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Un tabù diabolico

di Elia Villani
CITTA’ DEL VATICANO - I lettori, in particolar modo quelli più assidui, sanno che questo
giornale on-line, fedele e obbediente al Magistero dell’amato Papa Benedetto XVI, tratta
molto approfonditamente il tema dell’esistenza reale di Satana e della sua pericolosità.
Nonostante le obiezioni di alcuni, secondo cui dovremmo smetterla o comunque limitare
gli interventi sul Maligno per evitare di essere etichettati come fanatici, siamo sempre più
convinti che del ‘padre della menzogna’ e delle sue opere distruttrici si continui a parlare
invece poco. D’altro canto, la prima vittoria del diavolo è quella di non far credere alla sua
esistenza. Una cara amica di ‘Petrus’, Luisa Buhler da Ginevra, mi ha confidato che molte
persone di sua conoscenza, pur apprezzando il nostro giornale, non vorrebbero che
parlassimo molto di Satana. Perché? E’ presto detto: non si accetta l’idea che questo
essere pervertito e pervertitore, come lo definì saggiamente Paolo VI, si aggiri nel mondo
a perdizione delle anime. Eppure i lettori che si lamentano si definiscono cristiani e vanno
regolarmente in Chiesa, si accostano ai Sacramenti con assiduità e amano il Santo Padre,
ovviamente quando non parla del Demonio, altrimenti anche il Papa, a loro avviso, farebbe
meglio a stare zitto per non correre il rischio di essere considerato fanatico o
superstizioso. Ci sono poi quelli che si definiscono atei, non credenti, e che vogliono un
cristianesimo ridotto a mero fattore privato da consumarsi preferibilmente tra le mura
domestiche, ovviamente senza recare disturbo al vicinato: basta pregare tenendo il tono
della voce basso. Gli atei sono i preferiti di Satana perché si rovinano da soli, essendo
lontani da Gesù, e se occupano ruoli di prestigio (pensiamo a Odifreddi) possono fare lo
stesso con i loro ‘seguaci’. Il tutto mentre lui, il Maligno, non deve faticare affatto. Pongo
una domanda: ma questo maledetto (sì, maledetto in eterno, perché per lui non c’è
salvezza) esiste oppure no? Evidentemente chi non crede nell'esistenza di Dio risponderà
negativamente. Ma se anche molti cristiani sostengono che il Diavolo non esiste, sorge
spontanea un'altra domanda: Gesù per quale motivo si sarebbe offerto liberamente alla
sua Passione? Forse perché era un mitomane? Oppure perché è davvero il Figlio di Dio,
la Seconda Persona della Santissima Trinità, fattosi Uomo per liberarci dalla schiavitù di
Satana e indicarci la via della salvezza? Attenti ragazzi, cercate di rispondere bene perché
in palio non c'é un milione di dollari ma la vita eterna.

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