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Premessa
Canto d’Amore alla Divina Volontà
Canto alla Volontà Divina, dolce e amabile, che viene come messaggera di pace tra il Cielo e
la terra. Essa è la “Divinità” del futuro, è il Dono di Dio, e fra mille e mille io l’ho scelta e
l’ho amata.
Viene per aprire l’era futura, l’era di una nuova religiosità più concreta, coerente al Vangelo.
Viene per istaurare il Regno della Volontà di Dio e chiama i suoi figli perché la riconoscano e
la facciano regnare. Viene per dar inizio a un capovolgimento di epoca, alla rivoluzione
copernicana del mondo spirituale, per dar compimento al ‘Padre nostro’ e per riportare
l’uomo alla Santità della sua Prima Origine.
Essa porta un nuovo Vangelo, il Vangelo della Volontà Divina e questo Vangelo ricondurrà
finalmente l’uomo al suo Creatore. Essa viene con la Forza dello Spirito Santo, con l’Umiltà
di Cristo e come Nuovo Sole che sorge dall’Alto, dopo l’Era del Sole della Grazia.
Essa non ha inizio né fine, è il Cuore della Trinità, e deve diventare il principio, il mezzo, il
fine della nostra vita, la Fonte e il Culmine della vita della nuova generazione dei Figli della
Luce.
Essa è il Cuore della Trinità, è il Cuore del Cuore di Cristo e di Maria e deve diventare anche
il Cuore del nostro cuore. Essa è la nostra Casa, il nostro Cibo, la nostra Vita, la nostra Veste,
il nostro Tutto. Essa è Via ai viandanti, Luce ai ciechi, Forza ai deboli, Conforto agli
sfiduciati, Chiarezza agli smarriti.
Perseguitata e sempre amata, lottata e sempre cercata, incompresa e sempre voluta,
sconosciuta, dimenticata e sempre desiderata.
È la Perla preziosa, la Porta stretta, il Tesoro nascosto che solo i piccoli sanno scoprire e solo
i poveri sanno vedere.
Essa è quel Sole senza tramonto che illumina la Città dei santi, è il Mare immenso, è la
perenne Corrente dell’Essere che crea e mantiene tutto nell’esistenza.
Di Lei mi sono innamorato, ho posto su di Lei il mio sguardo e da Lei non l’ho più distolto.
L’ho trovata più bella di tutte le donne, più geniale di tutti i ritrovati, più concreta di tutte le
idee. L’ho presa come mia Sposa e non la lascerò più. Per questo credo che la mia sorte è
stata migliore di altri perché ho trovato una ‘donna perfetta’.
Se la paragonassi a mille rubini e topazi non perderebbe il suo valore. Essa vale più di tutte le
gemme preziose e più di tutti i tesori del mondo. Per Essa dare la vita, ad Essa sacrificare
ogni cosa, per Essa immolare ogni affetto e desiderio. Non avere altro scopo che il suo scopo,
altro interesse che il suo interesse, altro desiderio e piacere che il suo desiderio e piacere.
Compiacere sempre il nostro Creatore per essere da Lui chiamati con Gesù e come Gesù i
‘figli prediletti’ in cui Egli si compiace.
Essa è il Principio di Coscienza Morale al di sopra di tutto e di tutti, e a cui tutto e tutti
devono sottostare e innanzi a cui ogni fronte si deve inchinare. Amen.
Introduzione
Qual è il compito di chi vive nelle Divina Volontà
Da un po’ di tempo sono rimasto a riflettere seriamente, sul rischio che c’è di far diventare
questa bella e preziosa dottrina e spiritualità della Divina Volontà, qualcosa di “bello da
sapere, da comunicare”, però che rischia di non essere incarnata, di non essere “Vita”.
Il “raccontare un bel discorso” ma non “viverlo”, è il rischio che corriamo in questo caso,
come ci fu presso i primi cristiani che, soprattutto i giudaizzanti (cioè i cristiani che
provenivano dal giudaismo), stavano facendo del cristianesimo un gnosi, una dottrina, una
filosofia. Mentre Gesù ci dice tutto il contrario: “Non chi dice: Signore, Signore, entrerà nel
Regno dei Cieli, ma chi fa la Volontà del Padre mio che è nei Cieli”. A me sembra ancora
peggio fare una cosa del genere con la Divina Volontà, rischiare di farla diventare un “bel
discorso” per attrarre gli altri, per conquistarli, non qualcosa da “Vivere”.
Invece dice Gesù a Luisa che le anime della Divina Volontà sono anime regine, perché non
devono fare niente, perché, anche se sembra che non facciano niente con la loro volontà,
fanno tutto con la Divina Volontà!
Dice infatti Gesù: “Figlia mia, la mia Volontà è la Santità delle santità. Sicché l’anima che fa
la mia Volontà, secondo la perfezione che Io ti insegno, cioè come in cielo così in terra, per
quanto fosse piccola, ignorante, ignorata, si lascia dietro anche gli altri Santi, ad onta dei loro
portenti, delle conversioni strepitose, dei miracoli; anzi confrontando, le anime che fanno la
mia Volontà, qual è nel mio Terzo Fiat, esse sono regine e tutte le altre come se stessero a
loro servizio.”
Quindi qui Gesù ci dice che anche se gli altri (anche i Santi che ci sono stati finora), fanno
miracoli, l’anima che vive nella Divina Volontà li passa avanti.
“L’anima che fa la mia Volontà pare che fa niente e fa tutto, perché stando nella mia Volontà
[queste anime] agiscono alla divina, nascostamente ed in modo sorprendente. Sicché sono
luce che illumina, sono venti che purificano, sono fuoco che brucia, sono miracoli che fanno
fare i miracoli: quelli che li fanno sono i canali, in queste, invece, ne risiede la potenza.
Sicché sono il piede del missionario, la lingua dei predicatori, la forza dei deboli, la pazienza
degli infermi, il regime dei superiori, l’ubbidienza dei sudditi, la tolleranza dei calunniati, la
fermezza nei pericoli, l’eroismo degli eroi, il coraggio dei martiri, la santità dei Santi… E così
di tutto il resto, perché stando nella mia Volontà concorrono a tutto il bene che ci può essere
in Cielo ed in terra.”
Dico soprattutto ai parrocchiani di S. Antonio Abate: non vi preoccupate perché noi saremo la
parrocchialità del Parroco e della parrocchia. Perché più saremo noi stessi, cioè più saremo
Figli del Divin Volere, più ci ritireremo a pregare, più ci nasconderemo, più realizzeremo
davvero il nostro compito, cioè quello di essere la lingua del predicatore, il piede del
missionario, la forza dei deboli, la parrocchialità del Parroco e delle parrocchie, e più saremo
utili a voi, alla parrocchia di S. Antonio Abate, a tutte le parrocchie, alla Chiesa, al mondo
intero!
Perché sembra che una persona che faccia “Maria”, faccia niente, e “Marta” si ribella sempre.
È difficile trovare qualche “Marta” che dica: “se siete Figli del Divin Volere allora pregate,
pregate!” C’è invece sempre qualche Marta che ci dice: che fate di buono? Non fate niente!
C’è tanto da fare ad esempio nelle Diocesi, si potrebbe mettere qualche bel tappo in qualche
buco di qualche parrocchia…
Noi invece dovremmo pian piano allontanarci come S. Antonio Abate che andava alla ricerca
di luoghi sempre più isolati per realizzare il suo compito, cioè per pregare, il quale, dopo che
vendette tutto, andò prima vicino alla sua città, dopo incominciò ad allontanarsi nel deserto,
poi, vedendo che la gente lo andava sempre più a cercare, si allontanava sempre di più,
sempre di più. Così dovremmo fare noi, sacerdoti e Figli del Divin Volere, in questo
momento impegnati nella vostra parrocchia di S. Antonio, allontanarci sempre di più andando
prima magari in un posto un po’ fuori del paese. Poi se lì ci sarà troppa gente che non ci
permetterà di svolgere il nostro compito non so dove andremo, forse nel deserto del Sahara…
Certo la Redenzione ha già fatto mettere in piedi e in moto il figliol prodigo. Ora c’è
l’abbraccio della Divina Volontà, c’è il ritorno nella casa del Padre grazie a questo Dono
grande e sublime.
Conclusione
Il miracolo più grande. Gloria e santità di Adamo.
Vi propongo ora in conclusione alcuni titoli che vengono dati a Luisa: incorrotta, seconda
vergine, piccina (insieme a Maria), redentrice della Divina Volontà, madre dei figli del Divin
Volere, integra (anche se non immacolata) senza conoscere il germe della corruzione e il
fomite della concupiscenza…
Luisa glielo chiede a Gesù: come mai proprio io integra? È mai possibile? E Gesù glielo
spiega: sì, al massimo c’è stata in te qualche lesione, perché non era degno che una Divina
Volontà venisse in una creatura, se ci fosse stata in essa la corruzione, e quindi non sarebbe
stato degno che venisse in te.
“È proprio vero che non c’è stata rottura in te; al più, qualche lesione riparata subito dal mio
Amore, rendendo così più forte in te l’integrità… le mie attenzioni le molte grazie per operare
il più gran miracolo che esiste al mondo qual è il vivere continuato nel mio Volere…
oltrepassa lo stesso miracolo dell’Eucarestia… perché devo piegare una ragione, una volontà
umana, un desiderio, un amore puramente libero!” Certo questo è veramente la cosa più
grande, il miracolo più grande che Dio possa fare!
Che Dio possa operare anche in noi questo grande miracolo, il più grande miracolo di vivere
in modo continuo, per sempre, per tutta la vita nel Divin Volere: questo è l’augurio più
grande è più bello che vi posso fare! Non ci accada mai come Adamo di uscire e di perdere
questo Dono.
A proposito di Adamo: sapete che Adamo in cielo ha una gloria grandissima grazie alla prima
parte della sua vita tutta vissuta nel Divin Volere? Perché gli atti che ha fatto Adamo prima
della caduta, sono rimasti tutti in atto, puri, belli, eterni, infiniti presso Dio perché fatti tutti
con un Volontà Divina che in lui pensava, operava, amava…
Quindi dopo la Madonna Adamo è il santo più grande in paradiso e possiede la gloria più
grande. Questo Gesù non l’ha potuto dire prima perché ancora non era conosciuto il Divin
Volere, e anche se l’avesse rivelato non sarebbe stato capito.
Però anche se quella di Adamo è stata una vita nella Divina Volontà incompiuta, se adesso
Dio sta realizzando il ritorno dell’uomo a questo Dono, è proprio perché quegli atti che lui
aveva fatto prima della caduta, sono rimasti presso il trono di Dio a pregare, a implorare e a
meritarci il diritto del ritorno in questo Regno, in questo stato meraviglioso, nobile e sublime
che c’era prima della caduta del peccato originale.
A tutti tanti auguri di una vita santa, tutta vissuta nella Divina Volontà, e di entrare
definitivamente e completamente in questo Regno. Fiat! Fiat!
Nella Volontà di Dio, sempre!