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Anche i fumetti, in una certa misura, avevano pre-visto l’imprevedibile. Nei giorni
scorsi Vulture.com ha fatto l’elenco di tutti i ritratti, più o meno espliciti, del
magnate all’interno di strip e di comic book.
Trump Story
C’è chi come Garry Trudeau – l’autore della
celebre strip Doonesbury – preconizzava l’ascesa politica di Trump già nel
1987. Alla vigilia delle elezioni, Trudeau, che nel tempo ha reso il miliardario
newyorkese l’icona dell’America più volgare e ottusa, ha potuto perfino “celebrare”
– con un monumentale libro monografico – le tante strisce dedicate al personaggio.
Sono Fumetti – Marco D’Angelo
Trump power
Dai paralleli (suggeriti) con Lex Luthor alla parodia/satira
dell’ultimo MODOK nell’Universo Marvel, la figura di Trump è stata evocata in
Sono Fumetti – Marco D’Angelo
diverse serie. Evocata, o per meglio dire esorcizzata: perché il giudizio che traspare
nei vari comics è inequivocabile.
Lasciando da parte ogni giudizio politico – ovvio non è questo il contesto per
discuterne – mi sembra interessante notare come, con la loro interpretazione forte
quanto controversa del personaggio, i comics abbiano anticipato – ancor prima
che cavalcato – un trend dell’immaginario collettivo. D’altronde, che anche i super
cattivi abbiano un loro indiscutibile fascino, sono stati proprio i comic book ad
insegnarcelo…
Ronald Trump
Certo, così come accaduto agli altri media, anche il racconto fumettistico di
Trump si è rivelato distante dalla realtà, o almeno dalla realtà
percepita da milioni di americani che l’hanno votato.
Sono Fumetti – Marco D’Angelo
Da appassionato di fumetti, ricordo che esattamente trent’anni fa, nel 1986, Frank
Miller forniva ne Il ritorno del Cavaliere
Oscuro un ritratto altrettanto duro e disincantato di un altro presidente
USA, Ronald Reagan.