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30 10 2012 PDF
30 10 2012 PDF
……tuttavia
nelle pratiche applicazioni si utilizzano procedimenti basati
sull’ipotesi di comportamento elastico
…. si introducono
regole specifiche di progetto in grado di garantire alle
strutture adeguate capacità in termini di deformazione e
dissipazione energetica
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – DEFINIZIONE
-Deformazione Materiale
-Curvatura Sezione
-Rotazione Elemento
-Spostamento Struttura
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DEI MATERIALI
Materiale
Sezione
Elemento strutturale
Struttura
Calcestruzzo Acciaio
Acciaio
f ck f uk
f yk
f cd f yd
cu- c1 su- sy
-f ck c1 cu sy su
fyk = 430 MPa
cu=0.0035 fyd= fyk /1,15 = 374 MPa
yd = deformazione al limite elastico = fyd/ES =
c1=0.0020 374/206.000 = 0,0018
su = deformazione ultima convenzionale = 0,0100
C = cu/c1=1.75 s = su/yd=5.52
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DEI MATERIALI
FRAGILE
E’ NECESSARIO UN DUTTILE
CALCESTRUZZO DI ADEGUATA RESISTENZA
IN MODO DA SCONGIURARNE IL COLLASSO
La duttilità del calcestruzzo migliora per effetto del confinamento esercitato dall’armatura trasversale
L’effetto del confinamento dipende dal diametro e dal passo delle staffe ma anche dalla disposizione
dell’armatura longitudinale
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DEI MATERIALI
Caratteristiche dei Materiali- NTC
•Controllo della resistenza effettiva allo snervamento, del rapporto fra resistenza a
rottura e resistenza allo snervamento, dell’allungamento percentuale.
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – DUTTILITA’ DELLA SEZIONE
Materiale
Sezione
Elemento strutturale
Struttura
y =Curvatura corrispondente allo snervamento delle armature tese
u =Curvatura ultima
M=C(H/2-z)+T’(H/2-d’)+T(H/2-d)
con:
xc
z = b c xdx / C
0
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
A seconda del legame costitutivo assunto per il materiale il legame M- assume
caratteristiche diverse soprattutto in termini di curvatura ultima
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
M (kN/m) = u / y
y u
(1/m)
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
Duttilità disponibile per la sezione:
u =Curvatura ultima
cu h x y
= u / y = c
sy xc
u
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
cu h xcy
= u / y =
sy xcu
LA DUTTILITA’ DIMINUISCE
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
cu h xcy
= u / y =
sy xcu
Aumento di y
LA DUTTILITA’ DIMINUISCE
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
cu h xcy
= u / y =
sy xcu
LA DUTTILITA’ AUMENTA
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
u=A’s/As
cu h xcy
= u / y =
sy xcu
Calcestruzzo confinato
LA DUTTILITA’ AUMENTA
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
Materiale
Sezione
Elemento strutturale
Struttura
CERNIERA PLASTICA
= u / y = 1 pu / y
pu = u y
y = y L2 / 3
u = pu y = y L2 / 3 ( u y )l p ( L l p / 2)
lp lp
( D)
= 1 3( 1) (1 )
L 2L
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELL’ELEMENTO
y = y L2 / 6
L2
u = pu y = y (u y )l p (L l p )
6
l p = 0,5H 0,05 L / 2
lp lp
( D)
= 1 6( 1) (1 )
L L
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELL’ELEMENTO
La duttilità dell’elemento
risulta inferiore a quella
della sezione, soprattutto per
il primo schema
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – APPLICAZIONE DEI CONCETTI
Sistema ad un grado di libertà non smorzato
Energia cinetica
Energia di Energia di
Energia cinetica deformazione
deformazione
Energia dissipata
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – STRUTTURE COMPLESSE
= u / y
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – STRUTTURE COMPLESSE
u pu
pu = min u y l p cerniere plastiche = = 1
( D)
y y
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE
Materiale
Sezione
Elemento strutturale
Struttura
Modalità di Colasso Duttile Modalità di Collasso Fragile
Cerniere plastiche a tutte le estremità delle travi Cerniere plastiche nei pilastri
Criterio di progettazione che tiene conto delle riserve plastiche della struttura
μ (R) ≤ μ (D)
Duttilità Disponibile
μ (D) Ossia quella che il sistema è in grado
di assicurare prima di pervenire alle
condizioni limite (danno accettabile)
Duttilità Richiesta
μ (R) Ossia corrispondente all’effettivo
impegno plastico del sistema per una
data azione sismica (stato di danno)
Relazione fra duttilità globale e locale
Comportamento Confinamento
del materiale
Duttilità di
deformazione
Comportamento Carico
della sezione assiale
Duttilità di curvatura
Comportamento Cerniera
dell’elemento plastica
Duttilità di
rotazione
Comportamento Modalità di
della struttura collasso
Duttilità di spostamento
GERARCHIA DELLE RESISTENZE
(Capacity Design)
Capacity Design
(Gerarchia delle Resistenze)
Gerarchia nelle modalità di danno e I modi fragili sono dimensionati in
di collasso in cui i modi duttili funzione della capacità dei modi
precedano quelli fragili duttili anziché in funzione delle
azioni di progetto
GERARCHIA DELLE RESISTENZE
(Capacity Design)
GERARCHIA DELLE RESITENZE ERRATA!
Forza
Forza
Spostamento Spostamento Spostamento
GERARCHIA DELLE RESISTENZE
(Capacity Design)
Forza
Forza
Spostamento
Spostamento Spostamento
GERARCHIA DELLE RESISTENZE
(Capacity Design)
• che i nodi trave-colonna rimangano integri (rotture in tali zone sono caratterizzate da
maggiori incertezze, il nodo è un elemento tozzo e quindi soggetto a taglio prevalente, la
plasticizzazione del nodo aumenta la labilità della struttura.)
Le norme del 2008 sono dunque calibrate per due livelli di Capacità
Dissipativa, o Classi di Duttilità (CD): alta (CD"A") e bassa (CD"B").
Il livello CD"A" prevede che sotto l’azione sismica di progetto la struttura si
trasformi in un meccanismo dissipativo ad elevata capacità, mentre al
livello CD"B" si richiede essenzialmente che tutti gli elementi a
funzionamento flessionale: travi, pilastri e pareti, posseggano una soglia
minima di duttilità.