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CAPITOLO II. POESIA E VERITA’.

“L’IDILLIO” DI SESENHEIM E LA CONTAMINAZIONE.


Goethe tornò a Strasburgo per studiare, ma dopo un po’ sentendone forte la
necessità, fu di nuovo a Sesenheim.
Arrivato nella cittadina, l’oste gli rivelò che le fanciulle erano appena rientrare
perché aspettavano un ospite. Goethe era geloso del fatto che lo avessero subito
rimpiazzato. Quando entrò in casa lo fecero accomodare e scoprì, con grande
sorpresa, che in l’ospite atteso era proprio lui. Friederike aveva fatto preparare
tutto, sicura che Goethe sarebbe andato a trovarle.
Il mattino seguente fecero una lunga camminata, Goethe descriveva
dettagliatamente i pregi della giovane Friederike, la serenità e la riflessività,
l’ingenuità e la coscienza, l’allegrezza e la preveggenza, “proprietà che sembra
non vadan d’accordo,ma che in lei trovavan riunite e contrassegnavano la sua
persona proprio graziosamente”1.
Goethe nonostante tutto però, non era quieto, da quando Lucinde gli aveva
maledetto le labbra, ai tempi delle sue lezioni di danza, Goethe nutriva il timore
di baciare altre ragazze, temendo di arrecarne danno.
Durante una giornata passata splendidamente all’aria aperta, i molti commensali
si accorsero dell’intesa tra i due giovani, e cercarono, attraverso giochi e burle di
ogni tipo, di farli baciare, ma Goethe evitava in tutti i modi.
Nonostante tutti i lavori di casa che richiedessero sforzi fisici fossero compito
della sorella maggiore, Friederike era ben voluta da tutti, giustificata da una
malattia ai polmoni che si diceva che avesse.
In quel periodo Goethe si impegnò in un andirivieni continuo dalla città, e per
mezzo dell’amico Geroge, che gli faceva da postino, a scambiare
quotidianamente lettere con Friederike.

1
Anche qui ci devi mettere gli estremi della citazione come nel primo paragrafo
Un giorno Freiderike lo invitò ad un evento e quindi Goethe preparò una sacca
con tutto il necessario per più giorni lontani da casa, e tornò tra le braccia
dell’amata.

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