«Lei fa tutto «quasi»? Anch'io. Ma nel mio «quasi» c'é un'impossibilità, nel suo c'é una scelta, una noia, un'insufficienza...... E' in questa frase che si racchiude lo svolgersi di: due personaggi, Ulisse e Achille si confrontano su argomenti dal serio al faceto e Benni, per tramite loro ci racconta la nostra realtà. Personaggi quasi nuovi (il secondo sicuramente inedito), lontano dalla fantasia e strettamente legati ad una realtà a cui troppo spesso non dedichiamo la dovuta attenzione, che ci scivola lontano. I paesaggi urbani di Benni, fatti di draghiautobus e nebbie perenni, i giochi fantapolitici (ma non tanto «fanta»), questa volta fanno da sfondo alla storia raccontata, al dialogo tra i due personaggi epici, circondati dal corollario di quotidianità a volte mediocre (l'impiego per una casa editrice, non troppo convincente), altre volte meravigliosa (l'amore di Ulisse per la sua donna, Penelope, ovviamente), dove anche il ricco nemico, ha un volto più umano, con gli stessi problemi che può avere uno meno ricco.Achille vive la vita di Ulisse, scrivendone racconti, Ulisse proietta sè stesso sull'amico, facendone diventare l'alter ego, che riesce a vedere il mondo da un'angolazione diversa, anche se non sempre lo capisce. A volte questo confronto assume toni drammatici: ....Ho sempre dovuto rotolarmi nello sporco dei miei pensieri, da solo.
Achille Piè Veloce
Il tuo tempo lento in realtà è una vertigine.
Uno si sente sempre sul punto di cadere, poi cade e si rialza