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DUTTILITA’ STRUTTURALE – RIFLESSIONE!

Sotto l’azione di terremoti violenti, le strutture escono sensibilmente


dal regime elastico, manifestando elevati impegni in campo plastico

……tuttavia
nelle pratiche applicazioni si utilizzano procedimenti basati
sull’ipotesi di comportamento elastico

…. si introducono
regole specifiche di progetto in grado di garantire alle
strutture adeguate capacità in termini di deformazione e
dissipazione energetica
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – DEFINIZIONE

DUTTILITA’: Capacità deformativa in campo anelastico o


meglio capacità di dissipare una significativa quantità di
energia per isteresi senza che si osservi una sostanziale
riduzione di resistenza.

Strutture Duttili: Vantaggi

- Salvaguardarsi da rotture di tipo fragile, e quindi improvvise e


catastrofiche.

- Dissipare l’energia trasmessa dal sisma

- Conseguire vantaggi economici rispetto al progetto di strutture che


rimangono in campo elastico sotto azioni così rare
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – DEFINIZIONE

Il concetto di duttilità può essere applicato a vari livelli, fra loro


correlati

-Deformazione Materiale

-Curvatura Sezione

-Rotazione Elemento

-Spostamento Struttura
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DEI MATERIALI

Materiale
Sezione
Elemento strutturale
Struttura
Calcestruzzo Acciaio
Acciaio
f ck f uk
f yk
f cd f yd

 cu- c1  su- sy

-f ck  c1  cu   sy  su 
fyk = 430 MPa
 cu=0.0035 fyd= fyk /1,15 = 374 MPa
 yd = deformazione al limite elastico = fyd/ES =
 c1=0.0020 374/206.000 = 0,0018
 su = deformazione ultima convenzionale = 0,0100

C = cu/c1=1.75 s = su/yd=5.52
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DEI MATERIALI

FRAGILE

E’ NECESSARIO UN DUTTILE
CALCESTRUZZO DI ADEGUATA RESISTENZA
IN MODO DA SCONGIURARNE IL COLLASSO

ACCIAIO CON ADEGUATO ALLUNGAMENTO A


ROTTURA , RAPPORTO DI INCRUDIMENTO E
TENSIONE DI SNERVAMENTO
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DEI MATERIALI

Nel caso del calcestruzzo è necessario utilizzare un elevato livello di


Il confinamento per ottenere una buona duttilità in compressione
Confinamento

Incremento di resistenza dell’ordine del 20%÷30%


Incremento di deformazione ultima sino al 5% ÷6%
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DEI MATERIALI

Il confinamento aumenta la resistenza del calcestruzzo e soprattutto la sua


duttilità

La corretta progettazione dell’armatura trasversale evita la crisi per


TAGLIO (collasso fragile)
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DEI MATERIALI

La duttilità del calcestruzzo migliora per effetto del confinamento esercitato dall’armatura trasversale

L’effetto del confinamento dipende dal diametro e dal passo delle staffe ma anche dalla disposizione
dell’armatura longitudinale
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DEI MATERIALI
Caratteristiche dei Materiali- NTC

•Limite inferiore sulla classe di calcestruzzo

•Controllo della resistenza effettiva allo snervamento, del rapporto fra resistenza a
rottura e resistenza allo snervamento, dell’allungamento percentuale.
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – DUTTILITA’ DELLA SEZIONE

Materiale
Sezione
Elemento strutturale
Struttura
y =Curvatura corrispondente allo snervamento delle armature tese

u =Curvatura ultima

La duttilità viene valutata considerando quale legame costitutivo rappresentativo il


legame M-
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
Calcolo del Diagramma Momento-Curvatura
Viene assegnata la curvatura, ovvero l’inclinazione del
diagramma delle deformazioni

Si assume un valore di tentativo dell’asse neutro, xc

Si ricava lo stato tensionale nella sezione e, quindi la risultante


delle compressioni nel calcestruzzo e nell’acciaio e la risultante
delle trazioni
xc

C = b   c dx T = As s T ' = As'  s'


0
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
Procedendo per iterazioni successive si ricava la posizione
dell’asse neutro che soddisfa l’equazione di equilibrio alla
traslazione
C+T’-T=N

Si calcola il valore del momento flettente corrispondente


imponendo l’equilibrio alla rotazione intorno all’asse baricentrico
della sezione geometrica

M=C(H/2-z)+T’(H/2-d’)+T(H/2-d)
con:

 xc 
z =  b  c xdx  / C
 0 
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE

A seconda del legame costitutivo assunto per il materiale il legame M- assume
caratteristiche diverse soprattutto in termini di curvatura ultima
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE

M (kN/m)  = u /  y

y u
 (1/m)
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
Duttilità disponibile per la sezione:

y =Curvatura corrispondente allo snervamento delle armature


tese

u =Curvatura ultima

 cu h  x y

 = u /  y = c

 sy xc
u
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE

Principali fattori che influenzano la capacità rotazionale di sezioni


in c.a.

 cu h  xcy 
 = u /  y =
 sy xcu

Presenza di sollecitazione assiale Aumento della profondità dell’asse neutro

LA DUTTILITA’ DIMINUISCE
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE

La duttilità diminuisce all’aumentare dell’azione assiale

I PILASTRI SOLLECITATI DA SFORZI ASSIALI ELEVATI


HANNO BASSA DUTTILITA’
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE

 cu h  xcy 
 = u /  y =
 sy xcu

Aumento di  sy e/o dell’armatura tesa

Aumento di y

LA DUTTILITA’ DIMINUISCE
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE

 cu h  xcy 
 = u /  y =
 sy xcu

Armatura in compressione e/o aumento della resistenza del calcestruzzo

Diminuzione della profondità dell’asse neutro

LA DUTTILITA’ AUMENTA
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE

u=A’s/As

La duttilità diminuisce all’aumentare della percentuale meccanica di armatura in


trazione

La duttilità aumenta all’aumentare dell’armatura in compressione


DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE

 cu h  xcy 
 = u /  y =
 sy xcu

Calcestruzzo confinato

Aumento della contrazione ultima del calcestruzzo

LA DUTTILITA’ AUMENTA
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE

Modo duttile Modo fragile

La rottura a taglio è di tipo fragile e con scarsa capacità dissipativa: gli


elementi strutturali devono garantire una elevata resistenza a taglio per favorire
meccanismi di crisi prevalentemente flessionali.
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELLA SEZIONE

Materiale
Sezione
Elemento strutturale
Struttura

CERNIERA PLASTICA

La duttilità dell’elemento strutturale dipende significativamente dalla


lunghezza della cerniera plastica: tratto a cui si estende il comportamento
non lineare a partire dalla sezione critica
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELL’ELEMENTO

Duttilità strutturale valutata nell’elemento


Si consideri una mensola in c.a. a sez. rett. Per valutare la duttilità si fa riferimento alla
relazione tra forza F e spostamento .

 =  u /  y = 1   pu /  y
 pu =  u   y

 y =  y L2 / 3
 u =  pu   y =  y L2 / 3  (  u   y )l p ( L  l p / 2)

l p = 0,5H  0,05L * Mattock

L*=L per il caso in esame


L*= distanza dalla sezione critica al punto di nullo
del diagramma dei momenti

lp lp
 ( D)
= 1  3(    1) (1  )
L 2L
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELL’ELEMENTO

Due mensole in serie di


lunghezza pari a L/2

 y =  y L2 / 6
L2
 u =  pu   y =  y  (u   y )l p (L  l p )
6
l p = 0,5H  0,05 L / 2

lp lp
 ( D)
= 1  6(    1) (1  )
L L
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – INFLUENZA DELL’ELEMENTO

La duttilità dell’elemento
risulta inferiore a quella
della sezione, soprattutto per
il primo schema
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – APPLICAZIONE DEI CONCETTI
Sistema ad un grado di libertà non smorzato

Sistema elastico Sistema anelastico

Energia trasmessa dal sisma Energia trasmessa dal sisma

Energia cinetica
Energia di Energia di
Energia cinetica deformazione
deformazione
Energia dissipata
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – STRUTTURE COMPLESSE

Duttilità della struttura


E’ definita generalmente in funzione dello spostamento di un punto significativo della
struttura (es. in sommità)

 = u /  y
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE – STRUTTURE COMPLESSE

y= Spostamento corrispondente alla formazione delle cerniere plastiche o comunque al


raggiungimento di y nelle sezioni critiche.
u= spostamento ultimo, corrispondente al raggiungimento della rotazione plastica
ultima in almeno una delle cerniere plastiche

u  pu
 pu = min u   y l p cerniere plastiche  = = 1
( D)

y y
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE

Collasso per meccanismo di piano Collasso per meccanismo globale

Forte differenza di duttilita’


DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE

Materiale
Sezione
Elemento strutturale
Struttura
Modalità di Colasso Duttile Modalità di Collasso Fragile

Cerniere plastiche a tutte le estremità delle travi Cerniere plastiche nei pilastri

Scarsa capacità rotazionale


Adeguata capacità rotazionale
Non linearità concentrata
Richiesta di duttilità uniforme
(meccanismi di piano)
DUTTILITA’ NELLE STRUTTURE

Criterio di progettazione che tiene conto delle riserve plastiche della struttura

μ (R) ≤ μ (D)
Duttilità Disponibile
μ (D) Ossia quella che il sistema è in grado
di assicurare prima di pervenire alle
condizioni limite (danno accettabile)

Duttilità Richiesta
μ (R) Ossia corrispondente all’effettivo
impegno plastico del sistema per una
data azione sismica (stato di danno)
Relazione fra duttilità globale e locale

Comportamento Confinamento
del materiale

Duttilità di
deformazione

Comportamento Carico
della sezione assiale

Duttilità di curvatura

Comportamento Cerniera
dell’elemento plastica

Duttilità di
rotazione

Comportamento Modalità di
della struttura collasso

Duttilità di spostamento
GERARCHIA DELLE RESISTENZE
(Capacity Design)

Vista la possibilità di controllare la duttilità della struttura attraverso materiali,


sezioni, ecc, è possibile stabilire una gerarchia ai diversi livelli (materiale,
sezione, elemento strutturale, struttura) definendo quelli che sono gli
elementi fragili e, quindi, da preservare dal collasso, e quelli duttili, che
devono invece per primi superare il limite elastico, garantendo un’adeguato
grado di duttilità e l’assenza di collasso
GERARCHIA DELLE RESISTENZE
(Capacity Design)

Un alto livello di duttilità si ottiene con una corretta


progettazione strutturale finalizzata ad un preciso meccanismo
di plasticizzazione

Capacity Design
(Gerarchia delle Resistenze)
Gerarchia nelle modalità di danno e I modi fragili sono dimensionati in
di collasso in cui i modi duttili funzione della capacità dei modi
precedano quelli fragili duttili anziché in funzione delle
azioni di progetto
GERARCHIA DELLE RESISTENZE
(Capacity Design)
GERARCHIA DELLE RESITENZE ERRATA!

Anello fragile Anello Duttile Comportamento globale


Meno resistente più resistente fragile
Forza

Forza

Forza
Spostamento Spostamento Spostamento
GERARCHIA DELLE RESISTENZE
(Capacity Design)

GERARCHIA DELLE RESITENZE CORRETTA!

Anello fragile Anello Duttile Comportamento globale


più resistente meno resistente duttile
Forza

Forza

Forza
Spostamento
Spostamento Spostamento
GERARCHIA DELLE RESISTENZE
(Capacity Design)

Ad esempio in strutture in c.a., si richiede che:

• non si verifichino in alcun elemento rotture per taglio (generalmente fragili )

• che i nodi trave-colonna rimangano integri (rotture in tali zone sono caratterizzate da
maggiori incertezze, il nodo è un elemento tozzo e quindi soggetto a taglio prevalente, la
plasticizzazione del nodo aumenta la labilità della struttura.)

• che le cerniere plastiche flessionali possano prodursi unicamente alle estremità


delle travi e alla base delle colonne (la capacità deformativa flessionale è più elevata nelle
travi per l’assenza di sforzo assiale, la formazione di cerniere nelle travi impedisce la
presenza di un piano debole)

• che non si verifichino danni in fondazione ( difficili da identificare e riparare)

•Evitare la formazione di piani deboli e progettare le travi in modo da risultare più


deboli delle colonne
SPETTRO DI RISPOSTA DI PROGETTO: CLASSI DI
DUTTILITA’

Le norme del 2008 sono dunque calibrate per due livelli di Capacità
Dissipativa, o Classi di Duttilità (CD): alta (CD"A") e bassa (CD"B").
Il livello CD"A" prevede che sotto l’azione sismica di progetto la struttura si
trasformi in un meccanismo dissipativo ad elevata capacità, mentre al
livello CD"B" si richiede essenzialmente che tutti gli elementi a
funzionamento flessionale: travi, pilastri e pareti, posseggano una soglia
minima di duttilità.

In funzione del livello di duttilità che si intende conseguire variano sia le


In funzione del livello di duttilità che si intende conseguire variano sia le
modalità di applicazione del criterio della gerarchia delle resistenze (nel
modalità di applicazione del criterio della gerarchia delle resistenze (nel
livello "B" esso è di fatto presente solo in modo implicito) sia l’entità
livello "B" esso è di fatto presente solo in modo implicito) sia l’entità
dell’azione sismica di progetto, regolata dal valore del fattore di struttura
dell’azione sismica di progetto, regolata dal valore del fattore di struttura
q.
q.

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