Sei sulla pagina 1di 15

1) STRUTTURALISMO

Lo strutturalismo nasce con Wund che nel 1879 fondò il primo laboratorio di psicologia a Lipsia.
Egli cerca di capire come gli stimoli provenienti dall’ambiente vengono trasmessi al cervello
diventando percezioni complesse. La particolarità di tale indagine è l’uso del metodo
scientifico. Esso consiste nel domandare ai soggetti di esprimere verbalmente le sensazioni
provate di fronte a uno stimolo misurabile e controllabile: questo è il metodo
dell’introspezione di Wund, che si riferisce all’esperienza pura e diretta. Lo studio si
riferisce alle sensazioni elementari, cioè quelle sensazioni uguali per tutti e che si formano
nella nostra mente dagli impulsi nervosi che si traducono dagli stimoli dell’ambiente
esterno. E da qui si parla della legge di Weber e di quella di Feckner di misurazione della
sensazione in base all’intensità di stimolo.
2) Funzionalismo
Da James A Dewey, con idee di Darwin su adattamento all’ambiente, si chiedono cosa siano i
processi mentali e li paragonano a quelli psichici in sviluppo nel bambino in contesto ambientale.
3) Comportamentismo
Watson mente scatola nera, osserviamo ciò che accade e studiamo psicologia del comportamento
manifesto, con riferimenti all’ apprendimento come esperienza ripetuta nel tempo di
condizionamento da Pavlov e Skinner
4) Neocomportamentismo
Componenti non osservabili agiscono sull’individuo, influenzano con variabili interne (Koch)
Toleman e Hebb comportamenti intenzionali e integrazione tra stimolo e risposta= s- o- r
5) Gestalt
Wertheimer pensiero produttivo, contro strutturalismo atomistico, con movimento stroboscopico,
apparente, cinematografia, percezione non oggettiva ma totalità dinamica + della somma delle
parti, Lewin interdipendenti, Gresel Kant, Freud, Korffe metodo bottom up, Harlow su scimmie,
creatività, Kohler insight.
6) Cognitivismo
Neisser fondatore della psicologia cognitiva, conosciamo per processi complessi cognitivi
interpretanti le info sensoriali. S/R riduzionistica per mente complessa. Per cui ha formulato la
teoria dell’analisi tramite sintesi, secondo cui la percezione sarebbe il risultato di una sequenza di
stadi:
a) Bottom-up: si ha una prima idea dello stimolo.
b) Top-down: si prendono in analisi concetti mentali già acquisiti.
c) Sintesi dei due processi.
Se la sintesi avviene la percezione è conclusa, e ritenuta positiva. In caso contrario bisogna
ipotizzare nuove rappresentazioni percettive fino a raggiungere la corrispondenza.
Il tempo di reazione dovuto all’atto dei processi cognitivi. Il limite della teoria è l’indeterminatezza
dei processi che avrebbero luogo nella fase di confronto/sintesi.

7) SENSAZIONE E PERCEZIONE
I filosofi considerano la percezione come l’esperienza di avere consapevolezza riguardo qualcosa,
mentre gli psicologi come l’elaborazione dei dati sensoriali. La percezione è un processo
psicologico automatico che favorisce l’organizzazione coerente e la sintesi delle nostre
sensazioni, dando senso ai dati raccolti dalla realtà. Bisogna distinguere tra sensazione e
percezione:
a) La sensazione è l’insieme degli effetti del contatto dei nostri recettori sensoriali con i
segnali che provengono dall’esterno. (legge di Weber e soglia differenziale; legge di
Fechner, variazione intens; stimolo e sensazione)
b) La percezione è l’organizzazione dei dati sensoriali, il prodotto finale di un processo di
elaborazione mentale.

8) BOTTOM-UP E TOP-DOWN
Esistono due modalità di percezione:
a. Bottom-up modalità di elaborazione guidata dai dati, cioè un’elaborazione che parte dai
dati sensoriali, quindi dalle singole parti dello stimolo.
b. Top-down elaborazione guidata dai concetti, cioè l’elaborazione parte da un concetto
già appreso che viene messo a confronto con il dato sensoriale che si è incontrato, per
categorizzarlo e riconoscerlo.
La scelta delle modalità sensoriali dipende dal contesto in cui è inserito l’oggetto percepito, dal
grado di conoscenza dell’osservatore, dalla teoria sulla percezione che si sceglie. La
teoria a favore della percezione bottom-up è quella di Gibson, quella top-down è la
teoria costruttivista di Gregori.

9) MODELLI TEORICI DELLA PERCEZIONE


A) Per la Gestalt (Wertheimer) il percepire è inteso come un aspetto olistico che
considera la scena a partire dal insieme delle parti, quindi essa considera che il tutto è
più della somma delle singole parti. Postula dei meccanismi innati detti principi
dell'organizzazione percettiva essi sono
a. vicinanza, gli elementi di uno stimolo visivo tra loro vicini sono visti come parti dello
stesso oggetto.
b. Somiglianza, si tende a unificare in uno stesso Oggetto gli oggetti che hanno
qualche somiglianza.
c. Movimento comune, gli oggetti che si muovono nella stessa direzione e velocità
sono visti come parti dello stesso oggetto.
d. Continuità, si uniscono diversi segmenti che formano linee continue.
e. Chiusura, un'unità percettiva viene vissuta come una zona chiusa e non aperta.
f. Simmetria, si tende a vedere le cose il più possibile equilibrate, armoniche e
simmetriche (come da teoria di Rubin)
g. Esperienze passate, la familiarità di un oggetto che abbiamo visto in passato
influisce nelle nostre esperienze.

B) Teoria della percezione di Gibson. Ogni stimolo possiede informazioni sensoriali


sufficientemente specifiche da rendere possibile il riconoscimento senza l'intervento di
processi cognitivi superiori. La percezione è diretta grazie a un ordine interno dello
stimolo. Tale ordine dà allo stimolo una diretta disponibilità al suo riconoscimento,
definito Affordance. Questa non è costituita solo da caratteristiche fisiche ma anche
dallo Stato fisiologico e psicologico dell'osservatore.

C) Teoria costruttivista. Sostiene che poiché non vediamo semplici configurazioni, ma


oggetti complessi, perché ciò sia possibile è necessario la migliore interpretazione da
parte della nostra mente. Secondo Gregori tale interpretazione, definita controllo delle
ipotesi, non può non avvenire con un approccio top-down, Grazie al quale costruiamo le
nostre percezioni attraverso i nostri processi cognitivi.

D) Teoria dell'analisi tramite sintesi di Neisser. La percezione segue un processo a tre stadi
1. primo stadio Bottom-up si ha una prima idea dello stimolo.
2. Secondo stadio top-down, si prendono in analisi i concetti mentali già acquisiti.
3. Sintesi dei due stadi precedenti.
Se la sintesi avviene la percezione è conclusa e ritenuta positiva, In caso contrario è
necessario ipotizzare nuove rappresentazioni percettive fino a raggiungere la
corrispondenza.

E) Teoria della percezione di Marr, prevede un livello di elaborazione bottom-up e uno


top-down. Secondo Marr per uno stimolo tridimensionale sono necessari tre livelli di
rappresentazione per avere una percezione completa.
1. schizzo primario bidimensionale 2D non è coinvolta la percezione cosciente, le
caratteristiche come forma e grandezza vengono accorpati.
2. Schizzo due dimensioni e mezzo lo stimolo comincia a delinearsi e lo schizzo
aggiunge indizi di profondità e orientamento. Tale percezione è concentrata sull'
osservatore.
3. Modello tridimensionale, si ottiene una rappresentazione tridimensionale dello
stimolo e dell'oggetto il 3D è integrato con conoscenza acquisite da esperienze
passate. La percezione è centrata sull'oggetto.

F) Teoria dei prototipi. Rosh Il confronto avviene tra stimolo esterno e prototipo interno. Il
prototipo è una rappresentazione astratta e una copia delle rappresentazioni esterne,
non coincide con l'oggetto, Ma ha alcune sue caratteristiche, le più frequenti. Senza
esperienza.

G) Teoria della comparazione tra sagome. Nella memoria sono archiviate un gran numero
di sagome. Quando ci troviamo in presenza di un oggetto ha luogo l'analisi di tutte le
sagome simili presenti in memoria e viene scelta la sagoma uguale a quella esterna e
lo stimolo viene riconosciuto.

H) Teoria delle caratteristiche o tratti. Il confronto avviene con alcune caratteristiche o tratti
salvati in memoria. Il riconoscimento avviene per tre stadi successivi.
1. la configurazione esterna è rilevata per come appare nella retina.
2. vengono selezionate alcune caratteristiche fisiche specifiche individuando presenza o
assenza di linee verticali, orizzontali, angoli, curve, presenti in memoria.
3. l'assemblaggio delle caratteristiche e dei tratti rilevati dà luogo al riconoscimento cognitivo.
4. il riconoscimento cognitivo è seguito dal riconoscimento visivo.

10) MODELLI DELL’ATTENZIONE- James


L'attenzione è un processo in cui si opera una selezione di tutte le informazioni che colpiscono in
un dato istante i nostri sensi o i nostri ricordi, consentendo soltanto ad alcuni di accedere ai
successivi stati di lavorazione. i modelli dell'attenzione sono
 Processamento preattentivo (Treisner) l'elaborazione degli stimoli non sempre richiede
l'Impiego di risorse attentive, non risente di distrattori. Tutto ciò che viene rilevato senza
l'intervento dell'attenzione e detto stimolo preattentivo.
 Attenzione focalizzata, ci permette di localizzare un singolo stimolo e rispetto ad altri. Gli
elementi sono elaborati singolarmente, cioè in serie. Essa è utile per riconoscere un
oggetto, risente di distrattori, ma per percepirlo nella sua interezza si devono attraversare
due fasi
a. fase identificazione della qualità primarie di tutti gli oggetti presenti nel nostro campo
visivo.
b. fase di integrazione delle caratteristiche.
 L'attenzione divisa è la capacità di dividere l'attenzione su più stimoli nello stesso
tempo detto anche multitasking.
 L'attenzione selettiva che serve per limitare la quantità di informazioni da elaborare,
proteggendo il sistema da sovraccarichi e interferenze. Permettendo quindi il filtraggio
spaziale degli stimoli. Esistono due tesi sull'attenzione selettiva. la tesi della selezione
precoce, la selezione avviene nei primi stadi della percezione. La selezione tardiva, la
selezione avviene a livello più centrale

effetto Stroop= parole nome colore, compatibilità spaziale, errori attentivi (Reason Norman)
=mistakes pianificazione, slips automatismi, e di tempo

11) APPRENDIMENTO= risorse attentive, rilevanza, strategie e condizioni emotive


L’apprendimento comprende tutte quelle modificazioni del comportamento che si basano
sull’esperienza. Quindi è un processo attivo che dipende da stimoli interni ed esterni.
Tuttavia, senza motivazione non vi è apprendimento. Esso però non coincide con la
memoria perché quest’ultima conserva le informazioni, mentre il primo ne acquisisce di
nuove.

CONDIZIONAMENTO CLASSICO E OPERANTE Il condizionamento classico nasce da uno


studio sui cani e sull’aumento di salivazione alla presenza di uno stimolo condizionato. Lo stimolo
prima neutro, durante il processo di condizionamento, viene presentato al cane assieme allo
stimolo incondizionato. In questo modo il riflesso di salivazione del cane diventa riflesso
condizionato, in quanto risponde allo stimolo condizionato in assenza dello stimolo incondizionato.

il condizionamento operante di Skinner approfondisce lo studio di Pavlov ma scopre che lo


stimolo condizionato può portare non solo un atteggiamento passivo, ma anche attivo. In
particolare, studia l'atteggiamento di un ratto che attraverso stimoli condizionati e rinforzi
impara a premere una leva per ottenere cibo all'interno della Skinner-box. L'operazione che
mette in atto è detta risposta operante, da cui condizionamento operante.
(legge DELL’ESERCIZIO E DELL’EFFETTO, contiguità temporale comportamento/rinforzo
determina tempi di acquisizione del condizionamento)
Toleman =apprendimento per mappe cognitive
Kohler= gestalt, INSIGHT non casuale ma creativo, scimpanzè e bastoncini

APPRENDIMENTO PER TENTATIVI ED ERRORI.


Thorndike il soggetto che viene condizionato utilizza un particolare tipo di apprendimento definito
per prove ed errore. L'animale quando cerca di capire quale sia la leva che fa scendere il
cibo, non lo fa con cognizione di causa o col ragionamento, ma prosegue a caso, si muove
fino a che casualmente non colpisce la leva giusta. A quel punto però, una volta che viene
colpita la leva, più volte casualmente, piano piano l'animale crea un'associazione che
comprende il valore causa-effetto della leva-discesa del cibo e comincia a premerla
volontariamente.
APPRENDIMENTO OSSERVATIVO sociale= IMPRINTING etologia cognitivismo
APPRENDIMENTO PER SOMIGLIANZA Bandura
APPRENDIMENTO IMPLICITO ED ESPLICITO
APPRENDIMENTO METACOGNITIVO
APPRENDIEMNTO DI TECNOLOGIE COMPLESSE= strumentale e dichiarativo

12) MEMORIA
La memoria è quel sistema cognitivo che serve a mantenere le informazioni nel tempo, per essere
riutilizzate per svolgere compiti specifici, è un meccanismo di immagazzinamento,
registrazione, mantenimento e recupero.
Fasi della memoria:
CODIFICA, RITENSIONE, RECUPERO, OBLIO
Ebbinghaus sviluppò una serie di tecniche volte ad analizzare i meccanismi di base della
memoria in situazioni di controllo. Traendo le seguenti conclusioni:
 Ipotesi del tempo totale di apprendimento, La quantità totale del materiale appreso
aumenta con il tempo impiegato nell'apprendimento.
 La pratica distributiva produce un risultato migliore della pratica massiva, le prestazioni
sono migliori se l'apprendimento è distribuito in più giorni piuttosto che concentrato.
 La curva di posizione seriale- primacy e recency
La memoria Inoltre si può classificare in base al tipo di rievocazione.
Rievocazione libera, si riferisce a tutte le situazioni in cui il soggetto tende a ricordare mediante
una ricerca in memoria l'informazione richiesta.
Le rievocazioni suggerita, il soggetto tende di ricordare le informazioni richiesta in presenza di
qualche suggerimento.
Riconoscimento, Il soggetto deve dire se un determinato stimolo corrisponde oppure no a uno
precedente memorizzato.
13) OBLIO
L'oblio è l'impossibilità o l'incapacità di recuperare una qualche informazione in memoria. Le
cause sono troppo tempo che intercorre tra il momento dell'acquisizione di un'informazione il
momento in cui tale informazione deve essere recuperata. Interferenza, due informazioni simili
entrano in contatto nella memoria e si confondono, rendendo meno accurato il ricordo di una
delle 2. I tipi di inferenza sono inferenza retroattiva, il materiale presente interferisce sul ricordo
del materiale passato. Inferenza Proattiva il materiale passato interferisce sull'acquisizione del
materiale presente.
Magazzini di memoria:
a- REGISTRO SENSORIALE O MEMORIA SENSORIALE
La memoria sensoriale e deputata alla registrazione delle informazioni sensoriale. Negli anni 60
Sperling fece per primo delle ricerche su questo tipo di memoria, studiando in particolare la
percezione visiva. Nei dedusse che esiste un magazzino dove l'informazione visiva persiste per un
certo periodo. Tale magazzino, ho memoria, è molto capiente. Con il passare del tempo le
informazioni iconica diventa sempre meno leggibile. Ciò che interessa dell'informazione viene
passata nella memoria a breve termine.
b- MEMORIA A BREVE TERMINE
Muller “ The magic number 7”, + o – 2, {per Buddley superabile con tecnica di chucking (riunione
di item in gr; di ordine superiore)} effetto primacy/recency, effetto fisico acustico, effetto di
frequenza.
Contiene la memoria di lavoro, con interni:
il LOOP ARTICOLATORIO (per mantenere info e sul linguaggio disturbato da 2° compito verbale) ,
il TACCUINO VISUOSPAZIALE (per info in immagini),
l’ESECUTIVO CENTRALE (per intero processo elaborazione info dei primi 2)
c- MEMORIA A LUNGO TERMINE
Costituita da memoria fattuale-esplicita, memoria procedurale-implicita, memoria semantica (con
priming semantico di attivazione in memoria di stimolo associato all’info per significato, latte/burro),
memoria episodica ( autobiografica da Tulving, prospettica, nel futuro)

14) AMNESIE
Un individuo che subisce un danno cerebrale manifesterà anche un deficit di memoria che nella
forma più grave si presenterà come sindrome amnestica. Tali deficit possono influenzare la
capacità percettive attentiva del paziente o ripercuotersi sullo stato emotivo e possono
anche essere responsabili di deficit di memoria secondaria. L'amnesia che si verifica
generalmente dopo un trauma viene detta post traumatico e può essere retrograda, quando
il paziente manifesta problemi a rievocare eventi immediatamente precedenti all'incidente e
anterograda, quando il paziente manifesta difficoltà a ricordare fatti relativi al periodo
immediatamente successivo all'evento traumatico.
Aumentare la capacità mnemonica con aiuti interni, ed esterni, quali mnemotecniche, favorire
procedure di codifica, strumenti, liste di parole.

15) RAPPRESENTAZIONI CONOSCITIVE


Le rappresentazioni sono le capacità di usare simboli, segni per raffigurazioni astratte di oggetti e
concetti nella nostra mente. Detta analogica perché mantiene caratteristiche distintive e relazioni
strutturali. Esse sono in base alla loro natura: esterne (pittoriche e linguistiche) e interne
{simboliche (proposizionali e analogiche) e distribuite}
Rappresentazione proporzionale, sono rappresentazioni astratte di oggetti o eventi, quindi non
contengono nè catturano le caratteristiche fisiche degli stimoli. Dette così perché utilizzano un
codice ben preciso detto calcolo dei precedenti, poiché vengono usati dei processi cognitivi di
dialogo per creare delle proporzioni per esplicare mentalmente dei concetti (predicato, soggetto,
oggetto).
Rappresentazioni procedurali, sono le rappresentazioni mentali delle procedure che
conosciamo. Secondo Shank e Abelson le conoscenze procedurali possono essere
rappresentate in una forma che consente di eseguire le azioni o i comportamenti in maniera
automatica. L'idea sviluppata è quella del copione, script cioè una sorta di schema che descrive in
termini generali come si fa qualcosa, una serie di azioni che va eseguita in quella forma, perché
corrisponde a uno schema sperimentato più volte. Per esempio, come si compra un oggetto.
Rappresentazione dei significati, sono le rappresentazioni della conoscenza semantica. La
rappresentazione dei significati ha come unità di base i concetti questi costituiscono la conoscenza
che permette agli individui di trattare differenti entità come appartenenti alla medesima categoria.
L'organizzazione gerarchica dei concetti è stata presentata da Collins e Quillian e
successivamente rivista da Rumelhart e Mclelland. Organizzazione sequenziale di Collins e
Quillian, i significati vengono rappresentati nella nostra mente in una struttura gerarchica e si
formano dei nodi concettuali, per esempio il concetto di uccello è legato all' informazioni di ali,
piume e include il concetto di canarino collegato all'informazione di giallo e canta. Per dimostrare
l'esistenza di questi nodi i due hanno creato un test con delle domande a diversi livelli di
implicazione per esempio il Canarino è un canarino livello 0. Il Canarino è un uccello livello 1. Il
Canarino è un animale livello 2. I tempi di risposta a queste domande aumentava
proporzionalmente all'aumentare del livello dimostrando la presenza della gerarchia.
Organizzazione parallela di Rumelhart e Mclelland, sostengono l'esistenza di nodi concettuali e
che la mente opera in modo parallelo. In questo modo la rete può rappresentare proprietà
emergenti Cioè che non sono caratteristiche dei singoli costituenti ma dell'insieme, per esempio
l'acqua è liquida, Ma le singole molecole non lo sono. Immagini mentali, sono una forma di
rappresentazione immaginata separatamente rispetto alle rappresentazioni proporzionali, sono
generate in modo analogo alle nostre percezioni ma con estensioni e risoluzioni limitate.
Rappresentazione spaziale e Orientamento nello spazio, gli individui possono rappresentarsi
degli spazi mentali e vi sono delle strategie che consentono loro di muoversi a loro interno. Tor=
ndike e Hayes-roth sostengono che per muoversi in queste rappresentazioni si usano due
tipologie di conoscenze spaziali, i route, capacità di creare percorsi specifici e i survey, capacità di
basarsi su relazioni globali tra indizi ambientali.

16) TEORIA DEL DOPPIO CODICE


Paivio postula l'esistenza di due sistemi simbolici, interconnessi che codificano, organizzano,
trasformano, immagazzinano e recuperano le rappresentazioni. Sono:
imagens, elabora le immagini non verbali e serve per selezionare o generare le immagini mentali.
Questo tipo di rappresentazione opera in maniera sincrona o in parallelo, perciò tutti i contenuti di
un’immagine sono disponibili nello stesso momento. Le logones, elabora le informazioni di tipo
linguistico e opera in maniera sequenziale. I due sistemi sono interconnessi, perché una
descrizione verbale di un oggetto può generare un'immagine mentale e viceversa

17) CATEGORIZZAZIONE
La categorizzazione è la capacità di ordinare, raggruppare, oggetti in classe per risolvere la
complessità per Bruner, si occupa di relazioni tra attributi e concetti.
Concetto disgiuntivo= oggetto con 1/ 2 classi di attributi
Concetto relazionale= tra attributi per determinare la classe di appartenenza
Glietmann ha suggerito che tutte le categorie sono rappresentate mentalmente in base a due
meccanismi il nucleo concettuale, l'insieme dei principi necessari e sufficienti per la definizione di
un concetto e la funzione di identificazione, permette di classificare gli elementi in base agli attributi
percettivi e funzionali e stabilire facilmente e velocemente l'appartenenza categoriale di un
concetto.
Per Barsalou una specifica categorizzazione è ad hoc, che vengono create specificamente per un
dato contesto e utilizzate in maniera occasionale. Rosch Ha individuato due principi, il principio
dell'economia cognitiva, è il tentativo di bilanciare due tendenze contrapposte della nostra mente,
la tendenza naturale del creare categorie dovrebbe portarci a ridurre la quantità di
informazioni, Tuttavia la capacità di categorizzare ci spinge verso la tendenza opposta a
massimizzare le informazioni tentando di acquisire il più possibile. Quindi bisogna bilanciare
queste due tendenze in modo da rendere stabile la categorizzazione. Principio della struttura del
mondo percepito, si riferisce al fatto che particolari combinazioni di attributi ricorrono nel mondo più
frequentemente di altre, infatti sebbene in forma ideale se un oggetto è nero è ugualmente
probabile che sia un quadrato o un cerchio, non è così nel mondo reale. Rosch definisce altre due
differenti categorie, differenziazione verticale, diversi livelli di gerarchia. differenziazione
orizzontale diversità di ambito a pari livello di gerarchia.

18) STEREOTIPI E PREGIUDIZI


L'utilizzo di stereotipi e pregiudizi riguarda soprattutto l'ostilità verso gruppi etnici diversi O
minoranze, causando spesso fenomeni di razzismo e discriminazione. Il pregiudizio è un giudizio
emesso in assenza di dati sufficienti, solitamente non si riferisce tanto a dati o eventi, ma a
specifici gruppi sociali e solitamente è sfavorevole.
Bacone= errori per idola mentis, lontano dalla vera conoscenza, idola tribus, per ricerca di
coerenza, uniformità, causa finale conformi a nostre speranze ed opinioni, idola specus del
singolo, restano in superficie, idola fori per consuetudine interpretativa del linguaggio, idola teatri
tradizioni o false teorie del passato.
Il termine stereotipo è stato introdotto da Lippman sostenendo che il nostro rapporto conoscitivo
con la realtà esterna non è mai diretto, ma sempre mediato dalle immagini mentali che ciascuno si
forma. Queste sono delle semplificazioni grossolane rigide, stabilite dalla nostra cultura. Lo
stereotipo rappresenta il nucleo cognitivo del pregiudizio, cioè l'insieme degli elementi di
informazione in grado di sostenere e riprodurre il pregiudizio. Gli stereotipi si differenziano in base
al grado di condivisione sociale, livello di generalizzazione e al grado di rigidità. Tre sono le
questioni intorno alle quali si discute quando si parla di stereotipo e pregiudizio. Livello di
specificità dei concetti, il fatto che essi possano essere usati per descrivere fenomeni diversi.
nocciolo di verità, l'errato giudizio è nell’esagerazione di alcuni tratti, ma effettivamente presenti nel
gruppo sociale. Complesso delle variabili di tipo sociale, storico, economico, politico alla base della
discriminazione delle ostilità. Le manifestazioni degli stereotipi e pregiudizi possono essere:
questione femminile, tali pregiudizi tendono a discriminare le donne rispetto agli uomini. Ciò lo si
può osservare da struttura dell'occupazione, pubblicità dove spesso le donne viene vista nel ruolo
di gestione della casa, famiglia o sollecitazioni erotica. Televisione, si sposta l'attenzione sul corpo.
Linguaggio, il maschile è usato per tutte le espressioni prive di genere. La donna è percepita come
emotiva, gentile, fragile. Pregiudizio etnico razziale, si è passato col tempo da razzismo esplicito A
quello implicito le nuove forme di razzismo sono razzismo simbolico, non è giusto che le
minoranze vengono aiutate nella competizione sociale. Pregiudizio avversivo= si tende a evitare il
contatto con il diverso. Pregiudizio differenzialista, politica di chiusura all'immigrazione. Caratteri
nazionali descrizione sommaria delle diverse nazionalità tale da orientare le aspettative nei loro
confronti. Tanti stereotipi noti sono tedeschi uguale rigidi conformisti amanti dell'ordine. Inglesi,
riservati controllati formali privi di calore. Italiani, fantasiosi simpatici orientati alla famiglia.
Francesi, narcisisti arroganti Libertini con senso estetico. Americani, informali, spontanei,
conformisti, competitivi. Antisemitismo, ostilità verso gli ebrei. Tale fenomeno ha ragione di tipo
economico politico psicologico e culturale. L'orrore di ciò che è successo non ha distrutto tale
pregiudizio perché si tende a sminuire lo sterminio, esistono ancora detti e luoghi comuni sugli
ebrei, il termine antisemiti sta è usato come offesa verso gli ebrei. Giovani e anziani. I giovani sono
considerati avventati, i responsabili, sognatori, superficiali, presuntuosi. Gli anziani rigidi, orientate
al passato, senza progetti, tendente al vittimismo. Tale condizione è particolare perché spesso
altre società considerano giovani anziani positivamente, vedendo i primi come la chiave del futuro
e secondi come depositari di cultura e saggezza. Disabilita fisica e mentale. I disabili fisici godono
a pieno di status di categoria protetta con gli svantaggi e vantaggi che ne derivano. I malati mentali
sono visti come un qualcosa di misterioso È inquietante con forte tendenza all'isolamento.
Omosessualità e tossicodipendenza. Tale pregiudizio deriva dal fatto che i comportamenti adottati
vanno contro sia le norme sociali che morali e religiose. Il fenomeno del AIDS ha contribuito ed
aumentare tale pregiudizio, portando anche alla sovrapposizione di due fenomeni.
Un modo per spiegare i pregiudizi è quello di vederli come espressione di una generica attività
verso ciò che non si conosce (differenza biologica e sociale). Si cerca quindi di valorizzare la
cooperazione tra gli individui, cercando di eliminare quello che è un pregiudizio tra due animali
della stessa specie. Secondo Allport il sistema cognitivo che ha necessità di ridurre e semplificare
la massa di informazioni di cui dispone è che lo strumento principale è il raggruppamento in
categorie, quindi la categorizzazione porta alla nascita dello stereotipo, poiché porta a dividere gli
uomini secondo le loro peculiarità, riconoscendo lì in un gruppo per quella caratteristica. Ciò che
porta alla creazione di stereotipi e pregiudizi è che la categoria non si forma più a partire da
attributi di basi dell'individuo, ma da attributi di secondaria importanza (interfenza).

19) PRINCIPALI AUTORI DEL LINGUAGGIO


TEORIA DI ELABORAZIONE
Linguaggio, processo cognitivo analogo alla categorizzazione, con caratteristiche di essere
arbitrario, dà significato a parole, combinatorio, associa significati di parole diverse per crearne
altri, con aspetto denotativo di concetto espresso – vocabolario-, e connotativo, affettivo. Con
doppia articolazione: fonemi, (unità base) fonologia e parole,(segni che rimandano a
significato) sintassi.
Per Skinner il linguaggio si sviluppa a partire dagli stimoli che il bambino riceve fin dalla sua
prima infanzia. Per Chomsky l'esistenza di un dispositivo innato per l'acquisizione del
linguaggio. I bambini hanno un innato programma biologico con una grammatica universale e
non apprendendo il linguaggio degli adulti per imitazione, ma lo cominciano a imparare Grazie
a questo programma è nato e lo strutturano in modo creativo a seconda dell'ambiente in cui si
trovano. Distingue una struttura superficiale della lingua è una profonda e Prevede due
tipologie di regole, le regole di struttura sintagmatica e le regole trasformazionali.
Bruner sostiene che se esiste una lad, deve esistere una laas, sistema di supporto per
l'acquisizione della lingua, a testimonianza del ruolo chiave dell'ambiente in cui è inserito il
bambino, ai fini dello sviluppo linguistico.
Merlsen e Tyler, teoria della coorte, l’ascolto di parole con uguale sequenza fonematica
genera con processi bottom up combinazioni a livello mentale e filtraggio di quelle non
consone tramite processi top down.
TEORIE DI PRODUZIONE:
Garrett nella produzione linguistica vi è una forte componente pianificatoria, operata a più
livelli. Livello nel messaggio, prima di parlare devo avere chiaro ciò che voglio dire. Livello
funzionale, pianifico le linee guida del discorso, l'articolazione del contenuto senza effettuare
una scelta specifica dei termini. Livello posizionale, seleziono le parole più idonea a esprimere
il messaggio e le declino in termini morfologici. Livello articolatorio fonetico, produco i suoni
linguistici adeguati. Dell individua quattro livelli: Semantico, pianificazione del messaggio del
linguaggio. Sintattico, pianificazione della struttura grammaticale. Morfologico, pianificazioni dei
morfemi da utilizzare. Fonologico, pianificazioni dei fonemi. Inoltre, da ricordare il lessico,
insieme di parole, pragmatica, concretezza con realtà sociale interattiva, meta componenti, per
la conoscenza esplicita di manipolare il linguaggio.
Grice Ha individuato 4 massime conversazionali. Massima della quantità, i partecipanti non
dicono di più di ciò che è necessario. Massima della qualità, gli interlocutori fanno affermazioni
vere. Massima della relazione, gli interlocutori cercano di essere pertinenti. Massima del modo,
gli interlocutori cercano di essere chiari ed evitare ambiguità.
TEORIE DI COMPRENSIONE
Petty e Cacioppo, la comunicazione può avere come obiettivo la Persuasione
dell'interlocutore, Cioè quello di ottenere la modificazione di un atteggiamento o
comportamento. La comunicazione persuasiva è stata studiata da Petty e Cacioppo, questi
ritengono che il cambiamento degli atteggiamenti coinvolge due diversi percorsi. Percorso
centrale, viene attivato quando l'elaborazione dell'informazione richiede un’elaborazione
accurata e un'analisi attenta delle argomentazioni contenute nel messaggio. Percorso
periferico, è attivato dallo scarso interesse che il destinatario ha per il messaggio e le sue
argomentazioni sono deboli.
Worff, universalismo e relativismo linguistico, per associazioni legate alla cultura di oggetti
denotati da parole con concezioni diverse a seconda delle comunità linguistiche.
Identificazioni di parole, comprensione di frasi, comunicazione persuasiva, linguaggio figurato e
frasi idiomatiche, comunicazione nei gr e mediata da pc, risoluzione dei conflitti

Info, comunic, segno, segnale, codice, linguaggio, lingua, simbolo, icona


AFASIE
Sensoriale di comprensione di Wernicke=1°circonvoluzione temporale snx.
Di conduzione Wernicke= fascicolo arcuato regione parietale inferiore
Articolatorio-produttiva di Broca= lesione posteriore 3°circonvoluzione frontale snx

20) PENSIERO E RAGIONAMENTO


Realtà molto vasta di processi mentali logico creativi prodotto da attività psichica dell’individuo
pensante, con funzione comunicativa e conoscitiva.
In psic comprende attenzione, memoria, ragionamento, simbolizzazione, immaginazione,
comunicatività interna con esterno, ipotizzazione, probl solv,. È attività mentale con contenuti
simbolici
Cherubini= pensando si individua il pensiero
Gentile= pensiero pensato e pensiero pensante (linguaggio in atto) Kant
Aristotele= sillogismo
Girotto= modus ponens è che la logica cambia la capacità di inferire le premesse. 2 modi di
pensiero: corretto, espresso da logica, empirico, in condizione di ordinarlo
Gestalt, Wertheimer= pensiero produttivo, non mnemonico, creativo e pensiero riproduttivo,
copia di passato
Kohler= insight, creatività attiva e produttiva di soluzioni alternative a problemi
Duncker problem solving
Guilford = pensiero divergente analizza fenomeni per cogliere alternative di significato,
convergente, analizza elementi comuni associabili verso 1 soluzione. Pensiero non finalizzato
e pensiero rivolto alla meta
Pensiero immaginativo, percettivo, realistico, associativo, affettivo.
Concetto = schema generale oltre la percezione, nelle categorie
Giudizio= valutazione tra 2 o+ percezioni, con affermazione o negazione
Ragionamento= passaggio da un giudizio all’altro, per deduzione o induzione, analogia o
somiglianza
Pensiero onirico da Freud
PENSIERO E LINGUAGGIO
1pensiero è linguaggio – comportamentisti
2pensiero dipende dal linguaggio- relativismo Worff
3 linguaggio dipende dal pensiero- cognitivismo Piaget
4linguaggio è pensiero – Bruner
5linguaggio e pensiero interdipendenti – Vygotsky
6linguaggio e pensiero costruiti socialmente con comunicazione – Sheriff

Strumenti per misurare legame linguaggio/ pensiero=


Test di fluenza verbale, test di generazione di frasi,
RAGIONAMENTO INDUTTIVO
Dal partic; al generale.
Non prova validità ma confutabilità della lingua, Wason= compito di selezione strategia per
soluzione di problemi con materiale astratto
E DEDUTTIVO
Dal generale al partic. Struttura + semplice, sillogismo= 2 premesse verso la conclusione.
Ragionamento deduttivo condizionale “se…allora”
Woodworth Sells, Effetto Atmosfera= diversi tipi di premesse generano predisposizione ad
accettare conclusione con uguale identificatore
Chapman e Chapman, errori di conversione
Errori logici in ragionamento condizionale 1°schema inferenziale modus ponens 2° modus tollens
negazione dell’antecedente
Braine Teoria della logica mentale= per inferenze deduttive usata regola astratta della logica

21) GIUDIZIO E DECISIONE


Le euristiche è un tipo di ricerca del metodo scientifico che si occupa di favorire l'accesso a nuovi
sviluppi teorici e che si affida all’intuito. Spesso gli individui fondono i propri giudizi su informazioni
imperfette o incomplete e perciò ricorrono a procedure pratiche ed economiche, dette euristiche,
che spesso espongono i decisori a errori di valutazione, ovvero distorsioni sistematiche dette bias.
Le euristiche di giudizio sono state descritte da Kahneman e Tversky e si dividono in euristica di
disponibilità, è una stima guida che si rifà agli eventi che ci vengono in mente, che sono
immagazzinati nella nostra memoria, quanto più saranno numerosi gli eventi ricordati tanto più la
stima sarà corretta; euristiche della simulazione la stima su un determinato evento viene effettuata
simulando tale evento e traendo le conclusioni dalla conseguenza dello stimolo; euristica di
rappresentatività si stima valutando il grado di similarità tra l'evento studiato e il processo che lo ha
generato o la categoria di riferimento, in pratica si effettua la stima basandosi sulle conseguenze
degli eventi simili; euristica ancoraggio e aggiustamento è una stima di seconda istanza, una
seconda valutazione o aggiustamento che viene modificata rispetto alla prima dopo l'ottenimento
di nuovo informazioni.

22) PROBLEM SOLVING E CREATIVITÀ


I problemi sono tutte quelle situazioni in cui qualche obiettivo deve essere raggiunto ma non si
conoscono i mezzi per farlo. I problemi possono essere di diverso tipo, ma raggruppabili in
categorie. Secondo il grado di definizione o precisione della struttura dei problemi. (ben definiti o
mal definiti), secondo il tipo di strategia utilizzabile per la loro soluzione (strategia
riproduttiva o strategia produttiva). Il problema però non coincide con l'ostacolo, perché il problema
è riconoscimento dell’ostacolo come tale che ci permette di iniziare a ragionare sulla soluzione.
Creatività= capacità di adattamento a risolvere problemi apportando soluzioni originali, innovati, o
usando le vecchie procedure con approccio diverso, inventando. Ostacoli alla creatività per fissità
funzionale la ripetizione continuata dello stesso processo di soluzione impedisce agli individui di
considerare percorsi alternativi, di adottare una strategia produttiva, i soggetti rimangono
fissati alle funzioni degli oggetti normalmente e naturalmente sperimentate e sono quindi incapaci
di vedere funzioni alternative, per impostazione personale.
Percorso di soluzione in 4 fasi di Paivio= a- comprensione e raccolta dati, b- pianificazione di
esperienze accettabili, c- attualizzare il piano, d- controllo a ritroso.
Newel e Simon spazio del problema= tutti gli stati con procedure fino a stato successivo con
1 algoritmo 2 strategie euristiche
Uso delle analogie con situazioni note per risolvere situazioni problematiche.
Creatività e innovazione: condotta inusuale ma appropriata., scelta del rilevante, innovazione del
vecchio Creatività come capacità di porre nuovi problemi o innovare oggetti o comportamenti per
rispondere a esigenze nuove.
Quando un problema viene risolto con un approccio creativo si parla di Insight, (Wertheimer e
Kohler) dove viene utilizzato un processo produttivo. Il mezzo più efficace per stimolare
l'atteggiamento creativo è il brainstorming.
I test usati per misurare la creatività sono il test del pensiero creativo gli individui devono risolvere
problemi in modi differenti, analizzandoli da diversi punti di vista. Le risposte vengono valutate
secondo qualità, originalità, importanza. Il test delle associazioni remote, un individuo è tanto più
creativo quanto più riesce a formare associazione tra tre aspetti apparentemente diversi tra loro. Si
valuta la facilità dell'associazione è la velocità con cui questa viene trovata per Torrence.
problem solving
Il è l'insieme dei processi atti ad analizzare, affrontare e risolvere
positivamente situazioni problematiche. Le fasi del problem solving sono:
1-identificare il problema, problem finding, il solutore cerca di comprendere il problema
raccogliendo tutte le informazioni possibili
2-trovare le soluzioni, problem shaping, il solutore tenta di escogitare un piano che gli consenta di
risolvere il problema. È il momento del brainstorming, che consiste in sedute strutturate in cui si
favorisce la possibilità di lasciare il cervello libero di creare idee, immagini e collegamenti. Le
regole sono tutto è possibile, non valutare, non giudicare, non criticare, non analizzare, non
escludere niente, tutti sono uguali.
3- valutare e pianificare, problem framing, il solutore valuta e stima la messa in atto del piano,
cercando di capire cosa si può migliorare.
La valutazione si distingue in valutazione di efficacia, valutazione di fattibilità, valutazione delle
conseguenze ecologiche; Viene presa una decisione e il piano viene messo in pratica

23) DECISION MAKING


Edwards definisce la decison making come un processo complesso che coinvolge diverse
strutture cognitive, in cui l'individuo deve valutare e interpretare gli eventi al fine di scegliere tra
corsi di azione tra loro alternative. Le fasi del processo decisionale sono otto
 Definizione del problema.
 Definizione degli obiettivi.
 Raccolta delle informazioni.
 Valutazione delle informazioni.
 Definizione delle alternative possibili.
 Valutazione delle alternative possibili.
 Scelta delle alternative.
 Valutazione dei risultati.
Le teorie sul decision making sono:
Teoria Della Scelta Razionale, Blume Easly si fonda sull'idea che ogni individuo è capace di
ordinare razionalmente le sue preferenze, essere perfettamente informato sullo stato del mondo
attuale e su tutti i possibili futuri stati, agire seguendo rigorosamente obiettivi di massimizzazione
dei benefici o minimizzare i costi.
Teoria Dell'utilità Attesa, Norman Morgeinstein Individua alla base della scelta razionale due
fondamentali principi, coerenza, è il sistema di preferenza del soggetto che può dirsi coerente se
ha una serie di norme che costituiscono gli assiomi della razionalità strumentale,
massimizzazione, riguarda le strategie del decisore, che sono razionali poiché volte ad ottenere il
migliore risultato possibile. Il risultato si misura in base all'utilità, un’immaginaria unità di misura
che dà il nome alla teoria.
Teoria Della Razionalità Limitata, Simon il decisore non ha a disposizione la gamma
completa di azioni possibili per un fine, ma solo un ventaglio ristretto di comportamenti e quali
ricorrere che gli deriva dall'esperienza, da convinzioni radicate e valori.
Teoria Della Razionalità Ecologica, Gigerenzer parla di razionalità ecologica, intendendo che la
mente nell’ effettuare stime, giudizi non si affida a formule matematiche, ma dà importanza ai
dati dell'ambiente
Ipotesi Dei Marcatori Somatici, Damasio ipotizza che le nostre scelte sono guidate da marcatori
Somatici che funzionano come un campanello di allarme avvertendoci di evitare quella decisione,
mentre quando è positivo ci incentiva a quell'azione.
Teoria Degli effetti Positivi, Isen e Mean hanno dimostrato che gli effetti positivi ci portano a
prendere decisioni in modo più accurato e veloce rispetto agli effetti negativi.

24) INTELLIGENZA
L’intelligenza è l’insieme della capacità cognitive, adattive e funzionali al raggiungimento di uno
scopo. È determinata da numerose abilità.
Nickerson, Perkins e Smith la riassumono in questo modo: classificazione degli insiemi,
modificare il comportamento adattandosi all’ambiente (apprendere), ragionare in maniera deduttiva
ed induttiva, sviluppare e usare modelli concettuali, comprendere.
Le teorie sull’intelligenza possono essere divise in due approcci: unitario ne fa parte la teoria di
Piaget sostiene che l’intelligenza è un adattamento biologico e costruisce strutture mentali che
servono a descrivere l’ambiente; è la modalità con cui ci adattiamo all’ambiente quando entriamo
in contrasto con esso; avviene secondo 2 atteggiamenti di sviluppo dell’individuo attraverso
l’assimilazione di stimoli dall’ambiente e l’accomodamento per cui l’individuo modifica le sue
strutture interne per adattarsi all’ambiente.
Teoria di Spearman l’intelligenza è un’entità unica che dipende da un fattore generale che
riguarda tutte le prestazioni cognitive e da un insieme di fattori specifici per ogni attività cognitiva.
In pratica in qualsiasi prestazione cognitiva intervengono due fattori: il fattore g ed il fattore s.
Delle teorie dell'approccio multiplo fanno parte la teoria di
Thurstone sostiene che l'intelligenza si racchiude in sette abilità: comprensione verbale, fluenza
verbale, capacità numerica, visualizzazione spaziale, memoria, ragionamento induttivo, velocità
percettiva.
Guilford costruttivista: 1 operazioni 2 prodotti (rappresentazioni), contenuti (specifici del problema)
Teoria di Gardner sostiene la presenza di diverse abilità dell'intelligenza, ovvero linguistica,
musicale, logico-matematica, spaziale, personale, corporeo-cinestetica, interpersonale.
Modello di Sternberg propone un modello triadico affrontando l'analisi dell'intelligenza dal punto
di vista procedurale, attraverso l'individuazione e l'analisi dei comportamenti (esperienziale
intelligente, contestuale intelligente, componenziale intelligente, basato su metacomponenti,
componente esecutiva, processi di acquisizione delle conoscenze. Inoltre, sostiene che
l'intelligenza usa tre tipi di processi, intelligenza analitica, intelligenza creativa, intelligenza pratica,
Teoria di Vygotskij i processi psichici più importanti hanno natura sociale, culturale e biologica, il
linguaggio è causa del pensiero
Bruner processi mentali dipendenti dal sociale.

INTELLIGENZA E CREATIVITÀ
Wiener studio del disegno infantile e illusione realistica
Gardner e studio dei prodigi
Bernstein e studio della musica
Branberger e sviluppo tacito esplicito di conoscenza della musica
Feldman talento e non prodigio
Koesler e bisociazione, attribuzione dei creativi di importanza al tralasciato precedentemente, per
rilevanza trascurata da altri

Tre test di intelligenza più usati vi sono


Binet-simon , misura il rapporto tra età cronologica e mentale,
Stanford Binet,
Test del quoziente intellettivo di Stern, misura l'intelligenza astratta e concreta
Test culture free, misura l'intelligenza senza considerare la cultura,
Wais- wechler adult intelligence scale fronteggiamento del mondo, memoria e fluidità verbale
wais-r si applica da 16 anni in poi, valuta diverse capacità cognitive come memoria, pensiero,
capacità di pianificazione, esame della realtà. Costituita da 11 subtest, 6 che misurano le abilità
cognitive di natura verbale e 5 di performance, natura visiva, spaziale e manipolativa. La media del
quoziente intellettivo verbale e del quoziente intellettivo di performance genera il quoziente
intellettivo totale.
Waisc for children 7-16
Wppsi- 3/7 anni prescholar

Vi sono tre tipi di intelligenze: cristallizzata, sono le conoscenze acquisite, incrementata fino ai 20
anni, continua a crescere in maniera graduale; fluida, la capacità di adattarsi a nuovi stimoli, si
sviluppa fino ai 30 anni per poi rimanere stabile fino a 60; emotiva,
Goleman arricchisce il concetto di intelligenza con 5 ambiti: Conoscenza delle proprie emozioni.
Controllo delle proprie emozioni. Motivazioni di se stessi. Riconoscimento delle emozioni altrui.
Gestione delle relazioni.

25) LE EMOZIONI

sono processi cognitivi complessi e multifattoriali con cambiamenti somatici, comportamentali,


fisici, cognitivi, composti da valutazione della situazione, attivazione dell’organismo, espressioni e
manifestazioni delle risposte emotive, prontezza e preparazione dell’azione. L’insieme delle
emozioni è l’esperienza emotiva. Interessati sono il sistema limbico (giro cingolato corticale,
ippocampo, amigdala, talamo anteriore, corteccia), s.n.a. e corteccia.

Le teorie delle emozioni sono:

1. Teoria periferica di James Lange, l’aspetto centrale della teoria riguarda il fatto che gli
individui manifestano le azioni fisiche a eventi che si verificano nel mondo o nella mente, e
solo quando acquistano consapevolezza dei cambiamenti avvenuti nel corpo, a livello
neurovegetativo del sistema nervoso periferico, percepiscono un’emozione. James
propone una radicazione biologica viscerale dell’emozione: ogni emozione corrisponde ad
una distinta e specifica configurazione di attivazione neurofisiologiche.
a-Ipotesi del feedback facciale, le espressioni facciali influenzano il processo emotivo. Vi
sono due versioni di tale teoria, una versione forte secondo cui le emozioni sono causate
dalle espressioni facciali e una versione debole secondo cui le espressioni facciali possono
amplificare la durata è l'intensità delle emozioni, secondo la teoria dell’auto-percezione di
Laird
b-Teoria vascolare dell’efferenza emotiva, la regolazione della respirazione può
influenzare in modo positivo o negativo i vari stati emotivi, per raffreddamento o
riscaldamento ipotalamico.
2. Teoria centrale delle emozioni di Cannon Bard, si basa su un sistema a tre livelli, livello
corticale, sistema limbico, sistema nervoso autonomo. Cannon concentrò i suoi studi sulla
reazione di emergenza, dettata dal talamo, centrale, scoprendo che con tali reazioni a
livello limbico, si attivano una serie di risposte neurofisiologiche a livello di sistema nervoso
autonomo, che compaiono simultaneamente: battito cardiaco accelerato, respirazione
accelerata, sudorazione, vasocostrizione gastroenterica e cutanea, incremento dei valori
glicemici, diminuzione della salivazione, dilatazione delle pupille, pilo erezione.
x- Circuito di Papez, proponi una teoria a due vie, una via corticale, legata all’elaborazione
cognitiva, coinvolta l’area visiva con percezione conscia dell’evento e una Via subcorticale,
legata all’elaborazione emotiva. In questa via vengono anche attuati dei meccanismi di
feedback, che permettono una accurata regolazione delle emozioni. Il circuito è l’insieme
delle aree cerebrali che elaborano gli stimoli emotivi. È un asse formato da talamo
anteriore, ipotalamo, giro cingolato, corteccia, ippocampo. Mclean integra l’amigdala
y-Teoria di Lesdoux, Individua un’area del cervello che ha un ruolo centrale
nell’elaborazione, centralina delle emozioni, l’amigdala. Essa è considerata la sede
dell’elaborazione inconscia degli stimoli visivi che ci arrivano dall’esterno. Tale
elaborazione avviene in maniera istantanea e gioco un ruolo fondamentale nei processi
decisionali e sulle reazioni emotive.
3. Ipotesi cognitivo-attivazionale di Schachter, sostiene che l’emozione è la risultante di due
componenti, componente di attivazione fisiologica dell’organismo e componente cognitiva
di percezione dello stato di attivazione fisiologico. Vengono individuate due modalità con
cui l’emozione ha origine, una tipica, processo rapido e quasi non consapevole, composto
da valutazione della situazione, percezione, attivazione, attribuzione causale. Arousal,
processo maggiormente consapevole e deliberato di attribuzione causale del proprio
arousal a un determinato evento. La mancanza di consapevolezza delle conseguenze di un
determinato farmaco o simili può portare a un’attribuzione erronea dell’arousal. L'individuo
è portato a spiegare l'emozione utilizzando arousal simili che ritrova nel contesto,
ricercando le cause di ciò che trova vicino.
A-Ipotesi dell’informazione preparatoria di Leventhal, di sconto tra due fatti particolari,
un’informazione corretta sui sintomi di una condizione di stress riduce l’incertezza e la
ambiguità che attenua la reazione d’ansia. La concentrazione sulle caratteristiche nocive di
uno stimolo doloroso favorisce una maggiore tollerabilità al dolore dispetto alla distrazione
delle stesse.
4. Teoria dell’appraisal, sottolinea il legame tra gli aspetti emotivi e cognitivi, sostenendo che
l’elaborazione cognitiva è sottesa a quella emotiva. L’appraisal al è un atto diretto è
immediato di conoscenza che Integra la percezione, del quale si può diventare consapevoli
solo a percorso concluso. Le emozioni dipendono dall’appraisal degli stimoli, situazioni.
L’insieme degli appaisal passati orienta e qualifica l’esperienza emotiva del soggetto. Le
emozioni possono essere definite come le risposte soggettive con un elevato grado di
flessibilità dell’individuo, soggette a processi intenzionali di regolazione.
5. Prospettiva funzionale,Teorie psicoevoluzionistiche, Thomkins, sostiene che le emozioni
sono strettamente associate alla realizzazione di scopi universali, connessi con la
sopravvivenza della specie dell’individuo. I suoi allievi Izard ed Ekman,hanno dato
particolare sviluppo a questa prospettiva teorica con la tesi delle espressioni facciali delle
emozioni, che sostiene l'esistenza di emozioni primarie (gioia, paura, collera, disgusto,
tristezza, sorpresa, disprezzo) e secondarie, miscela di queste.
6. Teoria costruttivista, Averiel, Harrè, Mandler sostiene che le emozioni sono prodotti
eminentemente sociali e culturali e non servono a salvaguardare la sopravvivenza
biologica, ma regolare le interazioni sociali. Le emozioni sono dette script e hanno una
natura prescrittiva.

26) VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA


Consiste in un esame che fornisce informazioni sul comportamento, la personalità, le capacità
cognitive, le abilità apprese, il potenziale riabilitativo di persone che hanno subito una lesione
cerebrale. L'obiettivo è rilevare le manifestazioni comportamentali delle funzioni cerebrali. La
valutazione neuropsicologica può essere usata come strumento diagnostico e prognostico, per
pianificare l'assistenza, per pianificare un progetto riabilitativo, in sede legale o assicurativa.
L'esame tiene conto di tre dimensioni del comportamento, la cognizione, le funzioni esecutive,
le emozioni. La motivazione è un'attività mentale. La consapevolezza è avere la coscienza di
qualcosa.
Gli STRUMENTI VNP sono
interviste, formale e informale anamnesi fisiologica, patologica e familiare
osservazione, diretta e indiretta
valutazione clinica, obiettiva e funzioni cognitive
somministrazione di test standardizzati.
Test di efficienza cognitiva globale: MoCA (attenzione, funzioni esecutive, memoria, linguaggio,
orientamento, calcolo) FAB, CDT
Test di II livello (capacità attentive ed esecutive) MATRICI ATTENTIVA (3 su cui controllare
numeri specifici in 45 sec con distrattori) SIMBOL DIGIT MODALITIES test
, TRAIL MAKING test, test di STROOP , test di FLUENZA FONEMICA, WCST (ragionamento
astratto cambio organizzativo, uso di feedback, 4 carte stimolo Colore, Forma , Numero)
Prove di trascodificazione DEscrizione della figura, generazione di LISTA DI PAROLE, CALCOLO
scritto
Test frontali: wcts, Toree di Londra, Fab, Tmt, test giudizi verbali
Test attentivi: Stroop colour world interface, matrici attentive, test des deux barrages, Tmt
Memoria a B; T: span cifre, test di ripetizione seriale, test di corsi, 15 parole di Rey, test figure
complesse di rey
Mem a L.T: test memoria di prosa, raccontino, apprendimento coppie di parole, e supraspan
verbale, test mem comportamentale, benton visual retention test
Visuospaziale discriminazione forme visive, street complexion test, test di giudizio di orientamento,
linguistiche : fluenza verb, fonem, seman, test dezi gettoni o token test, Aacken afasia test
prassiche: test aprassia ideomotoria, test orologio, figura complessa di Ray
intellettive: matrici progressive di Raven, wais-r

Gli esami neuropsicologici sono preceduti da una consulenza preliminare circa le condizioni
mediche generali, relazioni cliniche, referti neuroradiologici strumentali.
I principali STRUMENTI DIAGNOSTICI NEUROLOGICI sono
esami neurofisiologici (elettroencefalogramma, elettromiografia).
- Esami del liquido cefalorachidiano,
- esami neuroradiologici morfologici (RX torace, RX midollo spinale, TC cranio, RMN cranica,
mielografia, pneumoencefalografia).
- Esami neuroradiologici funzionali,( Angio rmn, scintigrafia cerebrale, angiografia cerebrale,
pet, ecodoppler ai vasi coronarici, RMN funzionale)
- . Esami bioptici (biopsia muscolare, celebrale e di nervo)

27) PSICOLOGIA COGNITIVA APPLICATA si occupa di conoscere e risolvere problemi


inerenti la pratica in ambito naturale outlab, da ergonomia e studio del contesto. Human
Computer Interaction e risposta dello strumento in 1- design di oggetti quotidiani 2-
ideazione e progettazione del pc 3- progettazione interfaccia (affordance, mapping,
feedback).

28) STRESS

Selye: risposta aspecifica con reazione di adattamento ad agente deformante, stressogeno, con 3
fasi 1) allarme ( surrrene, adrenalina, noradrenalina, glicocorticoidi) 2) resistenza (adattamento
delle risorse e strategie di fronteggiamento) 3) esaurimento (se non ritorno non adattazione e
patologia)
Delay introduce il concetto in psicologia

Lazarus risposta relativamente aspecifica con I valutazione e II graduale con coping, III
minacciosa

Interessato il sistema endocrino, l’ipotalamo, sistema simpatico e parasimpatico, sistema


immunitario, cardiovascolare, viscerale.

SALUTE E LAVORO

 Modello di adattamento persona/ambiente (compatibile)


 Modello di domanda/controllo di Karasek= esigenze / basso costo
 Modello sforzi/ricompense di Siegrist= squilibrio/stress (mancanza altern mercato;
accettazione strateg, sforzi per approvazione)
 Modello psicodinamico della salute= piacere o sofferenza per ciò che sviluppa equilibrio,
investimento concreto in cognitività, valutaz; sociale e prof. del lavoro, differenza
interindividuali (Skinner)

Cause organizzative di stress= conflitto di ruolo e ambiguità di ruolo

Prevenzione primaria= sulle origini

Secondaria sulle conseguenze e fronteggiamento

Terziaria= di riabilitazione e recupero

Interventi sull’individuo (rilassamento, vita sana, conoscenza del problema da Muchenbawn


con concettualizzazione delle cause, acquisizione competenze, applicazione concreta)

e sull’org.sana= equità, controllo tensioni, bisogni, coinvolgimento, condivisione info, comunic;


ascendente e discendente, obblighi reciproci

Potrebbero piacerti anche