Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
La schiavitù:
dall’epoca moderna all’attualità
EMANUELA CAVICCHI
1. FILOSOFIA DEL PROGETTO DIDATTICO
I testi scolastici di storia attualmente in uso nella seconda classe della scuola secondaria di I
grado, si aprono con il periodo delle grandi esplorazioni geografiche per terminare con gli anni
dell’Unità d’Italia, gli stessi durante i quali negli Stati Uniti si stava combattendo la guerra di
secessione, che vedeva tra le sue cause anche la questione dell’abolizione della schiavitù,
decretata negli USA alla fine di questo conflitto.
L’epoca moderna è attraversata e caratterizzata dalla scoperta dell’Altro e dalla questione dei
rapporti da instaurare con l’alterità, da molteplici punti di vista: geografico, economico,
religioso, sociologico. Certamente anche nel mondo antico e medievale si è posta la questione
del trattamento, della considerazione e dell’utilizzo dei popoli sottomessi, ma si trattava di
rapporti tra civiltà conosciute e contigue; nella maggior parte dei casi le guerre di quelle epoche
storiche miravano all’espansionismo territoriale limitrofo o alla fondazione di colonie strategiche
nel bacino mediterraneo.
Durante l’epoca moderna si assiste a numerose rivoluzioni, dal senso originario astronomico, con
l’affermazione delle teorie copernicane, al senso più comune, con la riforma protestante,
passando per l’improvviso cambiamento nella concezione del mondo conosciuto, con la scoperta
dell’America, per fermarsi ai primi cinquanta anni successivi al viaggio di Colombo. Il contatto
con civiltà, climi, territori, colture radicalmente diverse da quelle europee e anche da quelle
orientali già conosciute, porrà problematiche del tutto nuove ai nascenti Stati nazionali europei.
Mi sembra dunque necessario partire da qui, per il progetto didattico concepito: l’intenzione è
capire, insieme agli studenti, che le scelte politiche ed economiche intraprese dagli stati europei
durante l’epoca moderna a riguardo del Nuovo Mondo, hanno segnato irrimediabilmente i destini
storici di tre continenti: Europa, America ed Africa. Queste scelte, e gli eventi storici che ne sono
conseguiti, hanno determinato la divaricazione tuttora esistente tra nord e sud del mondo:
stabilire questo collegamento tra la storia che si studia e quella che si vive quotidianamente mi
sembra uno degli obiettivi più importanti che la scuola dovrebbe perseguire, per formare cittadini
attenti, consapevoli e capaci di scegliere.
Anche le nuove Indicazioni nazionali per curricolo (2012) indicano questi traguardi per lo
sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado:
3
Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite
operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende
opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
4
Il percorso didattico proposto, proprio perché vuole essere una tematica che attraversa l’epoca
moderna studiata, è concepito come un’unità didattica trasversale che si compirà in quattro tappe
durante l’anno scolastico: le prime due seguiranno gli eventi relativi alla conquista del Nuovo
Mondo ed al successivo commercio triangolare come proposto dai manuali scolastici, con
integrazione di documenti, fonti, filmati per approfondire bene la portata del genocidio dei
popoli amerindi e della deportazione massiccia di africani.
Le altre due tappe si collocano invece al termine dell’anno scolastico, in maggio, proprio perché
approfondiranno argomenti che permetteranno di riassumere in maniera prospettica molti degli
eventi studiati durante l’anno ed apriranno una finestra sul mondo contemporaneo, permettendo
di proiettare gli studenti verso tematiche che si ritroveranno nella classe terza.
Si tratterà infatti di fare un excursus sul dibattito sull’abolizionismo, focalizzandolo soprattutto
all’interno della rivoluzione francese prima, per poi vedere le tappe che hanno portato
all’abolizione della tratta e della schiavitù durante il XIX secolo, fino al particolare caso della
guerra di secessione americana.
In seguito, ci si dedicherà alla connessione con il mondo contemporaneo, approfondendo il
significato e la portata della schiavitù oggi, anche in Italia. Questa ultima tappa di
approfondimento sulla schiavitù è particolarmente importante per il collegamento che offre con
cittadinanza e costituzione: si esamineranno infatti in sintesi l’iter legislativo che ha portato
all’abolizione della schiavitù a livello mondiale e quali misure punitive prevede la legislazione
italiana in caso di tratta e riduzione in schiavitù di esseri umani.
Questa apertura sul contemporaneo inoltre prevede il coinvolgimento attivo degli studenti, in
quanto saranno chiamati a fare ricerche sulle odierne situazioni di schiavitù, a presentarle alla
classe, a ricercare in rete delle informazioni nei siti di organizzazioni internazionali no-profit
contro la schiavitù.
Questo lavoro attivo e com-partecipativo ha lo scopo di aiutare ad accrescere la nostra
consapevolezza come esseri umani innanzitutto, come cittadini e consumatori consapevoli,
perché certamente è fondamentale pensare con gli alunni ad una forma di reazione attiva e
positiva a dati e fenomeni atroci, che annichiliscono le nostre coscienze e rischiano di far cadere
in un sentimento di impotenza: è dunque molto importante provare a rispondere alla difficile ma
inevitabile domanda “che cosa possiamo fare noi?”, anche per dare un senso vero alla storia
come scienza.
Per questo motivo verranno presentate le azioni che svolgono alcune associazioni nel territorio
italiano, come l’osservatorio proposto dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Pisa e le
conseguenti proposte di boicottaggio di determinati marchi e/o multinazionali, e la battaglia che
5
compie costantemente Libera contro le agromafie ed il caporalato, situazioni in cui purtroppo la
tratta e lo sfruttamento di lavoratori, soprattutto stranieri, sono ancora realtà attuali.
Per approfondire questo percorso verranno utilizzate varie tipologie di fonti, oltre ai testi in uso:
documenti originali, carte geografiche, immagini, filmati, risorse reperibili in rete, testimonianze
e testi letterari, estratti da film. Trattandosi di un argomento articolato e trasversale, esso si presta
a diversi collegamenti interdisciplinari che verranno esplicitati in seguito.
Questo tipo di percorso tra storia ed attualità dovrebbe permettere di far comprendere meglio gli
eventi e le tensioni che si studieranno nel corso della classe terza: risulterà infatti più chiaro
come l’opera di spoliazione del continente africano continuerà con la spartizione imperialista
perpetrata dalle potenze europee, ciò che determinerà i gravissimi problemi emersi dopo la
decolonizzazione. Egualmente, l’abolizione della schiavitù non metterà fine allo sfruttamento
della popolazione di origine africana, tanto che la segregazione razziale continuerà per tutto il
‘900, con i casi eclatanti degli Stati Uniti del sud e dell’apartheid sudafricano.
Inoltre, nei testi scolastici di geografia per la terza media, la prima parte è dedicata a grandi
questioni di ordine mondiale, come popoli e culture, movimenti migratori, risorse economiche,
con particolare riferimento alle problematiche legate alla globalizzazione: il lavoro di
sensibilizzazione effettuato sulla schiavitù contemporanea troverà dunque qui la sua continuità,
così come nella comprensione geo-storica dei continenti, affrontati nella programmazione della
classe terza.
L’idea iniziale per questo percorso è venuta proprio da uno studente: mentre parlavamo in classe
del commercio triangolare e delle modalità crudeli e bestiali di cattura, trasporto, vendita ed
utilizzo delle persone africane, un alunno ha osservato che comunque, piuttosto che vivere in
Africa, lui avrebbe preferito essere uno schiavo in America.
La sua osservazione non proveniva solo dalla non conoscenza dei fatti storici e delle loro
implicazioni, ma dalla stratificazione di pregiudizi che la visione dei “vincitori”, di coloro che
sanno creare ed influenzare l’opinione pubblica, si è saputa imporre nei secoli ed ancora oggi.
Tutti i giorni a scuola studenti e docenti si confrontano con eventi, opinioni, mentalità, e spesso
in classe si ha a che fare con giudizi “sfidanti” e tranchant degli alunni, che non vanno
ovviamente mortificati o colpevolizzati, ma a cui è necessario fornire gli strumenti perché
possano riflettere ed argomentare ciò che pensano. Mi sono chiesta come fare per aiutare i miei
alunni ad acquisire un altro sguardo, a poter considerare altre opinioni, altre versioni dei fatti, a
6
saper ascoltare la pluralità delle voci, a donare autorevolezza ed ascolto a chi normalmente non
ce li ha.
Credo che solo andando al nucleo delle testimonianze, dei fatti, della memoria di morte e di vita,
gli studenti potranno ricollocare gli eventi nella loro giusta prospettiva, e soprattutto vederli con
gli occhi di quelli che sono stati i veri protagonisti di quei momenti: i milioni di persone
massacrate, deportate, sfruttate con l’aiuto delle armi e l’avallo della legge e della Chiesa.
È importante che gli studenti capiscano il sistema di colpevolizzazione che sempre viene attuato,
ancora oggi, da potenze occupanti, gruppi armati, terroristi, dittatori, persecutori, ma anche per
singoli episodi che seguono purtroppo sempre lo stesso copione, come nel caso del
femminicidio: si giustificano atti atroci spostando l’attenzione su una presunta colpa e/o
inferiorità delle vittime, per cui chi compie violenza sembra che non abbia potuto fare altrimenti,
e soprattutto era in diritto di farlo.
È necessario ribaltare il punto di vista: entrando dentro questa tragedia, allineando fatti, voci, e
tutto ciò che è successo, credo che la giusta prospettiva per comprendere si formi naturalmente.
L’identificazione con queste persone, i “vinti”, l’immaginazione, l’empatia suscitata dai racconti,
credo siano il modo più vero, più libero da condizionamenti ideologici, per avvicinarsi a
tematiche così complesse.
Non è facile abbandonare certezze pregresse o opinioni familiari, ma fa parte del percorso di
maturazione e di sviluppo della coscienza critica che lo studio della storia, ed in generale la
scuola, dovrebbero aiutare a perseguire. Lo scopo è formare persone che sappiano scegliere ed
argomentare le proprie opinioni: non si vogliono creare studenti ad immagine e somiglianza delle
idee dei docenti, ma studenti che sappiano spiegare e mantenere salde le loro idee nel rispetto
degli altri, con consapevolezza di sé e documentata cognizione di causa, qualunque esse siano.
7
1. DESTINATARI
Una classe seconda della scuola secondaria di I grado, tempo prolungato (36 ore settimanali).
Totale alunni: 22, 12 maschi e 10 femmine.
Alunni con certificazione DSA: 1, con certificazione senza indicazione di un disturbo specifico.
La diagnosi consiglia solamente di evitare la lettura ad alta voce e di concedere più tempo.
Alunni diversamente abili: 1 con handicap motorio (affetto da diplegia); su sedia a rotelle; usa il
pc per scrivere.
Alunni stranieri di I generazione:
- 2 alunne di origine pakistana, arrivate verso la metà dell’anno scolastico della classe V della
scuola primaria; frequenza discontinua e rientri a casa durante l’estate ed a volte anche durante
l’anno scolastico. Livello B1-B2 di comprensione orale, A1-A2 alla produzione scritta ed orale.
- 1 alunna di origine albanese arrivata all’inizio della I classe della scuola secondaria di I grado.
Livello B2 di espressione e comprensione orale, B1 per la produzione scritta.
Livello della classe: medio, con alcuni casi di eccellenza ed altri con gravi lacune e difficoltà
logico-espressive. Classe vivace e molto partecipativa; il clima in classe è positivo.
Ripassare alcuni dei principali avvenimenti storici studiati durante l’anno attraverso
l’approfondimento trasversale ed interdisciplinare sulla schiavitù.
Sviluppare una visione d’insieme e di collegamento dello studio della storia.
Sollecitare un approccio alla conoscenza meno legato al susseguirsi di eventi (spesso a
carattere bellico) e più orientato verso la narrazione, per poter dare personalità e volti ai
protagonisti della Storia.
Osservare da un punto di vista diverso lo svolgersi degli eventi e il loro influsso sia sul
vissuto delle persone sia sulla situazione sociale dell'epoca analizzata.
9
Comprendere la mentalità dell'epoca ed i suoi influssi sul presente.
Stabilire un nesso tra le scelte politiche ed economiche intraprese dagli stati europei
durante l’epoca moderna a riguardo del Nuovo Mondo e i destini storici di tre continenti:
Europa, America ed Africa.
Comprendere che queste scelte, e gli eventi storici che ne sono conseguiti, hanno
determinato la divaricazione tuttora esistente tra nord e sud del mondo: stabilire dunque
un collegamento tra la storia che si studia e quella che si vive quotidianamente.
Posare lo sguardo sull’Altro per far emergere anche una riflessione sul sé, sul modo di
concepire e definire concetti come quello di civiltà, umanità, diritti, organizzazione
sociale.
Incoraggiare l’attenzione, la sensibilità e l’empatia nei confronti di chi vive situazioni di
sfruttamento e mancanza di libertà.
Contribuire al divenire cittadini attenti e attivi, consapevoli dei diritti umani e del ruolo
quotidiano che si può svolgere per difenderli e mantenerli.
4. PREREQUISITI DISCIPLINARI
Conoscere gli avvenimenti relativi alla colonizzazione delle Americhe dopo Colombo,
alla distruzione degli imperi pre-esistenti e al massacro delle popolazioni indigene.
Conoscere le cause e le modalità del commercio triangolare, con particolare riferimento
alle condizioni di cattura, trasporto, vendita e lavoro degli schiavi africani deportati.
Conoscere i principi dell’Illuminismo.
Conoscere gli avvenimenti legati alla Dichiarazione d’indipendenza americana, alla
nascita ed all’espansione degli Stati Uniti.
Conoscere gli avvenimenti riguardanti la Rivoluzione francese.
5. OBIETTIVI
10
Saper stabilire nessi sincronici e diacronici fra avvenimenti, cause ed effetti.
Suscitare l’attenzione alla salvaguardia dei diritti umani.
5.2. Obiettivi di apprendimento per storia dalle nuove indicazioni nazionali per il curricolo
Estratto:
11
Approfondire, tramite fonti narrative, iconografiche e multimediali, la condizione degli
schiavi nelle piantagioni del sud.
Conoscere la legislazione internazionale e nazionale contro la schiavitù emanata in epoca
contemporanea.
Conoscere e comprendere il concetto contemporaneo di schiavitù.
Analizzare alcune situazioni di grave sfruttamento e di schiavitù nel nostro territorio e nel
mondo.
Conoscere l’attività di sensibilizzazione e lotta per i diritti umani che compiono alcune
associazioni nazionali ed internazionali.
Abilità:
Ricordare e saper collegare i principali avvenimenti e le implicazioni riguardanti la
scoperta e la conquista dell’America, lo sterminio dei nativi, la deportazione di schiavi
dall’Africa.
Saper leggere e comprendere fonti scritte ed iconografiche relative agli avvenimenti e
saperle collocare nel contesto studiato.
Saper collegare le idee illuministe, le istanze egualitarie delle dichiarazioni dei diritti e la
lotta per l’abolizionismo, evidenziando anche le contraddizioni.
Saper riconoscere e collocare su carta geografica le rotte commerciali e la dislocazione
economica delle varie produzioni.
Saper compiere ricerche sulle nuove schiavitù e proporle alla classe.
Saper riconoscere le situazioni di violazione dei diritti umani anche in base alla
legislazione studiata.
Saper riflettere sul divario tra nord e sud del mondo e sullo scarto tra princìpi legislativi e
situazioni di fatto.
5.4. Traguardi per lo sviluppo delle competenze dalle nuove indicazioni nazionali per il
curricolo
Estratto:
L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di
risorse digitali.
Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa
organizzare in testi.
Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio.
Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite
operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
12
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende
opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
6. PERCORSO DIDATTICO
Fonti non convenzionali di partenza: articolo di Repubblica del 28/03/2014 “Sul carro
bestiame e poi sfruttati nei campi, la vergogna del caporalato: 5 arresti nel Foggiano”
L’articolo parla apertamente di schiavitù e sfruttamento in Italia oggi. Articoli da Il
Manifesto e Il Corriere della Sera del 20 luglio 2014: “Tragedia continua: altri 18 morti,
soffocati nella stiva di un barcone” e “Gli scafisti più crudeli con i neri «Pagano meno e li
tengono lì sotto»”.
Da questo riferimento contemporaneo a sfruttamento per lavori duri e viaggi per mare in
condizioni atroci, si solleciterà il richiamo a situazioni storiche studiate durante l’anno.
Il ripasso e l’approfondimento di nuovi argomenti avverranno tramite brain-storming e
lezione dialogata coordinata dalla docente, ed attraverso l’utilizzo di fonti originali,
narrative, iconografiche, brevi filmati documentari e spezzoni di film, materiale
multimediale, mappe e carte.
Ci si concentrerà sui concetti di superiorità e di inferiorità, e si vedrà come queste idee
siano state ideologicamente sostenute e abbiano continuato a giustificare la schiavitù e
prodotto una cultura razzista ed oppressiva.
Voci contrarie alla maggioranza: l’opposizione alla schiavitù nel contesto di idee
umanitarie di stampo religioso e soprattutto illuminista.
Il percorso per arrivare all’abolizione della schiavitù, ufficialmente.
Ritorno al mondo di oggi: cosa si intende per schiavitù? Dove e come si pratica la
schiavitù?
Siti e articoli di associazioni contro la schiavitù e per la difesa dei diritti.
7. CONTENUTI
1) Ricordare le origini della schiavizzazione delle popolazioni indigene e della tratta degli
schiavi dall’Africa:
Il trattato di Tordesillas per la spartizione del nuovo continente.
Il sistema dell’Encomienda. Dipinti sul lavoro ed il massacro degli indios.
13
La giustificazione per lo sfruttamento delle nuove terre: la volontà di Dio, il
Requerimiento, l’evangelizzazione.
Le condizioni di cattura, di trasporto e di lavoro degli africani nelle Americhe visione
di due brevi filmati da youtube e lettura, per antologia, di un brano tratto da Radici di
Alex Haley.
la tratta dall’Africa diventa commercio mondiale di massa nel XVII secolo con la
colonizzazione anche del Nord America da parte di inglesi e francesi. Tabelle e mappe
con Lim dal sito ufficiale “The Trans-Atlantic Slave Trade Database”.
2) Il dibattito nel XVIII secolo influenzato dalle idee illuministe: abolizionisti contro
giustificazionisti della schiavitù.
Le giustificazioni degli schiavisti:
Umanitaria: i bianchi erano benefattori che avevano strappato i neri ad una vita
miserevole nel continente africano
Religiosa: la schiavitù segno della Provvidenza; gli africani venivano ricondotti alla
discendenza maledetta di Canaan, Genesi, IX, 25. Si veda anche San Paolo.
Giuridica: la coesistenza sociale e l’uguaglianza naturale sono incompatibili, perché la
società si è proprio fondata e sviluppata sulla disuguaglianza.
Condizione climatica nelle colonie: i neri erano più adatti a lavorare in climi caldi perché
già abituati e per la loro conformazione fisica.
Politico-economica: guadagni, e problema di equilibrio di potere tra le potenze coloniali.
14
La dichiarazione d’indipendenza americana (1776) e la Dichiarazione dei diritti
dell’uomo e del cittadino (1789), durante la rivoluzione francese, esprimono l’ideale
illuminista dell’uguaglianza degli esseri umani. Lettura degli articoli in questione, in
italiano.
15
5) XX secolo: Abolizione ufficiale della schiavitù da parte della Società delle Nazioni nella
Convenzione di Ginevra del 1926, ribadita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del
1948 dell’ONU. lettura degli articoli.
6) Oggi: definizione odierna di schiavitù data da associazioni che lottano per la salvaguardia
dei diritti umani: The Global Slavery Index della Walk Free Foundation, Slavery Footprint, Anti-
Slavery International. Mostrare siti, statistiche, documenti.
7) Esempi di casi come quello dei lavoratori dei carciofi in Italia, o di lavoratori sfruttati per
pochi soldi per produrre oggetti per il nostro mercato il lavoro di Libera e del Centro per il
nuovo modello di sviluppo; questionario della Slavery Footprint in inglese (collegamento
interdisciplinare).
8. INTERDISCIPLINARIETÀ
16
9. METODOLOGIA D’INTERVENTO
Obiettivi:
coinvolgere e motivare gli studenti.
stimolare la partecipazione, la socializzazione e la gratificazione personale.
Incoraggiare gli alunni ad approfondire e sviluppare idee, inclinazioni, proposte partite
direttamente da loro, in modo che si sentano protagonisti del processo di apprendimento.
sviluppare negli studenti la capacità di organizzarsi e pianificare il proprio lavoro in
maniera autonoma.
Strategie:
lezione frontale per presentare e riepilogare
lezioni-dibattito: sollecitazione degli interventi e degli interessi
cooperative learning
costruzione guidata, individualizzata o di gruppo, di mappe concettuali
lettura orientativa e guidata dei manuali
lettura espressiva da parte degli allievi
lettura a voce alta dell’insegnante
esercizi scritti e orali, individuali e collettivi, che saranno anche occasione di
autovalutazione
lavori individuali o di gruppo
utilizzo di tecniche teatrali
utilizzo di filmati, power point, immagini, mappe, carte, canzoni
L’alunno con certificazione di disabilità sarà invitato a svolgere i punti indicati nell’unità a
seconda degli obiettivi espressi nel PEI, progettato dal Consiglio di Classe in collaborazione con
l’insegnante o gli insegnanti di sostegno. È comunque in grado di seguire il normale
svolgimento didattico.
L’alunno certificato DSA, come specificato nella diagnosi, è in grado di seguire la normale
attività scolastica; verrà dispensato dalla lettura ad alta voce, se non si offre spontaneamente, e
gli verrà concesso più tempo nelle verifiche. Verrà dato più valore alle verifiche orali.
Per le alunne straniere, che seguono una programmazione personalizzata espressa nel PSP, si
veda il materiale allegato. Con loro si cercherà di dare spazio al lavoro su fonti iconografiche,
17
per sollecitare l’espressione orale. In ogni caso, per quanto possibile, svolgeranno molto del
lavoro in classe insieme ai loro compagni, anche con affiancamento tra pari.
11. STRUMENTI
Testi in adozione
Testi semplificati
LIM
Giornali
Materiale audio-visivo
Computer e Internet: motori di ricerca e sitografie, costruzione di presentazioni,
creazione di un cloud della classe per la condivisione dei materiali, filmati ed immagini
disponibili in rete.
Materiale didattico in dotazione alla scuola
Fotocopie integrative da altri testi e fonti (anche scannerizzate e proiettate con la LIM,
poi salvate nel cloud di classe).
Avendo concepito questo progetto didattico come un’unità trasversale con un carattere di
ripasso, riepilogo ed approfondimento, con impronta interdisciplinare ed a forte impianto
educativo sul rispetto dei diritti umani, la valutazione non verterà sulle solite modalità di
verifica: si tratta più che altro di concepire un percorso formativo insieme agli studenti, che
dovrebbero sentirsi coinvolti e partecipare emotivamente ed attivamente, nel tentativo di andare
oltre il modello attività in classe-verifica con voto.
Tuttavia, per ripassare i contenuti appresi e per affrontare i nuovi argomenti, ci si baserà molto
sulla lettura e l’interpretazione di alcune fonti fornite dalla docente, che prevedono degli esercizi
di comprensione scritti e orali. Ogni lezione sarà articolata soprattutto sulla modalità del dialogo
e del dibattito, e prevedrà un momento iniziale di riepilogo degli argomenti trattati volta per
volta, in modo da consolidare e recuperare l’apprendimento.
Attraverso l’attività di verifica in itinere sarà possibile riorientare il percorso in base ai bisogni
ed agli interessi emergenti, dando spazio alle proposte degli studenti.
Verifiche:
Verifiche formative: in itinere, orali e riepilogative del percorso affrontato di volta in volta.
18
Verifica sommativa: ricerca autonoma ispirata ai contenuti dell’unità e produzione di materiale
da presentare alla classe oralmente: video con slides e musica, power point, letture espressive,
lavori artistici ed altre forme pensate dagli studenti.
Criteri di valutazione:
situazione socio-ambientale
livello di partenza
competenze raggiunte
evoluzione del processo di apprendimento
metodo di lavoro
comportamento: impegno, interesse, partecipazione
19
2) Come funzionava il commercio triangolare?
20
schiavitù oggi. Mostrare tabella di Bales sulla differenza tra
vecchia e nuova schiavitù. Il lavoro di Libera contro il caporalato e
l’osservatorio del Centro Nuovo Modello di sviluppo. Questionario
della Slavery Footprint on-line in inglese.
Esperimento in classe: guardare l’etichetta di tutti i prodotti di
ognuno (vestiti, zaino, accessori, tecnologia) per vedere il made
in… Compito per casa: fare una ricerca per piccoli gruppi (due-tre
+ inglese persone max.) sulle nuove forme di schiavitù o su un altro
argomento ispirato ai contenuti dell’unità, da presentare alla classe
oralmente e con produzione di materiale a scelta libera degli
studenti: video con slides e musica, power point, letture espressive,
lavori artistici ecc.
La docente orienta e dà consigli sui possibili argomenti da
scegliere: a qualcuno verrà assegnata una ricerca su Iqbal Masih.
21
BIBLIOGRAFIA
MONOGRAFIE
GIUDICI, BENCINI, Con gli occhi della storia, vol. 2, Milano, Mursia scuola, 2008.
LUZZATO, La storia, l’impronta dell’umanità, vol. 2, Bologna, Zanichelli, 2007.
PAOLUCCI, SIGNORINI, L’ora di storia, ed. rossa, vol. 2, Bologna, Zanichelli, 2008.
PAOLUCCI, SIGNORINI, MARISALDI, Il racconto dello storico, Bologna, Zanichelli,
2012.
SOLFAROLI CAMILLOCCI, GRAZIOLI, Chronostoria, vol. 1, Torino, Società Editrice
Internazionale, 2007.
FILMOGRAFIA