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GREGOR MENDEL

Gregor Mendel fu un biologo, matematico e monaco della


lingua tedesca, considerato come un precursore della
genetica. Per la prima volta egli applica la matematica,
nello specifico la statistica e il calcolo delle probabilità. Il
concetto da lui introdotto affermava che alla base
dell’ereditarietà vi erano degli agenti contenuti nel genitori.
La scienza dell’ereditarietà ricevette nel 1906 il nome di
genetica. Identificò anche sette linee pure: erano sette
varietà di pisello che differivano per caratteri visibili. Le
caratteristiche di questa pianta si prestavano allo stuio di
un sistema riproduttivoo. Mendel prese due varietà di
piante di pisello completamente diverse ma appartenenti
alle linee pure e iniziò ad incrociarle. Notò che la prima
generazione detta anche F1 manifestava solo uno dei
caratteri delle generazioni parentali ovvero P e ne
dedusse che uno dei due caratteri doveva essere
dominante rispetto all’altro. In secondo luogo ossevò la
ricomparsa dei caratteri persi nella F1 e capì che erano
scomparsi, cosi più avanti egli fece delle scoperte ovvero
le tre leggi. La prima legge, ovvero quella della
dominanza, diceva che gli individui nati dall’incrocio di due
individui omozigoti differiscono per una coppia alleica e
avranno il fenotipo dato dall’allele dominante. La seconda
legge, ovvero quella della segregazione, dice che gli alleli
associati a uno stesso gene si separano tra di loro,
facendo sì che ad ognuno dei due gameti giunga solo uno
degli alleli stessi. La terza e ultima legge, ovvero
l’assortimento indipendente afferma che durante la
formazione degli alleli, geni diversi si distribuiscono l’uno
indipendentemente dall’altro.

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