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TRACCIA 1
Tizio conclude con Caio un patto di prelazione, impegnandosi nei confronti di quest’ultimo a
preferirlo a qualsivoglia altro possibile nell’ipotesi in cui, nei 5 anni successivi, dovesse decidere
di mettere in vendita un appartamento di sua proprietà (alla cui acquisizione Caio è fortemente
interessato): in cambio di tale impegno Caio si obbliga a versare a Tizio ogni anno una somma di
10.000 euro. Trascorsi sei mesi Tizio, senza dire nulla a caio, conclude con Sempronio, il quale era
pienamente al corrente dell’esistenza del patto di prelazione, un contratto di compravendita, con il
quale trasferisce a Sempronio la proprietà dell’appartamento al quale si riferiva il patto di
prelazione a suo tempo stipulato con Caio, facendosi versare per intero da Sempronio un
corrispettivo di 500.000 euro.
Trascorso un anno, Caio viene a conoscenza dell’accaduto, e si rivolge al suo legale di fiducia
chiedendogli se e quali diritti gli competano nei confronti di Tizio e di Sempronio.
TRACCIA 2
Tizio, giocatore di calcio, titolare e “stella” di squadra di calcio di serie A di proprietà della
Società ALFA, che soltanto due mesi prima aveva concluso con lui un contratto di durata
quinquennale, muore in un incidente stradale, la cui responsabilità è interamente da ascriversi a
Caio, che guidando la propria autovettura ha omesso di fermarsi ad un incrocio nonostante il
semaforo rosso ed ha investito in pieno l’auto guidata dallo stesso Tizio, causandone il decesso
immediato.
Si chiede se, e a che titolo, possano vantare una pretesa risarcitoria i suoi due figli e la moglie,
rimasta vedova, nonché se, e a che titolo, possa vantare una pretesa risarcitoria la società Alfa.
Si chiede in base a quali parametri possa e debba quantificarsi il risarcimento eventualmente
dovuto.
Si chiede se le risposte sarebbero diverse se Tizio fosse morto non immediatamente, ma a distanza
di alcuni giorni dal sinistro.
Si chiede infine nei confronti di quali soggetti possa essere esperita e fatta valere la pretesa
risarcitoria.
Cassazione civile, sez. un., 22/07/2015, n. 15350
TRACCIA 3
Tizia conclude un contratto con la società “Immagini” s.r.l. avente ad oggetto la realizzazione di
un servizio fotografico e di un video professionale relativo alla cerimonia matrimoniale e alla festa
conseguente, destinate a svolgersi 30 giorni dopo la stipulazione del contratto, a fronte del
versamento di un corrispettivo pecuniario di 5.000 euro.
I dipendenti della società effettivamente partecipano alla cerimonia effettuando le fotografie e
irando il video, ma il materiale fotografico ed i video vengono perduti irrimediabilmente a causa di
una negligenza grave di un dipendente della società stessa, la quale non è pertanto in grado di
consegnare a Tizia né le fotografie e i relativi negativi, né tantomeno il video.
Di quali e quanti danni Tizia può chiedere il risarcimento da parte della società “Immagine”?