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OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10

Dalla ricerca, uno studio per spegnere il desiderio di


cocaina
Roberto Ciccocioppo et al. Neuropeptide S facilitates cue-induced relapse to cocaine seeking through activation of the hypothalamic hypocretin
system. PNAS. Published online before print October 25, 2010.

I
l gruppo di ricerca internazionale, guidato da Roberto Ciccocioppo del
Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Camerino, ha studiato come il
sistema del neuropeptide S interviene nel caso di ricadute nell’uso di cocaina
in seguito a stimoli. La ricaduta verso l’uso di sostanze stupefacenti è piuttosto
frequente e spesso è associata alla presenza di stimoli che riaccendono il desiderio
di assumere droghe. Riuscire ad intervenire su questo meccanismo è stato l’obiettivo
centrato dai ricercatori, i quali, utilizzando due diverse molecole antagoniste del
recettore NPS che ne bloccano selettivamente l’attività, sono stati in grado di
ridurre le ricadute nell’uso di cocaina in ratti in astinenza, precedentemente abituati
all’assunzione della droga. segue a pag. 16 ...

In questo numero
Focus On .... pag. 2 Rapporti Epidemiologici .... pag. 20
►Piano di Azione Nazionale sulle Droghe (PAN) trattamenti ►Dipendenza nell’area metropolitana di Bologna
►Famiglia: il sostegno delle istituzioni nella ►Marijuana: abitudini d’uso e quantità consumate Tecniche Analitiche .... pag. 21
prevenzione dell’uso delle droghe in uno studio statunitense ►Gravidanza e metadone, l’America mette a
►Dipendenza da cocaina: uno studio sul punto un test della saliva
Pubblicazioni Suggerite .... pag. 2 trattamento con memantina ►Decessi per Overdose: uno studio analizza le
►HIV e dipendenza: la cocaina potenzia la concentrazioni di droga nei campioni biologici
Editoriale .... pag. 4 degenerazione delle cellule cerebrali ►Il Portogallo studia gli effetti tossici della cocaina
►EDU: la prevenzione entra in classe sui reni
Neuroscienze .... pag. 13 ►Una goccia di sangue rivela la positività alla
Aspetti Psico Socio Educativi .... pag. 5 ►Dipendenza da nicotina, il cervello rivela nuove cocaina e all’alcol
►Trattamento della tossicodipendenza, gli aree di trattamento
studenti americani a lezione di fiducia ►L’alcol modifica il cervello a livello genetico: Interviste .... pag. 23
►USA, la prevenzione a scuola inizia dai mass- nuove scoperte dall’ Australia Le tecniche di neuroimaging al servizio della
media ►Eventi traumatici e droga: uno studio americano dipendenza
►Uso di farmaci senza prescrizione medica, a spiega le basi genetiche della dipendenza ►Franco Alessandrini
rischio gli studenti americani ►Dipendenza da cocaina, fari puntati sul DNA Dirigente medico, incaricato di alta
►Abuso di alcol: influenza dei fattori genetici e specializzazione diagnostica RM
ambientali nei gemelli Prevenzione .... pag. 15 ►Giada Zoccatelli
►Nida: la prevenzione comincia sui banchi di Neuropsicologa, dottorato in Neuroscienze
Diagnosi Clinica e Terapia .... pag. 7 scuola
►Dipendenza da internet, adolescenti a rischio ►Giovani e droga: necessario incrementare i Controllo Traffico e Spaccio .... pag. 25
depressione programmi di prevenzione ►Universo droga: Glossario enciclopedico delle
►Dipendenza da cocaina, l’America spiega come ►Alcol: genitori e figli insieme per combattere la sostanze d’abuso
combatterla dipendenza
►Iran, combattere i sintomi dell’astinenza con il ►Guida in stato di ebbrezza, gli studenti americani Linee Guida .... pag. 25
metodo UROD dicono si alle pene esemplari ►Linee Guida per la diagnosi dell’HIV, dell’epatite
►Usa, dipendenza da metamfetamina, necessario ►Droga, al via il progetto di prevenzione della virale e di altre infezioni nei tossicodipendenti
attivare procedure di emergenza Guardia di Finanza dedicato alle scuole per via iniettiva

Epidemiologia .... pag. 9 Strategie e Management .... pag. 18 Campagne Informative .... pag. 26
►USA, l’indagine nazionale NSDUH registra un ►Lotta alla droga, il Canada pensa ai giovani ►Basta fumo, vinci la vita
aumento del consumo di droga ►L’ America mette in campo nuove strategie per ►Sicurezza Ovunque
►Alcol: il trattamento residenziale, positivo per combattere l’Aids ►Villaggio europeo della sicurezza stradale
l’87% dei casi ►L’Europa è pronta a combattere il fenomeno ►Non farti prendere, stai lontano dall’alcool e dalle
►Ecstasy e adolescenti, a rischio le ragazze delle droga attraverso strategie comuni droghe
►Dipendenza: l’Inghilterra vuole monitorare i ►Lotta all’AIDS, sostenere i governi per la
genitori che consumano droga per salvare i figli realizzazione di programmi coordinati Planning Congressi .... pag. 28
Farmacologia e Tossicologia .... pag. 11 Notizie dal DPA .... pag. 20 Pubblicazioni DPA .... pag. 29
►Dipendenza da oppiacei: la Spagna studia nuovi ►Per una scuola senza droghe
Focus On www.droganews.it

Piano di Azione Nazionale sulle Droghe (PAN)


Dipartimento Politiche Antidroga

V
arato dal Consiglio dei Ministri il nuovo Piano Nazionale Antidroga presentato dal
Sottosegretario Carlo Giovanardi. IL PAN si ispira alle indicazioni Europee e delle
Nazioni Unite in materia, adattandole alla realtà Italiana e agli orientamenti espressi
dagli operatori nella V Conferenza Nazionale sulle Politiche Antidroga.
Reinserimento, monitoraggio e valutazione, legislazione e contrasto sono tra i punti principali
affrontati nel piano. Molte le novità. In particolare la possibilità di iniziare un percorso di
riadattamento della normativa di settore. La revisione funzionale dell’art. 75 DPR 309/90 e
la possibilità di incentivare l’accesso al Sert in alternativa alla sanzione amministrativa, un
piano per aumentare l’uscita dal carcere delle persone tossicodipendenti (art.94) verso le
comunità terapeutiche e i trattamenti ambulatoriali condizionati e strettamente monitorati. Lo
studio di una nuova norma che permetta addirittura di evitare l’entrata in carcere mediante
l’accettazione di una alternativa terapeutica presso le comunità. L’incentivazione dei controlli stradali anche per l’uso di
sostanze stupefacenti e non solo per l’alcol. Esistono poi una serie di “azioni trasversali” che incentivano la ricerca nel
campo delle neuroscienze, la formazione degli operatori e il coordinamento tra tutte le forze in campo nonché i rapporti
internazionali. ■

Pubblicazioni Suggerite
NIDA Notes, periodico del US
PERSPECTIVES, rivista
Department of Health and Hu-
divulgativa dell’UNODC, fornisce
man Services, aggiorna sull’evo-
pubblicazioni a tema, facendo
luzione della ricerca sull’abuso di
opera di informazione preventiva
droga, promuovendo comunica-
su droga e criminalità
zione di alto profilo scientifico, in
internazionale dedicata al grande
particolare nei settori del tratta-
pubblico.
mento, prevenzione, epidemiolo-
gia e neuroscienze.

RESEARCH REPORT SERIES,


mini reports del NIDA del US FOCUS on International drug
Department of Health and control, rivista trimestrale
Human Services, pubblica dell’INCB, illustra l’attività
risultati della ricerca di interesse istituzionale del Board e il
nazionale sull’abuso di droga, calendario delle missioni
dedicata all’informazione internazionali dove esso è
scientifica per legislatori, rappresentato.
pedagogisti e professionisti.

SAMHSA News, bimestrale del DRUGNET Europe, rivista


US Department of Health and trimestrale dell’OEDT, fornisce
Human Services, informa informazioni scientifiche,
sull’abuso di sostanze, sui statistiche ed epidemiologiche in
problemi relativi alla prevenzione tema di abuso di droga nei Paesi
e trattamento della salute dell’UE e sulle attività
mentale della società civile negli dell’Agenzia.
USA.

2 OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10


www.droganews.it Focus On

Famiglia: il sostegno delle istituzioni nella prevenzione


dell’uso delle droghe
di Carlo Giovanardi

L
a famiglia, l’istituzione fondante della società, è il nucleo all’interno del quale i ragazzi
possono trovare protezione, educazione, sostegno e risposte alle loro domande, oltre a poter
apprendere valori e imparare a riconoscere e ad evitare i pericoli.
Per questo, parlando di droghe e tossicodipendenze, il ruolo della famiglia è insostituibile per dotare
i giovani degli strumenti giusti per non cedere alla tentazione di provare, anche una sola volta, le
droghe e per prevenire comportamenti a rischio. La prevenzione infatti risulta l’arma vincente su
cui investire nel breve, medio e lungo termine, in maniera permanente e continuativa.
I genitori non hanno tuttavia solo un ruolo di educatori e consiglieri. Soprattutto nei passaggi più delicati della vita dei figli
è fondamentale il loro ruolo di controllori, di sentinelle attente e discrete, capaci di cogliere cambiamenti di umore o di
abitudini, malesseri e inquietudini che possono essere il sintomo di un problema ben più grave e profondo: l’avvicinamento
di un figlio al mondo delle droghe.
In questo compito delicato e difficile, la famiglia deve trovare il sostegno costante delle istituzioni a cui spetta di fornire
strumenti operativi e luoghi di confronto. A partire dalla scuola, insieme alla quale, visto l’importante ruolo formativo che
ricopre e l’ampio numero di ragazzi che raggiunge, è possibile realizzare progetti con un enorme potenziale preventivo.
Come il progetto EDU, promosso dal DPA in collaborazione con il MIUR e con l’UNODC, il cui obiettivo principale è quello
di aumentare all’interno delle scuole italiane le attività di prevenzione attraverso innovativi sistemi di comunicazione.
L’istituzione familiare, in tutti i suoi molteplici aspetti, sarà al centro degli incontri programmati nel corso della Conferenza
Nazionale della Famiglia, promossa dal Dipartimento per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si
terrà dall’8 al 10 novembre prossimi a Milano e intitolata “Famiglia: storia e futuro di tutti”.
Grande occasione di incontro tra le amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali, le associazioni, il privato sociale,
le imprese, le organizzazioni dei lavoratori e tutte le realtà interessate alle tematiche familiari, la Conferenza sarà il luogo
di consultazione dei protagonisti delle politiche familiari, anche in vista della predisposizione del Piano Nazionale delle
politiche per la famiglia, che il Governo ha intenzione di emanare nei primi mesi del 2011.
Il Dipartimento Politiche Antidroga parteciperà alla tre giorni milanese sia come interlocutore all’interno delle sessioni
programmate, sia con la presenza di un proprio stand presso il quale sarà possibile ottenere informazioni sull’attività
svolta, sui progetti in itinere e ricevere notizie di carattere scientifico sulle droghe e le tossicodipendenze.
Resta per noi prioritaria l’esigenza di preservare le giovani generazioni da rischi correlati all’uso di droga accompagnando
genitori ed insegnanti nel loro percorso educativo. ■

Sen. Carlo Giovanardi


Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per
la famiglia, al contrasto delle tossicodipendeze e al servizio civile

OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10 3


Editoriale www.droganews.it

EDU: la prevenzione entra in classe Drog@news

di Giovanni Serpelloni Direttore Responsabile


Giovanni SERPELLONI

I
l problema dell’uso di sostanze stupefacenti e Direzione del Progetto
Giovanni SERPELLONI
dell’abuso alcolico tra i giovani investe anche il mondo
Elisabetta SIMEONI
della scuola proprio per le competenze formative ed Pietro CANUZZI
Alessandra LIQUORI O’NEIL
educative che esso possiede. Non vi è dubbio, infatti, che
una delle agenzie educative più importanti, la scuola, sia Comunicazione Istituzionale
Fiorella CALO’
in grado di giocare un ruolo decisivo, insieme alla famiglia
ed alle istituzioni ed amministrazioni, nel proporre Coordinatori di Redazione
Eugenio Francesco VALENZI
programmi di prevenzione, modelli educativi e stili di vita utili a prevenire e Roberta TITO

contrastare l’uso di sostanze stupefacenti e l’abuso alcolico. Comitato Scientifico


Il Dipartimento Politiche Antidroga in collaborazione con il Ministero Giovanni ADDOLORATO
Gian Maria BATTAGLIA
dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca e con UNODC ha attivato il progetto Elisabetta BERTOL
Corrado CELATA
EDU con l’obiettivo di offrire uno strumento interattivo che renda disponibili
Luigi D’ONOFRIO
notizie e materiali di approfondimento che affrontino il tema della droga con un Rachele DONINI
Roberta FRIGHETTO
approccio multidimensionale, associato sia alla sfera individuale che sociale, al Bruno GENETTI
fine di fornire un’informazione chiara, coerente ed attendibile. Le fonti utilizzate Teodora MACCHIA
Roberto MOLLICA
sono infatti autorevoli centri di ricerca e Università specializzate, che forniscono Felice NAVA
Daniela ORLANDINI
materiali basati sulla ricerca scientifica e sulle indagini epidemiologiche per
Fabrizio SCHIFANO
spiegare gli effetti dannosi derivanti dall’uso di tutte le droghe con un linguaggio Elisabetta SIMEONI
Lorenzo SOMAINI
comprensibile e tarato su tre principali target: studenti, genitori e insegnanti. Franco TAGLIARO
Il progetto è quindi finalizzato all’implementazione, al mantenimento e Giada ZOCCATELLI

all’aggiornamento di alcuni portali, con orientamenti e modalità comunicative Staff di Redazione


Paolo BERRETTA
diversificate in base al target. Fra questi sarà disponibile un innovativo sistema di
Luciana CASTELLINI
comunicazione basato sulla tecnologia della videoconferenza, come strumento Arianna CIOFFI
Lorenza CRETAROLA
di apprendimento a distanza in grado di organizzare sessioni multimediali Carlo DE LUCA
attraverso la rete Internet nelle quali un pool di esperti di fama internazionale Placido M. SIGNORINO
Lorenzo TOMASINI
potrà interagire con le scuole dando la possibilità agli studenti e ai loro insegnanti Luisa VECCHIOCATTIVI
Giulia VINCIGUERRA
di incontrarli, porgere loro dei quesiti e recepire informazioni scientifiche corrette.
Tutti i materiali presenti sui portali sono scaricabili e disponibili senza riserva per Staff Scientifico di Supporto
Diana CANDIO
un uso pubblico e finalità educative. Claudia RIMONDO
Il Dipartimento Politiche Antidroga, quindi, mette a disposizione di tutte le Catia SERI

scuole d’Italia queste importanti risorse, sperando si voglia cogliere l’occasione Supporto allo Sviluppo Grafico
Riccardo DE CONCILIIS
affinché, come auspicabile, ogni scuola strutturi un proprio piano informativo/
educativo contro l’uso di sostanze stupefacenti e l’abuso alcolico da proporre Sede della Redazione
Dipartimento Politiche Antidroga
sistematicamente e periodicamente tutti gli anni, al fine di mantenere sempre Presidenza del Consiglio dei Ministri
elevata l’attenzione su questi gravissimi problemi in grado di minacciare e Via della Vite n.13 00187 Roma
telefono +390667796350
minare le risorse più importanti della nostra società, e cioè i nostri figli ed i nostri fax +390667796843

giovani. ■ email dipartimentoantidroga@governo.it

Registrazione
al Tribunale Civile di Roma
Sezione per la Stampa e l’Informazione
n. 409/2009 del 01.12.2009

4 OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10


www.droganews.it Aspetti Psico Socio Educativi

Trattamento della tossicodipendenza, gli studenti


americani a lezione di fiducia
Agrawal S, Everett WW, Sharma S. Medical student views of substance abuse treatment, policy and training. Drugs: education, prevention and
policy, October 2010; 17(5): 587–602

L
’uso di droghe costituisce un importante problema scuole di medicina americane.
sanitario negli Stati Uniti che riguarda in modo Attraverso il sondaggio sono state valutate le attitudini
particolare le strutture di emergenza-urgenza e la rispetto a tre aree: trattamento, politiche sociali e
preparazione del personale medico sanitario rispetto alle formazione.
problematiche cliniche legate alla tossicità delle sostanze Riguardo ai trattamenti, gli studenti hanno mostrato fiducia
stupefacenti, può dipendere da diversi fattori. verso terapie in grado di curare la dipendenza da droghe ma
Un progetto pubblicato sulla rivista Drugs: education, molti hanno mostrato perplessità circa l’effettivo successo
prevention and policy, si è proposto di valutare le attitudini e di tale approccio. Gli studenti inoltre si sono mostrati
percezioni di alcuni studenti di medicina rispetto al problema favorevoli al supporto delle politiche sanitarie per affrontare
droghe ed eventualmente individuare aree di miglioramento le problematiche correlate all’uso di droghe, e per quanto
nel percorso di formazione. riguarda la formazione, il sondaggio ha evidenziato un
Shantanu Agrawal dell’Università della Pensilvania negli aumento, passando dal primo al terzo anno di studi, delle
Stati Uniti e collaboratori, hanno condotto uno studio conoscenze sulle tematiche inerenti le sostanze d’abuso,
longitudinale attraverso dei questionari somministrati a 101 riconoscendo nelle lezioni in aula e nelle esperienze
studenti di età compresa tra i 20 e i 40 anni (il 71% tra i 20 cliniche, le principali fonti di formazione. ■
e i 24 anni), dei primi tre anni di studio di una delle principali

USA, la prevenzione a scuola inizia dai mass-media


Dronet

D
ue settimane di corsi interattivi sui mezzi di coinvolte sono
comunicazione e sull’interpretazione dei messaggi stati distribuiti in
pubblicitari, durante le scuole primarie, possono ordine casuale
essere utili per prevenire il consumo di alcol e tabacco tra 344 programmi
i ragazzi. È l’idea alla base del programma di 10 lezioni Media Detective
“Media Detective”, fondato su una ricerca condotta da e altrettanti
Erica Weintraub Austin, direttrice del Murrow Center for p r o g r a m m i
Media and Health Promotion all’Università di Washington, di controllo.
pubblicata sulla rivista Pediatrics. Terminato il corso,
Il programma, destinato alle scuole elementari, si occupa di i ragazzi del gruppo Media Detective, mostravano molto
prevenzione contro l’uso di sostanze ed è stato sviluppato meno interesse nella pubblicità degli alcolici rispetto
secondo il modello per lo sviluppo dell’interpretazione del ai ragazzi del gruppo di controllo. Inoltre, gli studenti
messaggio che aumenta il pensiero critico dei bambini a del gruppo Media Detective che avevano fatto uso di
riguardo. L’interpretazione critica dei messaggi dei media alcol o tabacco in passato mostravano una scarsissima
può ridurre il rischio di cadere nella tentazione di provare propensione a provare ancora quelle sostanze rispetto agli
alcol o tabacco. Lo studio si è avvalso del contributo di studenti del gruppo di controllo che, come loro, avevano già
psicologi infantili, esperti di media, insegnanti, studenti e provato queste sostanze. Questi dati confermano l’ipotesi
specialisti nella prevenzione contro le droghe. Per testare che, programmi di analisi critica dei messaggi pubblicitari
l’efficacia del programma, gli studiosi hanno condotto un simili a Media Detective, potrebbero rivelarsi molto utili per
esperimento su un campione di circa 600 alunni. Alle scuole prevenire l’uso di sostanze sin dalle scuole primarie. ■

OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10 5


Aspetti Psico Socio Educativi www.droganews.it

Uso di farmaci senza Abuso di alcol: influenza


prescrizione medica, a dei fattori genetici e
rischio gli studenti americani ambientali nei gemelli
Benotsch EG, Koester S, Luckman D, Martin AM, Cejka A. Non-
medical use of prescription drugs and sexual risk behavior in young A.C. Edwards, H. Larsson, P. Lichtenstein, K.S. Kendler, Early enviromental
adults. Addict Behav. 2010 Sep 20. influences contribute to covariation between internalizing symptoms and alcohol
intoxication frequency across adolescence, Addictive behaviors, 2010, Accepted
manuscript, article in press

I
nternalizzazione dei sintomi e uso di alcol sono
spesso correlati in determinati fenotipi. Gli studi
che esaminano la relazione tra le manifestazioni
cliniche di queste caratteristiche (come ad esempio
la depressione o la dipendenza da alcol) riportano, in

L
’abuso di farmaci per trattare l’ansia, l’insonnia, il genere, che gli individui che soffrono di uno di questi
dolore e per i quali è richiesta la prescrizione medica, disturbi sono dalle due alle sei volte più predisposti a
è un fenomeno in costante aumento soprattutto soffrire anche di altri disturbi.
tra i giovani, che ne fanno uso a scopo ricreazionale. Uno studio realizzato tra gli Stati Uniti e la Svezia
Questo comportamento rischioso per la salute, come ha esaminato la relazione tra i sintomi di ansia e
evidenziato da numerosi studi, è spesso in relazione depressione e la frequenza delle intossicazioni da alcol
con il concomitante uso di droghe. Recentemente un in un campione di coppie gemelli di origini svedesi, con
gruppo di ricercatori americani, ha realizzato uno studio l’obiettivo di indagare le predisposizioni genetiche e/o
per valutare se l’uso di farmaci a scopo ricreazionale, ambientali nei gemelli e di esplorare i cambiamenti a
senza quindi avere l’opportuna ricetta medica, fosse livello quantitativo delle predisposizioni condivise nel
associato anche a comportamenti sessuali a rischio. Eric tempo.
G. Benotsch, della Virginia Commonwealth University I gemelli, nati in Svezia tra maggio 1985 e dicembre
negli Stati Uniti e suoi collaboratori, hanno studiato un 1986 e residenti in Svezia al momento dell’inizio dello
campione di 435 studenti di età compresa tra i 18 e i 25 studio (1994), sono stati valutati in tre momenti differenti
anni, al quale è stato sottoposto un questionario sull’uso della loro adolescenza: 13-14, 16-17 e 19-20 anni. I
di farmaci senza avere la prescrizione medica, sull’uso di risultati delle risposte auto riportate dai ragazzi nelle
alcol e droghe e sui comportamenti sessuali adottati negli tre fasi sono stati completati con le risposte riportate
ultimi tre mesi. I risultati hanno evidenziato un uso di tali dai loro genitori quando i gemelli avevano 8-9 anni.
farmaci almeno una volta nella vita, da parte del 35.6% Il campione era composto da 790 gemelle femmine
dei soggetti intervistati e che questo comportamento era (428 omozigoti e 362 eterozigoti) e 807 maschi (474
associato oltre ad un concomitante uso di altre sostanze omozigoti e 333 eterozigoti).
psicotrope, anche ad un aumento dei comportamenti Dallo studio è emerso che la maggioranza delle
sessuali a rischio rispetto a chi dichiarava di non usare influenze genetiche sull’internalizzazione dei sintomi
farmaci a scopo non medico. Tra i comportamenti a rischio, rimane relativamente stabile durante l’adolescenza,
sono stati riportati rapporti sessuali non protetti e numerosi mentre il loro impatto sulla frequenza dell’intossicazione
partner sessuali. Comportamenti che contribuiscono alla da alcol è dinamico.
probabilità di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili, I sintomi di ansia e depressione vengono influenzati
con un impatto notevole sulla salute dei giovani, rendendo dai fattori ambientali mentre tanto i fattori condivisi
necessari interventi di informazione e prevenzione, quanto quelli ambientali riferiti a uno solo dei gemelli
concludono gli autori, non solo sulle droghe, ma anche influenzano la frequenza dell’intossicazione. ■
sull’uso a scopo ricreazionale, dei farmaci. ■

6 OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10


www.droganews.it Diagnosi, Clinica e Terapia

Dipendenza da internet, Dipendenza da cocaina,


adolescenti a rischio l’America spiega come
depressione combatterla
Cheung L.M., Wing S . WONG, The effects of insomnia and internet Penberthy JK, Ait-Daoud N, Vaughan M., et al., Review of treatment for
addiction on depression in Hong Kong Chinese adolescents: an explo- cocaine dependence, Curr Drug Abuse Rev., 2010; 3(1): 49-62.
ratory cross-sectional analysis, J Sleep Res. 2010.

L
’associazione negativa tra insonnia e tra dipendenza
da internet con la salute mentale è ampiamente
documentata in letteratura, anche se sono ancora
pochi gli studi effettuati circa la loro interrelazione. Ed è
proprio questo lo scopo primario di uno studio effettuato
da un gruppo di ricercatori cinesi su un gruppo di 719

L
adolescenti di Hong Kong di età compresa tra i 10 e i a dipendenza da cocaina è una patologia complessa,
20 anni. I partecipanti che hanno preso parte a questo distruttiva e spesso cronica, nonché difficile da
studio trasversale effettuato nell’ambito scolastico, hanno trattare. Una revisione della letteratura scientifica,
completato alcuni questionari, tra cui il “Pittsburgh Sleep condotta da alcuni ricercatori della University of Virginia
Quality Index” (PSQI), il “Chinese Internet Addiction Scale” Health System, analizza le sfide nel trattamento della
(CIAS), il “General Health Questionnaire” (GHQ-12) ed dipendenza da cocaina, i recenti sviluppi e le prospettive
hanno risposto ad alcune domande atte a valutare l’utilizzo future.
della rete internet e ad analizzare le caratteristiche socio E’ ormai noto che la cocaina è una droga molto diffusa
demografiche dei partecipanti. Dall’analisi è emerso che che crea dipendenza, a causa dei suoi effetti immediati
su 17,2% di adolescenti presi in esame che presentavano e inizialmente gratificanti. E’ però altrettanto risaputo che
una dipendenza da internet, più della metà di questi sono coloro che soffrono di questa dipendenza si trovano ad
stati identificati anche come insonni (57,7%) e depressi avere forti problemi di astinenza. Il consumo di cocaina
(58,9%). Pertanto, i risultati mostrano che sia l’insonnia incide su alcune aree del cervello legate alla funzione
che la dipendenza da internet porta a stati significativi di motoria, all’apprendimento, alle emozioni e alla memoria
depressione evidenziando così i complessi meccanismi complicando l’efficacia dei trattamenti e l’eventuale
esistenti tra queste due patologie. Inoltre, coloro che intervento da parte di operatori specializzati che operano
soffrivano di una dipendenza da internet hanno ottenuto dei con l’obiettivo di una piena riabilitazione da parte dei
punteggi significativamente più poveri tra tutti i partecipanti pazienti. Inoltre, lo sviluppo di trattamenti contro la
al PSQI, tranne che nella durata del sonno, rispetto alla dipendenza da cocaina è complicata dal fatto che spesso
loro controparte non dipendente. E’ stato quindi riscontrato coloro che soffrono di questa patologia non completano i
che vi è una elevata comorbilità tra la dipendenza da programmi di trattamento, alimentando il rischio di ricaduta.
internet e l’insonnia benché entrambi esercitino degli Ciononostante, alcuni approcci terapeutici, quali la terapia
effetti differenti sulla depressione. Le ricerche future, cognitivo comportamentale (CBT) e l’utilizzo di farmaci
concludono i ricercatori, dunque dovrebbero essere volte adeguati, come ad esempio quelli in grado di modulare
a determinare la relazione esistente tra questi due disturbi l’attività dei neurotrasmettitori implicati nel meccanismo
ed il meccanismo di fondo che porta ad avere problemi di d’azione della cocaina, hanno mostrato dei risultati
depressione. ■ promettenti nel trattamento della dipendenza da questa
sostanza.
Tuttavia, non è ancora stato identificato il metodo di
trattamento completamente efficace per questa patologia e,
concludono i ricercatori, sono necessarie ulteriori ricerche
al fine di testare i programmi di trattamento e raccogliere
ulteriori informazioni utili alla cura di questa patologia. ■

OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10 7


Diagnosi, Clinica e Terapia www.droganews.it

Iran, combattere i sintomi dell’astinenza con il metodo


UROD
Safari F., Mottaghi K., Malek S., et al., Effect of Ultra-Rapid Opiate Detoxification on Withdrawal Syndrome, J Addict Dis., 2010 29(4):449-54

I
n Iran la dipendenza da oppiacei è considerato un serio problema sanitario ed è per questo che negli ultimi anni sono
stati utilizzati diversi trattamenti medici per combattere questa dipendenza sia a livello ospedaliero che ambulatoriale.
Una delle terapie che ha guadagnato l’attenzione dei ricercatori esperti è la “disintossicazione ultrarapida da oppiacei” .
UROD è un metodo alternativo introdotto negli anni novanta e utilizzato per più di 20 anni. Tale trattamento consiste nella
disintossicazione di pazienti dipendenti da oppiacei attraverso la somministrazione di antagonisti del recettore in anestesia
generale. Sono stati pubblicati numerosi rapporti che attestano l’efficacia di questa tecnica in grado di alleviare fortemente
i sintomi provocati dall’astinenza. Nello specifico, lo scopo di questo studio, effettuato da un gruppo di ricercatori iraniani,
è proprio quello di determinare l’efficacia di questo trattamento su 173 pazienti con sindrome da astinenza da oppiacei
analizzati prima e dopo l’utilizzo del metodo UROD. Tale sindrome è stata valutata grazie all’utilizzo della Objective Opioid
Withdrawal Scale (OOWS), uno strumento di osservazione volto alla valutazione dei sintomi dell’astinenza da oppiacei.
Ogni paziente è stato osservato per 5 minuti prima dell’utilizzo del metodo UROD e a diverse ore di distanza al fine
di osservare i segni dell’astinenza. Il sintomo maggiormente riscontrato prima del trattamento era l’ansia, mentre
l’inquietudine è stato il sintomo più rilevante a 1, 3 e 6 ore dalla terapia UROD.
In conclusione, i ricercatori hanno osservato che i pazienti con una dipendenza da oppiacei che si sono sottoposti al
trattamento UROD risultavano avere il più alto tasso di sintomi da astinenza dopo un’ora dall’anestesia; gli stessi sintomi
però si attenuavano dopo 24 ore. Gli studiosi lo ritengono un metodo sicuro e una possibile alternativa ad altri metodi
utilizzati per combattere una dipendenza così distruttiva. ■

Usa, dipendenza da metamfetamina, necessario attivare


procedure di emergenza
Tompkins-Dobbs K., Schiefelbein J., Emergency Department Policies and Procedures for Treatment of Patients Abusing Methamphetamine, in
press.

L
’uso di metamfetamina è ormai considerato un grave problema a livello
sanitario negli USA in quanto coloro che la usano spesso cercano
assistenza nei dipartimenti di emergenza (ED). E’ stato riscontrato che tra
il 1994 e il 2002 vi è stato un aumento del 54% delle visite connesse all’uso di
questa sostanza all’interno di strutture sanitarie di emergenza di alcune aree
degli Stati Uniti. La metamfetamina è uno stimolante del sistema nervoso centrale
appartenente alla famiglia delle anfetamine. E’ una droga che rispetto ad altre,
anche dopo una sola assunzione, può causare dipendenza dal momento che
questa sostanza interagisce con i ricettori della dopamina a livello cerebrale. Ciò
comporta una forte alterazione dei sentimenti e della percezione delle emozioni;
e, coloro che ne fanno uso, hanno spesso reazioni violente, sono ansiosi, depressi, paranoici e soffrono di allucinazioni
sia visive che uditive. Nello specifico, questo studio, condotto da due ricercatori statunitensi, ha analizzato le procedure
di emergenza adottate in diverse tipologie ospedaliere del Kansas (2 realtà ospedaliere rurali, 2 suburbane e 2 urbane)
attraverso un sondaggio telefonico rivolto al personale del reparto specializzato della durata di 20-40 minuti. Dall’analisi
è emerso che in tutte le realtà ospedaliere prese in esame, il problema della dipendenza da metamfetamina è in buona
parte sottovalutata a causa dell’assenza di procedure scritte e di una politica di intervento adeguata. I ricercatori ritengono
quindi fondamentale che, come punto di partenza, i dipartimenti di emergenza seguano delle procedure ben definite che
li aiutino ad assistere al meglio i pazienti che soffrono di questa patologia. ■

8 OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10


www.droganews.it Epidemiologia

USA, l’indagine nazionale NSDUH registra un aumento


del consumo di droga
Dronet

I
l consumo di sostanze stupefacenti negli Stati Uniti è aumentato dello 0,7%
in un anno. Nel 2009 oltre 21 milioni di americani hanno dichiarato di aver
fatto uso di droghe durante il mese precedente la rilevazione, l’8,7% della
popolazione contro l’8% registrato nel 2008. Sono questi i risultati emersi
nell’ultimo Report dell’NSDUH, il Sondaggio Nazionale sull’Uso di Sostanze.
Si tratta di uno studio della popolazione degli Stati Uniti dai 12 anni in su
che si ripete annualmente e che intervista circa 67 mila persone. Il report
presenta le stime nazionali dei tassi di consumo, il numero degli assuntori e altri
parametri associati all’uso di droghe, all’alcol e ai prodotti derivati dal tabacco.
Si evidenzia, inoltre, che cresce invece il consumo di stupefacenti, soprattutto
della marijuana, la più usata tra le droghe illecite con oltre 16 milioni di assuntori,
contro i 15 milioni del 2008 e i 14 milioni del 2007. Aumentano anche gli allucinogeni, ingeriti dallo 0,5% della popolazione
(nel 2008 era lo 0,2%) e sono state 760 mila le persone che hanno fatto uso di ecstasy, rialzando il tasso di consumo che
era calato nel 2004, era rimasto stabile nel 2007 ed ora è risalito. Similmente, tra i giovani con età compresa tra 12 e 17
anni, il consumo di droga era calato dal 2002 al 2008 dall’11 al 9%, ma è risalito al 9,3% nel 2008 fino ad arrivare al 10%
del 2009. Se per questo gruppo la sostanza più consumata è la marijuana, per i giovani con età tra 18 e 25 anni a farla da
padrone sono i farmaci che non necessitano di prescrizione medica, primi tra tutti gli antidolorifici usati in modo improprio,
con un incremento dal 5,5% del 2008 al 6,3% del 2009. Crescono, infine, i tassi di consumo anche tra gli over 50. ■

Alcol: il trattamento residenziale, positivo per l’87%


dei casi
Dronet

sostanze. Inoltre, circa il 40% dei pazienti, aveva sofferto


di cirrosi ed epatiti prima di sottoporsi ai trattamenti sanitari.
In Italia, la residenzialità alcologica, è una pratica ormai
largamente diffusa ma tuttavia ancora sconosciuta ai più. I
quattro principi su cui si fonda sono: il mantenimento della
sobrietà del soggetto, la focalizzazione dei problemi psico-
fisici e relazionali alcol-correlati (impossibile in regime

R
esidenzialità alcologica, questo il tema del ambulatoriale), il supporto farmacologico e psicologico
convegno che si è svolto nelle Marche, da per affrontare la dipendenza, ed infine la costruzione di un
poche settimane organizzato dall’Associazione programma post-residenziale concordato con il paziente
Corral (Coordinamento delle riabilitazioni residenziali e con gli altri attori (SER.D, Servizi psichiatrici e sociali,
alcologiche). Durante l’incontro, l’Università Bicocca di gruppi di auto-aiuto, medici, famiglia cui viene dedicato
Milano ha presentato i dati relativi ad uno studio condotto un programma specifico). E i risultati a livello nazionale
su un campione di mille pazienti, per tracciare l’identikit sono buoni considerato che lo standard di successo di
del paziente in trattamento residenziale. Nel 90% dei casi queste strutture sfiora l’87,6% di percorsi ultimati. Nel
si trattava di uomini che avevano già vissuto situazioni di 44,3% dei casi la struttura cui il paziente viene indirizzato
abuso o di dipendenza da alcol, spesso anche per più di per il prosieguo del programma è il Sert, seguito da servizi
dieci anni (59,5%) mentre per il 30% dei soggetti intervistasti alcologici (18,7%), medico di base o specialista (12,4%) e
l’alcolismo era abbinato anche alla coassunzione di altre psichiatri (4,6%). ■
OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10 9
Epidemiologia www.droganews.it

Ecstasy e adolescenti, a rischio le ragazze


McCrystal, P., Percy, A., Factors associated with teenage ecstasy use, Drugs: education, prevention and policy 2010, 17(5), pp. 507-527

L
’obiettivo di questo studio è quello di valutare i fattori per monitorare e supervisionare il comportamento dei
associati al consumo di ecstasy negli adolescenti, ragazzi. I risultati hanno mostrato che la percentuale di
droga utilizzata principalmente nei bar, nelle adolescenti che hanno utilizzato ecstasy almeno una volta
discoteche, ai concerti e nei rave parties, denominata per nella vita aumenta dal 6% all’età di 14 anni al 9% a 15 anni
questo “club drug”. I dati provengono dal Belfast Youth fino a raggiungere il 15% all’età di 16 anni. I consumatori
Development study (BYDS), uno studio longitudinale di ecstasy sono principalmente di genere femminile,
sull’origine e lo sviluppo del consumo di droga nei giovani, consumano anche altre sostanze sia lecite che illecite (più
eseguito in tre città dell’Irlanda del Nord. In questo articolo del 90% ha dichiarato di fare uso anche di cannabis e i 2/3
è stato esaminato, in particolare, il consumo di ecstasy su di solventi), hanno problemi comportamentali a scuola e
una coorte di ragazzi di età compresa tra i 14 e i 16 anni fuori dalla scuola, non hanno un rapporto di comunicazione
a cui è stato somministrato annualmente (per 3 anni) un con i propri genitori ed escono molto spesso la sera con gli
questionario relativo al consumo di droghe sia lecite (alcol, amici. I risultati di questo studio evidenziano l’importanza di
tabacco, solventi) che illecite (cannabis, ecstasy, cocaina). attivare e intensificare programmi di prevenzione primaria,
Le domande hanno riguardato, inoltre, azioni criminali soprattutto nelle scuole, sin dalla prima adolescenza,
o antisociali commesse durante i 12 mesi precedenti differenziate per genere e per tipologia di sostanza
ciascuna rilevazione, informazioni sulla famiglia, il rapporto stupefacente. ■
con i propri genitori e le strategie che questi ultimi utilizzano

Dipendenza: l’Inghilterra vuole monitorare i genitori


che consumano droga per salvare i figli
Duffy, P., Shaw, C., Woolfall, K., Beynon, C.M., Estimating the numbers of children of problematic drug users and their residential circumstances to inform United
Kingdom research, policy and practice, Drugs: education, prevention and policy 2010, 17(5), pp. 470 - 484

N
umerosi studi hanno dimostrato che i figli di consumatori problematici di droga, (PDU - Problem drug users),
definiti come coloro che fanno uso di oppiacei e/o cocaina e crack (Home Office, 2008), hanno un rischio
molto elevato di sviluppare una serie di comportamenti negativi, come il consumo di alcol e droga. Dal 2007,
in Inghilterra, i due principali sistemi nazionali che si occupano del monitoraggio dei trattamenti per la dipendenza da
sostanze stupefacenti (il National Drug Treatment Monitoring System - NDTMS e il Drug Interventions Programme -
DIP) permettono di registrare informazioni sui bambini degli assistiti, in particolare il numero e la situazione abitativa.
Questo studio presenta un metodo di stima del numero totale dei figli (fino a 16 anni) dei consumatori problematici di
droga, residenti in Cheshire e Merseyside nel 2007/08, utilizzando i due dataset indicati; un terzo dataset, ottenuto
dalla fusione dei primi due, fornisce una valutazione di questo processo e dell’idoneità di utilizzo dei due sistemi di
monitoraggio per la stima. Il numero totale di figli dei consumatori problematici di droga registrati nei sistemi nazionali
inglesi e nel database congiunto è pari, rispettivamente, a 2266, a 2724 e a 5040 soggetti. I risultati mostrano che
il numero totale stimato di bambini di tutti i PDU varia da 14.517 (NDTMS) a 24.552 (DIP), nel dataset complessivo
è pari a 19.029; inoltre, sono evidenti differenze significative nei profili residenziali dei bambini di uomini e donne
consumatori, più della metà dei figli di uomini (56,6%) vive con il partner, mentre la situazione dei figli di donne è
molto più variabile. Dallo studio, si evidenzia da un lato l’importanza di monitorare il fenomeno oggetto di studio
e dall’altro le difficoltà nella stima dovuta principalmente alle incoerenze e alla bassa qualità dei sistemi locali
di monitoraggio che sono privi di dettagli e consistenza delle informazioni, per questo motivo risulta difficoltoso
identificare questa popolazione a rischio. ■

10 OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10


www.droganews.it Farmacologia

Dipendenza da oppiacei: la Spagna studia nuovi


trattamenti
M. Rodriguez-Arias, M.A. Aguilar, C. Manzanedo, J. Minarro, Preclinical evidence of new opioid modulators for the treatment of addiction, Expert
Opinion, 2010, Number 19 – Issue 8, pp.977-994

L
a dipendenza da oppiacei è una delle più gravi forme sui recettori degli oppioidi, gli antagonisti della dopamina
di dipendenza da sostanze, della quale resta ancora e del glutamato, i preparati GABAergici, i modulatori del
non del tutto chiaro il meccanismo neurobiologico. sistema colinergico, gli antagonisti CB1, la norepinefrina,
Ciononostante, nel tempo, sono stati creati numerosi i neurormoni, le proteine chinasi, nonché, l’approccio
farmaci per il trattamento di questa dipendenza che, genetico al trattamento per l’identificazione della terapia
tuttavia, fa ancora registrare un’alta percentuale di ricadute. più efficace per ogni singolo paziente.
Un team di ricercatori, ha realizzato un’ampia revisione Dall’analisi emerge, in conclusione, che esiste un numero
della più recente letteratura scientifica, focalizzata su diversi crescente di nuovi targets farmacologici per il trattamento
studi preclinici dedicati a una vasta gamma di potenziali della dipendenza da oppiacei, i quali agiscono sul sistema
farmaci per il trattamento della dipendenza da oppiacei, di funzionamento dei principali neurotrasmettitori. Risultati
già entrati nella pratica clinica o in fase di sviluppo come eccellenti sono stati osservati nei modelli animali con
possibili trattamenti futuri. un’ampia varietà di molecole, molte delle quali necessitano
Attualmente, come riportano gli autori nella review, di essere testate sugli umani perché ne venga validato il
tra le nuove molecole studiate per il trattamento della potenziale di trattamento. ■
dipendenza da oppiacei si annoverano quelle che agiscono

Marijuana: abitudini d’uso e quantità consumate in


uno studio statunitense
J.J. Mariani, D. Brooks, M. Haney, F.R. Levin, Quantification and comparison of marijuana smoking practices: blunts, joints, and pipes, Drug and
Alcohol Dependence, 20 september 2010 - epub ahead of print

L
a marijuana è, tra le sostanze che provocano dipendenza, la più
difficile da misurare in termini di quantità consumate. La dose di
sostanza assunta, infatti, varia a seconda della persona che la
consuma, preparando autonomamente sigari (blunts), sigarette (joints)
o pipe. Inoltre, i metaboliti della marijuana, quali indicatori nel sangue o
nelle urine dell’assunzione di quantità variabili della sostanza, vengono
eliminati lentamente dall’organismo permanendo anche molto tempo
dopo l’ultima assunzione. I metodi per misurare le pratiche di uso
individuale, infine, non sono standardizzate per la marijuana mentre
lo sono per l’alcol o altre sostanze stupefacenti. Per questo, un gruppo di ricercatori del dipartimento di Psichiatria della
Columbia Unversity e della Divisione sulle sostanze d’abuso dell’Istituto di Psichiatria di New York ha realizzato uno studio
su un campione di 251 consumatori abituali di marijuana ai quali è stato chiesto di riportare, per i trenta giorni precedenti
l’inizio di studi clinici, una calendarizzazione delle assunzioni della sostanza e le quantità assunte. Per migliorare la
metodologia, è stato introdotto l’origano, come surrogato della marijuana che fungesse da unità di misura. L’obiettivo
dello studio era quello di migliorare le analisi dei comportamento d’uso, dipendenti a loro volta dalle misurazioni delle
quantità di sostanza consumate, per evitare errori nella valutazione dell’efficacia dei trattamenti. I dati emersi dalla ricerca
forniscono per la prima volta informazioni a proposito delle pratiche d’uso della marijuana tra i consumatori abituali della
sostanza e partecipanti a test clinici, incluse importanti differenze demografiche a proposito dei diversi metodi di utilizzo
della marijuana. ■

OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10 11


Farmacologia www.droganews.it

Dipendenza da cocaina: uno studio sul trattamento


con memantina
A. Bisaga, E. Aharonovich, W.Y. Cheng, F.R. Levin, J.J. Mariani, W.N. raby, E.V. Nunes, A placebo controlled trial of memantine for cocaine
dependence with high value voucher incentives during a pre-randomized lead-in period, Drug and alcohol dependence, 1 September 2010, Volume
111 – Issue 1, pp.97-104

N
el panorama dei trattamenti della dipendenza da cocaina durante la sperimentazione clinica. In seguito, i
cocaina, la ricerca preclinica ha individuato l’ini- pazienti sono stato randomizzati e suddivisi in due gruppi:
bizione della neurotrasmissione glutamatergica 39 hanno ricevuto 20 mg di memantina due volte al giorno,
NMDA come un possibile metodo benefico. Partendo da ad altri 42 pazienti è stato invece somministrato il place-
questa scoperta, un gruppo di ricercatori del dipartimen- bo. Le somministrazioni sono durate 12 settimane e sono
to di psichiatria della Columbia University di New York state effettuate in combinazione con la terapia individuale
ha condotto uno studio utilizzando la memantina, un an- di prevenzione dalle ricadute. Dai risultati della ricerca non
tagonista poco potente e non competitivo del recettore sono emerse significative differenze riguardo l’uso di co-
dell’NMDA, ipotizzandone l’efficacia nel trattamento della caina tra il gruppo trattato con memantina e quello trattato
dipendenza da cocaina e nella prevenzione delle ricadu- con il placebo. Lo studio ha permesso tuttavia di indivi-
te. I 112 pazienti selezionati per il test sono stati sottopo- duare due diversi gruppi di pazienti dipendenti da cocaina:
sti a una primo periodo di introduzione, caratterizzato da uno che raggiunge rapidamente una sostenuta astinenza
due settimane di somministrazione del placebo, durante il dopo terapie comportamentali intensive e che non richiede
quale i pazienti hanno ricevuto un voucher (col quale fare trattamenti farmacologici e un altro che manifesta invece
acquisti) per indurli a prolungare l’astinenza. Quest’ultima un persistente uso di cocaina e che potrebbe beneficiare
è stata raggiunta dal 44% dei pazienti e si è rivelata un di una terapia farmacologica che induca l’astinenza. ■
potente fattore predittivo della successiva astinenza da

HIV e dipendenza: la cocaina potenzia la


degenerazione delle cellule cerebrali
Y. Yang, H. Yao,Y. Lu, C. Wang, S. Buch, Cocaine potentiates astrocyte toxicity mediated by human immunodeficiency virus (HIV-1) protein
gp120, Plos One, article available on line

L
’AIDS o sindrome da immunodeficienza acquisita è un disturbo multisistema che coinvolge anche il sistema nervoso
centrale (CNS). L’infezione del cervello causata dal virus da immunodeficienza umana di tipo 1 (HIV-1) porta a
una serie di complicazioni neurodegenerative (HAND, HIV-associated neurodegenerative diseases) la cui forma
più grave è la demenza associata all’HIV (HAD), caratterizzata da modifiche neuropatologiche. Le più recenti scoperte
della ricerca suggeriscono che droghe come la cocaina possono accelerare l’incidenza e la progressione dei mutamenti
neuropatologici legati alla HAD. I meccanismi sottostanti alla mediazione di questi effetti sono, tuttavia, ancora poco noti.
Per approfondire questo aspetto, un gruppo di ricercatori del Medical Center dell’università del Nebraska ha realizzato
uno studio nel quale si ipotizza che la progressione e l’incidenza degli HAND, associati alla morte degli astrociti (apoptosi)
negli individui affetti da HIV e consumatori di droga, può essere attribuita al potenziamento provocato dalla cocaina, della
apoptosi indotta da una glicoproteina del virus, la gp120. Tale ipotesi è stata confermata con un esperimento su astrociti
di ratto, nei quali l’esposizione simultanea a cocaina e gp120 ha portato ad un aumento della tossicità cellulare e alla
morte degli astrociti rispetto al trattamento con ognuna delle sostanze singolarmente. Gli astrociti, sono importanti cellule
non neuronali del cervello che hanno numerose funzioni di supporto neuronale, tra cui la rimozione di radicali liberi ed è
stato osservato che la progressione della demenza associata all’HIV è accompagnata anche dalla morte degli astrociti.
I risultati dello studio riportano in conclusione che la tossicità potenziata del gp120 mediata dalla cocaina coinvolge la
regolazione dello stress ossidativo, del potenziale della membrana mitocondriale e dei percorsi di segnalazione MAPK. ■

12 OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10


www.droganews.it Neuroscienze

Dipendenza da nicotina, il cervello rivela nuove aree


di trattamento
RV Kozink, SH Kollins, FJ McClernon. Smoking Withdrawal Modulates Right Inferior Frontal Cortex but not Presupplementary Motor Area Activation During
Inhibitory Control Neuropsychopharmacology (2010), 1–7

N
ei fumatori, durante compiti di controllo inibitorio (CI), si attiva maggiormente la corteccia frontale inferiore
destra coinvolta nel sistema di elaborazione attentivo delle informazioni. È questa la conclusione a cui sono
giunti alcuni ricercatori del Dipartimento di Psichiatria e Scienze Comportamentali della Duke University
Medical Center (USA). È stata analizzata l’attivazione cerebrale di 18 fumatori tramite l’utilizzo di una scansione del
cervello con Risonanza Magnetica funzionale (fMRI) ad alto campo (4.0 Tesla). Ogni partecipante ha eseguito due
sessioni fMRI, una dopo aver fumato e l’altra in astinenza da 24 ore. I partecipanti dovevano eseguire un compito
definito “go/nogo task” all’interno dello scanner. Questo tipo di prova valuta la capacità del CI del soggetto, ossia
l’abilità di saper controllare una risposta impulsiva. Il compito prevede di rispondere premendo un pulsante solo a certi
stimoli, evitando di rispondere ad altri meno frequenti. I risultati mostrano che durante l’astinenza i soggetti compiono
più errori nell’inibire la risposta agli stimoli da evitare, e aumenta l’attivazione della corteccia frontale inferiore destra
(rIFC) ma non della corteccia supplementare premotoria (preSMA). La capacità del CI nelle persone dipendenti e in
astinenza dalla nicotina sembra quindi derivare da un aumentato coinvolgimento del sistema attentivo, in termini di
una maggiore richiesta di risorse neurali della corteccia frontale per mantenere una buona performance al compito. I
risultati di questo studio preliminare suggeriscono inoltre che l’attivazione della rIFC possa considerarsi un rilevante
bio-marcatore degli effetti dei trattamenti sulla dipendenza da nicotina e una potenziale nuova area di trattamento. ■

L’alcol modifica il cervello a livello genetico: nuove


scoperte dall’ Australia
R. Kryger, P. A. Wilce. The effects of alcoholism on the human basolateral amygdala. Neuroscience 167 (2010) 361–371

I
Dottori R.Kryger e P.A.Wilce della “School of Chemistry stati confrontati con un campione di RNA di riferimento. Il
& Molecular Bioscience” dell’ Università del Queensland profilo d’espressione genica è stato esaminato attraverso la
a Brisbane (Australia) hanno pubblicato sulla rivista tecnica d’uso di matrici ad alta densità e d’ immunofissazione
Neuroscience uno studio che analizza l’effetto dell’alcol su (o Western blots), una tecnica biochimica che permette
una particolare struttura del cervello, il centro del sistema di l’identificazione delle proteine. Le analisi mostrano come
controllo emozionale, dell’apprendimento, della memoria, l’alcol altera l’espressione di diversi geni, e sembra agire
della vigilanza, dell’attenzione e della motivazione: in particolar modo sui geni del sistema che regola il
l’amigdala. Questa struttura integra le informazioni glutammato, neurotrasmettitore che nell’amigdala serve per
sensoriali interne ed esterne con il sistema dopaminergico l’acquisizione, il consolidamento, l’espressione e l’estinzione
mesocorticolimbico, coinvolto nel meccanismo di controllo dell’apprendimento associativo, ossia l’associazione tra
del comportamento assuntivo. In questo studio è stato uno stimolo e la risposta comportamentale. Negli alcolisti si
eseguito uno screening genetico dell’amigdala basolaterale verifica una diminuita espressione dei principali aminoacidi
(BLA) in pazienti affetti da alcolismo, per identificare i di trasporto del glutammato (GLAST, GLT-1 e GluR2) e
geni coinvolti dall’effetto dell’alcol. La procedura prevede una conseguente mancata ricaptazione della molecola
un’analisi post-mortem del tessuto cerebrale di soggetti nelle giunzioni sinaptiche. L’accumulo di glutammato nella
alcolisti e di un gruppo di controllo provenienti dal “NSW BLA contribuisce alla neurodegenerazione e all’ansia
Tissue Resource Center” dell’Università di Sydney. E’ dell’astinenza nell’abuso di alcol, altera inoltre la memoria
stato estratto dalla BLA di entrambi i gruppi l’RNA totale. I associativa degli alcolisti che sostiene e mantiene la
campioni di tessuto dei pazienti alcolisti e dei controlli sono dipendenza cronica dalla sostanza. ■

OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10 13


Neuroscienze www.droganews.it

Eventi traumatici e droga: uno studio americano


spiega le basi genetiche della dipendenza
Mary-Anne Enoch, Colin A. Hodgkinson, Qiaoping Yuan, Pei-Hong Shen, David Goldman, and Alec Roy. The Influence of GABRA2 ,
Childhood Trauma, and Their Interaction on Alcohol, Heroin, and Cocaine Dependence BIOL PSYCHIATRY 2010;67:20–27

I
l GABA (l’acido-gamma-amino-butirrico) è il più comu- mappata la variazione nella sequenza degli acidi nuclei-
ne neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso ci in 10 aplotipi GABRA2 . Le analisi hanno confermato
dei mammiferi: modula l’attività dei neuroni legandosi la correlazione tra alti punteggi al CTQ (presenza di trau-
a recettori GABA-specifici sulle loro membrane cellulari. mi durante l’adolescenza) e dipendenza da polisostanze
Il laboratorio di Neurogenetica del NIH di Bethesda (Ma- d’abuso (p<.0001). I pazienti dipendenti da alcol, eroina e
ryland) in collaborazione con il Servizio di Psichiatria del cocaina avevano avuto maggiori traumi nell’adolescenza
New Jersey ha recentemente scoperto che variazioni nel rispetto al gruppo di controllo. Questi pazienti presenta-
gene GABRA2 , che codifica una delle subunità di GABA A, vano in particolare variazioni nel gene GABRA2 (polimor-
potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella dipendenza fismo sull’aplotipo rs11503014). Lo studio dimostra quindi
da sostanze stupefacenti. Sono stati reclutati 577 pazien- che le variazioni genetiche del GABRA2 sono predittive
ti alcolisti maschi afro-americani con comorbidità d’abuso della vulnerabilità per la dipendenza da eroina e cocaina.
di cocaina ed eroina e 255 soggetti di controllo. I parteci- In particolare, la relazione tra eventi traumatici durante
panti sono stati sottoposti ad un mappaggio genetico ad l’adolescenza e le variazioni genetiche che questi eventi
alta risoluzione (analisi degli aplotipi) e ad un questionario provocano, aumenta il rischio di tossicodipendenza. ■
sulla valutazione dei trauma adolescenziali (CTQ). E’ stata

Dipendenza da cocaina, fari puntati sul DNA


Kaili Anier, Kristina Malinovskaja, Anu Aonurm-Helm, Alexander Zharkovsky, Anti Kalda DNA Methylation Regulates Cocaine-Induced
Behavioral Sensitization in Mice Neuropsychopharmacology (2010) 35, 2450–2461

N
umerosi studi suggeriscono che le
modificazioni epigenetiche, come la
metilazione del DNA, giocano un ruolo
fondamentale nel regolare l’espressione genica nel
sistema nervoso centrale. Nel caso di metilazione
del DNA, gli enzimi DNA-C-metiltrasferasi (DNMTs)
aggiungono un gruppo metile (-CH3) ad un residuo
di citosina al nucleotide CG sul carbonio 5 del
genoma. Queste modificazioni epigenetiche del DNA
portano a gravi patologie umane. Data l’importanza
del sistema metilativo, è stato condotto uno studio
sulla metilazione del DNA in ratti sensibilizzati al comportamento assuntivo di cocaina. Il Dipartimento di Farmacologia
dell’Università di Tartu in Estonia ha trovato che nei ratti con esposizione cronica alla cocaina esiste una alterata
espressione dei geni DNMT3A e DNMT3B nel nucleo accumbens (NAc). Utilizzando il metodo della immunoprecipitazione
del DNA metilato, i ricercatori hanno osservato che il trattamento con cocaina provocava una ipermetilazione del DNA
con un’alterazione trascrizionale della proteina PP1C nel NAc. Al contrario, l’esposizione continua e acuta alla sostanza
causava una ipometilazione del DNA che alterava la trascrizione di un’altra proteina, la fosB. L’inibizione farmacologica
degli enzimi DNMT dopo trattamento con zebularine e cocaina riduceva inoltre lo sviluppo del comportamento assuntivo.
Questi risultati suggeriscono quindi che le modificazione dinamiche della metilazione del DNA rappresenta un importante
meccanismo di regolazione genica alla base del comportamento assuntivo di cocaina. ■

14 OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10


www.droganews.it Prevenzione

Nida: la prevenzione comincia sui banchi di scuola


NIDA - National Institute on Drug Abuse

I
l Good Behavior Game (GBG) giustizia penale, minorile e non.
è una strategia di management Paragonando l’effetto del GBG su
comportamentale da applicare alunni maschi e femmine, è emerso
nelle classi scolastiche, focalizzata che la strategia ha maggior efficacia
sulla socializzazione dei bambini sui primi. Circa il 25% dei maschi
col ruolo di studenti e orientata alla che ha partecipato al gioco, infatti,
riduzione del precoce comportamento è stato inserito in uno o più servizi,
aggressivo e distruttivo. Il GBG è rispetto al 38% del gruppo di controllo.
stato recentemente testato in un Al contrario, tra le femmine circa il
esperimento randomizzato realizzato 19% sia nel gruppo delle giocatrici
in 19 scuole elementari, su due gruppi che in quello di controllo ha ricevuto
di scolari del primo e secondo grado. almeno un servizio. Al termine della
Dall’analisi dei dati emersi dallo studio, sperimentazione, gli autori dello studio
risulta che gli alunni partecipanti hanno proposto una strategia globale I ricercatori del NIDA concludono
al GBG, paragonati con quelli del di utilizzo dell’intervento universale nei osservando che la ricerca mostra
gruppo di controllo, hanno avuto un primi gradi di formazione scolastica, come il training comportamentale
numero inferiore di assegnazioni ai seguita da altri interventi più orientati realizzato durante i primi gradi della
servizi scolastici di base, come la ai bambini che hanno persistenti formazione scolastica può rendere gli
terapia comportamentale, o a classi problemi comportamentali e, infine, da studenti più produttivi e ridurre i costi
speciali oltre ad avere un basso tasso trattamenti di salute mentale per un di una vasta gamma di programmi
di coinvolgimento con il sistema di gruppo ancora più selezionato. sociali. ■

Giovani e droga: necessario incrementare i programmi


di prevenzione
R. Midford, Drug prevention programmes for young people: where have we been and where should we be going?, Addiction, October 2010, Volume
105 – issue 10, pp.1688-1695

L
’uso di sostanze stupefacenti da parte dei giovani continua ad essere motivo di grande preoccupazione per la
società occidentale ed esistono opinioni diverse riguardo a quali approcci di prevenzione offrano i maggiori benefici.
Esiste infatti una vasta gamma di approcci di prevenzione: alcuni vengono realizzati in classe, altri si focalizzano
sulla genitorialità, altri ancora su elementi educativi e sul gruppo, alcuni infine hanno come obiettivo i fattori di rischio e
quelli protettivi della prima infanzia. Tutti sono sostanzialmente basati sul modello di influenza sociale.
Richard Midford, dell’università Edith Cowan di Perth, in Australia, ha realizzato una revisione nella quale si analizzano
le caratteristiche dei programmi di prevenzione con l’obiettivo di giungere a una migliore conoscenza degli elementi che
massimizzano l’efficacia dei programmi, di cosa può essere raggiunto con i programmi di prevenzione e in che modo
questi possono essere migliorati.
L’autore sottolinea come sebbene gli attuali programmi di prevenzione per i giovani siano carenti sia nel contenuto che
nella metodologia, essi hanno una piccola ma consistente influenza positiva sul comportamento di utilizzo delle droghe.
Per questo è necessario proseguire con la ricerca che dovrebbe comparare l’efficacia dell’approccio di riduzione del danno
con il più tradizionale approccio d’astinenza. Ulteriori indagini andrebbero inoltre condotte per comprendere l’apporto di
elementi come l’educazione, i genitori e la comunità.
La prevenzione dell’uso di droghe basata sull’influenza sociale universale e rivolta ai giovani può essere un importante
meccanismo per trasmettere norme sociali contro l’uso delle sostanze stupefacenti. ■

OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10 15


Prevenzione www.droganews.it

Alcol: genitori e figli insieme per combattere la


dipendenza
I.M. Koning, R.J.J. van den eijnden, R.C.M.E. Engels, J.E.E. Verdurmen, W.A.M. Vollebergh, Why target early adolescents and parents in
alcohol prevention? The mediating effects of self-control, rules and attitudes about alcohol use, Addiction, accepted article – unedited articles
published online for future issues

L
’analisi della letteratura sui programmi di prevenzione
dell’abuso di alcol da parte degli adolescenti evidenzia
come gli interventi preventivi risultino più efficaci
quando coinvolgono tanto i ragazzi quanto i loro genitori.
Partendo da tale considerazione, un gruppo di ricercatori
olandesi ha approfondito un programma di prevenzione
realizzato in Olanda, rivolto a genitori e ragazzi e chiamato
PAS (programma d’intervento preventivo olandese). effettuato dopo 10 mesi, da maggio a giugno del 2007, e di
L’obiettivo dello studio è comprendere se gli elementi nuovo da maggio a giugno del 2008.
ipotizzati come cause del bere vengano modificati con Dall’analisi dei dati, è emerso che un effetto diretto tra
l’applicazione del programma e se queste modificazioni l’intervento sui genitori e l’avvicinamento dei ragazzi al bere,
possano spiegare l’avvicinamento degli adolescenti a causa di regole troppo severe. L’intervento sugli studenti
all’abitudine di bere tutte le settimane. non ha minimamente cambiato i fattori che li inducono a
Per lo studio sono stati selezionati 2937 studenti di 19 bere. L’intervento combinato ha invece avuto un impatto
scuole superiori olandesi e 2381 genitori. Il campione è significativo sulla percezione delle regole, le attitudini degli
stato suddiviso in quattro gruppi: intervento sui parenti, adolescenti e la loro capacità di autocontrollo.
intervento sugli studenti, intervento combinato su genitori e I ricercatori concludono osservando, dunque, che
studenti, gruppo di controllo. I dati di base sono stati raccolti l’intervento combinato ritarda effettivamente l’avvicinamento
all’inizio del primo anno di scuola superiore, prima che degli adolescenti olandesi all’abitudine di bere tutte le
venissero effettuati gli interventi. Il primo follow up è stato settimane. ■

Guida in stato di ebbrezza, gli studenti americani


dicono si alle pene esemplari
A. Mason, E. Monk-Turner, Factors shaping the decision of college students to walk or drive under the influence of alcohol: a test rational choice
theory, Drugs: education, prevention and policy, October 2010, Volume 17 – issue 5, pp. 560-572

L
a consapevolezza che la guida sotto l’effetto dell’alcol può provocare gravi conseguenze o la vicinanza con persone
che sono state punite per essere state fermate alla guida dell’auto in stato di ubriachezza, costituiscono due forti
deterrenti per i giovani. E’ quanto emerso da uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori statunitensi che
hanno sottoposto dei questionari di indagine a 301 studenti universitari di un college della Virginia. I partecipanti, tra i 17
e i 26 anni, erano in maggioranza bianchi, per il 56% di sesso femminile. La ricerca aveva l’obiettivo di comprendere in
che misura la percezione della certezza e della severità delle sanzioni formali, l’opinione personale riguardo all’alcol e la
volontà di sfuggire a una punizione possano condizionare la decisione individuale di camminare o guidare sotto l’effetto
dell’alcol. Gli studiosi hanno rilevato anche che gli studenti che conoscono qualcuno sorpreso a guidare o camminare
ubriaco senza aver per questo subito conseguenze negative, sono più propensi ad assumere tali comportamenti.
Dall’analisi delle risposte ai quesiti è emerso che il 36% degli intervistati ha affermato di aver camminato frequentemente
o molto spesso sotto l’effetto dell’alcol mentre solo il 3% ha affermato di aver guidato spesso o molto spesso ubriaco. Il
22% ha detto di aver guidato ubriaco qualche volta e il 6% occasionalmente. Tuttavia la maggior parte degli intervistati,
il 68%, ha sostenuto di non aver mai assunto tale comportamento. Il 91% dei ragazzi, inoltre, ritiene che guidare sotto
l’effetto dell’alcol sia un comportamento estremamente grave e che comporti una punizione esemplare. ■

16 OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10


www.droganews.it Prevenzione

Droga, al via il progetto di prevenzione della Guardia di


Finanza dedicato alle scuole
Guardia di Finanza

L
a Guardia di Finanza ha finalizzata al contrasto dell’uso
recentemente avviato un della droga attraverso la diffusione
progetto d’informazione sulle della conoscenza delle sostanze
sostanze stupefacenti presso le stupefacenti e dei danni provocati
scuole di tutta Italia a favore degli dalla loro assunzione. Gli incontri
studenti appartenenti ad una fascia si apriranno con la proiezione di un
d’età compresa tra i 9 ed i 13 anni. filmato dal titolo: Educare alla legalità,
L’iniziativa, senza alcun onere per le cui seguirà un breve approfondimento
scuole, si colloca tra le progettualità sull’argomento. In seguito, verrà
di politica comunicativa del Corpo favorito il coinvolgimento degli studenti
dirette alla promozione della cultura attraverso un colloquio con il personale
della legalità a favore dei cittadini della Guardia di Finanza che opera
più giovani e mira alla tutela della nel settore antidroga; il dettaglio delle stupefacenti, ricreando gli scenari
salute pubblica degli studenti ed alla informazioni fornite verrà calibrato operativi in cui normalmente agisce
prevenzione dei disagi adolescenziali al livello dei discenti, prendendo l’unità cinofila. Verrà dimostrato come
riconducibili al fenomeno droga. spunto dalle domande che i ragazzi l’animale, dopo un particolare periodo
Lo scopo è quello di realizzare porranno. Al termine dell’incontro, di addestramento, diviene il compagno
una campagna di prevenzione attraverso l’utilizzo del cane, verranno di lavoro ideale per il finanziere
all’interno degli stessi istituti scolastici simulate alcune ricerche di sostanze impiegato nell’attività antidroga. ■

BANDO DI PARTECIPAZIONE

promosso e finanziato dal Dipartimento per le Politiche Antidroga per presentare progetti per il reinserimento
sociale e lavorativo degli ex tossicodipendenti. L’iniziativa punta all’attivazione di una rete di comunità e di coope-
rative sociali in grado di promuovere concrete opportunità lavorative, anche con metodi e gestioni d’imprenditoria
sociale finalizzati alla creazione di condizioni di autofinanziamento. I soggetti interessati dovranno presentare una
proposta di progetto esecutivo territoriale, redatto secondo le indicazioni contenute nel Bando ed utilizzando l’ap-
posita modulistica disponibile sui siti

www.politicheantidroga.it www.dronet.org www.droganews.it e www.regione.sardegna.it

... segue da pag. 1 - Dalla ricerca, uno studio per spegnere il desiderio di cocaina
Al contrario, l’attivazione del sistema recettoriale dell’NPS di ratto, mediante la somministrazione del neuropeptide S,
aumentava la ricerca di droga condizionata dalla presenza di stimoli, effetto non dovuto ad un aumento generalizzato
dell’attività locomotoria, come verificato con un gruppo di controllo. La ricerca pubblicata sulla rivista PNAS, descrive il
ruolo del sistema del Neuropeptide S nella trasmissione dei segnali nel cervello che intervengono in specifici meccanismi
della dipendenza da droghe e individua nell’antagonismo dei recettori NPS un target di studio per lo sviluppo futuro di
potenziali nuovi farmaci in grado di bloccare le ricadute nell’uso di cocaina. ■

OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10 17


Strategie e Management www.droganews.it

L’Europa è pronta a combattere il fenomeno delle


droga attraverso strategie comuni
European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction

D
al 1980 ad oggi il crescere alle indicazioni di Bruxelles e Lisbona concetti chiave (in termini di strategie
della criminalità dedita al hanno notevolmente migliorato i e management) validi a prescindere
narcotraffico, la diffusione delle sistemi regionali di monitoraggio dal paese o dalla regione. Il concetto
sostanze stupefacenti e il proliferare degli stupefacenti, sviluppando ottimi è trattato ampiamente in un nuovo
di nuove molecole che arricchiscono sistemi di “early detection” all’interno volume pubblicato congiuntamente
sempre più l’offerta di nuove droghe dell’Unione Europea. Inizialmente, sia dall’EMCDDA | European Monitoring
ha generato viva preoccupazione per l’attivazione che per l’operatività Centre for Drugs and Drug Addiction e
nelle autorità europee. Apprensione dei “Focal Point” non vi era alcun la Inter-American Drug Abuse Control
che ha originato una pronta e decisa quadro di riferimento organico. Gli Commission of the Organization of
reazione a contrasto del fenomeno, osservatori, infatti, sono nati ed hanno American States (CICAD–OAS),
in tutte i suoi ambiti e per tutte le lavorato con flebile coordinamento dove si descrive in modo chiaro e
sue sfaccettature. Difatti, negli ed alcuni errori (tenendo conto dei circostanziato i fondamentali dei
ultimi due decenni gli osservatori diversi contesti nazionali e delle processi operativi e dei fattori strategici
nazionale sulle droghe dei vari paesi risorse disponibile). Guardando che sono comuni a tutti gli osservatori
del vecchio continente non hanno indietro a questo lungo processo, è nazionali sulla droga. ■
segnato il passo di fronte al dilagare emersa la necessità di formalizzare le
del problema; anzi in ottemperanza esperienze sul campo, fissando alcuni

Lotta alla droga, il Canada pensa ai giovani


Canada National Anti-Drug Strategy

D
alle ultime rilevazioni epidemiologiche effettuate in Canada sul
fenomeno droga, emerge che nel paese nord americano è presente
un alto tasso di consumo di sostanze illegali soprattutto tra i giovani.
Altrettanto elevato è anche il numero registrato di reati e decessi “droga
correlati”. I dati, evidenziano, inoltre, un ampio uso di cocaina, cannabis, lsd
e metamfetamine. Il governo canadese, dunque, si è fatto promotore di un
nuovo progetto pianificato e predisposto in tutte le province della nazione,
che favorisce la prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti fra i ragazzi.
La messa in campo a livello territoriale di nuove strategie maggiormente incisive per contrastare il fenomeno della
tossicodipendenza e della criminalità minorile, si incardina su di un più vasto progetto nazionale (Federal Drug
Strategy) che tende ad educare le nuove generazioni circa la pericolosa seduzione della droga e delle ripercussioni
negative che l’assunzione genera sul fisico e sulla sfera sociale. La Youth Drug Impact 2010 promossa dalle autorità
di Ottawa è un’azione esclusivamente rivolta alle fasce di età compresa fra i 13 ei 18 anni, ed a quei segmenti deboli
(sempre di adolescenti) particolarmente sensibili all’attrazione verso le sostanze ed inclini ai comportamenti a rischio.
Partendo dalla Regione dell’Alberta per poi diramarsi successivamente nei restanti territori, le attività proposte
mirano all’ampliamento del baglio culturale del soggetto sul “tema droga”. Cultura e consapevolezza che siano poi
propedeutiche al rafforzamento del senso critico nei confronti di stili di vita non salutari. ■

18 OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10


www.droganews.it Strategie e Management

Lotta all’AIDS, sostenere i governi per la realizzazione


di programmi coordinati
AIDS.GOV

L
a scorsa settimana in ottemperanza alla indicazioni della
National HIV/AIDS Strategy, il Dipartimento della Salute e
Servizi alla persona (Department of Health and Human Services
- HHS) ha promosso un workshop che ha visto la partecipazione di
tutti i rappresentanti della “HIV/AIDS Community”. È stata questa
un’importante occasione in cui gli esperti di settore hanno dibattuto
assieme a persone affette dal virus, sui punti implementabili e migliorabili
del progetto statunitense a contrasto della malattia. All’incontro ha
aderito un nutrito ed eterogeneo gruppo di cittadini (donne, uomini
giovani e anziani di varie etnie e provenienti da diverse latitudini) che assieme ai rappresentati del comparto scientifico
e politico-istituzionale ha esaminato i punti di forza e debolezza della strategia. Nello specifico: la necessità di migliori
trattamenti; una più adeguata informazione e comunicazione; un contrasto più incisivo al propagarsi dell’epidemia. La
National HIV/AIDS Strategy che nasce come piano d’intervento territoriale, vede oggi l’insorgere di alcune criticità legate
all’estensione del programma NHA verso i transgender, i nativi americani, gli asiatici e gli abitanti delle isole del Pacifico,
gli anziani, i senzatetto ed i reclusi in carcere. Dalla discussione è emersa, inoltre, la preoccupazione circa la disponibilità
di risorse finanziarie utili per il raggiungimento degli obiettivi del progetto (con particolare attenzione alla prevenzione ed
al Drug AIDS Assistance Program - ADAP) su quali misure saranno adottate per coinvolgere e sostenere i governi statali
e altri soggetti interessati nel realizzare più programmi sempre più coordinati. ■

L’ America mette in campo nuove strategie per


combattere l’Aids
AIDS.GOV

A
nche quest’anno l’Office of National AIDS Policy di collaborazione,
(ONAP) ha ratificato l’accordo con Institute of l’ONAP e l’IOM
Medicine (IOM) per lo sviluppo di nuove attività sono impegnate per
a supporto della Campagna Nazionale Statunitense a facilitare l’accesso
contrasto del virus HIV/AIDS. Fra le diverse strategie alla copertura
operative già delineate nell’accordo quadro fra i due assicurativa e la
enti emergono in particolare la sensibilizzazione della qualità delle terapie
popolazione al testing HIV, un migliore screening e cura cliniche per i soggetti
della popolazione affetta e l’aumento dei finanziamenti affetti dall’HIV/
propedeutici sia al progresso delle strutture laboratoristiche AIDS. Nel corso dei
che per l’assunzione di nuovo personale da impiegare nei prossimi due anni è
centri di ricerca accreditati. Negli ultimi anni in America stato programmato inoltre: lo studio e l’analisi dei database
settentrionale l’epidemia è stata contenuta grazie ad (di carattere pubblico e privato) che abbiano tracciato il
incisive politiche sanitarie e validi progetti sanitari (come fenomeno negli ultimi 15 anni; la comparazione dei dati
la National HIV/AIDS Strategy) che hanno favorito notevoli sociologici e quelli clinici per colmare le lacune nella cura
progressi nel campo della ricerca clinico-farmaceutica e dell’HIV; il coinvolgimento delle agenzie federali a supporto
per l’efficienza dei servizi di monitoraggio e prevenzione. della raccolta dati; migliore integrazione dei flussi fra
In questa partnership strategica, sancita oramai da anni comparto pubblico e settore privato. ■
OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10 19
Rapporti Epidemiologici www.droganews.it
www.droganews.it

Dipendenza nell’area metropolitana di Bologna


Osservatorio Epidemiologico dipendenza patologiche AUSL Bologna

D
all’analisi dei dati del Rapporto si confermano alcune linee di tendenza ed emergono
alcune novità rispetto agli anni precedenti: diminuisce il numero dei decessi per
overdose, diminuiscono tra i residenti prevalenza e incidenza di soggetti con problemi
dovuti all’uso di sostanze illegali, nel sommerso aumenta il numero di stranieri e cala quello
di non residenti e soggetti senza fissa dimora, aumenta il numero di soggetti con problemi
alcol correlati, (sia tra i residenti che tra gli stranieri) ed aumenta il numero di soggetti con
abuso di farmaci, soprattutto tra le donne di mezza età.
In particolare Dati su cui porre attenzione sono, tra gli altri, la stabilizzazione della fascia del
consumo problematico di cannabis, l’abuso di alcol e l’uso di sostanze illegali negli stranieri
e l’abuso di psicofarmaci nelle popolazione residente di genere femminile. ■

Notizie dal DPA


■ WORK SHOP PROGETTI 2010
Giovedì 11 e Venerdì 12 Novembre, si svolgerà a Roma presso la Sala della Mercede della Camera dei Deputati
dalle ore 9.00 alle ore 18,30 il workshop di valutazione delle attività svolte nel primo semestre dei progetti finanziati
dal DPA. Il meeting è finalizzato a conoscere lo stato di avanzamento delle attività, i risultati raggiunti e le criticità
affrontate nonché a confermare i finanziamenti futuri. Durante il workshop tutti i responsabili scientifici di progetto
degli enti affidatari saranno chiamati a presentare i risultati progress raggiunti.

■ SIND e N.I.O.D.
L’intenso lavoro svolto nell’ambito dei progetti SIND Support e N.I.O.D. – Network Italiano degli Osservatori sulle
Dipendenze dal DPA e dalle Regioni sta trovando importanti riscontri a livello europeo ed anche internazionale,
nell’incontro di ottobre sono stati presentati i risultati preliminari dell’analisi dei costi effettuata sui progetti trasmessi
dalle Regioni e Province Autonome al DPA e le proposte progettuali regionali che avranno durata annuale.
Confermata inoltre la presenza alla tre giorni formativa presso l’Osservatorio europeo di Lisbona da parte di quasi
tutti i rappresentanti regionali.

■ SPS – ITA ed EDU


I Progetti SPS-ITA Student Population Survey ed EDU, hanno visto nell’incontro di ottobre la quasi totale
partecipazione dei referenti regionali per l’educazione alla salute, nonché di alcuni esponenti del Ministero
dell’Istruzione. Nel corso della riunione sono stati presentati i risultati dell’indagine SPS-ITA 2010 a livello sia
nazionale che regionale, relativi a circa 36.000 studenti; ed è stato illustrato lo stato di avanzamento del Progetto
EDU e del portale www.DrugFreEdu.org nonché presentati e consegnati i nuovi materiali a disposizione per le
scuole, fruibili anche attraverso il citato portale.

■ OUTCOME
Sviluppi significativi nel Progetto Outcome, nel corso dell’ultima riunione affrontati positivamente il problema
dei soggetti appoggiati ai Ser.T./Asl, la possibile stratificazione del campione in base al periodo di trattamento,
l’individuazione di alcune variabili specifiche riguardanti le prestazioni, la proposta per un cut-off della frequenza
degli esami e la valutazione tecnica per l’interfacciamento tra Winsimet e Mfp.

20 OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10


www.droganews.it Tecniche Analitiche

Gravidanza e metadone, l’America mette a punto un


test della saliva
Gray TR, Dams R, Choo RE, Jones HE, Huestis MA. Methadone disposition in oral fluid during pharmacotherapy for opioid-dependence. Forensic Sci Int. ‘10 Jul 26.

U
no studio si è proposto di misurare la concentrazione di metadone e dei suoi metaboliti 2-etilidene-1,5-dimetil-
3,3-difenilpirrolidina (EDDP) e metadolo nei fluidi orali, quale campione biologico alternativo e meno invaso
rispetto al prelievo delle urine o del sangue.
Lo studio pubblicato sulla rivista Forensic Science International, è stato realizzato su un campione di 16 donne in
gravidanza, con dipendenza da oppiacei e in trattamento terapeutico con metadone. I fluidi orali raccolti tre volte la
settimana, per un totale di 414 campioni, sono stati analizzati con un metodo in cromatografia liquida accoppiata alla
spettrometria di massa (LC-MS), dopo un pretrattamento con acetonitrile.
Teresa R. Gray del Dipartimento di Chimica e Metabolismo dei Farmaci presso il NIDA negli USA, e collaboratori,
riportano che il metadone è stato rilevato in tutti i campioni mentre EDDP e metadolo erano presenti solo, rispettivamente,
nell’88% e nel 12% dei fluidi orali analizzati. Inoltre l’elevata variabilità dei risultati, dovuta presumibilmente anche al
particolare campione in studio, non ha permesso di fare predizioni tra dose assunta e concentrazione rilevata. E’
stato osservato inoltre che, uno dei fattori che influenzavano la concentrazione rilevata degli analiti, era il pH dei
fluidi orali: campioni molto basici (pH intorno ad 8), mostravano una significativa diminuzione delle concentrazioni
di metadone e di EDDP. Il 95.7% dei campioni analizzati contenevano concentrazioni di metadone superiori a 20 ng/
mL, suggerendo che questo cut-off di concentrazione per dosi terapeutiche pari a 30–110mg al giorno di metadone è
sufficiente a rilevare la positività. Nessun campione analizzato presentava assenza di metadone e presenza di EDDP
o metadolo, di conseguenza, l’inclusione di questi due metaboliti nell’analisi dei campioni orali non aggiunge vantaggi,
secondo i ricercatori, nella determinazione dell’esposizione al metadone. ■

Il Portogallo studia gli effetti tossici della cocaina sui


reni
M.J. Valente, F. Carvalho, M.L. Bastos, M. Carvalho, P.G. Pinho. Development and validation of a gas chromatography/ ion trap-mass
spectrometry method for simultaneous quantification of cocaine and its metabolites benzoylecgonine and norcocaine: application to the study of
cocaine metabolism in human primary cultured renal cells, Journal of Chromatography B (2010), doi:10.1016/j.jchromb.2010.09.010

G
li effetti tossici correlati all’assunzione di cocaina utilizzandole come modello sperimentale in provetta,
possono manifestarsi sia a livello del sistema predittivo di ciò che potrebbe manifestarsi, anche in
nervoso centrale, che dei sistemi cardiocircolatorio termini di nefrotossicità, sull’uomo. Gli autori dello studio,
e respiratorio. La tossicità della cocaina può però pubblicato sulla rivista Journal of Chromatography B, hanno
coinvolgere, in modo diretto o indiretto, anche degli specifici sviluppato e validato un metodo in gas cromatografia
organi, quali fegato e reni. Ad esempio, l’insufficienza accoppiata alla spettrometria di massa con trappola ionica
renale acuta viene riscontrata piuttosto frequentemente (GC/IT-MS) per la quantificazione simultanea della cocaina
tra gli utilizzatori di cocaina. Nella maggior parte dei casi e dei suoi metaboliti dopo incubazione delle cellule HPTCs
viene associata ad episodi di rabdomiolisi, ischemia dovuta con cocaina per 72 ore in condizioni fisiologiche, estrazione
a vasocostrizione e a ipertermia, ma viene posta limitata in fase solida (SPE) e derivatizzazione con MSTFA. Il
attenzione ad un possibile effetto tossico diretto della metodo ha permesso di identificare in questa preparazione
droga e dei suoi metaboliti, sul rene. Uno studio condotto cellulare, la benzoilecgonina come metabolita principale e
da Maria João Valente e collaboratori del dipartimento di la norcocaina, metabolita già noto per la sua epatotossicità,
tossicologia presso la facoltà di farmacia dell’Università di in quantità pari a circa il 2% della cocaina iniziale. Il metodo
Porto in Portogallo, si è occupato di studiare il metabolismo fornisce, concludono gli autori, un utile strumento per
della cocaina su cellule tubulari prossimali umane studiare la farmacocinetica e il profilo di tossicità della
(HPTCs), preparate a partire da campioni di tessuto renale, cocaina nel rene. ■
OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10 21
Tecniche Analitiche www.droganews.it

Decessi per Overdose: uno studio analizza le


concentrazioni di droga nei campioni biologici
Minett WJ; Moore TL; Juhascik MP; Nields HM; Hull MJ. Concentrations of Opiates and Psychotropic Agents in Polydrug Overdoses: A
Surprising Correlation Between Morphine and Antidepressants. J Forensic Sci, September 2010, Vol. 55, No. 5

U
no studio della Commissione per la Salute pubblica tutti i casi registrati nel 2006 dalla Commonwealth of
di Boston negli Stati Uniti ha rilevato un drammatico Massachusetts Office di Boston, nei quali gli esami
incremento di decessi per uso di alcol e droghe tossicologici postmortem, indicavano la presenza di
nell’area di Boston, con 176 decessi per uso di droghe oppiacei tra le cause del decesso. Dei 161 casi individuati,
nel 2006. Il ritorno all’uso diffuso di eroina può non essere il 72% era di sesso maschile e l’età dei deceduti variava
il solo fattore determinante per l’aumento dei decessi, dai 18 ai 79 anni. Gli esami sono stati effettuati su sangue
ma spesso l’associazione di oppiacei con altre sostanze cardiaco, femorale, urine, umor vitreo ed altri tessuti o
concorre alla tossicità delle stesse. Nonostante il fenomeno liquidi. I dati hanno evidenziato la presenza di morfina nel
della tossicità letale dovuta alla poliassunzione di droghe 98.8% dei casi (n=159) con concentrazione mediana pari
sia piuttosto noto, sono scarsi gli studi sulle concentrazioni a 168 ng/mL. Inoltre è stata rilevata presenza di numerose
postmortem delle sostanze nei campioni biologici. Uno altre sostanze quali etanolo (n=50), benzodiazepine (n=35),
studio pubblicato sulla rivista Journal of Forensic Sciences antidepressivi (n=29), altri oppiacei (n=30) e soprattutto
si è proposto di esaminare casi di autopsie medico legali in cocaina e/o il suo metabolita benzoilecgonina presenti in 71
cui la causa di morte era associata a overdose da oppiacei casi. Lo studio fornisce indicazioni per la comprensione del
e in cui si investigava la presenza di altre sostanze ad fenomeno della poliassunzione di droghe e un’analisi dei
attività psicotropica. William J. Minett del Dipartimento dati per determinare possibili correlazioni tra concentrazioni
di Anatomia e Neurobiologia presso la University School e tossicità di tali sostanze. ■
of Medicine di Boston e collaboratori, hanno esaminato

Una goccia di sangue rivela la positività alla cocaina e


all’alcol
Mercolini L, Mandrioli R, Gerra G, Raggi MA. Analysis of cocaine and two metabolites in dried blood spots by liquid chromatography with
fluorescence detection: A novel test for cocaine and alcohol intake. J Chromatogr A. 2010 Nov 12;1217(46):7242-8. Epub 2010 Sep 19.

I
danni biologici legati al consumo di cocaina e di cocaetilene nei campioni un’unica goccia di sangue, analizzata
cocaina sono ben noti, ma spesso biologici. Il gruppo di ricerca guidato con cromatografia liquida ad alte
si trascurano gli effetti che l’uso dalla professoressa Maria Augusta prestazioni accoppiata ad un sistema
concomitante di cocaina ed alcol Raggi si è proprio occupato di di rivelazione spettrofluorimetrico,
può rappresentare per l’individuo. studiare un metodo, pubblicato sulla è stato possibile effettuare
L’interazione tra cocaina ed etanolo rivista Journal of Chromatography simultaneamente la determinazione
nell’organismo comporta la formazione A, che permettesse di identificare qualitativa e quantitativa di cocaina,
di un derivato, chiamato cocaetilene, tali sostanze in campioni biologici, del suo principale metabolita, la
che ha azione stimolante ed cercando inoltre di superare alcuni benzoilecgonina e di cocaetilene.
euforizzante e che produce un’euforia limiti legati al tipo di matrici biologiche Le analisi effettuate su campioni
superiore e di durata d’azione più usate, con una scelta innovativa: di macchie di sangue essiccato
lunga rispetto all’assunzione di sola l’analisi di macchie di sangue essiccato di utilizzatori di cocaina, con o in
cocaina. La cocaetilene è stata inoltre (dried blood spots, DBS). L’uso di assenza di coassunzione di alcol
associata a tossicità cardiovascolare DBS fornisce una valida alternativa hanno prodotto risultati in accordo
ed epatica. Ne deriva una necessità tra le matrici biologiche possibili: con quanto rilevato dall’analisi di
tecnica: poter disporre di un metodo di è minimamente invasiva, facile da campioni di plasma, fornendo una
analisi che consenta l’identificazione conservare e trasportare, non richiede alternativa sensibile e valida di analisi
rapida e simultanea della presenza di la refrigerazione dei campioni. Con delle sostanze d’abuso. ■

22 OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10


www.droganews.it Interviste

Le tecniche di neuroimaging al servizio della


dipendenza a cura di Roberta Tito

Neuroscienze
Intervista al Dott. Franco Alessandrini
Dirigente medico, incaricato di alta specializzazione diagnostica RM

anatomico, eventuali anomalie del Quali sono state le applicazioni


tessuto cerebrale non solo dovute alla cliniche a Verona?
presenza di danni strutturali (lesioni Le principali applicazioni cliniche
o displasie corticali), ma anche svolte presso l’U.O. di Neuroradiologia
legate ai meccanismi di interazione (A.O.U.I. di Verona) riguardano in
biochimica e biofisica delle cellule particolare: la pianificazione pre
nervose. Le nuove tecniche di RM e post chirurgica in pazienti con

Franco Alessandrini consentono di valicare le frontiere tumori cerebrali: vengono identificate


dell’imaging puramente morfologico rispettivamente mediante tecnica
Perché le tecniche di neuroimaging e permettono di indagare l’ambito di RM funzionale (fMRI) e tensore
sono un ausilio insostituibile per metabolico-funzionale: in particolare di diffusione (DTI) la localizzazione
lo studio della struttura e della con apparecchiature ad alto campo topografica di aree “eloquenti”
funzionalità del cervello? si ottengono dati sul metabolismo (esempio aree visive, motorie,
Lo studio dell’organizzazione cerebrale (Spettroscopia Multinucleare sensitive e della funzione verbale) e
strutturale e funzionale del cervello ha o MRS), sulla perfusione (Imaging la disposizione tridimensionale dei
profonde implicazioni in varie discipline di perfusione o PWI, quest’ultimo fasci di fibra della sostanza bianca
scientifiche poiché rappresenta un mediante tecnica di Arterial Spin vicine all’area di resezione chirurgica.
potenziale diagnostico di estrema Labelling, che fornisce risultati La diagnostica delle lesioni cerebrali
importanza. In particolare, con quantitativi anche senza mezzo per la tipizzazione e la definizione
l’introduzione in ambito clinico della di contrasto), sull’orientamento e del grading tumorale. L’attivazione
Risonanza Magnetica Nucleare (RMN), distribuzione tridimensionale dei fasci corticale durante esecuzione di compiti
si è giunti alla verifica delle precedenti e fibre della sostanza bianca ed infine cognitivi in pazienti con malattia
teorie sul funzionamento cerebrale. sulla funzione cerebrale, d’Alzheimer, disturbi psicotici come
L’imaging con RM è diventato lo la schizofrenia, o il disturbo bipolare.
strumento di elezione per lo studio Quali sono le apparecchiature L’analisi ad alta definizione della
morfologico e anatomo-funzionale ad alto campo maggiormente struttura corticale nei pazienti affetti
ad alta risoluzione dell’encefalo, per utilizzate? da epilessia. L’attivazione corticale
le sue caratteristiche di assoluta non Il Tesla è l’unità di misura dei campi della funzione motoria in pazienti
invasività e la mancanza di radiazioni magnetici. Le comuni apparecchiature con infarti cerebrali (stroke) per la
ionizzanti. Rappresenta inoltre una RM possiedono campi magnetici di determinazione delle abilità vicarianti
metodica in continua evoluzione, con 0.5-1.5 Tesla. Gli scanner moderni e residue. Per le dipendenze, anche lo
la possibilità d’utilizzo di tecniche considerati a campo alto o ultra- studio delle aree corticali coinvolte nel
avanzate (ad esempio la spettroscopia alto autorizzati allo studio clinico e comportamento assuntivo. ■
ad idrogeno e il tensore di diffusione) diagnostico sull’uomo raggiungono i
per l’analisi dell’ultrastruttura e del 3.0 – 4.0 Tesla e, di recente i 7.0 Tesla.
metabolismo cerebrale grazie ad Per lo studio clinico e sperimentale
apparecchiature di RM ad alto campo presso l’U.O. di Neuroradiologia
magnetico. Le tecniche avanzate di (A.O.U.I. di Verona) utilizziamo
RM permettono infatti di visualizzare un’apparecchiatura RM ad alto campo
con altissima precisione e dettaglio 3.0 Tesla.

OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10 23


Interviste www.droganews.it

Neuroscienze
Intervista alla Dott.ssa Giada Zoccatelli
Neuropsicologa, dottorato in Neuroscienze

a studiare gli effetti della droga sul additivo e la compulsione (l’incapacità


cervello attraverso diverse tecniche nel controllare gli impulsi) a non
di neuroimmagine. Il “Brainsearch” usare altra sostanza, nonostante le
si articola in diverse fasi di studio, conseguenze fortemente negative che
sia l’analisi della struttura cerebrale la dipendenza comporta. Gli elementi
sia da un punto di vista anatomico biologici che sostengono il craving
(presenza di eventuali alterazioni del si distinguono in condizioni evocate
tessuto cerebrale) che funzionale dall’astinenza alla sostanza da quelle
Giada Zoccatelli
(alterazioni di funzionamento prodotte dall’esposizione a stimoli
Quali sono le alterazioni che un neuronale e metabolico). Con l’uso “attivanti” associati alla aspettativa
cervello subisce con il consumo della Risonanza Magnetica funzionale della gratificazione. Entrambe le
della droga? (fMRI), una tecnica di indagine condizioni agiscono su variazioni nel
Le droghe agiscono direttamente neurofisiologica basata sull’imaging rilascio dei principali neurotrasmettitori
sulle strutture cerebrali alterando con Risonanza Magnetica Nucleare, encefalici.
le funzioni cognitive superiori come è stato possibile dimostrare come
l’apprendimento, la memoria, la l’uso di droghe sia associato ad un’ Esistono degli studi che possano
motivazione e la personalità stessa. anomala organizzazione funzionale portare a delle strategie di cura
Le diverse tecniche di Neuroimmagine del cervello. L’alterata connettività della dipendenza?
(Risonanza Magnetica funzionale, funzionale tra le aree spiega la forte E’ indispensabile conoscere le diverse
Tomografia ad Emissione di salienza (eccessiva attivazione strutture cerebrali che entrano in
Positroni, Magnetoencefalografia, delle aree sottocorticali) e lo scarso gioco nel comportamento assuntivo,
ecc.) hanno permesso di identificare controllo cognitivo (sconnessione delle il loro normale funzionamento e come
le basi neurobiologiche della aree frontali) che i tossicodipendenti esso vari sotto l’influsso delle droghe.
tossicodipendenza per spiegare i mostrano agli stimoli collegati al In questo modo è possibile definire
deficit riscontrati nel consumatore consumo di droga. L’utilizzo della RM più adeguati ed efficaci interventi di
di droghe (scarso ragionamento ad alto campo magnetico permette recupero, soprattutto per i giovani
sociale, errati processi decisionali e di ottenere immagini dettagliate della consumatori che espongono il loro
mancato controllo dei comportamenti) struttura cerebrale, analizzabili poi da cervello, ancora in fase di sviluppo, agli
con le corrispondenti alterazioni software dedicati per la visualizzazione influssi negativi delle diverse sostanze
a livello cerebrale. Nel cervello e il confronto delle diverse componenti stupefacenti. Numerose ricerche
del tossicodipendente avvengono cerebrali (materia grigia e bianca). stanno studiando diverse metodiche
specifici cambiamenti, vengono d’intervento, dalle terapie cognitivo-
modificati alcuni tra i più importanti Cosa succede durante lo comportamentali per il controllo degli
circuiti neuronali, con danni alle cellule scatenamento del craving? impulsi al più moderno neurotraining
neuronali (atrofia corticale) e squilibri Con il termine craving s’intende un per lo sviluppo di nuove competenze.
metabolici simili a quelli presenti in sentimento di compulsione ad utilizzare Lo studio e l’approfondimento di
altre patologie come schizofrenia e immediatamente una sostanza queste tematiche da parte degli
malattia d’Alzheimer. stupefacente. L’uso cronico di droghe operatori dei Dipartimenti delle
A questo proposito, l’unità di che danno dipendenza può provocare Dipendenze consentirà loro di
Neuroscienze del Dipartimento delle cambiamenti neurochimici nelle regioni acquisire informazioni importantissime
Dipendenze ULSS 20 di Verona, in della corteccia cerebrale frontale, sui meccanismi fisiopatologici della
collaborazione con il Dipartimento che rendono la droga così attraente tossicodipendenza, per arrivare a
Politiche Antidroga, ha attivato il e gratificante. Questo desiderio realizzare percorsi diagnostici mirati e
progetto “Brainsearch”, finalizzato impulsivo sostiene il comportamento più efficaci. ■

24 OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10


www.droganews.it Controllo Traffico e Spaccio

Universo droga: Glossario enciclopedico delle sostanze


d’abuso
Ministero dell’interno - DCSA

L
a pubblicazione, realizzata dalla Direzione Centrale per i servizi Antidroga (DCSA),
contiene un glossario enciclopedico composto da 1410 definizioni ordinate
alfabeticamente e relative alle sostanze d’abuso oggi in commercio. Questa
catalogazione rappresenta, anche nelle espressioni gergali, gli aspetti più documentati di
tutte le realtà che oggettivamente costituiscono il complesso mercato della droga. Oggi
nuove sostanze di laboratorio con effetti stimolanti, inebrianti, allucinogeni, sedativi, non
ancora classificate come sostanze stupefacenti dalle Autorità sanitarie, sono proposte in
alternativa alle droghe più “comuni” e commercializzate con differenti denominazioni, in
continuo cambiamento, sia attraverso Internet che attraverso le catene degli smart shop.
L’elenco dei termini correntemente utilizzati, di carattere tecnico-scientifico o da strada,
con cui tali sostanze sono generalmente identificate, molte di origine anglosassone,
tiene conto soprattutto dell’uso comune che ne viene fatto in Italia ed al quale occorreva fornire un adeguato testo di
riferimento ed un idoneo strumento pratico di consultazione ed aggiornamento, destinato agli Istituti di Istruzione in
generale, delle Forze dell’Ordine in particolare e a chi, per differenti motivi, ha a che fare quotidianamente con queste
sostanze. In appendice è riportata la normativa nazionale sugli stupefacenti, le relative tabelle con le indicazioni delle
sostanze stupefacenti e psicotrope (aggiornate al 16 Giugno 2010), l’elenco dei limiti massimi di utilizzo previsti dall’art. 73,
c. 1 bis del D.P.R. n. 309/1990 (modificato dalla legge n. 49/2006), oltre alla lista dei precursori chimici e delle sostanze
chimiche di base impiegate per la produzione di sostanze stupefacenti e psicotrope, con l’indicazione degli usi leciti ed
illeciti. Una dettagliata bibliografia, a margine della pubblicazione, permette l’individuazione delle fonti, per ogni eventuale
approfondimento. ■

Linee Guida

Linee Guida per la diagnosi dell’HIV, dell’epatite


virale e di altre infezioni nei tossicodipendenti per via
iniettiva
Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze

L
e malattie infettive sono le più serie conseguenze derivanti dall’uso di droghe per
via iniettiva e comportano alti costi per la salute. Migliorare le strategie di analisi
e accertamento consente di potenziare la sorveglianza e il monitoraggio, a livello
nazionale ed internazionale.
Di fronte a questa evidenza scientifica, l’EMCDDA ha pubblicato un manuale contenente
le linee guida per provvedere alla diagnosi precoce dell’ HIV, delle epatiti virali ed altre
infezioni cui sono soggetti i tossicodipendenti per via iniettiva.
Queste linee guida sono accompagnate da un pacchetto di regole di prevenzione e prima
assistenza, mentre per i trattamenti specialistici vengono indicati i servizi specializzati più
idonei. ■

OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10 25


Campagne Informative www.droganews.it

Villaggio europeo della sicurezza stradale


Commisione Europea - Sicurezza stradale

I
l 13 e 14 ottobre si tenuta in tutta Europa la terza edizione delle
giornate europee della sicurezza stradale. Questo appuntamento
oltre che accendere i riflettori sul tema è anche l’occasione per stilare
un bilancio del fenomeno, aggravato ogni anno dall’uso di sostanze
psicotrope, alcol e da comportamenti a rischio da parte dei conducenti.
I dati disponibili relativi agli incidenti in Europa sanciscono ogni dodici
mesi migliaia di decessi, con un numero di feriti ancora più elevato.
A partire dal 2001 il numero delle vittime della strada si è ridotto
considerevolmente nell’insieme dei paesi UE, con una diminuzione
globale del 44%, inclusa la stima per il 2010. In alcuni paesi si registrano
progressi ancora più significativi, ad esempio in Lettonia dove la
diminuzione è stata del 55%, o in Portogallo, Estonia, Lituania, Spagna e Francia, dove il numero dei morti sulle strade
si è dimezzato rispetto al 2001 (Road Safety Programme 2011-2020 e Road Safety: Commission outlines measures to
halve road deaths by 2020). Ma la sicurezza stradale ed atteggiamenti irresponsabili continuano a rappresentare un grave
problema sociale. Oggi la Commissione Europea attraverso una campagna di comunicazione denominata “European
Road Safety village” pone maggiore attenzione al problema, cercando di responsabilizzare non solo gli automobilisti ma
anche le categorie cosiddette “vulnerabili”, come i motociclisti (per i quali le statistiche indicano un inquietante aumento
della mortalità). Da un lato, questo progetto comunitario giunto oggi alla terza edizione, intende sensibilizzare i cittadini
riguardo alle sfide legate alla sicurezza stradale, e dall’altro desidera incidere sul comportamento degli utenti della strada
per far sì che la mobilità urbana sia sicura, rassicurante e accessibile a tutti. ■

Non farti prendere, stai lontano dall’alcool e dalle


droghe
Ayuntamiento de Pamplona

L
a campagna del Consiglio di Pamplona “No te dejes atrapar. Aléjate
del alcohol y las drogas” (Non farti prendere, stai lontano dall’alcol e
dalle droghe) è stata premiata la scorsa settimana con “Aspid de Oro”,
importate riconoscimento nazionale promosso ogni anno dall’ Asociación
Española de Anunciantes, come migliore attività di comunicazione a tutela della
salute pubblica spagnola. La campagna, designata vincitrice rispetto alle 135
partecipanti, mira ad informare la società in generale ed i giovani in particolare sui
pericoli celati dietro l’abuso di alcol e l’uso di sostanze stupefacenti; sottolineando
le conseguenze negative che il consumo provoca sia sul fisico, che nei rapporti
interpersonali e familiari. Stili di vita inadeguati, uso di sostanze e disagio giovanile sono problematiche assai diffuse in
Spagna, che influiscono pesantemente sul bilancio sanitario nazionale. Dunque, il Ministero della Salute e delle Politiche
Sociali del Governo centrale di Madrid, uno degli sponsor del concorso, ha deciso di stanziare nuovi fondi per replicare
nel 2011 su tutto il territorio nazionale l’efficace progetto promosso da Pamplona. Seguendo lo schema anglosassone
del “Don’t get caught lock up” giovani volontari hanno passato giorni e giorni “intrappolati” all’interno di mega-bicchieri
plastificati collocati in luoghi strategici della città, particolarmente frequentati dai ragazzi. La campagna di sensibilizzazione
è stata coadiuvata da azioni pubblicitarie tradizionali su stampa e tramite la distribuzione di merchandising brandizzato
all’aperto, simulazioni degli effetti dell’alcol e degli stupefacenti ed infine numerosi seminari sul tema nelle scuole. ■

26 OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10


www.droganews.it Campagne Informative

Basta fumo, vinci la vita


Governo Greco

I
n Grecia, quasi la metà della popolazione adulta ha il “vizio della sigaretta”;
la considerazione emerge dagli ultimi rilievi epidemiologici sul tabagismo
pubblicati dalle autorità sanitarie dell’UE. Con un dato pari al 42% di adulti
fumatori, il paese ellenico balza al primo posto nel triste ranking delle nazioni del
vecchio continente dove il fenomeno è più diffuso. Sia per le cure delle patologie
connesse al fumo, che per le campagne informative, ogni anno il governo
spende oltre 2 miliardi di euro. Una cifra considerevole che non riesce comunque
a calmierare i circa 20.000 decessi registrati ogni 12 mesi. Per contrastare
fattivamente il problema le autorità di Atene hanno varato recentemente una
legge per contenere l’abitudine al fumo vietandolo di fatto in tutti i locali pubblici.
Dal 1 Ottobre 2010 gli esercizi rischiano multe dai 500 ai 10.000 euro; sono
esclusi momentaneamente i casinò e i club di musica dal vivo più grandi di
300 metri quadrati, che avranno tempo fino al Giugno 2011 per conformarsi.
Il provvedimento in vigore dal 1 Settembre, vuole cancellare i fallimenti dei
precedenti divieti (del 2002, 2003 e 2009) alimentati dalla poca informazione e dalla scarsa attenzione alla normativa da
parte dei cittadini. L’entrata in vigore della nuova proibizione sarà supportata da un ampio programma di sensibilizzazione,
verso tutte le fasce della popolazione dal titolo: “Κόψε το κάπνισμα και να κερδίσει τη ζωή” (Smetti di fumare, vinci la vita).
La campagna di comunicazione (anch’essa attiva dai primi di settembre) si sviluppa tramite cartellonistica stradale, con
locandine sui mezzi pubblici e sui giochi da tavolo sui quali saranno impressi slogan antifumo appositamente realizzati ■

Sicurezza Ovunque
Moige, Inail, Polizia di Stato e Ministero Istruzione

A
bitudini malsane, stili di vita non consapevoli e comportamenti a rischio
minano quotidianamente la vita e la salute dei giovani. Per arginare il
fenomeno e per una corretta informazione è ai nastri di partenza una
nuova campagna di sensibilizzazione, fortemente voluta dal Moige (Movimento
Italiano Genitori) con la partecipazione dell’Inail, della Polizia di Stato e del
Ministero dell’Istruzione dell’Università e Ricerca. “Sicurezza Ovunque”, è
questo il nome del progetto, desidera proporre spunti di riflessione agli studenti,
agli insegnanti ed ai genitori sull’importanza di condotte prudenti sulle strade,
nelle abitazioni e negli istituti scolastici. Utilizzando una grafica accattivante con
un linguaggio chiaro e comprensibile, questa attività mira a promuovere un’informazione esaustiva sui pericoli celati dietro
all’inosservanza delle norme del vivere comune a trecentosessanta gradi, dodici mesi l’anno. Particolare attenzione è
posta ai comportamenti responsabili che i ragazzi dovrebbero adottare, al fine prevenire qualsivoglia insidia per se stessi e
per gli altri. “Sicurezza Ovunque”, attraverso un gioco interattivo e del materiale informativo, coinvolgerà 10 regioni per un
totale di 25 scuole elementari, 8.000 alunni tra i 6 e gli 11 anni, 16.000 genitori e 250 insegnanti. I ragazzi impareranno il
valore e l’importanza della sicurezza grazie all’aspetto ludico che li coinvolgerà nelle fasi dell’apprendimento. Sia i genitori
che gli insegnanti, inoltre, riceveranno un booklet appositamente predisposto per l’iniziativa, già on-line il sito dedicato
www.sicurezzaovunque.it. Spazio web dove sarà possibile reperire informazioni ed approfondimenti, rivolgere domande
all’esperto on-line e scaricare il materiale informativo. ■

OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10 27


Planning Congressi www.droganews.it

Conferenza Nazionale della Famiglia


Ente promotore: Dipartimento per le Politiche della Famiglia - Presidenza del Consiglio
Sede Evento: Milano Convention Center
Data: 08-10 novembre 2010
Indirizzo sede: Via Giovanni Gattamelata 5, 20149 Milano
Segreteria organizzativa: ICAA - Conference Office
Email: segreteriaorganizzativa@conferenzafamiglia.it
Sito web: http://www.conferenzafamiglia.it/

ICAA, una delle più antiche organizzazioni non governative attive nel campo delle dipendenze. Dopo aver
celebrato il suo centenario nel 2007, continua la sua attività per prevenire e ridurre il consumo e gli effetti dannosi
derivanti dall’abuso di alcol, tabacco, ed uso di droghe,sul territorio messicano. La conferenza è promossa
in partecipazione con il Centros de Integración Juvenil, la più grande ONG messicana attiva nel settore della
prevenzione, cura e ricerca delle dipendenze e affronterà una serie di temi attuali e di alto profilo di fronte ad
operatori e decisori politici di tutto il mondo. Saranno trattati problemi di attualità, come il designer drugs, lo “sballo
legale”, internet, la criminalità e il movimento globale di persone.

Prima conferenza europea sugli indicatori di offerta di droghe


Ente promotore: Commissione Europea - EMCDDA - EUROPOL
Sede Evento: Résidence Palace
Data: 20-22 ottobre 2010
Indirizzo sede: Wetstraat 155 1000 Brussel, Belgio
Segreteria organizzativa: EMCDDA
Email:
Sito web: http://www.emcdda.europa.eu/events/supply-indicators

Da circa 2 anni è cresciuto l’interesse verso il mercato delle droghe. In quest’ottica, la Commissione Europea e
l’ EMCDDA hanno organizzato, con Europol, la Prima Conferenza Europea sugli Indicatori di offerta di droghe.
L’evento si è tenuto a Brusselles dal 20 al 22 Ottobre, con l’intento di stabilire una strategia per il monitoraggio
dei mercati delle droghe, della criminalità e dell’offerta delle sostanze. Il meeting ha riunito circa 120 esperti
internazionali quali funzionari di polizia, criminologi, specialisti nella raccolta e nell’analisi di dati, economisti
e politici, per potenziare gli strumenti necessari a comprendere i punti focali della problematiche relative agli
stupefacenti. Il fine è il raggiungimento degli obiettivi del piano d’azione dell’ EU (2009-12), sostenendo l’EMCDDA
nella sua missione di sviluppare indicatori utili per delineare un quadro complessivo del fenomeno droga.

53^ Conferenza internazionale ICAA sulle dipendenze


Ente promotore: International Council on Alcohol and Addictions
Sede Evento: Fiesta Americana Grand Coral Beach Cancún Resort & Spa
Data: 02-06 novembrebre 2010
Indirizzo sede: Blvd. Kukulcán km. 9.5 Zona Hotelera 77500, Cancún, Q.Roo México
Segreteria organizzativa: ICAA - Conference Office
Email: icaa2010@icaa.ch
Sito web: http://www.cij.gob.mx/congreso2010/english/index.htm

ICAA, una delle più antiche organizzazioni non governative attive nel campo delle dipendenze. Dopo aver
celebrato il suo centenario nel 2007, continua la sua attività per prevenire e ridurre il consumo e gli effetti dannosi
derivanti dall’abuso di alcol, tabacco, ed uso di droghe,sul territorio messicano. La conferenza è promossa
in partecipazione con il Centros de Integración Juvenil, la più grande ONG messicana attiva nel settore della
prevenzione, cura e ricerca delle dipendenze e affronterà una serie di temi attuali e di alto profilo di fronte ad
operatori e decisori politici di tutto il mondo. Saranno trattati problemi di attualità, come il designer drugs, lo “sballo
legale”, internet, la criminalità e il movimento globale di persone.

28 OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10


www.droganews.it Pubblicazioni DPA

Per una scuola senza droghe


Dipartimento Politiche Antidroga

L
a brochure delinea i punti cardine sui i quali si sviluppa il Progetto EDU, promosso

N DRUGS
dal DPA in collaborazione con il MIUR e con l’UNODC. L’obiettivo principale è
quello di aumentare all’interno delle scuole italiane le attività di prevenzione come
strumento principale su cui investire in maniera permanente e continuativa. In tale ambito,
N ALCOHOL
è stato sviluppato un innovativo sistema di comunicazione basato sulla tecnologia della
videoconferenza (Videoedu) e sono state studiate specifiche attività da svolgere in classe
attraverso le quali un pool di esperti di fama internazionale, operanti nel settore delle
tossicodipendenze, può essere messo direttamente in contatto con gli studenti, dando
loro la possibilità di interagire, porgere quesiti e recepire informazioni scientifiche corrette.
Tali incontri in videoconferenza saranno successivamente resi disponibili non solo alla
scuola che ha partecipato alla sessione ma anche ad altre scuole che potranno scaricare
gratuitamente dal web il materiale video prodotto. Una piattaforma educativa permette inoltre a genitori e insegnanti, di
ogni Regione e Provincia Autonoma del Paese, di accedere ad un’area specifica nella quale è possibile scaricare un kit
formativo composto di materiale elettronico disponibile in vari formati (diapositive, video, documenti, ecc.), i cui contenuti
sono stati avvalorati dai maggiori esperti e dai principali organismi internazionali coinvolti nella lotta alla droga (NIDA,
UNODC, WHO, OEDT, ecc.). Gli insegnanti possono utilizzare i documenti caricati sulla piattaforma come supporto di
lezioni da tenersi in classe durante le ore di didattica. Di rilevante importanza strategica è il network di siti web istituzionali,
di cui il progetto EDU si è dotato, in grado di favorire la diffusione di notizie, corrette ed attendibili, basate sulla ricerca
scientifica. In questo contesto è stato inoltre utilizzato lo strumento dei social network che, grazie al sistema peer-to-peer,
diffondono le informazioni anche ai più giovani. Il Dipartimento Politiche Antidroga mette quindi a disposizione di tutte le
scuole d’Italia queste importanti risorse, sperando si voglia cogliere l’occasione affinché, come auspicabile, ogni scuola
strutturi un proprio piano informativo/educativo, contro l’uso delle sostanze stupefacenti e l’abuso alcolico, da proporre
sistematicamente tutti gli anni ai propri studenti, al fine di mantenere sempre elevata l’attenzione su questi gravissimi
problemi in grado di minacciare e minare le risorse più importanti della nostra società: i nostri figli ed i nostri giovani. ■

www.politicheantidroga.it www.dronet.org
www.droganews.it www.allertadroga.it
www.drugfreedu.org www.droganograzie.it
www.conferenzadroga.it www.neuroscienzedipendenze.it

OTTOBRE 2010 - VOLUME 1 NUMERO 10 29

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