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Si ritiene che gli antichi cinesi siano stati tra i primi a comprendere i sottili poteri energetici delle pietre

preziose e ad attribuire loro virtù magiche.

Il modo per usare i poteri magici contenuti in ogni pietra veniva generalmente tenuto nascosto al pubblico
e trasmesso solo dallo sciamano ai suoi accoliti. Informazioni ed esperienza molto probabilmente furono
condivise tra sciamani di diverse tribù durante periodici incontri intertribali.

L’antico folklore cinese contiene molte storie, riscoperte e verificate dagli antropologi, sui poteri magici
delle pietre e sulle incredibili imprese compiute dagli stregoni taoisti che le brandivano. Le proprietà
magiche rimasero impresse nelle menti o nell’inconscio dei discepoli dello stregone. Le misteriose tecniche
di queste proprietà esoteriche furono infine tramandate fino alle generazioni future nel corso del tempo,
sia oralmente sia attraverso scritti mistici o manuali esoterici chiamati “lapidari”.

Un lapidario è un elenco di pietre dai particolari poteri che lo sciamano usa come strumenti magici. È
considerato il suo libro di esercizi personale, il libro segreto contenente formule per elisir di gemme e alcuni
incantesimi che attivano i poteri specifici di ciascuna pietra.

Il lapidario dello stregone è generalmente diviso in specifiche categorie sulle qualità magiche di ogni pietra
e sulle sue molteplici proprietà (per es. la loro applicazione per ottenere la guarigione, la qualità marziale
e/o spirituale). In base all’epoca e al luogo in cui è stato scritto, ogni lapidario può differire in lunghezza,
struttura, intenzione e pratica.

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