Sei sulla pagina 1di 1

E' una delle figure di spicco del rinnovamento letterario in età ellenistica(periodo che segue il 323

framm impero macedone in un sistema di monarchie regionali Originario di Cirene(315-240) operò


alla corte dei Tolomei, lavorò alla biblioteca di Alessandria operando una catalogazione(Pinakes/
tavole)

COMPONIMENTI: Àitia(4 libri Distici elegiaci Cause/origini delle feste nomi e tradizioni)

PROLOGO

Aggiunto alla II edizione dell'opera, vs Telechini invisi alle Muse, attaccano Callimaco perché non
ha cantato le gesta di eroi in un unico componimento, V. replica che la sua poesia si esaursice in
forma breve, non va giudicata con la pertica persiana(per grandi lunghezze) ma con l'arte, Apollo
glielo ha ordinato Il bersaglio della polemica è il ungo poema epico degli epigoni di Omero, come
per esempio la Lide di Antimaco(grossa e non ben lavorata) mega biblion mega kakon

Subito dopo racconta di essere stato trasportato in sogno sull'Elicona(monte sacro delle muse
con cui parla)

C'è un richiamo alla tradizione, il motivo stesso dell'investitura è un'allusione a Esiodo

Nella seconda edizione= la Chioma di Berenice (nuova costellazione da Conone di Samo) da lui
così denominata in onore della principessa del re Tolomeo III Evergete

Gambi= importanti papiri callimachei 

carme 64: mito delle nozze di Peleo e Teti che contiene il lamento di Arianna Abbandonata. Un
epillio è anche il c 63, l’eviziatore di Attis invasato dalla dea Cibele. Tra i carmi dotti troviamo due
epitalami (61-2) una traduzione da Callimaco(c 66), la Chioma di berenice, preceduta da un
biglietto di dedica(c 65); le confessioni ddi una porta che racconta l’immortalità dei padroni(c67); e
il c 68 dove nel mito infelice di Protesilao e Laodamia si rsipecchia la storia d’amore tra Catullo e
Lesbia.

Sirmione, perla delle penisole e delle isole,


di tutte quante, sulla distesa di un lago trasparente o del mare
senza confini, offre il Nettuno delle acque dolci e delle salate,
con quale piacere, con quale gioia torno a rivederti;
a stento mi persuado d'avere lasciato la Tinia e le contrade di Bitinta,
e di poterti guardare in tutta pace.
Ma c'è cosa più felice dell'essersi liberato dagli affanni,
quando la mente depone il fardello e stanchi
di un viaggio in straniere regioni siamo tornati al nostro focolare
e ci stendiamo nel letto desiderato?
Questa, in cambio di tante fatiche, è l'unica soddisfazione.
Salve, amabile Sirmione, festeggia il padrone,
e voi, onde del lago di Lidia, festeggiatelo:
voglio da voi uno scroscio di risate, di tutte le risate che avete.

Potrebbero piacerti anche