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Didattica e laboratorio di storia

La schiavitù:
dall’epoca moderna all’attualità

EMANUELA CAVICCHI
1. FILOSOFIA DEL PROGETTO DIDATTICO

I testi scolastici di storia attualmente in uso nella seconda classe della scuola secondaria di I
grado, si aprono con il periodo delle grandi esplorazioni geografiche per terminare con gli anni
dell’Unità d’Italia, gli stessi durante i quali negli Stati Uniti si stava combattendo la guerra di
secessione, che vedeva tra le sue cause anche la questione dell’abolizione della schiavitù,
decretata negli USA alla fine di questo conflitto.
L’epoca moderna è attraversata e caratterizzata dalla scoperta dell’Altro e dalla questione dei
rapporti da instaurare con l’alterità, da molteplici punti di vista: geografico, economico,
religioso, sociologico. Certamente anche nel mondo antico e medievale si è posta la questione
del trattamento, della considerazione e dell’utilizzo dei popoli sottomessi, ma si trattava di
rapporti tra civiltà conosciute e contigue; nella maggior parte dei casi le guerre di quelle epoche
storiche miravano all’espansionismo territoriale limitrofo o alla fondazione di colonie strategiche
nel bacino mediterraneo.
Durante l’epoca moderna si assiste a numerose rivoluzioni, dal senso originario astronomico, con
l’affermazione delle teorie copernicane, al senso più comune, con la riforma protestante,
passando per l’improvviso cambiamento nella concezione del mondo conosciuto, con la scoperta
dell’America, per fermarsi ai primi cinquanta anni successivi al viaggio di Colombo. Il contatto
con civiltà, climi, territori, colture radicalmente diverse da quelle europee e anche da quelle
orientali già conosciute, porrà problematiche del tutto nuove ai nascenti Stati nazionali europei.
Mi sembra dunque necessario partire da qui, per il progetto didattico concepito: l’intenzione è
capire, insieme agli studenti, che le scelte politiche ed economiche intraprese dagli stati europei
durante l’epoca moderna a riguardo del Nuovo Mondo, hanno segnato irrimediabilmente i destini
storici di tre continenti: Europa, America ed Africa. Queste scelte, e gli eventi storici che ne sono
conseguiti, hanno determinato la divaricazione tuttora esistente tra nord e sud del mondo:
stabilire questo collegamento tra la storia che si studia e quella che si vive quotidianamente mi
sembra uno degli obiettivi più importanti che la scuola dovrebbe perseguire, per formare cittadini
attenti, consapevoli e capaci di scegliere.
Anche le nuove Indicazioni nazionali per curricolo (2012) indicano questi traguardi per lo
sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado:

L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante


l’uso di risorse digitali.
Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa
organizzare in testi.
Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio.

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Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite
operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende
opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

Approfondire le tematiche riguardanti la schiavitù significa attraversare tutta l’epoca moderna, i


suoi nodi storici principali, e comprendere l’evoluzione del pensiero attraverso vicende e
battaglie paradigmatiche: inevitabilmente, lo sguardo posato sull’Altro fa emergere anche una
riflessione sul sé, sul modo di concepire e definire concetti molto dibattuti come quello di civiltà,
umanità, diritti, organizzazione sociale.
Durante l’epoca moderna, ha prevalso l’idea di “scontro di civiltà”, della dicotomia noi/loro, o,
per meglio dire, del diritto a sfruttare l’Altro per una superiorità unilaterale auto-dichiarata.
Non sarà difficile cogliere la continuità pericolosa di questo pensiero nell’epoca contemporanea:
anche per questo motivo ritengo che sia utile soffermarsi a riflettere sugli “strange fruits” 1
prodotti dall’ideologia dominante ed imperialista, ieri ed oggi.
Opinione diffusa tra gli studiosi è che “la schiavitù non nacque dal razzismo; al contrario, il
razzismo fu conseguenza della schiavitù”2, in quanto la schiavitù è sempre esistita ed era
soprattutto alimentata dai prigionieri di guerra, mentre solo con il massiccio traffico della tratta
degli schiavi africani sarebbero nate le dottrine sulle razze superiori ed inferiori. Se ciò è vero da
un punto di vista di storia del pensiero scientifico, in quanto si arrivò nel XIX secolo alle teorie
pseudo-scientifiche sull’esistenza e la disuguaglianza delle razze umane, non si può non
considerare fin dall’antichità una giustificazione ideologica della schiavitù nella teoria
aristotelica di individui e popoli schiavi per natura, poi ripresa e declinata in altri modi in epoche
successive.
Parlare di schiavitù significa dunque anche “guardarsi allo specchio” e cercare di indagare se
questi pregiudizi siano persistenti, se abbiano lasciato tracce, se si siano evoluti in nuove forme
di diversa considerazione dell’altro-da-sé.
Se, come già detto, in epoca moderna è prevalsa inizialmente l’idea del diritto allo sfruttamento
di altri popoli e territori per una presunta superiorità sancita da varie ragioni (che si vedranno in
seguito), è fondamentale approfondire come la stessa epoca si sia dotata di “anticorpi” per
combattere l’ingiustizia in atto: quella società che per secoli ha perpetrato lo sfruttamento su
scala mondiale, è la stessa che ha indicato il cammino ideale, politico, economico per porvi fine,
non senza contraddizioni, con la grande battaglia per l’abolizionismo cominciata dagli
illuministi.
1
Strange Fruits è una canzone portata al successo da Billie Holiday nel 1939, dove si parla dei linciaggi e delle
impiccagioni di afroamericani negli Stati Uniti del sud, perpetrati dal Ku-Klux-Klan. Gli “strani frutti” sono i corpi
impiccati che pendono dagli alberi.
2
Eric WILLIAMS, Capitalismo e schiavitù, trad. di L. Trevisani, Bari, Laterza, 1971.

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Il percorso didattico proposto, proprio perché vuole essere una tematica che attraversa l’epoca
moderna studiata, è concepito come un’unità didattica trasversale che si compirà in quattro tappe
durante l’anno scolastico: le prime due seguiranno gli eventi relativi alla conquista del Nuovo
Mondo ed al successivo commercio triangolare come proposto dai manuali scolastici, con
integrazione di documenti, fonti, filmati per approfondire bene la portata del genocidio dei
popoli amerindi e della deportazione massiccia di africani.
Le altre due tappe si collocano invece al termine dell’anno scolastico, in maggio, proprio perché
approfondiranno argomenti che permetteranno di riassumere in maniera prospettica molti degli
eventi studiati durante l’anno ed apriranno una finestra sul mondo contemporaneo, permettendo
di proiettare gli studenti verso tematiche che si ritroveranno nella classe terza.
Si tratterà infatti di fare un excursus sul dibattito sull’abolizionismo, focalizzandolo soprattutto
all’interno della rivoluzione francese prima, per poi vedere le tappe che hanno portato
all’abolizione della tratta e della schiavitù durante il XIX secolo, fino al particolare caso della
guerra di secessione americana.
In seguito, ci si dedicherà alla connessione con il mondo contemporaneo, approfondendo il
significato e la portata della schiavitù oggi, anche in Italia. Questa ultima tappa di
approfondimento sulla schiavitù è particolarmente importante per il collegamento che offre con
cittadinanza e costituzione: si esamineranno infatti in sintesi l’iter legislativo che ha portato
all’abolizione della schiavitù a livello mondiale e quali misure punitive prevede la legislazione
italiana in caso di tratta e riduzione in schiavitù di esseri umani.
Questa apertura sul contemporaneo inoltre prevede il coinvolgimento attivo degli studenti, in
quanto saranno chiamati a fare ricerche sulle odierne situazioni di schiavitù, a presentarle alla
classe, a ricercare in rete delle informazioni nei siti di organizzazioni internazionali no-profit
contro la schiavitù.
Questo lavoro attivo e com-partecipativo ha lo scopo di aiutare ad accrescere la nostra
consapevolezza come esseri umani innanzitutto, come cittadini e consumatori consapevoli,
perché certamente è fondamentale pensare con gli alunni ad una forma di reazione attiva e
positiva a dati e fenomeni atroci, che annichiliscono le nostre coscienze e rischiano di far cadere
in un sentimento di impotenza: è dunque molto importante provare a rispondere alla difficile ma
inevitabile domanda “che cosa possiamo fare noi?”, anche per dare un senso vero alla storia
come scienza.
Per questo motivo verranno presentate le azioni che svolgono alcune associazioni nel territorio
italiano, come l’osservatorio proposto dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Pisa e le
conseguenti proposte di boicottaggio di determinati marchi e/o multinazionali, e la battaglia che

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compie costantemente Libera contro le agromafie ed il caporalato, situazioni in cui purtroppo la
tratta e lo sfruttamento di lavoratori, soprattutto stranieri, sono ancora realtà attuali.
Per approfondire questo percorso verranno utilizzate varie tipologie di fonti, oltre ai testi in uso:
documenti originali, carte geografiche, immagini, filmati, risorse reperibili in rete, testimonianze
e testi letterari, estratti da film. Trattandosi di un argomento articolato e trasversale, esso si presta
a diversi collegamenti interdisciplinari che verranno esplicitati in seguito.
Questo tipo di percorso tra storia ed attualità dovrebbe permettere di far comprendere meglio gli
eventi e le tensioni che si studieranno nel corso della classe terza: risulterà infatti più chiaro
come l’opera di spoliazione del continente africano continuerà con la spartizione imperialista
perpetrata dalle potenze europee, ciò che determinerà i gravissimi problemi emersi dopo la
decolonizzazione. Egualmente, l’abolizione della schiavitù non metterà fine allo sfruttamento
della popolazione di origine africana, tanto che la segregazione razziale continuerà per tutto il
‘900, con i casi eclatanti degli Stati Uniti del sud e dell’apartheid sudafricano.
Inoltre, nei testi scolastici di geografia per la terza media, la prima parte è dedicata a grandi
questioni di ordine mondiale, come popoli e culture, movimenti migratori, risorse economiche,
con particolare riferimento alle problematiche legate alla globalizzazione: il lavoro di
sensibilizzazione effettuato sulla schiavitù contemporanea troverà dunque qui la sua continuità,
così come nella comprensione geo-storica dei continenti, affrontati nella programmazione della
classe terza.

2. IN PRINCIPIO, PER PRINCIPIO: VOCI DALLA CLASSE

L’idea iniziale per questo percorso è venuta proprio da uno studente: mentre parlavamo in classe
del commercio triangolare e delle modalità crudeli e bestiali di cattura, trasporto, vendita ed
utilizzo delle persone africane, un alunno ha osservato che comunque, piuttosto che vivere in
Africa, lui avrebbe preferito essere uno schiavo in America.
La sua osservazione non proveniva solo dalla non conoscenza dei fatti storici e delle loro
implicazioni, ma dalla stratificazione di pregiudizi che la visione dei “vincitori”, di coloro che
sanno creare ed influenzare l’opinione pubblica, si è saputa imporre nei secoli ed ancora oggi.
Tutti i giorni a scuola studenti e docenti si confrontano con eventi, opinioni, mentalità, e spesso
in classe si ha a che fare con giudizi “sfidanti” e tranchant degli alunni, che non vanno
ovviamente mortificati o colpevolizzati, ma a cui è necessario fornire gli strumenti perché
possano riflettere ed argomentare ciò che pensano. Mi sono chiesta come fare per aiutare i miei
alunni ad acquisire un altro sguardo, a poter considerare altre opinioni, altre versioni dei fatti, a

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saper ascoltare la pluralità delle voci, a donare autorevolezza ed ascolto a chi normalmente non
ce li ha.
Credo che solo andando al nucleo delle testimonianze, dei fatti, della memoria di morte e di vita,
gli studenti potranno ricollocare gli eventi nella loro giusta prospettiva, e soprattutto vederli con
gli occhi di quelli che sono stati i veri protagonisti di quei momenti: i milioni di persone
massacrate, deportate, sfruttate con l’aiuto delle armi e l’avallo della legge e della Chiesa.
È importante che gli studenti capiscano il sistema di colpevolizzazione che sempre viene attuato,
ancora oggi, da potenze occupanti, gruppi armati, terroristi, dittatori, persecutori, ma anche per
singoli episodi che seguono purtroppo sempre lo stesso copione, come nel caso del
femminicidio: si giustificano atti atroci spostando l’attenzione su una presunta colpa e/o
inferiorità delle vittime, per cui chi compie violenza sembra che non abbia potuto fare altrimenti,
e soprattutto era in diritto di farlo.
È necessario ribaltare il punto di vista: entrando dentro questa tragedia, allineando fatti, voci, e
tutto ciò che è successo, credo che la giusta prospettiva per comprendere si formi naturalmente.
L’identificazione con queste persone, i “vinti”, l’immaginazione, l’empatia suscitata dai racconti,
credo siano il modo più vero, più libero da condizionamenti ideologici, per avvicinarsi a
tematiche così complesse.
Non è facile abbandonare certezze pregresse o opinioni familiari, ma fa parte del percorso di
maturazione e di sviluppo della coscienza critica che lo studio della storia, ed in generale la
scuola, dovrebbero aiutare a perseguire. Lo scopo è formare persone che sappiano scegliere ed
argomentare le proprie opinioni: non si vogliono creare studenti ad immagine e somiglianza delle
idee dei docenti, ma studenti che sappiano spiegare e mantenere salde le loro idee nel rispetto
degli altri, con consapevolezza di sé e documentata cognizione di causa, qualunque esse siano.

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1. DESTINATARI

Una classe seconda della scuola secondaria di I grado, tempo prolungato (36 ore settimanali).
Totale alunni: 22, 12 maschi e 10 femmine.
Alunni con certificazione DSA: 1, con certificazione senza indicazione di un disturbo specifico.
La diagnosi consiglia solamente di evitare la lettura ad alta voce e di concedere più tempo.
Alunni diversamente abili: 1 con handicap motorio (affetto da diplegia); su sedia a rotelle; usa il
pc per scrivere.
Alunni stranieri di I generazione:
- 2 alunne di origine pakistana, arrivate verso la metà dell’anno scolastico della classe V della
scuola primaria; frequenza discontinua e rientri a casa durante l’estate ed a volte anche durante
l’anno scolastico. Livello B1-B2 di comprensione orale, A1-A2 alla produzione scritta ed orale.
- 1 alunna di origine albanese arrivata all’inizio della I classe della scuola secondaria di I grado.
Livello B2 di espressione e comprensione orale, B1 per la produzione scritta.
Livello della classe: medio, con alcuni casi di eccellenza ed altri con gravi lacune e difficoltà
logico-espressive. Classe vivace e molto partecipativa; il clima in classe è positivo.

2. PERIODO DELL’ANNO SCOLASTICO

Fine aprile-maggio, per un ripasso generale trasversale agli argomenti trattati.


Totale ore di materie letterarie settimanali: 13
Ore di lezione di storia settimanali: 3-4
Totale ore di lezione: 13, di cui 2-3 di italiano.

3. MOTIVAZIONI E FINALITÀ DEL PROGETTO DIDATTICO

 Ripassare alcuni dei principali avvenimenti storici studiati durante l’anno attraverso
l’approfondimento trasversale ed interdisciplinare sulla schiavitù.
 Sviluppare una visione d’insieme e di collegamento dello studio della storia.
 Sollecitare un approccio alla conoscenza meno legato al susseguirsi di eventi (spesso a
carattere bellico) e più orientato verso la narrazione, per poter dare personalità e volti ai
protagonisti della Storia.
 Osservare da un punto di vista diverso lo svolgersi degli eventi e il loro influsso sia sul
vissuto delle persone sia sulla situazione sociale dell'epoca analizzata.

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 Comprendere la mentalità dell'epoca ed i suoi influssi sul presente.
 Stabilire un nesso tra le scelte politiche ed economiche intraprese dagli stati europei
durante l’epoca moderna a riguardo del Nuovo Mondo e i destini storici di tre continenti:
Europa, America ed Africa.
 Comprendere che queste scelte, e gli eventi storici che ne sono conseguiti, hanno
determinato la divaricazione tuttora esistente tra nord e sud del mondo: stabilire dunque
un collegamento tra la storia che si studia e quella che si vive quotidianamente.
 Posare lo sguardo sull’Altro per far emergere anche una riflessione sul sé, sul modo di
concepire e definire concetti come quello di civiltà, umanità, diritti, organizzazione
sociale.
 Incoraggiare l’attenzione, la sensibilità e l’empatia nei confronti di chi vive situazioni di
sfruttamento e mancanza di libertà.
 Contribuire al divenire cittadini attenti e attivi, consapevoli dei diritti umani e del ruolo
quotidiano che si può svolgere per difenderli e mantenerli.

4. PREREQUISITI DISCIPLINARI

 Conoscere gli avvenimenti relativi alla colonizzazione delle Americhe dopo Colombo,
alla distruzione degli imperi pre-esistenti e al massacro delle popolazioni indigene.
 Conoscere le cause e le modalità del commercio triangolare, con particolare riferimento
alle condizioni di cattura, trasporto, vendita e lavoro degli schiavi africani deportati.
 Conoscere i principi dell’Illuminismo.
 Conoscere gli avvenimenti legati alla Dichiarazione d’indipendenza americana, alla
nascita ed all’espansione degli Stati Uniti.
 Conoscere gli avvenimenti riguardanti la Rivoluzione francese.

5. OBIETTIVI

5.1. Obiettivi educativi


 Saper interpretare la complessità del presente stabilendo nessi e collegamenti con il
passato.
 Comprendere l’evoluzione di determinati fenomeni dal passato al presente.
 Saper leggere le fonti in maniera critica ed approfondita, senza fermarsi alla superficie.
 Comprendere aspetti della globalizzazione del passato e del presente.

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 Saper stabilire nessi sincronici e diacronici fra avvenimenti, cause ed effetti.
 Suscitare l’attenzione alla salvaguardia dei diritti umani.

5.2. Obiettivi di apprendimento per storia dalle nuove indicazioni nazionali per il curricolo
Estratto:

Uso delle fonti


 Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali,
digitali, ecc.) per produrre conoscenze su temi definiti.
Organizzazione delle informazioni
 Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse
digitali.
 Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate.
 Formulare e verificare ipotesi sulla base delle informazioni prodotte e delle conoscenze
elaborate.
 Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali.
 Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di
convivenza civile.
Produzione scritta e orale
 Produrre testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazione diverse,
manualistiche e non, cartacee e digitali
 Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della
disciplina.

5.3. Obiettivi specifici di apprendimento


Conoscenze:
 Conoscere le giustificazioni alla schiavitù sostenute dai conservatori.
 Conoscere le motivazioni principali degli abolizionisti in Francia ed in Inghilterra.
 Conoscere la geografia del commercio atlantico.
 Conoscere le principali tappe che hanno portato all’abolizione della tratta e della
schiavitù durante la Rivoluzione Francese.
 Conoscere la politica di Napoleone sulla schiavitù e le decisioni prese a riguardo dal
Congresso di Vienna.
 Ricordare il cammino essenziale verso l’abolizione della schiavitù nel XIX secolo.
 Nel contesto della guerra di secessione americana, comprendere il ruolo della battaglia
per l’abolizione della schiavitù nel contrasto tra stati del nord e del sud.

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 Approfondire, tramite fonti narrative, iconografiche e multimediali, la condizione degli
schiavi nelle piantagioni del sud.
 Conoscere la legislazione internazionale e nazionale contro la schiavitù emanata in epoca
contemporanea.
 Conoscere e comprendere il concetto contemporaneo di schiavitù.
 Analizzare alcune situazioni di grave sfruttamento e di schiavitù nel nostro territorio e nel
mondo.
 Conoscere l’attività di sensibilizzazione e lotta per i diritti umani che compiono alcune
associazioni nazionali ed internazionali.
Abilità:
 Ricordare e saper collegare i principali avvenimenti e le implicazioni riguardanti la
scoperta e la conquista dell’America, lo sterminio dei nativi, la deportazione di schiavi
dall’Africa.
 Saper leggere e comprendere fonti scritte ed iconografiche relative agli avvenimenti e
saperle collocare nel contesto studiato.
 Saper collegare le idee illuministe, le istanze egualitarie delle dichiarazioni dei diritti e la
lotta per l’abolizionismo, evidenziando anche le contraddizioni.
 Saper riconoscere e collocare su carta geografica le rotte commerciali e la dislocazione
economica delle varie produzioni.
 Saper compiere ricerche sulle nuove schiavitù e proporle alla classe.
 Saper riconoscere le situazioni di violazione dei diritti umani anche in base alla
legislazione studiata.
 Saper riflettere sul divario tra nord e sud del mondo e sullo scarto tra princìpi legislativi e
situazioni di fatto.

5.4. Traguardi per lo sviluppo delle competenze dalle nuove indicazioni nazionali per il
curricolo
Estratto:

 L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di
risorse digitali.
 Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa
organizzare in testi.
 Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio.
 Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite
operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.

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 Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende
opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

6. PERCORSO DIDATTICO

 Fonti non convenzionali di partenza: articolo di Repubblica del 28/03/2014 “Sul carro
bestiame e poi sfruttati nei campi, la vergogna del caporalato: 5 arresti nel Foggiano” 
L’articolo parla apertamente di schiavitù e sfruttamento in Italia oggi. Articoli da Il
Manifesto e Il Corriere della Sera del 20 luglio 2014: “Tragedia continua: altri 18 morti,
soffocati nella stiva di un barcone” e “Gli scafisti più crudeli con i neri «Pagano meno e li
tengono lì sotto»”.
 Da questo riferimento contemporaneo a sfruttamento per lavori duri e viaggi per mare in
condizioni atroci, si solleciterà il richiamo a situazioni storiche studiate durante l’anno.
 Il ripasso e l’approfondimento di nuovi argomenti avverranno tramite brain-storming e
lezione dialogata coordinata dalla docente, ed attraverso l’utilizzo di fonti originali,
narrative, iconografiche, brevi filmati documentari e spezzoni di film, materiale
multimediale, mappe e carte.
 Ci si concentrerà sui concetti di superiorità e di inferiorità, e si vedrà come queste idee
siano state ideologicamente sostenute e abbiano continuato a giustificare la schiavitù e
prodotto una cultura razzista ed oppressiva.
 Voci contrarie alla maggioranza: l’opposizione alla schiavitù nel contesto di idee
umanitarie di stampo religioso e soprattutto illuminista.
 Il percorso per arrivare all’abolizione della schiavitù, ufficialmente.
 Ritorno al mondo di oggi: cosa si intende per schiavitù? Dove e come si pratica la
schiavitù?
 Siti e articoli di associazioni contro la schiavitù e per la difesa dei diritti.

7. CONTENUTI

1) Ricordare le origini della schiavizzazione delle popolazioni indigene e della tratta degli
schiavi dall’Africa:
 Il trattato di Tordesillas per la spartizione del nuovo continente.
 Il sistema dell’Encomienda.  Dipinti sul lavoro ed il massacro degli indios.

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 La giustificazione per lo sfruttamento delle nuove terre: la volontà di Dio, il
Requerimiento, l’evangelizzazione.
 Le condizioni di cattura, di trasporto e di lavoro degli africani nelle Americhe  visione
di due brevi filmati da youtube e lettura, per antologia, di un brano tratto da Radici di
Alex Haley.
 la tratta dall’Africa diventa commercio mondiale di massa nel XVII secolo con la
colonizzazione anche del Nord America da parte di inglesi e francesi.  Tabelle e mappe
con Lim dal sito ufficiale “The Trans-Atlantic Slave Trade Database”.

2) Il dibattito nel XVIII secolo influenzato dalle idee illuministe: abolizionisti contro
giustificazionisti della schiavitù.
Le giustificazioni degli schiavisti:
 Umanitaria: i bianchi erano benefattori che avevano strappato i neri ad una vita
miserevole nel continente africano
 Religiosa: la schiavitù segno della Provvidenza; gli africani venivano ricondotti alla
discendenza maledetta di Canaan, Genesi, IX, 25. Si veda anche San Paolo.
 Giuridica: la coesistenza sociale e l’uguaglianza naturale sono incompatibili, perché la
società si è proprio fondata e sviluppata sulla disuguaglianza.
 Condizione climatica nelle colonie: i neri erano più adatti a lavorare in climi caldi perché
già abituati e per la loro conformazione fisica.
 Politico-economica: guadagni, e problema di equilibrio di potere tra le potenze coloniali.

Le idee degli abolizionisti:


 Le motivazioni umanitarie-religiose del Cristianesimo ed in particolare dei quaccheri nel
mondo anglosassone.
 L’azione degli attivisti Granville Sharp e Thomas Clarkson, la battaglia di William
Wilberforce in Parlamento.  Visione di uno spezzone dal film “Amazing grace” di
Michael Apted.
 Nell’Enciclopedia, Louis de Jaucourt si scaglia contro la schiavitù e la tratta nelle voci
correlate.  Lettura di un piccolo estratto delle voci in francese (collegamento
interdisciplinare).
 Alcune motivazioni economiche voci contro il trattamento crudele degli schiavi e
l’istituzione della schiavitù. Visione di spezzoni dal film “Queimada” di Gillo
Pontecorvo.

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 La dichiarazione d’indipendenza americana (1776) e la Dichiarazione dei diritti
dell’uomo e del cittadino (1789), durante la rivoluzione francese, esprimono l’ideale
illuminista dell’uguaglianza degli esseri umani.  Lettura degli articoli in questione, in
italiano.

3) Il percorso dall’abolizione della tratta all’abolizione della schiavitù: la decisione della


Convention.
 Fondazione a Londra del Comitato per l’abolizione della Tratta (Clarkson e Sharp).
 Il giornalista Jean-Pierre Brissot riunisce a Parigi alcuni intellettuali nel 1788 per fondare
la Société des Amis de Noirs, con lo scopo di abolire la tratta.
 Nel 1789 il dibattito per l’abolizione della tratta viene portato nel parlamento inglese da
Wilberforce e agli Stati Generali francesi dalla Société.
 Rivolte degli schiavi a Santo Domingo nel 1791.  Estratto dal film “Queimada”.
 Il 4 febbraio 1794, alla presenza di una delegazione composta da un bianco, un meticcio e
un nero, la Convenzione francese abolisce la schiavitù. Danton sale alla tribuna e
proclama la libertà universale  leggere fonte in francese (collegamento
interdisciplinare):
- la schiavitù viene abolita;
- viene data la cittadinanza agli schiavi resi liberi nelle colonie francesi;
- abolizione della tratta.
 In Inghilterra Wilberforce riuscì a far abolire la tratta nel 1807, in vigore dal 1808. 
Estratto dal film “Amazing grace”.

4) Cosa accade dopo?


 Reintroduzione della schiavitù in tutte le colonie nel 1802 da parte di Napoleone.
 Abolizione della tratta al Congresso di Vienna nel 1815.
 La graduale abolizione della schiavitù durante il 1800, con l’importante caso della guerra
di secessione americana.  Visione di alcuni spezzoni del film “Lincoln” di Steven
Spielberg; visione di alcuni spezzoni del film “12 anni schiavo” di Steve McQueen per il
trattamento degli schiavi negli Stati Uniti del sud. Dopo l’abolizione ufficiale,
permangono situazioni di sfruttamento e di discriminazione razziale: fondazione del Ku-
Klux-Klan; leggi segregazioniste “Jim Crow”. (Rimando alla classe terza).

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5) XX secolo: Abolizione ufficiale della schiavitù da parte della Società delle Nazioni nella
Convenzione di Ginevra del 1926, ribadita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del
1948 dell’ONU.  lettura degli articoli.

6) Oggi: definizione odierna di schiavitù data da associazioni che lottano per la salvaguardia
dei diritti umani: The Global Slavery Index della Walk Free Foundation, Slavery Footprint, Anti-
Slavery International.  Mostrare siti, statistiche, documenti.

7) Esempi di casi come quello dei lavoratori dei carciofi in Italia, o di lavoratori sfruttati per
pochi soldi per produrre oggetti per il nostro mercato  il lavoro di Libera e del Centro per il
nuovo modello di sviluppo; questionario della Slavery Footprint in inglese (collegamento
interdisciplinare).

8) La legislazione italiana si adegua: lettura degli articoli 3 e 13 della costituzione italiana, e


della Legge 11 agosto 2003, n. 228: “Misure contro la tratta di persone”.

8. INTERDISCIPLINARIETÀ

 Geografia: saper collocare sul planisfero le rotte di navigazione per le scoperte


geografiche e la tratta degli schiavi. Conoscere la localizzazione delle coltivazioni
esportate dall’America. Saper leggere la mappa dei flussi migratori. Africa: saper
riconoscere le regioni da cui partivano gli schiavi; cenni sulla fondazione della Liberia.
 Italiano: Lettura di un brano narrativo tratto da “Radici” di Alex Haley ed esercizi di
comprensione. Produzione scritta: si vedano le verifiche previste.
Lettura dei quotidiani, interpretazione degli avvenimenti; gli studenti saranno invitati a
fare lavori a gruppi per ricercare su internet informazioni su odierne situazioni di
schiavismo e sfruttamento, per poi relazionare alla classe.
 Cittadinanza e Costituzione: saper leggere e capire un testo di legge.
Gioco di ruolo: riproduciamo nel Parlamento-classe il dibattito sull’abolizionismo.
 Inglese: questionario della Slavery footprint tramite LIM o tablet.
 Francese: lettura di alcune voci dell’Encyclopédie e del Décret de la Convention
Nationale.

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9. METODOLOGIA D’INTERVENTO

Obiettivi:
 coinvolgere e motivare gli studenti.
 stimolare la partecipazione, la socializzazione e la gratificazione personale.
 Incoraggiare gli alunni ad approfondire e sviluppare idee, inclinazioni, proposte partite
direttamente da loro, in modo che si sentano protagonisti del processo di apprendimento.
 sviluppare negli studenti la capacità di organizzarsi e pianificare il proprio lavoro in
maniera autonoma.
Strategie:
 lezione frontale per presentare e riepilogare
 lezioni-dibattito: sollecitazione degli interventi e degli interessi
 cooperative learning
 costruzione guidata, individualizzata o di gruppo, di mappe concettuali
 lettura orientativa e guidata dei manuali
 lettura espressiva da parte degli allievi
 lettura a voce alta dell’insegnante
 esercizi scritti e orali, individuali e collettivi, che saranno anche occasione di
autovalutazione
 lavori individuali o di gruppo
 utilizzo di tecniche teatrali
 utilizzo di filmati, power point, immagini, mappe, carte, canzoni

10. STUDENTI CON B.E.S. E CERTIFICAZIONI

L’alunno con certificazione di disabilità sarà invitato a svolgere i punti indicati nell’unità a
seconda degli obiettivi espressi nel PEI, progettato dal Consiglio di Classe in collaborazione con
l’insegnante o gli insegnanti di sostegno. È comunque in grado di seguire il normale
svolgimento didattico.
L’alunno certificato DSA, come specificato nella diagnosi, è in grado di seguire la normale
attività scolastica; verrà dispensato dalla lettura ad alta voce, se non si offre spontaneamente, e
gli verrà concesso più tempo nelle verifiche. Verrà dato più valore alle verifiche orali.
Per le alunne straniere, che seguono una programmazione personalizzata espressa nel PSP, si
veda il materiale allegato. Con loro si cercherà di dare spazio al lavoro su fonti iconografiche,

17
per sollecitare l’espressione orale. In ogni caso, per quanto possibile, svolgeranno molto del
lavoro in classe insieme ai loro compagni, anche con affiancamento tra pari.

11. STRUMENTI

 Testi in adozione
 Testi semplificati
 LIM
 Giornali
 Materiale audio-visivo
 Computer e Internet: motori di ricerca e sitografie, costruzione di presentazioni,
creazione di un cloud della classe per la condivisione dei materiali, filmati ed immagini
disponibili in rete.
 Materiale didattico in dotazione alla scuola
 Fotocopie integrative da altri testi e fonti (anche scannerizzate e proiettate con la LIM,
poi salvate nel cloud di classe).

12. CONTROLLO DELL’APPRENDIMENTO

Avendo concepito questo progetto didattico come un’unità trasversale con un carattere di
ripasso, riepilogo ed approfondimento, con impronta interdisciplinare ed a forte impianto
educativo sul rispetto dei diritti umani, la valutazione non verterà sulle solite modalità di
verifica: si tratta più che altro di concepire un percorso formativo insieme agli studenti, che
dovrebbero sentirsi coinvolti e partecipare emotivamente ed attivamente, nel tentativo di andare
oltre il modello attività in classe-verifica con voto.
Tuttavia, per ripassare i contenuti appresi e per affrontare i nuovi argomenti, ci si baserà molto
sulla lettura e l’interpretazione di alcune fonti fornite dalla docente, che prevedono degli esercizi
di comprensione scritti e orali. Ogni lezione sarà articolata soprattutto sulla modalità del dialogo
e del dibattito, e prevedrà un momento iniziale di riepilogo degli argomenti trattati volta per
volta, in modo da consolidare e recuperare l’apprendimento.
Attraverso l’attività di verifica in itinere sarà possibile riorientare il percorso in base ai bisogni
ed agli interessi emergenti, dando spazio alle proposte degli studenti.
Verifiche:
Verifiche formative: in itinere, orali e riepilogative del percorso affrontato di volta in volta.

18
Verifica sommativa: ricerca autonoma ispirata ai contenuti dell’unità e produzione di materiale
da presentare alla classe oralmente: video con slides e musica, power point, letture espressive,
lavori artistici ed altre forme pensate dagli studenti.
Criteri di valutazione:
 situazione socio-ambientale
 livello di partenza
 competenze raggiunte
 evoluzione del processo di apprendimento
 metodo di lavoro
 comportamento: impegno, interesse, partecipazione

13. SUDDIVISIONE DELLE LEZIONI

Ore di lezione previste per il progetto: 13, di cui 2-3 di italiano.


Lezione Durata
Contenuto
n.° (ore)
Lettura insieme in classe, tramite la LIM, degli articoli sui
lavoratori nel foggiano sfruttati per la raccolta carciofi, e sui
migranti morti di asfissia nella stiva di una nave clandestina.
Scambio di opinioni, informazioni, spiegazioni, dibattito. La
1 1
docente spiega perché ha affrontato questi argomenti:
presentazione del percorso sulla schiavitù dalla conquista
dell’America ai nostri giorni.

Brainstorming di ripasso su sollecitazione della docente tramite


domande orali: ricordare le condizioni di conquista dei
conquistadores, i motivi dell’alta mortalità tra gli indigeni.
Mostrare alla LIM dipinti sul lavoro degli indios e le brutalità degli
spagnoli, con commento; le studentesse di origine straniera
verranno invitate a descrivere oralmente e a scrivere per casa le
didascalie alle immagini.
Brainstorming sull’origine della tratta degli schiavi dall’Africa.
Visione di due brevi filmati da youtube sulla tratta. Mostrare alla
2 1 Lim la carta geografica delle rotte della tratta, e la tabella con le
stime degli schiavi deportati. Compito per casa: su un planisfero
muto disegnare le rotte del commercio triangolare, indicando le
zone di partenza e arrivo dei vari paesi, che cosa trasportavano le
navi, le varie aree di arrivo degli schiavi. Indicare sulla carta anche
le colture americane che si esportavano in Europa. Rispondere alle
seguenti domande, per creare un piccolo testo da mettere come
didascalia alla carta:
1) Perché il calo della popolazione indigena ebbe conseguenze
anche per i popoli africani?

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2) Come funzionava il commercio triangolare?

Lettura di un brano tratto da Radici di A. Haley ed esercizi di


comprensione in classe. Per casa: produzione scritta: Immagina la
1-
3 storia di Kunta dopo essere stato venduto come schiavo in America
Antologia
(almeno una facciata).

Verifica in itinere orale: riepilogo veloce sulla tratta. Lezione


frontale della docente: linee generali del dibattito
sull’abolizionismo, con supporto di riassunto cartaceo per gli
studenti e power point alla LIM. La docente spiega le posizioni
principali dei due schieramenti. Letture dall’Encyclopédie, dalla
Dichiarazione d’indipendenza americana e dalla Dichiarazione dei
4 2
diritti dell’uomo e del cittadino; esercizi di comprensione. Visione
di spezzoni dai film “Amazing Grace” e “Queimada” (discorso
sulla sconvenienza economica della schiavitù).
Per casa: studiare il riassunto sull’abolizionismo in preparazione
all’interrogazione dinamica collettiva.

Gioco di ruolo-interrogazione: la classe è un parlamento all’epoca


dei fatti trattati. La docente avrà preparato dei biglietti con sopra
scritto: giustificazionisti – abolizionisti – indecisi.
Verrà aperto il dibattito sull’abolizione della tratta e/o della
schiavitù, e gli studenti dovranno argomentare le loro posizioni, e
5 1
cercare di convincere gli indecisi che alla fine dovranno scegliere
da che parte stare e spiegare la loro decisione. In base alla
maggioranza, la presidente del Parlamento (la docente!)
proclamerà l’abolizione o meno della tratta e/o della schiavitù.

Lezione frontale della docente: dall’abolizione della tratta


all’abolizione della schiavitù, con supporto di riassunto cartaceo
per gli studenti e power point alla LIM. Lettura del documento
della Convention (in francese). Napoleone, il Congresso di Vienna
e la tratta. Visione di uno spezzone del film “Amistad”,
6 1
sull’illegalità della tratta che continuava ad essere praticata.
Compito: cercare su internet gli anni di abolizione della schiavitù e
fare una tabella sul quaderno; cercare e ricopiare il testo del XIII
emendamento della costituzione americana.

Verifica in itinere: ripasso degli argomenti trattati tramite domande


orali. Dal libro di testo: la guerra di secessione americana e le
condizioni degli schiavi negli stati del sud. Lettura del brano
“Schiavi nelle colonie” ed esercizi. Visione di spezzoni da “12
anni schiavo” e “Lincoln”. Spiegare che dopo la schiavitù
7 2
comincia la segregazione razziale: rimando alla classe terza.
Capire un testo di legge: lettura e comprensione degli articoli di
legge contro la schiavitù internazionali e nazionali. Domande di
comprensione per casa.

1 italiano- La schiavitù oggi: definizione contemporanea di schiavitù di


8
1 storia associazioni internazionali: mostrare sito e statistiche sulla

20
schiavitù oggi. Mostrare tabella di Bales sulla differenza tra
vecchia e nuova schiavitù. Il lavoro di Libera contro il caporalato e
l’osservatorio del Centro Nuovo Modello di sviluppo. Questionario
della Slavery Footprint on-line in inglese.
Esperimento in classe: guardare l’etichetta di tutti i prodotti di
ognuno (vestiti, zaino, accessori, tecnologia) per vedere il made
in… Compito per casa: fare una ricerca per piccoli gruppi (due-tre
+ inglese persone max.) sulle nuove forme di schiavitù o su un altro
argomento ispirato ai contenuti dell’unità, da presentare alla classe
oralmente e con produzione di materiale a scelta libera degli
studenti: video con slides e musica, power point, letture espressive,
lavori artistici ecc.
La docente orienta e dà consigli sui possibili argomenti da
scegliere: a qualcuno verrà assegnata una ricerca su Iqbal Masih.

Verifica sommativa: gli studenti presentano alla classe i loro


lavori.

Tutto il materiale utilizzato, fornito dalla docente e prodotto dagli


9 2
studenti in fase finale (se in formato elettronico), sarà messo a
disposizione nel cloud della classe. I lavori finali degli studenti
potranno essere caricati nella sezione materiali del sito scolastico.

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BIBLIOGRAFIA
MONOGRAFIE

 Agromafie e caporalato, secondo rapporto, a cura dell’Osservatorio Placido Rizzotto c/o


FLAI-CGIL, Roma, Edizioni Lariser, 2014.
http://www.frontieratv.it/public/allegati/Agromafie-Caporalato_1Rapporto_definitivo.pdf
 Louis-Narcisse BAUDRY DES LOZIERES, Les égarements du nigrophilisme, Paris,
Migneret, 1802. 
 Kevin BALES, I nuovi schiavi. La merce umana nell’economia globale, Milano,
Feltrinelli, 2000, trad. di Maria Nadotti.
 Guido BARBUJANI, L’invenzione delle razze: capire la biodiversità umana, Milano,
Bompiani, 2006.
 Carminella BIONDI, Mon frère, tu es mon esclave! Teorie schiaviste e dibattiti
antropologico-razziali nel Settecento francese, Pisa, Editrice Libreria Goliardica, 1973.
 Basil DAVIDSON, Madre Nera, Einaudi, Torino 1961.
 David BRION DAVIS, Il problema della schiavitù nella cultura occidentale, Milano :
Internazionale, 1971
 Patrizia DELPIANO, La schiavitù in età moderna, Roma ; Bari, Laterza, 2009.
 Moses I. FINLEY, a cura di, La schiavitù nel mondo antico, Bari, Laterza, 1990.
 Alex HALEY, Radici, Milano, Rizzoli, 1977, trad. di Marco Amante.
 Pierre-Victor MALOUET, Mémoire sur l’esclavage des nègres, Neufchâtel, 1788 (opera
disponibile on-line nel sito di Gallica : http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k84485w).
 Esterina MARTINELLI, Il dibattito sull'abolizione della tratta nella rivoluzione
francese, Tesi di laurea in storia dell'Africa presso l'Istituto universitario orientale,
Napoli, a.a. 1977-78, relatore: Carlo Zaghi.
 Piero MILANI, La schiavitù nel pensiero politico, dai greci al basso medioevo, Milano,
Giuffrè editore, 1972.
 Tzvetan TODOROV, La conquista dell’America. Il problema dell’ “altro”, Einaudi,
Torino 1992.
 Eric WILLIAMS, Capitalismo e schiavitù, trad. di L. Trevisani, Laterza, Bari 1971.
 Natalie ZEMON DAVIS, La storia al cinema. La schiavitù sullo schermo da Kubrick a
Spielberg, Roma, Viella, 2007.
RISORSE ON-LINE E SITOGRAFIA
 Risorse nel sito per docenti registrati: http://www.brunomondadoristoria.it/ :
 Aristotele, Politica, Libro I, 1254 b – 1255 a.
 Cicerone, De republica, libro V, frammento XI.
 Seneca, Lettere a Lucillo, V – 6.
 Juan Ginès de Sepúlveda, Democrates alter, sive de justis belli causis apud indos, in
La scoperta dei selvaggi, Principato, Milano 1971.
 Bartolomé de Las Casas, Brevissima relazione sulla distruzione delle Indie,
traduzione di C. Acutis, Mondadori, Milano 1987.
 B. De Las Casas, La leggenda nera: storia proibita degli spagnoli nel Nuovo mondo,
Feltrinelli, Milano 1972
 Antonietta Demurtis, Tratta degli esseri umani, migliaia in Italia i “piccoli schiavi”
 Enrico Bonerandi, Tra gli indiani-schiavi della Bassa nelle campagne dove la fatica
uccide
 Lucia Marchio, Albenga, gli schiavi nelle serre
 Anna Maria Liguori, Sartorie cinesi, operai “schiavi” nei laboratori
 Jourdon Anderson, Un ex schiavo al suo ex padrone
 George Fitzhugh, Meglio schiavi che operai
 Testo in italiano della bolla Inter Coetera, con un approfondito commento:
http://www.homolaicus.com/storia/moderna/colombo/inter_coetera.htm
 Dossier “Servi e schiavi nelle case dei signori medievali” nel testo per la scuola
secondaria di II grado “Historiae”, vol. 2, disponibile on-line:
http://www.edu.lascuola.it/edizioni-digitali/Historiae/daltesto/vol_2/2_407_sto.pdf
 The Trans-Atlantic Slave Trade Database:
http://www.slavevoyages.org/tast/index.faces
 Voce “Schiavitù” nell’Enciclopedia delle Scienze Sociali “Treccani” on-line:
http://www.treccani.it/enciclopedia/schiavitu_(Enciclopedia-delle-scienze-sociali)/
 Voce “Schiavitù” nel Dizionario di Storia “Treccani” on-line:
http://www.treccani.it/enciclopedia/schiavitu_(Dizionario-di-Storia)/
 Varie voci da Wikipedia su schiavitù, schiavismo, tratta atlantica degli schiavi,
abolizionismo ecc.
 Estratto da Superquark sulla tratta degli schiavi:
https://www.youtube.com/watch?v=XZiNIlDO19w
 Report "La Tratta degli Schiavi Africani nelle Colonie Americane" (lavoro di studenti su
youtube):
https://www.youtube.com/watch?v=IivyTjT-BPE
 La filiera della schiavitù: video immagini e canzoni sulla tratta degli schiavi:
https://www.youtube.com/watch?v=qlOAJIAfAiI
 Legge n. 228 dell’11 agosto 2003: http://www.parlamento.it/parlam/leggi/03228l.htm
 Articolo di Repubblica.it del 28/03/2014 “Sul carro bestiame e poi sfruttati nei campi, la
vergogna del caporalato: 5 arresti nel Foggiano”:
http://bari.repubblica.it/cronaca/2014/03/28/news/caporalato_foggia-82134410/#gallery-
slider=82136404
 Articolo dal sito di Taranto Contro: “Come schiavi nel lager dei carciofi, nel foggiano”,
del 30/03/2014: http://tarantocontro.blogspot.it/2014/03/come-schiavi-nel-lager-dei-
carciofi-nel.html
 Articolo da La Repubblica.it del 01/11/2011: “Cento schiavi per ogni consumatore: dietro
tutti gli oggetti c’è sfruttamento”:
http://www.repubblica.it/solidarieta/emergenza/2011/11/01/news/schiavitu_moderna-
24252461/ con riferimento al test di Slavery Footprint:
http://slaveryfootprint.org/#sporting_goods
 Articolo da Il Manifesto del 20/07/2014: “Tragedia continua: altri 18 morti, soffocati
nella stiva di un barcone”: http://ilmanifesto.info/tragedia-continua-altri-18-morti-
soffocati-nella-stiva-di-un-barcone/
 Articolo da Il Corriere della sera del 20/07/2014: “Gli scafisti più crudeli con i neri
«Pagano meno e li tengono lì sotto»”:
http://www.corriere.it/cronache/14_luglio_20/gli-scafisti-piu-crudeli-con-neri-felice-
cavallaro-40976be0-0ff0-11e4-85b4-48e325e86ce9.shtml
 Definizione di schiavitù contemporanea tratta dal sito dell’associazione Anti-Slavery:
http://www.antislavery.org/italian/che_cos_la_schiavit_moderna.aspx
 Articolo dal blog europinione.it che commenta i dati del Global Slavery Index 2013:
http://www.europinione.it/global-slavery-index-2013-mondo-schiavi-schiavitu-moderna-
asia-africa-cina-india/
 Sommario del Global Slavery Index 2013: http://www.globalslaveryindex.org/
TESTI SCOLASTICI CONSULTATI

 GIUDICI, BENCINI, Con gli occhi della storia, vol. 2, Milano, Mursia scuola, 2008.
 LUZZATO, La storia, l’impronta dell’umanità, vol. 2, Bologna, Zanichelli, 2007.
 PAOLUCCI, SIGNORINI, L’ora di storia, ed. rossa, vol. 2, Bologna, Zanichelli, 2008.
 PAOLUCCI, SIGNORINI, MARISALDI, Il racconto dello storico, Bologna, Zanichelli,
2012.
 SOLFAROLI CAMILLOCCI, GRAZIOLI, Chronostoria, vol. 1, Torino, Società Editrice
Internazionale, 2007.

FILMOGRAFIA

 12 anni schiavo di Steve McQueen, 2013.


 Amazing Grace di Michael Apted, 2006.
 Amistad di Steven Spielberg, 1997.
 Queimada di Gillo Pontecorvo, 1969.
 Lincoln di Steven Spielberg, 2012.
 Mission di Roland Joffé, 1986.

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