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MONITORAGGIO GEOMATICO 2014-15 03/05/16
d
¡ Nel caso lo strumento sia
dotato di una livella e di z
organi di regolazione quali
y α
le viti calanti, si può fare
coincidere lʼ’asse z del θ
sistema di riferimento
intrinseco con la verticale
x
$ x o = d cos α sin θ
C
!
(linea del filo a piombo)
per il punto di
#y o = d cos α cos θ
stazione
!z = d sin α
" o
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Il diodo laser 4
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ELABORAZIONE
DEL DATO
FILTRAGGIO
CREAZIONE DEI
PRODOTTI FINALI
MODELLI 3D DATABASE
Principi di funzionamento 6
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¡ Sono basati sulla misura della distanza d percorsa da un impulso dal punto di
emissione allʼ’oggetto
¡ Il metodo di misura adottato dai distanziometri, integrati nelle stazioni totali o
laser scanning, si basa sul confronto tra le onde elettromagnetiche (NIR λ =
0.78µm) emesse dallo strumento e quelle restituite dal riflettore.
¡ T è il periodo, ossia lʼ’intervallo di tempo nel quale lʼ’intensità dellʼ’onda compie un
ciclo completo che corrispondo ad un ciclo di fase (φ)
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La differenza tra il metodo di misura della fase e quello ad impulsi e nelle stima di
D: il primo utilizza come parametro di misura la fase φ, mentre il secondo il tempo t di
volo.
D = ( λ * φ ) / 2π = v * t
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Misura della distanza con tecnica TOF
¡ La misura della distanza è basata sulla valutazione del tempo impiegato da
un impulso luminoso per andare dallo strumento allʼ’oggetto e tornare
indietro (stesso principio del radar)
¡ Viene utilizzato un diodo foto-emittitore laser (di solito allʼ’arseniuro si gallio)
che viene eccitato elettricamente per un tempo brevissimo (circa 10-9s)
ct
d=
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Misura della distanza con tecnica TOF
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Misura della distanza basata sulla fase
con il metodo delle decadi
D
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fase iniziale
sfasamento
In assenza di rifrazione
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n è ambiguità
• Precisione 2- 5 10-6
• Rifrazione atmosferica
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Laser scanner a triangolazione
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Struttura dei dati acquisiti
O
Acquisizione contemporanea di 20
immagini
¡ Su alcuni modelli di laser scanner è
possibile installare una camera
digitale opportunamente calibrata
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Modelli Numerici
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§ Immagine di
distanza
(falso colore)
§ Immagine di
intensità
§ Immagine
fotografica
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Riflettività
¡ lvisualizzabile attraverso una scala cromatica, a cui è associato il
valore numerico relativo al segnale ricevuto, determinata da una
serie di variabili, quali ad esempio:
¡ e condizioni di luminosità presenti al momento del rilievo
Materiali opachi
Riflessione diffusa
¡ Foglio bianco di carta fino al 100%
(Lambert)
¡ Neve 80-90%
¡ Pietra bianca 85%
¡ Giornale 69%
¡ Sabbia (deserto) 50%
Riflessione a
¡ Cemento liscio 24%
specchio
¡ Asfalto 17%
Materiali riflettenti
¡ Foglio riflettente (3M) 1250%
¡ Plastica opaca bianca 110%
Retro-riflessione
¡ Plastica opaca nera 17%
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Caratteristiche metrologiche: laser
¡ Distanziometro laser
¡ Campo di misura (distanza min-max)
¡ In genere dipende dalla riflettività dellʼ’oggetto
¡ Precisione di misura della distanza
¡ Single shot
¡ Mediata su più spot
¡ Lunghezza dʼ’onda del raggio laser
¡ Dellʼ’ordine delle micro-onde
¡ Divergenza del raggio laser
¡ Determina lʼ’area colpita da un singolo impulso ad una data
distanza
¡ Classe di protezione
¡ I, II o III
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Progettazione di un rilievo 30
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Georeferenziazione di un 31
singolo modello
q Vuol dire determinare
¡ 3 traslazioni z
y
¡ 3 angoli di rotazione nello
spazio (matrice di
x
rotazione 3x3)
q Il calcolo viene eseguito
utilizzando almeno 3 GCP:
$ ! $ Y! $ !
$% Z !" $% TZ !" $% z !" X
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¡ Se lʼ’oggetto è di dimensioni tali da non poter essere più ripreso in una
singola scansione, è necessario eseguire una seria di acquisizioni
(blocco di scansioni)
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Co-registrazione di modelli
¡ Vuol dire considerare il SdR
proprio di un modello come
riferimento è registrare gli altri su
di esso (chiamata anche
allineamento) &X1 # &TX12 # &X 2 #
$ Y ! = $ T ! + R (Ω , Φ , Κ ) $ Y !
¡ Si tratta di calcolare i parametri $ 1 ! $ Y12 ! 12 12 12 $ 2 !
della trasformazione: %$ Z1 "! % TZ12 "
$ ! %$ Z2 "!
¡ Due modalità per trovare i punti
omologhi:
¡ Metodi di matching di
superfici (ad esempio ICP)
¡ Utilizzo di punti di controllo
(almeno 3) misurati su
entrambi i modelli da co-
registrare
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GCP
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Georeferenziazione di più 35
modelli (2)
¡ Se si dispone di un numero limitato di GCP, è possibile in sequenza:
¡ Co-registrare tra loro i singoli modelli
¡ Utilizzando punti di controllo
¡ Adottando metodi di matching tra superfici
¡ Georeferenziare il blocco utilizzando i GCP disponibili
GCP
Tie
point
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Esempio di GCP
¡ Solitamente i GCP vengono materializzati da target (o marker),
costituiti da materiale riflettente che risalta nelle scansioni
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Rilievo di un impianto industriale
matrici delle distanze - intensità
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Rilievo di un ponte
matrici delle distanze – true color
¡ Scanner laser
impiegato:
¡ Riegl LMS-Z210
¡ N. scansioni
eseguite:
¡ 8
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Rilievo di edifici 39
matrici delle distanze
matrici true-color
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Rilievo di edifici
+ =
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Rilievo di edifici
¡ GCP:
¡ 4-5, materializzati mediante dischi in materiale
riflettente
¡ Misura della posizione dei GCP mediante GPS
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n #GCP: 5
n Eseguendo
scansioni in
epoche successive
è possibile valutare
lʼ’ablazione o i
movimenti della
superficie stessa
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rilievi in galleria 45
rilievi in galleria 46
Generazione sezioni 3D a progressive selezionabili
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rilievi in galleria
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Stationing
Left
per descrivere la
superficie di scavo lungo
settori trasevrsali
Right
Left
§ Proiezione “cilindrica” sul
profilo teorico della Stationing
Right
¡ Il risultato è una mappa digitale del settore rilevato con la possibilità di muoversi
lungo le progressive (linea tratteggiata verticale) e sulla sezione (linea tratteggiata
orizzontale)
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Indagini Geofisiche 54
Tomografia Elettrica
Criticità Individuate
• Presenza di materiale
fortemente argillificato o
perdite
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• Altezza media del culmine delle volte delle cavità dal piano
stradale 4.394 m
• Larghezza della area del crollo 5.560 - 11.078 m
• Volume
monitoraggio mobilizzato
geomatico 2014/15 600 m
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¡ individuazione di
porzioni superficiali
della diga soggette
ad alterazioni e/o
infiltrazioni
¡ analisi
dellʼ’ammasso
roccioso su cui
insiste la diga
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§ rilevamento geodetico per la ricostruzione 3D della geometria delle statue Moai
§ definire i parametri di resistenza e deformabilità della roccia
§ stato di conservazione (erosione deteriramente per agenti atmosferici ).
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§ realizzazione di un
s i s t e m a d i
monitoraggio
insieme a basso
impatto
§ r i c o s t r u i r e l a
geometria della
rupe, definire le
caratteristiche di
discontinuità
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