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Potremmo quasi dire che il Signore si accosta a ciascuno di noi Alla scuola di Gesù Eucaristia

e ci lascia, dopo averci toccato con la sua parola e la sua


presenza, in piedi e capaci di servire gli altri, di chinarci – per imparare a mettersi a servire
imitando il gesto del Signore- verso e sugli altri» (Fratel Michael
Davide Semeraro).
C. - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Silenzio o breve riflessione del sacerdote T. - Amen.
C. - Il Signore, che nel sacramento dell’Eucarestia, si è degnato
C. – Fratelli e sorelle, al Signore nostro Dio, che si china su di di rimanere con noi fino alla fine del mondo, sia con tutti voi.
noie ci insegna a servire, innalziamo le nostre suppliche. T. - E con il tuo spirito.

T. – Donaci il tuo amore, o Signore. C. - Fratelli e sorelle, anche quest’anno il Signore ci chiama a
sostare davanti a Lui, ad adorare la sua presenza nel SS.
- Quando mettiamo al primo posto la religione Sacramento dell’altare. Ascoltando la parola di Cristo e
dimenticando il mondo che ci circonda. imparando da Lui, che ha preferito servire piuttosto che essere
- Quando preferiamo rimanere sul letto dei nostri peccati e servito, impareremo anche noi a metterci a servizio di ogni
rinunciamo al tuo perdono. uomo, senza nulla chiedere in cambio. Lodiamo, dunque, il
- Quando non sappiamo accogliere la tua mano che ci Padre per aver mandato nel mondo il Suo unico Figlio:
guarisce.
- Quando preferiamo le nostre parola all’ascolto della tua Tutti: - È veramente giusto lodarti e ringraziarti,
Parola, e pretendiamo di sostituire i nostri pensieri ai tuoi Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
pensieri. in ogni momento della nostra vita, nella salute e nella malattia
- Quando non siamo pronti a servire e preferiamo essere nella sofferenza e nella gioia,
serviti. per Cristo tuo servo e nostro Redentore.
Nella sua vita mortale egli passò beneficando e sanando
Padre nostro e Benedizione Eucaristica tutti coloro che erano prigionieri del male.
Ancor oggi come buon samaritano viene accanto ad ogni uomo
piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite
l'olio della consolazione e il vino della speranza.
Per questo dono della tua grazia, anche la notte del dolore si apre
alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto.
E noi, insieme a tutta la Chiesa, cantiamo:
Canto: Uomo dei dolori con noi e con le nostre abitudini religiose e sociale e che pure a
volte ci supera in qualità di umanità. Solo dopo arriva la casa di
Silenzio Pietro…solo dopo arriva la Chiesa.

Lett. 1 - Dal Vangelo secondo Matteo La suocera di Pietro inaugura il ministero del servizio
espresso in quel «si alzò e lo serviva». Non possiamo che
«In quel tempo, entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera mettere noi stessi al posto della suocera di Pietro per essere
di lui che era a letto con la febbre. Le toccò la mano e la febbre guariti…non possiamo che desiderare anche noi di guarire
la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva. Venuta la sera, gli attraverso una disponibilità a servire, il cui primo passo è
portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la imitare il sentimento di cura del centurione e la capacità di
parola e guarì tutti i malati, perché si compisse ciò che era stato coinvolgimento del Signore in cui si compie la profezia: «Egli ha
detto per mezzo del profeta Isaia: Egli ha preso le nostre preso le nostre infermità e si è caricato delle malattie». In questo
infermità e si è caricato delle malattie». modo di agire del Signore possiamo leggere il segreto del suo
cuore compassionevole che ridona speranza a tutti coloro che
Silenzio incontra sul suo cammino.

Lett. 2 – «Tutti sappiamo che cosa rappresenta la casa di Non c’è nessun gesto mirabile e non è posta nessuna
Pietro: essa è un rimando alla Chiesa. La pima cosa che condizione alla guarigione. Il Signore «vide» e, in modo del
dobbiamo notare è che la casa di Pietro non è il primo luogo in tutto naturale, intervenne: «le toccò la mano e la febbre la
cui il Signore compie i sui gesti di guarigione, ma arriva in un lasciò». Così pure da nessun parte, nemmeno da quello della
terzo momento di questa cascata di gesti che rigenerano la vita suocera appena guarita, vi è un commento sull’accaduto.
e dilatano i cammini di umanità. La casa di Pietro compare L’unica reazione adeguata e il solo modo di ringraziare è di
dopo l’incontro del Signore con il lebbroso e dopo quello con mettersi a servire nel modo più semplice e, per molti aspetti,
centurione. Accogliendo questa suggestione dell’Evangelista si scontato e assolutamente ordinario. La chiarezza su se stesso e
potrebbe dire così: mentre noi mettiamo sempre la Chiesa al sul proprio servizio ai fratelli è continuamente attinta, dal
primo posto nel confronti del mondo che ci circonda, il Vangelo Signore, dalla e nella preghiera. Essa è un modo per prendere
sembra partire dalla strada e solo dopo creare uno spazio di distanza da se stessi e ricominciare continuamente il proprio
maggiore intimità. Il Vangelo mette sempre l’umanità prima e la cammino a partire dallo sguardo di Dio. Solo così è possibile
Chiesa dopo. Il primo gesto che Gesù compie è per un lebbroso, farsi interpreti del suo disegno di salvezza che tocca tutti. Il
vale a dire: il primo gesto è per l’umanità intesa come realtà Signore Gesù entra nella storia della suocera di Pietro
bisognosa di aiuto, malata, lebbrosa, che ha bisogno di essere trasformando questa donna – simbolo dell’umanità intera
salvata in una relazione vera e profonda. Poi c’è il centurione bisognosa della liberazione e della guarigione- in una persona
che rappresenta il mondo degli altri, il mondo che non c’entra
capace di servire e non semplicemente di essere servita – suo
malgrado - come un ammalato.

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