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I gruppi sanguigni

I gruppi sanguigni vengono distinti in


base alla presenza o meno, sul globulo
rosso,, di determinate sostanze dette
rosso
antigeni,, e di determinate agglutinine
antigeni
plasmatiche
Le agglutinine

Le agglutinine sono anticorpi capaci di


distruggere in vitro e in vivo i globuli
rossi contenenti antigeni di gruppo
diverso tramite una reazione di
aggregazione detta agglutinazione
Gruppi AB0
I primi gruppi sanguigni identificati sono quelli del sistema
noto come sistema AB0 (A, B, Zero).
Nel 1900 Landsteiner dimostrò che i globuli rossi umani
contengono due antigeni che indicò con A e B.
Ciascun globulo rosso può contenere:
• l'antigene A (gruppo A)
• oppure quello B (gruppo B)
• oppure entrambi (gruppo AB)
• oppure nessuno (chiamato per questo gruppo Zero)
Gruppi AB0
Inoltre il plasma sanguigno degli individui di:
• gruppo A contiene l'agglutinina beta (anti-B) capace di
distruggere i globuli rossi del sangue dei gruppi B e AB;
• gruppo B contiene l'agglutinina alfa (anti-A) capace di
distruggere i globuli rossi dei gruppi A e AB;
• gruppo 0 sono presenti entrambe le agglutinine;
• gruppo AB nessuna.
Gruppi AB0

Ciò ha enorme importanza nella pratica


della trasfusione:
il ricevente non deve avere anticorpi
rivolti contro i globuli rossi del
donatore poichè se ciò si verificasse, la
vita stessa del ricevente, sarebbe in
pericolo.
Gruppi AB0

Il genere umano si differenzia in 4


gruppi in base alla presenza o
all'assenza di antigeni A e/o B nei
globuli rossi e degli anticorpi contenuti
nel siero.
Gruppo 0

Il sangue viene esaminato


con reagenti detti:
• “siero anti A”
• “siero anti B”

•Se non si verifica nessuna


reazione il sangue in
esame appartiene al
"gruppo Zero" (0)
Gruppo A

Se invece si ha reazione
solo col siero "anti A" il
sangue esaminato
appartiene al "gruppo A".
Gruppo B

Se la reazione si verifica
solo col siero "anti B" il
sangue esaminato
appartiene al "gruppo B".
Gruppo AB

In presenza di reazione sia


con il siero "anti A" che col
siero "anti B" il sangue
esaminato appartiene al
"gruppo AB".
Gruppo Rh
 Tra gli altri sistemi trasmessi
geneticamente vi sono quindi:
– il fattore Rh
– i gruppi M e N; questi ultimi svolgono, talvolta,
un ruolo importante nelle controversie legali
relative all'accertamento della paternità.
paternità.
Gruppo Rh
• Nel 1941 Karl Landsteiner e A.S. Wiener misero in
evidenza nei globuli rossi di una scimmia, Macacus
Rhesus, e successivamente in quelli umani, un nuovo
antigene
• Dopo avere inoculato in alcune cavie e conigli campioni di
sangue della scimmia Macacus rhesus osservarono che il
siero dei conigli e delle cavie cosi immunizzati era in
grado di agglutinare l’85% dei globuli rossi umani
• Landsteiner e Wiener chiamarono il fattore agglutinogeno
presente sulle emazie umane "Rh
"Rh",
", dall'abbreviazione del
nome della scimmia.
Gruppo Rh

• Il gruppo Rh in realtà consta di tre distinte


frazioni
• Rh0
• Rh‘
• Rh“

• Il gruppo Rh è Capace di determinare la


comparsa di agglutinine specifiche nel sangue di
altri individui.
Gruppo Rh

• Come per gli antigeni del sistema AB0, la


presenza o l'assenza del fattore Rh è ereditaria
ed in base ad essa la popolazione viene suddivisa
in due gruppi:
• Rh+ in cui è presente
• Rh- in cui manca
Gruppo Rh
 Gli antigeni che vengono genericamente
denominati in questo modo sono, in realtà, circa
trenta
 Tra questi, il più importante risulta quello indicato
come antigene D
– in base alla sua presenza o assenza, permette di
distinguere il sangue rispettivamente in Rh
Rh--positivo e
Rh
Rh--negativo;
negativo;
– è un antigene formato da una molecola di natura
proteica..
proteica
Incompatibilità Rh: MEN
 Il fattore Rh ha importanti riflessi in medicina. Un
eventuale feto Rh+ avente madre Rh- Rh- e padre Rh+,
provoca nel sangue della madre la comparsa di anticorpi
capaci di agglutinare le emazie Rh+.
 Si parla di incompatibilità materno-
materno-fetale che si verifica in
genere al secondo parto o nei successivi.
 Questa incompatibilità provoca la malattia emolitica del
neonato (MEN) che nel passato aveva gravissime
conseguenze. Le attuali terapie, consentono di evitare ai
neonati ogni rischio.
Incompatibilità Rh:
trasfusioni
 Infine, nel caso di eventuale trasfusione
sanguigna, la compatibilità del fattore Rh segue
un andamento analogo a quello del sistema AB0
poichè il ricevente non deve sviluppare anticorpi
contro il donatore.
donatore.
 Nei limiti del possibile, nella pratica clinica, al
ricevente viene trasfuso sangue di gruppo
identico al suo..
Qual'è il tuo gruppo
sanguigno?
GRUPPI SANGUIGNI del
SISTEMA AB0
del della
del Figlio
Padre Madre
0 0 0
0 0A A0 - 00
0 AA A0
0 0B B0 - 00
0 BB B0
AA - A0 -
A0 A0 00
AA A0 AA - A0
AA AA AA
AB - A0 -
A0 B0 B0 - 00
AA B0 AB - A0
A0 BB AB - B0
AA BB AB
BB - B0 -
B0 B0 00
B0 BB BB - B0
BB BB BB
0 AB A0 - B0
AA - AB -
A0 AB A0 - B0
AA AB AA - AB
AB - BB -
B0 AB A0 - B0
BB AB AB - BB
AA - AB -
AB AB BB
Metodiche per la
determinazione del gruppo ABO
La determinazione del gruppo ABO deve necessariamente
includere sia un test eseguito sugli eritrociti che
un’indagine sul siero dello stesso soggetto; ciascuna delle
due indagini rappresenta il controllo dell’altro.
I test vengono eseguiti a temperatura ambiente.
Le emazie devono essere cimentate con sieri anti-A e anti-B
ed osservate per rilevare la presenza o l’assenza di
agglutinazione.
I reagenti vengono solitamente preparati dal siero di soggetti
immunizzati con sostanze gruppo specifiche A o B in modo
da indurre la produzione di anticorpi ad alto titolo.
Metodiche per la
determinazione del gruppo ABO
I test per la determinazione del gruppo ABO condotti sugli
eritrociti vengono definiti “test diretti”, e possono essere
eseguiti su vetrino, in provetta o su micropiastre.

I test eseguiti sul siero, che viene cimentato con emazie testo
di gruppo A e B, vengono definiti “test indiretti” o
“inversi”.
Discrepanze
È possibile che si verifichino discrepanze tra i risultati
del test diretto e quello indiretto rendendo
impossibile la definizione del gruppo ABO.
È importante indagare le cause responsabili della
discrepanza.
Se il campione di sangue appartiene ad una unità di
sangue questa non dovrà essere trasfusa fintanto
che la discrepanza non è stata risolta.
Quando il campione di sangue proviene da un
candidato alla trasfusione può rendersi necessario
ricorrere alla trasfusione di eritrociti di gruppo O e
di appropriato tipo di Rh.
Discrepanze
• errori tecnici: condizionano i risultati più imprevedibili.
1. Non corretta identificazione dei campioni o dei materiali impiegati o
errori di registrazione o di interpretazione dei risultati.
2. Mancata aggiunta del siero in esame.
3. Contaminazione degli antisieri o delle emazie testo
4. Non corretto rapporto siero-cellule.
5. Eccessiva centrifugazione  risultati falsamente positivi
6. Centrifugazione insufficiente  risultati falsamente negativi
7. Mancata rilevazione dell’emolisi determinata dalla reazione Ag-Ab
8. Riscaldamento della miscela siero-cellule  falsi negativi.
9. Vetreria sporca  falsi positivi.

• caratteristiche particolari relative alle emazie o al siero in


esame
Preparazione di emoderivati e di emocomponenti

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