Le cabine di trasformazione
La trasformazione della corrente da MT a BT avviene in apposite cabine, generalmente poste
all’esterno del fabbricato industriale. Se i trasformatori sono del tipo ad olio, la cabina deve essere
attrezzata con una fossa per la raccolta dell’olio chiusa da una barriera tagliafuoco. Inoltre la cabina
deve prevedere opportuni sistemi di aerazione ed avere dimensioni tali da consentire le operazioni
di manutenzione e/o sostituzione delle macchine .In una cabina di trasformazione MT/BT
generalmente sono presenti le seguenti apparecchiature:
–Un quadro di MT
–Uno o più trasformatori di potenza
–Un quadro di BT
–Un quadro di rifasamento
–Un complesso di batterie per l’attivazione dei circuiti ausiliari (o un dispositivo UPS)
Tipi di distribuzione : RADIALE
Vantaggi: semplicità costruttiva , struttura della
rete chiara, facile identificabilità dei guasti,
indipendenza dei rami in caso di guasto.
Svantaggi: non è possibile una compensazione
nella ripartizione dei carichi, la continuità del
servizio non è garantita per i carichi a valle
guasto, elevato numero di apparecchi di manovra, conduttore più lunghe.
Tipi di distribuzione : AD ANELLO
Le linee di distribuzione
La distribuzione dell’energia elettrica negli impianti industriali può avvenire mediante:
- Linee aeree nude
- Cavi
- Condotti sbarre
L’impiego di linee aeree nude è generalmente limitato alle alte (e medie) tensioni e comunque non è
quasi mai previsto negli stabilimenti. I cavi vengono utilizzati per qualsiasi tensione, mentre i
condotti sbarre solo in bassa tensione .
Dispositivi di manovra ed interruzione (I)
Sezionatore
–Dispositivo atto ad interrompere una tensione ma non una corrente. Deve essere azionato in
assenza di carico.
–Ha lo scopo di rendere attivo e visibile il distacco delle parti in tensione. Può far passare correnti
di c.c.
Interruttore di manovra (o sezionatore sotto carico)
–Apparecchiatura atta ad interrompere la corrente nominale per la quale è tarata.
–Può far passare correnti di c.c. ma non è in grado di interromperle
Contattore (o teleruttore)
–Dispositivo in grado di aprire e chiudere un circuito in tensione sottoposto ad un elevato numero di
manovre, con l’ausilio di una protezione contro i c.c.. Non è in grado di interrompere correnti di c.c.
Distribuzione di manovra ed interruzione(II)
L’impianto deve essere dotato di opportuni dispositivi che lo proteggano dagli effetti dannosi
generati da un’anomalia o da un guasto. Il guasto più pericoloso è quello che genera il corto
circuito, che a causa del notevole incremento istantaneo della corrente circolante provoca effetti
dannosi di tipo termico e dinamico. I mezzi di protezione più utilizzati sono:
–Interruttore automatico :apparecchiatura in grado di interrompere anche le correnti di corto
circuito. È provvisto di opportuni relé che determinano l’apertura del circuito.
–Fusibile :dispositivo atto ad interrompere correnti di sovraccarico e di c.c. mediante la fusione di
un conduttore tarato interno.
I quadri elettrici
Sono generalmente armadi metallici, formati da elementi componibili, detti scomparti, in ognuno
dei quali sono contenuti uno o più dispositivi elettrici. Possono essere di tipo protetto oppure
blindato. Sono in genere costituiti da:
-Uno scomparto di arrivo della linea, con sezionatore
-Uno scomparto con interruttore di manovra o automatico
-Uno o più scomparti di misura, con relative protezioni
Scelta dei componenti di dettaglio
La fase di scelta dei componenti di dettaglio richiede una grande competenza tecnica .Scelta di cavi
adatti a:
–Sollecitazioni meccaniche (trazione, torsione);
–Condizioni ambientali (umidità, temperatura);
–Caratteristiche chimico-fisiche dell’ambiente (agenti aggressivi, presenza di agenti infiammabili
come idrocarburi, ecc.);
–Tipo di posa (interrata, in canalina, ecc.).
Scelta dei componenti (sezionatori, interruttori, fusibili, ecc.) adatti ad assicurare il funzionamento
dell’impianto e le idonee condizioni di sicurezza.
Verifiche tecniche
Caduta di tensione :è necessario verificare che la caduta di tensione non oltrepassi i limiti ammessi
per il corretto funzionamento delle apparecchiature .
Verifica Termica :impone che la differenza di temperatura DT tra cavo ed ambiente circostante
(dovuta ad effetto Joule) non superi un valore tale da provocare la fusione della guaina di
isolamento.
Corrente di corto circuito :verificare che gli interruttori siano in grado di proteggere il circuito dalle
correnti di corto circuito .
Fattore di potenza :è necessario valutare il cos(j) del sistema non superi i valori consentiti dall’ente
erogatore ed in caso contrario intervenire adeguatamente sul circuito.
Consumi di energia elettrica: interventi di efficientamento
Distribuzione del carico, rifasamento del carico, ottimizzazione del carico dei condensatori,
riduzione delle perdite per effetto joule ed evitare usi elettrici impropri .
Impianto elettrico:distribuzione del carico
La tariffa multioraria prevede alti prezzi di potenza ed energia nelle fasce pregiate (punta ad alto
carico), prezzi inferiori per il medio carico e prezzi bassi nella fascia vuota;
Se si possono trasferire processi da una fascia all’altra, si potrebbero ottenere sensibili risparmi; è
necessario quindi effettuare uno studio sul modello elettrico di stabilimento; alcune operazioni
differibili hanno le seguenti caratteristiche:
–Macchine operatrici che non richiedono presidio
–Alte potenze installate
1)Mulini di frantumazione
2)Officine di ricarica batterie
3)Cicli di confezionamento
Principio del rifasamento
Vantaggi di ordine tecnico: riduzione delle perdite per effetto
joule,aumento delle potenzialità dell’impianto ,riduzione caduta di tensione nei cavi e nei
trasformatori.
Componente attiva: P = V · I cosφ
Componente reattiva: Q = V · I sinφ
Inserire in cabina, o in altra parte un componente (capacità) che eroga componente reattiva a valle.
Schema senza rifasamento Schema con rifasamento concentato
∑ gi H i
q ¿= i=1
A
∑ gi H i
q= i=1
4400 A
Per valutare il carico d’incendio bisogna suddividere il layout in aree funzionali e, per ognuna di tali
aree, definire:
– la fase di lavorazione sviluppata;
– la dimensione in pianta;
– la eventuale classificazione a norma del DM 16/2/1982;
– la impiantistica installata;
– le sostanze presenti ed i loro quantitativi.
Carico di incendio
Fornisce una misura del grado di pericolo cui e soggetto un edificio o locale contenente materiale
combustibile. Rappresenta il potenziale termico della totalità dei materiali combustibili contenuti in
uno spazio, ivi compresi i rivestimenti dei muri, delle pareti provvisorie, dei pavimenti e dei soffitti,
espresso in kg di legno equivalente (D.M. 30/11/83) .Serve a calcolare, mediante un opportuno
coefficiente di riduzione, un indice di rischio (sono previste 7 classi di un edificio o locale,
C.M.n.91 del14/9/61) .L’indice di rischio (e la relativa classe) esprime il tempo in minuti richiesto
di resistenza al fuoco. Il carico di incendio e la classe del locale determinano la scelta del tipo di
struttura resistente al fuoco (REI) .
Resistenza al fuoco (REI)
Resistenza al fuoco (REI) di un elemento strutturale è il tempo (in minuti) dopo il quale l’elemento
perde le sue caratteristiche funzionali
–R - stabilità (cioè la resistenza meccanica; attitudine a mantenere le proprie capacità meccaniche
sotto l’azione termica)
–E - tenuta (impedire il passaggio di fiamme, vapori o gas caldi;)
–I - isolamento termico (limitando la trasmissione del calore)
La prova di resistenza al fuoco di elementi strutturali è unificata (UNI 7678/9723, UNI ISO 3008/9)
Un compartimento è una porzione di edificio delimitata da elementi costruttivi di predeterminata
resistenza al fuoco ed organizzata in modo da rispondere alle esigenze di prevenzione incendi .Una
volta individuata la classe di un edificio o locale, il progettista deve prevedere strutture che
assicurino la corrispondente resistenza al fuoco.
Provvedimenti preventivi(o di protezione passiva)
-Riduzione del carico di incendio
-Impiego di strutture incombustibili e resistenti al fuoco
-Rispetto delle distanze di protezione fra impianti e fabbricati, elettrodotti, strade, ferrovie
-Ventilazioni naturali e meccaniche
-Adozione di impianti elettrici a sicurezza (CEI 64/29)
-Messa a terra di masse metalliche
-Divieto di fumare e usare fiamme libere
-Protezione contro le scariche atmosferiche
-Intervento sulle lavorazioni e sui magazzini
Protezione attiva
1)Riguarda le misure rivolte a spegnere o almeno contenere l’incendio mediante adeguati impianti
antincendio
2)Impianto antincendio
–impianto di rivelazione/segnalazione (UNI EN 54)
–impianto di spegnimento
*fisso (UNI 9489 - 9490 ° 9491- 10779)
*mobile (UNI EN 3 - UNI 9492)
3)impianto evacuazione fumo e calore (UNI 9494)
Impianti antincendio