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LA NOTTE SANTA
Il campanile scocca
lentamente le sei.
Il campanile scocca
lentamente le sette.
Il campanile scocca
lentamente le otto.
Il campanile scocca
lentamente le nove.
Il campanile scocca
lentamente le dieci.
Il campanile scocca
le undici lentamente.
Oggi , quasi a un passo dal Natale, siamo qui per voler meditare insieme su questo
mistero che come ogni anni si ripropone nella nostra vita.
Un giorno di tanti e tanti anni fa, Maria e il suo sposo Giuseppe affrontarono un
lungo viaggio. L’editto di Cesare Augusto, li vede protagonisti di questo esodo verso
l’ignoto, lei incinta, ormai prossima al parto, un lungo viaggio di fronte a loro, dubbi,
incertezze ma la partenza non può essere rimandata.
Come avete sentito dalla poesia, eco forse per i più grandi di ricordi lontani, nessuno
al loro passaggio è disposto ad accoglierli.
Nella nostra epoca, i flussi migratori sono in continuo aumento in ogni area
del pianeta: profughi e persone in fuga dalle loro patrie interpellano i singoli e
le collettività, sfidando il tradizionale modo di vivere e, talvolta, sconvolgendo
l’orizzonte culturale e sociale con cui vengono a confronto. Sempre più spesso
le vittime della violenza e della povertà, abbandonando le loro terre d’origine,
subiscono l’oltraggio dei trafficanti di persone umane nel viaggio verso il
sogno di un futuro migliore.
I migranti sono nostri fratelli e sorelle che cercano una vita migliore
lontano dalla povertà, dalla fame, dallo sfruttamento e dall’ingiusta
distribuzione delle risorse del pianeta, che equamente dovrebbero
essere divise tra tutti. Non è forse desiderio di ciascuno quello di
migliorare le proprie condizioni di vita e ottenere un onesto e
legittimo benessere da condividere con i propri cari?
MANI
(Fabrizio Colombo)
Vorrei che le parole mutassero in preghiera
e rivederti, o Padre, che dipingevi il cielo.
Sapessi quante volte,
guardando questo mondo,
vorrei che tu tornassi a ritoccarne il cuore.
Vorrei che le mie mani avessero la forza
per sostenere chi non può camminare.
Vorrei che questo cuore
che esplode in sentimenti
diventasse culla per chi non ha più madre.
Mani, prendi queste mie mani,
fanne vita, fanne amore,
braccia aperte per ricevere chi è solo.
Cuore, prendi questo mio cuore,
fà. che si spalanchi al mondo,
germogliando per quegli occhi che non sanno piangere più.
Carissimi tutti,
Buon Natale.