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Una generazione sdoppiata: storia di due fratelli divisi dalla vita, uniti dalla terra
Due vite, una terra. Due biogra- lasciarci nudi davanti alla nostra gnato in politica, ha fatto carrie- Ma qui, nella casa dell'infanzia, valori; ma poi - piano piano - il va di cambiare il mondo. Qualcu-
fie diverse, una matrice comune. fragilità, a chiederci il perché di ra, è sottosegretario con auto blu fra le montagne della Val di Susa, gelo si rompe. no, come Attilio, ha preferito ade-
Due esistenze opposte, con una un destino voluto o subito. La e guardia del corpo. Il secondo, qualcosa accade. Attilio è arriva- Gli odori, i sapori, i colori della guarsi, salire su uno scoglio guar-
sola radice: i luoghi, le persone, nebbia che sconvolge l’animo di maestro pentito, ha scelto di vive- to da Roma con il figlio Riccardo terra, il ricordo dei genitori, la dando gli altri affogare, attento a
gli affetti, le storie dell’infanzia. È Attilio e Pietro, i fratelli protago- re qui, accanto al padre, nella - prototipo dell’adolescente arro- riscoperta di gesti e sensazioni non finire nello stesso modo. Al-
bello, intenso, commovente, a nisti del libro. sicurezza dei suoi libri, rifugiato gante ed annoiato (con l’aggra- comuni della loro infanzia rianno- tri, come Pietro, hanno rinuncia-
tratti struggente il nuovo roman- L’ambiente è un piccolo paese in una cultura letteraria frustrata vante del burinismo...) - e l’auti- dano i fili di una fratellanza che to a tradire se stessi, pagando il
zo di Sergio Pent, «La nebbia della Val di Susa. Poche case e dal vano cercare nei suoi viaggi sta Thomas (una macchina uma- credevano perduta, disfatta dal prezzo della solitudine. Ma non
dentro». Ovvero l’anima che vaga una terra densa di storie umane, all'estero i luoghi e le vite scoper- na da guerra...). La pace del luo- potere da una parte, dall’isola- potremmo dire, alla fine, chi fra i
tra i sentieri incerti del passato; sudori, fatica, sbornie, sofferen- ti nelle pagine. Due percorsi op- go, la distanza dalla frenetica clo- mento dall’altra. due soffra di più.
persa, ritrovata e ancora persa e ze, gioie semplici. Dove la vita posti: Attilio ha aggredito la vita, aca romana, il nascere di ricordi Non è solo una storia di senti- Enrico Mirani
poi chissà, ancora ritrovata, nelle segue il ritmo delle stagioni e dei Pietro ha preferito starsene ai e sensazioni, la volontà di ricono- menti familiari. Sergio Pent, clas-
grandi scelte della vita, fra eroi- lavori in campagna. Al funerale margini; il primo ha scelto la scere un passato negletto avvici- se 1952, valsusino che vive a Tori- LA NEBBIA DENTRO
smi, vigliaccherie, desideri, rinun- del padre, dopo anni, si ritrovano sfida, il secondo ha rifiutato la nano Attilio a Pietro. Dapprima no, critico letterario per vari gior- AUTORE Sergio Pent
ce, fallimenti, delusioni e succes- Attilio e il fratello maggiore Pie- competizione, appartandosi. Co- frenano la diffidenza dei tanti nali, racconta anche il destino di EDITORE Rizzoli
si. La nebbia che è dentro di noi, tro. Il primo da giovane ha lascia- sì nella carriera, come nel lavoro, anni trascorsi senza vedersi, la una generazione, quella matura- PAGINE 208
Sergio Pent (foto Basso Cannarsa) che ogni tanto si dissolve per to la Valle per Torino, si è impe- nell’amore, nella quotidianità. lontananza dei caratteri e dei ta negli anni Settanta. Che sogna- EURO 17
Andrea Camilleri stila un dizionario su Cosa Nostra ispirandosi ai bigliettini di Provenzano I TASCABILI di Alberto Ottaviano
FRANCESCO TOMATIS
«L’anulare»: suggestivo romanzo di Ogawa Yoko con protagonista una ragazza che lavora in un posto singolare...
La vita e la morte, la libertà e l’amore:
dialogo fra Gesù, Socrate e Lao Tzu
Non è certo un tipo che si Scrive il noto teologo Piero
Quel laboratorio che trasforma la materia in eternità
lascia intimorire Francesco To- Coda nella Prefazione del li- Rita Piccitto si imbatte in una stranezza sta diventerà cliente del labo-
matis, docente di filosofia teore- bro: «Queste pagine pulsano dopo l’altra. In un luogo sotter- ratorio, e in un modo assai
tica nell’Università di Salerno; col e nel presente. Perché ram- Non ci mette molto il lettore raneo, nella sede fatiscente di singolare; anche lei ha perso
forse anche perché, come si memorano il passato di sapien- ad entrare in un stato di sotti- un ex collegio femminile, snoc- qualcosa, infatti. Nella fabbri-
legge nella sua scheda biografi- za dell’umanità. E proprio così le attesa, di ovattata suspense. ciolano clienti a lasciare ogget- ca di bibite dove lavorava pri-
ca, è istruttore di Kung Fu dischiudono l’orizzonte di Già dalla seconda pagina si ti che saranno con «amorevole ma, tra la cisterna di raccogli-
classico cinese. Eccolo, dun- ciò/di chi sta venendo». capisce subito che la semplici- cura» trasformati in «esempla- mento e il giunto del nastro, è
que, nel suo ultimo breve e Tomatis ha voluto avvicina- ri». Oggetti organici o inorgani- rimasto un pezzetto del suo
tà della scrittura non è che anulare sinistro, una piccola
intenso lavoro, convocare intor- re persone, idee e linguaggi l’invisibile filo di una ragnatela ci non importa, ognuno ha
no a un tavolo niente meno che lontani, realizzando un dialogo qualcosa cui è legato e ognuno «conchiglia di carne rosa» fini-
pronta a imprigionarti. «L’anu- ta chissà dove. Così anche lei
Gesù, Socrate e Lao Tzu, ovve- multicolore e trasparente: ne è lare» di Ogawa Yoko è un libro vuole separarsi per sempre da
ro i rappresentanti di tre fra le scaturito un testo estremamen- qualcosa che ha perduto; co- decide di consegnare qualcosa
enigmatico che racconta la sto- di sé al laboratorio. Che cosa?
massime tradizioni religiose e te originale e particolarmente ria di una ragazza assunta in me la ragazzina che si presen-
Un dialogo con l’eternità,
culturali dell’umanità. E dopo complesso, che si rivolge a tutti un laboratorio, un po’ speciale, ta con i tre funghi spuntati giocato tra desiderio e paura e
averli riuniti, li fa dialogare sul- coloro che amano la meditazio- sulle macerie dell’incendio in basato più su sensazioni che
vedremo. Ci lavora da un anno
le questioni più alte e comples- ne profonda e la riflessione, cui perse i genitori, oppure la su esplicite rivelazioni, su do-
quando ha inizio la vicenda;
se che gli uomini hanno trovato che non si stanca di tornare in donna che consegna uno spar- mande senza risposte. L’uni-
davanti a loro fin dagli albori maniera incessante a quegli in- lavoro semplice, fin troppo tito musicale chiedendo di tra-
semplice, come dichiara la pro- verso feticista e ossessivo di
della loro storia: la vita e la terrogativi ineludibili che sono sformare il suono in un esem- Ogawa Yoko, la difficoltà uma-
morte, la libertà e l’amore, la al cuore stesso dell’esistenza tagonista da subito, nessun plare, appunto.
particolare problema, bastano na di astrarsi dalla materia,
parola e il mistero. umana. Assieme alla protagonista l’anelito all’infinito trovano nel-
Ai dialoghi prende parte an- Maurizio Schoepflin un po’ d’ordine e una certa che si abitua pian piano a la semplicità disarmante della
che un quarto personaggio, Au- attenzione. penetrare il senso di tutti que- scrittura il loro significato più
rora, presenza femminile capa- DIALOGO DEI PRINCIPI Sono in due, lei che si occu- gli oggetti, diverso da come autentico.
ce di accelerare la nascita della CON GESÙ, SOCRATE E LAO TZU pa dell’accoglienza dei visitato- veniva inteso nel mondo ester-
verità e la sua venuta al mondo. AUTORE Francesco Tomatis ri e dei registri; lui, il titolare, il no, pure il lettore si cala, quasi L’ANULARE
Ma sbaglierebbe chi pensasse EDITORE Bompiani fascinoso signor Deshimaru è senza accorgersi, in quella biz- AUTORE Ogawa Yoko
che lo scritto di Tomatis è rivol- PAGINE 149 il responsabile esperto nella zarria, avido di orrori, mai però EDITORE Adelphi
to al passato. EURO 10 conservazione degli «esempla- palesemente svelati. Ad un cer- PAGINE 103
ri». E da qui in avanti il lettore to punto anche la protagoni- EURO 9 Nel libro di Ogawa Yoko in un singolare laboratorio si conservano strani «esemplari»