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depressione-nichilismo

Depressione, nichilismo, oblomovismo, stoicismo....


Come distinguere la malattia dalla visione della vita?
Come posso distinguere la depressione dal nichilismo?
Il male che fa vedere tutto inutile e senza senso e la Weltanschauung che �
consapevolezza dell'effettiva mancanza di senso del tutto, della vita stessa?
La vita non ha senso alcuno, � un perpetuarsi cieco e assurdo senza un fine, un
carbio abbarbicarsi al'esistenza che hanno tutti gli esseri viventi e che non porta
ad altro che al loro perpetuarsi.
La sensazione dell'assurdit� dela vita cosa pu� dare alla vita stessa?
Esiste davvero o � solo immaginato un Sisifo felice?

I veri depressi non fanno nulla, sono chiusi nella loro disistima e non trovano un
senso nel fare un passo alcuno.
I nichilisti che giocano intellettualmente a "quant'� stupida e insulsa la vita"
scrivono libri, lavorano con impegno, fanno figli, si prendono cura di s� e degli
altri, cucinano per s� e per chi hanno intorno, conducono una vita comunque degna
di essere ritenuta produttiva, piena, anche se con una parvenza di senso.
Chi vive davvero l'oblomovismo-nichilista non ha bisono di parlare, perch� ogni
parola � stata detta, n� di agire perch� ogni gesto � inutile e non porta altro
all'armonia del mondo...
I giocolieri del nichilismo trovano casa, traslocano e sentono comunque di dover fa
qualcosa per dare una parvenza di senso alla loro vita.

Weltanschauung

Weltanschauung
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il termine Weltanschauung appartiene alla lingua tedesca (pronuncia /'v?lt.an??


a?.??/) ed esprime un concetto fondamentale nella filosofia ed epistemologia
tedesca, spesso applicato in vari altri campi, in primis nella critica letteraria e
della storia dell'arte.

Non � letteralmente traducibile in lingua italiana poich� non esiste nel nostro
vocabolario una parola che le corrisponda appieno. Essa esprime un concetto di pura
astrazione che pu� essere restrittivamente tradotto con "visione del mondo",
"immagine del mondo" o "concezione del mondo" e pu� essere riferito ad una persona,
ad un gruppo umano o ad un popolo, come a un indirizzo culturale o filosofico e a
un'istituzione ideologica in generale e religiosa in particolare.

La "Weltanschauung" tende a trovare una collocazione in un ordine generale


dell'Universo specialmente in senso filosofico, ma � stato utilizzato anche
riferito a elementi di specie, geografici, linguistici e razziali: pertanto, si
tratta di un concetto che trascende il singolo e attinge nel collettivo condiviso,
e l'uso di questo termine nel linguaggio italiano al posto di "visione del mondo"
ha il significato di estendere il concetto ad una dimensione sovrapersonale di un
determinato punto di vista.

Nonostante i termini in lingua tedesca, contrariamente a molte parole inglesi, non


siano entrati nell'uso comune dell'idioma italiano, il termine weltanschauung si
ritrova oramai spesso nella lingua italiana scritta e, seppur meno frequentemente,
anche in quella parlata: lo troviamo da tempo in trattazioni di diritto,
sociologia, politica, filosofia, psicologia, storia e linguistica, ma recentemente
spesso anche in trattazioni non dotte[senza fonte] e talvolta nel linguaggio
comune.

[modifica] Sociologia e Linguistica

La ragione del successo e dell'insolito ingresso linguistico del lemma anche in


Italia � da ricercarsi nella possibilit� di esprimere con un solo termine un
concetto complesso. Si ritiene infatti che la frase "visione del mondo" sia troppo
semplificatrice se usata in contesti complessi. Di seguito, con il metodo della
linguistica cognitiva, ci serviremo di due esempi di uso in lingua originale del
termine in esame.

Il grande psicologo svizzero di lingua tedesca Carl Gustav Jung ha, nei suoi
numerosi scritti, fatto molto uso di questo termine per descrivere la profonda
trasformazione degli individui allorch� in essi cambia la Weltanschauung e come, al
contrario, senza cambiare la Weltanschauung diventi spesso impossibile ottenere una
reale soluzione alla personale sofferenza psicologica, con ci� significando che
spesso per l'individuo � salvifico riunirsi alla parte di s� che ha radici
collettive di appartenenza, di specie, di razza e religione ed al contempo prendere
le distanze dall'ego ristretto e confinato al qui ed ora.

Un altro esempio di uso di questo termine � la sostantivizzazione che se ne fece


nel linguaggio del Terzo Reich che introdusse l'espressione Weltanschauungen. Il
nazismo infatti faceva risalire la propria speciale visione del mondo e quanto
messo in opera per trasformarlo ad immagine e somiglianza di questa, ad un
archetipo radicato nella storia e nella mitologia tedesca. L'uso del termine
Weltanschauungen nell'indottrinamento degli aspiranti SS permetteva al singolo di
prescindere da personali visioni etiche, per poter abbracciare una supposta
istintiva (per il popolo tedesco) aderenza agli ideali nazisti.
[modifica] Filosofia

Il primo filosofo a utilizzare il termine � stato Wilhelm Dilthey nel 1907 nel III
capitolo di L�essenza della filosofia (Das Wesen der Philosophie) al � 2 (Tipi di
intuizione filosofica del mondo) dove ne viene data una visione storicistica e
idealistica, che si oppone al materialismo e al relativismo. Dilthey si riallaccia
a Platone e a Kant come i predecessori pi� validi di una Weltanschauung idealistica
che sembra preferire rispetto a tutte le altre possibili. Egli scrive:
� Tra questi tipi vi sono delle forme in cui tali intuizioni non sono ancora
pervenute a separarsi nettamente; altre possono invece, sfidando la
consequenzialit� del pensiero, mantenere tutto il complesso di motivi metafisici,
manifestandosi per� sempre infeconde per lo sviluppo ulteiore dell�intuizione del
mondo e inefficaci sulla vita e sulla letteratura. Dalla variopinta molteplicit� di
tali sfumature di intuizione del mondo, sono derivati i loro tipi pi� conseguenti,
pi� puri e pi� efficaci. �

(Das Wesen der Philosophie, III, 2[1])

Dilthey individua tre tipi principali di Weltanschauung: 1) la Materialistica o


Naturalistica, 2) quella dell�Idealismo oggettivo e 3) quella dell�Idealismo della
libert�. Cos� egli poi conclude il capitolo:
� � compito della dottrina dell�intuizione del mondo rappresentare
metodicamente in base all�analisi del corso storico della religiosit�, della poesia
e della metafisica, in antitesi col relativismo, la relazione dello spirito umano
con il mistero del mondo e della vita. �

(Das Wesen der Philosophie, III, 3[2])


Anche Karl Jaspers nel suo Psychologie der Weltanschauung, pubblicato nel 1919, ha
fatto uso del termine Weltanschauung, visto e interpretato sia per i suoi aspetti
psicologici che per i suoi risvolti filosofici (i suoi studi iniziali erano stati
infatti di medicina e di psicologia).
Storia dell'arte
"Weltanschauung" � un termine utilizzato per definire una certa concezione della
visione del mondo ed il suo utilizzo si differenzia dal termine "influenza" dandone
un significato privo di condizionamento verso terzi[3].

Curiosit�
Il cantautore italiano Francesco Guccini utilizza il termine "Weltanschauung"
all'interno della sua canzone "Canzone delle situazioni differenti" contenuta nel
disco "Stanze di vita quotidiana - 1974): "...Tuo nonno era un grand' uomo, famoso
chiss� cosa, di loro si usa dire "� ancora in gamba". Mi espose a gesti e a sputi
quella "weltanschauung" sua stramba puntando come un indice una rosa..."
[modifica] Note

^ in: W.Dilthey, Critica della ragione storica, Einaudi 1954, pp. 468-469
^ in: W.Dilthey, Critica della ragione storica, Einaudi 1954, p. 474
^ vedi: Piero Adorno. L'arte italiana Volume I Tomo II; G.D'anna, Messina-
Firenze, 1985.

()

Spesso, sempre pi� spesso, mi prende la stanchezza di vivere.


Allora non mi va pi� di lottare, di fare carte false perch� tutto abbia un senso.
Non mi va nemmeno di stordirmi coi passatempi che ho accumulato negli anni, che da
soli non basterebbe una vita per passare in rassegna per bene, niente.
Mi ripeto dentro : voglio morire, voglio solo morire, perch� non accade adesso?
Sempre di pi� ho timore di non farcela a passare il quotidiano.
Ma spesso non me ne importa pi� nemmeno di farlo, alcune cose vanno in automatismo,
altre me le impone la convivenza.
Fosse per me sarei affondato gi� da molto tempo.
Ch� vivere non ha senso.
Non serve a nulla, e non solo la mia sciocca vita, ma la vita in s�.
E' solo pigrizia, ignavia, pavidit� a farci andare avanti senza mettere fine ai
nostri giorni.
Non mi importa nemmeno pi� di non portare a termine quello che sto facendo, mi
accorgo che la mia � una pena indotta, un dovere residuo. Che io faccia o non
faccia non serve a nulla, n� per me n� per il resto del mondo.
E' solo questa la triste verit�.
Alla quale non mi so ancora arrendere completamente.

Annientamento
La triste disperazione che blocca ogni gesto
Senza neppure pi� quella gratificante voglia di morire, appagata gi� dalla certezza
che � solo una questione di tempo che neppure si ha la voglia di abbreviare.
Senza neppure quella voglia di morire, solo uno stupito sgomento di esserci ancora,
e perch�...
come un'eco che non risponde.

()

La depressione
Alcuni dicono che la depressione sia come una tenda nera di disperazione che scende
sopra le loro vite. Molta gente ritiene di non avere energia e non potersi
concentrare.
Altri si ritengono irritabili tutto il tempo per nessun motivo apparente. I sintomi
della depressione variano da persona a persona, ma se ritenete di sentirvi "gi�" da
pi� di due settimane e queste sensibilit� sta interferendo con la vostra vita
quotidiana, voi potreste essere clinicamente depressi.
Un disordine depressivo � una malattia che coinvolge il corpo, l'umore e i
pensieri. La depressione interessa il modo in cui una persona mangia e dorme,
l'opinione che si ha circa se stessi ed il modo in cui si pensa alle cose. Un
disordine depressivo non � come essere di pessimo umore per un periodo passeggero.
Non � un segno della debolezza personale o di una circostanza che possa essere
voluto o desiderato. La gente con una malattia depressiva non pu� semplicemente
�tirarsi su a vicenda" e migliorare. Senza trattamento, i sintomi possono durare
per settimane, mesi, o persino anni. La terapia adatta, tuttavia, pu� aiutare la
maggior parte della gente che soffre di depressione.

Sintomi e segni
Non tutte le persone che sono depresse o maniaco-depresse provano gli stessi
sintomi. Alcuni avvertono determinati sintomi, altri molti di pi�. L'intensit� dei
sintomi varia tra gli individui ed inoltre varia col tempo.

Depressione
Persistente stato di tristezza, ansia, o senza umore
Sentirsi senza speranza, pessimisti
Sentirsi colpevoli, senza valore, impossibili da aiutare
Perdita di interesse o di piacere negli hobby e nelle attivit� che sono stati
goduti una volta, compreso il sesso
Diminuzione di energia, affaticamento, sentirsi "appesantiti"
Difficolt� di concentrazione, di ricordo, a prendente le decisioni
Insonnia, svegliarsi presto o dormire troppo
Aumento dell'appetito e aumento considerevole del peso, o assenza di appetito e
perdita di peso
Pensieri di morte o di suicidio; tentativi di suicidio
Sentirsi incapaci di riposare, irritabilit�
Sintomi fisici persistenti che non rispondono al trattamento, quali le emicranie, i
disordini digestivi e il dolore cronico.

Le cause della depressione


Alcuni tipi di depressioni sono raggruppabili in famiglie, suggerendo che pu�
essere ereditata una vulnerabilit� biologica. Ci� sembra essere il caso del
disturbo bipolare. Gli studi delle famiglie in cui i membri di ogni generazione
sviluppano il disturbo bipolare hanno trovato che quelli con la malattia, hanno una
variazione genetica in qualche modo differente da coloro che non sviluppano la
malattia. Tuttavia, l'inverso non � sempre vero: non tutti quelli con il patrimonio
genetico che causa la vulnerabilit� al disturbo bipolare avranno poi la malattia.
Apparentemente, i fattori supplementari, come stress nell'ambiente casalingo, sul
lavoro, o a scuola, sono coinvolti nel suo inizio. In alcune famiglie, la
depressione principale inoltre sembra verificarsi generazione dopo generazione.
Tuttavia, questo pu� anche accadere nelle persone nelle cui famiglie non c'� mai
stato un caso di depressione. Spesso, se ereditato, il disordine depressivo
principale � associabile con i cambiamenti nelle strutture del cervello o nella
funzione del cervello.
La gente che ha poca fiducia di se stessa, che osserva costantemente se stessa ed
il mondo con pessimismo o che � sopraffatta dallo sforzo, � incline alla
depressione. Se questa rappresenta una predisposizione psicologica o un anticipo
della malattia, non � chiaro. Negli ultimi anni, i ricercatori hanno indicato che i
cambiamenti fisici nel corpo possono anche essere accompagnati dai cambiamenti
mentali. Le malattie mediche quali il colpo apoplettico, l'attacco di cuore, un
cancro, il Parkinson ed i disordini ormonali possono causare la malattia
depressiva, rendendo la persona ammalata insensibile alle emozioni e poco disposta
a preoccuparsi per i suoi bisogni fisici, prolungando cos� il periodo di recupero.
Inoltre, una perdita seria, un rapporto difficile, un problema finanziario, o un
cambiamento (indesiderato o persino voluto) stressante nei modelli di vita possono
innescare un episodio depressivo. Molto spesso, una combinazione dei fattori
genetici, psicologici ed ambientali � coinvolta nell'inizio di un disordine
depressivo. Gli episodi successivi della malattia sono tipicamente precipitati
dagli sforzi , oppure da nessuna causa.

La terapia

Per vincere la depressione in maniera efficace e duratura, non � sufficiente capire


solamente di esserne affetti. Significa invece, tornare a sentirsi bene rapidamente
e sentirsi totalmente sollevati dai sintomi della patologia.
Chiedere aiuto per curare la depressione vuol dire volerla sconfiggere subito e
impedirne che si ripresenti, significa essere capaci di vivere senza preoccuparsi
del suo ritorno. Conoscere come eliminare la depressione � molto pi� importante che
conoscere cosa l'abbia causata.
La terapia somatopsichica, derivazione della terapia cognitivo-comportamentale e
della terapia interpersonale, descrive protocolli precisi per l'identificazione e
la cura della depressione, con risultati eccellenti in termini di tempi, di
benessere e infine di soddisfazione del paziente e pu� essere estremamente utile
per alcune persone per la cura della depressione, spesso molto pi� efficacemente
che la psicoterapia tradizionale. La terapia aiuta le persone a identificare i
fattori che contribuiscono alla loro depressione e fornisce ulteriore aiuto alle
persone nella quotidiana gestione delle cause psicologiche, comportamentali,
sociali e ambientali che alimentano la loro depressione. Indica al paziente la
possibilit� di individuare diverse opzioni per il futuro, e di impostare dei
risultati realistici per accrescere il proprio benessere mentale ed emotivo. La
psicoterapia � volta ad aiutare il paziente ad identificare e a rimuovere i
pensieri o i percorsi mentali negativi o distorti, che contribuiscono a sentirsi
senza speranza e senza aiuto. Il terapista pu� guidare una persona a scoprire un
punto di vista pi� positivo nella vita e a migliorare le interazioni sociali con le
persone che contribuiscono alla loro depressione. Il terapista inoltre guida le
persone a riguadagnare il senso del controllo e del piacere nella vita. La
psicoterapia pu� aiutare la gente ad apprezzare le scelte e a reinserire attivit�
di svago e di rilassamento nella loro vita. C'� evidenza che la psicoterapia possa
ridurre le chance di futuri episodi di depressione o a ridurne la loro consistenza.
I pazienti posso anche apprendere durante la psicoterapia, l'abilit� di armarsi
meglio contro gli eventuali futuri episodi di depressione.

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