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Disambiguazione – Se stai cercando il dispositivo di visualizzazione, vedi
Schermo a tubo catodico.

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Questo video mostra il funzionamento di un tipico televisore CRT degli anni ottanta.
Il tubo a raggi catodici, o semplicemente tubo catodico, in sigla CRT (dal
corrispondente termine inglese "cathode-ray tube"), era un tipo di tubo
elettronico (normalmente un tubo a vuoto) utilizzato in passato e sino agli inizi
degli anni duemila, per realizzare vari tipi di apparecchi elettronici, i più noti dei
quali sono la telecamera, il televisore e il monitor del computer (quest'ultimi due
di vecchia generazione).

Indice
1

T
i R
p i
Storia2 Descrizione 2 o 2 3c Voci correlate
4 Altri progetti
5
. l . i
1 o 2 c
g l
i o
e
Collegamenti esterni Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il primo tubo a raggi catodici della storia è il tubo di Crookes, realizzato da
William Crookes nei primi anni '70 del XIX secolo. Partendo dal tubo di Crookes,
nel 1897, Karl Ferdinand Braun costruì il primo oscilloscopio a tubo catodico
della storia utilizzando un tubo a raggi catodici da lui realizzato che in seguito
prenderà il suo nome, il tubo di Braun. Mentre il tubo di Crookes è un tubo a
raggi catodici destinato ad un utilizzo sperimentale di laboratorio, il tubo di Braun
è invece il primo tubo a raggi catodici della storia ad avere un'applicazione
pratica.
Nel 1907, lo scienziato russo Boris Rosing utilizzò uno schermo CRT in un
esperimento per la ricezione di un segnale video che disegnava un'immagine.
Riuscì a visualizzare semplici forme geometriche sullo schermo, e questa fu la
prima volta che la tecnologia CRT fu utilizzata per quella che oggi è conosciuta
come la televisione.
Il primo televisore commercializzato con CRT venne prodotto dalla Telefunken in
Germania nel 1934.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Tipologie [modifica | modifica wikitesto]
Di seguito sono riportate le tipologie di tubi a raggi catodici realizzate nel corso
degli anni (tra parentesi è indicato il nome alternativo del dispositivo):
1 Dispositivi destinati solo ad un utilizzo sperimentale in laboratorio:
tubo di Crookes
2 Display:
tubo di Braun: inventato nel 1897 da Braun e successivamente
perfezionato da Wehnelt, trovò impiego nei primi televisori. I raggi
catodici, canalizzati da un diaframma, attraversano il tubo di vetro
sottovuoto e vengono deviati da un campo elettromagnetico
provocato da bobine poste al di fuori del tubo; infine, scontrandosi
con uno schermo al fosforo, diventano fluorescenti.
tubo di Braun-Wehnelt
cinescopio
emiscope
trinitron
diamondtron
3 Tubo da ripresa:
image dissector
iconoscopio
emitron
orthicon (orticonoscopio)
image orthicon (orticonoscopio a immagine elettronica)
vidicon (vidiconoscopio)
plumbicon
4 Memorie elettroniche:
tubo di Williams.
Riciclo[modifica | modifica wikitesto]
Come rifiuti elettronici, i CRT erano considerati uno dei materiali più difficili da
riciclare, date le elevate quantità di piombo e di fosfòri (non fòsforo), entrambi
necessari per la produzione degli schermi.
I vecchi televisori non rientravano nel ciclo ordinario dei rifiuti urbani, ma
dovevano essere riconsegnati da rivenditori o tecnici autorizzati e specializzati,
diversamente li si consegnava direttamente alle stazioni ecologiche presenti sui
territori dei comuni italiani. La Direttiva 2002/96/CE dell'Unione Europea tratta lo
smaltimento e il riciclo degli apparecchi elettrici ed elettronici a fine vita. Grazie
allo smaltimento separato, oltre il 75% delle sostanze di un televisore CRT
erano riciclabili: il tubo catodico era la vera parte pericolosa. Lo scopo dello
smaltimento del televisore era evitare di disperde

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