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Il vesuvio:

Nel 79 d.p. ci fu un eruzione, in seguito ci fu una fase piniana dove le ceneri caddero a terra.

Le pomici caddero su Pompei e invasero Ercolano. Le fasi iniziali dell'eruzione avevano svuotato la
camera magmatica (fra 3 e 5 km di profondità) e la acque di falda penetrarono in essa, trasformandosi in
vapore ad altissima pressione e provocando una spaventosa esplosion, che coprì tutta l'area con una
grossa nuvola. Flussi piroclastici, spesso con meccanismi da base-surge, scesero rapidamente con grande
energia lungo le pendici del vulcano, ditruggendo lungo le pendici del vulcano, distruggendo tutto. Nella
fase più antica si è formato un grande vulcano- strato che i vulcanologi chiamano somma. In una seconda
fase, una violenta eruzione fece collassare la sommità del cono e si formò un'ampia caldera sfondata
verso il mare. Nel 79 d.c all'interno della caldera si alzò un nuovo cono vulcanico, il Vesuvio e ancora oggi
la "montagna" di Napoli presenta vista mare, due cime: una monte somma e l'altro il cono centrale del
vesuvio.

Lava è il nome che viene dato al magma vulcanico dopo che ha perso i gas e gli altri componenti volatili
sotto pressione che lo permeavano. Il termine "lava" si riferisce sia alla roccia allo stato fuso che
fuoriesce in seguito ad una eruzione, che alla stessa roccia una volta che si è solidificata dopo il
raffreddamento. Il termine piroclasto identifica ogni tipo di clasto o granulo prodotto dalla
frammentazione di rocce o di lava non consolidata durante l'attività esplosiva di un vulcano. In senso
ampio il termine può essere applicato ai frammenti costituenti i depositi per caduta gravitativa, per
flusso piroclastico e per onda basale , come pure i lahar, le brecce di intrusione e di estrusione e i
diatremi. L'accumulo di qualunque origine dei piroclasti sciolti o non consolidati prende il nome generico
di tefra. Se invece l'accumulo è consolidato si definisce roccia piroclastica. I termini piroclastite e
deposito piroclastico comprendono sia gli accumuli consolidati che quelli non consolidati. Per colate di
lava si intendendono lunghi fiumi di lava incandescente e poco viscosa. La lava eruttata durante
un'eruzione effussiva dalla blocca di un cratere o da una lunga fessura vulcanica, se poco viscosa, può
scorrere lungo i fianchi del vulcano ed estendersi per svariati chilometri prima di subire un serio
raffreddamento.

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