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I globuli rossi
Gli eritrociti sono cellule prive di nucleo prodotte dal midollo osseo. La sopravvivenza media del
globulo rosso è di circa 120 giorni, dopodiché la cellula degradata viene eliminata a livello della
milza, del fegato e del midollo osseo. La funzione principale è quella di trasportare l’ossigeno dai
polmoni ai tessuti ed anidride carbonica prodotta a livello tessuti dei polmoni. Tale funzione è
possibile grazie ad una sostanza contenuta all'interno dell'eritrocita che si chiama "EMOGLOBINA",
e che costituisce il 30 -36% del volume del globulo rosso e che funge da trasportatore di ossigeno e
di anidride carbonica alle quali si lega in maniera reversibile. Valori normali: femmine 4-5 milioni x
mm³; maschi4,5-5,5 milioni x mm³.
I globuli bianchi
Sono gli elementi corpuscolari più piccoli (un quarto del globulo rosso) ed hanno una funzione
determinante nell'arresto del sanguinamento in caso di lesione di un vaso, formando un "tappo"
che blocca l'emorragia. Successivamente si attiva il processo della coagulazione in modo da
stabilizzare il coagulo. Si formano nel midollo osseo a partire da una cellula che si chiama
magacariocita. Le piastrine sono dei “frammenti cellulari” e la loro vita media è di pochi giorni.
Il plasma
Il plasma è la parte liquida del sangue. E’ costituito principalmente da acqua (circa il 90%) nella
quale sono disciolte molte sostanze essenziali per l’organismo (proteine, grassi, zuccheri, sali
minerali, ormoni, ecc.) ed in cui circolano gli elementi corpuscolati, materiali indispensabili per il
normale funzionamento dell’organismo.
Pur non disponendo di un dato essenziale come il gruppo sanguigno, le trasfusioni di sangue
venivano praticate già nel XVII secolo, ma come prevedibile non sempre gli effetti erano quelli
sperati e spesso il risultato finale era la morte del paziente. Infatti a quel tempo l'uomo non era
ancora a conoscenza delle pericolose reazioni di incompatibilità che si scatenavano quando due
soggetti presentavano gruppi sanguigni diversi, proprio perché questi non si conoscevano ancora.
Karl Landsteiner
I gruppi sanguigni sono determinati dalla presenza di antigeni, ovvero delle proteine specifiche
sulla superficie dei globuli rossi. Gli antigeni si comportano come delle antenne che captano
l'ingresso di “sostanze non autorizzate”, producendo delle reazioni immunitarie. Quando ciò
avviene gli antigeni stimolano la produzione di anticorpi in grado di legarsi (il termine tecnico è
“agglutinarsi”) ed uccidere queste sostanze estranee.
Nel sistema AB0 scoperto dal dott. Karl Landsteiner i gruppi sanguigni sono quattro: A, B, AB e 0.
Questi sono caratterizzati dalla presenza o dall'assenza degli antigeni A e B.
Inoltre l'organismo produce degli anticorpi diretti contro gli antigeni che non sono presenti sulla
superficie dei propri globuli rossi.
Il fattore Rh (Rhesus) si basa sulla presenza o meno di una determinata proteina sulla superficie
dei globuli rossi ed è un'altro fattore fondamentale per determinare la compatibilità quando si
effettuano trasfusioni di sangue. La scoperta del fattore Rh fu resa possibile dagli studi condotti su
un gruppo di macachi Rhesus, da cui derivò il nome Rh. Se questa proteina è presente si parla di
Rh positivo (Rh+), se è assente si parla di Rh negativo (Rh-).
A differenza di quanto accadeva per i gruppi sanguigni A, B e 0 un individuo Rh- non ha nel suo
sangue gli anticorpi per il fattore Rh positivo. Questi anticorpi si formano non appena il paziente
riceve una trasfusione di sangue Rh positivo. Il processo è inizialmente molto lento e non causa
subito problemi.