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Concordanza dei tempi

(Tempi del presente nella proposizione principale)

La concordanza dei tempi è un insieme di norme che regolano l’uso dei tempi
verbali nelle proposizioni subordinate. (=Slaganje vremena je skup pravila koja reguliraju
upotrebu glagolskih vremena u zavisnim surečenicama unutar zavisnosloženih rečenica.)
Il tempo della proposizione reggente ci informa sulla cronologia assoluta. (=apsolutno
vrijeme, tj. vrijeme – prošlost, sadašnjost ili budućnost – iz perspektive trenutka govorenja ili
pisanja, npr. moja apsolutna sadašnjost je ovaj trenutak dok ja sad tipkam na kompjuteru, sve
prije toga je prošlost, a sve nakon toga je moja apsolutna budućnost.)
Il tempo della proposizione subordinata definisce invece il tempo relativo, cioè
rispetto al tempo espresso nella proposizione reggente. (Vrijeme zavisne locira tu
zavisnu radnju u odnosu na vrijeme radnje glavnog glagola, pa zato ovdje ne govorimo o
sadašnjosti, prošlosti ni budućnosti nego o istovremenosti, anteriornosti, ili posteriornosti.)

Quando il verbo della reggente è al presente (al presente, al futuro o all’imperativo),


nella subordinata si avrà:
• l’indicativo presente o il congiuntivo presente, per esprimere due azioni
contemporanee (=contemporaneità al presente = l’azione del verbo della
subordinata è contemporanea all’azione del verbo della principale):
o So | che sei sincero. // Sappi | che sono sincero. (=Znaj da sam iskren.)
o Credo | che tu sia sincero.

• il passato prossimo (che è un tempo dell’indicativo), o l’indicativo imperfetto,


o il congiuntivo passato, per esprimere un’azione anteriore all’azione del
verbo della reggente (=anteriorità al presente = l’azione del verbo della
subordinata è anteriore all’azione del verbo della principale):
o So | che sei stato sincero. // So che da bambina avevi i capelli lunghi.
o Credo | che tu sia stato sincero.

• il futuro semplice (che è un tempo dell’indicativo) o il congiuntivo presente,


per esprimere un’azione posteriore all’azione del verbo della reggente
(=posteriorità al presente = l’azione del verbo della subordinata è posteriore
all’azione del verbo della principale):
o So | che sarai sincero.
o Spero | che tu sia sincero d’ora in poi. (Nadam se da ćeš odsad biti iskren.)

1
Concordanza dei tempi
(Tempi del passato nella proposizione principale)

Quando il verbo della reggente è al passato (passato prossimo, imperfetto, passato


remoto, trapassato prossimo), nella subordinata si avrà:
- l’indicativo imperfetto o il congiuntivo imperfetto, per esprimere due azioni
contemporanee (=contemporaneità al passato). L’imperfetto (sia indicativo
che congiuntivo) in croato va tradotto come presente!
o Ho capito | che avevi ragione. (=Shvatio sam da imaš pravo.)
o Pensavo | che Marco fosse sincero. (=Mislio sam da je Marko iskren.)

- il trapassato prossimo (che è un tempo dell’indicativo) o il congiuntivo


trapassato, per esprimere un’azione anteriore all’azione del verbo della
reggente (=anteriorità al passato). Il trapassato (sia indicativo che congiuntivo)
in croato va tradotto come perfetto!
o Ho capito | che avevo sbagliato. (=Shvatio sam da sam pogriješio.)
o Pensavo | che Marco fosse arrivato. (=Mislio sam da je Marko stigao.)

- il condizionale composto, per esprimere un’azione posteriore all’azione del


verbo della reggente (=posteriorità al passato). Il condizionale composto in
croato va tradotto come futuro primo!
o Sapevo | che sarebbe tornato presto. (=Znao sam da će se brzo vratiti.)
o Speravo | che mi avrebbe telefonato. (=Nadao sam se da će me nazvati.)

Alcuni aspetti particolari della concordanza


(Verbo della reggente al condizionale)
In alcuni tipi di proposizioni subordinate (p.es. oggettive e soggettive), se il verbo della
reggente è al condizionale1 (presente o passato, non importa!), nella subordinata si
avrà:
• il congiuntivo imperfetto, per esprimere due azioni contemporanee:
o Vorrei | che tu venissi alla mia festa. (=Volio bih da dođeš...)
o Avrei voluto | che tu venissi alla mia festa. (=Htio sam da dođeš...)
o Bisognerebbe | che tu studiassi di più. (=Trebao bi više učiti.)

• il congiuntivo trapassato, per esprimere un’azione anteriore all’azione del verbo


della reggente:
o Vorrei | che tu fossi venuto alla mia festa. (=Volio bih da si došao...)

1
I opet dakako tu nije sve rečeno. Jer posebna pravila o slaganju vremena (i načina) imaju recimo
pogodbene rečenice (le proposizioni condizionali, odn. il periodo ipotetico). Ali koliko vidim iz silabusa, vi
se time niste nešto sustavno bavili, pa ih ni ja ovdje ne spominjem.

2
o Avrei preferito | che tu fossi venuto alla mia festa. (=Bio bih više volio da si došao...)

Come si vede, si tratta per lo più di verbi che indicano desiderio, volontà, necessità, per
esempio volere, preferire, bisognare ecc.). L’imperfetto si traduce in croato come
presente, e il trapassato come perfetto.

Indicativo o congiuntivo?
In linea di massima (=načelno govoreći), il congiuntivo nelle subordinate2 si usa:
• se lo richiede la natura del verbo della reggente (è il caso per lo più delle
proposizioni oggettive e soggettive, dove i verbi che esprimono soggettività
richiedono il congiuntivo, mentre quelli che indicano un fatto oggettivo richiedono
l’indicativo. (Soggettività = opinione, timore, speranza, attesa, ordine, divieto,
apparenza...: pensare, temere, avere paura, aspettare, ordinare, sembrare...;
oggettività = affermazione, sicurezza, evidenza: dire, sapere, essere sicuro, essere
ovvio..........)
• se lo richiede la natura della congiunzione. Ecco alcune congiunzioni che
richiedono il congiuntivo: benché (premda, introduce una concessiva), affinché
(=kako bi, da bi..., introduce una finale), prima che (=prije nego što, introduce una
temporale), come se (=kao da, introduce una comparativa)...........
• se lo richiedono i fattori extralinguistici (mimo naše rečenice): Cerco una persona
che parli ungherese. // Cerco la persona che parla ungherese. (Zavisi što želimo reći.
Konjunktiv u prvoj rečenici imamo ne zbog prirode glagola glavne, ni zbog prirode
veznika, već zbog nijanse značenja, konkretno: mi ne znamo hoćemo li naći takvu osobu,
nikakvu konkretnu osobu nemamo u vidu, zato konjunktiv. U drugoj rečenici, s
indikativom, mi znamo koju osobu tražimo i da ćemo je naći, imamo konkretnu osobu u
vidu, znamo da postoji.)
Nelle subordinate, certamente, è possibile anche l’uso del condizionale, con valori
desiderativi o ipotetici, o per attenuare il discorso (= u zavisnima je dakako moguć i
kondicional, kojega – ako nije riječ o “futuro nel passato” ili o pogodbenim rečenicama –
uglavnom koristimo u istim situacijama u kojima bismo ga koristili u nezavisnoj rečenici):
o Penso | che dovresti studiare di più. (=Mislim da bi trebao više učiti).

2
Kako smo vidjeli, u silabusu se ne specificira je li riječ o slaganju vremena u indikativu ili konjunktivu.
Kao što vidiš, ovdje sam sve to objedinila. Ipak, potrebno je reći rečenicu-dvije o tome na temelju čega se
odlučujemo za indikativ ili konjunktiv (ili kondicional) u zavisnoj.

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