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INDICE

CONSIDERAZIONI
INTRODUTTIVE.................................................................................................1

CAPITOLO I. L’OBBLIGO DI SICUREZZA E IL DIRITTO ALLA


SALUTE DEL LAVORATORE: L’EVOLUZIONE DEL QUADRO
NORMATIVO

1. Evoluzione storica-sistematica dell’obbligo di sicurezza e della tutela della


salute nei luoghi di lavoro. I primi interventi tra fine Ottocento e inizi
Novecento............................................................................................................11

2.1 Il codice civile del 1942. L’obbligo di sicurezza: analisi dell’art. 2087 Cod.
Civ. Rapporti con la legislazione “speciale”…………………………….……..17

2.2 Le linee interpretative sulla natura dell’obbligo di sicurezza ex art. 2087


c.c........................................................................................................................22

2.3 Il contenuto dell’art. 2087 c.c. Il principio della “massima sicurezza


tecnologicamente fattibile”..................................................................................28

3. L’obbligo di sicurezza e il diritto alla salute del lavoratore: i principi


costituzionali. Tutela della vita, della salute e della sicurezza come limite
all’iniziativa economica privata..........................................................................42

4. La legislazione prevenzionistica degli anni cinquanta del Novecento...........48

5. La lotta sindacale per il riconoscimento del diritto alla salute. L’art. 9 dello
Statuto dei lavoratori...........................................................................................55

6. La legislazione di derivazione comunitaria. Dalla direttiva 89/391/CEE al


d.lgs. n. 626/1994................................................................................................66

7. Verso l’armonizzazione del sistema prevenzionale. Il d.lgs. n. 81/2008 e le


successive modifiche...........................................................................................79

8. Linee interpretative del riparto di potestà legislativa nella normativa


antinfortunistica e spazi regolativi delle Regioni................................................86

CAPITOLO II. L’OBBLIGO DI SICUREZZA TRA NORMA


GENERALE E NORME SPECIALI

1. Le interazioni tra norma generale e norme speciali. Titolarità e ambito di


applicazione soggettivo secondo la disposizione codicistica..............................97

2. L’ambito di applicazione oggettivo secondo il d.lgs. n 81/2008...................100

3. L’ambito di applicazione soggettivo secondo il d.lgs. n 81/2008. I soggetti


passivi dell’obbligo di sicurezza. Nozione di lavoratore. Il nuovo ruolo del

I
lavoratore: l’obbligo generale e gli obblighi specifici secondo il d.lgs.
81/2000..............................................................................................................103

4. La scala gerarchica dei soggetti attivi dell’obbligo di sicurezza di sicurezza: il


datore di lavoro nel settore privato e nel settore pubblico. Gli obblighi del datore
di lavoro (e del dirigente). Le attribuzioni indelegabili.....................................120

5. Gli altri soggetti attivi dell’obbligo di sicurezza: dirigente, preposto. La


delega di funzioni e la sub-delega.....................................................................128

6. Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP)..................140

7. La valutazione dei rischi................................................................................150

8. Brevi cenni ad altri soggetti (medico competente, rappresentanza dei


lavoratori per la sicurezza)................................................................................161

CAPITOLO III. POTERI, RESPONSABILITÀ E TUTELE

1. La qualificazione della responsabilità civile del datore di lavoro. Analisi


della responsabilità “indiretta” del datore di lavoro...................................177

2. La priorità logico giuridica dell’azione di adempimento dell’obbligo di


sicurezza. Obbligo di sicurezza e processo. Problemi inerenti all’esecuzione
dei provvedimenti giudiziari. Esecuzione forzata degli obblighi di fare e
profili di applicazione del provvedimento d’urgenza ex 700 c.p.c.............184

3. Dimissioni per giusta causa e legittima astensione dal lavoro in condizioni


di non soddisfacente sicurezza. Analogie, differenze e interazione con lo
sciopero. La tutela collettiva. L’interazione tra le forme di tutela previste dal
codice civile e dal d.lgs n. 81/2008. Gestione delle emergenze ex artt. 43 e
ss. d.lgs. n. 81/2008.....................................................................................205

4. Le interazioni tra poteri datoriali e obbligo di sicurezza............................217

5. La responsabilità penale e il sistema di tutela penale della salute e della


sicurezza dei lavoratori: il ruolo delle contravvenzioni, i delitti contro
l’incolumità pubblica (artt. 437 e 451 c.p.), i delitti contro la persona (artt.
589, comma 2, e 590, comma 3, c.p.). Analisi finale relativa agli sviluppi
giurisprudenziali inerenti l’omicidio volontario.........................................228

6. La responsabilità degli enti. L’apparato sanzionatorio...............................246

7. La responsabilità del lavoratore..................................................................267

CAPITOLO IV. I DANNI ALLA PERSONA DEL LAVORATORE

1. Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. Il cumulo tra


responsabilità. Gli effetti della qualificazione. La compatibilità tra

II
responsabilità contrattuale e risarcimento del danno non patrimoniale. I
danni alla persona. Infortuni e malattie professionali.................................277

2. L’evoluzione giurisprudenziale in tema di risarcimento del danno non


patrimoniale. La nascita del danno biologico. L’ampliamento del danno
morale. La problematica del danno esistenziale. L’intervento delle Sezioni
Unite con le sentenze nn. 8827-8828/2003 e 26972-5/2008. Il panorama
giuridico dopo l’intervento delle Sezioni Unite..........................................284

3. Alcune tipologie di danni non patrimoniali: (ius variandi ex art. 2103 e


demansionamento, mancato riposo/superlavoro/eccessivo carico di lavoro,
licenziamento ingiurioso)...........................................................................297

4. In particolare: il mobbing (panorama normativo e fondamento giuridico,


tipologia di condotte, soggetto attivo, soggetto passivo, mobbing verticale,
orizzontale e straining, onere della prova, tutela inibitoria e
risarcitoria)..................................................................................................315

5. Prova e liquidazione del danno (ripartizione degli oneri probatori, prova


dell’inadempimento quale fondamento della pretesa risarcitoria, la prova
liberatoria, l’accertamento del pregiudizio, il nesso di causalità, il
comportamento del lavoratore, la liquidazione del danno).........................334

6. L’esonero del datore di lavoro dalla responsabilità civile e il sistema


indennitario INAIL. L’interferenza tra il sistema di sicurezza sociale e
quello più ampio della responsabilità civile. Riflessioni e critiche inerenti il
danno differenziale c.d. quantitativo. Il danno differenziale c.d. qualitativo.
L’unitarietà del danno non patrimoniale e la materia indennitaria. Riflessi
sull’attuale portata della regola dell’esonero. I presupposti di risarcibilità del
danno differenziale e il regime probatorio. Le modalità di liquidazione del
danno differenziale.....................................................................................353

BIBLIOGRAFIA............................................................................................390

III

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