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Infatti nelle Sette canzoni si alternano moduli tematici tipicamente andalusi in El pano moruno, Canción, Nana, Polo ai
canti della Murcia (Seguidilla), delle Asturie (Asturiana) e dell'Aragona (Jota), secondo un criterio di appropriazione
dell'anima spagnola in tutta la sua varietà e diversità di situazioni psicologiche, ubbidendo all'esempio già o erto da
Pedrell, Albéniz e Granados. Non per nulla Mila sostiene che in questi come in altri componimenti di Falla, artista di
acuta intelligenza creatrice, viene percorsa «la parabola di una delle esperienze che si o rivano alla musica
contemporanea: quella dell'ispirazione nazionale. Riscatto dal folclore, passaggio dal pittoresco all'autentico, dal colore
locale al genio di un popolo e di una civiltà, dal caratterisco al carattere: tale è il signi cato profondo dell'arte di Manuel
de Falla». Le Sette canzoni, che hanno sempre suscitato ammirazione per la chiarezza e l'eleganza del disegno armonico
e per la morbidezza timbrica della linea vocale, sono dedicate a madame Godebski, la quale insieme al marito ebbe
rapporti amichevoli e cordiali con Falla e altri musicisti, tra cui Ravel, un compositore sinceramente apprezzato
dall'autore dell'Amor brujo.
Testi
https://www.flaminioonline.it/Guide/Defalla/Defalla-Canciones40.html 1/3
22/1/2020 de Falla - Siete canciones
ASTURIANA ASTURIANA
JOTA JOTA
NANA NINNA-NANNA
CANCIÓN CANZONE
POLO POLO
(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 18 gennaio 1980
Questo testo scritto da Terenzio Sacchi Lodispoto è di proprietà di © LA MUSICA FATTA IN CASA
che ne autorizza l'uso, ed è stato prelevato sul sito https://www. aminioonline.it
https://www.flaminioonline.it/Guide/Defalla/Defalla-Canciones40.html 3/3