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Premetto che l’alchimia di fatto non ha bisogno di insegnanti che seguono costantemente l’allievo durante
l’apprendimento delle varie tecniche meditative, ma piuttosto l’insegnante che potremmo chiamare
fratello di pratica, “passa” la tecnica che può essere definita come un sorta di iniziazione, dopo di che è la
pratica che guida l’allievo nella presa di coscienza e di informazioni necessarie per espandere la propria
consapevolezza.
Come mi ha detto una Sciamana Mongola:” Fa sì che l’Orsa Maggiore sia la Tua Maestra”. Ovvero Sviluppa
un rapporto diretto con la tua natura intima e con la natura che ti circonda per ricevere le informazioni
necessarie per il tuo processo di crescita.
A Conferma di ciò dobbiamo sapere che il primo scrigno prezioso ricco di informazioni da aprire è il nostro
corpo, ora perché questo accada due punti sono importanti da rispettare almeno durante la pratica:
1) Non attaccamento
2) Spontaneità
Se durante la conduzione della nostra meditazione manteniamo questo setting mentale possiamo far sì che
lo scrigno si apra e ci doni informazioni preziose.
Le esperienze possono essere molte, dai sogni lucidi alle realizzazioni immediate agli incontri sul piano
sottile. Ognuno di noi avrà esperienze diverse date dalla propria individualità.
Quando pratichiamo possiamo confrontarci con blocchi e disagi fisici che metaforicamente rappresentano i
nostri ristagni esistenziali, quindi l’alchimia stessa che si basa su fasi di destrutturazione e ristrutturazione ci
porta ad affrontare momenti che potremmo definire anche “Dolorosi”, che corrispondono con l’emergere
dei nostri lati più oscuri definiti come: “Qi Torbido” nella tradizione Taoista o Mente impura nella tradizione
Tibetana, questo accade perché l’energia primordiale che attiviamo e molto potente e allo stesso tempo
accelera la nostra esistenza verso la risoluzione dei conflitti per poi portarci ad una liberazione.
2) Più si insiste nella pratica senza cogliere i segnali che indicano una profonda destrutturazione e più
tempo ci vorrà per giungere ad una fase di ristrutturazione quindi attenzione a “Calcare Troppo la
Mano”
Segui con attenzione queste semplici regole e ricordati che l’efficacia della pratica sta nella spontaneità
perché il desiderio del nostro cuore è esprimere questa qualità. Radica la tua mente per tornare bambino
ovvero libero da pensieri e leggero nel corpo.
Andrea