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DA
DATI DEL CANDIDATO
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Con la firma che segue accetto che i miei dati anagrafici e di residenza
vengano comunicati alla Società Dante Alighieri e da questa a soggetti
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In conformità all’informativa ex articolo 13 del d.lgs. 196/2003 – Codice
della privacy – e all’Art. 13 del Regolamento generale UE sulla protezione
dei dati personali n. 679/2016, la Società Dante Alighieri, titolare del
trattamento, garantisce la massima riservatezza dei dati forniti e la
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anche per l’invio di comunicazioni o questionari relativi alle attività della
Società Dante Alighieri. I dati non verranno diffusi.
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La prova Ascoltare dura 50 minuti ed è composta da quattro parti, per un totale di 18 item.
La prova Leggere dura 70 minuti ed è composta da quattro parti, per un totale di 15 item.
Alla fine della prova avrai dieci minuti per copiare le risposte sul tuo foglio delle risposte.
Il punteggio assegnato per ogni risposta delle prove Ascoltare e Leggere varia in base al tipo di domanda.
Ogni risposta errata, omessa o doppia vale zero punti.
Non è consentito l’uso di fogli di brutta copia: puoi prendere appunti solo su questo stampato; alla fine
della prova avrai dieci minuti di tempo per trascrivere le risposte sul tuo foglio delle risposte.
È vietato usare il bianchetto; i fogli delle risposte e i fascicoli d’esame dovranno essere compilati con
una penna a inchiostro non cancellabile blu o nero. I fascicoli d’esame e i fogli delle risposte riempiti a
matita, con penna cancellabile o corretti con il bianchetto saranno annullati.
Gli apparecchi elettronici devono restare spenti per tutta la durata dell’esame. Durante la prova è vietato
utilizzare apparecchi elettronici come smartphone, tablet, lettori ebook o computer. Le prove di coloro
che verranno sorpresi con apparecchi elettronici accesi saranno annullate.
Non è possibile usare alcun tipo di materiale didattico o personale di ausilio alle prove (appunti, dizionari,
libri, ecc.).
PRIMA PARTE
(Le risposte corrette valgono 1,5 punti. Le risposte errate, doppie o lasciate in bianco valgono 0 punti)
ISTRUZIONI
Ascolta i brani e associa a ogni brano (1-4) una delle sei frasi elencate qui sotto (A-F). Scrivi nella tabella la
lettera della frase che hai scelto accanto al numero del brano corrispondente. Devi scegliere solo quattro
frasi, una per ogni brano.
Fa’ attenzione: ci sono due frasi in più.
Quale frase corrisponde al racconto che hai appena ascoltato? La frase giusta è la G.
Ora la registrazione sarà interrotta e puoi fare domande alla commissione d’esame se non hai capito le
istruzioni.
---
Adesso hai un minuto per leggere le frasi. Allo scadere del minuto sentirai un suono e inizierà la prova.
Ascolterai ogni brano due volte.
Brano Frase
A. iniziare molto giovani a fare degli stage in cucina.
B. avere la forza di rimanere fedeli alle proprie scelte.
0. G
C. far collaborare tutti i componenti del gruppo.
4.
ISTRUZIONI
In questo esercizio ascolterai tre brani. Ascolta ogni brano e completa le frasi, scegliendo fra le tre soluzioni
proposte (A, B, C) l’unica adatta. Devi scegliere solo una soluzione per ogni frase.
Ora la registrazione sarà interrotta e puoi fare domande alla commissione d’esame se non hai capito le
istruzioni.
---
Adesso hai un minuto per leggere le frasi. Allo scadere del minuto sentirai un suono e inizierà la prova.
Brano A: L’attrice Ambra Angiolini racconta la sua esperienza sul set del film La Marchesa
ISTRUZIONI
Ascolta il brano e completa le frasi (11-14) scegliendo fra le tre soluzioni proposte (A, B, C) l’unica adatta.
Devi scegliere solo una soluzione per ogni frase.
Adesso hai un minuto per leggere la presentazione del brano e le frasi. Allo scadere del minuto sentirai un
suono e inizierà la prova. Ascolterai il brano due volte.
ISTRUZIONI
In questo esercizio ascolterai due brani. A ogni brano sono associate due frasi. Completa ogni frase
scegliendo dagli elenchi corrispondenti la soluzione adatta, come nell’esempio (Brano A – 0/G). Devi
scegliere solo una soluzione per ogni frase.
Ora la registrazione sarà interrotta e puoi fare domande alla commissione d’esame se non hai capito le
istruzioni.
Adesso hai un minuto per leggere le frasi. Allo scadere del minuto sentirai un suono e inizierà la prova.
Ascolta il primo brano e completa le frasi 15 e 16. Ascolterai il brano due volte.
Ascolta il secondo brano e completa le frasi 17 e 18. Ascolterai il brano due volte.
A) demolire
17. Con la costruzione del Palazzo degli Uffizi, Cosimo I voleva
_______ le differenze tra le varie magistrature.
B) eliminare
C) proteggere
D) rappresentare
18. Per costruire il Palazzo degli Uffizi fu necessario _______ E) ricostruire
alcuni edifici.
F) sistemare
PRIMA PARTE
(Le risposte corrette valgono 2 punti. Le risposte errate, doppie o lasciate in bianco valgono 0 punti)
ISTRUZIONI
Completa le frasi qui sotto (1-3): leggi il testo a p. 10 e segna una crocetta sul riquadro giusto (). Indica solo
una possibilità (A, B, C o D).
Benché la guerra fosse finita già da qualche tempo, certi prodotti alimentari non volevano
ricomparire sul mercato, o ricomparivano a prezzi inaccessibili. Tuttavia, faticosamente ci si avviava alla
normalità. Fu in quel periodo di ristrettezze e speranze di vicina prosperità che i miei genitori decisero
di andare a fare una scampagnata al Valentino con una famiglia di amici che avevano dei ragazzi della
nostra età. Ogni famiglia avrebbe contribuito con un piatto a sorpresa. Mia mamma e mia nonna
decisero di fare la parmigiana di melanzane. Fu una decisione solenne. Mio padre partecipò in qualità di
sponsor, essendo per le nostre possibilità, allora, un’impresa importante. Parmigiano, Prosciutto, Uova,
mozzarella, senza contare le melanzane che, per quella stagione, erano una primizia. L’impegno
finanziario apparve subito enorme. Tuttavia, fu deciso che si sarebbe fatta la parmigiana, anche per
strabiliare gli altri. Le due cuoche si misero al lavoro il giorno prima della scampagnata. La nonna
assunse il ruolo di chef. Mio fratello Roberto ebbe l’incarico di portare a spasso il fratellino perché non
turbasse i lavori. Io, in ginocchio su una sedia, studiavo la situazione.
- Già che stai a guardare, sbatti le uova, - ordinò mia madre. E io mi sentii onorata dell’incombenza.
In quelle uova vennero immerse una a una le tonde fette di melanzana che poi, passate nel pangrattato,
mia nonna friggeva in padella con l’olio bollente. Ammiravo compiaciuta la collinetta di fette dorate,
fritte alla perfezione, quando mi accorsi che stava arrivando la grattugia con un enorme pezzo di
parmigiano. Siccome non mi è mai piaciuto grattugiare il formaggio, silenziosamente scivolai giù dalla
seggiola e mi avviai verso la porta come richiamata da incombenze più urgenti.
- Laura! Dove te ne vai? – Era la voce di mia mamma, e il tono era perentorio. – C’è da grattugiare il
parmigiano.
“Lo sapevo, - dissi tra me, - e sarà pure molto”. Senza replicare rimontai sulla seggiola e cominciai a
grattugiare. – Può bastare? – chiedevo ogni tanto. – Ancora, ancora, - rispondeva invariabilmente la
mamma, e da un certo sorriso sornione ebbi il sospetto che mi avrebbe fatto grattugiare il formaggio
per tutta la settimana. L’indomani, con i nostri amici prendemmo il tram numero sei e andammo al
Valentino, la meta della nostra scampagnata. Mangiavamo chiacchierando i panini imbottiti di burro e
acciughe che avevano portato gli altri, tutti spensierati e ignari del delitto che si stava perpetrando ai
nostri danni. Silenziosamente, ma inesorabilmente, un esercito di formiche marciava compatto
all’assalto della parmigiana. Quando mio padre sciolse le cocche del tovagliolo, diede un urlo. Ci
precipitammo tutti intorno alla panchina e dovemmo assistere allo spettacolo straziante della teglia
aggredita da più parti dalle formiche. Alcune erano già morte annegate nel sugo, altre sgambettavano
penosamente nel vano tentativo di venirne fuori, altre ancora marciavano su per i bordi esterni della
teglia con istinto suicida. Scoprii allora che le formiche erano, e sarebbero state sempre, le mie peggiori
nemiche, e che avrei dovuto combatterle per tutta la vita. Non dissi niente, non mi unii al coro di
deprecazioni degli altri: curva sulla teglia afferrai e stritolai tra le dita le formiche in marcia su per i
bordi, calpestai la fila per terra con trattenuto furore e mormorando “Ben vi sta, ve lo siete voluto” tirai
via morti e moribondi sgambettanti, senza provare alcuna pietà. Quando ebbi finito, la mamma esaminò
accuratamente la superficie rugosa della parmigiana in tutti i suoi avvallamenti e, riscontrata l’assoluta
assenza sia di cadaveri sia di nemici morenti, disse:
- Bel lavoro, Lauretta. Per me, si può mangiare.
Trasse dal cestino piatti e forchette di latta – allora la plastica non era ancora stata inventata – e tutti
ebbero la loro fetta di parmigiana. Se qualcuno, un po’ schizzinoso, aveva delle perplessità, se le fece
passare annusando quel profumo e pensando che sarebbe trascorso molto tempo prima che si
ripresentasse una tale occasione.
ISTRUZIONI
Elena Ferrante è uno dei più grandi successi letterari italiani degli ultimi anni. A p. 12 puoi leggere due articoli
che ne parlano (testo A e testo B): indica a quale testo si riferiscono le frasi della tabella qui sotto (4-8),
segnando una crocetta ():
Frasi A B C
8 Ferrante Fever si concentra più sulle opere di Elena Ferrante che sul suo segreto.
Ferrante fever è la scritta al neon che campeggia in A 15 anni dal suo esordio sulla scena letteraria
una libreria di New York intorno ai libri di Elena italiana con L’amore molesto, Elena Ferrante è
Ferrante. Da quando nel 2013 il critico James Wood una delle 100 persone più influenti al mondo
recensì sul New Yorker il romanzo L’amica geniale, secondo le classifiche annuali di Times e Forbes e
la scrittrice è diventata un fenomeno globale. la scrittrice italiana più letta e amata al mondo.
Scrittori di primo piano quali Elizabeth Strout e Sarebbe già un traguardo eccezionale di per sé, se
Jonathan Franzen, e figure del calibro di Hillary non fosse che i suoi milioni di lettori nelle oltre 40
Clinton se ne sono dichiarati ammiratori entusiasti. nazioni in cui è tradotta, i suoi editori, i suoi
Della scrittrice si sa poco o nulla. La Ferrante si è recensori e i suoi detrattori non conoscono il suo
volutamente sottratta al mondo letterario, ha volto e il suo vero nome. Elena Ferrante è infatti
lasciato che fossero i suoi libri a parlare da soli. uno pseudonimo che la scrittrice pone come
Anche di questo spazio vuoto si è nutrita la sua condizione necessaria per pubblicare i suoi
fama, dando origine a curiosità, affannose ricerche, romanzi: non rilascia interviste se non in forma
ipotesi disparate e scandalo per un mondo e una scritta, non incontra i suoi lettori, non va in
società letteraria che si nutre di immagini, di facce e televisione a promuovere i suoi libri.
di storie personali. Il 2, 3, 4 ottobre 2017 arriverà in 120 sale italiane
Giacomo Durzi, utilizzando la sceneggiatura scritta a fare il punto il documentario Ferrante Fever di
insieme a Laura Buffoni, ha realizzato il Giacomo Durzi. Il regista, che nel film ripercorre la
documentario Ferrante Fever attraverso le voci storia del più grande caso letterario
narranti di Elizabeth Strout e Anna Buonaiuto e le internazionale degli ultimi anni, precisa sin da
testimonianze di scrittori, critici letterari, librai, subito quale sia lo scopo dell’opera: “Non vi
editori e registi che hanno tratto film dai libri della voglio rivelare chi sia Elena Ferrante, ma voglio
scrittrice. Tutti attratti dal mondo narrativo tentare di spiegare perché non è necessario
dell’autrice e alla ricerca di un’immagine a tutto conoscere la sua identità per leggerla e amarla”.
tondo della sua personalità, costruita però solo sulle In soli 74 minuti e con uno stile elegante e
parole dei suoi libri, a prescindere da tutte le fluidissimo, Ferrante Fever ripercorre la carriera
polemiche sull’identità reale o addirittura della scrittrice di punta di «edizioni e/o», a partire
sull’esistenza. dalle testimonianze dirette di chi l’ha tradotta, ne
Un tentativo nuovo e audace di portare su uno ha portato i libri al cinema e ne ha recensito le
schermo cinematografico la letteratura, dove la opere.
personalità e la produzione letteraria della scrittrice A rimanerne intrigati non sono solo i lettori
vengono rese vive attraverso un racconto per comuni, che aumentano il successo dei titoli con
immagini e voci, in cui ognuno dei protagonisti un assiduo passaparola, ma anche autori premio
rivela la sua chiave interpretativa e la sua visione Pulitzer del calibro Jonathan Franzen ed Elizabeth
dell’universo narrativo inventato da Elena Ferrante. Strout. Anche loro figurano tra i narratori del
documentario, insieme alla traduttrice
statunitense Ann Goldstein e a molte figure
chiave del successo di Ferrante negli Stati Uniti,
che raccontano come si sia scatenata la “Ferrante
Fever”, diffusasi dagli Stati Uniti al resto del
mondo.
Dal brano qui sotto sono state tolte tre parti di testo: cercale fra quelle elencate a p. 14 (A-E) e rimettile a
posto in corrispondenza dei buchi 9, 10 e 11:
Ci sono lavori che strutturalmente possono essere fatti solo da più individui. 11. __________ Possono essere
chiamati a svolgere compiti molto diversi tra loro: prendere decisioni, risolvere un problema, sviluppare un
progetto, produrre idee, ottimizzare un processo, svolgere funzioni di orientamento, consulenza, controllo e
verifica.
In questi casi è fondamentale che l’obiettivo sia ben definito, concreto, chiaro e condiviso, e sempre ben presente
nella mente di tutti.
A. Ottenere questo bilanciamento e preservarlo è il compito, per niente facile, di chi (come capo
riconosciuto, come coordinatore o come facilitatore) ha la responsabilità del gruppo. È una
posizione delicata e scomoda: se le cose andranno male, la colpa sarà in primo luogo di chi sta a
capo del gruppo.
D. In questi casi parliamo, più che di un gruppo, di una squadra: un insieme di persone ciascuna delle
quali ha un ruolo preciso, fondato su competenze specifiche e integrato con tutti gli altri (pensate
a una troupe cinematografica, a un’équipe chirurgica, agli astronauti di una stazione spaziale, a un
team di ricercatori. Ma anche a una squadra di calcio. O a un’orchestra). Se le squadre lavorano
permanentemente insieme, i gruppi non lo fanno: alcuni si riuniscono in modo ricorrente, altri no.
E. Va detto che non tutti i lavori si fanno meglio insieme. Anche se costituire gruppi di lavoro va
di moda, non ha alcun senso raggruppare persone per sommare il lavoro che i singoli
partecipanti svolgerebbero ugualmente, e più comodamente, da soli.
ISTRUZIONI
Completa la tabella qui sotto (12-15): la risposta a ogni domanda si trova in uno dei paragrafi in cui è diviso il
testo di p. 16 (B-G). Indica il paragrafo giusto per ogni domanda, scrivendo nello spazio vuoto la lettera
corrispondente, come nell’esempio (0-A). Attenzione: a due paragrafi non corrisponde nessuna domanda.
13 In che modo i nuovi materiali avranno effetti sul nostro stile di vita?
La storia insegna che ogni passo in avanti richiede intuizione e pazienza: Thomas Edison, per
esempio, sperimentò 5 mila materiali prima di trovare il filamento ideale per la sua lampadina,
B senza mai arrivare al definitivo tungsteno, che fu prodotto a livello industriale solo qualche
anno dopo.
«Se fino a poco tempo fa la scoperta di nuovi materiali avveniva per intuizioni e dopo moltissime
sperimentazioni, oggi possiamo comprendere il comportamento dei materiali senza bisogno di
C esperimenti in laboratorio, risolvendo equazioni di meccanica quantistica», racconta Nicola
Marzari, che dirige il Centro di scoperta dei nuovi materiali nella Scuola politecnica federale di
Losanna, in Svizzera.
L’altro ieri il ricercatore italiano, con un passato a Cambridge e al Mit di Boston, è stato al
Piccolo Eliseo di Roma per spiegare le sue ricerche sull’Intelligenza Artificiale applicata ai
D materiali, esplorando così le proprietà nascoste della materia attraverso lo studio del suo
comportamento su scala atomica.
«Tra i nostri obiettivi - dice - c’è quello di identificare nuovi materiali conduttori per le batterie
al litio, che oggi risultano infiammabili e potenzialmente pericolose, nonché nuovi catalizzatori
per la produzione di idrogeno a partire dall’acqua in presenza di luce solare». La scoperta di un
E materiale innovativo in questi settori potrebbe trasformare molti nostri comportamenti,
spianando la strada, per esempio, alla diffusione dell’auto elettrica e all’abbandono dei
combustibili fossili a favore dell’idrogeno.
Ma l’Intelligenza Artificiale potrebbe anche favorire miglioramenti decisivi nell’uso di materiali
già conosciuti, realizzando cementi più resistenti per la costruzione di case e ponti, fusoliere più
leggere per aerei e anche magneti più efficienti per immagazzinare dati. Le probabilità di nuovi
F traguardi si moltiplicano con il trascorrere del tempo. «Le capacità di calcolo raddoppiano ogni
14 mesi - aggiunge Marzari -. Significa che, mentre oggi siamo in grado di calcolare 500
strutture di materiali ogni minuto, tra 12 anni ne potremo calcolare 12 mila ogni minuto,
moltiplicando le probabilità di successo».
Ancora più importante è il fatto che le proprietà dei materiali studiati sono condivise in rete e
chiunque può quindi partecipare alle simulazioni con un semplice laptop e una buona
conoscenza degli algoritmi, in piena logica «open science». Sotto la lente della ricerca, intanto, ci
sono anche il grafene e i suoi derivati: in un articolo apparso sulla copertina di «Nature
G Nanotechnology» il team di Marzari ha annunciato la scoperta di 2 mila materiali bidimensionali
analoghi al grafene, «materiale delle meraviglie». Molti di questi possiedono importanti
proprietà termiche, elettriche e magnetiche e, tuttavia, sarà il futuro a stabilire se troveranno
spazio sul mercato.