamen- involontarie”. In un solo articolo, è assolutamente
te, grazie all’esercizio, questa sinergia L’automatizzazione degli atti motori viene impossibile esporre, anche soltanto in
passa sotto controllo del livello talamo- interpretata da Bernshtein come passaggio modo schematico, tutte le idee e tutti i
pallidale, che è caratterizzato da un rap- di una serie di componenti del movimento lavori di Bernshtein, il suo contributo alla
porto stretto e ben sviluppato con gli che viene assimilato, ai livelli inferiori di formazione e allo sviluppo delle diverse
organi della sensibilità tattile e propriocet- organizzazione del movimento, cioè: “il scienze, tra le quali la teoria dell’educazio-
tiva e, quindi, tutta la coordinazione di passaggio di una serie di correzioni coor- ne fisica e dell’allenamento sportivo rima-
questo aspetto del movimento diventa più dinative dell’atto motorio alle afferenze ne ancora in una luce poco favorevole.
precisa, più solida, più facile, più economi- dei livelli inferiori che sono più adeguate Però, è indubbio che i suoi lavori caratte-
ca. Di conseguenza: proprio rispetto a queste correzioni”. rizzati: “da un elevata profondità di analisi,
1. il livello di guida viene liberato da un Occorre, però, sottolineare che è difficile da una sorprendente lucidità di pensiero”
lavoro superfluo; trovare nei manuali attualmente diffusi (O.G. Gasienko, I.M. Fejghenberg) illumine-
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2. le coordinazioni di questa sinergia esco- un’esposizione logica della teoria dell’abi- ranno la strada di molte generazioni di
no dal campo della coscienza e, tudine motoria di Bernshtein. Per cui gli scienziati e conquisteranno gli animi di chi
3. contemporaneamente, le coordinazioni studenti degli Istituti superiori di educa- lavora nel campo pratico.
vengono migliorate non solo dal punto zione fisica non la conoscono. Del resto,
di vista quantitativo, ma subiscono anche molti professori non hanno un’idea Traduzione ed adattamento dal russo a cura di
anche profondi cambiamenti qualitativi, chiara di questa teoria. Probabilmente, ciò Olga Iourtchenko da Teoria i praktika fisiceskoj
perché passano alle correzioni sensoriali, è dovuto alle conseguenze negative di un kul’tury, 1991, 3. Titolo originale: Idei N.A. Bern-
qualitativamente più adeguate”. passato, non tanto remoto, nel quale le steina i ih rasvitie v nauke i praktike.
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Wlodzimierz Starosta, Istituto dello sport, Varsavia

Il problema della lateralizzazione


La differenziazione laterale dei movimenti alla luce della teoria di Bernshtein
57

Foto: BRUNO

La struttura simmetrica dell’apparato locomotorio per- quanto concerne la loro forza. La domanda che si pone
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 53

mette all’uomo di eseguire simmetricamente un grande è se la dominanza della mano destra sia giustificata e
numero di tipi diversi di movimento. Secondo Bernsh- cosa possa spiegare la simmetrizzazione dei movimenti.
tein, per ragioni che sono ancora oggi completamente La teoria di Bernshtein può spiegare molti aspetti di
ignote ed inspiegabili, le abilità della mano destra sono questo grande problema della differenza di lateralità nei
nettamente superiori a quelle della mano sinistra, sia movimenti del corpo umano. E fornisce anche molti
per quanto riguarda il livello di precisione e di rapidità interessanti elementi al concetto di simmetrizzazione del
di quei movimenti che richiedono coordinazione, sia per movimento umano.
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Introduzione
20
Autori diversi 15
N. A. Bernshtein, che è stato uno dei pio- 5
nieri e dei fondatori della scienza del Ljach (1989)
1
30
movimento (cinesiologia), non si è occupa- Studenti di Facoltà
di educazione fisica – 6
to approfonditamente del problema della Baley et al. (1952) 4,5
differenziazione laterale dei movimenti, Wolanskij (1957) 7
che era solo uno dei molti problemi da lui 3
affrontati nel suo vasto lavoro teorico e Parson (1924) 8 SECONDO VARI AUTORI
4
pratico. Per questa ragione lo ha trattato
58 solo in termini generali. Le opere fonda- Martin (1928) 5
mentali di N. Bernshtein furono prodotte
negli anni ‘40, e la sua teoria era molto Ogorenkov (1959) 1
avanzata rispetto al periodo nel quale
Emisfero nord 3
visse e lavorò. Ma, a distanza di oltre
mezzo secolo, molti elementi della sua Sud Africa 50
teoria sono estremamente attuali ed
hanno un grande valore per gli studi sulla Australia 26
scienza del movimento umano. Per questa
ragione, vorrei esporre in questo lavoro USA 25
alcune riflessioni che scaturiscono dallo
RFT 13
studio dei lavori monografici di questo PAESI E PARTI DEL MONDO
grande scienziato russo (Bernshtein 1947, Francia 8
1991).
ex-URSS 3
1. L’uso della mano destra 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
è giustificato?
N.A. Bernshtein (1991) contrappone la Figura 1 – Percentuale dei mancini sulla popolazione totale di alcuni Paesi e secondo vari Autori
posizione asimmetrica degli organi interni
dell’essere umano alla simmetria che
caratterizza tutto il suo apparato muscola- di varie parti del corpo). Una asimmetria
re e scheletrico. Questa simmetria struttu- ancora maggiore interessa l’esecuzione Un numero abbastanza elevato di Autori
rale (morfologica) permette la simmetria degli esercizi della ginnastica (Maznic- condivide l’ipotesi secondo la quale l’uso
funzionale di numerosi movimenti, tra i zenko 1959). Nel nuoto, l’asimmetria dei prevalente della mano destra avrebbe
quali Bernshtein cita diversi tipi di loco- movimenti è stata osservata anche nella avuto la sua origine in fattori ambientali
mozioni, di esercizi ginnici, di esercizi rana, che viene considerata la più simme- e, gradualmente, sanzionato da secoli di
acrobatici, la mimica ed altri movimenti, trica delle nuotate (Czabánski, Koszczyc tradizione, assunse aspetti innati (Han-
che annovera tra quelli completamente 1982). delsman, Smirnov 1960; Krestovnikov
simmetrici. Il metodo di analisi dei movi- Se si segue l’andamento del ragionamento 1951, 1954; Starosta 1975, 1990).
menti che utilizzava N. Bernshtein (che era di N. A. Bernshtein (1991), si può avanzare
sopratuttto la ciclogrammometria) sembra l’ipotesi che, sottolineando la costruzione
confermarlo. simmetrica dell’apparato motorio, proba- Secondo alcuni autori (Kobler 1932;
Però, in una osservazione laterale o dall’al- bilmente voleva dimostrare la possibilità Ludwig 1931), nel processo millenario di
to dei movimenti, come quella propria del dell’uomo di eseguire movimenti lateral- evoluzione dell’esecuzione dei movimenti
metodo da lui utilizzato per le sue ricerche, mente indifferenziati. Sicuramente, sulla umani, dapprima dominò la mano sinistra,
è impossibile stabilire un’asimmetria di base del contrasto morfologico e funzio- poi le succedette l’ambidestrismo. L’uso
movimenti come, ad esempio, quelli di nale esistente nell’apparato motorio arrivò prevalente della mano destra invece diven-
locomozione. Ricerche successive, realizza- a questa riflessione: “... per ragioni com- ne una caratteristica degli ultimi due mil-
te da numerosi Autori (Demel, Sikora pletamente ignote e finora inspiegabili, la lenni.
1952; Ginzburg 1947; Iljin 1963; Iwanicki mano destra domina significativamente la La mancanza di una giustificazione geneti-
1959; Schilling 1979, 1979a) nelle quali il mano sinistra, è di gran lunga superiore ad ca dell’uso prevalente della mano destra è
movimento veniva osservato frontalmente essa per precisione, per facilità nel con- indicata dai risultati di molte ricerche sul-
o da dietro, hanno permesso di scoprire trollare nuove coordinazioni e capacità di l’evoluzione dell’uomo durante la sua
indizi molti significativi di asimmetria nei forza” (1991, 179). Questa citazione con- ontogenesi (Passian et al. 1970; Pozelujew
movimenti di deambulazione, di corsa o ferma la significativa dominanza dell’e- 1958; Storjohann 1969; Suchenwirth, Gal-
nel movimento di pattinata, che sono stremità superiore destra (nei soggetti lenkamp 1967; Szuman 1957) e dalla
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determinati da vari fattori, tra i quali la destrimani) e l’assenza di una causa che distribuzione irregolare dei mancini sulla
diversa lunghezza e la diversa forza degli giustifichi questo fenomeno. Occorre sem- terra (figura 1): ad esempio, in Sud Africa,
arti inferiori. Per diminuire l’effetto di que- pre ricordare che questo studio risale a dove rappresentano il 50% della popola-
sta asimmetria funzionale, che ha un quarantacinque anni fa! Ma anche il livello zione (Starosta 1995).
effetto notevole di disturbo soprattutto di conoscenze della scienza attuale non Comunque, non si riesce a trovare un
nello sport competitivo, gli atleti eseguono permette di definire, con precisione, le lavoro di Bernshtein nel quale esprima un
movimenti di compensazione (spostando il ragioni dell’uso prevalente della mano suo punto di vista netto a favore o contro
loro baricentro e modificando i movimenti destra. Ci sono però alcune ipotesi. l’ipotesi delle origini genetiche od ambien-
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tali dell’uso prevalente della mano destra. no. Un ambidestrismo quasi completo è stati molti cambiamenti, per cui viene
Stando così le cose, merita una riflessione rafforzato dal suonare uno strumento (ad sempre più accettata l’eccezione alla
la sua affermazione: esempio, pianoforte, organo o sintetizza- norma dell’uso della mano destra. Il man-
tore). Lo stesso tipo di simmetria dei movi- cinismo viene valutato meno negativa-
menti si può osservare negli artisti del mente. Probabilmente, però la norma
“È di estremo interesse che l’evidente circo, non solo per quanto riguarda i rimane ed é la ragione per la quale alcuni
superiorità della mano destra sulla sini- movimenti delle loro estremità superiori mancini (anche se in numero sempre
stra, per quanto riguarda l’abilità
manuale e la manipolazione degli (ad esempio, eseguire esercizi di destrezza minore) modificano la loro condotta
oggetti, della quale abbiamo parlato, si con oggetti diversi), ma anche delle loro motoria e rivelano che la dominanza di
sia riflessa anche nel linguaggio: in estremità inferiori (ad esempio, con ogget- un’altra estremità non sempre è accettata
ti o con partner). dall’ambiente in cui vivono (Fetz, Werner 59
molte lingue europee la parola che indi-
ca l’abilità nei movimenti (anche Se ci chiediamo quale sia la ragione di 1992; Schilling 1979). Talvolta, la presenza
manuale) ha la stessa radice della paro- questo fenomeno, come già detto, la di una persona mancina suscita addirittura
la “destra”, ed indica colui che usa la risposta è perché la maggior parte delle sorpresa in alcuni ed imbarazzo nei manci-
mano destra (destrezza)” (Bernshtein società, nelle varie regioni del mondo, ni stessi.
1991, 179). sono sempre rimaste legate all’uso della Malgrado ciò il numero dei mancini
mano destra, ed impongono alla loro aumenta ed i casi di ambidestrismo dimi-
minoranza di mancini un certo modello nuiscono. Infatti molti di essi, originaria-
2. L’ambidestrismo è impossibile? che è la dominanza della mano destra mente, erano mancini e trasformando il
nella vita quotidiana e nel lavoro. Questo loro uso della mano sinistra in uso anche
Come risulta dall’affermazione di N. A. modello, accettato dalla società, divenne della destra diventano ambidestri (ad
Bernshtein: “I casi di completa simmetria o componente della tradizione e fu diffuso, esempio, Leonardo da Vinci, I. Pavlov).
di ambidestrismo, cioè i casi in cui si di generazione in generazione, diventando Questo ambidestrismo era frutto delle
osserva che la mano destra e quella sini- componente del patrimonio culturale. costrizioni dell’ambiente, e rappresentava
stra operano con la stessa rapidità e preci- Inoltre, fu profondamente radicato in varie un tentativo di adattarsi ad esso.
sione, sono estremamente rari” (Bernsh- lingue (tabella 1). Nella maggior parte dei Comunque nel mondo vi sono società

Tabella 1 – Traccie della dominanza della lingua destra su quella sinistra e loro legame con la destrezza in alcune lingue europee

Lingua Parola usata per Parola usata per indicare Parola usate per indicare Parola usata per indicare
indicare la mano la destrezza la mano sinistra un individuo maldestro

Francese droit adresse, dexteritè gauche gauche


Inglese right dexterity left undextrous
Italiano destro destrezza sinistro maldestro
Spagnolo destro desteridad izquierdo desmañado
(destereza) siniestro
Latino dexter dexteritas sinister –
Russo pravaja lovkost' levaja nielovvkij
Polacco prawa zwinnosc lewa niezwinnosc
niezrecznosc
niezgrabnosco
Tedesco rechte (rechts) Wendigkeit linke (links) linkisch

tein 1991, 179). Si può essere d’accordo paesi europei, secondo Bernshtein, la nelle quali l’ambidestrismo viene promosso
con questa tesi in quanto, nella nostra vita parola che indica l’abilità nei movimenti dalla prima infanzia. Ad esempio, in Giap-
di tutti i giorni, è raro imbattersi in sog- (anche manuale) deriva dalla stessa radice pone, è oggetto di educazione familiare e
getti ambidestri, che cioè usano ambedue della parola “destra”, ed indica colui che secondo alcuni rappresenta un relitto di
le loro estremità (superiori ed inferiori) con usa la mano destra (“destrezza”). Se si ana- un modello culturale che sta scomparen-
la stessa efficacia. La causa va trovato nel lizza la semantica di questo concetto, si do. Ciascuno di noi, in una certa gamma di
fatto che la maggior parte della popolazio- arriva alla conclusione che l’utilizzazione attività, ha tentato di eseguire simmetrica-
ne era e resta destrimane. Questa maggio- della mano destra caratterizza la popola- mente dei movimenti e per questo è
ranza costringe la minoranza (cioè i man- zione in generale, mentre il mancinismo diventato leggermente ambidestro. Le
cini) a seguire un certo modello, cioè la rappresenta un’eccezione alla norma ragioni di questa modificazione sono
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dominanza della mano destra, nella vita di sociale, a tal punto che i mancini, in talune diverse e non rappresentano qualcosa di
tutti i giorni e nel lavoro. L’ambidestrismo epoche erano perseguitati, ad esempio, eccezionale. Già agli inizi del secolo passa-
si osserva più frequentemente in un grup- dall’Inquisizione e talvolta condannati a to, il medico polacco A. Klesk (1915) pen-
po di persone mancine. Il loro ambidestri- morte perché in contatto con il diavolo. sava che lo sviluppo dell’ambidestrismo
smo è dovuto al processo che le porta a Il modello per i giovani resta la dominanza sarebbe stata un’esigenza indispensabile
diventare simmetriche, cioè a bilanciare della mano destra. È anche vero che, negli del futuro. Questa idea si fece strada nello
l’efficacia dei movimenti dei due lati del ultimi venti-trenta anni, in molti Paesi, per sport. Ad esempio, in alcuni Paesi, nei
corpo, rafforzato dall’ambiente in cui vivo- quanto riguarda questo aspetto, vi sono Campionati nazionali, si richiedeva l’esecu-
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zione di certi movimenti Le immense possibilità di


con ambedue le mani (ad adattamento dell’essere
esempio, in Polonia, nei umano sono confermate
lanci dell’atletica legge- da molte ricerche sulla
ra). Questa idea si tra- simmetria di movimenti
sferì poi anche alle gare di vari livelli di comples-
internazionali: ad esem- sità: i movimenti di dise-
pio, durante i Giochi gno e di scrittura dei
olimpici del 1912, le gare bambini (Ruzejnikow,
di lancio dell’atletica leg- Zubrzycki 1964); il salto
60 gera prevedevano due in alto (Doja 1979); i
differenti competizioni. lanci dell’atletica leggera
In una venivano presi in (Pocelujew 1955); Dren-
considerazione i risultati kow 1960); alcuni ele-
ottenuti lanciando con menti delle tecniche del
l’arto dominante, mentre judo e della lotta libera
nella seconda veniva (Starosta 1990); elementi
registrata la somma dei del programma libero nel
lanci eseguiti sia con la pattinaggio di figura
destra che con la sini- (Starosta 1975, 1990).
stra, e furono attribuite Finora l’attenzione è
medaglie in ambedue le stata concentrata sulla
competizioni (Starosta simmetria delle estre-
1990, 1995). Attualmen- mità superiori, cioé sulla
te, l’enorme evoluzione simmetria localizzata
di una tecnologia sempre nella parte superiore del
più complessa richiede corpo. Invece, nella vita
l’uso di ambedue le quotidiana, specialmente
mani, in quanto con la nello sport, dominano
sola estremità dominan- movimenti di tutto il
te non siamo in grado di corpo. La pratica di alcu-
utilizzare correttamente ne discipline sportive
attrezzi, apparecchiature richiede simmetria di
e veicoli diversi (per fare movimenti, che deve
un esempio semplice, essere tanto maggiore
un’automobile). Anche quanto maggiore è il
gli astronauti sono stati grado di qualificazione.
costretti a diventare Una speciale simmetria
ambidestri. molte ricerche (Starosta 1975; 1990; nei movimenti delle braccia è richiesta
Se ritorniamo a quanto affermato da 1995), ma la nostra stessa vita ci fornisco- nella canoa e nel canottaggio (skiff); nei
Bernshtein (1991), allora ci dobbiamo no molti argomenti che confermano que- movimenti delle estremità inferiori e supe-
porre la domanda se sia possibile un ambi- sta affermazione. Ad esempio, un’ambide- riori nelle nuotate a rana od a farfalla,
destrismo completo. Anzitutto è necessa- strismo notevole è richiesto per lavorare mentre la simmetria dei movimenti di
rio che si definisca che cosa intendiamo con le macchine da scrivere o con le tutto il corpo era richiesta nell’esecuzione
con il concetto di ambidestrismo tastiere dei computer, per suonare stru- degli esercizi obbligatori nel pattinaggio di
completo. Se lo consideriamo come uguale menti musicali (Bernshtein cita suonare figura (Starosta 1990). In questo sport,
abilità di ambedue i lati del corpo in tutta l’organo come un tipo speciali di simme- quando nel programma di gara erano
l’enorme gamma dei movimenti possibili, trizzazione sia delle estremità inferiori che ancora previsti gli esercizi obbligatori, la
diventa un obiettivo irraggiungibile. Se di quelle superiori), per usare strumenti simmetrizzazione raggiungeva quasi la
invece con esso intendiamo un’abilità chirurgici (l’ambidestrismo del fisiologo I. perfezione ed uno dei principali criteri di
simile, o quasi, in una certa gamma di Pavlov è ben noto), per scolpire e dipingere valutazione era la simmetria dell’esecuzio-
movimenti, esso è sicuramente raggiungi- (l’ambidestrismo di Leonardo da Vinci è ne di metà della figura sul pattino destro,
bile. In fondo, non soltanto i risultati di ancora oggetto di ammirazione). e l’altra metà su quello sinistro (figura 2).
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Figura 2 – Un test speciale delle possibili umane di adattamento nella gamma dei movimenti simmetrici era quello dell’esecuzione delle figure obbli-
gatorie nel pattinaggio di figura su ghiaccio ed a rotelle. Metà della figura doveva essere eseguita con l’arto inferiore destro, l’altra metà con l’arto
inferiore sinistro
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61

Figura 3 – Il trasferimento dell’abilità di scrivere dalla mano destra a varie parti del corpo è una prova della plasticità del sistema nervoso (Bernsh-
tein 1947, 93). 1 e 2 – scrittura normale con le dita della mano destra; 3 – la matita viene tenuta con le dita della mano destra, la scrittura viene
realizzata attraverso il movimento dell’intera mano destra; 4 – la matita viene fissata vicino al processo (apofisi) stiloideo del radio destro; 5 – la
matita viene fissata vicino all’epicondilo mediale dell’omero destro; 6 – la matita viene fissata sulla scapola destra; 7 – la matita viene fissata alla
punta della scarpa del piede destro; 8 – la matita viene tenuta con i denti e viene fissata al capo; 9 – la matita viene tenuta con le dita della mano
sinistra; 10 – la matita viene fissata alla punta della scarpa del piede sinistro. La scala di ogni linea sotto la firma è di 5 cm. Il soggetto dell’esperi-
mento è un soggetto normale non allenato caratterizzato dalla dominanza dal livello oggettuale nella motricità (ricerca svolta da N.A. Bernshtein, Isti-
tuto centrale di ricerca e sperimentazione sull’educazione fisica, 1940)

3. Cosa spiega la simmetria dei stupore di fronte all’inspiegabile e signifi- N. A. Bernsthein (1991) ricorda alcune
movimenti? cativa dominanza della mano destra prove empiriche che indicano come alcune
rispetto alla sinistra per quanto riguarda persone (maschi e femmine) siano capaci
In accordo con Bernshtein (1991), l’esi- precisione, forza e velocità nell’apprendere di trasferire la loro calligrafia a parti diver-
stenza della simmetria dei movimenti è nuovi movimenti. Possiamo considerarla se del loro corpo (figura 3). Le caratteristi-
giustificata da una straordinaria simmetria come mancanza di integrazione tra strut- che tipiche della loro calligrafia restavano
della struttura dell’apparato motorio tura e funzione. Questa integrazione è simili, indipendentemente dalla parte del
umano. Qui troviamo il motivo del suo possibile? corpo utilizzata per scrivere.

0,38 0,610
0,586 0,569

0,550

4 1 2 3

0,603
0,531

5,26 4,95 0,624

0,679

0,713
0,562
0,598

5 6
8 7
0,706 0,678
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0,67 0,619 0,602

Figura 5 – Valori dei coefficienti di correlazione nella velocità di rea-


Figura 4 – Differenze significative nella capacità di reazione delle diver-
zione di diverse parti del corpo in atleti juniores della Nazionale polac-
se parti del corpo in atleti juniores della Nazionale polacca di pesistica
ca di pesistica (n=24). I numeri indicano l’ordine di realizzazione delle
(n = 24) (Starosta 1996)
misure sulle diverse parti del corpo
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Il risultato di alcune ricerche prova che rappresentano casi estremi. Citiamo, ad Bernshtein. Bernshtein stesso non si è par-
non esiste una differenza significativa esempio, il caso di Takasc, che, nel tiro con ticolarmente occupato del problema della
nella velocità di reazione di alcune parti la pistola, dopo avere perso la mano domi- differenziazione laterale dei movimenti. Lo
del corpo (Starosta, Furdal 1990) (figure 4 nante, la destra, ottenne la medaglia d’oro ha solo citato, e ciò lascia irrisolti molti dei
e 5). Risultati simili ottenuti da quattro olimpica sparando con l’altra estremità suoi aspetti. Alcuni di essi sono già stati
diverse parti del corpo (estremità superiori (Jokl 1981), oppure quello di un atleta di elaborati, il reso è ancora “terreno inesplo-
ed inferiori, estremità destre e sinistre) in classe mondiale nel tennis tavolo, A. Grub- rato”.
atleti appartenenti alla squadra nazionale ba, che durante i Giochi olimpici utilizzò la Se si considera il livello della scienza del-
polacca di pesistica, provano il carattere mano destra, pur essendo mancino (Staro- l’epoca di Bernshtein, questi ci ha lasciato
integrato del sistema nervoso. Se ci chie- sta 1995). Le ricerche non riferiscono solo un materiale estremamente prezioso e
62 diamo se la “plasticità” (secondo l’espres- di casi individuali. Le osservazioni condotte dalle sue idee scaturiscono molti stimoli
sione usata da N. Bernshtein), che si basa su atleti di vari sport o discipline sportive per future ricerche. Se ve ne fosse stato
sul trasferimento di abilità o caratteristi- (Drabik, Adam 1983; Starosta 1990; Ober- bisogno, anche in questo campo ciò dimo-
che da una parte all’altra del corpo, non beck 1989; Fischer 1988) provano che la stra, quale fosse la genialità di questo
indichi le grandi possibilità di simmetrizza- loro tecnica e la loro prestazione durante grande scienziato.
zione dei movimenti che posseggono gli gare di massimo livello era dovuta alla
esseri umani, non possiamo che rispondere simmetria dei movimenti.
di sì. Traduzione di M. Gulinelli, F. Perini da Leistungs-
Questa possibilità di simmetrizzazione fu 4. Osservazioni conclusive sport, 1, 32, 2002, 59-62. Titolo originale: Die
osservata da N. Bernshtein, non soltanto Symmetrie und Asymmetrie der Bewegung
nel settore dei movimenti locali, anche se Le riflessioni che abbiamo esposto non gemäß der Bernshtein-Theorie.
non conosceva quanto avrebbero realizza- esauriscono tutte le problematiche che Indirizzo dell’Autore: Instytut Sportu, Vl. Trylogü
to nel futuro alcuni atleti simmetrici, che vengono aperte dallo studio della teoria di 2/16 P–01–98 Varsavia.

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ABSTRACT 53 63-64 17-05-2002 9:51 Pagina 63

Coaching skills development is measured. Finally it is


Christophe Debove examined whether different types of body

summaries
constitution show a trend towards differ-
After a brief introduction of the tasks of ent relative body masses.
the National Sport and Physical Education
Institute (Insep) and a definition of the
concept of coaching skills, the paper lists Lactate and exercise: myths and realities
the desirable skills that should be pos- G. Cazorla, C. Petibois, L. Bosquet, L. Léger
sessed by the coaches of national and
international athletes and outlines the new This rewiew is made of two parts; each one
mechanism set in place for the training of is presented under the form of questions 63
French coaches, which is broken down into to which, by using only published scientific
four training levels. Special attention is data, we try to give up-to-date answers
paid to the set-up of II level coaches’ train- and to high light the limits of theories
ing (IV level on European scale), with an sometimes easily admitted concerning lac-
illustration of relative functions and tasks, tic acid effects. The first part of the rewiew
their importance in relation to the training is mainly focused on the study of lactate
of coaches and the so-called Capitalizable synthesis and metabolism during and after
Skills Units (“UCC”) into which such train- exercise. This study would allows us to
ing is divided, describing relative contents built our criticisms concerning: several a
and evaluation methods. The paper con- priori about lactate effects, about the con-
cludes by reporting possible impediments cepts of anaerobic lactic thresholds and on
that might hinder the evolution of training the theories underlining these ones. The
activity. second parte of the rewiew is focused on
possible consequences, but not proved, of
lactate accumulation on the skeletal mus-
Diet integrators and top-level sport cle function. How should we accept any-
Alexandra Scheck more to ear that lactic glycolysis has a
poor energetic yield, or that lactate accu-
Diet integrators are basically taken to mulation leads to cramps, fatigue, and
include high energy products, products other differed muscular pains?
having a high concentration of carbohy-
drates and proteins, so-called sports bever-
ages, micronutrient-based preparations The contribution made by science to
and food-based ergogenic integrators. sports training
These products are sold via mail, the Véronique Billat
Internet, in fitness gyms, sports equipment
and clothing stores and even in supermar- For almost 80 years, physiological studies
kets, and claim to have effects of benefit have attempted to explain the basis for
not only to amateur sportsmen but also endurance performance and to develop
top-level athletes. The problem is knowing ways of improving performance by train-
whether they are really effective, as ing. Performance, for a runner can be rep-
claimed, and if their use is actually desir- resented by his/her personal power (veloci-
able, and not only of benefit to the seller. ty) versus time to exhaustion (time limit)
This topic is dealt with critically in relation relationship. There are some particular
to top-level athletes, whose energy con- velocities that delineate intensity domains
sumption during training ranges from 500 which
. are determined by oxygen uptake
to 2.000 kcal/die, and during competition (VO2) and blood lactate response vs. time.
rises to over 2.000 kcal. Which can distinguish : 1°: the maximal
lactate steady-state where the rate of
appearance of blood lactate equals . the rate
Body constitution and sport taking into of disappearance and at which VO2 stabi- .
consideration body weight lizes after 3 minutes at about 85 % VO2.
Gudrun Fröhner, Klaus Wagner This corresponds to the highest velocity
that .an athlete can sustain for an hour (85
A qualified long-term performance build- % vVO2max for a well-endurance trained
up requires the consideration of constitu- subject), carbohydrate (and lactate even)
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n.53

tional characteristics. Against this back- are the main substrates for this exercise;
ground, this article has the following goals: 2°, the critical power which is the slope of
first the objective proof of the existence of the relationship
. between distance and time
different typologies of body constitution in run at VO2max; .3°, the minimal velocity
different sports is provided. The change of associated with VO.2max determined in an
typological phenomena concerning body incremental test (vVO2max or maximal aer-
constitution in the course of aging and obic velocity). In the light of this physio-
ABSTRACT 53 63-64 17-05-2002 9:51 Pagina 64

logical approach it should be possibie in paper aims to examine the extent to which concepts of motor ability and practice and
the next five years to diversify training and the strength of the upper limbs influences problems relating to motor asymmetry.
to explore endurance training effects and the execution of “vertical thrust”, a basic
fitness. technical element for learning somersault
exercises, among a group of gymnasts. The problem of laterality
Wlodzimierz Starosta
The importance of upper limb strength
in artistic gymnastics Some problems relating to motor The symmetrical structure of the locomo-
R. De Pero, C. Minganti, A. C. Cartoni, coordination tor apparatus enables human beings to
S. Amici, M. Baggio, G. Brunetti Vladimir Ljah perform, symmetrically, a high number of
64 different movements. According to
The strength of the upper limbs is an After illustrating the influence of the ideas Bernshtein, for reasons that are still com-
organic-muscular quality of vital impor- of N.A. Bernshtein on neurophysiological pletely unknown and unexplainable, the
tance in artistic gymnastics, since in no mechanisms responsible for movement right hand is evidently more dexterous
other sport are there such a high number control and how these ideas have been than the left hand, with regard to the
of movements for which the upper limbs developed in different countries and in degree of precision and rapidity of move-
have to bear the weight of the whole body. different branches of sports science, this ments requiring coordination, and also to
The gymnast, moreover, not only supports paper shows how these ideas, and in par- strength. The question is whether the
himself with the aid of his upper limbs but ticular the theory on movement control at supremacy of the right hand is justified,
must also generate flight movement by several levels, can be successfully used for and what can cause the symmetrization of
means of particular thrust actions (all the study of coordinative ability. The movements. Bernshtein’s theory may
somersault exercises, for instance, both on results of researches conducted by the explain many aspects relating to laterality
the floor and on apparatus). Organic-mus- Author in this field are given, focusing on differences in the movements of the
cular aspects have however been the sub- the concept of coordinative ability, the rela- human body, and it also adds many inter-
ject of a limited number of studies despite tionship between distinct coordinative abili- esting elements to the concept of the
their importance for basic coaching. This ties, the choice of tests for their study, the symmetrization of human movements.
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n.53

Errata corrige
Nel n. 52 le foto di pagine 25, 47, sono di Gigante e non di Bruno, come erroneamente indicato. Ce ne scusiamo con l’interessato.

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