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Altro criterio di resistenza , anche se di poco interesse per i nostri scopi perché valido per materiali fragili è

quello di De Saint Venant nel quale il parametro di riferimento non una tensione ma una deformazione;
occorre quindi che la deformazione massima sia minore delle deformazione limite che ricavo da una prova di
carico sarà la tensione limite diviso il modulo di Young, supponendo che il regime sia elastico fino
all’esaurimento della resistenza del materiale. La deformazione massima la otteniamo dalle equazioni di
Navier (nel caso in slide scritta per il caso piano) e da essa ci ricaviamo un tensione equivalente che
rappresenta il parametro che confronteremo la tensione limite.

Un criterio molto usato è quello di Guest (o Tresca o della massima tensione tangenziale) che risulta
particolarmente adatto per i materiali duttili perché il cedimento per scorrimento è un tipo di cedimento che
𝜎 −𝜎
avviene frequentemente, in più il metodo è molto semplice perché la 𝜏𝑚𝑎𝑥 = 𝑚𝑎𝑥 2 𝑚𝑖𝑛 (sempre espresso
in questo modo).
Nel caso monoassiale esiste solo la σmax che sarà la tensione limite per esempio quella di snervamento per cui
τmax =σs/2.

Se ci riportiamo nel piano σ1 σ3 (tensione principale minima, tensione principale massima) la σc ottengo il
dominio di resistenza

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