Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Brizzi Manuale Di Evasione Dallo Psico Penitenziario PDF
Brizzi Manuale Di Evasione Dallo Psico Penitenziario PDF
DALLO
PSICO-PENITENZIARIO
1 www.salvatorebrizzi.com
INDICE
Lezione 1 – La meccanicità
Lezione 2 – L’identificazione
Lezione 3 – La Legge d’Attrazione
Lezione 4 – Il ciclo della consapevolezza
Lezione 5 – La visione del Cuore
Lezione 6 – La Legge dello Specchio
Lezione 7 – Il senso del giudizio
Lezione 8 – Trasmutazione alchemica
Lezione 9 – Karma e perdono
Lezione 10 – L’arte di osservarsi
Epilogo
Appendice – Quaranta giorni
Bibliografia
Filmografia
Lezione 1 – La meccanicità
Ciò che sto per dirvi ha il sapore della fantascienza, ma in verità non lo è. Si
tratta della cruda realtà. Quella in cui ci troviamo proprio adesso – io mentre
scrivo e voi mentre leggete – è a tutti gli effetti una psico-prigione. Film di
fantascienza come Matrix, Nirvana e The Truman Show sono concepiti da
qualcuno che ha avuto delle intuizioni circa la vera natura della nostra realtà.
2 www.salvatorebrizzi.com
In verità questo pianeta di per sé non sarebbe una prigione, bensì una vera e
propria scuola dove le anime s’incarnano all’interno di apparati psicofisici –
delle macchine biologiche – che vengono cambiate vita dopo vita, con lo scopo
di apprendere ed evolvere. Il punto è che le macchine biologiche che ci
costruiamo al momento della nascita e che ci ospitano per tutta la vita, sono
soggette a dei meccanismi automatici di sopravvivenza che sfuggono al nostro
controllo cosciente. Questo fa sì che quando ci incarniamo ne diventiamo
automaticamente schiavi.
3 www.salvatorebrizzi.com
Odiamo meccanicamente e amiamo meccanicamente. Fumiamo
meccanicamente oppure non fumiamo meccanicamente. Ci iscriviamo
all’università meccanicamente e ci sposiamo meccanicamente. Possiamo
ottenere un cambiamento dentro di noi in direzione d’un risveglio, solo se ci
sforziamo di amare qualcosa o qualcuno che prima odiavamo (da qui il Lavoro
proposto da Gesù: ama i tuoi nemici e prega per i tuoi persecutori) oppure se
fumiamo e ci sforziamo di smettere, se parliamo tanto e ci sforziamo di parlare
poco. Rompere le abitudini meccaniche è il modo più rapido per uscire dalla
meccanicità della psico-prigione. O almeno questo è il lavoro iniziale,
dopodiché dovrà cominciare ad attivarsi il Cuore.
La situazione è resa ancora più complessa dal fatto che le nostre reazioni
meccaniche traggono origine dalla genetica e dai condizionamenti ricevuti
durante i nove mesi di gestazione trascorsi nella pancia della mamma e i
primissimi anni di vita (non prendiamo al momento in considerazione le vite
precedenti, le quali fanno sì che possediamo una determinata genetica e
nasciamo in una certa famiglia). Qui si creano il nostro carattere, le nostre
paure, le nostre preferenze, ecc. Tutto ciò che poi troveremo così difficile
andare a modificare, poiché nascosto in profondità nell’inconscio.
4 www.salvatorebrizzi.com
bagno, mangiare con la mano sinistra anziché con la destra (e viceversa),
sforzarsi di bere almeno due litri di acqua al giorno, modificare la vostra
postura quando siete seduti, modificare la vostra solita andatura quando
camminate. Fino a giungere a cose più radicali: cambiare alimentazione,
trovare il tempo per camminare mezz’ora ogni giorno, smettere di bere alcolici,
smettere di fumare, iscriversi in palestra, andare a convivere con il partner,
oppure non giocare più d’azzardo online, non guardare più video pornografici,
non leggere più articoli di gossip e inutili curiosità di cui è affollata la rete, ma
costringersi a utilizzarla solo per precise necessità stabilite a priori.
Mettere in atto anche solo uno di questi cambiamenti, causa di norma una
reazione violenta da parte dell’apparato psicofisico (di norma nervosismo e
irritabilità, ma si può giungere anche a somatizzazioni come sfoghi sulla pelle,
febbre, influenza).
State saggiando la resistenza delle sbarre della psico-prigione.
Lezione 2 – L’identificazione
5 www.salvatorebrizzi.com
con la macchina biologica (il corpo, le emozioni e, soprattutto, la mente).
L’identificazione con la mente – che le farà dimenticare del tutto la propria
origine – le consentirà però di sviluppare la coscienza di sé, che non è possibile
realizzare se non attraverso uno strumento duale come la mente umana e la
sua appendice fisica, il cervello.
6 www.salvatorebrizzi.com
macchina biologica e identificarsi con la coscienza stessa, ossia l’anima. In una
società normale, già nella fanciullezza si insegnerebbe ai bambini che questo è
il loro compito, poiché non sono destinati a rimanere prigionieri di una
macchina per tutta la vita.
7 www.salvatorebrizzi.com
essere la sua tuta da sub, quando io compro quella tuta e me la porto a casa...
compro anche la persona che c'è dentro: il contenuto diventa il contenitore e il
suo destino diventa il destino della tuta.
Per quanto vi riteniate evoluti spiritualmente e siate persone che meditano con
costanza da decine di anni, che hanno i chakra aperti e che canalizzano tutti i
giorni... vi prego di trovare in voi l’umiltà necessaria per cominciare questo
percorso (consideratelo una sorta di Spirituality for dummies) studiando e
applicando le basi fondamentali che vi sto suggerendo. Il lavoro su di sé può
essere affiancato a qualunque altra pratica, qualunque movimento, tradizione o
guru stiate seguendo. Non potrete che trarne beneficio.
Ve ne sarò grato per sempre.
8 www.salvatorebrizzi.com
Lezione 3 – La Legge d’Attrazione
La Legge d’Attrazione dice che ogni persona che incontriamo e ogni evento che
viviamo sono in qualche modo attratti da noi nella nostra vita. In pratica, in
ogni istante della nostra vita ci accade esattamente ciò che noi,
inconsciamente, vogliamo per la nostra crescita interiore, anche quando non ne
comprendiamo il senso.
Che noi lo sappiamo o meno, la nostra anima, per potersi affrancare dalla
schiavitù alla macchina biologica che la ospita, manipola la realtà che ci
circonda affinché ci accadano tutti gli eventi necessari per compiere il nostro
cammino di “ritorno a casa del Padre”, l’identificazione con Dio. Questo
principio vale ovviamente anche per chi ci circonda, infatti la vita di ciascuno si
incastra perfettamente con quella di tutti gli altri, all’interno di un puzzle
cosmico perfetto.
9 www.salvatorebrizzi.com
Se avete compreso bene questa definizione, credo vi sia chiaro che la Legge
d’Attrazione non ha nulla da spartire con l’utilizzo della volontà per ottenere i
risultati che desideriamo. È normale che i critici di tale legge non l’abbiano
compresa (si critica più aspramente proprio ciò che meno si comprende), ma a
quanto pare nemmeno chi la sostiene ne ha capito molto. Per cui, i primi
criticano – e i secondi si sforzano di applicare – una loro versione personale di
tale legge, che non funzionerà mai.
I problemi nascono quando volete cambiare il vostro futuro perché non vi piace
il tipo di vita che state attirando in questo momento. Qui nasce la confusione
fra la vera Legge d’Attrazione e le filosofie del “crea la realtà che desideri”. Se
la Legge d’Attrazione adesso vi è chiara, avrete realizzato che per cambiare
qualcosa all’esterno, nel futuro, dovete cambiare qualcosa all’interno, ora. Se
volete cambiare il film che vedete sullo schermo, dovete cambiare la pellicola
che si trova dentro il proiettore.
Non è vero che tu puoi “fare le tue ordinazioni all’Universo” come si dice in
molti libri sull’argomento. Non è vero che se tu esprimi i tuoi desideri con
10 www.salvatorebrizzi.com
sufficiente intensità e focalizzazione e ti sforzi di provare le belle emozioni che
proveresti dopo la loro realizzazione, allora “l’Universo si attiverà per
concretizzarli”. Finché agisci nella sfera di emozioni e pensieri, resti nella sfera
dell’apparato psicofisico, la macchina biologica che l’anima si è costruita per
muoversi dentro la matrix.
Può essere che per un periodo limitato la cosa possa anche funzionare, perché,
in effetti, leggere un buon numero di quei libri vi costringe a cambiare
interiormente, almeno in una certa misura. Ma se il cambiamento non si è
radicato in profondità, ossia, se non avete stabilito un collegamento costante
con la vostra anima – ciò che realmente siete al di là della macchina biologica
– a lungo andare ricadrete nei vecchi meccanismi e resterete delusi.
11 www.salvatorebrizzi.com
Questo non significa che la Legge d’Attrazione non funziona, bensì che agisce a
un livello molto profondo. È l’inconscio, ossia la mia anima, a creare la realtà
che mi circonda, non il mio involucro superficiale con i suoi desideri superficiali.
La personalità superficiale vuole cambiare qualcosa nella sua vita, ma lo vuole
fare a modo suo, mentre l’anima sa che il mutamento deve essere profondo,
talvolta doloroso, e non sempre la personalità è disposta a pagarne il prezzo.
La mia anima vuole che sia la mia percezione di cosa sono
l’abbondanza e l’amore a cambiare, non unicamente le condizioni
esterne. Queste muteranno, ma solo come “effetto collaterale” d’un
cambiamento interiore, il quale spesso avviene solo attraversando delle
difficoltà.
In principio c’era solo l’Uno – e, a ben guardare, anche adesso c’è solo l’Uno –
ma quest’Uno era inconsapevole di sé. Per farcene un’idea possiamo
immaginare l’assenza di coscienza che caratterizza il sonno profondo, cioè il
sonno senza sogni: un vero e proprio vuoto di consapevolezza. Oppure
possiamo pensare alla coscienza d’un neonato o alla coscienza d’un albero:
sono tutte espressioni dell’Uno onnipervadente, ma non sono consapevoli di
12 www.salvatorebrizzi.com
esserlo. Gli esseri appartenenti ai regni precedenti a quello umano – minerale,
vegetale e animale – di norma non hanno sviluppato la consapevolezza di sé
(senza offesa per il vostro gatto), ossia la consapevolezza di esserci. Lo stesso
dicasi per gli esseri umani a uno stadio neonatale: i neonati sono ancora
nell’Uno e inconsapevoli di esistere in quanto entità separate.
13 www.salvatorebrizzi.com
Dio si guarda attraverso gli occhi d’una macchina biologica e non si riconosce
più!
interno/esterno
io/gli altri
caldo/freddo
giusto/sbagliato
mi piace/non mi piace
ecc.
14 www.salvatorebrizzi.com
sono mutati nel corso del tempo; ciò che era adatto a un indù di mille anni fa,
non è più adatto (o è addirittura controproducente) per uno stressato e
malealimentato newyorkese di oggi. Da qui nasce la mia critica verso molti
metodi cosiddetti “tradizionali”.
Invece non è per niente così. L’apertura del Cuore è una condizione di
coscienza ben precisa, conseguibile grazie a un costante lavoro (nei miei libri
ne parlo), che consente di vedere la realtà per ciò che veramente è, al di là dei
condizionamenti inconsci che ci caratterizzano fin da bambini e che influenzano
la nostra percezione dei fatti e delle persone.
Ognuno di noi dà per scontato di poter vedere la realtà oggettiva – ossia per
come realmente è – e di possedere pareri differenti rispetto a quest’unica
realtà oggettiva che, di base, resta comunque uguale per tutti. Invece ognuno
costruisce intorno a sé, fin da bambino, una “bolla di realtà”, una realtà
personalizzata – solo in parte coincidente con le bolle di chi lo circonda – che
deciderà il suo carattere, le sue preferenze sessuali, la sua salute fisica e i suoi
15 www.salvatorebrizzi.com
comportamenti rispetto agli altri. Questo ammasso di meccanismi acquisiti nei
primi anni di vita, ognuno di noi lo chiama “se stesso” e fa di tutto per
difenderlo. Difendiamo, cioè, la nostra stessa psico-prigione. Ci fa male, ci sta
scomoda, ma è tutto ciò che conosciamo.
Il punto è che tutto questo non è reale, ma fa parte di ciò che nella prima
lezione abbiamo chiamato “meccanicità”, ossia la creazione, da parte della
nostra macchina biologica, di una visione della realtà “privata” nella quale
resta essa stessa invischiata. E nel momento in cui ci identifichiamo con la
nostra macchina, ne restiamo invischiati anche noi: soffriamo con lei, ci
deprimiamo con lei, festeggiamo con lei.
16 www.salvatorebrizzi.com
La Fiamma del Cuore non viene dalla mente. Non la si provoca, ma se ne viene
rapiti. Non ci sono esercizi, pratiche o tecniche basate sulla volontà che ci
possano condurre passo passo all’apertura del Cuore, altrimenti la liberazione
sarebbe appannaggio solo di ragionieri con una grande forza di volontà. Il
lavoro su di sé si limita a portare più presenza – più coscienza – in
corrispondenza dei fatti quotidiani, in particolare di quelli che mettono in crisi
le nostre mille maschere, le nostre reazioni meccaniche/emotive agli eventi
della vita.
È il principio più difficile da accettare per chi porta avanti un lavoro su di sé,
tuttavia risulta estremamente importante se vogliamo onestamente crescere.
17 www.salvatorebrizzi.com
qualcosa sul perché talvolta attraiamo situazioni che ci procurano fastidio e
rabbia: attraiamo ciò che siamo profondamente, ossia le situazioni che
riflettono il nostro inconscio, ma che spesso non vogliamo vedere.
Capire perché qualcosa ci dà fastidio non è così semplice. Per esempio, più o
meno a tutti dà fastidio l’aggressività, perché più o meno tutti siamo degli
aggressivi repressi. In questo caso l’equazione è semplice. Ma se invece
dovessi chiedervi perché vi dà fastidio chi ruba? In questo caso non dovete
fermarvi all’apparenza, ma indagare a fondo il concetto che si trova alla base
del fastidio. Nell’esempio del furto, probabilmente si tratta del senso di
attaccamento alle cose materiali, che accomuna il ladro e il derubato, oppure
potrebbe trattarsi dell’attaccamento al senso di giustizia. Per ognuno di noi, lo
stesso fastidio può avere alla base delle origini differenti.
18 www.salvatorebrizzi.com
In ogni caso, non è così importante scoprire perché qualcosa o qualcuno ci dà
fastidio, perché ci siamo ammalati o perché abbiamo avuto l’incidente. Può
accadere che lo scopriamo, ma può anche non accadere. Nell’ambito del lavoro
su di sé ci interessa soprattutto restare in uno stato di presenza mentre
proviamo il fastidio. Come ho già scritto nei miei libri, è fondamentale
modificare lo stato interiore con cui affrontiamo il disagio, non scoprire
la causa del disagio.
«Se avessi occhi per vedere la realtà, non starei così male».
Chi ha occhi per vedere – ossia, chi ha aperto il suo Cuore – non prova più
disagio come all’inizio, perché tocca con mano il fatto che la caratteristica che
lo ha sempre infastidito, in verità era l’embrione di una magnifica qualità...
che adesso finalmente sta sbocciando. Allora vedrà quella nuova qualità sia in
se stesso che negli altri, proprio come se avesse fabbricato un nuovo “senso
sottile”, un “senso dell’anima” che gli dischiude nuove possibilità di percezione
della realtà. Percepirà direttamente le anime anziché solo gli aspetti fisici e
psicologici delle macchine biologiche, per cui abiterà un mondo che gli altri
ancora non possono nemmeno ipotizzare. Questi sono gli “occhi per vedere” e
a questo fenomeno si riferisce il Vangelo quando parla di “intendere con il
Cuore”.
19 www.salvatorebrizzi.com
ESERCIZIO SULLA LEGGE DELLO SPECCHIO
Fai un elenco delle cinque persone che ti danno più fastidio. Puoi includere,
parenti, conoscenti, alcuni aspetti di qualche amico che proprio non mandi
giù... e poi i politici, i personaggi televisivi oppure intere categorie: i vigili, i
giornalisti, quelli che non fanno la raccolta differenziata, quelli di destra, quelli
di sinistra, i preti, i ricchi, i tossici, i guru, gli zingari, ecc.
Se non ti bastano cinque, arriva fino a dieci. In ogni caso ci interessano quelli
che ti danno più fastidio. Poi scrivi accanto a ogni persona il perché, o i perché,
del tuo fastidio, provando a entrare il più possibile in profondità dentro di te, e
iniziando sempre la frase con: «Mi dà fastidio (nome), perché richiama dentro
di me... ... ...».
Esempi:
POLITICO NR. 1
- Perché secondo me fa il contrario di quello che dice di fare.
- Perché secondo me cerca di fregare gli altri.
- Perché secondo me non ha rispetto degli altri.
POLITICO NR. 2
- Perché secondo me non è onesto.
- Perché secondo me è entrato in politica per i suoi interessi e non per aiutare
gli altri.
- Perché secondo me ha troppi soldi.
PARENTE NR. 1
- Perché secondo me parla sempre lui e crede di sapere tutto.
PARENTE NR. 2
- Perché secondo me si avvicina sempre per piangere miseria e chiedere soldi.
20 www.salvatorebrizzi.com
PARENTE NR. 3
- Perché secondo me ha l’energia sessuale di una zoccola, non vedi come ti
guarda?
PARENTE NR. 4
- Perché secondo me è pieno di rabbia e fuori controllo.
PARENTE NR. 5
- Perché secondo me è uno che non rispetta mai le regole sociali.
Adesso considerate tutte le risposte come un quadro di ciò che VOI in realtà –
almeno inconsciamente – siete, senza alcuna eccezione. Non importa che
subito non siate d’accordo. Questa è la dura realtà della Legge dello Specchio
(dura lex, sed lex).
Punto Primo: Il giudizio nella realtà non esiste. Ciò significa che chi ha “occhi
per vedere” non si sente mai giudicato.
21 www.salvatorebrizzi.com
Le persone, essendo pervase dal senso del giudizio, sono costrette a stare
sempre sulla difensiva. Analizzano i comportamenti e le parole degli altri (amici
e parenti in particolare) al fine di capire se li stanno giudicando o meno.
Queste persone hanno continuamente paura di essere giudicate per ciò che
sono, per ciò che fanno, per come si vestono, per le loro abitudini, per i loro
comportamenti sessuali, ecc. Sospettano che gli altri stiano sempre a
parlottare fra di loro per criticarle.
Quando fate notare un errore a una persona immersa nel giudizio, lei la prende
sul personale e si sente giudicata o addirittura accusata, perché non riesce a
separare ciò che fa da ciò che è. Percepisce nelle parole degli altri lo stesso
senso del giudizio che si trova dentro di lei. È difficile far notare a qualcuno che
sta sbagliando, cercando al contempo di evitare che quella persona si senta
giudicata e reagisca male – ossia deprimendosi o arrabbiandosi. Se è pervasa
dal senso del giudizio, si sentirà giudicata anche da Gesù.
Avrete capito che il punto essenziale non riguarda il giudicare o meno gli altri,
bensì il sentirsi giudicati dagli altri, in quanto è proprio questo aspetto che
rende insopportabile l’esistenza. Sentirsi giudicati è infatti una situazione
terribile, che rende la vita impossibile da vivere. Nella misura in cui vi sentite
giudicati dagli altri, allora vuol dire che anche voi state giudicando; non
importa che ve ne accorgiate o meno.
Non potendo agire direttamente sugli altri, potete però farlo indirettamente:
essendo il comportamento degli altri causato dai vostri stati interiori, il vostro
scopo dev’essere rimanere in stato di presenza ogniqualvolta sentite il giudizio
degli altri su di voi. Vi renderete presto conto del fatto che il disagio derivante
dal sentirvi giudicati è uno stato che si trova già al vostro interno e non viene
“inserito dentro di voi” dall’esterno. L’altra persona potrebbe avere o non avere
22 www.salvatorebrizzi.com
la reale intenzione di giudicarvi ma, indipendentemente da questo, se dentro di
voi risiede il giudizio, voi vi sentirete comunque giudicati dai suoi
atteggiamenti, dai suoi sguardi e dalle sue parole. Al contrario, nella misura in
cui avrete eliminato il giudizio dal vostro interno, non vi sentirete più giudicati
nemmeno quando nell’altra persona ci sarà un chiaro tentativo di farlo.
23 www.salvatorebrizzi.com
reale risentimento nei loro confronti, ma anche senza esitazione, timore o
senso di colpa.
D’altronde, chi non sa punire, non sa nemmeno perdonare.
Abbiamo detto nelle lezioni passate che l’evasione dal carcere non consiste in
una fuga, cioè nello spostamento da un luogo a un altro, bensì nella creazione
di nuovi “occhi per vedere”, la cosiddetta apertura del Cuore, la quale consente
un ribaltamento della nostra visione della realtà. L’apertura del Cuore
trasforma automaticamente la psico-prigione nella quale ci sembra di vivere, in
un pianeta-scuola, che è la reale e originaria funzione della Terra.
24 www.salvatorebrizzi.com
attraverso l’organo sbagliato: la mente. La mente è l’organo di percezione della
personalità (la macchina biologica), mentre il Cuore è l’organo di percezione
dell’anima.
Se, ad esempio, stiamo provando rabbia, ciò vuol dire che la nostra macchina
è pervasa dalla sostanza della rabbia sul piano emotivo, ossia nel corpo
astrale. Al contempo si produrrà immaginazione negativa sul piano mentale
(pensieri ossessivi riguardo una certa persona o situazione) e vari fenomeni a
livello ormonale, circolatorio e muscolare sul piano fisico (pressione, battito
cardiaco, contrazioni muscolari). Se noi ci sforziamo di osservare tali
manifestazioni imponendoci di restare presenti a noi stessi, nel qui-e-
ora, ossia di “ricordarci di noi”, creiamo una certa dose di attrito
rispetto alle reazioni meccaniche della personalità, questo attrito,
dovuto allo sforzo, produce un Fuoco che agisce sugli atomi sottili
della sostanza emotiva che compone la rabbia, esso fa in modo che tali
atomi si trasformino (attivazione della 5° e 6° spirilla) e si produca
così una nuova sostanza che si cristallizza nel nuovo corpo in
costruzione, il »corpo causale« o corpo dell’anima. È probabile che al
momento non sia chiaro a tutti ciò che ho scritto in queste righe, ma confido
che molto presto – grazie alla pratica del lavoro su di sé – questi concetti
saranno sempre più diffusi e diverranno comprensibili a molti.
25 www.salvatorebrizzi.com
rancore quando si sentiva vittima di un'ingiustizia, allo stesso modo ora l'anima
prova una nuova emozione superiore – qualcosa che concerne la compassione
– di fronte allo stesso evento esterno, in quanto i suoi “nuovi sensi” sono in
grado di cogliere il vero e non interpretano più come ingiusto quell'atto della
vita.
Anche il piano mentale può venirci in aiuto. La personalità infatti reagisce con
emozioni negative a certi eventi perché pensa: «Lui sta sbagliando, potrebbe
comportarsi in un altro modo ma non lo fa. Questa situazione non è giusta!
Perché è accaduta proprio a me e alla mia famiglia?» oppure pensa: «Io non
sono all'altezza. Non sono capace. Non sono adatta. Così non vado bene. Sono
sbagliata».
«Se non sopporto una persona (compresa me stessa) o una situazione, quella
persona e quella situazione non c'entrano. Il brutto e lo sbagliato fanno parte
d’un mio difetto di percezione. La verità, sugli altri e su me stessa, mi può
essere comunicata solo dalla visione del Cuore».
26 www.salvatorebrizzi.com
decisione di cominciare subito... non finirà mai. E soprattutto chiediamoci:
«Cos’abbiamo da perdere, se non le nostre catene?»
Premetto che non farò riferimento a ciò che ho letto sui libri che hanno scritto
altri – né moderni, né appartenenti alla cosiddetta tradizione – in quanto
determinate nozioni ho potuto apprenderle attraverso l’esperienza diretta di
progressiva identificazione con la mia anima. A chi si stupisce voglio ricordare
che tutti ci siamo reincarnati più e più volte, e ancora lo faremo, per cui sapere
come funzionano determinati processi è solo una questione di memoria più o
meno salda che permane tra una vita e quella successiva. Tale memoria
dipende dalla cristallizzazione (=fabbricazione alchemica) del »corpo di gloria«,
anche detto »corpo causale«, ossia il corpo dell’anima.
27 www.salvatorebrizzi.com
L’anima esiste in ognuno di noi, ma di norma essa esiste solo in embrione.
Attraverso il lavoro su di sé letteralmente si “fabbrica” l’anima (si cristallizza) e
allo stesso tempo la nostra coscienza si disidentifica dalla mente per
identificarsi progressivamente con l’anima, man mano che essa viene
costruita attraverso la presenza nel qui-e-ora e l’apertura del Cuore. Di
norma le persone credono che sia la loro attuale mente a reincarnarsi, invece è
l’anima, l’essenza, a reincarnarsi in apparati psicofisici sempre differenti.
All’inizio del cammino evolutivo, nel corso delle prime incarnazioni, l’anima non
si cristallizza in maniera volontaria, ma semplicemente come effetto delle
situazioni difficili che è costretta a superare di vita in vita. L’anima viene cioè
fabbricata “per attrito”, grazie alle difficoltà e alle sofferenze che la macchina
biologica deve affrontare nella psico-prigione. L'anima è come una resina che
la personalità secerne quando viene spremuta.
Il karma si origina in quanto gli effetti di ciò che un’anima ha vissuto all’interno
di un’incarnazione si trasferiscono a quella successiva. Detto in altro modo: la
qualità delle nostre reazioni agli eventi della vita creano un bagaglio positivo o
negativo che portiamo con noi anche dopo la morte. Questo significa che
“qualcosa” di immortale si è già costruito e sopravvive alla morte del corpo
fisico. Per cui, un individuo può star certo che a ogni incarnazione riprende il
lavoro esattamente da dove lo aveva interrotto al termine della vita
precedente. L’anima non muore mai e le incarnazioni si sviluppano secondo un
continuum molto simile all’alternarsi dei giorni nella nostra vita quotidiana
(giorno, notte e poi un nuovo giorno).
28 www.salvatorebrizzi.com
sospeso karmico derivante dalle azioni delle vite precedenti. Non si affida, cioè,
all’evoluzione naturale, ma decide di accelerare i tempi.
Nella pratica, come avrete intuito, non è così semplice come nella teoria.
Perdonare è faticoso, in alcune occasioni quasi impossibile. Il punto è che
l’attrito interno che si crea nel tentativo di perdonare qualcuno, letteralmente
fabbrica il »corpo causale«. Questo ci consente di liberarci sia sul piano fisico
che su quello astrale prima ancora di passare “dall’altra parte” al termine
dell’incarnazione. Il perdono non è un atto morale, bensì un processo
alchemico che ci libera definitivamente delle sbarre della psico-prigione.
Afferma San Paolo nella seconda lettera ai Corinzi: «Se uno è in Cristo, è una
creatura nuova; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove».
(2Cor 5, 17)
29 www.salvatorebrizzi.com
riusciamo a frapporre fra l’offesa e la nostra reazione è un mattoncino che va a
costruire il palazzo dell’anima.
Per quale motivo l’ultima lezione di questo breve “manuale di evasione dal
carcere” riguarda il tema dell’auto-osservazione, che di norma ci si
aspetterebbe invece come prima lezione? Perché la pratica dell’auto-
osservazione viene ampiamente sottovalutata e relegata ai “preliminari” del
lavoro su di sé, quando invece è l’attività più difficile da apprendere. L’auto-
osservazione è al contempo l’inizio e la fine del lavoro su di sé.
30 www.salvatorebrizzi.com
gravità permanente, poi un’anima... fino a identificare se stessi con il Sé, ossia
l’Uno stesso, l’unico grande osservatore.
Una volta nati nell’ambiente della psico-prigione diveniamo schiavi della nostra
macchina biologica ed entriamo in uno stato ipnotico che ci costringe all’interno
della “ruota del topo”, quella del produci-consuma-crepa, inframmezzata
unicamente dai momenti in cui ci dedichiamo all’attività riproduttiva. Tale
attività – uno sbuffare e sudare in posizioni scomode e ridicole – è stata
concepita affinché nuove anime potessero nascere e restare anch’esse
intrappolate nell’illusione, fornendo così una inesauribile fonte di energia alla
struttura stessa della psico-prigione e a chi l’ha costruita.
31 www.salvatorebrizzi.com
di forza di volontà e una fede inscuotibile nella realtà che si nasconde dietro le
apparenze.
Nello stato ipnotico, vivere pochi mesi o 90 anni non fa molta differenza, in
quanto lo stato ipnotico può dirsi vita, ma non ancora “vita cosciente”. Una
mente che ripete una serie di opinioni personali raccolte qua e là, un mucchio
di emozioni sempre pronte a scattare e una buona dose di energia sessuale,
nel loro complesso non costituiscono ancora un “essere cosciente”. La presenza
– la coscienza di sé – in fondo non è necessaria per condurre una tranquilla
vita ordinaria all’interno della prigione. Utilizzando la mente, le emozioni e
l’energia sessuale potete fare tutto ciò che fa un qualsiasi altro terrestre e
nessuno sospetterà mai che siete addormentati, ossia che non siete davvero
vivi. Come zombie fra altri zombie, finché restate come loro non date troppo
nell’occhio.
32 www.salvatorebrizzi.com
Nell’auto-osservazione non è richiesto un nostro intervento con lo scopo di
modificare ciò che stiamo dicendo o facendo. Può accadere che ci sia una
modificazione, ma può anche non accadere. In ogni caso la volontà va diretta
verso l’interno – il restare presenti come testimoni coscienti – e non verso
l’esterno, ossia nel tentativo di modificare qualcosa. Le modificazioni possono
accadere, ma solo come effetto collaterale della nostra osservazione. Per
esempio, mentre osserviamo la rabbia non dobbiamo cercare di “fermare la
rabbia” (il che sarebbe un esercizio specifico), dobbiamo solo sforzarci di
restare presenti, senza farci seppellire totalmente dallo stato ipnotico indotto
dall’emozione stessa. Tuttavia accade spesso che, come “effetto collaterale non
ricercato” della nostra osservazione, la rabbia si modifichi, aumentando oppure
diminuendo di intensità.
33 www.salvatorebrizzi.com
Epilogo
Cosa fare nella pratica? Questi sono i punti essenziali ricavati dalle 10 lezioni.
Vanno applicati nello svolgimento del lavoro pratico mirante all’evasione dal
carcere.
34 www.salvatorebrizzi.com
«Se avessi occhi per vedere la realtà, non starei così male».
Appendice
Quaranta giorni
Mentre Noè è al riparo sulla sua Arca, la pioggia del diluvio dura per quaranta
giorni e quaranta notti.
(Genesi 7,4 - 7,12 - 7,17 - 8,6)
Mosè sul monte Sinai rimane con il Signore quaranta giorni e quaranta notti,
senza mangiare pane né bere acqua.
(Esodo 34,28)
Il gigante filisteo Golia sfida per quaranta giorni l’esercito di Israele, prima che
Davide decida di affrontarlo.
(1Samuele 17,16)
35 www.salvatorebrizzi.com
Dopo essere stato nutrito da un angelo del Signore, Elia cammina per quaranta
giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb.
(1Re, 19,8)
Giona annuncia al popolo di Ninive che dopo quaranta giorni il Signore avrebbe
distrutto la loro città, ed essi digiunarono, si pentirono e furono salvati.
(Giona, 3,1)
Dopo il Battesimo Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto, prima di
iniziare la predicazione.
(Mt 4,2 – Mc 1,13 – Lc 4,2)
Gesù dopo la resurrezione si mostra per quaranta giorni agli apostoli prima di
ascendere.
(Atti degli Apostoli 1,3)
36 www.salvatorebrizzi.com
impegnativa!). L’esercizio consiste nello sforzarsi di restare presenti a se stessi
per 5 minuti al giorno, tutti i giorni alla stessa ora.
Si richiede la totalità dell’attenzione a voi stessi nel corso dei cinque minuti. E
basta. Dal momento che l’esercizio durerà per quaranta giorni, in questo arco
di tempo sospendete meditazioni di ogni genere o altri esercizi. Non mischiate
le attività. Di più... non è sempre meglio.
Dovete attestarvi in maniera solida all’interno di quella che con il tempo diverrà
la vostra nuova dimensione. Siate leggeri, delicati, ma inesorabili. Cinque
37 www.salvatorebrizzi.com
minuti per quaranta giorni. Dopodiché dovete sospendere, non potete
ricominciare con un altro ciclo subito dopo, altrimenti perdete di potenza ed
efficacia. Potete farlo solo una volta o al massimo due all’anno. Se vi date più
occasioni... perdete di potenza ed efficacia.
Una volta o due all’anno è poco? Non abbiate fretta, perché proprio la fretta fa
parte della “cappa di addormentamento” e vi fa perdere forza. E in ogni caso
nel frattempo potete riprendere il consueto lavoro su voi stessi con i relativi
esercizi. Sempre che ne abbiate ancora bisogno...
Bibliografia
Libri dell’autore:
Officina Alkemica, 2008 Anima Edizioni (1° ed. Antipodi Edizioni, 2006);
La porta del mago, 2009 Anima Edizioni (1° ed. Antipodi Edizioni, 2007);
Risveglio, 2008 Anima Edizioni (1° ed. Antipodi Edizioni, 2008);
Risvegliare la macchina biologica, 2011 Antipodi Edizioni;
La rinascita italica, 2012 Antipodi Edizioni;
Il libro di Draco Daatson, 2012 Antipodi Edizioni;
La sacra sessualità, 2017 Antipodi Edizioni (1° ed. 2013, L’Arte di Essere);
Il bambino e il mago, 2013 Il Punto d’Incontro;
Guerrieri metropolitani, 2014 Anima Edizioni;
Il libro di Draco Daatson – Il Regno del Fuoco, 2016 Antipodi Edizioni;
Come la pioggia prima di cadere, 2016 Anipodi Edizioni;
La Via della Ricchezza, 2017 Anima Edizioni.
38 www.salvatorebrizzi.com
Libri consigliati:
39 www.salvatorebrizzi.com
Zero limits di Joe Vitale – Il Punto d’Incontro
Un libro che chiunque decida di lavorare seriamente su di sé dovrebbe leggere.
Qualcuno critica lo stile "da marketing" di Joe Vitale, io invece considero questa
sua opera un capolavoro della crescita interiore. Partendo dal presupposto che
il mondo si trova all'interno e non all'esterno di noi, apre nuovi orizzonti per
quanto riguarda la capacità di migliorare la propria condizione economica o
affettiva e agire terapeuticamente sugli altri. Prendendo come base di
riferimento la filosofia ho'oponopono, Joe Vitale scrive un libro molto valido,
che ribalta la nostra concezione del mondo. Indispensabile in particolare per
chi svolge il lavoro di insegnante o terapeuta a qualsiasi livello.
40 www.salvatorebrizzi.com
Tratta del lavoro di trasformazione alchemica in maniera estremamente
pratica. Secondo Gold la macchina biologica umana è un potente campo
elettrico. Se le sue funzioni trasformazionali sono attivate dallo »stato di
veglia«, essa è capace di agire elettricamente sul sé essenziale... che è un
altro campo elettrico più sottile, che forma il vero sé. Sebbene distinti dalla
macchina, ne siamo ipnotizzati, siamo identificati con il suo stato di sonno.
Pubblicato nel 1991.
41 www.salvatorebrizzi.com
Vedute sul mondo reale di Georges I. Gurdjieff – Neri Pozza
L’unico libro contenente insegnamenti chiari e diretti di Gurdjieff ai suoi allievi.
Prezioso.
42 www.salvatorebrizzi.com
allineamento fra personalità e anima. Si va dalle istruzioni per l’utilizzo della
“parola sacra”, all’esame dei pericoli di una meditazione protratta senza criterio
e senza il monitoraggio di un maestro.
43 www.salvatorebrizzi.com
allievi a una radicale trasmutazione interiore, ognuno secondo le sue possibilità
realizzative. Personalmente amo questo testo e credo che ogni alchimista serio
dovrebbe leggerlo e, soprattutto, applicarlo. Anche secondo me non è così
importante conoscere gli antichi testi alchemici se poi si conoscono applicano le
corrette tecniche di risveglio nella vita quotidiana. E Gurdjieff era un maestro
nel fare questo. Da pagina 200 a pag 215 è spiegato tutto ciò che occorre
sapere per applicare l'insegnamento di Gurdjieff in particolare e l'Opera
Alchimica in generale. Per chi ha buona volontà si tratta solo di mettere in
pratica.
Filmografia
(in ordine di uscita nelle sale)
ESSI VIVONO (tit. orig.: THEY LIVE) di John Carpenter 1988 Usa. B-movie
di fantascienza dove il protagonista scopre che indossando degli occhiali
speciali può vedere quante persone sono in realtà degli alieni che fingono di
essere umani. Non è registicamente un grande film, ma il contenuto è più
44 www.salvatorebrizzi.com
attinente alla realtà di quanto normalmente si pensi. Da associare alla lettura
dei libri di David Icke.
ALLUCINAZIONE PERVERSA (tit. orig.: JACOB’S LADDER) di Adrian Lyne
1990 Usa (con Tim Robbins, Danny Aiello) Nella vita di un uomo reduce dal
Vietnam accadono fatti sempre più strani ed egli è vittima di terribili
allucinazioni, fino a quando un medico non gli confessa che sugli uomini del
suo plotone era stata sperimentata una nuova droga. Da non perdere.
IL PIANETA VERDE (tit. orig.: LA BELLE VERTE) di Coline Serrau 1996
Francia. Manifesto cinematografico della New Age. Una donna viene sul
pianeta Terra e ha il potere di cambiare il modo di pensare delle persone.
Commedia molto divertente, che lascia qualche speranza per il futuro. Anche
se nel film non si capisce, in realtà il pianeta da cui proviene la donna è
Venere, il luogo da dove milioni di anni fa la Gerarchia dei Maestri è giunta e si
è stabilita a Shamballa.
NIRVANA di Gabriele Salvatores 1997 Italia/GB/Francia (con Christopher
Lambert, Diego Abatantuono, Sergio Rubini, Stefania Rocca) E se il
personaggio d’un videogioco si risvegliasse e cominciasse a rivolgersi al suo
Creatore per fargli delle domande... il Creatore lo aiuterebbe a liberarsi dalla
prigionia del videogioco? Un cult, raro esempio di fantascienza italiana fatta
bene.
AL DI LÀ DEL DESIDERIO (tit. orig.: BLISS) - USA 1997 - Directed by Lance
Young (with Craig Sheffer, Sheryl Lee, Terence Stamp). Una coppia in difficoltà
si rivolge a uno psicologo molto particolare che li introduce al mondo del
Tantra. Un film unico nel suo genere. Da non perdere per qualunque coppia
che voglia lavorare su di sé attraverso la sessualità.
THE TRUMAN SHOW di Peter Weir 1998 Usa (con Jim Carrey) La realtà
esiste oggettivamente o è solo un qualcosa che ci è stato costruito intorno e
sfrutta le nostre paure per rimanere saldamente al suo posto e impedirci di
andare... oltre il mare? Uno dei film più significativi che abbia mai visto, per
quanto concerne il tema della psico-prigione e della liberazione umana.
45 www.salvatorebrizzi.com
AL DI LÀ DEI SOGNI (tit. orig.: WHAT DREAMS MAY COME) is a 1998 USA
(con Robin Williams). Un uomo tenta di aiutare la moglie che dopo la morte si
è persa nei paesaggi dell’Aldilà. Curioso, visionario e in massima parte
realistico nella descrizione dell’aldilà.
GHOST DOG – IL CODICE DEL SAMURAI (tit. orig.: GHOST DOG – THE
WAY OF THE SAMURAI) di Jim Jarmusch 1999 Usa (con Forest Whitaker). Un
film che traspone ai giorni nostril il codice di condotta degli antichi samurai.
Filosoficamente ispirato al testo Hagakure – il libro segreto dei samurai (nel
film vengono anche citate delle frasi), cinematograficamente ispirato al bel film
francese Le Samouraï del 1967 (malamente tradotto in italiano Frank Costello
faccia d’angelo), dove il protagonista è Alain Delon, ma la storia resta uguale.
Entrambi da vedere per aspiranti samurai.
IL TREDICESIMO PIANO (tit. orig.: The Thirteenth Floor) di Josef Rusnak
1999 Usa/Germania (con Craig Bierko, Vincent d’Onofrio) Al tredicesimo piano
d’un edificio si progettano realtà virtuali immersive. Ma a un certo punto il
creatore del progetto viene trovato ucciso in un vicolo. Avvincente e ricco di
significato (sulla stessa linea di Nirvana, Matrix e The Truman Show).
MATRIX di Andy e Larry Wachowski 1999 USA (con Keanu Reeves, Carrie-
Ann Moss)
«Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da un sogno
così non ti dovessi più svegliare, come potresti distinguere il mondo dei sogni
da quello della realtà?» (Morpheus) Se non avete mai visto questo film... beh...
non voglio nemmeno pensare a questa eventualità. Dialoghi da imparare a
memoria.
LA PASSIONE DI CRISTO (tit. orig.: PASSION) di Mel Gibson 2003
Italia/Usa (con Jim Caviezel, Maia Morgenstern, Monica Bellucci). La più
realistica trasposizione cinematografica della storia di Gesù dalla cattura
nell’Orto degli Ulivi – il Getsemani – fino alle resurrezione. Magnifiche le
atmosfere e i flashback. Lo considero il miglior film su Gesù che sia mai stato
girato. Mel Gibson si è spirato agli scritti di Anna Katharina Emmerick, monaca
46 www.salvatorebrizzi.com
e veggente tedesca (1774-1824) [libro: La Passione del Signore ]. Il
protagonista Jim Caviezel, successivamente al film si è rivelato essere un
mistico cristiano [intervista: https://www.youtube.com/watch?v=iKsKikGqwVo
].
SE MI LASCI TI CANCELLO (tit. orig.: ETERNAL SUNSHINE OF THE
SPOTLESS MIND) di Michel Gondry – 2004. Pessima scelta del titolo italiano,
che non rende merito a un film fatto bene, che tratta in maniera divertente e
decisamente alternativa delle dinamiche nel rapporto di coppia. Con Jim Carrey
e Kate Winslet.
CUORE SACRO di Ferzan Ozpetek 2005 Italia. Una donna in carriera, a
causa di due shock ravvicinati che coinvolgono e sconvolgono la sua vita
privata, entra in una profonda crisi esistenziale, che la porterà a una
progressiva e completa apertura di Cuore. Magnifico.
IL GRANDE SILENZIO (tit. orig.: DIE GROSSE STILLE) di Philip Gröning
2005 Germania. Film documentario girato nel monastero certosino de La
Grande Chartreuse, situato sulle montagne vicine a Grenoble. 162 minuti di
totale silenzio meditativo seguendo la vita quotidiana dei monaci: o entrate in
un altro stato di coscienza o uscite dalla sala dopo dieci minuti!
LA FORZA DEL CAMPIONE (tit. orig.: PEACEFUL WARRIOR) di Victor Salva –
2006 Usa. Tratto dal libro autobiografico "La via del guerriero di pace" dello
scrittore statunitense Dan Millman, è la storia d’un giovane ginnasta americano
la cui vita tutta orientata al successo personale e all'esteriorità, cambia
profondamente dopo l'incontro con gli insegnamenti di un misterioso
personaggio chiamato Socrate. Molto utile per chi lavora su di sé.
V (VISITORS – la serie televisiva del 2009-2011, Usa). Bellissimo remake della
famosa (per quelli della mia età) mini-serie degli anni ’80. Alieni di forma
rettiloide invadono la Terra fingendo di venire in pace e aiutando i terrestri a
guarire dalle loro malattie. I meccanismi psicologici illustrati in questa serie
sono eccezionalmente attinenti alla realtà dei fatti, per come si sta svolgendo e
per come si svolgerà. Magnifica la scena di Anna (Morena Baccarini), la leader
47 www.salvatorebrizzi.com
degli alieni, che fa fare meditazione all’intero pianeta. Chi viene in pace, ci
guarisce e ci fa fare meditazione... magari alla fine vuole anche mangiarci! Da
associare alla lettura dei libri di David Icke.
LUCY - directed by Luc Besson – France, 2014 (con Scarlett Johansson,
Morgan Freeman). A una donna, costretta a fare da corriere per una nuova
droga, si aprono delle capsule nello stomaco. Gli effetti della sostanza sulla
coscienza sono decisamente imprevisti: percezioni extrasensoriali, insensibilità
al dolore, memoria fotografica, apprendimento accelerato, telepatia e
telecinesi). Un film che illustra il futuro cui è destinata la specie umana se
sempre più persone intraprenderanno un percorso iniziatico.
PREDESTINATION - directed by Michael and Peter Spierig – 2014 Australia.
Basato sul racconto dello scrittore di fantascienza Robert A. Heinlein "All You
Zombies" (1959), con Ethan Hawke, Sarah Snook e Noah Taylor. Un film
paradossale che gioca con la non-linearità del tempo e produce lo stesso
effetto di un koan zen. Girato e montato in maniera superlativa, lo consiglio
non tanto per il contenuto, ma per la sensazione che fa vivere e che lascia alla
fine. Sforzatevi di non capirlo!
Salvatore Brizzi
(professione: cane di Dio)
(D.O.G. = Dogs Of God)
www.salvatorebrizzi.com
48 www.salvatorebrizzi.com