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Le principali proprietà fisiche

del suolo sono:

Tessitura
Struttura
Densità
Porosità
Temperatura
Colore
La tessitura
Indica la percentuale in peso delle diverse classi granulometriche
(sabbia, limo, argilla) presenti nella terra fine (Ø < 2mm).
E’ una proprietà pedogenetica. Caratterizza il profilo termico, la
permeabilità all'aria ed all'acqua, il potenziale redox, la reattività
delle superfici, la lavorabilità, l'erosività.
La tessitura

Classificazione IUSS Classificazione USDA

Frazione Diametro (mm) Frazione Diametro (mm)

Sabbia molto grossa 2-1


Sabbia grossa 2-0,2 Sabbia grossa 1-0,5

Sabbia media 0,5-0,25


Sabbia fine 0,2-0,02 Sabbia fine 0,25-0,10
Sabbia molto fine 0,10-0,05

Limo 0,02-0,002 Limo 0,05-0,002

Argilla < 0,002 Argilla < 0,002


La tessitura

Classificazione dimensionale delle particelle di suolo


La tessitura
Analisi della tessitura
L'analisi della tessitura di un suolo prevede le seguenti fasi:

 rimozione dei cementi


 dispersione chimico-meccanica delle particelle minerali
 sedimentazione diversificata delle particelle solide

Legge di Stokes (1851)

V velocità di sedimentazione delle particelle di suolo,


g accelerazione di gravità,
η viscosità del fluido,
ρs densità della particella di suolo,
ρl densità del fluido,
r raggio della particella di suolo in caduta.
Apparecchiature per l’analisi della tessitura
Triangolo della tessitura secondo USDA
Triangolo della tessitura secondo ISSS
Classi tessiturali fondamentali

In relazione alla classe tessiturale di appartenenza un terreno


può essere, in termini generali, convenzionalmente definito:

Classe tessiturale Tipo di suolo


S, SF ( >70% sabbia) Sabbioso
L ( >80% limo) Limoso
A, AL, AS ( > 40% argilla) Argilloso
F, FS, FSA, FA, FLA, FL Franco
Sensazione tattile Componente granulometrica

Abrasione Sabbia grossa


Smerigliatura Sabbia fina
Saponosità Limo
Adesività Argilla
Assortimento granulometrico e mineralogia
della frazione inorganica

Esiste in genere una correlazione tra le dimensioni delle particelle e


la composizione mineralogica della frazione minerale della fase solida
del suolo.
INFLUENZA DELLE TRE FRAZIONI GRANULOMETRICHE SU
ALCUNE CARATTERISTICHE DEL SUOLO

Caratteristica Sabbia Limo Argilla


Capacità di ritenzione
Bassa Media/Alta Alta
idrica
Aerazione Buona Media Scarsa
Velocità di drenaggio Alta Bassa/Media Molto lenta

Livello di sostanza organica Basso Medio/Alto Alto/Medio

Decomposizione della
Rapida Media Lenta
sostanza organica

Riscaldamento in primavera Rapido Moderato Lento


INFLUENZA DELLE TRE FRAZIONI GRANULOMETRICHE SU
ALCUNE CARATTERISTICHE DEL SUOLO

Caratteristica Sabbia Limo Argilla


Resistenza alla
Bassa Media Alta
lavorazione

Erosione eolica Moderata Alta Bassa


Bassa, se aggregata
Erosione idrica Bassa Alta
Alta, se dispersa
Lisciviazione Alta Media Bassa (alta se fessurata)
Medio/
Ritenzione dei nutrienti Bassa Alta
alta
Potere tampone Basso Medio Alto
CARATTERISTICHE DEI SUOLI IN RELAZIONE ALLA
FRAZIONE GRANULOMETRICA PREVALENTE

Tessitura Vantaggi Svantaggi


Suoli Acqua in eccesso facilmente
franchi drenata
Buona ritenzione di acqua per
la pianta
Lavorazione facile quasi
sempre
Buon potenziale di elementi
nutritivi per la pianta

Sabbia Scarsa capacità di ritenzione


Drenaggio e lavorazione facili
grossa idrica (suoli “assetati”)
Riscaldamento rapido in Scarso potenziale di nutrienti
primavera (suoli “affamati”)
Scarsa capacità di trattenere i
nutrienti (per lisciviazione)
Riscaldamento lento in primavera
CARATTERISTICHE DEI SUOLI IN RELAZIONE ALLA
FRAZIONE GRANULOMETRICA PREVALENTE

Tessitura Vantaggi Svantaggi


Predisposizione all’ erosione, al
Sabbia fine e
Lavorazione facile compattamento e allo
limo
“intasamento” dei pori

Drenaggio scarso dell’acqua in


Buon potenziale di elementi
Argilla eccesso (rischio di
nutritivi
sommersione)
Buona ritenzione di elementi Lavorazione energeticamente
nutritivi dopo fertilizzazione dispendiosa
Dopo la pioggia si formano
Buona ritenzione di acqua per
facilmente pozzanghere al
la pianta
passaggio di animali e macchine
Formazione di superfici
durissime nei periodi siccitosi
Coltivazione possibile solo con
certe disponibilità di acqua
Tessitura e frazioni attive
La presenza di "frazioni attive" (calcare, sostanza organica)
può impartire un diverso comportamento fisico alle particelle
del terreno e quindi può modificare il giudizio sulla tessitura.

% CaCO3 Definizione
<5 nessun termine
5 - 20 suffisso "calcareo"
21 - 50 prefisso "calcareo"
> 50 "calcareo"

% SOM Definizione
<5 nessun termine
5 - 10 suffisso "umifero"
> 10 prefisso "umo"
Lo scheletro
Normalmente nei suoli lo scheletro rappresenta una
componente di interesse secondario. Quando il suo contenuto
percentuale supera determinati valori, la sua presenza
influenza grandemente le proprietà del substrato
pedogenetico ed il tipo di uso del suolo.
In relazione al suo contenuto si hanno le seguenti classi:

Contenuto (%, p/p) Definizione

0 Assente
0.1 – 5.0 Scarso
5.1 – 15.0 Comune
15.1 – 35.0 Frequente
35.1 – 70.0 Abbondante
> 70.0 Molto abbondante
La struttura

Esprime l'arrangiamento spaziale delle particelle del


suolo a costituire grumi o aggregati, in combinazione con
differenti tipi di pori, secondo uno scala gerarchica di
aggregazione a formare sistemi eterogenei e complessi.

Nella dinamica di formazione della struttura sono


coinvolti processi sia chimico-fisici che biologici.

L'architettura strutturale è definita:


nei suoli indisturbati dai processi di pedogenesi,
nei suoli coltivati dalle pratiche agronomiche.
Gli aggregati strutturali del suolo si organizzano
secondo uno scala gerarchica di aggregazione

Le particelle primarie si aggregano a costituire particelle


composte
Gli aggregati strutturali del suolo si organizzano
secondo uno scala gerarchica di aggregazione

Microaggregati e macroaggregati si formano per opera di


cementi diversi a seconda del tipo di suolo e di gestione
Le proprietà correlate alla stabilità degli aggregati sono:

 la tessitura
 il contenuto e la natura dei minerali argillosi
 il contenuto di ossidi di ferro e di alluminio
 il contenuto di CaCO3
 il tipo e la concentrazione dei cationi di scambio
 il contenuto ed il tipo della sostanza organica
 la composizione e l’attività delle comunità biotiche
La forma e la disposizione degli elementi strutturali
identificano il tipo di struttura
Le dimensioni ed il grado di distinguibilità
determinano, rispettivamente, la classe e il grado

 molto fine (< 1 mm)


 fine (1 - 2 mm)
 media (2 – 5 mm)
 grossolana (5 – 10 mm)
 molto grossolana (> 10 mm)

 assente: aggregati non riconoscibili


 poco sviluppata: aggregati riconoscibili solo
dall’osservazione dell’orizzonte scalzato
 mediamente sviluppata: aggregati ben
riconoscibili già dall’osservazione dell’orizzonte
 molto sviluppata: aggregati ben riconoscibili dalla
semplice osservazione dell’orizzonte
La degradazione della struttura

La struttura può essere distrutta:


 da lavorazioni frequenti e profonde
 dall’azione battente della pioggia
 dai processi di inumidimento (rigonfiamento) ed
essiccazione (contrazione)
 dal contenuto di Na di scambio
 dalla scarsa resistenza della S.O. alla mineralizzazione
Determinazione della stabilità degli aggregati

Metodo a vaglio umido (Tiulin modif.)

Pdispersion e _ aggregati Presiduo


I .S.S. 100
Ptot
La densità reale e la densità apparente

DENSITA’ REALE
Massa di un volume unitario di particelle di suolo (spazi vuoti
esclusi). Si può misurare con un picnometro e si esprime in
kg dm-3. Generalmente varia da 1-2 a 3 kg dm-3 a seconda
della tessitura, della natura delle particelle solide e del
contenuto in sostanza organica.

DENSITA’ APPARENTE
Massa di un volume di suolo indisturbato (spazi vuoti compresi)
prelevato con un cilindro ed essiccato a 105 C; si esprime in kg dm-3.
La densità apparente varia da 0.8 a 2.0 kg dm-3 a seconda della
tessitura e struttura del suolo.
Valori della densità reale di alcune componenti
della fase solida del suolo

Componente Densità (g cm-3)

Acqua 1,0

Quarzo e minerali argillosi 2,65

Ossidi di ferro >3,0

Calcare 2,71

Silice amorfa 2,2

Sostanza organica umificata 1,2-1,5


La porosita’

Collegata alla struttura è un parametro importante per


esprimere la fertilità fisica del suolo.

Dreale Dapparente
Porosità 100
Dreale
La porosità è costituita da un sistema articolato e continuo di
fessure e pori, di diversa forma e diametro, che attraversano
il suolo sia verticalmente che orizzontalmente.

La porosità del suolo dipende dagli stessi fattori che


controllano la struttura del terreno: tessitura, contenuto e
natura dei cementi organici, profondità del profilo, cationi di
scambio, contenuto di calcare e di ossidi di Fe e Al, forme di
gestione, componente biotica.
Valori di densità e porosità
rappresentativi di alcune tipologie di suolo

D reale D apparente Porosità


(g cm-3) (g cm-3) (cm3 cm-3)

Suoli coltivati non organici, 0-30 cm:

Tessitura media-pesante 2,60 1,4 – 1,7 0,46 – 0,35


Tessitura leggera 2,60 0,8 – 1,4 0,69 – 0,46
Sottosuoli e roccia madre 2,65 1,5 – 1,8 0,43 – 0,32
Pascoli e suoli forestali, orizz. A 2,40 0,8 – 1,2 0,67 – 0,50
Suoli torbosi 1,40 0,1 – 0,3 0,93 – 0,79
La porosità rappresenta la sede occupata
dall’acqua e dalla fase gassosa
Progressivo riempimento dei pori del suolo
all’aumentare del contenuto d’acqua
La porosita’

La porosità del suolo dipende da diversi fattori, quali:


- tessitura del suolo e componente minerale
- contenuto di sostanza organica ed attività biotiche
- profondità del profilo
- forme di gestione
Il sistema dei pori del terreno

La porosità è una proprietà dinamica costituita da un sistema


articolato e continuo di fessure e pori, di diversa forma e diametro,
che attraversano il suolo sia verticalmente che orizzontalmente.
E' il principale indicatore della fertilità fisica del suolo. La
distribuzione e l'estensione del sistema dei pori determina le
condizioni strutturali del suolo che controllano:

- il ricambio e la composizione dell'aria tellurica


- i movimenti dell'acqua e la capacità di ritenuta idrica
- la crescita degli apparati radicali
- la mobilità degli elementi nutritivi
- il destino ambientale degli xenobiotici
- gli spostamenti della pedofauna e lo spazio biologico dell'edaphon
- la lavorabilità
- la suscettibilità all'erosione
In funzione della porosità, i suoli possono essere così classificati:

- Terreno molto compatto < 5%


- Terreno compatto 5 - 10%
- Terreno moderatamente poroso 10 - 25%
- Terreno poroso 25 - 40%
- Terreno altamente poroso > 40%

La completa caratterizzazione dei pori del terreno è possibile


mediante tecniche di analisi di immagine di sezioni sottili di
campioni di suolo indisturbato.

Caratteri distintivi dei pori del terreno sono


la morfologia (regolari, irregolari, allungati)
la dimensione
la continuità
l'arrangiamento spaziale
La temperatura

La radiazione solare costituisce un importantissimo


fattore ecologico, capace di influenzare fortemente il
clima e l’attività biologica.
La temperatura

nel suolo influenza:

 il processo di pedogenesi
 l'evapotraspirazione e quindi la presenza di acqua ed aria
 la germinazione dei semi e lo sviluppo radicale
 lo svolgimento delle attività fisiologiche della radice
 l'insediamento della vegetazione (tipo e quantità)
 il biochimismo microbico
La temperatura

In profondità, la temperatura
del suolo varia con il ciclo
giornaliero e stagionale

Varia inoltre con l'altitudine, la latitudine, l'esposizione e


la pendenza
La temperatura

Nel suolo influenza l'inizio del processo di germinazione


delle piante coltivate.
La temperatura

Nel suolo influenza lo sviluppo radicale.


Il colore del suolo
Rappresenta la caratteristica fisica più evidente e più
facilmente accertabile. Ha valore diagnostico in quanto
espressione di diverse condizioni del terreno.
Il colore del suolo
Viene determinato per comparazione con le tavole della
Munsell Soil Color Chart. La classificazione viene fatta in
base a 3 parametri: tinta, valore e croma.
Il colore del suolo

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