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Meridiani curiosi

I meridiani curiosi o straordinari sono in relazione con la yuan qi, e


quindi con la costituzione, che è l'insieme della forma, della
morfologia e persino dell'astrologia.
Secondo la filosofia taoista, i meridiani principali indicano la via da percorrere e il
destino da compiere nella vita. Quando s'incontrano delle difficoltà nella
realizzazione del proprio destino, allora si «creano» i meridiani tendina-muscolari per
proteggerci dalle aggressioni dei fattori patogeni esterni, oppure i meridiani luo per
proteggerci dai fattori patogeni interni. A questo scopo, i meridiani tendina-
muscolari utilizzano la wei qi, mentre i meridiani luo impiegano la ying qi e il sangue.
Se queste strutture energetiche non sono in grado di bloccare il fattore patogeno,
allora intervengono altre barriere. Lo scopo è "porre in latenza l'aggressione"; ciò
avviene con i meridiani distinti e con quelli curiosi.
Questi ultimi due sistemi energetici sono in relazione con la yuan qi; quando il
soggetto invecchia e la yuan qi diminuisce fisiologicamente, questi meridiani non
hanno più la forza di bloccare il fattore patogeno, che così si slatentizza e la malattia
si manifesta.
Ecco perché molte patologie geriatriche possono essere curate con i meridiani
curiosi
Qi jing ba mai

Il termine qi, «straordinario». Sottolineiamo che il solo punto straordinario della vita è il mistero della sua
origine, della sua creazione.
Perciò, in estrema sintesi, il primo carattere «qi» che designa i meridiani e i visceri curiosi fa riferimento
alla nozione e al concetto di «Straordinario» nel senso di «fuori dal comune».

Secondo il Dizionario Ricci, jing significa «meridiano geografico», quindi, in senso Nord-Sud, «Ordito del
tessuto, strada che va da Nord a Sud, regola costante, legge; qualcosa di regolare, costante, ordinario,
normale, norma, libro canonico, ossia fondamentale, sacro, libro che definisce la regola»

La simbologia del numero 8 è, pertanto, legata ai ba gua, gli otto trigrammi, con le loro disposizioni
relative al Cielo Anteriore e al Cielo Posteriore (Otto è un numero che fa comunicare ciò che è in alto con
ciò che è in basso, e si può dire che opera la separazione o unione, perché è in mezzo tra l'alto e il basso.

Il termine mai è sempre lo stesso, ovvero quello che denota «vaso». Osserviamo il carattere di sinistra, che
è forse il più usato. In questo, a sinistra vi è il radicale di «Carne», che indica una parte del corpo, e a destra
delle linee, a simboleggiare un fiume che scorre La traduzione con il termine «meridiano» è un po'
impropria, meglio sarebbe «vaso», che implica la corrente di un liquido che circola nel corpo e che ha una
direzione precisa.
PUNTI DEI MERIDIANI CURIOSI

Vediamo ora, in generale, i punti caratteristici


dei meridiani curiosi.

Ogni meridiano curioso ha:


• punto chiave;
• punto di origine;
• punto di disostruzione (questo vale solo per alcuni meridiani curiosi);
• punto chiave accoppiato
Funzione dei m. Curiosi
1. creazione;
2. portare a termine il ming (progetto di vita);
3. regolazione;
4. difesa
Funzione di creazione

Secondo la scuola dell' AFA, nella funzione di creazione bisogna distinguere il


meccanismo della creazione, dettato dal passaggio dal Cielo Anteriore al Cielo
Posteriore, e i meccanismi di creazione, dovuti all'interazione tra Cielo e Terra, che
danno origine all'Uomo:

Cielo Anteriore-Cielo Posteriore è in relazione con i quattro meridiani curiosi che


originano dal ming men.
• Cielo-Terra è in relazione con i meridiani curiosi che originano dai piedi. In particolare:
- wei mai sono in relazione con il Cielo;
- qiao mai sono in relazione con la Terra.
Funzione di portare a termine il ming

Dopo il passaggio dal Cielo Anteriore al Cielo Posteriore, il lavoro dei meridiani curiosi non è
finito, ma continua per tutta la vita, in modo che il ming, depositato nel ming men al
concepimento, si realizzi, sia portato a compimento.
i meridiani curiosi di prima generazione, nella funzione di portare a termine il ming,
rappresentano la forza (chong mai con i «due rami secondari» du mai e ren mai) e la direzione
di questa forza verso uno scopo (dai mai).
Il progredire della vita nella colonna è rappresentato dalla salita dei po (vedi più avanti, a
proposito del du mai), caratterizzata simbolicamente da tappe di sette anni, nelle quali
avviene il passaggio da un primo po a quello successivo e così via, sino ad arrivare al settimo
po e compiere la realizzazione di se stessi, ovvero divenire un uomo «completo», cheng.
In questi passaggi svolgono un ruolo i meridiani wei mai, che permettono ogni volta di
iniziare, adeguarsi e poi terminare ognuna di queste tappe.
I meridiani qiao mai hanno il compito di riportare alla costituzione tutte le esperienze della
vita, e quindi di modificare il jing.
Funzioni di regolazione

Nelle 27a_28a Difficoltà del Nan Jing i meridiani principali, jing mai zheng, sono paragonati ai
fiumi e i qi jing ba mai ai laghi, capaci di assorbire il troppo pieno e di integrare il vuoto dei fiumi.
Da quest'affermazione ne consegue che i meridiani curiosi hanno la funzione di regolare la
circolazione di tutti i meridiani.

Pertanto, su questi «laghi regolatori» si ripercuotono le turbe dei visceri.

La terapia per la funzione di regolazione prevede


l'utilizzo di:
• punto chiave
• + punto «specifico»
• + punto chiave accoppiato.
Funzioni di Difesa

I meridiani curiosi sono dei meridiani secondari e, come tali, hanno anche la funzione di difendere
l'organismo dalle aggressioni di energia perversa. Questi meccanismi si attuano attraverso la
possibilità di eliminare il perverso, oppure, quando l'organismo non è in grado di eliminarlo, di
«metterlo in latenza».
Chong Mai
Chong mai è l’irrompere stesso nella vita, questo si collega molto ai reni e al volere. Chong
esprime la nostra potenza di vivere e governa la sua espressione nelle varie fasi della vita e
nelle varie circostanze. Ad esempio, è importante per la fertilità e per la gravidanza,
espressioni del potere di creare nuova vita. Attivare Chong, vuol dire attivare la vitalità alla
sua origine.
Chong mai da slancio alla vita poichè entra in gioco fin dall’inizio della gestazione,
consentendo, col dispiegarsi della potenza, il primo vagito del bambino e conferendogli tutta
la potenza che gli è necessaria per poter continuare a crescere.
Le persone che sono carenti di Chong mai hanno difficoltà ed esprimere il proprio potenziale,
quindi hanno difficoltà a cambiare idee e punti di vista, lentezza di pensiero e rigidità
psicologica.
La difficoltà di cambiamento può riferirsi al passaggio attraverso le grandi fasi della vita
(infanzia, pubertà, maturità, vecchiaia e morte.), ma può anche manifestarsi in altri momenti
specifici della vita individuale.
Du Mai
Du vuol dire «governare» e questo canale si definsce anche «mare dello yang», svolge la
funzione di dirigere controllare lo sviluppo della nostra vita. Fa si che ci si pongano mete,
scopi e che ci si muova con determinazione e volontà per il loro conseguimento. E’
particolarmente collegato alla schiena e al suo stare eretta; avere la schiena eretta vuol
dire « mirare in alto», vuol dire rapportarsi con determinazione alla vita, sentendo di avere
le risorse necessarie per affrontarla.
Gli individui con Du mai forte hanno una naturale attitudine a controllare, organizzare e
comandare, hanno un ruolo di guida che solitamente viene loro riconosciuto dal gruppo.
Sono sempre proiettati verso grandi mete da raggiungere, rivelando un notevole capacità
di andare avanti anche di fronte alle avversità. Chiedono moltissimo a se stessi e agli altri,
il che porta a tendere alla perfezione e all’efficienza nel conseguimento delle loro mete.
Sono persone che sentono di avere una vocazione, una specifica missione da compiere,
hanno forte personalità e carisma.
Possono soffrire di dolore alla colonna vertebrale, rigidità della stessa.
La postura li porta ad aprire il petto ed a irrigidire la schiena.
Dal punto di vista psicologico tendono alla megalomania, delirio di
onnipotenza, la spinta verso il cielo fa perdere il senso del limite, sia
individuale che generale, si pensa di essere invincibili.
Sono sempre insoddisfatti e sempre alla ricerca di nuovi obbiettivi.
Ren Mai
Ren vuol dire concepimento, è la donna che porta un peso, il peso di una
nuova vita. Concepire una nuova vita vuol dire essere pronti ad assumersene
le responsabilità. Ren mai è la responsabilità della vita anche nel quotidiano,
nelle piccole cose: il nutrirsi adeguatamente, l’ igene personale, il dormire e
il divertirsi, in una parola, il volersi bene e l’avere cura di se stessi.
A livello spirituale, poi questa responsabilità e capacità di nutrimento
assume il significato delle capacità di sviluppare e mantenere le condizioni
esterne e interne favorevoli alla crescita del proprio sé interiore, affinche si
possa a un certo punto «nascere spiritualmente». Questo è ciò che viene
anche detto «il risveglio taoista» rappresentato simbolicamente dal feto
immortale cioè la capacità di generare un nuovo sé, il sé spirituale.
Du mai e Ren mai sono come padre e madre di quel figlio che è la propria
vita individuale, di cui questi due canali si assumono la responsabilità al
momento cioè in cui abbiamo accettato, decidendo di incarnarci, di
prendere una forma, per portare avanti il nostro percorso personale.
Ren mai è la quintessenza delle funzioni yin a livello fisico, energetico e
spirituale.
Fornisce la solida base materiale che consente l’evoluzione individuale,
continuando a dare, per tutto il trascorrere della vita, sostegno,
nutrimento e accettazione.
Queste sono le tipiche funzioni materne che consentono al figlio di
crescere libero.
L’individuo allora nutrito e sostenuto potrà apririsi ai suoi centri energetici
e psichici e perseguire quelle mete che il suo padre interiore (dumai) gli
indicherà.
Quando il ren mai funziona la persona si gestisce bene nelle cose
materiali gondendosi i piccoli piaceri della vita.
Quando la funzione ren mai è carente, abbiamo persone che non
sanno prendersi cura di sé, non si vogliono bene e non sono capaci di
gustarsi i piccoli piaceri della vita, si perdono in un bicchier d’acqua,
non sapendo gestire i piccoli problemi quotidiani.
Se la carenza è grave, la loro incapacità di assumersi le responsabilità
della propria vita li porta a lamentarsi continuamente del destino o di
qualcuno che è ritenuto il responsabile delle loro difficoltà.
Dai Mai
Dai vuol dire «cintura», il canale dai mai corre intorno alla vita proprio come una cintura ,
infatti la sua funzione fisiologica è di contenere e di dare compattezza, favorendo nel
contempo la comunicazione fra l’alto e i basso. Dai mai decorre a livello dei fianchi, che sono
il sostegno del tronco, a cui danno solidità, sia il suo perno di rotazione, cioè la nostra
capacità di ruotare per valutare e compiere delle scelte al fine di rinnovarci.
Ma il dai mai è anche il luogo dove si mette ciò che il corpo non riesce a eliminare in quel
momento. Fra i canali straordinari è quindi Dai mai quello associato alle condizioni di latenza,
ai problemi irrisolti della nostra vita spesso attraverso un cedimento della zona della vita con
un accumulo di grasso; il nostro trattenere diviene così fisicamente percepibile.
Dai mai quindi riflette molto la situazione post-natale, come la riflettono, a livello di canali e
organi principali, stomaco e milza. Sotto l’influenza dello stomaco e della milza, che
stimolano il processo di trasformazione delle energie provenienti dall’esterno, noi
elaboriamo e digeriamo i fatti della vita, che vengono quindi messi in rinnovamento. Quando
questo processo di elaborazione, digestione e messa in moto non viene completato, quando
cioè qualcosa non riesce a essere digerito, assimilato ed eliminato, si riversa in questa
cintura, dai mai creando ristagni di varia natura.
A livello Fisiologico, però, Dai mai rappresenta la nostra capacità di viaggiare
con uno zaino leggero per poter andare lontano e per poter viaggiare leggeri
dobbiamo renderci conto di che cosa davvero serve. Questo è un processo che
riguarda tre diversi aspetti: le nostre mete ( il bagaglio è in funzione di dove si
vuol andare), le nostre esperienze passate che cosa ci siamo portati dietro in
passato) e le consapevolezze acquisite ( che cosa di quello che ci siamo portati
ci è servito).
Viaggiare leggeri è una costante revisione del nostro bagaglio, dobbiamo
continuamente e pazientemente allenarci a guardare dentro di noi e liberarci
dell’inutile; se non lo facciamo, le cose rimangono lì da qualche parte, con il
tempo, si sviluppa una condizione di latenza. Iniziamo a riempire la nostra vita
di situazioni non risolte e, affinchè non ci diano fastidio, le ficchiamo sempre
più in fondo allo zaino, fino a dimenticarle.
Per eliminare la latenza, dovremmo allora con coraggio svuotare lo zaino e
guardarci dentro fino in fondo, per scoprire forse che liberarci delle cose non
vuol dire perderle, ma soltanto consentirci di andare oltre.
Yin e Yang Wei Mai
Con questi canali e quelli successivi, i qiao si ha la creazione delle condizioni che
ci consentono di muoverci e orientarci nel mondo. I Wei, in particolare, attingono
l’energia vitale che ha sede nei reni, il jing, e la mettono in circolo per consentirici
di superare i momenti difficili della vita e le fasi di passaggio più significative:
infanzia, adolescenza, maturità, vecchiaia e morte. Entrare in ognuna di queste
richiede un’energia specifica e la capacità di tempo. Wei vuol dire collegare, in
effetti, i Wei ci collegano fra i periodi della nostra esistenza, facendoci mantenere
il senso dell’io nelle varie fasi della vita. I Wei ci consentono di riconoscerci nel
piccolo bambino di una vecchia foto, nello studente adoloscente, nell’adulto e
nel vecchio e di riconoscere un senso al percorso che questo io a compiuto. Per
questo si attivano gli wei nelle fasi di passaggio della nostra vita. Sia quelle
scandite dal tempo sia quelle critiche per ognuno di noi, come lavorare, sposarsi,
cambiare città.
Yin wei mai: Rappresenta, nello specifico, la capacità di attingere allo yin dei reni,
per distribuirlo secondo il bisogno. Gestisce l’inizio dei micro e dei macrocicli.
Lo Yang Wei: è la nostra capacità di muoverci fra le scelte che il percorso di
crescita individuale comporta senza irrigidirci troppo.
Scegliere vuol dire inevitabilmente ridurre le proprie possibilità: scegliere di
vivere in un posto vuol dire non poter vivere in un altro, scegliere un lavoro
esclude altri lavori, scegliere una moglie vuol dire non averne altre. Lo scegliere
dello wei mai rappresenta anche la trasformazione della nostra energia
potenziale in energia attuale.
Appena nati possiamo essere qualsiasi cosa, ma non siamo ancora nulla; al
momento della morte non possiamo essere nulla, poiché siamo già stati ciò che
dovevamo e volevamo essere.
Quindi lo yang wei mai è anche la nostra abilità di mantenerci flessibili, pur nel
processo fisiologico di irrigidimento che le scelte della vita comportano.
Qiao mai
• I qiao costituiscono la terza generazione dei canali straordinari, che riguarda il
rapportarsi dell’individuo con l’esterno, quindi con il poter guardare al mondo per
quello che è (yang qiao), e con il guardare al proprio mondo interno per come è (yin
qiao), accettandosi entrambi. Negli wei c’è il senso di collegare le fasi della vita al fine
della nostra evoluzione vista nel suo insieme. I Qiao, invece collegano il presente: in
questo momento noi siamo qui, guardiamo il mondo e ci guardiamo dentro e
percepiamo l’esterno e l’interno per quello che sono. Lo yang qiao è la capacità di
muoverci in armonia nel mondo, che trova riscontro a livello fisico, nella maggior o
minor armonia dei movimenti. Per questo ad esempio, convulsioni ed epilessia
possono essere ricondotte a turbe dello yang qiao. Lo yin qiao invece, esprime
essenzialmente la consapevolezza di se stessi nel momento presente ed è per questo
legato alle pratiche meditative, il cui fine ultimo è di sviluppare la capacità di
«guardarsi dentro» e gurdandosi dentro capiamo cosa dobbiamo cambiare.
L’impossibilità o l’incapacità di cambiare è quindi associata molto anche allo yin qiao.
Lo Yin qiao è come una fotografia di una data persona in un dato momento; quando
la persona tende a fissarsi sulla sua immagine nel presente senza voler procedere,
subentrano il blocco e la rigidità.
Lo yin qiao aiuta ad avere fiducia in se stessi. Attraverso il lavoro di osservazione
consapevole di se stessi, ci aiuta a giungere alla luce.

Lo yang qiao invece, ci aiuta a confrontarci con il mondo, evitando sia di rifiutarlo sia
di pretendere di cambiarlo. Accettare il mondo com’è non vuol dire trovarlo
perfetto, ma semplicemente prendere atto di com’è; non è negando che piove che
possiamo evitare di bagnarci.
Quando le persone non riescono a farlo diventano molto critiche rispetto al mondo e
pretendono di poterlo cambiare. I Qiao ci dicono che è molto importante accettarci
per come siamo (yin qiao), e accettare il mondo e gli altri per quello che sono (yang
qiao). E solo da questa accettazione che può nascere la vera possibiità di
cambiamento.

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