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Giove (divinità)

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Giove (latino Iupiter o Iuppiter, accusativo Iovem, o Diespiter) è il dio/divinità
suprema (cioè il re di tutti gli dèi), della religione e della mitologia romana i cui
simboli sono il fulmine e il tuono: dio latino simile alla divinità mitologica della
religione greca Zeus o Tinia in quella etrusca. Viene indicato come figlio di
Saturno e Opi.

Alla divinità romana è dedicato l'omonimo gigante gassoso.

Indice
Giove Ottimo Massimo
Edifici
Epiteti
Giove nell'arte
Gli amori di Giove
Giove e Giunone Giove detto "tonante" in una scultura
Giove e Leda risalente al 100 a.C. circa
Giove e Antiope
Giove e Callisto
Giove e Ganimede
Pittura
Locuzioni e proverbi
Piante consacrate a Giove
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni

Giove Ottimo Massimo


Nume tutelare nell'epiteto di Giove Ottimo Massimo dello Stato romano aveva a Roma il suo santuario principale sul
Campidoglio, dove era venerato in età arcaica nella triade Giove-Marte-Quirino, poi evolutasi in età repubblicana in Giove-
Giunone-Minerva.

Al suo culto era consacrato il flamine maggiore chiamato Flamine diale, il quale rivestiva una particolare importanza e sacralità
in quanto quasi personificazione vivente di Giove, di cui celebrava i riti, godeva di grandi onori, ma, proprio per la sua funzione,
era sottoposto a molteplici limitazioni e tabù i più importanti dei quali erano che non poteva lasciare la città per più di un giorno,
questo limite fu portato da Augusto a due giorni e non poteva dormire fuori dal proprio letto per più di tre notti.
Edifici
Tempio di Giove Ottimo Massimo sul Campidoglio
Tempio di Giove Vincitore (Iuppiter Victor) sul Quirinale, votato nel
295 a.C. da Quinto Fabio Massimo Rulliano per celebrare la vittoria
nelle Guerre sannitiche

Epiteti
Questi sono gli epiteti conosciuti di Giove, secondo la lista compilata dallo
storico svedese Carl Thulin e riportata dalla Paulys Realencyclopädie (1890),
pagine 1142-1144. La sigla O. M. sta per Ottimo Massimo

Adventus O. M. Flagius Praestes


("arrivo, (adorato a ("protettore")
invasione") Cuma) Prestabilis
Aetetus O. M. Frugifer ("insigne") Giove (Museo nazionale del Bardo,
Almus ("che Fulgur Prestitus Tunisi)
conforta") Fulgurator Propagator O.
Amaranus ("che Fulmen M.
amareggia?") Propugnator
Fulminator
Anxurus ("di Puer
Grabovius
Terracina")
(fusione con il Purgator
Appenninus dio umbro Purpurio O. M.
("dell'Appennino"; Grabovio)
fusione con il dio Quirinus
Hammon O. M. (fusione con
ligure Penninus)
(adorato Quirino)
Arcanus nell'oasi di
("occulto") Rector
Siwa)
Balmarcodes O. Redux
Heliopolitanus
M. (di Heliopolis, Restitutor
Beellefarus attuale Ruminus
Bronton Baalbek) Salutaris O. M.
Cacunus Hercius Savazios
Caelestis O. M. Imbricitor (fusione con
Impulsor Sabazio)
Caelus O. M.
Indiges Sempiternus
Capitolinus O. M.
("del (identificazione Serapis
Campidoglio") divina di Enea) (fusione con
Inventor Serapide)
Casius ("del
Monte Casio"; Invictus Serenator
adorato ad ("che
Iurarius
Antiochia) rasserena")
Iutor
Ciminius Serenus
Iuventas ("sereno,
Clitumnus
Lapis calmo; felice")
Cohortalis O. M.
Latiaris Servator O. M.
Conservator ("salvatore,
Liber
("difensore") osservatore")
Liberator
Culminalis O. M. Sospes
Libertas
Cultor ("salvatore")
("coltivatore") Lucetius
Stator ("che
Custos ("custode, Maius tiene fermo,
guardiano") Maleciabrudes che ferma")
Damascenus O. Monitor O. M. Striganus
M. ("di Damasco") ("guida") Succellus
Dapalis Nundinarius (fusione con il
Defensor O. M. Obsequens dio celtico
Depulsor O. M. Opitulator o Succellus)
Depulsorius O. M. Opitulus Summanus
("soccorritore") Tempestas
Dianus
Optimus Terminus
Dolichenus ("di
Maximus (O. Territor ("che
Dolico"; è l'antico
M.) spaventa")
Teshub degli Ittiti)
Paganicus Tifatinus
Domesticus
Pantheus Tigillus
Diovis
Patronus Tonans
Elicius
Pecunia ("tonante")
Epulo (la festa di
Epulum Iovis era Pistor Tonitrator
celebrata il 13 ("fornaio") ("che fa
settembre) Pluvialis tuonare")
Exsuperantissimus Poeninus Tutator
O. M. (trasformazione Valens ("forte,
Fagutalis del dio Penn) sano, robusto,
Farreus Praedator potente,
efficace")
Feretrius (che
"colpisce", Versor ("che
modifica, che
"ferisce")[1]
sconvolge,
Fidius (fusione con che
Dius Fidius) travolge?")
Vesuvius
(adorato a
Capua)
Viminus
Vindex
("protettore,
difensore")
Vircilinus
Virgarius
A questi va poi aggiunto anche l'epiteto di Vector[2] e Victor.[3]

Giove nell'arte
Nell'arte veniva sculturato in marmo dai romani, in bronzo dai commercianti greci.

Gli amori di Giove


Gli amori di Giove sono per lo più una versione latina delle amanti e dei figli di Zeus; fanno eccezione alcuni nomi, come Circe,
da cui avrebbe avuto Fauno, e Iarba, il re africano, che avrebbe avuto da una ninfa, Garamantide. Secondariamente si raccontava
dei suoi amori con la figlia Venere, con cui generò Cupido.

Giove e Giunone
Giove procrea in Sesso tra Giove e Giove seduce Giunone,
Giunone, disegno erotico Giunone sul monte Ida, dipinto erotico di
di Agostino Carracci dipinto di James Barry, Annibale Carracci,
Sheffield, Art Galleries. Roma, Galleria Farnese.

Giove e Leda

Giove seduce Leda sotto Leda e il cigno, marmo di Giove rende incinta Giove e Leda, dipinto di
forma di cigno, dipinto Auguste Clésinger, Leda, dipinto da un Gustave Moreau, Parigi,
del Correggio, Berlino, Amiens, Musée Picardie. originale di Michelangelo, Musée Gustave Moreau.
Staatliche Museen. circa 1530, Londra,
National Gallery.

Giove e Antiope

Giove, travestito da Gli amori di Giove e Giove seduce Antiope,


Satiro, e Antiope, dipinto Antiope, dipinto di dipinto di Hendrick
di Correggio, 1528 circa, Antoine Watteau, 1715 Goltzius, 1616, Parigi,
Parigi, Museo del circa, Parigi, Museo del Museo del Louvre.
Louvre. Louvre.
Giove e Callisto

Giove, travestito da Giove e Callisto,


Diana, seduce Callisto, incisione di Gérard
grafico di Jacopo Lairesse.
Amigoni.

Giove e Ganimede

Giove rapisce Ganimede,


1650 circa, dipinto di
Eustache Le Sueur,
Parigi, Museo del Louvre

Pittura
L'Origine della Via Lattea di Pieter Paul Rubens (1636-1638)
L'Origine della Via Lattea di Tintoretto
Venere e Giove di Paolo Veronese
Giove e Giunone di Annibale Carracci
Giove e Giunone di Agostino Carracci

Locuzioni e proverbi
Il futuro è sulle ginocchia di Giove - Espressione tratta da poemi omerici; usata talvolta per indicare che il futuro è
sconosciuto agli uomini.

Piante consacrate a Giove


I Romani consacrarono l'albero del Noce a Giove: infatti il suo nome scientifico "Juglans regia", utilizzato ancora oggi, deriva
dalla contrazione dell'espressione latina "Iovis glans" (ghianda di Giove) e dall'epiteto specifico "regia" che ne sottolinea
l'importanza.

Note
1. ^ Floro, Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC, I, 1.11.
2. ^ Comune di Forlì, Epigrafia del villaggio. Segni dal Forlivese, Grafiche MDM, Forlì 1990. Come testimoniato
dall'antico cippo di un tempio (dedicato a Giove, a Giunone e alle Parche) che sorgeva nella località di
Monsignano di Predappio, presso Forlì
3. ^ Publio Ovidio Nasone, Fasti, IV, 13 Aprile

Voci correlate
Flamine diale
Panario
Zeus
Giove (astronomia)

Altri progetti
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Collegamenti esterni

(EN) Giove, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.


(EN) Giove, su Goodreads.
VIAF (EN) 22933410 (https://viaf.org/viaf/22933410) · LCCN (EN) no2014048711 (htt
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Controllo di
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autorità
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