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Alexia Leonardi

Istituto Marangoni

Master Fashion Promotion, Communication & Media

Fashion Writing and Criticism

Tutor Eleonora Carcascio

alexia.leonardi@gmail.com

Article on the blog


https://boutondore2020.wordpress.com/2021/01/14/un-tuffo-co
n-versace/
Un tuffo nel mare di Versace

Se Ariel non vi ha dato voglio di diventare una sirenetta, Donatella lo farà.

« Ariel, ascolta! Il mondo degli umani è un pasticcio! La vita sotto il mare è meglio di
qualsiasi cosa abbiano lassù! ». Concordo. Il 2020 non è stato di tutto riposo. Ma
almeno, abbiamo Versace.

Il 21 febbraio 2020, si è svolta a Milano la sfilata dell’iconica casa di moda italiana.


Quest’anno, niente ​celebrities​ in prima fila, ma soltanto gli impiegati del brand
negativi al test Covid. Un occhiolino di ringraziamento a quelli senza i quali tutto ciò
non sarebbe stato possibile. Per gli altri, lo ​show​ era trasmesso in diretta sulle
piattaforme social del brand (Instagram, Facebook, Twitter). Online o offline, il
pubblico venne immerso nell’universo immaginario di Versacepolis.

Sotto l'occhio di Medusa, i modelli hanno sfilato sulla sabbia al ritmo delle onde, con
capelli bagnati e un’abbronzatura perfetta. Intorno a loro, le immaginarie rovine di
Atlantis e le divinità greche che hanno influenzato il brand sin dall’inizio. Un dolce
home sweet home​ per Donatella.

Date le attuali circostanze, la sorella del celebre creatore ha desiderato riportare il


pubblico al fascino dei tempi antichi. Ridare un po’ di bellezza e un pizzico di
speranza con la sua visione ottimistica. Perché il mondo che ci aspetta dopo sarà un
mondo migliore, e Donatella ne è convinta.

“Volevo creare qualcosa di dirompente, qualcosa che potesse essere in sintonia con
i nostri ultimi cambiamenti interiori. Per me questo significa sognare un mondo
nuovo. Un mondo fatto di colori sgargianti e creature fantastiche, in cui tutti
possiamo coesistere in pace", d ​ ichiara Donatella sul sito ufficiale del brand.

Se da molto tempo, la moda è criticata per la sua mancanza di diversità, quest’anno


Versace ha segnato la storia con la sua prima sfilata ​all-inclusive.​ Irina Shayk e Joan
Smalls erano ovviamente presenti, ma questa volta accompagnate da Jill Kortleve,
Alva Claire e Precious Lee, le prime tre modelle plus-size a sfilare per Versace. Da
sempre, il brand veicola immagini di donne forti, autonome e “​self-sufficient”​ e
quest’anno ha oltrepassato un confine che il mondo della moda ancora fa fatica ad
accettare.

Sul suo profilo Instagram, Jill Kortleve ha pubblicato un messaggio emozionante per
condividere la sua gratitudine riguardo a questa esperienza.

« Questo è un momento storico e non posso credere che sia realmente accaduto.
Sto ancora tremante. Sono così orgogliosa di noi @alvaclaire @preciousleexoxo . È
così incredibile lavorare per marchi per le quali ho sempre sognato di lavorare.
Spero che stiamo aprendo le porte ad una nuova generazione con gli stessi sogni
ma che non si è mai vista nelle riviste o negli spot pubblicitari. Grazie per questo

💚💙
momento iconico @pg_dmcasting @samuel_ellis @donatella_versace @versace
»
Il pattern ​Trésor de la Mer​, creato dal mitico Gianni nel 1992, viene rivalorizzato in
questa collezione. Un richiamo alla loro “​Magna Grecia”​ delle origini e all’infanzia
passata sulle coste del mar Tirreno. Versace rimane fedele a sé stesso, con
un'estetica piena di stampe cariche e creature mistiche. Stelle marine, capesante e
conchiglie sono ovunque, declinati in tutti i modi possibili e immaginabili.

Per tirarci sù durante la quarantena, niente di meglio che una collezione colorata.
Pattern arancione e blu, ricami di perle gialle e rosa si mescolano come un banco di
pesci affollati. Le ragazze hanno sfilato con capi corti, rivelando gambe nude e
generose scollature. A Versace il fegato non è mai mancato, e ancora una volta ce
lo ha dimostrato. Per i maschi, la collezione è segnata da un’influenza ​streetwear​,
con bomber vintage e cappelli da pescatore. Ogni vestito è dettagliatissimo e le sue
finiture alla mano testimoniano sempre di più l’eccellenza del ​savoir-faire​ della casa.

Cocca del marchio, Adut Akech ha sfilato per ultima,


sicura di sé, in un abito rosa corto e scintillante, come
la rinascita di Venus in persona. Poco dopo,
Donatella, accompagnata dai suoi modelli, ha fatto
alcuni passi sulla passerella acclamata dai suoi
colleghi.

Il tempo passa ma Versace rimane Versace, e ogni


anno Donatella trova il modo per ridare una rinfrescata
all’estetica di Gianni, che gli rimarrà sempre accanto.
La sfilata SS21 ci da voglia di credere in un indomani
positivo, in cui anche noi potremo uscire indossando
queste divine creazioni. Un giorno. Covid
permettendo.

Alexia Leonardi

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