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La rivoluzione americana

Le 13 colonie avevano forti legami con l’Europa, erano colonie di popolamento, le persone
che attraversavano l’oceano per arrivare in una delle colonie cercavano fortuna o libertà, erano:
contadini rimasti senza terra, piccoli mercanti e artigiani , Persone che volevano sfuggire alla
giustizia. Erano inglesi, francesi, scozzesi e altri. Il sovrano britannico aveva dato in concessione
lo sfruttamento dei territori americani a compagnie commerciali e singoli individui .
C’era una forte etica del lavoro.

Le assemblee coloniali erano degli organi di autogoverno e i rappresentanti venivano eletti


con suffragio censitario (Escludeva i non proprietari oltre che i neri)
Le 13 colonie non costituivano una nazione unitaria fu lo scontro poi con gli inglesi a creare una
sorta di consapevolezza di avere problemi comuni.
Nord: comunità agricole con un rigido puritanesimo, omogeneità etnica e religiosa, attività
industriali e commerciali nelle città portuali, erano quelli più aperti culturalmente soprattutto
nelle città portual
Centro: proprietà medie e grandi dimensioni, commercio agricoli, eterogeneità etnica e
religiosa
Sud: c’erano grandi proprietà aristocratiche una economia di piantagione questo scaturì una
grande richiesta di schiavi, e c’era un rigido anglicanesimo.
La società era composta da bianchi che costituivano la minoranza, nativi(Che si decimarono
dopo le malattie dell’Europa) e schiavi Neri.

Fino alla metà del settecento il rapporto fra le colonie e la Gran Bretagna fu poco conflittuale. Le
colonie partecipavano i traffici atlantici, ma questi traffici loro non erano del tutto legali, poiché
l’Inghilterra Applicava le regole del mercantilismo (alcuni prodotti americani come il tabacco
potevano essere esportati soltanto in Gran Bretagna con navi inglesi) queste limitazioni
favorirono il contrabbando.
I pilgrim fathers: dei puritani inglesi (padri pellegrini) che migrarono in America attraverso la
mayflower e li stabilirono il mayflower compact dove si impegnavano a sottoporsi a governanti
nominati per comune consenso.
Per festeggiare il primo raccolto fecero una festa (il giorno del ringraziamento) e ancora oggi si
festeggia.
Il rapporto si Fece sempre più conflittuale, fino a quando l’Inghilterra introdusse la legge sul
bollo (stamp act) Una tassa su giornali, atti legali documenti commerciali. Questo si fece per
riassestare l’economia dopo la guerra dei sette anni.
Gli americani si ribellarono perché fino a quel momento venivano tassati solo le persone che
erano rappresentati politicamente e loro non si sentivano rappresentati.
Contro la legge sul bollo Si mobilitò un vasto movimento, ci furono varie proteste organizzate
dai Sons of liberty, ci furono molti accordi fra mercanti per boicottare le importazioni inglesi,
così facendo l’Inghilterra ritirò la legge sul bollo ma riaffermò il diritto di tassare i coloni.
Nel 1773 il governo inglese assegnò all’East India Company il monopolio dell’esportazione del
tè danneggiando così il contrabbando, la risposta fu il Boston Tea party, una grossa partita
di te della compagnia gettata in mare dai figli della libertà. Londra reagì con provvedimenti
repressivi chiamati leggi intollerabili come la chiusura del Porto di Boston.
George Washington era il comando del Continental Army (un esercito unitario).
Il 4 luglio del 1776 il congresso delle colonie approvò la dichiarazione di indipendenza (un
documento di importanza storica fondamentale è in esso ci sono i principi della libertà e
dell’uguaglianza).
La guerra di indipendenza fu un conflitto di inferiorità militare da parte degli americani però fu
compensata con degli errori da parte degli inglesi e dell’aiuto francese. Fu importante la vittoria
a Saratoga perché spinse la Francia e poi la Spagna a unirsi agli americani.
La Francia si unì per calcolo politico e per prendersi la rivincita su gli inglesi. Infine Londra
sottoscrisse la pace di Versailles dove riconosceva l’indipendenza delle colonie.
I leader americani pensarono che c’è bisogno di una forma di unione prima di perdere
l’indipendenza raggiunta, si fronteggiavano confederazione (Un’unione di Stati dove il
potere centrale era limitato) e federazione (le singole colonie mantenevano ampie
autonomie ma le decisioni in materia di interesse generale era di competenza di un governo
unico per tutta la nazione), c’erano delle difficoltà economiche provocate dalla guerra e delle
agitazioni sociali, fu probabilmente questo a scegliere la soluzione federalista. Nel 1787 ci fù
una convenzione dove venne approvata la costituzione americana (venne eletto il primo
presidente George Washington).
La costituzione è la legge suprema è fondamentale di uno Stato che enuncia i
principi che regolano la convivenza civile e il funzionamento dello Stato stesso. Si scelse la
cultura istituzionale democratica Repubblicana.
La preoccupazione principale dei confederalisti era che si creasse un potere centrale dispotico
ma fu mitigata con i check and balances (Un sistema di controlli e contrappesi).
La costituzione delinea una Repubblica federale che assegna agli organi centrali poteri in
materia di difesa nazionale.
Il potere legislativo spetta al congresso, un parlamento bicamerale elettivo composto dalla
camera dei rappresentanti e dal Senato.
Il potere esecutivo spetta al presidente che è eletto per quattro anni dai grandi elettori che a
loro volta sono votati dal popolo (elezione indiretta). Gli Stati Uniti sono una Repubblica
presidenziale con elezione indiretta del capo dello Stato.
Il presidente esercita anche poteri di controllo sul congresso ma non può sciogliere
anticipamente le camere.
Impeachment (una sorta di processo privo di conseguenze giuridiche)
La magistratura è indipendente è il massimo organo giudiziario è la corte suprema.
I bill of rughts: i 10 emendamenti Che specificano le libertà e le garanzie che i cittadini non
possono essere privati dal governo federale.

la rivoluzione francese
Nella Francia settecentesca non funzionava lo Stato assoluto. (L’assolutismo si era costruito
moltiplicando ogni livello benefici e privilegi così da legare al potere Reggio burocrazia nobiltà di
spada e di toga.)
La monarchia si trovò priva di consenso per una politica riformatrice. Sarebbe stato necessario
modernizzare il paese eliminando l’eredità del passato come ad esempio i privilegi che
ostacolavano la crescita si sarebbe dovuto affrontare il problema del debito dello Stato dove
l’unico modo era quello di riformare il sistema fiscale Riducendo i privilegi che avevano clero e
nobiltà e rendendo più efficiente il sistema di riscossione dei tributi chiamati Fermiers spesso
poco onesti.
L’assolutismo in Francia non riusciva a realizzare ne potere di comando ne coesione sociale
erano tutti insoddisfatti: si sognava una monarchia costituzionale tipo inglese. ( il clero, la
nobiltà, Innovatori e i progressisti)
I contadini per via delle tasse si spingevano a violente rivolte.
La monarchia assoluta non rispettava più alle aspettative dei ceti che l’avevano sorretto e dalle
forze vive del paese.
Nella Francia di antico regime i parlamenti erano tribunali che giudicavano cause di particolare
rilevanza come ad esempio quelle che coinvolgevano i nobili di sangue.
C’erano 13 parlamenti e costituivano un forte gruppo di pressione, erano formati da gran parte
di nobiltà di toga.
Lo scontro del re con i parlamenti divenne incandescente di fronte al debito pubblico,
tentarono invano di tassare il clero, trasformare un’imposta chiamata dono gratuito dove si
poteva versare un contributo spontaneo allo Stato, di introdurre il catasto delle proprietà
immobiliari E di ridurre la corruzione dei fermiers.
Nel 1787 ci fu la bancarotta dello Stato, il sovrano Luigi 16 decise di introdurre un’imposta
fondiaria unica, cercò di imporre ai nobili un prestito per lo Stato ma si ribellarono creando la
rivolta nobiliare, guidata dai nobili ma composta da borghesia e ceti popolari.
Il re dovette fare marcia indietro E convocare gli Stati generali (clero, nobiltà, terzo Stato).
Vennero indirizzati al sovrano circa 60.000 Cahiers de dolèances (quaderni di rimostranze) Cioè
lamentele E suppliche da parte di nobili clero e terzo Stato.
Clero: si lamentava dell’indebolimento dei valori religiosi
I nobili: volevano una monarchia costituzionale e l’abolizione dei privilegi
Il terzo stato di campagna: sono schiacciati dalle tasse e dai diritti signorili
Terzo stato di città: volevano il voto per testa (individuale), imposte distribuite in modo equo e
l’eliminazione delle tasse.
Stava iniziando la fine dell’antico regime.
Gli stati generali si riunirono a VERSAILES 5 maggio del 1789 ma c’era un equivoco, tutti
volevano cose diverse.
Il sovrano: voleva utilizzare gli stati generali per un prestito e voleva imporre ai privileggiati delle
tasse
L’aristocrazia: voleva tutelare i propri privilegi
I borghesi: volevano una monarchia costituzionale.
Un’ altro equivoco era il voto per testa (un voto a persona) o per ordine (un voto per ogni
ordine)
Il terzo stato si autoproclama Assemblea nazionale, era come dire andiamo avanti soli.
Questo porta alla rottura degli stati generali e nasce l’assemblea dei rappresentanti del popolo
francese.
La maggioranza dei deputati formò l’assemblea nazionale costituente giurando di non
sciogliersi fino a quando la francia non avesse avuto una costituzione (giuramento della palla
corda).
La rivoluzione si propagò prima a parigi provocando la presa della bastiglia (14 luglio 1789) un
carcere dove venivano detenuti politici ed era il simbolo dell’assolutismo.
Il re di fronte a questi eventi ritirò le truppe riconoscendo l’assemblea nazionale ufficialmente.
I contadini avviarono una rivolta che divampò nelle campagne perchè sentivano il peso dei
diritti signorili e delle imposte.
La rivolta fu accompagnata dalla “grande paura” (massacri da parte di truppe mercenarie e
briganti).

I deputati dell’assemblea nazionale non approvavano la violenza. Tutti compresero che per
riportare l’ordine nel paese occorreva dare alla rivolta contadina una risposta politica.
Il 4 agosto 1789 l’assemblea nazionale deliberò l’abolizione della feudalità.(I promotori furono
due grandi aristocratici)
Il Decreto prevedeva:
l’abolizione dei diritti di servitù personale
l’abolizione con riscatto di cannoni e censi
l’abolizione delle decime cioè la parte del raccolto dovuto alla chiesa
L’abolizione della venalità cioè L’acquisto delle cariche pubbliche
la cancellazione di immunità fiscali e privilegi
il libero accesso di tutti i cittadini alle cariche pubbliche.
Nel 26 agosto 1789 ci fu la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, sanciva alcuni
diritti fondamentali (libertà, la proprietà e la sicurezza), L’uguaglianza di fronte alla legge, la
separazione dei poteri ed annunciava l’idea della sovranità popolare.
I Monarchiens Che erano i deputati di orientamento più moderato proponevano di creare una
monarchia costituzionale sul modello inglese, con un parlamento bicamerale formato dalla
camera elettiva è una nomina regia, il potere esecutivo spettava al sovrano e doveva essere
riconosciuto anche il diritto di veto così da bilanciare il potere legislativo.
Invece c’erano altri deputati che sostenevano la sovranità della nazione, interpretavano la
rivoluzione come la creazione di un nuovo ordine, quindi la costituzione doveva derivare dal
popolo, proponevano un’unica assemblea legislativa senza diritto di veto da parte del re.
L’assemblea approvò la costituzione del 1791 che prevedeva un sistema monocamerale
fondato su un’assemblea, titolare del potere legislativo, eletta con suffragio censitario. Il re
deteneva il potere esecutivo e il diritto di veto sospensivo (sospendere per due anni le leggi
fatte del parlamento).
Luigi XVI rifiutò di approvare il decreto di abolizione della feudalità, la dichiarazione dei diritti
e i primi articoli della costituzione e questo atteggiamento insieme all’alto prezzo del pane
provocò il 5-6 ottobre un corteo di donne che chiedevano pane e una folla di migliaia di persone
invase il castello di Versailles Esigendo la firma dei decreti e il trasferimento del sovrano a Parigi,
il re cedette su tutto.
A destra della presidenza si crea un orientamento moderato a sinistra invece c’erano c’era
un’area più radicale e dopo la sconfitta politica dei monarchiens a proposito della costituzione
fu la sinistra ad avere la prevalenza.
L’assemblea svolse una grande opera di Riforma: il territorio del paese fu diviso in 83
dipartimenti, furono abolite le corporazioni e ogni tipo di esenzione fiscale mettendo
un’imposta fondiaria unica e viene introdotto anche il libero commercio.
C’era il problema di come ripianare il debito pubblico.
L’assemblea decise di mettere in vendita i beni del clero e significava affermare che la religione e
la Chiesa dovevano avere una funzione pubblica. I beni del clero furono offerti come garanzia
per un’emissione di titoli fruttiferi chiamati assegnati. In sostanza il cittadino che acquistava gli
assegnati anticipava allo Stato, dietro interesse, il pagamento per l’acquisto di una certa quota di
beni nazionali.
La costituzione civile del clero approvata dall’assemblea nazionale il 12 luglio del 1790 stabiliva
che i parroci fossero scelti dal corpo elettorale e fossero stipendiati dallo Stato. Si opposero gli
alti prelati e il basso clero.
Nel 1791 Luigi XVI e la regina Maria Antonietta lasciarono in segreto il Palazzo Reale ma
vennero riconosciuti e fermati a Varennes, questa fallita fuga ruppe il legame che teneva il re
alla rivoluzione. Non è chiaro perché scappa, forse voleva suscitare un movimento contrario alla
rivoluzione
L’opinione pubblica e le masse popolari avevano giocato un ruolo decisivo, il talento giornalistico
e l’abilità oratoria si rivelarono requisiti essenziali leader giovani e sconosciuti, la parola fu una
delle protagoniste di una rivoluzione.
La maggior parte dei gruppi politici dell’assemblea aveva dato vita a dei club, Il circolo destinato
a maggior fortuna era quello dei giacobini , Facevano parte la fayette, birabeau, robespierre.
Il gruppo aveva in origine un orientamento monarchico costituzionale ma in seguito divenne
difensore della Repubblica democratica. Erano favorevoli a una società dove le ingiustizie e le
disuguaglianze fossero ridotte. Ponevano l’uguaglianza prima della libertà, il diritto all’esistenza
prima di quello alla proprietà, credevano che la legge dovesse agire per assicurare la felicità di
tutti i cittadini. Più a sinistra si collocava il club dei cordiglieri La maggior figura è Danton.

La componente più moderata dei giacobini aveva creato il club dei foglianti, dove pensavano che
la rivoluzione fosse finita e che bisognava preservarla cosa che non condividevano i giacobini.

Ci fu una migrazione di migliaia di ufficiali che portarono a un movimento controrivoluzionario


fuori la Francia e venne visto una minaccia da parte dei rivoluzionari.

I girondini sostennero che la Francia dovesse andare in guerra contro l’Austria e la Prussia.
Una guerra che la presentarono come necessaria per difendere la rivoluzione ma anche come
una crociata contro l’assolutismo. Il re voleva andare in guerra nella speranza di far finire la
rivoluzione, i girondini invece Avevano lo scopo opposto.

I primi mesi furono disastrosi perché l’esercito era mal guidato e non era addestrato, si
incominciò A gridare al tradimento. Ci furono numerose difficoltà economiche, gli assegnati si
erano svalutati e la svalutazione portò con sé l’inflazione aggravata dal fatto che i commercianti
accumulavano merce, il prezzo del pane aumentò, i mercanti volevano essere pagati In moneta
pregiata perché la moneta normale perdeva di valore.

Si creò il movimento dei sanculotti e le sue parole d’ordine erano il suffragio universale, la
solidarietà popolare e la lotta contro i nemici della rivoluzione

La monarchia cadde il 10 agosto 1792 Quando i popolani armati presero d’assalto il Palazzo
Reale e istituirono un nuovo governo la “comune rivoluzionaria” composto da giacobini radicali
e cordigliere.

L’assemblea legislativa depose Luigi XVI e convocò le elezioni con suffragio universale e
l’assemblea costituente si chiamò convenzione sull’esempio americano.

La situazione economica generò rivolte e esplosioni di violenza sia nelle campagne che nelle
città, la situazione militare precipitava La fayette si consegnò al nemico portando così a un
massacro dove squadre di sanculotti penetrarono nelle carceri per uccidere i traditori.

In questa situazione si svolsero le elezioni per la convenzione, dove si riunì il 20 settembre del
1792 e il giorno dopo deliberò l’abolizione della monarchia e la Francia divenne una repubblica.

Il movimento dei sanculotti si radicalizzò in senso ultra rivoluzionario, credevano in una


sovranità popolare, i girondini non condividevano questa idea di democrazia diretta mentre i
Montagnardi (gruppo di orientamento democratico e repubblicano di estrazione borghese) si
affiancarono ai sanculotti per cercare di finire la rivoluzione.

Luigi XVI venne condannato e aveva un significato politico, cioè affermare che la convenzione
aveva il diritto di Giudicare e condannare il re Stava significare che loro incarnavano la sovranità
popolare.

La guerra in Vandea incominciò dalla leva obbligatoria Fino a creare un vero e proprio esercito
controrivoluzionario.

alla base c’erano: Il sentimento religioso, la delusione Dei risultati della rivoluzione e un ostilità
verso i cittadini che imponevano l’arruolamento in una guerra che i contadini non la sentivano
propria.

La Vandea fu un caso particolare dove ci fu la frattura tra la rivoluzione e buona parte del
mondo contadino.

La convenzione provo a rimediare alla crisi con una serie di provvedimenti: istituzione di un
tribunale rivoluzionario per giudicare i traditori, invio nei dipartimenti dei commissari,
istituzione di comitati di sorveglianza, fissazione di un prezzo Massimo per cereali farine
(Maximum), creazione di un comitato di salute pubblica che assunse il potere esecutivo.
Ci fu un’altra convenzione nel 1973 che approvò un nuovo testo costituzionale, dove c’era un
accentuato carattere democratico e sociale, si affermò la sovranità del popolo ma non entrò mai
in vigore.

I girondini vennero abbattuti ma nelle città portuali dove erano più forti si creò la rivolta
federalista dove uccisero molti giacobini, questa rivolta non aveva obiettivi ma esprimeva
l’insofferenza di alcuni dipartimenti.

Questa situazione disastrosa spinsero Robespierre e il comitato di salute pubblica verso


provvedimenti più radicali, Che finì in una dittatura. Il comitato attuò un forte controllo
dell’economia, l’accaparramento venne punito con la morte e il maximum fu esteso a molte
merci.

Fu adottato un nuovo calendario in modo laico senza feste e senza domeniche.

La fase più drammatica fu il terrore nel settembre 1793 dove arrestavano chiunque si fosse
dimostrato sostenitore della tirannia, del federalismo e del nemico della libertà.

Il terrore divenne uno strumento di lotta politica dove Robespierre aveva portato il terrore
accessi intollerabili, e quindi si decise di giustiziare un tiranno cioè robespierre Il nove termidoro
dell’anno due.

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