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All the Things You Are è una canzone composta da Jerome Kern, con parole di
Oscar Hammerstein II, scritta nel 1939 per il musical Very Warm for May, e fu
cantata per la prima volta da Hiram Sherman, Frances Mercer, Hollace Shaw, e
Ralph Stuart. Nel 1944 fece la sua comparsa nel film Broadway Rhythm, e fu
suonata durante i ringraziamenti d'apertura e come leitmotiv del tema per la
commedia romantica A Letter for Evie, dell'anno seguente.
(fonte Wikipedia)
• Jerome Kern (New York, 27 gennaio 1885 – New York, 11 novembre 1945)
è stato un compositore statunitense.
• Oscar Greeley Clendenning Hammerstein (New York, 12 luglio 1895 –
Doylestown, 23 agosto 1960) è stato uno scrittore, paroliere e librettista
statunitense anche noto come Oscar Hammerstein II, drammaturgo,
impresario, produttore e regista teatrale di musical per almeno quarant'anni
in collaborazione con molti dei maggiori compositori di tale genere
dell'epoca.
(fonte Wikipedia)
The Alvin Theatre – Broadway, New York
La Storia e le curiosità
Era il 17 novembre del 1939 quando veniva presentata, per la prima volta, All The
Things you are al pubblico che assisteva alla prima del musical Very Warm for
May, all’ Alvin Theatre di Broadway. Uno spettacolo che si concludeva dopo solo
59 repliche a causa delle cattive recensioni. Eppure, da questo fallimento viene
fuori quella che è considerata la migliore composizione di Kern.
La canzone ha un cuore caldo e romantico, una combinazione di testi armoniosi e
lussureggianti su una musica molto intricata. Il successo della canzone era
sorprendente. Kern l’aveva scritta per soddisfare il proprio desiderio creativo e
sentiva che era di gran lunga troppo complesso per attirare la gente; inoltre, i testi
di Hammerstein erano modesti e sentimentali, quando il lavoro di altri parolieri, al
top in quel periodo, era più intelligente, brillante, e spiritoso.
Ma a quanto pare il pubblico non si fece influenzare dalla complessità o dal
sentimentalismo, come dimostra la sua comparsa nelle classifiche pop per 13
settimane (a partire dal 1939) con la Band di Tommy Dorsey, raggiungendo la
posizione numero uno. Nel 1940 con Artie Shaw e la sua orchestra (Helen Forrest,
voce), arriva alla posizione numero otto, e con Frankie Masters e la sua orchestra
(Harlan Rogers, voce), alla quattordicesima.
Della commedia musicale viene prodotto, nel 1943, un film dalla casa
cinematografica MGM ed intitolato Broadway Ritmo, ma anch’esso diventa un flop
colossale al punto che i critici lo definirono “un sontuoso pezzo di niente”.
Le Versioni Classiche
Furono molte le incisioni di All the Things you are, subito dopo la sua
pubblicazione, e la sua progressione di accordi divenne essenziale per il
movimento bebop, quindi non è sorprendente trovare registrazioni della melodia
proveniente dai giganti del bop. Una delle versioni classiche più note è quella
del famoso concerto al Massey Hall del 1953 ( Jazz al Massey Hall ) con Charlie
Parker , Dizzy Gillespie , Bud Powell , Charles Mingus e Max Roach. Nel
frattempo, un’altra versione classica è quella di Thelonious Monk in collaborazione
con Milt Jackson e il bop vocalist Kenny “Pancho” Hagood.
Registrazioni celebri
2) Possiamo dividere il brano in 3 sezioni di 8 misure con una sezione finale di 12 misure.
3) Chiameremo le sezioni A A1 B C. Le sezioni A e A1 seguono lo stesso schema nella progressione: (Tonalità Lab
Maggiore) VIm7 IIm7 V7 Imaj7 IVmaj7 poi modula con una cadenza perfetta V7 Imaj7 un III° maggiore sopra (Do
Maggiore).
4) A1 - Segue lo stesso schema, ma nella tonalità di Mib Maggiore per poi (anche qui) modulare una III° maggiore
sopra (Sol Maggiore).
5) Nella B mantiene per quattro misure ancora la tonalità di Sol Maggiore, per poi modulare in Mi Maggiore, dove
la mantiene per 3 misure e introduce sulla 4° la dominante del VI° di Lab Maggiore che ci riporta alla tonalità
iniziale nella sezione C.
9) La progressione vi ii V I VI con una cadenza perfetta che modula una III° maggiore sopra, si
trova nella Giga della Partita N° II di J.S.Bach. (la frase della progressione presa in
considerazione e fino al La in battere sul terzo movimento della seconda battuta)
Nella teoria musicale, la progressione è la ripetizione successiva, ogni volta trasposta di un certo
intervallo, di un elemento melodico e/o armonico, che prende il nome di modello; essa si può svolgere
nell'ambito di una voce o, in forma imitativa, in maniera alternata tra più voci.
Si parla di progressione ascendente o discendente a seconda della direzione delle trasposizioni del
modello. Si parla inoltre di progressione monotonale se essa si mantiene sempre nell'ambito della
medesima tonalità; di progressione modulante se ciò non si verifica. Le ripetizioni del modello possono
essere del tutto letterali, ma si parla di progressione anche nel caso di ripetizioni fiorite o variate in diversi
modi.
Esempio di progressione monotonale discendente, dalla Fuga BWV 860 di Johann Sebastian Bach.
Considerando le note cerchiate come bassi armonici, si vede che la progressione segue un segmento del
circolo delle quinte.
Utilizzo della progressione
La progressione è una forma di ripetizione, e quindi ha in primo luogo la funzione di ribadire un pensiero
musicale. Essendo tuttavia una ripetizione trasposta, essa non comunica un effetto di staticità, ma fa
evolvere il discorso musicale verso una tappa più o meno provvisoria.
La progressione è stata impiegata assai largamente dalla musica del XVII e XVIII secolo, e anzi la sua
frequenza nell'arte musicale barocca costituisce, insieme al tipico ritmo pulsivo, uno degli elementi
caratteristici più marcati.
In particolare:
• nella fuga essa caratterizza i divertimenti, che nell'ambito della composizione di scuola sono costruiti
proprio a partire da una progressione melodica imitativa formata da elementi sentiti nell'esposizione.
• nella forma sonata essa è spesso un importante ingrediente dello sviluppo, ed è impiegata il più
delle volte come mezzo modulante in grado di aumentare la tensione fino a un culmine che viene
risolto di solito dall'avvio della ripresa.
(fonte – Wikipedia)
Elenco delle attività didattiche:
3) Arricchimento melodico:
- Usare le note degli accordi (arpeggi) e il collegamento scalare tra gli accordi.
- Usare figure melodiche (Es T 2 3 5)
4) Cambiare tempo:
Percorso didattico:
Di tutti i punti didattici presentati sopra ho pensato di estrapolare dal brano scelto la progressione che
troviamo nelle prime otto battute, e di applicarle al modello bachiano della Giga dalla partita n°II.
Si inizierà studiando il brano (melodia e struttura armonica), per poi prendere spunto da Bach, e seguire
l’esplorare nel seguente ordine:
2) Applicare la progressione della Giga alle otto battute iniziali di All the things you are, in tutte le tonalità.
3) Applicare e adattare il fraseggio della Giga alla metrica originale del brano (4/4), in tutte le tonalità.
5) Estrapolare da un solo le otto battute iniziali, e ricostruire un solo mantenendo la stessa ritmica.
- Suonare il tema in 3/4
- Applicare la progressione della Giga alle otto battute
iniziali di “All the things you are” in tutte le tonalità
- Applicare e adattare il fraseggio della Giga alla metrica
originale del brano (4/4), in tutte le tonalità
- Creare un contrappunto sul brano
- Estrapolare le otto battute iniziali, e ricostruire un solo mantenendo la stessa ritmica.
- Lee Konitz's solo on "All The Things You Are" by Hammerstein/Kern album: