” Riti“, la retecreatadallaPrefetturaperaiutarele famiglie straniere
Comuni, scuole, ambiti, forze di polizia, cooperative: tutti insieme contro il disagio Una rete in aiuto delle famiglie Distretti Sanitari, Scuole, Forze straniere con minori. E’ quella di Polizia, Polizie Locali, Coope- realizzata dal progetto R.I. T.I., rative sociali, Associazionidi vo- presentato dalla Prefettura di lontariato e di promozione so- Pesaronell’ambito del Program- ciale, Parrocchie, ecc.),allo sco- ma Fami, finanziato dal Ministe- po di crearemetodologie comu- ro dell’Interno ed operativo ni di intervento, che colleghino dal’altro ieri. fra loro le esperienze già attive R.I.T.I. èl’acronimodi Reti Inclu- e ne potenzino l’efficacia. Previ- sive Territoriali e Integrate e sin- sto ancheun percorsoformati- tetizza. Attori del progetto sono vo, per accrescerele competen- l’Ambito Territoriale Sociale 1 – ze degli operatoripubblici e pri- Pesaro,l’Ambito Territoriale So- vati. ciale 4 – Urbino e l’Ambito Terri- Nella foto: il prefettoLapolla toriale Sociale 6 – Fano, la coo- perativa socialeLabirinto e l’Uni- versità di Urbino. Obiettivo: da- re sostegno alle famiglie stranie- re più disagiate. Quelle le cui condizioni di vita possonorisul- tare complessenei casi di nu- clei familiari monoparentali pri- vi di un lavoro stabileecon mi- norenni che necessitino di cure ed attenzioni. «Se a tale conte- sto – spieganoda Riti – si ag- giungono la complessità dei processi di inclusione sociale, la difficoltà relazionale dovuta ad unanonadeguatacompren- sione linguistica e la mancanza di un contestoparentaleed ami- cale di supporto,risulta con evi- denza la necessitàdi migliorare
l’assettoe la funzionalità dei ser-
vizi pubblici territoriali, affinché la loro azionerisulti più efficace e rispondente ai bisogni emer- si». Come? Attraverso l’indivi- duazione delle situazioni di disa- gio e la conseguenteattivazio- ne di misure efficaci di risoluzio- ne. Con Riti, la Prefettura di Pe- saro-Urbino punta quindi a raf- forzare la propria azione di rac- cordo, con un coinvolgimento attivo di tutti gli attori del welfa- re territoriale ( Ambiti, Comuni,