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COSTRUZIONI IDRAULICHE – 2° PARTE

Fognature – Vasche volano


Prof. Gianfranco Becciu
Tipologie di vasche /1 2

Opere di accumulo temporaneo per il controllo degli scarichi


dal sistema di drenaggio urbano verso i ricettori
• principalmente nelle reti unitarie (miste)
• inseribili anche nella rete bianca di sistemi separati

VASCHE DI PRIMA PIOGGIA


• funzione di intrappolare gli inquinanti
associati alla prima parte dell’evento meteorico
• generalmente chiuse
realizzate in muratura (CLS)
• suddivise in camere indipendenti
• anche affiancate da vasca esterna
(invaso eventi meno frequenti)

FUTURA

VASCHE VOLANO
• funzione soprattutto di laminazione

RICETTORE

Fognature: vasche volano - Prof. Gianfranco Becciu


Tipologie di vasche /2 3

Schemi di vasche di prima pioggia per sistemi misti e separati

MISTA SEPARATA
nera bianca
IN LINEA

Scarico al ricettore Scarico al ricettore

Scarico di troppo pieno Scarico di troppo pieno


Corpo idrico ricettore
Bocca di controllo
Condotto derivatore Condotto derivatore VASCA DI PRIMA PIOGGIA
verso la depurazione verso la depurazione
di capacità Wpp

Ripartitore / Bypass
MISTA SEPARATA (devia portate a vasca piena)
nera bianca
FUORI LINEA

Scaricatore
(devia portate superiori alla soglia)
Scarico al ricettore Scarico al ricettore

Scarico Scarico
di troppo pieno di troppo pieno

Bocca di controllo Bocca di controllo

Condotto derivatore Condotto derivatore


verso la depurazione verso la depurazione

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Tipologie di vasche /3 4

Schemi di vasche di prima pioggia e volano per sistemi misti e separati

MISTA SEPARATA
nera bianca
IN LINEA

Scarico al ricettore Scarico al ricettore

Corpo idrico ricettore

Vasca di prima pioggia


Bocca Bocca
di controllo di controllo di capacità Wpp
Condotto derivatore Condotto derivatore
verso la depurazione verso la depurazione VASCA VOLANO
di capacità Wm

MISTA SEPARATA Ripartitore / Bypass


nera bianca (devia portate a vasca piena)
FUORI LINEA

Scarico al ricettore Scarico al ricettore


Scaricatore
(devia portate superiori alla soglia)

Bocca Bocca
di controllo di controllo

Condotto derivatore Condotto derivatore


verso la depurazione verso la depurazione

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Vasche di prima pioggia – IN LINEA 5
Schemi di funzionamento

IN TEMPO SECCO IN RIEMPIMENTO A VASCA PIENA

Scarico al ricettore Scarico al ricettore Scarico al ricettore

Scarico di troppo pieno Scarico di troppo pieno Scarico di troppo pieno

Bocca di controllo Bocca di controllo Bocca di controllo


Condotto derivatore Condotto derivatore Condotto derivatore
verso la depurazione verso la depurazione verso la depurazione

Max livello Max livello


in vasca in vasca

Vantaggi: - collegamenti idraulici semplici


- bypass ═> evita miscelazione tra acque invasate e da sfiorare
- può essere svuotata a gravità
Svantaggi: - anche per Q<Qsup libera la corrente attraversa la vasca PP (senza invaso)
- in caso di bocca fissa ═> portate in uscita molto variabili
- difficile da rendere autopulenti

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Vasche di prima pioggia – FUORI LINEA 6
Schemi di funzionamento

IN TEMPO SECCO IN RIEMPIMENTO A VASCA PIENA

Scarico al ricettore Scarico al ricettore Scarico al ricettore

Scarico Scarico Scarico


di troppo pieno di troppo pieno di troppo pieno

Bocca di controllo Bocca di controllo Bocca di controllo


Condotto derivatore Condotto derivatore Condotto derivatore
verso la depurazione verso la depurazione verso la depurazione

Max livello Max livello


in vasca in vasca

Vantaggi: - portata verso valle è meno variabile rispetto allo schema “in linea”
- invaso solo per Q>Qsoglia ═> vasca vuota in tempo secco
- bypass ═> evita miscelazione tra acque invasate e da sfiorare
- più facilmente inseribile nel tessuto urbano
Svantaggi: - collegamenti idraulici più complessi
- svuotamento a gravità, ma spesso necessario impianto di sollevamento

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Vasche di prima pioggia e volano – IN LINEA 7
Schemi di funzionamento

IN TEMPO SECCO IN RIEMPIMENTO A VASCA PIENA

Scarico al ricettore Scarico al ricettore Scarico al ricettore

Bocca Bocca Bocca


di controllo di controllo di controllo
Condotto derivatore Condotto derivatore Condotto derivatore
verso la depurazione verso la depurazione verso la depurazione

Vantaggi: - funzione di laminazione (oltre a trappola per inquinanti)


- vasca V divisa in settori, impegnati per tempi di ritorno crescenti
- bypass ═> evita miscelazione tra acque invasate e da sfiorare
Svantaggi: - anche per Q<Qsup libera la corrente attraversa la vasca PP (senza invaso)
- in caso di bocca fissa ═> portate in uscita molto variabili
- PP difficile da rendere autopulenti

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Vasche di prima pioggia e volano – FUORI LINEA 8
Schemi di funzionamento

IN TEMPO SECCO IN RIEMPIMENTO A VASCA PIENA

Scarico Scarico Scarico


al ricettore al ricettore al ricettore

Bocca Bocca Bocca


di controllo di controllo di controllo
Condotto derivatore Condotto derivatore Condotto derivatore
verso la depurazione verso la depurazione verso la depurazione

Vantaggi: - funzione di laminazione (oltre a trappola per inquinanti)


- portata verso valle è meno variabile rispetto allo schema “in linea”
- invaso solo per Q>Qsoglia ═> vasca PP vuota in tempo secco
- vasca V divisa in settori, impegnati per tempi di ritorno crescenti
- bypass ═> evita miscelazione tra acque invasate e da sfiorare
Svantaggi: - collegamenti idraulici molto più complessi
- svuotamento a gravità, ma spesso necessario impianto di sollevamento
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Vasche volano a settori 9
Svuotamento a gravità

Condotto di alimentazione

SCARICO
al ricettore
CLAPET chiusi

Condotto di alimentazione

SCARICO
al ricettore
CLAPET aperti

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Equazioni generali della laminazione /1 10

h(t )
Qe (t)
W (t )
Qu(t)
x

Qe, Qu
Dati da assegnare per il progetto Qe
di un serbatoio di laminazione:
• onda “di progetto” Qe(t) di Qu max
assegnato tempo di ritorno
+
da effettuare con le leggi
dell’idrologia statistica Qu
• Qu max compatibile a valle -
Risultati del calcolo:
• onda uscente Qu(t)
• volume Wmax da invasare nel
serbatoio
t
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Equazioni generali della laminazione /2 11

Il colmo Qu max si ha sempre


nell’istante in cui vale la
h(t) Qe, Qu condizione di massimo Qe = Qu
Qe(t) e quindi per l’equazione di
W (t) Qe continuità: dW/dt = 0
Qu(t)
Qu max +
x

Qu

- Equazione di continuità:
-
dW (t )
Q e (t ) − Q u (t ) =
dt
qe(t) noto; qu(t) e W(t) incogniti.
t
- Legge d’efflusso:
Q u ( t ) = f [h ( t ) ] 3 equazioni nelle 3 incognite
Qu(t), h(t), W(t)
- Legge d’invaso:
h = f [W ]
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Legge d’efflusso del serbatoio /1 12
Tipologie di scarichi

Efflusso da luci a stramazzo


Qu (t ) = μ ⋅ L ⋅ [h(t ) − hs ] 2g ⋅ [h(t ) − hs ]

h3

hs
h2

h1

q1 q2 q3
- sotto battente

Efflusso da Qu (t) = μ ⋅ σ ⋅ 2g ⋅ h(t)


luci di fondo - a pelo libero
Qu (t ) = Qe (t )
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Legge d’efflusso del serbatoio /2 13
Variazione luce dello scarico di fondo

Wmax1
Q Wmax2
Qemax Wmax3 σ3
σ σ1 σ2

Qumax3 Se aumenta la luce σ dello scarico di fondo:


Qe - diminuisce volume massimo invasato Wmax
Qumax2 - aumenta portata uscente max Qu max
Qu

Qumax1 - diminuisce rapporto di laminazione η = Qu max/Qe max


σ3
σ2
σ1

σ1
σ2
σ3

t
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Laminazione ottimale /1 14
a parità di volume d’invaso W

Qe, Qumax
laminazione ottimale

laminazione non ottimale


Wott

Wnon ott
Qumax non ott

Qumax ott

t
a parità di volume d’invaso W la laminazione ottimale
ottiene il minimo della portata uscente massima
Qu max ott < Qu max non ott
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Laminazione ottimale /2 15
a parità di portata uscente massima Qu max

Qe, Qumax
laminazione ottimale

laminazione non ottimale


Wott

Wnon ott

Qu max

t
a parità di Qu max la laminazione ottimale
richiede il minimo volume d’invaso
Wott < Wnon ott
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Laminazione di idrogramma di lunga durata 16

dW(t)
——— = 0
Qe(t) dt
Qu(t) dW(t) +W34
——— = 0 – (W12 + W34 – W23 )
dt
NB: volume svasato è pari alla
+W12
somma algebrica solo se
il serbatoio non si è mai
–W23 svuotato completamente
Q1

t
Qe(t)
4
– (W12 + W34 – W23 )
2 +W34 dW(t)
3 –W23 Qe(t) – Qu(t) = ———
+W12 dt
1

Qu(t)

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Laminazione di idrogrammi di volume crescente 17

Qe(t)
Qu(t) QeA(t) QeB(t) QeC(t)
Qemax
Qumax,C QuC(t)
Qumax,B

Qumax,A QuB(t)
QuA(t)

Q1

1) Le onde entranti, a parità di portata al colmo, più sono lunghe e


‘appiattite’ meno sono laminabili.

2) Il fenomeno dell’invaso è dominato più dai volumi che dalle portate.

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Laminazione reale - volume insufficiente /1 18
W1 si riempie DOPO l’istante di picco tP
h(t)

h3
W2 h2 = hsfioro

Qe(t)
Sacche d’aria
Q QP W1 con pulsazioni
h1

Q1 Q2 Q3 Qu(t)
W2
efflusso da luci a battente

W1
Qu (t ) = μ ⋅ σ ⋅ 2 g ⋅ h(t )
efflusso da luci a stramazzo
Qe(t) Qu (t ) = μ ⋅ L ⋅ h(t ) 2 g ⋅ h(t )
Q2 Qu(t)
tW1 = istante di riempimento del volume W1
W1 tW2 = istante di riempimento del volume W2

t2 = istante di svuotamento del volume W2

tP tW1 tW2 t2 t
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Laminazione reale - volume insufficiente /1 19
W1 si riempie PRIMA dell’istante di picco tP
h(t)

h3
W2 h2 = hsfioro

Qe(t)
Sacche d’aria
Q QP W1 con pulsazioni
h1
W2

Q1 Q2 Q3 Qu(t)

efflusso da luci a battente


W1 Qu (t ) = μ ⋅ σ ⋅ 2 g ⋅ h(t )
efflusso da luci a stramazzo
Qe(t) Qu (t ) = μ ⋅ L ⋅ h(t ) 2 g ⋅ h(t )
Q2 Qu(t)
tW1 = istante di riempimento del volume W1
W1 tW2 = istante di riempimento del volume W2

t2 = istante di svuotamento del volume W2

tW1 tP tW2 t2 t
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Laminazione semplificata - volume insufficiente /1 20
W1 si riempie DOPO l’istante di picco tP

IPOTESI: trascurabile volume di invaso W2 sopra la soglia dello scarico di superficie

Q QP

W1

Qe(t)
Q2 Qu(t) tW1 = istante di riempimento
del volume W1

W1

tP tW1 t

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Laminazione semplificata - volume insufficiente /1 21
W1 si riempie PRIMA dell’istante di picco tP

IPOTESI: trascurabile volume di invaso W2 sopra la soglia dello scarico di superficie

Q QP

Qe(t) W1
Q2 Qu(t) tW1 = istante di riempimento
del volume W1

W1

tW1 tp t

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Laminazione semplificata - volume insufficiente /1 22
W1 si riempie DOPO l’istante di picco tP

IPOTESI: trascurabile volume di invaso W2 sopra la soglia dello scarico di superficie


+
LAMINAZIONE OTTIMALE

Q QP

W1

Qe(t)
Q2 Qu(t) tW1 = istante di riempimento
del volume W1

W1

tP tW1 t
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Equazione di continuità 23

dW (t )
Qe (t ) − Qu (t ) =
dt
Qu(t) Ipotesi semplificativa sull’idrogramma in uscita:
portata in uscita costante durante il colmo (laminazione ottimale)

Qe(t) Schematizzazione dell’idrogramma in ingresso


sulla base di un modello concettuale di trasformazione afflussi-deflussi

Wmax, hmax
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Metodo delle sole piogge 24

Volumi riferiti all’unità di area del bacino a monte


h [mm]
90 We = S · ϕ · h(θ) = S · ϕ · a · θn
80 ietogramma netto di pioggia
70
a intensità costante
n
a·θ
60 n
ϕ·a·θ W = We – Wu = S · ϕ · a · θ n – Qu · θ
50
40
30
Wmax /S Qu · θ /S
20
laminazione ottimale Wu = Qu · θ
10
(portata uscente costante)
0
θw
0 30 60 90 120 150 180 Guo, 1991
Durata [minuti]

1
dW(θ) ⎛ Qu ⎞ n −1
——— = 0 θw = ⎜⎜ ⎟⎟
dθ ⎝ S ⋅ ϕ ⋅ a ⋅ n ⎠
n 1
⎛ Qu ⎞ n −1
⎛ Qu ⎞ n −1
W max = S ⋅ ϕ ⋅ a ⋅ ⎜⎜ ⎟⎟ − Qu ⋅ ⎜⎜ ⎟⎟
⎝ S ⋅ϕ⋅a ⋅n ⎠ ⎝ S ⋅ϕ⋅a ⋅n ⎠ Wu = k · Qu · θ

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Metodo dell’invaso /1 25
Moriggi e Zampaglione, 1978

Q
3
Qc
⎛ 2 ⎞ 2
W = ϕ ⋅ S ⋅ a ⋅ θ wn ⋅ ⎜ 0 . 95 − η 3 ⎟
⎜ ⎟
⎝ ⎠
W
W
1
ϕ ⎛ Qu ⎞ n −1
θ = ⎜⎜ ⎟⎟ Qumax
⎝ n ⋅ϕ ⋅ S ⋅ a
w
C2 ⎠

0 . 165 ⋅ n η − 0 .1
C2 = − + 0 .5
η + 0 . 01 30

rapporto di laminazione
Qu
η=
Qc

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Metodo dell’invaso /2 26
Paoletti e Rege-Gianas, 1979

100
F
90

W 80
G (n, m ) = g (n, m ) ⋅ F (n, m ) =
k ⋅ Qc
70

60 10 m

θw 50

F (n, m ) =
4
40
k 30
F
20
3
10
m=2
0
0 0.2 0.4 0.6 0.8

n n
⎛ m ⎞ D 10
⎜ ⋅ F n −1 ⎟ ⋅ F 2−n G
n ⋅ F + (1 − n ) ⋅ ln ⎜ D ⎟ − m =0
9
⎜ m n −1 ⎟ 1 − e −F
⎜ ⋅F −1⎟ 8
⎝ D ⎠ 7 10 m
6 4
⎛ m ⎞
⎜ ⋅ F n −1 ⎟ ⎡⎛ ⎤

( )⎥
n −1
F n −1 F n − 2 ⎟ − 1 − 1 ⋅ ln ⎢ ⎜ m ⋅ F
⋅ ln ⎜ D − 1⎟ ⋅ 1 − e − F
5
g (n, m ) = −
D D ⎜ m ⋅ F n −1 − 1 ⎟ m m ⋅ F
⎜ ⎟ ⎢⎣ ⎜⎝ D ⎟
⎠ ⎥⎦ 4
⎝ D ⎠ G
3 3

Qc1 2

m= =
η Qu
1
m =2
0
0 0.2 0.4 0.6 0.8
n n
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Metodo cinematico /1 27
Alfonsi e Orsi, 1979

Qu
η=
Qc Qc(θc)

θw
y= Qc(θw)
T0 W
Qu
100

y
θ C =T 0 θw
0,7
0,6
10 θ1−n
W = ϕ ⋅ A ⋅ a ⋅ θ + T0 ⋅ Q ⋅
n 2
− Qu ⋅ θ − Qu ⋅ T0
ϕ⋅ A⋅ a
u
0,5
0,4
y 0,3
n = 0,2
1
dW(θ)
——— = 0

0,1
θ−wn
n ⋅ϕ⋅ A⋅ a ⋅θ n −1
+ ( 1 − n ) ⋅ T0 ⋅ Q ⋅ − Qu = 0
0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 2
η
ϕ⋅ A⋅ a
w u
η

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Metodo cinematico /2 28
Modica (1996)

Modica (1996) ha esteso il metodo cinematico, rimuovendo alcune ipotesi semplificative:

1° ipotesi rimossa:
pioggia costante
+
curva aree-tempi lineare
CASO
BASE

Ietogramma Chicago
+
curva aree-tempi non lineare

2,0 2,0 2,0


Ietogramma: Chicago Ietogramma: Chicago Ietogramma: Chicago
w w w
Curva aree-tempi: α = 1 Curva aree-tempi: α = 1/3 Curva aree-tempi: α = 3
1,5 1,5 1,5
Portata uscente: costante Portata uscente: costante Portata uscente: costante
n = 0,45 n = 0,45 n = 0,45
1,0 1,0 1,0
b) a) c)
0,5 n = 0,20 0,5 0,5 n = 0,20
n = 0,20

0,0 0,0
0,0
0,0 0,5 1,0 qt 1,5 0,0 0,5 1,0 1,5
0,0 0,5 1,0 qt 1,5 qt

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Metodo cinematico /3 29
Modica (1996)

Modica (1996) ha esteso il metodo cinematico, rimuovendo alcune ipotesi semplificative:

2° ipotesi rimossa:
portata uscente
costante
CASO
BASE

Legge d’efflusso Legge d’efflusso


a battente a stramazzo
2,0 2,0
Ietogramma: costante Ietogramma: costante
w Curva aree-tempi: lineare w Curva aree-tempi: lineare
1,5 Legge d’efflusso: a battente 1,5 Legge d’efflusso: a stramazzo

1,0 1,0
n = 0,45 n = 0,45
n = 0,20
0,5 n = 0,20 0,5

0,0 0,0
0,0 0,5 1,0 qt 1,5 0,0 0,5 1,0 qt 1,5

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Metodo cinematico /4 30
Modica (1996)

Modica (1996) ha esteso il metodo cinematico, rimuovendo alcune ipotesi semplificative:

Entrambe ipotesi rimosse:


pioggia costante + curva aree-tempi lineare
+
portata uscente costante
CASO
BASE

Ietogramma Chicago Ietogramma Chicago


+ +
efflusso a battente efflusso a stamazzo
2,0 2,0
Ietogramma: Chicago Ie to gra m m a : C hic a go
w w C urva a re e -te m pi: α = 1
Curva aree-temp i: α = 1
Le gge d’e fflus s o : a s tra m a zzo
1,5 Legge d’efflusso: a battente 1,5
n = 0,45
n = 0,45
1,0 1,0
n = 0,20
n = 0,20
0,5 0,5

0,0 0,0
0,0 0,5 1,0 qt 1,5 0,0 0,5 1,0 1,5
qt
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Altri metodi 31
Formule empiriche

N
Marone (1971) ; Qu ⎛ W ⎞
η= = ⎜⎜ 1 − ⎟

Boyd (1982 e 1987) Qc ⎝ N ⋅We ⎠

0 . 753
⎛ Q ⎞
1 . 291 ⋅ W e ⋅ ⎜⎜ 1 − u ⎟⎟
W = ⎝ Qc ⎠
Wycoff e Singh (1976) 0 . 411
⎛ Tb ⎞
⎜⎜ ⎟⎟
⎝ c ⎠
T

⎛1+ m ⎞ 2 ⎛ 60 ⎞
Abt e Grigg (1978) W =⎜ ⎟ ⋅ Q u ⋅ t c ⋅ (1 − α ) ⋅ ⎜ ⎟
⎝ 2 ⎠ ⎝ 43 .56 ⎠

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Limiti dei modelli idrologici 32

Laminazione ottimale Regolatori di flusso a portata variabile

Pioggia costante Ietogrammi variabili

Evento singolo Possibilità di pre-riempimento

Vasca semplice Vasche multi-camera

Sottostima o sovrastima
del volume della vasca solo predimensionamento vasca

SIMULAZIONE
DETTAGLIATA

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Modelli di simulazione 33

Serie pluviometrica continua lunga


Simulazione continua
(almeno 10 ÷ 20 anni)
SEMPLIFICAZIONI

Modello stocastico delle


Serie pluviometrica continua corta
piogge + simulazione
(5 ÷ 10 anni)
continua

Serie pluviometrica ridotta Ietogramma reale +


(pochi eventi critici) simulazione d’evento

Ietogramma di progetto +
Curve di possibilità pluviometrica
simulazione d’evento

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Simulazione con eventi reali 34

Pecher, 1980

Incremento % del volume rispetto alla simulazione


T (anni)
con evento singolo e pioggia costante
Qu (l/s/ha) 5 10 20 50 100

0.5 17.2 16.8 26.6 28.3 43.1


Mambretti, 1991
1.0 14.1 14.9 22.4 10.2 10.2

2.0 11.3 15.1 4.8 19.1 20.6

5.0 18.9 15.0 11.0 20.6 24.6

10.0 33.9 28.2 5.7 6.8 14.4

Marelli, 1994 ΔW ≅ 50 % (T=5 anni) ÷ 100 %(T=2 anni)

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Possibilità di pre-riempimento 35

Esempio:

Piogge di Milano 1971-1991:


1296 eventi con h > 3 mm
In 6 casi su 21 anni
Intervallo medio (ts) tra gli eventi: 5.37 giorni la vasca non sarebbe
Numero eventi con ts < 10 ore: 356 stata completamente
vuota all’inizio
dell’evento.
Il valore massimo del
Simulando le piogge reali con il metodo cinematico,
pre-riempimento è
si ottiene un volume di circa 720 m3/haimp per una
risultato pari a circa
vasca volano con T= 20 anni e portata in uscita
il 40%
costante pari a 20 l/s haimp.
Il tempo di completo svuotamento sarà quindi
circa pari a 10 ore.

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Vasche multicamera 36

Vasche in serie Vasche in parallelo

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37
Vasche multicamera con precamera

W2
W3

W1
Wo

Il volume di una vasca multicamera con precamera di ingresso è minore di


quello di una vasca semplice (+Wo) a parità di massima portata in uscita.

Lo schema più efficiente è quello con camere in serie e con riempimento e


svuotamento attraverso la precamera d’ingresso.

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38
Vasche volano e qualità delle acque

Nel caso che la vasca volano abbia come ricettore direttamente un


CORSO D’ACQUA, è opportuno favorire al massimo l’abbattimento
degli inquinanti PRIMA dello scarico.

Sedimentazione dei solidi sospesi (SS)

• Aumento dei tempi di residenza, a) Sedimentazione dei SS


anche per gli eventi più frequenti b) Diminuzione del BOD
• Limitazione della turbolenza nella vasca c) Diminuzione del DO !!!

Tempi di residenza non troppo elevati circa 24 ore (Grizzard et al., 1986)
Aerazione delle vasche

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Regolatori di portata a luce fissa /1 39

Sono essenzialmente luci a battente:

legge di efflusso

Q = μ A 2 gh

C
μ = c
⋅C v
C a
1 + c
h

Con parete verticale (δ = 90°)


e per a/h →0, μ = 0.61;
Per a/h grande μ si riduce a
causa della presenza d’aria
risucchiata che rende l’efflusso
irregolare.

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Regolatori di portata a luce fissa /2 40

1) Ho < 1.2⋅D e So > Scritica


la corrente passa per l’altezza critica all’imbocco
2) Ho > (1.2⋅D ÷ 1.5⋅D)
se la corrente è ben aerata da valle l’efflusso è uguale a quello
sotto una paratoia
3) Ho < 1.2⋅D e So < Scritica
si sviluppa un moto a pelo libero controllato dalle condizioni di
valle;
4) Hu < D e So < Scritica
il condotto è parzialmente pieno
5) Hu = D
il condotto è totalmente pieno; la corrente a valle potrebbe
essere veloce
4) Hu > D e So < Scritica
il condotto è parzialmente pieno, con una corrente lenta a valle

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Regolatori di portata a luce variabile 41

Il loro scopo è quello di


mantenere la portata in uscita
il più possibile costante al
variare del carico idraulico h.
Generalmente sono bocche a
battente con paratoie
regolabili, con imbocco mobile
o deformabile.

La luce minima, in condizioni


di carico massimo, non deve
essere inferiore a 25x25 cm
per evitare possibili occlusioni.

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Regolatori di portata a vortice 42

Chiamati anche
hydrobrake o vortex amplifier
nella terminologia anglosassone

Possono essere a due o a tre vie.

Il moto vorticoso riduce


sensibilmente il coefficiente
d’efflusso μ (0.2 ÷ 0.3)

Luci più ampie


(quindi meno intasabili)
Autopulizia dovuta al vortice.

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Scarichi di superficie 43

Sono generalmente luci a stramazzo :

Sfioro libero in atmosfera e non


rigurgitato

legge di efflusso
Q = μ l h 2 gh

μ = 0 .4

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Scarichi di superficie - 2 44

Caso a) Caso b)
⎛ L − l 0 . 0027 ⎞ ⎡⎢ ⎛ l h ⎞
2 ⎤ μ = 0 . 45 ÷ 0 . 48
μ = ⎜ 0 . 405 − 0 . 03 + ⎟ ⋅ 1 + 0 . 55 ⋅ ⎜⎜ ⎟⎟ ⎥
⎝ L h ⎠ ⎢⎣ ⎝ L H ⎠ ⎥

Caso c) Caso d)
⎛ L −l 0 . 0027 ⎞ ⎡ ⎛ lh ⎞ ⎤
2
l eff = l − 2 ⋅K p ⋅h
μ = 0 . 8 ⋅ ⎜ 0 . 405 − 0 . 03 + ⎟ ⋅ ⎢1 + 0 . 55 ⋅ ⎜⎜ ⎟⎟ ⎥
⎝ L h ⎠ ⎢⎣ ⎝ L H ⎠ ⎥⎦

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Vasche di prima pioggia e volano 45
Esempi /1

Vasca di prima pioggia Vasca di prima pioggia


+
(settori chiusi e impermeabili) Vasca volano
con sistema di autolavaggio (settori chiusi e a cielo aperto)

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Vasche di prima pioggia e volano 46
Esempi /2

Vasca di prima pioggia


+
Vasca volano
a cielo aperto - con fitodepurazione

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Vasche di prima pioggia e volano 47
Esempi /2

Vasca volano
a cielo aperto - con laghetto permanente

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Vasche di prima pioggia e volano 48
Esempi /3

Vasca volano
a cielo aperto - permeabili

argine
[CANADA]

area ricreativa

contesto urbano

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Vasche di prima pioggia e volano 49
Esempi /4

Vasche volano
a cielo aperto - impermeabili

[ CITTA’ DI SANTO ANDRE’ – SP (Brasile) ]

Vasca volano di Santa Terezinha: Vasca volano di Villa America:


particolare dello scarico condotti di ingresso

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Vasche di prima pioggia e volano 50
Esempi /5

Vasca volano
chiusa coperta - impermeabile
clapet di lavaggio

finitura esterna dell’area

ingresso nella vasca lavaggio


e primo sfioro
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Vasche di prima pioggia e volano 51
Esempi /6

Apparati di lavaggio
• Funzione: eliminare materiale sedimentato sul
fondo vasca a fine evento
• controllo manuale / sistemi automatizzati
• vasca di accumulo (dimensione e geometria
dipendono dal sistema di lavaggio prescelto)
• possono utilizzare sia acqua della fognatura in
arrivo da monte sia acqua pulita

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Vasche di prima pioggia e volano 52
Esempi /7

[VASCA SESTO S. GIOVANNI]


• corridoi di lavaggio automatizzato in sequenza
• con sensori di riempimento / svuotamento
• svuotamento a gravità
con bocca di uscita regolata (Qu ≈ cost)

ingresso finitura esterna

vasca
accumulo

clapet di lavaggio
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Vasche di prima pioggia e volano 53
Esempi /8

Vasca volano
“SUPERTUBO”
manufatto di
autolavaggio

supertubo

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Vasche di prima pioggia e volano 54
Esempi /9

Vasca volano
soluzione in galleria sotterranea

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